View Full Version : Non per fare sempre il menoso, scuola...
Hador
14th February 2011, 10:52
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/02/13/news/superiori_resta_in_testa_lo_scientifico_la_scuola_ da_estetista_batte_il_classico-12427263/
.................................
saltaproc
14th February 2011, 10:54
100 euro per 2 lampade e una ceretta win :nod:
se rinasco fo il comandini ramo termoidraulica :nod:
Amiag
14th February 2011, 11:06
ma pure i maschi :gha: ?
comunque onestamente a livello lavorativo non è poi sta scelta cosi sballata ...
Warbarbie
14th February 2011, 11:07
Io se rinasco idraulico o carrozziere tutta la vita
Alkabar
14th February 2011, 11:10
A me ha pagato di brutto sta scelta che ho fatto, quindi se rinasco rifaccio uguale...
Zl4tan
14th February 2011, 11:24
fatto il classico e non me ne pento affatto..
tuttavia se rinasco, dopo il classico, mi butto a fare l'accademia a livorno o a modena..
voglio essere pagato per studiare, cazzo!
Nazgul Tirith
14th February 2011, 11:29
Hador, ormai hai 40 anni e ancora a leggere info sulla scuola e fare il comunistello in piazza insieme ad i ragazzetti.
Su cazzo, esci dalla tua personalissima sindrome da peter pan.
Hador
14th February 2011, 11:41
sono vecchio dentro, ma sono ggiovine.
poi stai attento te, che se ti distrai un attimo ti ritrovi la prole dal papi :nod:
Slurpix
14th February 2011, 12:02
ma pure i maschi :gha: ?
comunque onestamente a livello lavorativo non è poi sta scelta cosi sballata ...
una scelta cosi sballata???? :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
cazzo, ma hai mai visto un'estetista/parrucchiera/idraulico di salcazzo morir di fame??
ido ladro, con mia moglie ne parliamo sempre, se potessimo tornare indietro io farei il parrucchiere, lei l'estetista...saremmo ricchissimi QQ pdpdpdpdpdpd
poi che si facciano il qlo e lavorino tantissimo non lo metto indubbio :nod:
xo vedi il ritorno economico...QQ
Warbarbie
14th February 2011, 12:05
comunque onestamente a livello lavorativo non è poi sta scelta cosi sballata ...
una scelta cosi sballata???? :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
Fail?
Slurpix
14th February 2011, 12:17
no
Fetish
14th February 2011, 12:17
Secondo me si
dariuz
14th February 2011, 12:20
direi che ti sei perso il NON nella frase
Slurpix
14th February 2011, 12:21
Secondo me si
:fffuuu:
se uno mi scrive
"ieri sera ero indeciso se guardare amici su cnale 5 o scoparmi jessica alba, ho scelto la seconda, non credo sia stata una scelta cosi sballata" :hm:
che gli rispondi tu? -.-
dariuz
14th February 2011, 12:25
che ha ragione
Alkabar
14th February 2011, 12:27
Slurpix fail. Slurfail. è_é
Bortas
14th February 2011, 12:47
Dovessi rinascere andrei a fare l'idraulico col mio compagno di banco delle superiori, che dopo la crisi ha aperto la terza ditta...
saltaproc
14th February 2011, 12:47
Dovessi rinascere andrei a fare l'idraulico col mio compagno di banco delle superiori, che dopo la crisi ha aperto la terza ditta...
famo società?
Warbarbie
14th February 2011, 13:14
Toh per dare nuova linfa ad un post useless come l'autore
http://www.repubblica.it/economia/2011/02/14/news/rampini_lavoro-12432901/?ref=HREC1-6
Kadmillos
14th February 2011, 14:06
Guarda io avessi 200 estetiste diplomate potrei piazzarle a lavorare in 1 giornata di telefonate..... se l'obiettivo che uno si pone è il lavoro la scelta è azzecatissima, un liceo (purtroppo lo dico con grandissimo rammarico) non presenta nulla di appetibile per chi deve tutto sommato selezionare un candidato per una mansione in un azienda, diciamo che sono un ottimo presupposto per una eventuale laurea universitaria.
Necker
14th February 2011, 18:31
con tutto il rispetto per le categorie eh.. puoi scegliere se farti una cultura e un mestiere che ti faccia smuovere oltre alle ditina anche i neuroni, oppure buttare il cervello nel cesso e andare a fare la shampista. Un conto è il non avere scelta, li nulla da dire, ma quello è un altro discorso però ;)
Io personalmente preferisco guadagnar meno ma avere soddisfazione personale...
Il Nando
14th February 2011, 18:39
Falegname, parquettista, pasticciere, tutta la vita proprio.
La falegnameria peraltro è un'arte totale, muscoli e cervello.
Kadmillos
14th February 2011, 18:42
con tutto il rispetto per le categorie eh.. puoi scegliere se farti una cultura e un mestiere che ti faccia smuovere oltre alle ditina anche i neuroni, oppure buttare il cervello nel cesso e andare a fare la shampista. Un conto è il non avere scelta, li nulla da dire, ma quello è un altro discorso però ;)
Io personalmente preferisco guadagnar meno ma avere soddisfazione personale...
Certamente, purtroppo però in molte zone di Italia la scelta non è tra il prender poco meno o prender di più , ma tra lo star a casa sperando in Dio o l'emigrare verso altri lidi dove (se in Italia) diventare un precario a vita oppure (se all'estero) avere una speranza di stabilità.
Detto questo poi , se a questa triste prospettiva sommi anche l'incalzante analfabetismo della nostra gioventù abituata al T9 ma non in grado di scrivere ed utilizzare correttamente il verbo avere (per intenderci) ottieni come risultato che le scuole professionali diventano assolutamente più appetibili di qualsiasi alternativa "culturale".
Se io ti propongo una scuola dove devi studiare e farti un "culo a capanna" e dove al termine non troverai uno straccio di lavoro o quantomeno troverai un lavoro mal pagato , provvisorio e dovrai pure penare per trovarlo ed una scuola liscia, che ti impegna poco o nulla e che ti da sbocco immediato sul mondo del lavoro , che potenzialmente ti pagherà anche piuttosto bene il tutto a "sbattimento 0".......
So che pensare una cosa di questo tipo ripudia.... però vedi io vivo ormai da parecchi anni di estetica e ho conosciuto ragazze con di meno di 25 anni che di fatto lavorando 3 giorni la settimana 10 mesi l'anno guadagnavano quello che prendeva un primario di pneumologia dell'Ospedale Maggiore di Bologna (con una certa anzianità di servizio) , che ci vuoi fare... siamo una società che basa la sua stessa essenza sull'apparire e non sull'essere....
Zaider
14th February 2011, 18:43
Felice di essere un perito informatico..
Palur
14th February 2011, 18:43
Falegname, parquettista, pasticciere, tutta la vita proprio.
La falegnameria peraltro è un'arte totale, muscoli e cervello.
si ma se non c'e' un falegname con 10 dita un motivo ci sarà ....
Zaider
14th February 2011, 19:01
... siamo una società che basa la sua stessa essenza sull'apparire e non sull'essere....
Ti prego, questa pseudofilosofia spicciola possiamo pure risparmiarcela.
Sul serio, questi dati sono comprensibili con una comprensione minima della macroeconomia ed un poco di buonsenso.
Per anni anni ed anni le uniche scuole superiori sono state i licei, questo ha creato la convinzione nelle persone che la scelta "normale" per i propri figli è proprio il liceo, in quanto questi ultimi non hanno potuto optare per nulla di diverso.
E' psicologia a livello infimo, l'unica scelta intrapresa da tutti è automaticamente quella giusta per la popolazione.
Poi ovviamente il mercato del lavoro si è evoluto, il numero dei laureati è aumentato drasticamente ed i contratti di lavoro si sono modificati di conseguenza.
Chi ne ha giovato? tutta quella serie di professioni/indirizzi che prima erano stati "snobbati" perchè socialmente "inferiori" (una quindicina d'anni fa nessuno si filava mestieri del genere, forse perchè il mercato del lavoro assorbiva laureati a ben altro ritmo, e sopratutto con contratti totalmente differenti e prospettive diametralmente opposte a quelle odierne).
E' ovvio che siano stati aperti istituti del genere, e poichè il numero degli studenti resta all'incirca sempre uguale (possiamo vedere il numero dell'in/out di studenti come una normale) a "pagarne il prezzo" sono stati i licei, ovviamente più gettonati per motivi storici.
E' logico, è... normale! non potrebbe essere altrimenti, la gente va dove il mercato del lavoro tira, in questo senso la società moderna è estremamente più avanti rispetto al passato; che senso ha far studiare al liceo/università una persona che evidentemente non ne ha la capacità/interesse ? non è molto meglio instradarla per un lavoro produttivo con un mercato ricettivo?
Poi come ben si sa il mercato si bilancia da solo, e le cose arriveranno ad un naturale equilibrio. è solo questione di tempo.
Quanto alle minchiate sui giovani ignoranti blablabla le lascio a sociologi wannabe. Ci sono un sacco di studenti preparati e ci sono pure le capre, mettersi a discutere sul livello medio moderno comparato al livello medio passato è come cercare il sesso degli angeli, nessuno arriva mai ad un cazzo.
Il Nando
14th February 2011, 19:06
si ma se non c'e' un falegname con 10 dita un motivo ci sarà ....
Si, che la sicurezza sul lavoro dobbiamo capirla ancora adesso.
Io per hobby qualche cicatrice sulle mani me la sono fatta, capita quando ti scivola uno scalpello affilato come un rasoio.
Per portarti via un dito però devi infilarlo dentro un utensile elettrico (sega circolare in primis) e lo fai solo se la macchina è antidiluviana quindi senza protezioni e spingipezzii, o tu lavori alla cazzo di cane (basta spingere il pezzo da tagliare con un altro pezzo di legno anzichè con la mano e non ti può succedere nulla).
Falegname rulez, fai aspettare la gente mesi e ti fai pagare a peso d'oro e non si possono manco lamentare, son tutti così. Altro che programmi, ho posticipato un fix -gratuito- di 8 giorni per questioni personali e dopo 4 avevo il cliente in frenzy che mi bombardava di mail.
Sulimo
14th February 2011, 19:13
va cmq contestualizzata sta cosa, ci sta quello che fa il corso d'estetista perchè non riesce a mettere sul serio tre parole in fila e c'e' pure quello sveglio che lo fa perchè è già conscio che la situazione finita il liceo è più o meno la seguente: università---->se ho culo a 28-30 anni vengo inserito nel mondo del lavoro (da precario ovviamente) e forse dopo 3-4 anni di gavetta arrivo ad un minimo di stabilità con uno stipendio di 1100-1300 euro/mese (sempre tutto sul forse eh)
Oppure sono raccomandato quindi liceo--->lavoro grazie al papi/amico di famiglia/zio direttore di salcazzo e giustamente mando affanculo l univ/studi/cultura
Almeno qui da noi, dove la meritocrazia esiste solo in teoria, e anzi paradossalmente se vali molto sei obbligato ad andartene all'estero per sentirti un minimo valorizzato (ne parlava di questo discorso anche il mio prof di economia sanitaria, di come tutte le persone 1 minimo sveglia stiano scappando perchè la situazione per chi deve inserirsi nel mondo del lavoro è prorpio triste)
Razj
14th February 2011, 19:47
se io mi fossi svegliato prima ora sarei ricco altro che università pz, na perdita di tempo
Alkabar
14th February 2011, 22:50
Falegname ftw. Io ODIO i mobili di IKEA, trucciolato di merdddaaaaaaaaahhh.
Arthu
14th February 2011, 23:02
La realtà è molto semplice.Il mondo si è evoluto, ma mentre tutti si aspettavano in meglio e nel 2000 avremmo già dovuto vantare enterprise/basi lunari/terminator, ci siamo piantati e il presunto terziario infinito dove tutti avrebbero dovuto impiegarsi si è trasformato in un incubo di disoccupati dal quale tutti cercano di scappare perchè all'atto pratico non ci sarà mai abbastanza posto nel terziario per tutti.
Soprattutto perchè il progresso è una bella utopia di gioia che si scontra con una realtà alla blade runner dove l'unico con i soldi sarà quello che fa gli androidi e tutti gli altri avranno o un ristorante cinese o un bordello :nod:
Mez
14th February 2011, 23:18
Io se rinasco idraulico o carrozziere tutta la vita
*
Gramas
14th February 2011, 23:52
sempre attuale
n1JNADax7PM
Amiag
15th February 2011, 00:25
si ok pero l'altra faccia della medaglia è che a 14 anni vai a fare scuola per estetisti ti sei scavato una buca e buttato dentro. Poi ok è una bella buca ma che il massimo dell'aspirazione per cosi tanta gente sia fare l'estetista è un po triste. Discorso diverso è se c'hai gia lavoro che ti aspetta in famiglia allora son d'accordissimo che prima cominci meglio è.
Poi quando sento sti discorsi la prima cosa che penso è che come percentuale di laureati siamo sempre tra i piu bassi in europa, quindi piu che il "troppi laureati" è il "poco lavoro"
San Vegeta
15th February 2011, 08:56
c'è gente che non ha aspirazioni lavorative... e non sono pochi... a loro interessa fare 8 ore di lavoro e prendere lo stipendio a fine mese
Warbarbie
15th February 2011, 10:30
si ok pero l'altra faccia della medaglia è che a 14 anni vai a fare scuola per estetisti ti sei scavato una buca e buttato dentro. Poi ok è una bella buca ma che il massimo dell'aspirazione per cosi tanta gente sia fare l'estetista è un po triste. Discorso diverso è se c'hai gia lavoro che ti aspetta in famiglia allora son d'accordissimo che prima cominci meglio è.
Poi quando sento sti discorsi la prima cosa che penso è che come percentuale di laureati siamo sempre tra i piu bassi in europa, quindi piu che il "troppi laureati" è il "poco lavoro"
E perchè di grazia sarebbe triste se come asirazione hai quella di fare l'estetista piuttosto che la parrucchiera o l'idraulico?
Mi sfugge il senso del discorso, che è avangardia radical chic di sinistra?
Hador
15th February 2011, 10:41
cetto voler fare l'ingegnere aerospaziale o l'estetista sono aspirazionih ugualih
marlborojack
15th February 2011, 10:46
Certo che per i soldi sarebbe stato meglio fare l'estetista o il parrucchiere, solo che io non durerei una settimana a farlo. Ma di che parliamo? Massimizzare il profitto o lo fai sulle tue skill o è solo una tortura
NickZip
15th February 2011, 10:58
Col senno di poi baratterei volentieri il mio diploma scientifico con uno da ragioniere, perito di sarcazzo o un attestato di scuola alberghiera che almeno una qualche utilità la hanno... Purtroppo come è già stato scritto da qualcun altro, 20 anni fa certe scuole professionali venivano considerate più o meno come la peste dalle nostre famiglie e a 13 anni un ragazzino/a non può certo sapere cosa sarà effettivamente meglio per il proprio futuro.
con tutto il rispetto per le categorie eh.. puoi scegliere se farti una cultura e un mestiere che ti faccia smuovere oltre alle ditina anche i neuroni, oppure buttare il cervello nel cesso e andare a fare la shampista. Un conto è il non avere scelta, li nulla da dire, ma quello è un altro discorso però ;)
E chi ti ha detto che fare BENE il parrucchiere, magari gestendo anche la tua attività sia una cosa brainless?
Io personalmente preferisco guadagnar meno ma avere soddisfazione personale...
Lecito; solo con la soddisfazione personale però non ci sfami una famiglia.
Hador
15th February 2011, 11:00
il problema è che nel resto del mondo civilizzato un'istruzione ed un lavoro tecnico/scientifico portano a progresso e soldi, qua l'idraulico gira col Q7 (true story) e il programmatore il massimo a cui può aspirare sono 2k euro al mese.
nessuno ce l'ha coi parrucchieri, ma un paese non progredisce grazie ad estetisti, idraulici, parrucchieri e commercialisti. Bisognerebbe investire su altre cose.
NickZip
15th February 2011, 11:16
il problema è che nel resto del mondo civilizzato un'istruzione ed un lavoro tecnico/scientifico portano a progresso e soldi, qua l'idraulico gira col Q7 (true story) e il programmatore il massimo a cui può aspirare sono 2k euro al mese.
Si bhe, concordo sul fatto che il presunto guadagno medio degli idraulici (quanto meno nel nord italia) sia abbastanza indisponente, ma va dato atto che potenzialmente lavorano 24/7 e non certo come pantofolai... Cosa che non credo si possa dire per un notaio per dire un'altra categoria che non guadagna proprio pochissimo.
nessuno ce l'ha coi parrucchieri, ma un paese non progredisce grazie ad estetisti, idraulici, parrucchieri e commercialisti. Bisognerebbe investire su altre cose.
Ci sto, ma voglio sperare che con "queste altre cose" tu non intenda il liceo classico e la conoscenza del greco antico, visto che l'articolo verte appunto sul confronto tra estetista e classico.
Razj
15th February 2011, 11:17
il problema è che nel resto del mondo civilizzato un'istruzione ed un lavoro tecnico/scientifico portano a progresso e soldi, qua l'idraulico gira col Q7 (true story) e il programmatore il massimo a cui può aspirare sono 2k euro al mese.
nessuno ce l'ha coi parrucchieri, ma un paese non progredisce grazie ad estetisti, idraulici, parrucchieri e commercialisti. Bisognerebbe investire su altre cose.
dal punto di vista del politico il tuo discorso ci sta
dal punto di vista personale di chi se ne sbatte di far progredire il paese e vuole solo avere i soldi per fare quello che vuole senza dover fare i conti a fine mese, un pò meno. Almeno io la vedo così.
Zaider
15th February 2011, 11:36
il problema è che nel resto del mondo civilizzato un'istruzione ed un lavoro tecnico/scientifico portano a progresso e soldi, qua l'idraulico gira col Q7 (true story) e il programmatore il massimo a cui può aspirare sono 2k euro al mese.
nessuno ce l'ha coi parrucchieri, ma un paese non progredisce grazie ad estetisti, idraulici, parrucchieri e commercialisti. Bisognerebbe investire su altre cose.
Hador ti giuro, a volte fai discorsi che mi fanno accapponare la pelle.
