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Thread: Salvabanche.

  1. #16
    Lieutenant Commander Wolfo's Avatar
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    però mi chiedo, se sono commissariate, come hanno fatto a far certe stronzate che si leggono?

  2. #17
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    Quote Originally Posted by Wolfo View Post
    Personalmente non mi piacciono gli istituti di credito privati, e trovo sbagliato aiuti statali diretti al fine di colmare il "buco".

    I conti correnti fino a 100 mila euro se non ricordo male sono garantiti dalla banca d'italia, e lo trovo corretto, però c'è anche da dire che bisogna decidersi, umanamente sarei per l'aiuto a garantire il rientro dei capitali di tutti gli azionisti e correntisti, poi chiudere, fare indagine per vedere se ci sono gli estremi per bancarotta fraudolenta o altro e mettere al gabbio in modo esemplare gli autori della disfatta.

    Ammesso e non consesso che i problemi di bilancio siano nati all'imporvviso, che queste banche siano sottocapitalizzate e che quindi è un fulmine a ciel sereno, a questo punto subentra un tribunale , curatore , si prende quel che c'è e secondo disposizioni di legge si pagano tutti i creditori nell'ordine prestabilito per la cifra massima possibile, concordato e via, ne più ne meno di qualsiasi altra azienda, d'altra parte se lavoro dal meccanico e questo porta i libri in tribunale perchè non può far fronte ai debiti l'iter è questo, idem per tutte le altre tipologie di aziende.

    Tutto questo se vogliamo rimanere nella piena privatizzazione degli istituti bancari, che io aborro ma che è coerente con la strada che stiamo percorrendo, diversamente non ci sarà mai l'epurazione necessaria per scremare il mercato da tutti quegli istituti inutili/fraudolenti.

    Perchè quando io mi son preso due pali di dimensioni epico nucleri e sti qua han chiuso con un cazzo in mano prima hanno pagato tutti gli altri poi io fornitore ho preso le briciole, non vedo perchè per un istituto bancario dev'essere diverso.

    Questo è quanto mi dice la mia esperienza, però capisco che certi istituti sono strutturali, e quindi hanno talmente tanto peso nell'economia reale da poter ribaltare una nazione o l'europa stessa, ma questa è un altro campo da gioco, non è certo il caso di 4 piccoli inutili istituti bancari.

    Diciamo che quando si parla di questa casistica particolare, legata ai risparmi di molte persone bisognerebb estudiare una normativa specifica più al passo con i tempi che tuteli meglio i consumetori e sia più rivolta alla prevenzione di grossi disatri
    non capisco il discorso pubblico/privato. Qua non stiamo parlando di grandi banche speculative, qua parliamo di istituti di credito locali molto radicati sul territorio, che però evidentemente non erano così virtuose. Che non hanno ricevuto aiuti statali.

    Proprio perché non han ricevuto aiuti statali, la gente ha perso soldi. La domanda etica è, è corretto risarcire anche parzialmente, con aiuti statali, chi ha perso dei soldi investiti? E ora che i risparmiatori han perso soldi, come giudicate questo modo di procedere rispetto a quanto fatto in passato - da "voi" molto criticato - ad esempio con montepaschi?

  3. #18
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    Quote Originally Posted by Hador View Post
    non capisco il discorso pubblico/privato. Qua non stiamo parlando di grandi banche speculative, qua parliamo di istituti di credito locali molto radicati sul territorio, che però evidentemente non erano così virtuose. Che non hanno ricevuto aiuti statali.

    Proprio perché non han ricevuto aiuti statali, la gente ha perso soldi. La domanda etica è, è corretto risarcire anche parzialmente, con aiuti statali, chi ha perso dei soldi investiti? E ora che i risparmiatori han perso soldi, come giudicate questo modo di procedere rispetto a quanto fatto in passato - da "voi" molto criticato - ad esempio con montepaschi?

    chiedo scusa scrivo di fretta e ad intermittenza e non riesco a esprimermi come vorrei, detto questo la mia risposta per la questione etica è no a denaro pubblico per salvare l'istituto e quindi garantire risarcimento di azionisti e compagnia bella, sì ad ammortizzatori sociali per i piccoli risparmiatori che si trovano senza soldi.

