View Full Version : 25 anni fa...
Dr.Doomed
26th April 2011, 08:54
F7lFPAWG7OE
Motivi per ricordarsi per bene quanto accaduto allora ce ne hanno forniti parecchi, soprattutto negli ultimi tempi.
25 anni dalla presa di coscienza riguardo cosa sia veramente un disastro nucleare: quanto meno in questo l'incidente ha avuto un tragica utilita`. Peccato sia stato necessario un richiamino in salsa giapponese per rinfrescare tale lezione... :nod:
Alkabar
26th April 2011, 09:07
F7lFPAWG7OE
Motivi per ricordarsi per bene quanto accaduto allora ce ne hanno forniti parecchi, soprattutto negli ultimi tempi.
25 anni dalla presa di coscienza riguardo cosa sia veramente un disastro nucleare: quanto meno in questo l'incidente ha avuto un tragica utilita`. Peccato sia stato necessario un richiamino in salsa giapponese per rinfrescare tale lezione... :nod:
Gli esseri umani hanno la tendenza ad aver bisogno di farsi davvero male prima di capire che sbagliano. Poi ci sono quelli che ci muiono pure, ma quella è pur sempre selezione naturale.
Dr.Doomed
26th April 2011, 09:11
La maledizione degli uomini è che essi dimenticano. (cit)
Eltarion
26th April 2011, 09:11
lungi da me voler dire che il nucleare non è pericoloso, ma bisogna ricordare che anche il carbone fa i suoi bei danni...quoto un articolo preso non ricordo dove (dopo cerco) poco tempo fa
Dopo tutto quello a cui stiamo assistendo in questi giorni proveniente dal Giappone, nessuno più si permette di dire (se non i più testardi) che il nucleare è sicuro. Ma per essere onesti, bisogna anche ammettere che il nucleare non è la forma energetica più pericolosa di tutte.
Bisogna partire da un assioma, e cioè che ogni centrale può esplodere, solo che quando accade ad una nucleare, i tassi di mortalità risultanti, per non considerare il terrore generato, sono di gran lunga superiori a tutte le altre fonti messe insieme. Ma se volessimo contare i morti che provoca ogni fonte energetica, considerando anche quando funziona normalmente, scopriremmo che il carbone è più pericoloso persino di una bomba atomica.
Tutti sembrano dimenticare che la combustione del carbone emette continuamente un flusso incontrollato di mercurio e radionuclidi. Ci sono infatti degli impatti diretti e indiretti sulle vie respiratorie dovuti al flusso costante di emissioni di particelle provenienti dal camino durante la combustione del carbone. Come spiega Phil McKenna su New Scientist: Le particelle fini delle centrali elettriche a carbone uccidono circa 13.200 persone ogni anno solo negli Stati Uniti, secondo il Boston Clean Air Task Force. Gli incidenti mortali provengono dall’estrazione e il trasporto di carbone, e altre forme di inquinamento connesse. Al contrario, l’Agenzia internazionale dell’energia atomica e le Nazioni Unite stimano che il tributo di morte per cancro dopo la catastrofe di Chernobyl del 1986 raggiungerà i circa 9000 morti.
I Governi nazionali e le organizzazioni scientifiche stanno cercando il modo per rendere sicuro il nucleare, ma dovrebbero rendersi conto che, se non passiamo alle rinnovabili, anche le altre forme che dovrebbero accompagnare l’atomo sono altrettanto o più pericolose. Perché non si fa lo stesso con il carbone? Questa fonte fornisce oggi al mondo più energia di quanta ne fornisca il nucleare, eppure a nessuno sembra importare delle vittime che fa.
Il discorso diventa ancora peggiore se si prende in considerazione l’altra forma energetica più diffusa al mondo dopo il carbone, e cioè il gas naturale. Anch’esso infatti contiene una certa quantità di mercurio che, una volta evaporato, diventa nocivo per gli esseri umani. Il mercurio è generalmente rimosso dal gas naturale che viene inviato ai nostri fornelli, ma rimane in molte delle centrali elettriche che lo utilizzano.
In definitiva, osservando i dati della IEA pubblicati sopra, viene da chiedersi se è così giusto concentrarsi solo sulla sicurezza del nucleare quando carbone e gas creano più morti con il funzionamento normale rispetto ad un evento eccezionale come l’esplosione di una centrale atomica. Discorso diverso per l’idroelettrico, considerato come secondo più pericoloso, ma sempre in relazione alla distruzione di una diga di enormi dimensioni, evento ancor più raro di un disastro nucleare. Ancora una volta il ricorso alle rinnovabili si dimostra la scelta più saggia.