Shock
15th February 2011, 11:38
Scusate, anche io non voglio fare il pesantone ma ho letto troppe volte la parola "evoluzione" che spesso mi fa riflettere...
Nel mio piccolo non posso che trovare desolante (desolante, lo dico due volte perché mi interessa che vi resti in mente) questa poca attenzione rispetto un discorso di crescita personale, da compiersi anche attraverso lo studio continuo... Questa ridotta importanza per l'interiorità. Smettere di cercare di avvicinarsi sempre più alla propria anima, "tirare il carretto è quel che basta per essere felici"...
Non lo dico per fare il fricchettone (li blasto a prescindere di solito), ma studiando psicologia è normale per me vedere le cose da questo punto di vista... E checché se ne dica, alla fine le persone si sono fatte mettere davvero il paraocchi da un sistema che si è generato per caso.
Che abbiate letto cose a riguardo o meno, penso che se nomino il fenomeno "vetrinizzazione sociale" una lampadina si accenda a chiunque qui dentro... E anche lì il discorso è molto pratico, non c'è nulla di parascientifico...
Hador
15th February 2011, 11:49
Hador ti giuro, a volte fai discorsi che mi fanno accapponare la pelle.ogni professione è dignitosa, ma non siamo arrivati ad un certo livello di progresso grazie agli artigiani. Lo stato deve investire e spingere su formazione e industria che porta tecnologia e progresso. Un paese dove la massima aspirazione è far la ceretta e dove questo è incentivato, è un paese con qualcosa che non va.
Zaider
15th February 2011, 11:56
ogni professione è dignitosa, ma non siamo arrivati ad un certo livello di progresso grazie agli artigiani. Lo stato deve investire e spingere su formazione e industria che porta tecnologia e progresso. Un paese dove la massima aspirazione è far la ceretta e dove questo è incentivato, è un paese con qualcosa che non va.
Mi spieghi cosa intendi per "investire" ?
Necker
15th February 2011, 11:56
Scusate, anche io non voglio fare il pesantone ma ho letto troppe volte la parola "evoluzione" che spesso mi fa riflettere...
Nel mio piccolo non posso che trovare desolante (desolante, lo dico due volte perché mi interessa che vi resti in mente) questa poca attenzione rispetto un discorso di crescita personale, da compiersi anche attraverso lo studio continuo... Questa ridotta importanza per l'interiorità. Smettere di cercare di avvicinarsi sempre più alla propria anima, "tirare il carretto è quel che basta per essere felici"...
Non lo dico per fare il fricchettone (li blasto a prescindere di solito), ma studiando psicologia è normale per me vedere le cose da questo punto di vista... E checché se ne dica, alla fine le persone si sono fatte mettere davvero il paraocchi da un sistema che si è generato per caso.
Che abbiate letto cose a riguardo o meno, penso che se nomino il fenomeno "vetrinizzazione sociale" una lampadina si accenda a chiunque qui dentro... E anche lì il discorso è molto pratico, non c'è nulla di parascientifico...
non avrei usato le stesse parole essendo ignorante in psicocose :D ma il concetto che volevo esprimere è proprio quello. Come detto, lungi da me il voler screditare una professione piuttosto che un'altra, se una persona necessita di lavorare per mantenere se stesso e la sua famiglia, ritengo che ogni lavoro, purchè legale, sia dignitoso senza se e senza ma.
Il punto è però quando non hai il sangue in gola ma la possibilità di scelta e una famiglia che ti aiuti alle spalle. A quel punto diventa una questione di ambizione personale, di carattere, di motivazione...e per quanto nessuno credo lavori per la gloria ma solo per il vil denaro, francamente, dico che una persona brillante può ambire a qualche soldo in meno ma a raggiungere una figura professionale e una serie di competenze personali superiori.
Mi sbilancerò ma uno che punta solo a guadagnare N facendo lo sturalavandini, ok andrà in giro col Q7, ma sarà pur sempre uno che passa le giornate con le mani nella merda e le uniche cose che capisce sono chiavi inglesi, sifoni e tubi da 2 pollici.
Per me è una questione di ambizione personale...a livello culturale e mentale, non materiale.
Shock
15th February 2011, 11:59
Vabbè... Ho lanciato la prima pietra e non avendo troppo da fare non ritraggo la mano... Vi do qualche coordinata per farvi capire quel che intendo.
Fine '700, nascita della vetrina.
Le persone si trovano sole di fronte alle merci, a differenza del precedente rapporto clientelare che contraddistingueva le relazioni nella bottega dove il mercante spiegava i pregi o i difetti di un particolare prodotto. Si verifica un improvviso innalzamento delle competenze del consumatore, ma anche una risignificazione delle merci: nello stesso periodo nascono i media, i quali sono per forza di cose finanziati/alimentati dal capitalismo, che come tutti sanno propone per propria convenienza ideali di autorealizzazione del tipo "ho e quindi sono".
Le persone costruiscono la propria identità scovando differenze e affinità con gli altri individui oppure imitandoli, ed in base a questo si organizzano in gruppi.
Con la riduzione al minimo delle comunicazioni interpersonali, le persone, non confrontandosi con altre, diventano preda dei media (che nel loro primo periodo tra l'altro vengono esplicitamente studiati come mezzi per fare propaganda pesante).
Gli occhi con cui valutare sé stessi diventano quindi quelli degli altri, rispetto ai quali è opportuno spettacolarizzare all'estremo (e all'esterno) la propria vita.
Il materiale si mischia allo spirituale, e tutti adesso andiamo a scrivere la nostra puttanata ad effetto su facebook scudandoci dietro un ridicolo "peeeh il valore della condivisione" (che tra l'altro si manifesta molto di più sui forum).
Problem, monkeys?
Razj
15th February 2011, 11:59
Scusate, anche io non voglio fare il pesantone ma ho letto troppe volte la parola "evoluzione" che spesso mi fa riflettere...
Nel mio piccolo non posso che trovare desolante (desolante, lo dico due volte perché mi interessa che vi resti in mente) questa poca attenzione rispetto un discorso di crescita personale, da compiersi anche attraverso lo studio continuo... Questa ridotta importanza per l'interiorità. Smettere di cercare di avvicinarsi sempre più alla propria anima, "tirare il carretto è quel che basta per essere felici"...
Non lo dico per fare il fricchettone (li blasto a prescindere di solito), ma studiando psicologia è normale per me vedere le cose da questo punto di vista... E checché se ne dica, alla fine le persone si sono fatte mettere davvero il paraocchi da un sistema che si è generato per caso.
Che abbiate letto cose a riguardo o meno, penso che se nomino il fenomeno "vetrinizzazione sociale" una lampadina si accenda a chiunque qui dentro... E anche lì il discorso è molto pratico, non c'è nulla di parascientifico...
Lo studio non c'entra proprio nulla secondo me. Per crescere interiormente, che sia una crescita 'spirituale' o culturale in senso lato, c'è bisogno soprattutto dell'interazione con gli altri e poi se vogliamo dello studio che spesso e volentieri non è affatto quello accademico; senza contare che c'è bisogno comunque di una certa predisposizione personale perché per quanto brutto sia da dire alcuni non ci arrivano proprio a guardare oltre il proprio naso.
Secondo me anche tu che parli di paraocchi stai guardando il problema da un punto di vista errato: al mondo d'oggi c'è la convinzione che una persona possa trovare la propria dimensione SOLO nel momento in cui segue un percorso accademico e lavorativo che ti porta poi a far qualcosa di utile ed usare il cervello. Non c'è niente di più grottesco e sbagliato. Dove cazzo sta scritto che io posso crescere come uomo ed essere considerato come tale solamente entrando a far parte del sistema? Io non voglio vivere per lavorare e fare del lavoro la mia vita, il lavoro dovrebbe essere solamente un mezzo per conseguire un fine, non il fine stesso; che non significa necessariamente grattarsi le palle, ma che ognuno dovrebbe essere libero di scegliere senza poi sentirsi dire che non stai facendo un cazzo di utile per il paese o per il mondo.
Tunnel
15th February 2011, 12:04
Cosa che non credo si possa dire per un notaio per dire un'altra categoria che non guadagna proprio pochissimo..
Come in tutte le cose, generalizzare è un po' rischioso.
C'è quello che fa il suo lavoro (tutelare i diritti delle parti) in modo certosino che ti assicuro che si fa il culo. Di soldi ne prende sicuramente tanti, ma è la persona che garantisce che (esempio) l'immobile che stai acquistando non sia soggetto ad altre ipoteche, vincoli strani di cui il venditore non ti aveva informato etc.
Comprare un rudere per 200k euro per ristrutturarlo e poi scoprire che è sotto le belle arti e non ci puoi fare un cazzo di nulla, non è una bella cosa. Qui se il notaio è professionale ti tutela e in fase di rogito (ma già sulla bozza, in realtà) viene fuori e ti puoi ritirare.
Poi c'è chi pensa solo al profitto, va al massimo di sconto previsto, fa il lavoro fatto da cazzo e ti fa rischiare grosso.
Ma questo vale anche per i medici, gli avvocati, etc etc.
Quindi, come detto, anche qui dipende da chi ti trovi di fronte.
Sta al consumatore informarsi bene sul professionista cui si rivolge e non fermarsi solo ai preventivi, specialmente quando sul piatto ci sono i risparmi di una vita.
Edit.: giusto per la cronaca, seguire come dio comanda gli atti significa andare in studio alle 8 del mattino, finire alle 19.30 (ci sono i societari) e lavorare spesso il sabato o la domenica, così come accade per quasi tutti i piccoli imprenditori.
Shock
15th February 2011, 12:08
Raz, girala come vuoi, ma per crescere devi avere sempre nuovi stimoli. E con lavori di quel tipo cresci (dando a Cesare quel che è di Cesare) per forza di cose poco.
Vivo a BG, città di muratori incazzati neri. Qui la gente in giro col Q7 è quasi la normalità... Però siamo anche uno dei bacini di consenso più grossi della Lega. E ti assicuro che di gente contenta, felice, spensierata ce n'è poca. Ti dice niente?
Io invece sostengo che il lavoro, di per sé sia IL fine. Non solo un semplice mezzo (né buono né cattivo) con cui tirare il carretto... E credo sia il mio modo di pensare, quello di uno che prende il lavoro come qualcosa di alto, che porta alle innovazioni e a quelli che davvero possono definirsi "salti evolutivi"...
(Adesso torno a esercitare l'aura da supersayan al cesso :sneer:)
Non mi sono ancora lasciato svilire dalla prospettiva che per me lavorare sarà dura... E non ho intenzione di farlo.
Hador
15th February 2011, 12:10
Mi spieghi cosa intendi per "investire" ?attuare una politica che incentivi un certo tipo di formazione e faciliti la nascita e la creazione di grandi attività industriali / attività innovative. Un esempio? I poli tecnologici, il km rosso o il nuovo polo tecnologico a como (in quest'ultimo c'è dentro l'università, tanto per dire). Ma lo stato in queste cose non si è mai visto. Anche incentivare la nascita di società per azioni e startup non sarebbe male dal punto di vista economico, collegandolo magari alle realtà universitarie. Tutta roba che esiste non bisogna inventar niente.
invece si taglia la formazione universitaria, la si distanzia dalle realtà industriali, non si fa niente per cercare di far evolvere le nostre piccole realtà industriali e si degrada anche la formazione primaria promuovendo scuole di lavoro e professionali. Bella politica di crescita.
Razj
15th February 2011, 12:18
Raz, girala come vuoi, ma per crescere devi avere sempre nuovi stimoli. E con lavori di quel tipo cresci (dando a Cesare quel che è di Cesare) per forza di cose poco.
Vivo a BG, città di muratori incazzati neri. Qui la gente in giro col Q7 è quasi la normalità... Però siamo anche uno dei bacini di consenso più grossi della Lega. E ti assicuro che di gente contenta, felice, spensierata ce n'è poca. Ti dice niente?
Ma crescere in che senso? :shrug: Qualsiasi lavoro è all'80% routine giornaliera. Possono cambiare le situazioni, ma il metodo è sempre lo stesso, dal falegname all'architetto famoso. Non ho capito se parli di crescita personale o crescita lavorativa, perché se è la seconda allora si cresce in qualsiasi campo se vuoi rimanere competitivo.
Warbarbie
15th February 2011, 12:18
Discorsi lollosi dai sinostroidi benpensanti del forum, in pratica se fai la shampista devi finire in un lager e farti gassare.
Hador
15th February 2011, 12:19
io intanto sto scrivendo a brunetta simo :nod:
Shock
15th February 2011, 12:19
Ma ovvio!
Qualsiasi imbecille capisce che anche l'arte, il teatro, persino i fumetti sono mestieri possono rivoluzionare o far crescere un paese... Perché vanno a puttane? Perché alle scimmiette interessa il Q7 piuttosto che sviluppare un proprio gusto, o un proprio modo di pensare! :)
Warbarbie
15th February 2011, 12:22
io intanto sto scrivendo a brunetta simo :nod:
Sono in ferie :dumbnod:
Shock
15th February 2011, 12:25
Ma crescere in che senso? :shrug: Qualsiasi lavoro è all'80% routine giornaliera. Possono cambiare le situazioni, ma il metodo è sempre lo stesso, dal falegname all'architetto famoso. Non ho capito se parli di crescita personale o crescita lavorativa, perché se è la seconda allora si cresce in qualsiasi campo se vuoi rimanere competitivo.
Il lavoro non è sempre all'80% routine giornaliera, dato che ne esistono una varietà incredibile. E un metodo si modifica anche, non è per forza statico e/o opprimente, pur volendo tralasciare quanto possa influire (già tantissimo) il cambio di situazione. I due tipi di crescita personale di cui parli secondo me sono collegati! Se ti sbilanci su uno o sull'altro sei fottuto! :)
Troppo focus su crescita personale = (ma mica sempre) poca crescita lavorativa.
Troppo focus su crescita lavorativa = SEMPRE poca crescita personale. Quindi sei un cazzo di zotico avvilente col Q7.
Hador
15th February 2011, 12:26
Come in tutte le cose, generalizzare è un po' rischioso.
il notaio è un mestiere che esiste a causa della burocrazia demenziale di questo paese. non c'è altro da aggiungere -_-
Zaider
15th February 2011, 12:28
attuare una politica che incentivi un certo tipo di formazione e faciliti la nascita e la creazione di grandi attività industriali / attività innovative. Un esempio? I poli tecnologici, il km rosso o il nuovo polo tecnologico a como (in quest'ultimo c'è dentro l'università, tanto per dire). Ma lo stato in queste cose non si è mai visto. Anche incentivare la nascita di società per azioni e startup non sarebbe male dal punto di vista economico, collegandolo magari alle realtà universitarie. Tutta roba che esiste non bisogna inventar niente.
Tanto per dirtelo in gentilezza il tuo esempio non c'entra un cazzo con la tua prima frase ed ancora meno con il problema vero e proprio che secondo me non cogli.
Provo a spiegarti punto per punto dove sbagli e perchè, poi se ci vuoi credere bene, sennò come ti pare.
Prima di tutto la politica non dovrebbe influenzare ne favorire un certo tipo di formazione/iter, il motivo lo puoi chiedere a qualsiasi sociologo, non è il mio campo quindi non lo tratterò in modo approfodito. In ogni caso un governo corretto non favorisce nulla (al massimo incentiva con tasse ridotte per le facoltà meno gettonate), anzi si occupa di dare agli studenti che entrano nel mondo dell'istruzione superiore/universitaria un portafoglio di scelta ampio e ben strutturato.
Insomma, è un bene che esistano TOT istituti professionali, dopo TOT è un numero aleatorio che si modifica in base al numero di richiete stimato, il motivo per il quale questo numero cresce l'ho scritto nel mio reply precedente e non ho voglia di ripetermi.
Ancora questa storia di dare soldi alle università, come posso farti capire che i soldi non crescono sugli alberi? è un gioco di interessi contrapposti, e come dice giustamente il mio docente di amministrazione pubblica "è come cercare di coprire 2 vecchietti messi l'uno davanti all'altro con una coperta molto corta, dai ad uno per togliere all'altro, ma qualcuno avrà sempre freddo".
Quello che tu desideri non è attuabile per il governo italiano PUNTO, e sarà così finchè qualcuno non dimostrerà il contrario, e non credo proprio capiterà.
La soluzione ad una problematica di questo tipo è e sempre sarà la PRIVATIZZAZIONE dell'istruzione. Le ultime riforme si stanno avvicinando lentamente una struttura basata sulle performance (manager e cda fatti decentemente), ma finchè ci sarà la lenta macchina del governo alle spalle non ne uscirà mai nulla di produttivo, semplicemente perchè non c'è l'interesse che lo sia.
Ah si, prima che mi flammi dandomi del fascista blablabla, ci sono fior fiore di studi che dimostrano come privatizzando il costo totale per lo studente finale sarebbe assolutamente IDENTICO, perchè con i soldi risparmiati dallo stato per tenere in piedi un sistema ridicolo e malfunzionante potrebbe pagare tranquillamente la differenza tra retta attuale e retta "privata". Perchè non viene fatto secondo te? qui il tuo credo rosso suggerisce bene, per una volta.
Passiamo al punto dello startup, mi piacerebbe sapere cosa effettivamente ne sai. ma facciamo finta che sei una persona minimamente ferrata.
Sai che esistono apposite società PRIVATE che si occupano di questo? si chiamano Joint Venture; dove l'azienda A, con tot soci molto facoltosi, management esperto ecc ecc seleziona una o più aziende B C D E che hanno le potenzialità e le finanziano con linee di credito a lungo termine, inserendo il proprio management esperto ad aiutare quello della nascitura al fine di rispettare la tabella di marcia ed obiettivi di rendimento.
E' poco diffusa in italia, invece va alla grande negli USA... mi chiedo il perchè :sneer:
Vuoi sapere perchè il mondo del lavoro in italia è così al momento? chiaro e tondo. IL TEMPO INDETERMINATO che è durato (e dura, purtroppo) da tot anni, unito ad una tassazione ALLUCINANTE ha DISTRUTTO LE GAMBE ai giovani moderni.
Se hai dubbi o vuoi approfondimenti piemmami che ti passo un paio di libri che dovresti leggerti.