  4. #19
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    Quote Originally Posted by Wolfo View Post
    chiedo scusa scrivo di fretta e ad intermittenza e non riesco a esprimermi come vorrei, detto questo la mia risposta per la questione etica è no a denaro pubblico per salvare l'istituto e quindi garantire risarcimento di azionisti e compagnia bella, sì ad ammortizzatori sociali per i piccoli risparmiatori che si trovano senza soldi.
    quindi di fatto no intervento pubblico, no fondo straordinario, se uno ha perso 300 mila euro e diventa povero si becca il welfare dei poveri "normali", se non è diventato povero si arrangia. Non lo sto dicendo in maniera provocatoria, sono parzialmente d'accordo, ma è un discorso molto forte da fare.

  5. #20
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    Quote Originally Posted by Hador View Post
    non capisco il discorso pubblico/privato. Qua non stiamo parlando di grandi banche speculative, qua parliamo di istituti di credito locali molto radicati sul territorio, che però evidentemente non erano così virtuose. Che non hanno ricevuto aiuti statali.

    Proprio perché non han ricevuto aiuti statali, la gente ha perso soldi. La domanda etica è, è corretto risarcire anche parzialmente, con aiuti statali, chi ha perso dei soldi investiti? E ora che i risparmiatori han perso soldi, come giudicate questo modo di procedere rispetto a quanto fatto in passato - da "voi" molto criticato - ad esempio con montepaschi?
    hador te fai un po di confusione però la vicenda monte paschi è stata una vicenda politica, parliamo della banca che nel 1990 anno della riforma del sistema bancario era probabilemnte una delle banche con piu liquidita d'europa gli han fatto acquistare per anni banche sull'orlo del fallimento fino a che il giochino è andato al collasso.

  6. #21
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    Quote Originally Posted by Estrema View Post
    hador te fai un po di confusione però la vicenda monte paschi è stata una vicenda politica, parliamo della banca che nel 1990 anno della riforma del sistema bancario era probabilemnte una delle banche con piu liquidita d'europa gli han fatto acquistare per anni banche sull'orlo del fallimento fino a che il giochino è andato al collasso.
    Montepaschi è stata vittima di una gestione scellerata proprio perché controllata dal pubblico, dalla politica, e non da privati. Detto ciò, la manovra di salvataggio non ha nulla a che vedere con le motivazioni del dissesto. Quando soldi pubblici sono stati immessi, in un modo o nell'altro, nel sistema bancario per salvare questa o l'altra banca i loro problemi sono stati spalmati sulla comunità, quindi comunque nessuno ci ha rimesso in maniera significativa. Questo è stato molto criticato. Oggi, invece, si è intrapresa un'altra strada, più corretta, ma che ha causato grandi danni a pochi investitori. La domanda è: quale modo di procedere è migliore? Siete ancora convinti che il primo modo di procedere sia assolutamente sbagliato? È una domanda, nenache io ho la risposta, ma dato che tipo tutti sono "contro il salvataggio delle bancheh", a sto giro che non sono state salvate e sono cadute delle teste, come vi sentite?

  7. #22
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    io personalmente son per intervenire sempre sul sitema bancario almeno finche eiste questo sistema bancario e di acesso al credito in italia, se domani mi danno un altro sistema piu elastico anche se piu costoso allora la responsabilita sta tutta nell'istituto di credito e se la prende in saccoccia con buona pace di chi preferibbe un rischio alto ad un guadagno alto, ma è anche una questione di etica e trasparenza dell'istituto di credito eh cosa che in italia c'è raramente, e spesso per colpa del sistema stesso.

  8. #23
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    Dopo se riesco a ritagliarmi cinque minuti vi dico la mia, da dipendente di una delle quattro banche in questione.

  9. #24
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    daje che siamo curiosi!

  10. #25
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    Cercherò di farvi una analisi il più lucida e distaccata possibile, senza cercare di difendere o accusare nessuno.

    Premetto che a livello generale, l'unico che ha centrato il punto della questione e del contedere è stato Hador. L'Unione Europea ha deciso, tramite la famosa normativa sul cosìddetto "bail-in", che dal 1° gennaio del 2016 le banche dell'area fossero di fatto fallibili, con la soddisfazione dei propri creditori secondo un ben preciso ordine di priorità. Niente più aiuti di stato alle banche in dissesto patrimoniale dunque, che sono del tutto assimilate quindi alle normali aziende. Con il piccolo problema, e qua si va sul campo delle opinioni personali, che NON sono normali aziende. Ma non ho intenzione di dilungarmi su questo punto che non è l'oggetto del topic.

