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Pazzo
no perà è verissimo che investire sulle persone (inteso come assumere uno, non un concetto generico) in Italia è un rischio decisamente maggiore che in Svizzera.
Un lavoratore in Italia all'azienda costa moltissimo, un impiegato metalmeccanico di medio basso livello a fronte del suo stipendio da 1300-1400 al mese all'azienda costa intorno i 35k all'anno (valori medi secondo i dati del ministero, non comprensivi di bonus e straordinari, di formazione etc etc, parlo di costo base chiamiamolo), e se non rende al di là della camusso che si strappa i capelli e straccia le vesti levarselo dai coglioni è quasi impossibile. Non solo, visto che le mansioni e la retribuzione hanno in sostanza una mobilità solo verticale a salire, vuol dire che se vuoi un altro a fare il suo lavoro semplicemente raddoppi il costo.
E se licenzi / demansioni subentrano i problemi della giustizia ben noti ma che posso elaborare se volete. E non tocchiamo nemmeno il capitolo sindacati e di che porcherie combinano.
Quindi capisco anche quando Estre scrive quel che scrive, perchè in Italia per un azienda assumere uno è davvero la roulette russa, e più è piccola l'impresa maggiore è l'incidenza del costo di quel singolo da assumere, e maggiore il rischio nel caso non vada bene.