Shock
15th February 2011, 12:30
Vabbè gg comunque ciao esco vado a farmi una lampada al cazzo. :sneer:
edit:
(pm libri se non son troppo tecnici)
Slurpix
15th February 2011, 12:34
bravi tutti
tante parole, poca sostanza, sopratutto da gente che manco sa com'è fatto il mondo del lavoro.
quindi solo i barbi preferiamo spalare lammerda e girare in Q7? QQ
Zaider
15th February 2011, 12:35
bravi tutti
tante parole, poca sostanza, sopratutto da gente che manco sa com'è fatto il mondo del lavoro.
quindi solo i barbi preferiamo spalare lammerda e girare in Q7? QQ
a me sembra di aver scritto cose che di sostanza ne han parecchia..
Shock
15th February 2011, 12:35
:rotfl: @ slurpix
Hador
15th February 2011, 12:48
Tanto per dirtelo in gentilezza il tuo esempio non c'entra un cazzo con la tua prima frase ed ancora meno con il problema vero e proprio che secondo me non cogli.
Provo a spiegarti punto per punto dove sbagli e perchè, poi se ci vuoi credere bene, sennò come ti pare.
Prima di tutto la politica non dovrebbe influenzare ne favorire un certo tipo di formazione/iter, il motivo lo puoi chiedere a qualsiasi sociologo, non è il mio campo quindi non lo tratterò in modo approfodito. In ogni caso un governo corretto non favorisce nulla (al massimo incentiva con tasse ridotte per le facoltà meno gettonate), anzi si occupa di dare agli studenti che entrano nel mondo dell'istruzione superiore/universitaria un portafoglio di scelta ampio e ben strutturato.
Insomma, è un bene che esistano TOT istituti professionali, dopo TOT è un numero aleatorio che si modifica in base al numero di richiete stimato, il motivo per il quale questo numero cresce l'ho scritto nel mio reply precedente e non ho voglia di ripetermi.
Ancora questa storia di dare soldi alle università, come posso farti capire che i soldi non crescono sugli alberi? è un gioco di interessi contrapposti, e come dice giustamente il mio docente di amministrazione pubblica "è come cercare di coprire 2 vecchietti messi l'uno davanti all'altro con una coperta molto corta, dai ad uno per togliere all'altro, ma qualcuno avrà sempre freddo".
Quello che tu desideri non è attuabile per il governo italiano PUNTO, e sarà così finchè qualcuno non dimostrerà il contrario, e non credo proprio capiterà.
La soluzione ad una problematica di questo tipo è e sempre sarà la PRIVATIZZAZIONE dell'istruzione. Le ultime riforme si stanno avvicinando lentamente una struttura basata sulle performance (manager e cda fatti decentemente), ma finchè ci sarà la lenta macchina del governo alle spalle non ne uscirà mai nulla di produttivo, semplicemente perchè non c'è l'interesse che lo sia.
Ah si, prima che mi flammi dandomi del fascista blablabla, ci sono fior fiore di studi che dimostrano come privatizzando il costo totale per lo studente finale sarebbe assolutamente IDENTICO, perchè con i soldi risparmiati dallo stato per tenere in piedi un sistema ridicolo e malfunzionante potrebbe pagare tranquillamente la differenza tra retta attuale e retta "privata". Perchè non viene fatto secondo te? qui il tuo credo rosso suggerisce bene, per una volta.
Passiamo al punto dello startup, mi piacerebbe sapere cosa effettivamente ne sai. ma facciamo finta che sei una persona minimamente ferrata.
Sai che esistono apposite società PRIVATE che si occupano di questo? si chiamano Joint Venture; dove l'azienda A, con tot soci molto facoltosi, management esperto ecc ecc seleziona una o più aziende B C D E che hanno le potenzialità e le finanziano con linee di credito a lungo termine, inserendo il proprio management esperto ad aiutare quello della nascitura al fine di rispettare la tabella di marcia ed obiettivi di rendimento.
E' poco diffusa in italia, invece va alla grande negli USA... mi chiedo il perchè :sneer:
Vuoi sapere perchè il mondo del lavoro in italia è così al momento? chiaro e tondo. IL TEMPO INDETERMINATO che è durato (e dura, purtroppo) da tot anni, unito ad una tassazione ALLUCINANTE ha DISTRUTTO LE GAMBE ai giovani moderni.
Se hai dubbi o vuoi approfondimenti piemmami che ti passo un paio di libri che dovresti leggerti.
la politica dovrebbe favorire il cazzo di sviluppo economico del paese, questo
si concretizza anche investendo e aggevolando alcuni percorsi formativi e
riducendo la barriere che ci sono tra univeristà e privato. Il metodo con il
quale la politica agisce è quello delle leggi, quindi tassazione, facilitazione,
sgravi eccetera. E' di questo che parlo anche rispetto alle società per azioni
(so quello che mi è stato raccontato da gente uscita da qua che è dovuta andare
in america per tirare su soldi, che mo gli han dato). Questo non viene fatto
perchè non gliene frega un cazzo a nessuno e perchè NON c'è una politica di
crescita ma solo di galleggiamento.
privatizzazione università lol, tutto quello che è stato privatizzato in italia
ha fallito, mi chiedo dove sia il gran vantaggio di privatizzare le università.
Basterebbe fare una riforma seria e non una presa per il culo, la
MERITOCRAZIAHHHHHH la hai letta solo su libero, dato che la meritocrazia nella
riforma non c'è, sono solo stati introdotti tagli e leggi che rendono più
difficile la vita a chi lavora in università (la cosa mi riguarda in prima
persona, leggiti le nuove norme per il pagamento da parte dell'università di
persone per la partecipazione a progetti. E nota che non sono soldi pubblici).
Zaider
15th February 2011, 12:59
mi chiedo dove sia il gran vantaggio di privatizzare le università.
Basterebbe fare una riforma seria e non una presa per il culo, la
MERITOCRAZIAHHHHHH la hai letta solo su libero, dato che la meritocrazia nella
riforma non c'è, sono solo stati introdotti tagli e leggi che rendono più
difficile la vita a chi lavora in università (la cosa mi riguarda in prima
persona, leggiti le nuove norme per il pagamento da parte dell'università di
persone per la partecipazione a progetti. E nota che non sono soldi pubblici).
Mai parlato di meritocrazia ma di performance. quindi resta concentrato su ciò che ho scritto per cortesia.
Rispondo giusto a queste cose perchè per il resto sei a zero assoluto, non credo tu abbia le basi per poter fare un discorso di un certo tipo, quindi non ci provo nemmeno.
Il vantaggio di privatizzare le università è che renderebbero queste strutture delle IMPRESE, probabilmente SpA o cmq società di capitali, con tutto quello che comporta.
Un bilancio LEGALE, cosa che attualmente le università (escluse le private) non possiedono e TRASPARENTE.
con un bilancio TRASPARENTE gli investitori (e fidati che ce ne sono) sono incentivati a mettere le proprie risorse se l'università viene ritenuta produttiva.
R&S da AZIENDA, con ricercatori stipendiati da AZIENDA perchè attualmente i lavoratori universitari sono uno SPRECO, ripeto SPRECO.
non metto in dubbio che qualcuno produca, ma la maggior parte no, quindi il problema andrebbe eliminato, perchè così non funziona per nulla.
Una volta che ti sarai fatto un'idea di cosa significa passare da struttura pubblica senza un certo tipo di bilancio a privata con bilancio legale (o addirittura un consolidato per diverse università unite) allora ne riparleremo.
Io non metto in dubbio la tua cultura, sicuramente ampia in molti campi ma non in questo.
Quando parli di università/soldi/governo mi pari poco più di un bambino che si attacca alla gonna della mamma lamentandosi di non poter avere ps3, caramelle, giochi e giochini.
Shock
15th February 2011, 13:00
Zaider dice puttanate sulla privatizzazione (come concetto) ma è vero che i soldi non ci sono. Sicuramente le università hanno bisogno di più autonomia, poi che questo debba passare attraverso la privatizzazione è tutto un altro paio di maniche.
Zaider
15th February 2011, 13:06
Zaider dice puttanate sulla privatizzazione (come concetto) ma è vero che i soldi non ci sono. Sicuramente le università hanno bisogno di più autonomia, poi che questo debba passare attraverso la privatizzazione è tutto un altro paio di maniche.
Saresti così cortese da spiegarmi perchè son puttanate?
E magari magari pure una soluzione possibile che abbia un senso logico?
Axet
15th February 2011, 13:10
ho conosciuto ragazze con di meno di 25 anni che di fatto lavorando 3 giorni la settimana 10 mesi l'anno guadagnavano quello che prendeva un primario di pneumologia dell'Ospedale Maggiore di Bologna (con una certa anzianità di servizio) , che ci vuoi fare... siamo una società che basa la sua stessa essenza sull'apparire e non sull'essere....
Si ma facevano i massaggi speciali, quelli che sfociano in boccaciccio. Altrimenti o al primario lo prendon per il culo con lo stipendio oppure direi che è anche abbastanza impossibile.
Per il 3d, è tristissimo vedere una cosa del genere, senza dubbio. Gente che non ha la minima ambizione nè le capacità per eventualmente perseguirne una.
Ma pensandoci bene non è che cambia molto da prima.. io ho fatto informatica, nella mia classe che ne capivano di informatica eravamo in 3 o 4 su più di 20. Gli altri erano lì perchè o non sapevano cosa scegliere o perchè han pensato "eeeeh informatica figooo si gioca col computerrrrr" per poi ovviamente rimanere delusi. A sto punto tanto vale che vadano a fare un professionale.
Zaider
15th February 2011, 13:10
E poi chiedo cortesemente a qualcuno che abbia studiato economia, possibilmente con specializzazione in Macro-amministrazione pubblica di intervenire -.- mi sento scemo a parlare con un informatico ed uno psicologo di materie che non hanno mai sfiorato a livello decente...
Poi magari mi sbaglio e shock ritiene puttanate concettuali le mie idee forte del suo studio avanzato in
Economia aziendale e management delle imprese
micro
macro
mate finanziaria
amministrazione pubblica
bilancio
analisi di bilancio
Nel caso chiedo anticipatamente scusa, mi tolgo il cappello ed aspetto una lezione da parte tua e magari qualche testo a supportare e spiegare
(non rispondo più perchè devo andare a lezione, sorry, stasera dopo una nerdata a rift riguarderò)
Hador
15th February 2011, 13:18
possiamo chiedere a sara tommasi :sneer:
Kadmillos
15th February 2011, 13:20
Ti prego, questa pseudofilosofia spicciola possiamo pure risparmiarcela.
Sul serio, questi dati sono comprensibili con una comprensione minima della macroeconomia ed un poco di buonsenso.
Per anni anni ed anni le uniche scuole superiori sono state i licei, questo ha creato la convinzione nelle persone che la scelta "normale" per i propri figli è proprio il liceo, in quanto questi ultimi non hanno potuto optare per nulla di diverso.
E' psicologia a livello infimo, l'unica scelta intrapresa da tutti è automaticamente quella giusta per la popolazione.
Poi ovviamente il mercato del lavoro si è evoluto, il numero dei laureati è aumentato drasticamente ed i contratti di lavoro si sono modificati di conseguenza.
Chi ne ha giovato? tutta quella serie di professioni/indirizzi che prima erano stati "snobbati" perchè socialmente "inferiori" (una quindicina d'anni fa nessuno si filava mestieri del genere, forse perchè il mercato del lavoro assorbiva laureati a ben altro ritmo, e sopratutto con contratti totalmente differenti e prospettive diametralmente opposte a quelle odierne).
E' ovvio che siano stati aperti istituti del genere, e poichè il numero degli studenti resta all'incirca sempre uguale (possiamo vedere il numero dell'in/out di studenti come una normale) a "pagarne il prezzo" sono stati i licei, ovviamente più gettonati per motivi storici.
E' logico, è... normale! non potrebbe essere altrimenti, la gente va dove il mercato del lavoro tira, in questo senso la società moderna è estremamente più avanti rispetto al passato; che senso ha far studiare al liceo/università una persona che evidentemente non ne ha la capacità/interesse ? non è molto meglio instradarla per un lavoro produttivo con un mercato ricettivo?
Poi come ben si sa il mercato si bilancia da solo, e le cose arriveranno ad un naturale equilibrio. è solo questione di tempo.
Quanto alle minchiate sui giovani ignoranti blablabla le lascio a sociologi wannabe. Ci sono un sacco di studenti preparati e ci sono pure le capre, mettersi a discutere sul livello medio moderno comparato al livello medio passato è come cercare il sesso degli angeli, nessuno arriva mai ad un cazzo.
Gran tentativo di trollata , complimenti , però non hai l'arte di hudlok ... mi spiace...... eventualmente prova a fare un ripassino con Mosaik :) comunque il fatto che le nuove generazioni siano più ignoranti rispetto alle precedenti è purtroppo un dato di fatto acquisito , se hai tempo prova a googolare un po di statistiche in merito.
Si ma facevano i massaggi speciali, quelli che sfociano in boccaciccio. Altrimenti o al primario lo prendon per il culo con lo stipendio oppure direi che è anche abbastanza impossibile.
Per il 3d, è tristissimo vedere una cosa del genere, senza dubbio. Gente che non ha la minima ambizione nè le capacità per eventualmente perseguirne una.
Ma pensandoci bene non è che cambia molto da prima.. io ho fatto informatica, nella mia classe che ne capivano di informatica eravamo in 3 o 4 su più di 20. Gli altri erano lì perchè o non sapevano cosa scegliere o perchè han pensato "eeeeh informatica figooo si gioca col computerrrrr" per poi ovviamente rimanere delusi. A sto punto tanto vale che vadano a fare un professionale.
Ci sono trattamenti in Estetica che costano e rendono parecchio , ad esempio il mio microsettore Trucco Semi Permanente , un trattamento (composto su due o tre sedute a seconda della cliente, del risultato ricercato e via dicendo , sedute intervallate ovviamente da un periodo di riposo di 30/40 giorni) viene circa 200 euro a seduta (ci sono professionisti top che ne chiedono anche 600 a seduta ma sono un paio), ho mie clienti (io servo il professionista) che lavorano appunto 3o4 giorni alla settimana e fanno dagli 6 ai 10 trattamenti a giornata (lo vedo dai riordini) e quindi se fai un paio di conti (nella peggiore delle ipotesi 11400 euro nella migliore 32mila e spicci) capisci quanto realmente incassano e sono cifre che un primario ad oggi non prende, è ovvio che ti parlo di 30/40 persone in tutta Italia però ci sono (la più "vecchia" ha 48 anni , la più giovane ne ha 23).
L'estetica è poi uno dei pochi settori dove la crescita è costante da 20 anni a questa parte, ci sono rami del settore che registrano un +20% all'anno , per fare un esempio impietoso nel settore tessile/abbigliamento festeggiano in piazza con spumante e champagne se non perdono un 2% all'anno....... In questa recessione io ho chiuso il fatturato 2010 in negativo rispetto all'anno precedente ma di un -3% ho amici che hanno aziende edili ed hanno chiuso con un -30% rispetto al 2010 ed il 2010 era stato un anno di merda, se lo paragonano ad un precrisi chiudono con un -70% di fatturato.....
Alla luce di questo se io fossi un operaio che fatica ad arrivar alla fine del mese e dovessi indirizzare i miei figli cercherei di consigliar loro un settore dove le possibilità di impiego siano reali e (volendo) ci siano anche dei ritorni economici di rilievo.
Shock
15th February 2011, 13:26
Saresti così cortese da spiegarmi perchè son puttanate?
E magari magari pure una soluzione possibile che abbia un senso logico?
Trovo che siano una stupidata perché l'università, se rimarrà pubblica, avrà sempre e comunque la forza di essere indipendente da interessi privati. Ti dirò di più: penso anche che un giorno mi piacerebbe vedere università gratuita per i miei figli, cosa che se la si privatizza non succederà mai.
Siamo d'accordo che l'università gratuita sia un'utopia ad oggi... Per questo ti dico che preferisco (piuttosto) tenermela così com'è.
Anche perché non serve un genio per capire che il discorso è sì economico e di tua competenza, ma fino ad un certo punto... I problemi veri come al solito sono una burocrazia pesante e la gestione delle uni da parte dei soliti piazza cugini/amici/fratelli/troie...
Hador
15th February 2011, 13:57
la soluzione possibile che abbia un senso logico è minimizzare gli sprechi e favorire il collegamento azienda-università. Collegamento paradossalmente che a livello europeo c'è anche con università italiane (faccio parte di un laboratorio che ora inizia a lavorare su un progetto europeo che coinvolge un tot di aziende europee ad esempio, aziende d'avanguardia), ma che a livello nostrano è relegato a piccole realtà locali gestite localmente (e spesso con difficoltà burocratica) tra camere di commercio e associazioni di industriali e singole università. La cosa auspicabile è che ci siano degli incentivi da questo punto di vista.
Per gli sprechi non è così difficile, il problema è che non puoi inserire un discorso meritocratico pagando la gente 1000 euro al mese, ti sputano in faccia. Adegua gli stipendi dei ricercatori a quelli del resto d'europa e introduci meccanismi di RESPONSABILITA'. Se del ricercatore è responsabile il capo del progetto/laboratorio/professore introduci un meccanismo di controllo come altrove. La logica perversa del concorso per qualsiasi stronzata ha fatto in modo che ci siano comunque parenti ed amici e allo stesso tempo non si abbiano obblighi verso nessuno. Questa è la riforma che serve, non stravolgere tutto il sistema alla base. E non serve economia, serve sapere di cosa si sta parlando. Cosa che sinceramente non mi aspetto da uno che frequenta un'università privata di una materia dove la ricerca è un'aspetto secondario.
il tuo intervento è il tipico intervento alla tremonti che ti tira la supercazzola del perchè le cose NON si possono fare. Al che io mi incazzo perchè tutti i paesi intorno a noi lo fanno, ergo quantomento dovresti porti il problema di come avvicinarti a loro, non si spiegarmi come qua non si possa fare un cazzo e che dobbiamo ringraziare se lo stato non sia fallito.
Shock
15th February 2011, 13:58
Io creerò la pace tra informatici ed economisti. :sneer:
(a 50 l'ora però, il Q7 mica si compra da solo!)
Alkabar
15th February 2011, 14:00
Saresti così cortese da spiegarmi perchè son puttanate?