    Tra gli "addetti ai lavori" è appurato che l'UE abbia voluto effettuare un test, un "mini bail-in" su quattro piccole banche del sud-Europa, per vedere come funziona e che effetti può comportare la direttiva che sta per entrare in vigore. Il problema è che è stato fatto un decreto in venti minuti una domenica sera da parte del Governo che non mi spiego, probabilmente perché non c'è spiegazione logica alcuna, quali interessi sia andato a tutelare. I risparmiatori non sono stati tutelati per ovvi motivi, e qua c'è poco da commetare. Gli istituti coinvolti, trattandosi di banche con una forte identità territoriale, hanno perso del tutto la credibilità e la fiducia da parte dei propri clienti. Anche chi non ha perso niente viene giornalmente a chiudere i rapporti, a causa della "paura" di vedersi fumare i propri risparmi da parte della banca "cattiva" che di punto in bianco ha deciso di azzerare il valore delle azioni o delle obbligazioni dell'amico/zio/cugino/conoscente. Un'azienda che di fatto vende fiducia, nel momento in cui questa viene a mancare è una azienda morta, quindi non capisco a cosa sia servito l'intervento del governo anche in ottica di salvataggio della banca e dei posti di lavoro. E non mi si venga a dire che l'alternativa era azzerare anche obbligazionisti ordinari e correntisti sopra i centomila che è una balla che usa il governo che non sta ne in cielo ne in terra. In una eventuale, e credo mai avvenuta, procedura fallimentare con una banca protagonista, ci sono miliardi di attivo, sopratutto in sti tempi di crisi, dove i creditori potevano essere per la gran parte soddisfatti.

    Nel mezzo ci siamo noi dipendenti, azionisti e obbligazionisti dell'isituto di credito per il quale lavoriamo (lavoravamo?), che adesso abbiamo una scure sopra la nostra testa e che ogni giorno siamo costretti a lavorare in questo clima surreale. E non mi si faccia passare una obbligazione subordinata al 3.5% uno strumento da pazzi speculatori fatto sottoscrivere raggirando i clienti. L'obbligazione subordinata che, almeno nel mio istituto di credito, è stata emessa mentre la Banca D'Italia era dentro l'istituto stesso a vigiliare sulla regolarità della gestione, aveva il solo problema che sarebbe stata appunto subordinata al soddisfacimento dei creditori ordinari in una eventuale procedura fallimentare, che in questo caso non è stata seguita. Non era previsto, ed infatti nessun risparmiatore era stato avvisato di questo, l'azzeramento da parte del governo tramite decreto legge.

    Le "nuove banche ponte" che il governo ha voluto creare, sono diventate di fatto scatole vuole che nessuno ha l'interesse ad acquistare in un eventuale scenario di risiko bancario, a meno di non voler far male seriamente ai dipendenti stessi (legge 223). Ora vogliono ripagare i subordinatisti o parte di essi, ma dal punto di vista della banca ormai è come chiudere la stalla quando i buoi sono belli che andati. Again, che interessi sono stati tutelati con sto decreto, esattamente? Probabilmente prima si è fatto e poi si è pensato alle conseguenze. Vi garantisco terribili, sotto tutti i punti di vista.
    Last edited by Spidey; 9th December 2015 at 22:25.

  11. #26
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    C'è pure scappato il morto, prima news adesso sulla home dei principali notiziari online che non vi sto a linkare.

  12. #27
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    sulla "colpa" dell Ue cmq si susseguono notizie discordanti soprattutto sulla circostanza del test del mini bail-in

    oggi ad esempio:
    L'intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi nel salvataggio delle 4 banche in crisi "non è stato possibile per la preclusione manifestata da uffici della Commissione Europea, da noi non condivisa". Così il capo della Vigilanza di Bankitalia, Carmelo Barbagallo, in un'audizione alla Camera. "L'intervento del Fondo, insieme alle risorse di altre banche - ha sottolineato Barbagallo - avrebbe consentito di porre i presupposti per il superamento delle crisi senza alcun sacrificio per i creditori delle quattro banche", ma "ciò non è stato possibile". "Data l'impossibilità di ricorrere a questo usuale meccanismo di salvataggio - ha aggiunto il capo della Vigilanza di Bankitalia - a fronte del rapido degenerare delle situazioni aziendali l'unita' di risoluzione della banca d'Italia ha attivato, in tempi assai contenuti, i poteri introdotti dal nuovo quadro normativo europeo in materia di gestione delle crisi".
    questo confermerebbe tutto quanto detto anche poco sopra da Spidey.

    però e' arrivata puntuale la smentita dell UE.

