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Thread: Nizza

  1. #31
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    Quote Originally Posted by Estrema View Post
    nizza non è parigiperò nelle banlieue storicamente ci sono sempre stati i nizzardi cosi come quelle di marsiglia che sono molto ma molto piu pericolose di quelle parigine.............e sopratutto nizza come diverse citta del sud della francia hanno vissuto tantisismo specialmente negli anni 60/70 lo scontro tra culture son sempre state la roccaforte della destra ultranazionalista francese insomma chi sta li o si è parzialmente integrato o è stato fagocitato dall malavita francese.
    ora il tuo ragionamento io lo accetto in toto è per questo che dico basta, non possiamo piu farli entrare ma non perchè siamo bianchi e loro sporchi negri ma perchè non abbiamo o non vogliamo dargli dli strumenti per integrarsi, e sta cosa la sto dicendo da un annetto sta gente va integrata e se io ho gli strumenti per integrare 300.000 persone solo quelle devo far entrare, se ne faccio entrare 1 milione avro prima o poi 700.000 persone che mi creano disagio, è questo che sembra non voglia capire l'europa, o meglio lo capisce benissimo ma fa finta di nulla.
    copio incollo da FB

    Ieri a Nizza il trentunenne Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha ucciso 84 persone investendole con un camion. L'attentatore aveva dei precedenti penali di criminalità comune, viene descritto come "poco religioso" e "taciturno", si stava separando dalla moglie e ancora non si conoscono le motivazioni del suo gesto.

    Nel luglio 2011 il trentunenne norvegese Anders Breivik uccise a sangue freddo 77 persone, molte delle quali tra i 15 e 19 anni, la maggior parte finite con un colpo alla nuca; nella visione del terrorista, che agì da solo, erano tutti colpevoli di battersi per una società "multiculturalista".

    Nel marzo 2015 il ventisettenne Andreas Lubitz, copilota della compagnia aerea German Wings, si è schiantato con il suo aereo di linea sulla alpi francesi: con lui sono rimaste uccise 144 persone. Secondo numerose testimonianze il pilota soffriva di una grave forme di depressione.

    Omar Ismail Mostefai, invece, prima di diventare uno dei kamikaze del Bataclan, aveva sognato una carriera da rapper. Stesso sogno per Cherif Kouachi, uno dei due fratelli uccisi dopo l'assalto a Charlie Hebdo.

    Tutti questi casi sembrano accomunati da un tratto psicologico più rilevante di quello ideologico o religioso. Disturbo narcisistico della personalità. Sono individui incapaci di percepire il dolore altrui e accomunati da un desiderio di fama e grandezza che non riesce a fare i conti con la vita grigia di ogni giorno. In queste menti disturbate, fallite la altre possibilità, la sola occasione di esprimere il proprio ego ipertrofico, sembra essere un suicidio spettacolare, tragico, che infligga dolore agli innocenti e apra le edizioni straordinarie dei Tg. La stessa motivazione sembra muovere i rich-kids autori della strage di Dacca, i foreign fighters che si uniscono all'Isis, i folli che assaltano cinema Usa indossando la maschera di Joker.

    Viviamo un tempo di solitudini. Viviamo un tempo di aspettative infinite e irrealizzabili. Siamo bombardati da un consumismo delle aspettative nutrito ogni momento dal mercato, da tanta politica, dal populismo, da buona parte del sistema mediatico, dai social network, da un senso comune che ci esorta ad esagerare, a desiderare troppo, che non ammette sconfitte, separazioni, dolore, perdenti. A mio avviso tutto ciò è alla base di tanto odio e di tanto orrore.

    Resistere oggi, personalmente e culturalmente, può vuol dire soltanto combattere questo consumismo, questo senso comune. Vuol dire far calare l'asticella dei desideri, interrogarsi su ciò che è importante davvero, allenarsi, allenarsi e allenarsi ancora, a gestire le nostre frustrazioni, imparare a perdere.

    Ne sono cosciente: è difficile che questo basti a fermare la follia che ci circonda. Eppure è qualcosa che possiamo fare subito, adesso. L'altra alternativa è rimanere immobili chiedendoci quando e dove dei pazzi narcisisti colpiranno ancora. E se lì in mezzo ci saremo anche noi.

    Federico Mello.