E magari magari pure una soluzione possibile che abbia un senso logico?
Perchè l'università non privatizzata costa meno, privatizzata costa una follia. Sono totalmente contro alla privatizzazione dell'università e ci lavoro dentro. Lo stato si deve prendere carico dell'università. PUNTO.
Shock
15th February 2011, 14:04
...Che poi con la privatizzazione dice lui i costi sono uguali, ed è vero. ...All'inizio! Poi si sa, c'è l'inflazione, dottò, capisc'ammè, tengo famiglia! :sneer:
Miave
15th February 2011, 14:08
io se rinascessi non rinascerei, e gg.
comunque per curiosità, mi definite "diventare RICCO"? perchè io la mia vita di merda l'ho passata in mezzo ai ricchi e nessuno faceva le professioni che dite voi...
NickZip
15th February 2011, 14:17
Come in tutte le cose, generalizzare è un po' rischioso.
C'è quello che fa il suo lavoro (tutelare i diritti delle parti) in modo certosino che ti assicuro che si fa il culo. Di soldi ne prende sicuramente tanti, ma è la persona che garantisce che (esempio) l'immobile che stai acquistando non sia soggetto ad altre ipoteche, vincoli strani di cui il venditore non ti aveva informato etc.
Comprare un rudere per 200k euro per ristrutturarlo e poi scoprire che è sotto le belle arti e non ci puoi fare un cazzo di nulla, non è una bella cosa. Qui se il notaio è professionale ti tutela e in fase di rogito (ma già sulla bozza, in realtà) viene fuori e ti puoi ritirare.
Poi c'è chi pensa solo al profitto, va al massimo di sconto previsto, fa il lavoro fatto da cazzo e ti fa rischiare grosso.
Ma questo vale anche per i medici, gli avvocati, etc etc.
Quindi, come detto, anche qui dipende da chi ti trovi di fronte.
Sta al consumatore informarsi bene sul professionista cui si rivolge e non fermarsi solo ai preventivi, specialmente quando sul piatto ci sono i risparmi di una vita.
Edit.: giusto per la cronaca, seguire come dio comanda gli atti significa andare in studio alle 8 del mattino, finire alle 19.30 (ci sono i societari) e lavorare spesso il sabato o la domenica, così come accade per quasi tutti i piccoli imprenditori.
Verissimo che generalizzare sia sempre un po' parlare un tanto al kilo e sicuramente un notaio di responsabilità ne ha (e vorrei anche vedere :sneer: ).
CIONONDIMENO, sarà perchè ho 3 amici di tre regioni differenti che sono idraulic; (tutti e tre messi bene economicamente e tutti e tre che si fanno il culo più di me), ma reputo molto, ma molto più giusta la remunerazione di un idraulico che oltre al lavoro settimanale, magari viene chiamato il sabato, la domenica (fottendogli il week end) o anche nel cuore della notte (fottendogli il sonno) perchè s'è rotto un tubo o che deve lavorare ogni anno anche tra freddo & acqua (che non è un'accoppiata bellissima) per i mesi invernali, piuttosto che non quella del più bravo notaio d'italia che si fa una domenica lavorativa al calduccio nello studiolo.
NickZip
15th February 2011, 14:24
E poi chiedo cortesemente a qualcuno che abbia studiato economia, possibilmente con specializzazione in Macro-amministrazione pubblica di intervenire -.- mi sento scemo a parlare con un informatico ed uno psicologo di materie che non hanno mai sfiorato a livello decente...
Ahahaha sono informatico anche io (e lavoro per le università italiane oltre che per il miur), ma se può consolarti mi sa che c'azzecchi molto più tu di altri. :sneer:
Amiag
15th February 2011, 15:24
E perchè di grazia sarebbe triste se come asirazione hai quella di fare l'estetista piuttosto che la parrucchiera o l'idraulico?
Mi sfugge il senso del discorso, che è avangardia radical chic di sinistra?
Non cè niente di triste se è quello che vuoi. Ma a 13 14 anni la vedo dura avere la maturita di fare una scelta simile, soprattutto per i ragazzi de oggi.
é triste se è una scelta "pilotata" dalla società o dettata dall'ignoranza (intesa proprio come ignorare le alternative non come insulto prima che riparti in quarta cogli sproloqui politici :nod:) come secondo me è in questo caso.
Se poi per te è "tuttappost" come al solito ok, vorra dire che diventeremo na nazione de parrucchieri, idraulici e estetisti, la culla della cultura proprio, il centro del mondo come un paio de millenni fa.
NickZip
15th February 2011, 15:35
Se poi per te è "tuttappost" come al solito ok, vorra dire che diventeremo na nazione de parrucchieri, idraulici e estetisti, la culla della cultura proprio, il centro del mondo come un paio de millenni fa.
Secondo me a qualcuno di voi sfugge un paio di cose:
1) che magari coi parrucchieri e gli idraulici non si 'andrà avanti', ma senza si va sicuramente indietro.
A meno di non voler sottintendere che certi lavori 'umili' li dovremmo lasciare di default ai cinesi/slavi/pakistani per dedicarci esclusivamente ad 'esperienze lavorative di concetto che accrescano anche interiormente'.
2) Che per ogni filosofo/psicologo/luminare delle arti & della scienza servono almeno un paio di parruchieri/idraulici/elettricisti/estetisti etc etc .
Warbarbie
15th February 2011, 15:36
Non cè niente di triste se è quello che vuoi. Ma a 13 14 anni la vedo dura avere la maturita di fare una scelta simile, soprattutto per i ragazzi de oggi.
é triste se è una scelta "pilotata" dalla società o dettata dall'ignoranza (intesa proprio come ignorare le alternative non come insulto prima che riparti in quarta cogli sproloqui politici :nod:) come secondo me è in questo caso.
Se poi per te è "tuttappost" come al solito ok, vorra dire che diventeremo na nazione de parrucchieri, idraulici e estetisti, la culla della cultura proprio, il centro del mondo come un paio de millenni fa.
Ma no, a creare dei simposi sui temi più disparati ci sarà un esercito di giovani con lauree deboli alle spalle senza uno straccio di lavoro, come centro culturale siamo in una botte di ferro.
Se tutti avessero l'ambizione di diventare ingegneri nucleari il tizio che ti fa la messa in piega lo dovremmo chiamare dott ing.
Amiag
15th February 2011, 15:40
è a voi che sfugge qualcosa, nessuno dice che tutti devono studia ma qua la notizia è che ci sono piu iscritti alla scuola di estetisti che al classico :nod: la sapete mette in prospettiva la cosa o parlate tanto a vanvera ?
A me la messa in piega non la fa nessuno, ma li taglio da solo
Dal barbiere ci saro andato 5 volte in vita mia quindi per me sarebbero piu utili a vende gli accendini ai semafori :nod:
servizi di prima necessita proprio, capirei stessimo a parla di agricoltori o artigiani ma PD gli estetisti.
marlborojack
15th February 2011, 15:41
Forza, continuiamo a sparare cazzate. Privatizzare le università è una nefandezza, per quanto possa funzionare economicamente è sbagliato il principio.
E' lo STATO che ha interesse nel crescere i propri cittadini senza (o nella migliore delle ipotesi con il minor numero possibile di) condizionamenti, proprio perchè TUTTO il resto ha chiaramente un proprio interesse nel formare le persone in una direzione piuttosto che in un'altra. La scuola privata in teoria si sostiene sulla retta, nella pratica accoglie finanziamenti da tizio caio e sempronio che ottengono visibilità, un esempio su tutti da me non si sa come mai il 90% degli incontri negli ultimi anni riguarda l'energia nucleare, con tanto di buffet e agevolazioni per chi sceglie quel curriculum.
Poi, se mi venite a dire "sempre meglio di com'è ora" siam d'accordo, solo che ora fa troppo merda per fare un paragone con una privatizzazione che comunque non giova. E non giova neanche affiancare strutture pubbliche e private, considerando i tassi di alfabetizzazione degli usa (in europa onestamente non ho guardato, magari qualcuno ne sa di più)
Ma no, a creare dei simposi sui temi più disparati ci sarà un esercito di giovani con lauree deboli alle spalle senza uno straccio di lavoro, come centro culturale siamo in una botte di ferro.
Se tutti avessero l'ambizione di diventare ingegneri nucleari il tizio che ti fa la messa in piega lo dovremmo chiamare dott ing.
Failbarbie as usual. Tra il voler diventare è l'essere ingegnere c'è circa il 90% di ritiri, non è una questione di aspirazioni, ti segano le gambe e vai spontaneamente a fare il parrucchiere. Ecco perchè storicamente Ing non è a numero chiuso ;)
Il Nando
15th February 2011, 15:47
Basterebbe tornare ai vecchi ordinamenti, quando una capra ci metteva 10anni a prendere la maturità e un ing wannabe caprone necessitava di 25 tentativi per passare "Analisi I". Così lo capiva da solo che non era fatto per gli studi avanzati e via di corso serale alla scuola edile genovese, o al corso di estetista. Invece adesso vive in forma parassitaria fino a 25-28 anni per poi vantare una laurea pomposa a ricoprire pietosamente una preparazione ridicola che lo metterà in competizione con altri disperati -fra cui alcuni bravi davvero- per un posto da precario. Alla fine poi ci si ritrova a pulire le scale ma a 30 anni non a 18.
marlborojack
15th February 2011, 15:48
Basterebbe tornare ai vecchi ordinamenti, quando una capra ci metteva 10anni a prendere la maturità e un ing wannabe caprone necessitava di 25 tentativi per passare "Analisi I". Così lo capiva da solo che non era fatto per gli studi avanzati e via di corso serale alla scuola edile genovese, o al corso di estetista. Invece adesso vive in forma parassitaria fino a 25-28 anni per poi vantare una laurea pomposa a ricoprire pietosamente una preparazione ridicola che lo metterà in competizione con altri disperati -fra cui alcuni bravi davvero- per un posto da precario. Alla fine poi ci si ritrova a pulire le scale ma a 30 anni non a 18.
GO riforma Gentile e "potare i rami secchi", :oldmetal:
Warbarbie
15th February 2011, 15:48
è a voi che sfugge qualcosa, nessuno dice che tutti devono studia ma qua la notizia è che ci sono piu iscritti alla scuola di estetisti che al classico :nod: la sapete mette in prospettiva la cosa o parlate tanto a vanvera ?
Per me è una bellissima notizia, in prospettiva non significa proprio nulla, se non che all'uscita delle superiori non ci saranno 150k iscritti alle università ma 120k, cosa che a sua volta porterà le aziende ad abbassare la barra di requisiti necessari anche solo per presentarsi ad un colloquio
La riconrsa sistematica alla laurea dopo il diploma e la semplificazione enorme del conseguimento del titolo universitario imho(e sottolineo imho) hanno portato più danni che benefit
Razj
15th February 2011, 15:51
Failbarbie as usual. Tra il voler diventare è l'essere ingegnere c'è circa il 90% di ritiri, non è una questione di aspirazioni, ti segano le gambe e vai spontaneamente a fare il parrucchiere. Ecco perchè storicamente Ing non è a numero chiuso ;)
Non è poi tanto fail visto che indirettamente gli dai ragione: chi viene segato e si ritira dall'uni è perché in fondo non ha mai avuto l'ambizione di diventare ing. avv. dott. e simili. A questo mondo non esiste nulla di impossibile e chi si laurea non fa parte di un elite di salcazzo, semplicemente sono persone che hanno una propria ambizione e vogliono vederla crescere. Al pari di chi si apre il discopub in centro.
Warbarbie
15th February 2011, 15:54
Failbarbie as usual. Tra il voler diventare è l'essere ingegnere c'è circa il 90% di ritiri, non è una questione di aspirazioni, ti segano le gambe e vai spontaneamente a fare il parrucchiere. Ecco perchè storicamente Ing non è a numero chiuso ;)
Quindi se il tizio a cui vegono segate le gambe si iscrive direttamente ad un corso da estetista a te cosa cambia?
Un cazzo di nulla te lo dico io
saltaproc
15th February 2011, 15:55
Quindi se il tizio a cui vegono segate le gambe si iscrive direttamente ad un corso da estetista a te cosa cambia?
Un cazzo di nulla te lo dico io
l'unica cosa che cambia
è che inizia ad evadere le tasse 3-4 anni prima :sneer:
Amiag
15th February 2011, 15:56
Per me è una bellissima notizia, in prospettiva non significa proprio nulla, se non che all'uscita delle superiori non ci saranno 150k iscritti alle università ma 120k, cosa che a sua volta porterà le aziende ad abbassare la barra di requisiti necessari anche solo per presentarsi ad un colloquio
La riconrsa sistematica alla laurea dopo il diploma e la semplificazione enorme del conseguimento del titolo universitario imho(e sottolineo imho) hanno portato più danni che benefit
ripeto siamo tra gli ultimi in europa come percentuali di laureati.
quindi no non la sai mettere in prospettiva se dici che son troppi. Son troppi per la nostra economia di merda forse.
Ma poi gli ESTETISTI ? cioe stessimo a parla di un settore serio pd. Facciamo una campagna e diamo incentivi per rivalutare l'artigianato tipico italiano o i prodotti alimentari allora si che sarei d'accordo ad un discorso del genere
marlborojack
15th February 2011, 16:01
Non è poi tanto fail visto che indirettamente gli dai ragione: chi viene segato e si ritira dall'uni è perché in fondo non ha mai avuto l'ambizione di diventare ing. avv. dott. e simili. A questo mondo non esiste nulla di impossibile e chi si laurea non fa parte di un elite di salcazzo, semplicemente sono persone che hanno una propria ambizione e vogliono vederla crescere. Al pari di chi si apre il discopub in centro.
Cinno. Non è così, o meglio, semplicemente a tempo infinito certamente puoi fare tutto se l'ambizione non ti si spegne mai, solo che se passi analisi 1 a 30 anni ti laurei a 45 e poi non so cosa tu te ne faccia della laurea.
Quindi se il tizio a cui vegono segate le gambe si iscrive direttamente ad un corso da estetista a te cosa cambia?
Un cazzo di nulla te lo dico io
Cambia, nel senso che alla gente dev'essere data la possibilità di PROVARE a fare il cazzo che vuole, poi dev'essere spezzata finchè o non riesce a farlo ad un livello che abbia senso in un determinato lasso di tempo, oppure dev'essere orientata su altro. A me cambia che ovviamente il mio titolo tende a deprezzarsi se si laureano tutti, per cui ci perdo nel caso in cui non vengano spezzati. Ovvio poi che se vengono spezzati ci perdono loro e io, a parte un'iniziale occlusione delle aulee, non ci perdo nulla
saltaproc
15th February 2011, 16:03
e se sempre + gente come cazzo che vuole intende togliere brufoli e rasare schiene ?
Warbarbie
15th February 2011, 16:05
ripeto siamo tra gli ultimi in europa come percentuali di laureati.
quindi no non la sai mettere in prospettiva se dici che son troppi. Son troppi per la nostra economia di merda forse.
Ma poi gli ESTETISTI ? cioe stessimo a parla di un settore serio pd. Facciamo una campagna e diamo incentivi per rivalutare l'artigianato tipico italiano o i prodotti alimentari allora si che sarei d'accordo ad un discorso del genere
Siamo la maglia nera per numero di laureati, non per numero di iscritti.
Potrebbe darsi che un numero minore di iscritti aumenti il livello offerto dagli istituti, potrebbe darsi che un numero minore di laureati nelle stesse fottutussime cose porti ad un aumento del valore del pezzo di carta.
Può essere che la diminuzione degli iscritti porti un aumento dei laureati per il suddetto miglioramento della qualità didattica.
Può essere un miliardo di cose, l'unica cosa che non può essere è la fine della cultura in italia perchè la scuola per estetisti ha superato in numero di iscritti il classico, anzi meglio, meno estetisti predestinati nelle università
Hador
15th February 2011, 16:05
e si torna alla cazzata che in italia ci sono troppi laureati. Il livello non è superiore a quello europeo e se posso anche accettare che ci siano troppi laureati in scienze delle comunicazione, mi fa morire quando sento gente dire che ci sono troppi ingegneri o informatici, quando da noi ci laureiamo in 15 in specialistica.
Alkabar
15th February 2011, 16:11
Quindi se il tizio a cui vegono segate le gambe si iscrive direttamente ad un corso da estetista a te cosa cambia?
Un cazzo di nulla te lo dico io
Avere delle idee e poi fallire non è un cazzo di nulla... E' meglio che non avere delle idee e punto.
Kadmillos
15th February 2011, 16:17
Ma poi gli ESTETISTI ? cioe stessimo a parla di un settore serio pd. Facciamo una campagna e diamo incentivi per rivalutare l'artigianato tipico italiano o i prodotti alimentari allora si che sarei d'accordo ad un discorso del genere
'zzo vuoi!!!???
L'estetica è un settore che in Italia muove qualche miliardo di euro , infatti non ha alcun bisogno di incentivi di sorta, sta su da sola a differenza del settore della grande industria, dell'artigianato, del settore tessile e quel che vuoi . Settore serio ? Ci sono piccole eccellenze e grandi gruppi che sono proprio nati qui in Italia e che rappresentano brand internazionali che contribuiscono al Made in Italy in maniera determinante.
Se ti pare poco.......oltre a questo quasi il 90% del settore in Italia almeno è in mano ad aziende italiane che quindi versano soldini allo stato italiano (anche qui non è poco) e di nuovo circa un 60% delle estetiste sono imprenditrici di se stesse. Il fatto che sia un mondo effimero non significa che sia una settore che non rende o di improvvisati.
Amiag
15th February 2011, 16:21
non parlavo di soldi ...
Il Nando
15th February 2011, 16:25
GO riforma Gentile e "potare i rami secchi", :oldmetal:
Beh l'alternativa è il 3+2 con esami spianati, vedi analisi 1 e 2 (corsi annuali tenuti da matematici assassini) sostituiti da 3 mezzi corsi (matematica 1,2,3) con docenza interna e 1/4 del programma.
Poi spuntano fuori pseudoing informatici che gli fai vedere due righe di c++ e fuggono via urlando.
