- Nikola Maksimovic al Napoli è costato 24 milioni, è arrivato un anno e mezzo fa: in campionato ha giocato 10 partite delle 58 in calendario in questo periodo.
- Emanuele Giaccherini è stato strappato a una folta concorrenza, in primis al Torino, dopo un Europeo da protagonista con l’Italia di Conte: è stato titolare in Serie A una volta in diciotto mesi (in quella circostanza ha anche segnato un gol, ma vabbè, cosa conta?).
- Lorenzo Tonelli è stato più fortunato: in un periodo di emergenza, nello scorso campionato, ha giocato tre partite dall’inizio e ha realizzato - lui che è un difensore - la bellezza di due gol. Non ha visto il campo in nessun’altra circostanza, né prima né dopo.
- Marko Rog, classe 95, talento stimato da mezza Europa (ha già 11 presenze nella Croazia, nazionale piena di campioni e - ovviamente - qualificata per i Mondiali), dal 2016 è stato titolare in A due volte, nella scorsa stagione; in questo campionato conta quindici apparizioni, ma non ha mai giocato più di 19 minuti.
- Leonardo Pavoletti è arrivato al Napoli nel gennaio di un anno fa per 18 milioni, avrebbe dovuto dare peso e alternative all’attacco: ha partecipato a sei gare, due delle quali da titolare, e in estate è stato mandato a Cagliari.
- Mario Rui è diventato indispensabile quando si è infortunato Ghoulam: fino a quel momento aveva giocato tre minuti contro il Cagliari, sul 3-0.
- Adam Ounas è l’unico cambio del Napoli in attacco: in campionato è comparso sei volte in venti incontri, mai da titolare, al massimo per 24 minuti.
Così Sarri tratta coloro che non fanno parte della cerchia degli undici o dodici eletti. E c’è ancora chi si chiede: ma perché Verdi ha rifiutato il Napoli? Forse perché vuole giocare, o almeno provare a farlo. Da quelle parti non c’è un allenatore che ti valuta, ti prova e poi eventualmente ti fa fuori: là sei bocciato in partenza.