  2. #32
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    copio incollo da FB
    Ieri a Nizza il trentunenne Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha ucciso 84 persone investendole con un camion. L'attentatore aveva dei precedenti penali di criminalità comune, viene descritto come "poco religioso" e "taciturno", si stava separando dalla moglie e ancora non si conoscono le motivazioni del suo gesto.
    Nel luglio 2011 il trentunenne norvegese Anders Breivik uccise a sangue freddo 77 persone, molte delle quali tra i 15 e 19 anni, la maggior parte finite con un colpo alla nuca; nella visione del terrorista, che agì da solo, erano tutti colpevoli di battersi per una società "multiculturalista".
    Nel marzo 2015 il ventisettenne Andreas Lubitz, copilota della compagnia aerea German Wings, si è schiantato con il suo aereo di linea sulla alpi francesi: con lui sono rimaste uccise 144 persone. Secondo numerose testimonianze il pilota soffriva di una grave forme di depressione.
    Omar Ismail Mostefai, invece, prima di diventare uno dei kamikaze del Bataclan, aveva sognato una carriera da rapper. Stesso sogno per Cherif Kouachi, uno dei due fratelli uccisi dopo l'assalto a Charlie Hebdo.
    Tutti questi casi sembrano accomunati da un tratto psicologico più rilevante di quello ideologico o religioso. Disturbo narcisistico della personalità. Sono individui incapaci di percepire il dolore altrui e accomunati da un desiderio di fama e grandezza che non riesce a fare i conti con la vita grigia di ogni giorno. In queste menti disturbate, fallite la altre possibilità, la sola occasione di esprimere il proprio ego ipertrofico, sembra essere un suicidio spettacolare, tragico, che infligga dolore agli innocenti e apra le edizioni straordinarie dei Tg. La stessa motivazione sembra muovere i rich-kids autori della strage di Dacca, i foreign fighters che si uniscono all'Isis, i folli che assaltano cinema Usa indossando la maschera di Joker.
    Viviamo un tempo di solitudini. Viviamo un tempo di aspettative infinite e irrealizzabili. Siamo bombardati da un consumismo delle aspettative nutrito ogni momento dal mercato, da tanta politica, dal populismo, da buona parte del sistema mediatico, dai social network, da un senso comune che ci esorta ad esagerare, a desiderare troppo, che non ammette sconfitte, separazioni, dolore, perdenti. A mio avviso tutto ciò è alla base di tanto odio e di tanto orrore.
    Resistere oggi, personalmente e culturalmente, può vuol dire soltanto combattere questo consumismo, questo senso comune. Vuol dire far calare l'asticella dei desideri, interrogarsi su ciò che è importante davvero, allenarsi, allenarsi e allenarsi ancora, a gestire le nostre frustrazioni, imparare a perdere.
    Ne sono cosciente: è difficile che questo basti a fermare la follia che ci circonda. Eppure è qualcosa che possiamo fare subito, adesso. L'altra alternativa è rimanere immobili chiedendoci quando e dove dei pazzi narcisisti colpiranno ancora. E se lì in mezzo ci saremo anche noi.
    Federico Mello.
    perciò? che dobbiamo fa raccomandarci a dio? dove l'hai preso sto pezzo sul gruppo amici di san francesco?

  3. #33
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    perciò? che dobbiamo fa raccomandarci a dio? dove l'hai preso sto pezzo sul gruppo amici di san francesco?
    Mi pareva scritto bene e che diceva che il problema è che son psicopatici di base.. ma che di islamici al mondo c e n e 1.000.000.000 e rotto e quindi si ribadiva che la religione è un problema relativo .)

  4. #34
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    Considerando che in due anni in Francia son morte 220 persone a causa di terroristi mussulmani dire che è relativo mi pare singolare.

  5. #35
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    Considerando che in due anni in Francia son morte 220 persone a causa di terroristi mussulmani dire che è relativo mi pare singolare.
    Ti do un insieme di numeri n da 1 a 8.000.000.000

    Prendi il numero 6 e il 12 il 18 il 24

    Che potrebbe essere definito l insieme dei numeri appartenti al primo gruppo

    Che risponde alla proprieta 6n con n tra 1 e 4 ok?
    Cosi gode di ottima sensibilità e specificità


    Cercare di definirlo come numeri pari è sicuramente sensibile al 100% ma ha una specificità

    Probabilmente l insieme di maschi tra 20 e 40 anni prende piu -terroristi- di quanto non la musulmanietà

  6. #36
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    Ti do un insieme di numeri n da 1 a 8.000.000.000

    Prendi il numero 6 e il 12 il 18 il 24

    Che potrebbe essere definito l insieme dei numeri appartenti al primo gruppo

    Che risponde alla proprieta 6n con n tra 1 e 4 ok?
    Cosi gode di ottima sensibilità e specificità


    Cercare di definirlo come numeri pari è sicuramente sensibile al 100% ma ha una specificità

    Probabilmente l insieme di maschi tra 20 e 40 anni prende piu -terroristi- di quanto non la musulmanietà
    dio santo quanto so ignorante non c'ho capito na sega

  7. #37
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    dio santo quanto so ignorante non c'ho capito na sega
    La sostanza è che la proprietà d esser un cazzo di disagiato meglio identifica il potenziale terrorista della proprieta d essere un musulmano. Io sissoko o come si chiama, zidane o tanti altri muslumani non me li vedo a far attentati.
    Non è la musulmanietà il problema.