Studiare è un'attività che richiede predisposizione oltre che impegno. Se non sei portato a giocare a calcio non giocherai mai in serie A. Perchè mai invece dovresti prenderti una laurea e andare a "competere" o meglio a ridurre lo stipendio -aumentando l'offerta- a chi le palle le ha davvero?
Alkabar
15th February 2011, 18:23
Beh l'alternativa è il 3+2 con esami spianati, vedi analisi 1 e 2 (corsi annuali tenuti da matematici assassini) sostituiti da 3 mezzi corsi (matematica 1,2,3) con docenza interna e 1/4 del programma.
Poi spuntano fuori pseudoing informatici che gli fai vedere due righe di c++ e fuggono via urlando.
Studiare è un'attività che richiede predisposizione oltre che impegno. Se non sei portato a giocare a calcio non giocherai mai in serie A. Perchè mai invece dovresti prenderti una laurea e andare a "competere" o meglio a ridurre lo stipendio -aumentando l'offerta- a chi le palle le ha davvero?
Ma non è una questione genetica pero', il QI è flessibile nel tempo, per cui la capacità di studiare, legata al QI, è flessibile pure. :gha:
Shock
15th February 2011, 18:54
E io che pensavo di aver chiuso il 3d. :sneer:
Vynnstorm
15th February 2011, 19:40
Beh l'alternativa è il 3+2 con esami spianati, vedi analisi 1 e 2 (corsi annuali tenuti da matematici assassini) sostituiti da 3 mezzi corsi (matematica 1,2,3) con docenza interna e 1/4 del programma.
Sono pienamente convinto che il nuovo ordinamento sia una merda, però mi sembri esagerato. A dirla tutta mi sembra più difficile adesso che prima, almeno nel mio caso (ing inf firenze), ad esempio abbiamo al primo anno analisi generale da 12cfu (ovvero analisi I+II) invece di avere analisiI al primo anno ed analisiII al secondo per un totale di 18cfu in due anni. Programmi alla mano, facciamo qualcosa in meno ma sarà un 15%, ed il corso fidati è tenuto da un "matematico assassino" :bow:. La differenza fondamentale che vedo è la seguente:
Vecchio ordinamento: Fai più cose, fatte meglio però in MOLTO più tempo.
Nuovo ordinamento: Fai meno, a volte fatto alla cazzo proprio per levarti l'esame dalle palle, il tutto in poco tempo.
Fatto sta che io ing "nuovo" esco più giovane (in teoria eh, perchè di gente in pari ce n'è meno di prima), però ho studiato in modo meno approfondito e proprio per questo motivo mi sono rimaste meno nozioni in testa.
In pratica l'ho preso in culo.
Il Nando
15th February 2011, 20:18
Sono pienamente convinto che il nuovo ordinamento sia una merda, però mi sembri esagerato. A dirla tutta mi sembra più difficile adesso che prima, almeno nel mio caso (ing inf firenze), ad esempio abbiamo al primo anno analisi generale da 12cfu (ovvero analisi I+II) invece di avere analisiI al primo anno ed analisiII al secondo per un totale di 18cfu in due anni. Programmi alla mano, facciamo qualcosa in meno ma sarà un 15%, ed il corso fidati è tenuto da un "matematico assassino" :bow:. La differenza fondamentale che vedo è la seguente:
Vecchio ordinamento: Fai più cose, fatte meglio però in MOLTO più tempo.
Nuovo ordinamento: Fai meno, a volte fatto alla cazzo proprio per levarti l'esame dalle palle, il tutto in poco tempo.
Fatto sta che io ing "nuovo" esco più giovane (in teoria eh, perchè di gente in pari ce n'è meno di prima), però ho studiato in modo meno approfondito e proprio per questo motivo mi sono rimaste meno nozioni in testa.
In pratica l'ho preso in culo.
Che i mezzi esamini siano ostici me lo conferma il docente a ing elettrica con cui collaboriamo, non è facile gestire i mezzi moduli appena entrati all'uni, Rimane il fatto che non capisco come possa un corso (analisi generale) a sostituirne 2 (analisi 1 e 2) della stessa durata ciascuno perdendo un 15% del programma, a ciò che mi han detto han dato delle mannaiate mica da ridere, immagino soprattutto sulla roba del 2 che è in una parola: allucinante. E non esagero.
Lo so che è dura, ing E' dura e mica voglio dire che uno con le palle non si riesca a formare, però mi sa che hanno allargato le maglie dei filtri.
Tu non hai idea di cosa fossero le due analisi, specie la seconda. Un massacro, pareva di stare ad assistere a un rito celtico con vittime innocenti sacrificate sull'altare della patria. Passavano dalla metà scarsa degli studenti in giù (dipendeva dalla sessione).
@Alka, Non è una questione di genetica, è che se uno a 18 anni non ha ancora capito di non essere portato per studiare cose complesse sarebbe meglio che l'università te lo facesse capire a sportellate nei denti (vedi buoni vecchi esami sbarramento) anzichè farti perdere 10 anni di vita per una laurea che poi non ti servirà perchè un professionista a un colloquio ci mette 10 secondi a capire che sei una capra con la laurea.
Vynnstorm
15th February 2011, 22:39
mi sa che hanno allargato le maglie dei filtri.
Purtroppo si.
Hador
15th February 2011, 22:48
Che i mezzi esamini siano ostici me lo conferma il docente a ing elettrica con cui collaboriamo, non è facile gestire i mezzi moduli appena entrati all'uni, Rimane il fatto che non capisco come possa un corso (analisi generale) a sostituirne 2 (analisi 1 e 2) della stessa durata ciascuno perdendo un 15% del programma, a ciò che mi han detto han dato delle mannaiate mica da ridere, immagino soprattutto sulla roba del 2 che è in una parola: allucinante. E non esagero.
Lo so che è dura, ing E' dura e mica voglio dire che uno con le palle non si riesca a formare, però mi sa che hanno allargato le maglie dei filtri.
Tu non hai idea di cosa fossero le due analisi, specie la seconda. Un massacro, pareva di stare ad assistere a un rito celtico con vittime innocenti sacrificate sull'altare della patria. Passavano dalla metà scarsa degli studenti in giù (dipendeva dalla sessione).
@Alka, Non è una questione di genetica, è che se uno a 18 anni non ha ancora capito di non essere portato per studiare cose complesse sarebbe meglio che l'università te lo facesse capire a sportellate nei denti (vedi buoni vecchi esami sbarramento) anzichè farti perdere 10 anni di vita per una laurea che poi non ti servirà perchè un professionista a un colloquio ci mette 10 secondi a capire che sei una capra con la laurea.tutta la nostra classe dirigente attuale è laureata nei bei tempi andati e non mi pare che sia sta gran selezione di intelligentoni :nod:
Razj
15th February 2011, 23:23
Cinno. Non è così, o meglio, semplicemente a tempo infinito certamente puoi fare tutto se l'ambizione non ti si spegne mai, solo che se passi analisi 1 a 30 anni ti laurei a 45 e poi non so cosa tu te ne faccia della laurea.
eh?
warbarbie parlava di ambizione, tu te ne sei uscito con la storia del 90% dei ritiri. A casa mia se uno si ritira è perché in fondo decide che il gioco non vale la candela, ergo: mancanza di ambizione a laurearsi. Con la volontà qualsiasi corso di laurea è fattibile e non ci vuole un genio ma solo costanza e pazienza; due elementi che di solito vanno di pari passo con l'ambizione a concludere qualcosa
se uno si laurea a 45 anni è perché, essenzialmente, non gliene fotte una sega.
marlborojack
16th February 2011, 09:52
eh?
warbarbie parlava di ambizione, tu te ne sei uscito con la storia del 90% dei ritiri. A casa mia se uno si ritira è perché in fondo decide che il gioco non vale la candela, ergo: mancanza di ambizione a laurearsi. Con la volontà qualsiasi corso di laurea è fattibile e non ci vuole un genio ma solo costanza e pazienza; due elementi che di solito vanno di pari passo con l'ambizione a concludere qualcosa
se uno si laurea a 45 anni è perché, essenzialmente, non gliene fotte una sega.
No, ripeto, non sono d'accordo sul fatto che OGNI corso di laurea sia possibile solo con costanza e pazienza. Certe cose puoi proprio non afferrarle mai, finisci a ripetere gli esami millemila volte, dopo un po' ti ritiri perchè ti rifai una vita. Almeno, questo è quello che capita a ing.
Hador
16th February 2011, 09:54
No, ripeto, non sono d'accordo sul fatto che OGNI corso di laurea sia possibile solo con costanza e pazienza. Certe cose puoi proprio non afferrarle mai, finisci a ripetere gli esami millemila volte, dopo un po' ti ritiri perchè ti rifai una vita. Almeno, questo è quello che capita a ing.
capiterebbe anche a me se dovessi fare psicologia comunque, non avrei mai la voglia di preparare quegli esami :sneer:
btw, ecco il modello di università che ci piacce in bocconi: http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/02/15/news/commercialisti_esame_pi_semplice_per_chi_frequenta _cattolica_e_bocconi-12513174/
dove tranquillo, se paghi 12k euro di retta puoi saltarti un pezzo di esame di stato (pubblico). gg.
Zl4tan
16th February 2011, 10:20
uscendo un pò dagli schemi, il fatto che nelle università di siano molti ritiri la dice lunga sull'utilità dei test d'ingresso...
ad esempio, a giurisprudenza non ce n'è...
il primo anno, ai corsi del primo anno, non trovi posto nelle aule, ci sono ennemila ragazzi (delle figone da paura, anche)... piu passano gli anni, piu il numero si restringe, perchè chi non è portato per le materie, o chi è un fan cazzista, può girarci intorno facendo filosofia del diritto, storia del diritto italiano o istituzioni di diritto romano, ma alla fine si ritira perchè non riesce a darsi d. privato e pubblico (propedeutici per quasi tutto)... risultato? ai corsi del terzo anno che frequesto, a dir. commerciale siamo circa una 50ina di frequentanti, a fallimentare (va beh che che è l'opzionale piu difficile di tutti) siamo... 3...
insomma, la selezione naturale già imho basta...
inutile mettermi a medicina test di ingresso su fisica e matematica del tutto inutili ai fini della comprensione delle materie mediche...
scusate per l'ot...
stessa cosa per l'ingegneria o cose simili... inutile mettermi dei test di ingresso, passare materie come analisi (sentita da amici che fanno ingegneria) già basta ai fini del livellamento del numero di studenti nelle facoltà...
Alkabar
16th February 2011, 10:25
uscendo un pò dagli schemi, il fatto che nelle università di siano molti ritiri la dice lunga sull'utilità dei test d'ingresso...
ad esempio, a giurisprudenza non ce n'è...
il primo anno, ai corsi del primo anno, non trovi posto nelle aule, ci sono ennemila ragazzi (delle figone da paura, anche)... piu passano gli anni, piu il numero si restringe, perchè chi non è portato per le materie, o chi è un fan cazzista, può girarci intorno facendo filosofia del diritto, storia del diritto italiano o istituzioni di diritto romano, ma alla fine si ritira perchè non riesce a darsi d. privato e pubblico (propedeutici per quasi tutto)... risultato? ai corsi del terzo anno che frequesto, a dir. commerciale siamo circa una 50ina di frequentanti, a fallimentare (va beh che che è l'opzionale piu difficile di tutti) siamo... 3...
insomma, la selezione naturale già imho basta...
inutile mettermi a medicina test di ingresso su fisica e matematica del tutto inutili ai fini della comprensione delle materie mediche...
scusate per l'ot...
stessa cosa per l'ingegneria o cose simili... inutile mettermi dei test di ingresso, passare materie come analisi (sentita da amici che fanno ingegneria) già basta ai fini del livellamento del numero di studenti nelle facoltà...
Fisica e matematica a medicina servono :gha: non come a ingegneria edile, ma servono.
Magari quello che volete è che non esista il fuori corso per sempre. In Europa ci sono solo Grecia e Italia che ammettono questo tipo di approccio, e non fa bene per niente a quanto pare.
Amiag
16th February 2011, 10:25
i test di ingresso sono unicamente per evitare problemi logistici ... nelle facolta con pochi iscritti non ci sono proprio
beh almeno cosi era qualche anno fa ora non so in effetti
Alkabar
16th February 2011, 11:29
Che i mezzi esamini siano ostici me lo conferma il docente a ing elettrica con cui collaboriamo, non è facile gestire i mezzi moduli appena entrati all'uni, Rimane il fatto che non capisco come possa un corso (analisi generale) a sostituirne 2 (analisi 1 e 2) della stessa durata ciascuno perdendo un 15% del programma, a ciò che mi han detto han dato delle mannaiate mica da ridere, immagino soprattutto sulla roba del 2 che è in una parola: allucinante. E non esagero.
Lo so che è dura, ing E' dura e mica voglio dire che uno con le palle non si riesca a formare, però mi sa che hanno allargato le maglie dei filtri.
Tu non hai idea di cosa fossero le due analisi, specie la seconda. Un massacro, pareva di stare ad assistere a un rito celtico con vittime innocenti sacrificate sull'altare della patria. Passavano dalla metà scarsa degli studenti in giù (dipendeva dalla sessione).
@Alka, Non è una questione di genetica, è che se uno a 18 anni non ha ancora capito di non essere portato per studiare cose complesse sarebbe meglio che l'università te lo facesse capire a sportellate nei denti (vedi buoni vecchi esami sbarramento) anzichè farti perdere 10 anni di vita per una laurea che poi non ti servirà perchè un professionista a un colloquio ci mette 10 secondi a capire che sei una capra con la laurea.
A 18 anni non penso si sia in genere abbastanza maturi per fare una qualsivoglia scelta. Nel dubbio, penso, che sia conveniente che provino e se non va ripieghino su qualcosa che gli piace.
Warbarbie
16th February 2011, 11:39
A 18 anni non penso si sia in genere abbastanza maturi per fare una qualsivoglia scelta. Nel dubbio, penso, che sia conveniente che provino e se non va ripieghino su qualcosa che gli piace.
Provino a che pro?
Non è che senza un titolo di studio sei un diverso, invece di ripiegare su qualcosa che piace dopo aver "provato", fare direttamente quello che piace?
Alkabar
16th February 2011, 11:54
Provino a che pro?
Non è che senza un titolo di studio sei un diverso, invece di ripiegare su qualcosa che piace dopo aver "provato", fare direttamente quello che piace?
Perchè se no ci troviamo una società dove se nasci in una famiglia di parrucchieri, diventerai parrucchiere. La mobilità sociale contribuisce a migliorare la condizione di vita di tutti Warbarbie.
Hador
16th February 2011, 12:08
uscendo un pò dagli schemi, il fatto che nelle università di siano molti ritiri la dice lunga sull'utilità dei test d'ingresso...
ad esempio, a giurisprudenza non ce n'è...
il primo anno, ai corsi del primo anno, non trovi posto nelle aule, ci sono ennemila ragazzi (delle figone da paura, anche)... piu passano gli anni, piu il numero si restringe, perchè chi non è portato per le materie, o chi è un fan cazzista, può girarci intorno facendo filosofia del diritto, storia del diritto italiano o istituzioni di diritto romano, ma alla fine si ritira perchè non riesce a darsi d. privato e pubblico (propedeutici per quasi tutto)... risultato? ai corsi del terzo anno che frequesto, a dir. commerciale siamo circa una 50ina di frequentanti, a fallimentare (va beh che che è l'opzionale piu difficile di tutti) siamo... 3...
insomma, la selezione naturale già imho basta...
inutile mettermi a medicina test di ingresso su fisica e matematica del tutto inutili ai fini della comprensione delle materie mediche...
scusate per l'ot...
stessa cosa per l'ingegneria o cose simili... inutile mettermi dei test di ingresso, passare materie come analisi (sentita da amici che fanno ingegneria) già basta ai fini del livellamento del numero di studenti nelle facoltà...
i test d'ingresso servono solo nel caso in cui ci siano posti limitati, e sono test che valutano la CAPACITA' DI STUDIO, NON la preparazione sull'argomento che andrai a studiare.
Per il resto, avere tanta gente iscritta nei primi anni da soldi all'università, non è un male.
Razj
16th February 2011, 12:20
Perchè se no ci troviamo una società dove se nasci in una famiglia di parrucchieri, diventerai parrucchiere. La mobilità sociale contribuisce a migliorare la condizione di vita di tutti Warbarbie.
che poi a conti fatti è praticamente già così visto che a giurisprudenza la maggior parte sono figli di giuristi, a farmacia figli di farmacisti, and so on :D
Alkabar
16th February 2011, 12:24
che poi a conti fatti è praticamente già così visto che a giurisprudenza la maggior parte sono figli di giuristi, a farmacia figli di farmacisti, and so on :D
ma la fai peggio altrimenti. Ti assicuro che non vuoi una società come quella in UK dove hai un TAG in testa per cui se provieni da un certo background sei automaticamente fottuto dall'anno 1 perchè i tuoi genitori non ti possono mandare all'asilo posh, alle elementari posh, alel medie posh alle superiori posh e poi all'università in generale. Perchè tutto è privato e ogni ora di lezione si deve pagare 100 sterline con una qualità di insegnamento che farebbe ribrezzo al peggior insegnante italiano.
Sono venuto via da la, nonostante il PhD e il lavoro assicurato, perchè non c'era prospettiva, era ovvio che miei futuri figli avrebbero dovuto vivere assai peggio di come ho vissuto io, nonostante il fatto che io faccia parta dell'1% al mondo con un dottorato. Non possiamo diventare la somma di tutta la merda di Europa, abbiamo bisogno che il nostro sistema di educazione rimanga ben fatto e anzi ci dobbiamo buttare piu' soldi sopra, perchè è il nostro piu' grande vantaggio e non ce ne rendiamo nemmeno conto.
Il Nando
16th February 2011, 13:52
tutta la nostra classe dirigente attuale è laureata nei bei tempi andati e non mi pare che sia sta gran selezione di intelligentoni :nod:
Si è laureata principalmente in matrie umanistiche, altro grosso buco nero della nostra società.
Perchè, siccome siamo capitalisti, tutto ciò che non è tecnico è considerato inutile e quindi per qualche motivo perverso le facoltà umanistiche sono diventate delle stronzate dove è molto facile prendersi un titolo senza aver mai fatto una ceppa. Peccato che, se la tecnica fa progredire il genere umano, la cultura lo rende migliore e fosse per me renderei lettere ancora più dura di ing. e investirei su cultura e terziario avanzato anzichè sul cemento ma babbè.
