Volley, Zaytsev lascia la nazionale per il «caso scarpe». Malagò: «Una sconfitta»
La Fipav spiega il conflitto tra sponsor: il giocatore, per un problema al piede, non mette le Mizuno della nazionale, ma rifiuta anche di allenarsi con le sue Adidas a logo coperto
«La querelle per le scarpe di Ivan Zaytsev non è risolta ed è stata ritirata la sua convocazione dalla nazionale. Le nuove scarpe non vanno bene, non ne conosco le motivazioni ma non posso che dispiacermi. Si tratta di una sconfitta, ma non è più convocato, non so cosa sia accaduto in queste 48 ore», ha commentato martedì il presidente del Coni Giovani Malagò. Lo schiacciatore ha quindi lasciato il ritiro della nazionale a Cavalese, in Trentino, dove stava preparando gli Europei di fine agosto.
Due sponsor tecnici
Malagò, che settimana scorsa aveva incontrato il giocatore, ha parlato al termine della Giunta nazionale odierna al Foro Italico. La lite nasce dal fatto che lo Zar vuole indossare scarpe Adidas, suo sponsor personale, e non Mizuno, partner tecnico della nazionale italiana di volley. Il 12 luglio un incontro tra l’atleta della Sir Perugia e i dirigenti del Coni sembrava aver cancellato tutti gli equivoci riguardo all’utilizzo delle scarpe da gioco, e scongiurato il pericolo di una squalifica.
Le «esigenze personalizzate»
Da allora, dopo tre giorni di lavoro e uno di riposo con le Mizuno, la revoca della convocazione per il torneo polacco: pare che le scarpe fornite non siano state di un modello personalizzato alle esigenze fisiche del giocatore.
Federvolley: «Fatto tutto il possibile»
La Fipav «ha fatto il possibile» per soddisfare le esigenze di Zaytsev, spiega così, in una nota, a scelta di rinunciare di fatto al giocatore simbolo dell’argento olimpico di Rio. La Federvolley infatti precisa di aver appreso a maggio della sponsorizzazione personale di Zaytsev che, negli incontri successivi, avrebbe «denunciato una problematica fisica che gli impedirebbe di utilizzare le calzature fornite dallo sponsor federale» (come prevede il regolamento).
Tre modelli ignorati, provate le scarpe da basket. No al nuovo plantare
In seguito all’incontro del 12 con il Coni, Mizuno Italia ha «messo a disposizione tre modelli da gioco da pallavolo che non sono stati mai provati dal giocatore perché considerati non idonei. L’azienda, su esplicita richiesta di Zaytsev, ha fatto arrivare dal Giappone due modelli di scarpe da basket, che sono state provate in allenamento il 15 e 16 luglio. L’atleta dopo l’utilizzo, ha manifestato difficoltà funzionali. Lo staff azzurro ha, quindi, prospettato la possibilità di intervenire sul supporto plantare come già accaduto per altri atleti. Anche tale ipotesi è stata scartata da Zaytsev».
Le Adidas con il logo coperto? No grazie
La Federazione racconta all’ora dell’estremo passo in favore dell’opposto: «consentire l’utilizzo in allenamento delle sue scarpe coprendo il logo del brand per il tempo necessario alla Mizuno di intervenire sul modello per soddisfare le esigenze del giocatore. Anche questa ipotesi è stata scartata da Zaytsev che al riguardo ha manifestato dei vincoli contrattuali con il suo sponsor».