    Per l'Ue c'erano tre possibili strade per salvare le 4 banche italiane: una con fondi privati, una usando il fondo di tutela dei depositi, che comunque avrebbe fatto scattare la risoluzione e le perdite per gli obbligazionisti subordinati, la terza (poi percorsa) usando il fondo salva-banche.
    "La decisione di far scattare la risoluzione delle 4 banche usando il fondo nazionale di risoluzione è stata presa dalle autorità italiane. Se vengono usati fondi di Stato per sostenere le banche, indipendentemente da dove essi provengano, si applicano le norme Ue compresa la 'condivisione degli oneri'". Così un portavoce Ue.
    L'UE quindi afferma che L'intervento che il capo della vigilanza di Bankitalia indicava come migliore e che "non avrebbe posto sacrifici per i creditori delle quattro banche" non e' stato per nulla precluso anzi era indicato tra i tre modus operandi. Inoltre l'UE specifica pure, smentendo per la seconda volta Barbagallo , nel merito in questo caso, che anche si fosse operato usando il fondo di tutela dei depositi comunque si sarebbe fatta "scattare la risoluzione e le perdite per gli obbligazionisti subordinati", e che la decisione di quale modo intraprendere tra i tre proposti, quindi di scegliere questa soluzione, sia stata operata esclusivamente dall'autorità Italiana.

    Ognuno poi tragga le sue conclusioni personali in base alla sua convinzione/fiducia/informazioni/conoscenza


    edit: do il mio parere su questa circostanza non sull'intera vincenda:
    non essendoci al momento alcun documento (presumibilmente ci sara anche sotto forma di verbali) che posso consultare in cui risulta nero su bianco che la commissione europea abbia proposto 3 modus operandi all'autorità italiana e di contro nessun altro atto o documento in cui si evince il veto come afferma Barbagallo, mi baso solo su una convinzione personale, che può essere sbagliata ovviamente, magari è elementare ma basata sulla conoscenza e serietà dell UE: trovo impossibile che L'UE faccia una smentita cosi dura se nella realtà dei fatti non e' andata cosi, di contro la mia fiducia per la politica e l'autorità italiana e' al minimo storico, quindi che l'intervento di Barbagallo sia stato un tentativo, mal riuscito a causa della smentita immediata, di scaricare il barile all'UE lo reputo invece decisamente presumibile. Questa come sensazione a pelle ovviamente in attesa di altro che possa fare luce su questo aspetto. Insomma in due parole io mi guarderei ben da dare la "colpa" all'UE
    Last edited by McLove.; 9th December 2015 at 23:16.
    Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-

  13. #28
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    quello che non so è se esistesse una terza via, tra l'aiuto di stato e il rifarsi sugli investitori (bhe gli azionisti in ogni scenario ci avrebbero rimesso, ma quantomeno tutelare i possessori di obbligazioni). Quali siano le problematiche della situazione attuale è chiaro, capisco che così la situazione è veramente difficile.
    Giusto, però, per dire anche qualcosa contro - far investire 200-300 mila euro di risparmi TUTTI in obbligazioni della banca è molto discutibile.

  14. #29
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    a me sembra che l'ue non l'abbia presa tanto bene sta cosa fatta in italia è quasi la classica mossa tutta italica per non arrivare a gennaio e usare il bail in, poi sara un impressione mia e magari mi sbaglio.

  15. #30
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    Quote Originally Posted by Hador View Post
    Giusto, però, per dire anche qualcosa contro - far investire 200-300 mila euro di risparmi TUTTI in obbligazioni della banca è molto discutibile.
    Però capisci bene che chi ha investito quelle cifre non si può certo considerare un investitore sprovveduto, chi ha queste disponibilità sa perfettamente dove sta mettendo i propri soldi e accetta le regole del gioco.
    Diverso invece , a mio avviso, il problema per chi ha fatto investimenti di 20 - 30 k euro, ecco li qualche dubbio mi viene sulla reale comprensione dei rischi. Io credo, ma mi posso sbagliare che si andava molto sulla fiducia del: è una banca piccola, conosco il direttore, il ragazzo allo sportello andava a scuola con mio nipote, mi hanno proposto questa cosa, io mi fido.
    Fermo restando che non è che abbiano sottoscritto obbligazioni con rendimento all'8%. Ho letto cifre sul 3,5% o giù di li come ha scritto spidey quindi non si parla di persone che volevano fare chissà quale speculazione finanziaria.
    Last edited by Elisewin; 9th December 2015 at 23:30.
    "This way / Lightnings from a cloud and her body is there / Cornfields is where she was born / Her faith, memories and heart – have they lost? / She had no direction home”

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