NickZip
16th February 2011, 14:20
i test d'ingresso servono solo nel caso in cui ci siano posti limitati, e sono test che valutano la CAPACITA' DI STUDIO, NON la preparazione sull'argomento che andrai a studiare.
Ma mica sempre vero, anzi.
Prendi a esempio le prove d'accesso a medicina o medicina veterinaria, 80 domande a risposta multipla divise in 4 categorie:
Test di Logica e Cultura Generale
Test di Biologia
Test di Chimica
Test di Fisica e Matematica
biologia e chimica sono la base dalla medicina e se non le sai piuttosto bene (no, un'infarinatura non basta), non c'è verso che tu possa passare.
Meglio ancora le domande per i CdL in Architettura che si dividono in:
Test di Logica e Cultura Generale
Test di Storia e Storia dell'arte
Test di Disegno e Rappresentazione
Test di Fisica e Matematica
Secondo te uno che non ha fatto l'artistico o similare che possibilità ha di passare?
Zl4tan
16th February 2011, 14:32
Ma mica sempre vero, anzi.
Prendi a esempio le prove d'accesso a medicina o medicina veterinaria, 80 domande a risposta multipla divise in 4 categorie:
Test di Logica e Cultura Generale
Test di Biologia
Test di Chimica
Test di Fisica e Matematica
biologia e chimica sono la base dalla medicina e se non le sai piuttosto bene (no, un'infarinatura non basta), non c'è verso che tu possa passare.
Meglio ancora le domande per i CdL in Architettura che si dividono in:
Test di Logica e Cultura Generale
Test di Storia e Storia dell'arte
Test di Disegno e Rappresentazione
Test di Fisica e Matematica
Secondo te uno che non ha fatto l'artistico o similare che possibilità ha di passare?
true.... posto che io ho fatto il liceo classico (poca e pessima matematica) mi ha precluso strade come ingegneria, ad esempio, a cui nei primi anni di liceo aspiravo...
perche, appunto, un ragazzo che esce dall'artistico non deve poter entrare in medicina o ingegneria, semplicemente perchè sa poca matematica? chiaramente potrebbe passare un anno della sua vita a fare lezioni private, spendendo un sacco di tempo e un sacco di soldi..
ma appunto, visto che i primi esami saranno proprio su queste materie, per che cazzo richiedere, ancor prima di iniziare, una certa conoscenza delle stesse???
per il problema dei posti limitati imho la soluzione è la selezione naturale... chi non è portato o chi non sa studiare non passerà mai materie come analisi matematica.. al primo anno ci saranno 1000 iscritti, al secondo 500, al terzo 200... semplice... i fancazzisti che si iscrivono solo per il blasone che una laurea in ignegneria o medicina può dare saranno fatti fuori automaticamente.
e, appunto, come diceva hador, dando possibilità a chi veramente merita di avere piu risorse, grazie appunto ai maggiori introiti delle rette..
Fuser
16th February 2011, 14:34
Provino a che pro?
Non è che senza un titolo di studio sei un diverso, invece di ripiegare su qualcosa che piace dopo aver "provato", fare direttamente quello che piace?
Io sto facendo Ing. Aerospaziale ma volevo fare Filosofia o quella roba di musica ma ho scelto ing per due motivi:
1) mi son diplomato perito aeronautico, che non serve a un cazzo di niente
2) migliori prospettive di lavoro dopo la laurea, cosa che si è rivelata una cazzata stratosferica
Me ne sto pentendo ? Si.
Vabbè sarà il periodo esami :sneer:
Necker
16th February 2011, 15:21
Io sto facendo Ing. Aerospaziale ma volevo fare Filosofia o quella roba di musica ma ho scelto ing per due motivi:
1) mi son diplomato perito aeronautico, che non serve a un cazzo di niente
2) migliori prospettive di lavoro dopo la laurea, cosa che si è rivelata una cazzata stratosferica
Me ne sto pentendo ? Si.
Vabbè sarà il periodo esami :sneer:
e lo penso anche io che sia il periodo, perchè se credi di non avere molte possibilità dopo una laurea in aerospaziale, i casi sono due, o sei conscio di ritenerti un perfetto incapace, o ti sbagli alla grande. gli aerospaziali sono un po dei minchioni, ma li piazzi anche meglio dei meccanici. Hanno una versatilità d'impiego secondo me superiore ai meccanici che sono notoriamente peggio del prezzemolo.
Hador
16th February 2011, 15:25
Ma mica sempre vero, anzi.
Prendi a esempio le prove d'accesso a medicina o medicina veterinaria, 80 domande a risposta multipla divise in 4 categorie:
Test di Logica e Cultura Generale
Test di Biologia
Test di Chimica
Test di Fisica e Matematica
biologia e chimica sono la base dalla medicina e se non le sai piuttosto bene (no, un'infarinatura non basta), non c'è verso che tu possa passare.
Meglio ancora le domande per i CdL in Architettura che si dividono in:
Test di Logica e Cultura Generale
Test di Storia e Storia dell'arte
Test di Disegno e Rappresentazione
Test di Fisica e Matematica
Secondo te uno che non ha fatto l'artistico o similare che possibilità ha di passare?tantissime dato che basta comprarsi il libro dei test e studiarselo invece che andare in vacanza. I test di selezione (CHE NON SONO QUELLI DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE INIZIALI, come ad esempio quelli di ing o informatica) non testano una conoscenza generica degli argomenti ma puntuale, che a prescindere da quel che hai studiato prima, devi sapere nel dettaglio.
Puoi anche essere un idiota ma se ti studi a memoria i libri di preparazione, che esistono apposta, passi qualsiasi test.
powerdegre
16th February 2011, 16:44
LOL! La fiera del borghese benpensante :rotfl:
con tutto il rispetto per le categorie eh.. puoi scegliere se farti una cultura e un mestiere che ti faccia smuovere oltre alle ditina anche i neuroni, oppure buttare il cervello nel cesso e andare a fare la shampista. Un conto è il non avere scelta, li nulla da dire, ma quello è un altro discorso però ;)
Io personalmente preferisco guadagnar meno ma avere soddisfazione personale...
si ok pero l'altra faccia della medaglia è che a 14 anni vai a fare scuola per estetisti ti sei scavato una buca e buttato dentro. Poi ok è una bella buca ma che il massimo dell'aspirazione per cosi tanta gente sia fare l'estetista è un po triste. Discorso diverso è se c'hai gia lavoro che ti aspetta in famiglia allora son d'accordissimo che prima cominci meglio è.
Poi quando sento sti discorsi la prima cosa che penso è che come percentuale di laureati siamo sempre tra i piu bassi in europa, quindi piu che il "troppi laureati" è il "poco lavoro"
Questo e' quanto di piu' ridicolo poteva essere scritto, dato che prima di tutto la tua cultura non e' determinata solo dal ciclo di studi seguito, puoi risolvere formule complicatissime o far esplodere un atomo con il martello, ma cio' non dice che hai una cultura generale o sai come usarla, su questo stesso forum siamo pieni di laureati che si credono dio ma non han capito un cazzo della vita.
Cosi' come non e' detto che il parrucchiere sia uno senza ambizioni, esistono parrucchieri che fanno la bella vita e nel proprio tempo libero hanno anche il piacere di leggersi un buon libro e farsi una cultura letteraria. Ci sono parrucchieri la' fuori che hanno molta piu' cultura e spirito creativo o imprenditoriale di tanti laureati, ma ai vostri occhi sono 'solo' parrucchieri.
'Ah! posso mica mandaremio figlio a sturare i cessi!?'
Certo che no, povero figlio, creiamo un altro ingegnere, poi quando tutti saranno ingeneri e vi esploderanno i cessi, allora comandera' il paese l'unico idraulico rimasto.
Voi non considerate che non e' necessario essere tutti laureati e ricercatori, non servono solo quelli al paese, per far funzionare un paese serve che sia il ricercatore tanto quanto serve l'idraulico, il falegname, il medico, il meccanico, il barista, etc... quindi non sputate su quelle categorie, vi servono, vi permettono di vivere la vita che vivete, abbiatene rispetto.
Oltretutto, per avere una bella vita non serve sapere i numeri, serve soddisfare le proprie aspirazioni, cosi' come c'e' a chi piace vivere all'aria aperta e con la terza media va a fare la guida alpina, e sara' magari tanto piu' soddisfatto della sua vita che non qualche laureato che s'e' infilato in qualche buco pagato male dopo aver sprecato 15 anni in studi.
Voi siete solo pieni di voi stessi e guardate il mondo dall'alto in basso, ma forse vi state sopravvalutando.
c'è gente che non ha aspirazioni lavorative... e non sono pochi... a loro interessa fare 8 ore di lavoro e prendere lo stipendio a fine mese
C'e' gente che non ha voglia di fare un cazzo e va all'universita' solo per rimandare il giorno in cui iniziera' a lavorare solo perche' babbo e mamma pagano.
E perchè di grazia sarebbe triste se come asirazione hai quella di fare l'estetista piuttosto che la parrucchiera o l'idraulico?
Mi sfugge il senso del discorso, che è avangardia radical chic di sinistra?
:metal:
Perchè se no ci troviamo una società dove se nasci in una famiglia di parrucchieri, diventerai parrucchiere. La mobilità sociale contribuisce a migliorare la condizione di vita di tutti Warbarbie.
E perche' di grazia?
Mi pare che tu non abbia seguito le orme dei tuoi e stia facendo tutt'altro, chi dice che un figlio di parrucchieri non puo' fare altro? E soprattutto, dove sta scritto che non puoi avere una buona vita facendo il parrucchiere?
Necker
16th February 2011, 16:54
degre io penso che tu non abbia capito un tubazzo del thread e del topic... qua non si parla di decidere quale professione sia migliore delle altre, come d'altronde non mi pare che nessuno abbia detto che se fai l'idraulico sei un povero imbecille e se sei laureato in fisica allora sei la persona più colta della terra. Fra l'altro non ho nemmeno letto di nessuno che ritenga i laureati dei colti e i non laureati degli analfabeti. E' ovvio che è indispensabile l'elettricista quanto il parrucchiere, l'ingegnere, l'informatico il medico od il pizzaiolo.
Qua si faceva un discorso diverso: vedere gente che preferisce fare l'estetista quando magari potrebbe aspirare a ben altre posizioni. Come detto, tralasciando i casi di reali necessità (o vai a lavorare appena possibile o vai vivere sotto i ponti) è un discorso d'ambizioni. C'è gente che si ferma al primo gradino perchè non ha voglia e palle di scalare tutta o almeno una parte la montagna e chi invece ha maggiori ambizioni e punta più in alto.
powerdegre
16th February 2011, 17:21
A prescindere dal fatto che in tale caso la discussione e' impostata non proprio come dici, dato che, parole tue:
con tutto il rispetto per le categorie eh.. puoi scegliere se farti una cultura e un mestiere che ti faccia smuovere oltre alle ditina anche i neuroni, oppure buttare il cervello nel cesso e andare a fare la shampista. Un conto è il non avere scelta, li nulla da dire, ma quello è un altro discorso però
Io personalmente preferisco guadagnar meno ma avere soddisfazione personale...
Qui hai letteralmente detto che fare la shampista e' un lavoro da buttare il cervello nel cesso e te per soddisfazione personale non lo faresti mai, stai quindi ignorando quali possano essere le soddisfazioni altrui, e considera che c'e' a chi piace lavorare al pubblico ed ha soddisfazione a lavorare in bottega.
Anche per come la poni in questo secondo momento, e' un po' una puttanata, dato che devi considerare molti fattori, quali le realta' lavorative locali, se dove abiti serve un estetista e non un fisico quantistico, e te vuoi lavorare dove abiti e non viaggiare sei nazioni, allora anche avendo le possibilita' magari preferirai fare lo shampista, oltretutto, come qualcuno ha gia' fatto presente, di estetisti ne servono e come ne escono di nuovi trovano impiego molto velocemente, di ingegneri che fan la fame invece ne siam pieni, e quando devi dare da mangiare ad una famiglia, cerchi di essere realista e fare qualcosa che paghi.
NickZip
16th February 2011, 17:25
tantissime dato che basta comprarsi il libro dei test e studiarselo invece che andare in vacanza. I test di selezione (CHE NON SONO QUELLI DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE INIZIALI, come ad esempio quelli di ing o informatica) non testano una conoscenza generica degli argomenti ma puntuale, che a prescindere da quel che hai studiato prima, devi sapere nel dettaglio.
Puoi anche essere un idiota ma se ti studi a memoria i libri di preparazione, che esistono apposta, passi qualsiasi test.
Ma lol, credi di star parlando di una cosa che si può passare con un bignami? :rotfl:
Guarda, questo può FORSE valere per i test di selezione di ing o informatica in cui non ho competenze ed in cui non metto becco, ma ripeto che è un concetto che non puoi allargare a tutte le facoltà e soprattutto alle prove nazionali di ammissione ai corsi ad accesso programmato (veterinaria, medicina/chirurgia, odontoiatria, archietettura) e se lo fai scrivi puttanate gi gan te sche.
I libri di preparazione sono sicuramente d'aiuto, ma se non hai certe basi, se per esempio vieni dal linguistico, ai test nazionali di Odontoiatria non passi... Non è che stiamo parlando dell'esame di scuola guida eh. :sneer:
Poi se vuoi dimostrarmi il contrario puoi sempre comprare un Alpha Test e provare un veterinaria il prossimo settembre; se passi ti regalo una Giulietta. :hidenod:
Karidi
16th February 2011, 17:30
Falegname ftw. Io ODIO i mobili di IKEA, trucciolato di merdddaaaaaaaaahhh.
Non tutti possono permettersi i mobili fatti da un falegname.....e poi fare i mobili non paga ti ammazzano di tasse, meglio andare in giro a fare riparazioni.
Pic STK
16th February 2011, 17:36
LOL! La fiera del borghese benpensante :rotfl:
Questo e' quanto di piu' ridicolo poteva essere scritto, dato che prima di tutto la tua cultura non e' determinata solo dal ciclo di studi seguito, puoi risolvere formule complicatissime o far esplodere un atomo con il martello, ma cio' non dice che hai una cultura generale o sai come usarla, su questo stesso forum siamo pieni di laureati che si credono dio ma non han capito un cazzo della vita.
Cosi' come non e' detto che il parrucchiere sia uno senza ambizioni, esistono parrucchieri che fanno la bella vita e nel proprio tempo libero hanno anche il piacere di leggersi un buon libro e farsi una cultura letteraria. Ci sono parrucchieri la' fuori che hanno molta piu' cultura e spirito creativo o imprenditoriale di tanti laureati, ma ai vostri occhi sono 'solo' parrucchieri.
'Ah! posso mica mandaremio figlio a sturare i cessi!?'
Certo che no, povero figlio, creiamo un altro ingegnere, poi quando tutti saranno ingeneri e vi esploderanno i cessi, allora comandera' il paese l'unico idraulico rimasto.
Voi non considerate che non e' necessario essere tutti laureati e ricercatori, non servono solo quelli al paese, per far funzionare un paese serve che sia il ricercatore tanto quanto serve l'idraulico, il falegname, il medico, il meccanico, il barista, etc... quindi non sputate su quelle categorie, vi servono, vi permettono di vivere la vita che vivete, abbiatene rispetto.
Oltretutto, per avere una bella vita non serve sapere i numeri, serve soddisfare le proprie aspirazioni, cosi' come c'e' a chi piace vivere all'aria aperta e con la terza media va a fare la guida alpina, e sara' magari tanto piu' soddisfatto della sua vita che non qualche laureato che s'e' infilato in qualche buco pagato male dopo aver sprecato 15 anni in studi.
Voi siete solo pieni di voi stessi e guardate il mondo dall'alto in basso, ma forse vi state sopravvalutando.
C'e' gente che non ha voglia di fare un cazzo e va all'universita' solo per rimandare il giorno in cui iniziera' a lavorare solo perche' babbo e mamma pagano.
:metal:
E perche' di grazia?
Mi pare che tu non abbia seguito le orme dei tuoi e stia facendo tutt'altro, chi dice che un figlio di parrucchieri non puo' fare altro? E soprattutto, dove sta scritto che non puoi avere una buona vita facendo il parrucchiere?
up up e ancora up!!!!
Hador
16th February 2011, 18:25
Ma lol, credi di star parlando di una cosa che si può passare con un bignami? :rotfl:
Guarda, questo può FORSE valere per i test di selezione di ing o informatica in cui non ho competenze ed in cui non metto becco, ma ripeto che è un concetto che non puoi allargare a tutte le facoltà e soprattutto alle prove nazionali di ammissione ai corsi ad accesso programmato (veterinaria, medicina/chirurgia, odontoiatria, archietettura) e se lo fai scrivi puttanate gi gan te sche.
I libri di preparazione sono sicuramente d'aiuto, ma se non hai certe basi, se per esempio vieni dal linguistico, ai test nazionali di Odontoiatria non passi... Non è che stiamo parlando dell'esame di scuola guida eh. :sneer:
Poi se vuoi dimostrarmi il contrario puoi sempre comprare un Alpha Test e provare un veterinaria il prossimo settembre; se passi ti regalo una Giulietta. :hidenod:la formazione del liceo è ridicola, tutta la matematica del liceo scientifico è fatta in un corso di analisi 1 al primo anno. Tutti quei test possono essere superati, facilmente, con un mese/mese e mezzo di studio sui testi appositi. Puoi aver fatto qualsiasi liceo, se hai capacità di studio, non cambia un cazzo.
Io mese prossimo mi laureo, se vuoi poi studio e ti passo tutti i test che vuoi, però la macchina me la regali eh :nod: (non la giulietta che mi fa merda :sneer:)
Il Nando
16th February 2011, 18:47
Non tutti possono permettersi i mobili fatti da un falegname.....e poi fare i mobili non paga ti ammazzano di tasse, meglio andare in giro a fare riparazioni.
