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Emma
seconde squadre in serie B, a discapito di piazze importanti. dal punto di vista dell'utenza, il movimento ne subirà una conseguenza positiva per le big.
meno tifosi di squadre medio piccole, che essendo a catena posizionate più in basso nella gerarchia sportiva troveranno meno seguito, più tifosi "strisciati".
conseguenze tecniche/economiche per le big: solo effetti positivi.
- avranno a disposizione ulteriori 23 slot per giocatori della propria 'galassia' che si aggiungeranno all'attuale enorme bacino di giovani calciatori di proprietà.
- non verranno tolti i prestiti (a quanto leggo non se ne parla più). la questione prestiti è fondamentale, perchè è attraverso questo strumento che nelle serie inferiori vengono costruite le squadre. Quindi avremo squadre di B e di C composte da giocatori in prestito dal Napoli & Co, e, magari nello stesso campionato, la squadra B di Napoli & Co.
-impatto economico dei prestiti sulle squadre minori: la valorizzazione dei giovani attraverso i prestiti per come funzionava fino ad oggi ha un costo ed un correlativo guadagno per i team minori. Mi sembra plausibile che la prima conseguenza dell'introduzione delle squadre B potrà essere una flessione nel potere contrattuale delle squadre minori in sede di contrattazione delle condizioni dei prestiti. Quindi minori spese per le Big, minori guadagni per le squadre minori. Depauperamento dei team minori che già ora versano in condizioni patrimoniali pietose, con conseguente impoverimento del sistema, un cane che si morde la coda. una scelta insensata.
-l'unico caso che potrebbe benefici generali al sistema sarebbe quello in cui i prestiti fossero aboliti. Le big, sarebbero costrette a rilasciare/cedere giovani, che verrebbero acquisiti e conseguentemente valorizzati delle squadre minori, che aumenterebbero la propria pratrimonializzazione, ne conseguirebbe un aumento del giro economico del mercato dovuto alle compravendite serie a-serie b/ serie b-serie c, esborsi di soldi concreti non unidirezionali. ne conseguirebbe un arricchimento di tutto il sistema. Senza tralasciare neanche il punto della valorizzazione dei propri talenti che verrebbe fatta chiaramente in modo molto diverso d'attuale da parte team minori su propri tesserati.
esempio stupido: Alberto Cerri, fosse stato di proprietà del Perugia, sarebbe stato titolare 42 partite su 42, ed avrebbe segnato 15 gol invece di 10. Invece il Perugia ha comprato Di Carmine, che attualmente mette palle e pesce in testa a Cerri.
dal punto di vista tecnico la necessità di orientare l'opinione pubblica al fine di guardare con favore la valorizzazione dei giocatori in maniera diretta dalle case madri fa già intendere tutto.
i settori giovanili sono il problema del calcio italiano, non sono formativi e non sono indirizzati secondo criteri di merito. ma quali settori giovanili subiscono questa condizione? TUTTI tranne quelli delle BIG. quindi il CONI cosa fa, decide di intervenire sugli unici settori giovanili idionei, o comunque su quelli messi meglio. Una riforma che non potrà non ripercuotersi negativamente sui settori giovanili delle squadre minori, il 98% di quelli esistenti, per il semplice fatto che chiaramente una società di B/C impoverita andrà a tagliare fondi proprio al settore giovanile, non certo gli stipendi dei propri giocatori simbolo.