Non sarebbe prorpio il thread giusto e non voglio neanche scatenare un flame, questa non è una provocazione ma solo uno spunto di riflessione.
Mosaik
26th April 2011, 10:22
E' un po' come avviene per gli incidenti aerei :)
Necker
26th April 2011, 10:42
beh diciamo che del nucleare si può fare a meno, dell'aereo oggettivamente no. Sempre che quello fosse il senso eh..
Mosaik
26th April 2011, 10:53
Certo anche questo è vero :D
Eltarion
26th April 2011, 10:59
beh diciamo che del nucleare si può fare a meno, dell'aereo oggettivamente no. Sempre che quello fosse il senso eh..
Puoi farne a meno perchè hai le centrali a carbone e a gas che però tra una cosa e l'altra producono più vittime del nucleare...
Alkabar
26th April 2011, 11:21
Puoi farne a meno perchè hai le centrali a carbone e a gas che però tra una cosa e l'altra producono più vittime del nucleare...
In che senso? I danni prodotti da Fukushima non sono quantificabili, quell'area non sarà mai piu' abitabile. Un sacco di tecnici giapponesi moriranno nei prossimi mesi e un bel po' di persone si troverà o un cancro alla tiroide, che è gestibile, ma non è bella roba, o un cancro ai reni o ai polmoni per via del cesio radioattivo. Senza poi considerare i danni all'area marina attorno a Fukushima, che non ci voglio pensare.
Necker
26th April 2011, 11:21
scusa? non ho mai visto una turbogas ammazzare qualcuno, nè gente crepare sommersa da una montagna di carbone.
Sarà meglio che ti spieghi perchè la tua affermazione presa così non ha ragion d'essere.
Eltarion
26th April 2011, 12:10
In che senso? I danni prodotti da Fukushima non sono quantificabili, quell'area non sarà mai piu' abitabile. Un sacco di tecnici giapponesi moriranno nei prossimi mesi e un bel po' di persone si troverà o un cancro alla tiroide, che è gestibile, ma non è bella roba, o un cancro ai reni o ai polmoni per via del cesio radioattivo. Senza poi considerare i danni all'area marina attorno a Fukushima, che non ci voglio pensare.
Nell'articolo considera l'incidente di chernobyl contando anche le morti per tumori e conseguenze dalle radazioni. Tra l'altro questo non è un discorso nuovo, era gia' stato affrontato da Oscar Giannino nel suo programma al mattino su Radio24.
Attenzione però nessuno cerca di dimostrare che il nucleare sia più sicuro delle attuali tecnologie, ma l'intento è, invece, quello di spronare le persone a non fermarsi agli allarmismi propinati dai media, ma di approfondire. Intendo che prendere come esempio i disatri e dire "pehhhhhh ve l'avevo detto io che il nucleare è l'apocallisse" è quantomeno superficiale.
scusa? non ho mai visto una turbogas ammazzare qualcuno, nè gente crepare sommersa da una montagna di carbone.
Sarà meglio che ti spieghi perchè la tua affermazione presa così non ha ragion d'essere.
Ma hai letto il quote? Ti è chiaro? Se non lo fosse dimmi cosa non è chiaro altrimenti non so come aiutarti.
Alkabar
26th April 2011, 12:17
Il punto è Eltarion: anche se? Il nucleare a fissione è una tecnologia da evitare, ha troppi compromessi da tenere in considerazione e fa troppi danni, seguendo legge di distro esponenziale per altro, un disastro ogni 20 anni non ce lo possiamo permettere.
Non è allarmismo, è solo che è una tecnologia del cazzo.
Fukushima: danni inquantificabili, impatto ambientale inquantificabile. Non è nemmeno da fermarsi a pensare.
Eltarion
26th April 2011, 12:21
Il punto è Eltarion: anche se? Il nucleare a fissione è una tecnologia da evitare, ha troppi compromessi da tenere in considerazione e fa troppi danni, seguendo legge di distro esponenziale per altro, un disastro ogni 20 anni non ce lo possiamo permettere.
Non è allarmismo, è solo che è una tecnologia del cazzo.