L'obiettivo di un falegname non è certo fare concorrenza all'ikea. Ma fra parquet e mobili su misura (nn credo che l'ikea faccia gli armadi a muro o i cassetti da incasso per strutture bagno in muratura) i dindi te li tiri su, non penso sia così impossibile dichiarare il minimo degli studi di settore e il resto farlo a nero, tanto se ti arriva un controllo ti rompe i coglioni anche se sei i regola, equitalia mafiosi del cazzo :D
Karidi
16th February 2011, 19:05
L'obiettivo di un falegname non è certo fare concorrenza all'ikea. Ma fra parquet e mobili su misura (nn credo che l'ikea faccia gli armadi a muro o i cassetti da incasso per strutture bagno in muratura) i dindi te li tiri su, non penso sia così impossibile dichiarare il minimo degli studi di settore e il resto farlo a nero, tanto se ti arriva un controllo ti rompe i coglioni anche se sei i regola, equitalia mafiosi del cazzo :D
Non ho mica detto che deve fare concorrenza, ma che tra tasse e quanta gente è disposta a comprare un mobile fatto su misura, conviene fare le riparazioni persiane, tapparelle, restauro piccoli mobili etc.etc.
Tra materiali, macchinari, fasi di lavorazioni esterne, sono gran legnate per non parlare delle tasse che sono sugli artigiani, ti ripeto per esperienza diretta che un mobile di un falegname costa tanto ma ti dura molto, ma quanti sono disposti a spendere i soldi che chiede un falegname.
altro discorso se entri nel giro delle costruzioni edilizie ma li stiamo parlando di un altra cosa.
Alkabar
16th February 2011, 19:07
...cut...
Che la mobilità sociale sia dipendente dall'alfabetizzazione della società è un dato di fatto, non ho bisogno di spiegarti niente, basta che leggi un po' in giro, senza fare tanta polemica, perchè non è una cosa che sostengo io, ma una cosa che sostengono gli ovvi dati.
Vynnstorm
16th February 2011, 20:13
la formazione del liceo è ridicola, tutta la matematica del liceo scientifico è fatta nelle prime 60 pagine del corso di analisi 1 al primo anno. Tutti quei test possono essere superati, facilmente, con un mese/mese e mezzo di studio sui testi appositi. Puoi aver fatto qualsiasi liceo, se hai capacità di studio, non cambia un cazzo.
*
powerdegre
16th February 2011, 20:23
Che la mobilità sociale sia dipendente dall'alfabetizzazione della società è un dato di fatto, non ho bisogno di spiegarti niente, basta che leggi un po' in giro, senza fare tanta polemica, perchè non è una cosa che sostengo io, ma una cosa che sostengono gli ovvi dati.
Si... ma questo e' completamente fuori contesto da quel che hai detto prima, e quel che hai detto prima continua a non aver senso...
Te hai detto che uno dovrebbe andare comunque all'universita' e provare, e noi ti si dice, ma provare a far cosa? Ritengo giusto che tutti possano avere avere accesso alle stesse opportunita' e che possano andare all'universita' se lo vogliono, ma trovo stupido pensare che tutti debbano per forza iniziare un percorso universitario solo perche' devono 'provare'.
Avere la possibilita' di scegliere il proprio percorso universitario vuol dire anche poter scegliere che non vogliamo usufruirne.
Tanto per farti un esempio, ho un caro amico a Firenze che voglia di studiare non l'ha mai avuta, ma ha sempre adorato guidare, ha finito le superiori, s'e' preso la sua B, ha fatto il patentino ed ha iniziato a lavorare come autista, quindi con calma s'e' preso le patenti superiori ed ora e' felice come una pasqua mentre guida gli autobus a giro per Firenze.
Lui e' contento, porta a casa una buona paga che e' sicuramente superiore a quella di tanti universitari che finiranno a compilar scartoffie ed ha un solido lavoro sotto le mele, che c'e' di male? Doveva andare all'universita' e sprecare anni per poi finire in ufficio ad annoiarsi?
NickZip
16th February 2011, 20:47
la formazione del liceo è ridicola, tutta la matematica del liceo scientifico è fatta in un corso di analisi 1 al primo anno. Tutti quei test possono essere superati, facilmente, con un mese/mese e mezzo di studio sui testi appositi. Puoi aver fatto qualsiasi liceo, se hai capacità di studio, non cambia un cazzo.:)
Aridanghete.
QUEI test in un mese di studio? maybe
QUESTI test?
http://accessoprogrammato.miur.it/compiti/CompitoArchitettura2010.pdf
Nemmeno per il cazzo bro! :confused:
*poppa Orko dei Masters che dice*
"Ragazzi, la lezione di oggi è che non bisogna mai generalizzare quando l'argomento è complesso!"
Io mese prossimo mi laureo, se vuoi poi studio e ti passo tutti i test che vuoi, però la macchina me la regali eh :nod: (non la giulietta che mi fa merda :sneer:)
Guarda se in 30/40 giorni di studio, passi Archietettura nazionale ti regalo anche una Ferrari. :nod:
(about gusti di macchine: peeeeh non capisci un casso!)
Hador
16th February 2011, 21:00
e come si passano? facendo il liceo del tutto? ma per cortesia, esistono n libri per preparare qualsiasi test, non è diverso da un esame universitario. Infatti è richiesta una conoscenza PUNTUALE. Serve far pratica e studiare. Anche perchè architettura non mi par proprio ci entrino la creme della creme della società.
i test sono ritenuti impossibbili perchè la gente li fa dopo la maturità e non ha un cazzo di voglia di studiare.
infatti per fare la nicole minetti ti chiedono il "Preraffaellismo", che minchia centra? Centra che ti devi comprare il malloppone di libri e studiarteli :nod:
marlborojack
16th February 2011, 21:07
Si... ma questo e' completamente fuori contesto da quel che hai detto prima, e quel che hai detto prima continua a non aver senso...
Te hai detto che uno dovrebbe andare comunque all'universita' e provare, e noi ti si dice, ma provare a far cosa? Ritengo giusto che tutti possano avere avere accesso alle stesse opportunita' e che possano andare all'universita' se lo vogliono, ma trovo stupido pensare che tutti debbano per forza iniziare un percorso universitario solo perche' devono 'provare'.
Avere la possibilita' di scegliere il proprio percorso universitario vuol dire anche poter scegliere che non vogliamo usufruirne.
Tanto per farti un esempio, ho un caro amico a Firenze che voglia di studiare non l'ha mai avuta, ma ha sempre adorato guidare, ha finito le superiori, s'e' preso la sua B, ha fatto il patentino ed ha iniziato a lavorare come autista, quindi con calma s'e' preso le patenti superiori ed ora e' felice come una pasqua mentre guida gli autobus a giro per Firenze.
Lui e' contento, porta a casa una buona paga che e' sicuramente superiore a quella di tanti universitari che finiranno a compilar scartoffie ed ha un solido lavoro sotto le mele, che c'e' di male? Doveva andare all'universita' e sprecare anni per poi finire in ufficio ad annoiarsi?
Non credo sia questo il punto, nel senso, è ovvio che uno debba fare quel che vuole e sostanzialmente se non vuole far l'uni perchè ha altri progetti non impoverisce la società. Credo che il punto siano quelle millemila persone che si parcheggiano in uni per anni senza un orientamento preciso, quelli che insomma aspirano ad una formazione universitaria per avere il pezzo di carta e via, il loro scopo non è imparare quanto passare gli esami e si ritrovano a lavorare (se va bene) senza saper fare un cazzo o a scelta sono laureati ma poi finiscono comunque a fare qualcosa che avrebbero potuto fare anni prima senza una laurea. Lì è lo stato che fallisce appunto nell'orientarli, e le cose son due: o alzi il livello di formazione in modo da sfrondarli prima oppure investi pesantemente nell'orientamento pre-uni.
BTW, spero che tutti gli universitari frequentino come me persone che non han fatto l'uni (o che l'han mollata) ma con le quali non sentono alcun gap culturale, alla fine l'uni ti dovrebbe dare una formazione specialistica che ha un'incidenza molto relativa sulla cultura in senso lato, soprattutto in un mondo dove l'informazione è sempre più diffusa e non ci sono vere scuse per non informarsi o coltivare i propri interessi.
NickZip
16th February 2011, 21:21
e come si passano? facendo il liceo del tutto? ma per cortesia, esistono n libri per preparare qualsiasi test, non è diverso da un esame universitario. Infatti è richiesta una conoscenza PUNTUALE. Serve far pratica e studiare. Anche perchè architettura non mi par proprio ci entrino la creme della creme della società.
Non è diverso da un esame universitario?
...
Fare una cosa in cui sei in "gara" con te stesso per un voto e fare un test a numero chiuso in cui partecipano migliaia di candidati per centinaia di posti ti sembra la stessa cosa?
Da come continui a rispondere, temo proprio di si...
powerdegre
16th February 2011, 21:24
Non credo sia questo il punto, nel senso, è ovvio che uno debba fare quel che vuole e sostanzialmente se non vuole far l'uni perchè ha altri progetti non impoverisce la società. Credo che il punto siano quelle millemila persone che si parcheggiano in uni per anni senza un orientamento preciso, quelli che insomma aspirano ad una formazione universitaria per avere il pezzo di carta e via, il loro scopo non è imparare quanto passare gli esami e si ritrovano a lavorare (se va bene) senza saper fare un cazzo o a scelta sono laureati ma poi finiscono comunque a fare qualcosa che avrebbero potuto fare anni prima senza una laurea. Lì è lo stato che fallisce appunto nell'orientarli, e le cose son due: o alzi il livello di formazione in modo da sfrondarli prima oppure investi pesantemente nell'orientamento pre-uni.
BTW, spero che tutti gli universitari frequentino come me persone che non han fatto l'uni (o che l'han mollata) ma con le quali non sentono alcun gap culturale, alla fine l'uni ti dovrebbe dare una formazione specialistica che ha un'incidenza molto relativa sulla cultura in senso lato, soprattutto in un mondo dove l'informazione è sempre più diffusa e non ci sono vere scuse per non informarsi o coltivare i propri interessi.
Ma guarda, io concordo con te in tutto e per tutto, solo che da parte di alcuni m'e' sembrato che volessero sminuire laddove uno abbia altre aspirazioni, se rileggi all'inizio c'era chi si domandava 'ma certa gente come puo' volere andare a fare SOLO la shampista?', questa personalmente la trovo una domanda ottusa.
Hador
16th February 2011, 21:40
Non è diverso da un esame universitario?
...
Fare una cosa in cui sei in "gara" con te stesso per un voto e fare un test a numero chiuso in cui partecipano migliaia di candidati per centinaia di posti ti sembra la stessa cosa?
Da come continui a rispondere, temo proprio di si...la minetti il test lo ha passato, ma dubito sarebbe in grado i prendere 30 in un esame di fuzzy logic :sneer:
cioè non capisco cosa vuoi dimostrare, che serva a qualcosa l'insegnamento del liceo per sti test? non è vero, domande troppo puntuali, non ti ricordi un cazzo di quelle cose, gli studenti del liceo vanno in palla anche solo quando gli fai una domanda del quadrimestre prima. Che serve più di un mese? Li dipende dalla persona, se non è un mese son due o tre. Che testi l'intelligenza? E' decisamente ridicolo. Il fatto che ci siano pochi posti non fa che premiare il culo, dato che non prendi i migliori, prendi i migliori che sono anche fortunati. Ma non vedo cosa cambi.
Ma guarda, io concordo con te in tutto e per tutto, solo che da parte di alcuni m'e' sembrato che volessero sminuire laddove uno abbia altre aspirazioni, se rileggi all'inizio c'era chi si domandava 'ma certa gente come puo' volere andare a fare SOLO la shampista?', questa personalmente la trovo una domanda ottusa.se a 14 anni vuoi la moda è voler fare la shampista secondo me c'è qualcosa che non va, sorry. Il tuo amico a 14 anni non penso volesse fare l'autista dell'autobus.
Alkabar
16th February 2011, 22:00
Si... ma questo e' completamente fuori contesto da quel che hai detto prima, e quel che hai detto prima continua a non aver senso...
Te hai detto che uno dovrebbe andare comunque all'universita' e provare, e noi ti si dice, ma provare a far cosa? Ritengo giusto che tutti possano avere avere accesso alle stesse opportunita' e che possano andare all'universita' se lo vogliono, ma trovo stupido pensare che tutti debbano per forza iniziare un percorso universitario solo perche' devono 'provare'.
Ha senso dal momento in cui dici: tanto devo fare l'operaio, studiare è inutile. Cosi' uccidi la mobilità sociale dentro a una generazione, dato che se ti specializzi a fare una cosa come l'operaio, poi uscirne fuori in un momento di crisi economica
è impossibile, come la Tacther ci ha insegnato quando ha chiuso le miniere di carbone nelle zone industriali, causando un aumento della disoccupazione in tutta l'UK. E poi di conseguenza uccidi anche la mobilità sociale nella generazione seguente.
Perchè la uccidi? Perchè è dimostrato che lo studio favorisce la mobilità sociale in quanto ti da delle abilità in piu'. Che poi andranno affinate sul lavoro, quello che vuoi, ma te le da, non è negabile, il meccanismo si conosce.
Non è quindi una genialata quella che ha fatto Cameron, perchè poi il PIL è legato alla mobilità sociale e quindi con poca mobilità sociale, c'è ben poco da sperare che i conti dello stato migliorino.
Avere la possibilita' di scegliere il proprio percorso universitario vuol dire anche poter scegliere che non vogliamo usufruirne.
Tanto per farti un esempio, ho un caro amico a Firenze che voglia di studiare non l'ha mai avuta, ma ha sempre adorato guidare, ha finito le superiori, s'e' preso la sua B, ha fatto il patentino ed ha iniziato a lavorare come autista, quindi con calma s'e' preso le patenti superiori ed ora e' felice come una pasqua mentre guida gli autobus a giro per Firenze.
Lui e' contento, porta a casa una buona paga che e' sicuramente superiore a quella di tanti universitari che finiranno a compilar scartoffie ed ha un solido lavoro sotto le mele, che c'e' di male? Doveva andare all'universita' e sprecare anni per poi finire in ufficio ad annoiarsi?
Uno puo' fare quello che gli pare. Ma che l'alfabetizzazione sia importante e vada anche publicizzata non ci piove, perchè una intera società ci dipende sopra.
marlborojack
17th February 2011, 00:11
Uno puo' fare quello che gli pare. Ma che l'alfabetizzazione sia importante e vada anche publicizzata non ci piove, perchè una intera società ci dipende sopra.
Non è solo una questione di alfabetizzazione, secondo me.
Quando l'interazione fondamentalmente era limitata a leggere e scrivere poco perchè la carta costa, un sistema di formazione basato essenzialmente sulla capacità di inculcare e ripetere nozioni poteva avere un senso, ma con la rivoluzione digitale è più importante far comprendere, al di là del leggere e scrivere, l'esistenza della società, dell'informazione disponibile attraverso i mezzi di comunicazione e la percezione della tecnologia, in modo da educare la persona alla società. In un secondo momento, principalmente scuole superiori e Università, dovresti entrare nell'ambito specialistico ma solo lì entrare nel merito delle materie, per il resto prediligere l'aspetto prima pedagogico e poi sociale alla formazione nozionistica nelle scuole inferiori.
Kolp
17th February 2011, 01:03
lol @ zaider che fa lo splendido e se ne esce con la JOINT VENTURE che finanzia le start up :nod:
semmai sono i VENTURE CAPITALIST che lo fanno...
Amiag
17th February 2011, 01:21
Ma guarda, io concordo con te in tutto e per tutto, solo che da parte di alcuni m'e' sembrato che volessero sminuire laddove uno abbia altre aspirazioni, se rileggi all'inizio c'era chi si domandava 'ma certa gente come puo' volere andare a fare SOLO la shampista?', questa personalmente la trovo una domanda ottusa.
Non credo nessuno abbia detto quello, se una vuole andare a fare la shampista e gli piace ovviamente puo fare quello che cazzo gli pare.
Il problema è quando la MAGGIORANZA vuole fare l'estetista PERCHE' lo studio non da la minima sicurezza economica o perche' la cultura della TV insegna che l estetista è "fico".
powerdegre
17th February 2011, 02:55
Non credo nessuno abbia detto quello, se una vuole andare a fare la shampista e gli piace ovviamente puo fare quello che cazzo gli pare.
Il problema è quando la MAGGIORANZA vuole fare l'estetista PERCHE' lo studio non da la minima sicurezza economica o perche' la cultura della TV insegna che l estetista è "fico".
Ti e' mai balenata l'idea che forse siamo pieni di laureati e ci manca il resto, e quindi ci troviamo adesso un carico di shampiste perche' preferiscono quello a farsi 6/7 anni di studio e poi andare comunque a fare le shampiste perche' con la laurea ci si puliscono le mele dato che ce l'ha anche il gatto?
Glasny
17th February 2011, 03:07
Calma coi miti e i luoghi comuni, abbiamo cmq una delle più basse percentuali di laureati in europa. Piccolo hint: se Berlusconi o Tremonti dicono qualcosa (tipo che il nord italia sarebbe la regione più ricca del mondo in base a cifre inventate), non dovreste credergli sulla parola.
powerdegre
17th February 2011, 05:11
Quali miti e luoghi comuni, ti e' mai balenata l'idea che, basati come siamo sul turismo e sulla piccola impresa, in particolar modo manufatturiera, forse serva naturalmente piu' manovalanza che laureati?
Glasny
17th February 2011, 05:37
Quali miti e luoghi comuni, ti e' mai balenata l'idea che, basati come siamo sul turismo e sulla piccola impresa, in particolar modo manufatturiera, forse serva naturalmente piu' manovalanza che laureati?
E che c'entrano sti ragionamenti col dato che abbiamo meno laureati ? In parte è dovuto al fatto che le università italiane erano più difficili (e se non ci credi, confronta un esame scritto italiano con uno estero, o parla 10 secondi con uno studente erasmus). Ora non sarà più così.
La manovalanza non manca, non tutti i tunisini poi vanno in Francia (anche se gli conviene perchè hanno qualche chance di ottenere la cittadinanza in tempi brevi), e in genere gli immigrati non mancano, stai tranquillo che se un italiano non vuole fare un lavoro, si presentano subito degli immigrati a farlo. Semmai abbiamo un problema di disoccupazione, non di mancanza di manodopera. Non so in che anno vivi :D
Amiag
17th February 2011, 07:48
Ti e' mai balenata l'idea che forse siamo pieni di laureati e ci manca il resto, e quindi ci troviamo adesso un carico di shampiste perche' preferiscono quello a farsi 6/7 anni di studio e poi andare comunque a fare le shampiste perche' con la laurea ci si puliscono le mele dato che ce l'ha anche il gatto?