  8. #38
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    L'ISIS ha rivendicato l'attentato, direi che potete pure finirla coi discorsi "l'ha fatto perché era un disagiato con problemi in famiglia, non c'entra nulla il fatto che fosse muslim"

  9. #39
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    L'ISIS ha rivendicato l'attentato, direi che potete pure finirla coi discorsi "l'ha fatto perché era un disagiato con problemi in famiglia, non c'entra nulla il fatto che fosse muslim"
    L'ha fatto anche perché ormai l'Isis ha perso appeal e ha bisogno di pubblicità.
    Leggendo in giro sin da subito han detto che non era affiliato, non andava in moschee a rischio, non aveva a casa volantini o robe simili...

  10. #40
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    L'ISIS ha rivendicato l'attentato, direi che potete pure finirla coi discorsi "l'ha fatto perché era un disagiato con problemi in famiglia, non c'entra nulla il fatto che fosse muslim"
    Guarda mi pare quasi scontato che l'isis abbia rivendicato un episodio del genere, ma non è che per il solo fatto di averlo rivendicato diventa innegabile verità

    Non sto dicendo che non sia possibile o vero, ma prendere le affermazioni dell'ISIS come vere a prescindere fa un po' ridere

  11. #41
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    L'ISIS ha rivendicato l'attentato, direi che potete pure finirla coi discorsi "l'ha fatto perché era un disagiato con problemi in famiglia, non c'entra nulla il fatto che fosse muslim"

    Oddio, l'ISIS ha rivendicato pure l'attentato di Orlando.


    Uno che aveva detto di essere vicino a Isis, Al-Qaeda ed Hezbollah.
    ISIS e Hezbollah stessa relazione che c'era fra brigate rosse e nuclei armati rivoluzionari.


    Se adesso esco, grido "andiamo al bar" e esplodo domani l'isis rivendica senza pudore alcuno

  12. #42
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    dio santo quanto so ignorante non c'ho capito na sega
    sta cercando di far passare la componente religiosa come correlazione statistica senza effetto di casualità, peccato che non sia così. C'è casualità tra il terrorismo e l'islam oggi, come si è detto, non tutti i mussulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono mussulmani.
    Questo non implica nessun discorso strampalato sull'Islam, è una semplice constatazione della realtà (statistica) degli ultimi 10-15 anni.
    Pensare di risolvere il terrorismo ignorando la componente religiosa per motivi ideologici è stupido, non funziona

  13. #43
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    Io invece credo che la componente religiosa sia soltanto incidentale senza alcun nesso di causalità reale. Certo, la stragrande maggioranza del terrorismo oggigiorno è portato avanti da gruppi islamici, ma quello è solo determinato dal fatto che le regioni geografiche maggiormente colpite dal terrorismo ed in cui quei gruppi hanno le proprie basi operative sono a maggioranza islamica. I musulmani nel mondo sono 2 miliardi di persone. Praticamente metà pianeta professa l'islam, escludendo gli atei inutili.

    Cercare di affrontare il problema terrorismo oggi partendo dall'elemento religioso secondo me non porta da nessuna parte, perché il problema non è che la religione della gente che vive nel medio-oriente li porta ad essere terroristi, ma sono le condizioni economiche, politiche e sociali. La gente prende in braccio i fucili e le bombe quando non ci sono alternative economicamente efficienti. L'appoggio della religione è solo un qualcosa che in qualche modo legittima e rafforza delle necessità che già erano presenti.

    Insomma sarebbe come andare negli stati uniti ed approcciare il crimine violento partendo da una componente razziale perché la maggior parte dei crimini violenti sono commessi da persone di colore ed immigrati. E' chiaro che un approccio del genere è ridicolo e che la vera domanda da farsi è cosa spinge un certo gruppo di persone a comportarsi in un certo modo; e non è certo il colore della pelle o la religione.
    Last edited by Razj; 17th July 2016 at 12:44.

  14. #44
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    devo ancora vedere un cristiano morto di fame ( e ce ne sono tantissimi ) che parte dalla sua patria va a vivere in qatar prende la cittadinanza e si fa saltare in una moschea gridando gesu è misericordioso.

    aspetto magari prima o poi accade.

  15. #45
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    Quote Originally Posted by Estrema View Post
    devo ancora vedere un cristiano morto di fame ( e ce ne sono tantissimi ) che parte dalla sua patria va a vivere in qatar prende la cittadinanza e si fa saltare in una moschea gridando gesu è misericordioso.

    aspetto magari prima o poi accade.
    Nominami una regione geografica a maggioranza cristiana che versa nelle stesse condizioni sociali ed economiche del medio oriente degli ultimi 15 anni

    cioè questa argomentazione, per tornare al parallelo che ho fatto, ha lo stesso valore di un'affermazione tipo: "devo ancora vedere un broker milionario rapinare una vecchia in casa e malmenarla"... eh, chissà perché i milionari in media non commettono crimini violenti, e chissà perché in media i milionari sono di colore bianco...i negri sono stupidi e violenti per il solo fatto di essere più scuri oppure il colore della pelle è solo incidentale (incidentale poi per modo di dire, diciamo che non è funzionalmente collegato alla propensione a commettere crimini violenti).
    Last edited by Razj; 17th July 2016 at 13:25.

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