I laureati non son troppi lo ripeto per l'ennesima volta. Anzi, la riforma (la prima riforma) è stata fatta e voluta per facilitare e aumentare il flusso di laureati in modo da adeguarsi al resto d'europa/mondo.
NONOSTANTE la riforma siamo sempre agli ultimi posti come laureati.
Quali miti e luoghi comuni, ti e' mai balenata l'idea che, basati come siamo sul turismo e sulla piccola impresa, in particolar modo manufatturiera, forse serva naturalmente piu' manovalanza che laureati?
La frase giusta è "ridotti come siamo al turismo e alla piccola impresa" .
La cause le lascio a voi ce ne son per tutti :nod:
Tra l'altro sorvoliamo su cosa cè dietro a quel "piccola impresa" ...
Hador
17th February 2011, 09:50
me piace sto amiag :nod:
Alkabar
17th February 2011, 10:12
Non è solo una questione di alfabetizzazione, secondo me.
Quando l'interazione fondamentalmente era limitata a leggere e scrivere poco perchè la carta costa, un sistema di formazione basato essenzialmente sulla capacità di inculcare e ripetere nozioni poteva avere un senso, ma con la rivoluzione digitale è più importante far comprendere, al di là del leggere e scrivere, l'esistenza della società, dell'informazione disponibile attraverso i mezzi di comunicazione e la percezione della tecnologia, in modo da educare la persona alla società. In un secondo momento, principalmente scuole superiori e Università, dovresti entrare nell'ambito specialistico ma solo lì entrare nel merito delle materie, per il resto prediligere l'aspetto prima pedagogico e poi sociale alla formazione nozionistica nelle scuole inferiori.
Intendo quello che intendi tu Malbro, non fami sempra la punta ai capelli PEDDE :gha:.
NickZip
17th February 2011, 10:59
la minetti il test lo ha passato, ma dubito sarebbe in grado i prendere 30 in un esame di fuzzy logic :sneer:
cioè non capisco cosa vuoi dimostrare, che serva a qualcosa l'insegnamento del liceo per sti test? non è vero, domande troppo puntuali, non ti ricordi un cazzo di quelle cose, gli studenti del liceo vanno in palla anche solo quando gli fai una domanda del quadrimestre prima. Che serve più di un mese? Li dipende dalla persona, se non è un mese son due o tre. Che testi l'intelligenza? E' decisamente ridicolo. Il fatto che ci siano pochi posti non fa che premiare il culo, dato che non prendi i migliori, prendi i migliori che sono anche fortunati. Ma non vedo cosa cambi.se a 14 anni vuoi la moda è voler fare la shampista secondo me c'è qualcosa che non va, sorry. Il tuo amico a 14 anni non penso volesse fare l'autista dell'autobus.
Si vabbhe ok, un giorno crescerai pure tu.
Hador
17th February 2011, 11:10
non hai risposto :nod:
Arthu
17th February 2011, 11:44
Le famose estetiste premio nobel.:rotfl:
E' grazie a loro che usiamo il forum mica a turing e a von neumann.:nod:
Dai torniamo 60 anni indietro quando il muratore ti stuccava un muro, te gli davi un coniglio appena spellato, e si andava a fare il carbone in maremma e in sardegna
Qualsiasi paese che non incentiva la cultura farà una fine indegna, non reggerà il passo degli altri, e evaporerà
NickZip
17th February 2011, 13:46
non hai risposto :nod:
Ho già risposto con gli interventi precedenti e lavorando da anni per il ministero dell'istruzione/università/ricerca alla macchina dei test nazionali (produzione/correzione/pubblicazione graduatorie) ed avendo nel contempo accesso alle carriere studentesche, ho la presunzione di pensare di avere un minimo il polso della situazione. Poi tu ovviamente sei liberissimo di continuare a pensarla differentemente ci mancherebbe.
powerdegre
17th February 2011, 14:02
I laureati non son troppi lo ripeto per l'ennesima volta. Anzi, la riforma (la prima riforma) è stata fatta e voluta per facilitare e aumentare il flusso di laureati in modo da adeguarsi al resto d'europa/mondo.
NONOSTANTE la riforma siamo sempre agli ultimi posti come laureati.
La frase giusta è "ridotti come siamo al turismo e alla piccola impresa" .
La cause le lascio a voi ce ne son per tutti :nod:
Tra l'altro sorvoliamo su cosa cè dietro a quel "piccola impresa" ...
Io non voglio discutere su quanto posso essere valida l'attuale situazione e su come dovrebbe essere idealmente, ti dico pero' che, allo stato attuale delle cose, questa e' la situazione e chi si deve inserire nel mondo del lavoro lo fa in base alla realta', non in base a come te vorresti che fosse il tuo mondo ideale, e l'attuale realta', giusta o sbagliata che sia, vede che siamo ridotti in queste condizioni.
Capisco quel che dici in relazione agli altri paesi, ma diventa un discorso sterile al momento in cui noi abbiamo di fatto una minore necessita'. Giusto? Sbagliato? Non e' rilevante, la gente non porta a casa la pagnotta con i se ed i ma.
Alkabar
17th February 2011, 14:34
Le famose estetiste premio nobel.:rotfl:
E' grazie a loro che usiamo il forum mica a turing e a von neumann.:nod:
Dai torniamo 60 anni indietro quando il muratore ti stuccava un muro, te gli davi un coniglio appena spellato, e si andava a fare il carbone in maremma e in sardegna
Qualsiasi paese che non incentiva la cultura farà una fine indegna, non reggerà il passo degli altri, e evaporerà
Non volevo dirlo, ma l'ho pensato forte, ti giuro.
marlborojack
17th February 2011, 14:35
Le famose estetiste premio nobel.:rotfl:
E' grazie a loro che usiamo il forum mica a turing e a von neumann.:nod:
Dai torniamo 60 anni indietro quando il muratore ti stuccava un muro, te gli davi un coniglio appena spellato, e si andava a fare il carbone in maremma e in sardegna
Qualsiasi paese che non incentiva la cultura farà una fine indegna, non reggerà il passo degli altri, e evaporerà
:rotfl:
Alkabar
17th February 2011, 14:35
Io non voglio discutere su quanto posso essere valida l'attuale situazione e su come dovrebbe essere idealmente, ti dico pero' che, allo stato attuale delle cose, questa e' la situazione e chi si deve inserire nel mondo del lavoro lo fa in base alla realta', non in base a come te vorresti che fosse il tuo mondo ideale, e l'attuale realta', giusta o sbagliata che sia, vede che siamo ridotti in queste condizioni.
Capisco quel che dici in relazione agli altri paesi, ma diventa un discorso sterile al momento in cui noi abbiamo di fatto una minore necessita'. Giusto? Sbagliato? Non e' rilevante, la gente non porta a casa la pagnotta con i se ed i ma.
Su quel "minore necessità" Amiag si trasformerà in un Super Sayan.
Hador
17th February 2011, 16:23
Le famose estetiste premio nobel.:rotfl:
E' grazie a loro che usiamo il forum mica a turing e a von neumann.:nod:
Dai torniamo 60 anni indietro quando il muratore ti stuccava un muro, te gli davi un coniglio appena spellato, e si andava a fare il carbone in maremma e in sardegna
Qualsiasi paese che non incentiva la cultura farà una fine indegna, non reggerà il passo degli altri, e evaporeràgg :sneer:
Zaider
17th February 2011, 16:50
Hador ed Alka, chiedo scusa se non ho risposto ieri, mi sono preso un pò di tempo per pensarci sopra (e nerdare a Rift).
Ho pensato di fare un WoT stile Mclove per spiegarvi punto per punto come mai io dico cose giuste e voi sostenete punti di vista allucinanti (o meglio, ingenui e privi di un qualunque fondamento economico), ma poi finiremmo a flammare sul fatto che io dico cose "ingiuste" (come mi ha accusato Marlboro) e voi rispondete con luoghi comuni e pochissima cognizione di causa (Hador e le sue idee di "investimento e tagli vari" ).
Quindi vi do un piccolo compito a casa, del costo di 15€, un libro scritto da Giovanni Valotti, Direttore della Divisione Master della SDA Bocconi e Docente senior dell'Area Public Management & Policy della SDA Bocconi, che si chiama "Fannulloni si diventa", in cui si tratta in modo molto discorsivo (pochi numeri ma concetti espressi in modo chiaro) dell'amministrazione pubblica nel suo insieme e sullo spreco di risorse.
E' un libro piuttosto semplice e discorsivo, non richiede praticamente nessun fondamento base di economia e quindi è davvero alla portata di tutti; ve lo consiglio caldamente, così potrete farvi un'idea del perchè sarebbe "meglio" privatizzare e dello sperpero continuo della macchina statale.
edit: prima di far nascere flame, non è il testo di scuola che usiamo per amministrazione e management delle istituzioni pubbliche. è solo un testo integrativo e facoltativo. ci tengo a precisarlo, anzi il mio docente è davvero di sinistra sfacciata -.-"
Hador
17th February 2011, 17:00
che minchia centra lo spreco di risorse?
qua c'è poco da discutere, basta copiare quel che fanno (di buono) negli altri paesi invece che inventar l'acqua calda.
e soprattutto, bel corso di gestione pubblica se vi insegnano che è impossibile e bisogna privatizzare tutto :sneer:
Zaider
17th February 2011, 17:02
che minchia centra lo spreco di risorse?
qua c'è poco da discutere, basta copiare quel che fanno negli altri paesi invece che inventar l'acqua calda.
Te lo spiego.
LO STATO SPRECA SOLDI.
L'ISTRUZIONE NECESSITA PIU' FONDI E LO STATO NON PUO' SOSTENERLI.
ANCHE TROVANDOLI ANDREBBERO PERSI.
poichè uno stato, essendo LA PRIMA impresa, ha il compito di creare ricchezza, dovrebbe mantenere una struttura che invece di creare valore lo brucia? è uno dei temi trattati hador. e cmq se metti il ts dei quad damage (sono loggato ora) ti spiego in diretta ciò che sto leggendo e che riguarda proprio gli altri paesi :)
Zl4tan
17th February 2011, 17:03
no hador, sono convinto che fare copia-incolla dagli altri stati è sempre un male...
ogni ordinamento ha le sue peculiarità...
tuttavia neanche io ho capito cosa c'entri lo spreco di risorse con le shampiste :afraid:
Zaider
17th February 2011, 17:05
Con le shampiiste ovviamente nulla, è che tot pagine fa avevamo iniziato un discorso e avevo promesso un reply, che ho fatto in ritardo :)
Hador
17th February 2011, 17:06
mi sto prendendo un caffè, sto scrivendo la tesi altro che ts -_-
quindi praticamente dato che lo stato non è capace di organizzarsi per coprire le spese e minimizzare lo spreco, la soluzione invece che attuare delle riforme è privatizzare, con tutta la merda che comporta (a livello di istruzione non a livello di bilancio). Bhe bella soluzione. A sto punto famolo anche per la sanità :nod:
corso di gestione finanze pubbliche, prima lezione: non siamo capaci, privatizziamo. Scritto e orale.
Zaider
17th February 2011, 17:11
mi sto prendendo un caffè, sto scrivendo la tesi altro che ts -_-
quindi praticamente dato che lo stato non è capace di organizzarsi per coprire le spese e minimizzare lo spreco, la soluzione invece che attuare delle riforme è privatizzare, con tutta la merda che comporta (a livello di istruzione non a livello di bilancio). Bhe bella soluzione. A sto punto famolo anche per la sanità :nod:
corso di gestione finanze pubbliche, prima lezione: non siamo capaci, privatizziamo. Scritto e orale.
L'hai scritto in modo dispregiativo, ma si.
E cmq ti faccio ragionare su di una cosa, la qualità dell'istruzione. Al momento ti sembra che i docenti delle scuole (TUTTE) statali siano sempre "di qualità" ? quanti riempiono palesemente la sedia? la macchina dei concorsi statali ti sembra premiare chi merita o dare cattedre agli amici ed amici di amici ? (sono retorico, mia madre ha insegnato per 30 anni, e mio padre ha insegnato all'università, quindi so di cosa parlo).
In una struttura di tipo privato le persone vengono assunte tramite colloquio, portando CV e referenze; ovviamente si pigliano cmq dei cazzoni, ma la possibilità viene quantomeno ridotta. Inoltre essendo dei dipendenti possono essere soggetti a norme disciplinari ed incentivati nel caso in cui dimostrino dei buoni risultati (feedback degli studenti piuttosto che altri sistemi da studiare ad hoc). Idem per assistenti e via discorrendo; una volta stilati un BILANCIO CON VALORE LEGALE non solo è più semplice stabilire budget ed obiettivi, ma anche i criteri di valutazione delle performance (che nella struttura pubblica sono MARCI o addirittura INESISTENTI).
Ti sembra così male?
edit: inolte con un bilancio eventuali investitori esterni potrebbero voler subentrare investendo risorse. Riallocando così liquidi inutilizzati, che in fondo è ciò che vorresti pure te.
Zl4tan
17th February 2011, 17:12
ma stiamo parlando di privatizzare la scuola o tutto ciò che è possibile privatizzare?
imho la scuola non andrebbe mai privatizzata, altre cose si (ferrovie, primo esempio che mi viene)
Zaider
17th February 2011, 17:14
ma stiamo parlando di privatizzare la scuola o tutto ciò che è possibile privatizzare?
imho la scuola non andrebbe mai privatizzata, altre cose si (ferrovie, primo esempio che mi viene)
Questa è una domanda di una difficoltà/peso molto superiore alla mia cultura... preferisco che qualcuno più preparato di me risponda, potrei scrivere cagate.
Hador
17th February 2011, 17:18
L'hai scritto in modo dispregiativo, ma si.
E cmq ti faccio ragionare su di una cosa, la qualità dell'istruzione. Al momento ti sembra che i docenti delle scuole (TUTTE) statali siano sempre "di qualità" ? quanti riempiono palesemente la sedia? la macchina dei concorsi statali ti sembra premiare chi merita o dare cattedre agli amici ed amici di amici ? (sono retorico, mia madre ha insegnato per 30 anni, e mio padre ha insegnato all'università, quindi so di cosa parlo).
In una struttura di tipo privato le persone vengono assunte tramite colloquio, portando CV e referenze; ovviamente si pigliano cmq dei cazzoni, ma la possibilità viene quantomeno ridotta. Inoltre essendo dei dipendenti possono essere soggetti a norme disciplinari ed incentivati nel caso in cui dimostrino dei buoni risultati (feedback degli studenti piuttosto che altri sistemi da studiare ad hoc). Idem per assistenti e via discorrendo; una volta stilati un BILANCIO CON VALORE LEGALE non solo è più semplice stabilire budget ed obiettivi, ma anche i criteri di valutazione delle performance (che nella struttura pubblica sono MARCI o addirittura INESISTENTI).
Ti sembra così male?
quindi invece di sistemare la meccanica dei concorsi e inserire della vera meritocrazia, privatizzi. Aziende italiane con partecipazione statale: l'esempio della meritocrazia italiana. Tipo, mhn, FS :nod:
Ma privatizziamo! Risultato? Dato che c'è valore legale del titolo di studio, puoi giocare al ribasso per risparmiare. Tanto basta arrivare col pezzo di carta in mano. Esattamente come avviene adesso in molte facoltà private. Quel che ti sfugge è che la didattica non si valuta col bilancio e che, conseguentemente, non si ottiene una buona università privatizzandola. Otterresti una buona università inserendo dei criteri di performance veri e eliminando l'equiparazione legale di tutte le univeristà. Ma l'ultima riforma, tanto per dire, è andata nella direzione opposta.
il discorso finisce qua per me, mi pare inutile continuare.
ps. l'inghilterra viene di solito presa come esempio di disastro della privatizzazione delle ferrovie.
Zaider
17th February 2011, 17:21
Idem, è complicato spiegare il concetto di "obiettivo realistico" o "realizzabile" a chi non ha voglia di ascoltarlo.
Sottointeso. La mia università è privata e non mi pare che goda di cattiva fama.
Karidi
17th February 2011, 17:25
Idem, è complicato spiegare il concetto di "obiettivo realistico" o "realizzabile" a chi non ha voglia di ascoltarlo.
Sottointeso. La mia università è privata e non mi pare che goda di cattiva fama.
Qual'è?
Zaider
17th February 2011, 17:26
Bocconi
Arthu
17th February 2011, 17:29
1) Fare la parrucchiera
2) Privatizzare le università
3) Non mandare i figli all'università in quanto inutile
4) Risparmiare i soldi pubblici dell'università per la ricerca verso capelli ogm che crescono velocissimi e quindi vanno tagliati molto più spesso
6) Profit.
:nod:
Karidi
17th February 2011, 17:30
Bocconi
Però è innegabile che anche la Bocconi ultimamente ha perso il suo status e la fama che aveva un po di anni fà, però a Milano a livello di Economia non c'è molta scelta.
Sono solo Bocconi e Bicocca hanno scelta in questo ambito, la Statale ha un corso di Economia Europea e la Cattolica non la considerò nemmeno.
Hador
17th February 2011, 17:35
tu paghi 10 12k quel che è di rata non perchè ti insegnano l'economia meglio che in bicocca ma perchè la bocconi ha una rete con un insieme di aziende (scelte ovviamente da lei con criteri suoi) che facilita l'ingresso nel mondo del lavoro. Il fatto che la didaddica sia buona è irrilevante da questo punto di vista, soprattutto in una materia come l'economia dove ognuno dice quel cazzo che vuole. Il tuo pezzo di carta ha lo stesso valore di quello di qualsiasi altro laureato in economia, a prescindere dalla qualità e dal nome. Se la bocconi non avesse una serie di accordi con le aziende non ci andrebbe una minchia di nessuno. Non è un gran esempio positivo dal mio personale punto di vista, dato che se questo può andar bene per economia, ti vorrei vedere a contestualizzarmelo in informatica, fisica, matematica, etc.
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