Fukushima: danni inquantificabili, impatto ambientale inquantificabile. Non è nemmeno da fermarsi a pensare.
Si infatti in linea di massima concordo con te. E' solo che sento molti che mi dicono che il nucleare è la tecnologia più dannosa di tutte portando come esempio i disastri e secondo me è davvero un discorso sterile soprattutto se pensi ai disatri avvenuti per le dighe...
L'articolo, tra l'altro, vuole dimostrare che alla fine dei conti le tecnologie più sicure sono quelle rinnovabili...
Personalmente penso che le rinnovabili siano la via da seguire, ma finchè le rese non saranno economicamente profique come copriamo il fabbisogno? Altre centrali a gas o a carbone? Io non credo sia la scelta giusta prorpio perchè anche in un'ottica di sicurezza non sono poi tanto meglio del nucleare...però le alternative a mia conoscenza sono poche...
Necker
26th April 2011, 12:28
eltarion hai detto che il gas ed il carbone han fatto più morti del nucleare, dire che è una sonora minchiata è ancora poco.
gallack
26th April 2011, 12:29
Il costo sociale di un chernobyl e di una fukushima non è calcolabile....se ci sono incidenti in centrale a carbone e/o turbogas i danni (anche ingenti) sarebbero limitati sia nei termini di vite umane, riqualificazione/bonifica dell'area attinente all'impianto.
il costo di una centrale nucleare non viene fatto calcolando il costo sociale, infatti nessuna compagnia assicurativa si sognerebbe di fornire una copertura dei rischi.
Alkabar
26th April 2011, 12:30
Si infatti in linea di massima concordo con te. E' solo che sento molti che mi dicono che il nucleare è la tecnologia più dannosa di tutte portando come esempio i disastri e secondo me è davvero un discorso sterile soprattutto se pensi ai disatri avvenuti per le dighe...
L'articolo, tra l'altro, vuole dimostrare che alla fine dei conti le tecnologie più sicure sono quelle rinnovabili...
Personalmente penso che le rinnovabili siano la via da seguire, ma finchè le rese non saranno economicamente profique come copriamo il fabbisogno? Altre centrali a gas o a carbone? Io non credo sia la scelta giusta prorpio perchè anche in un'ottica di sicurezza non sono poi tanto meglio del nucleare...però le alternative a mia conoscenza sono poche...
Si fanno meno figli, si tengono i consumi stabili e si copre piano piano tutto con le rinnovabili.
Eltarion
26th April 2011, 12:33
eltarion hai detto che il gas ed il carbone han fatto più morti del nucleare, dire che è una sonora minchiata è ancora poco.
Informati per favore... (ad esempio qui (http://www.alfonsofuggetta.org/?p=9502), ma prova a cercare un po' su google)pensa solo anche a tutti i disatri procurati dalle petrolieri...dalle trivellazioni...o alle malattie generate dai prodotti di scarto della combustione. Che la mortalità delle centrali a carbone e a gas sia più alta di quelle delle centrali nucleari non è un'opinione, ma un dato statistico...appena ritrovo i siti con i dati li linko. Tra l'altro come dicevo prima anche Oscar Giannino aveva fatto un'indagine sullo stesso argomento e direi che Giannino non è proprio il primo pirla che passa. Provate solo per un momento a liberarvi dai vostri preconcetti e usato un po' di ragionamento critico!
Ecco un altro articolo che avevo trovato! (http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/Indici_di_mortalit%C3%A0_nella_produzione_di_energ ia_elettrica), presenta anche tutti i calcoli statistici.
Si fanno meno figli, si tengono i consumi stabili e si copre piano piano tutto con le rinnovabili.
Eh bhe queste si che sono soluzioni... -.-
1) Fare meno figli : non ti rispondo neanche
2) Tenere i consumi stabili: innovazione tecnologica = più consumi questo è ovvio. L'industrializzazione domanda sempre più energia...non si sta parlando di privati, il problema dei consumi è più sentito dalle industrie.
3) si copre piano piano tutto con le rinnovabili: con un piano quinquennale? Scherzo :sneer:
Alkabar
26th April 2011, 13:12
Informati per favore... (ad esempio qui (http://www.alfonsofuggetta.org/?p=9502), ma prova a cercare un po' su google)pensa solo anche a tutti i disatri procurati dalle petrolieri...dalle trivellazioni...o alle malattie generate dai prodotti di scarto della combustione. Che la mortalità delle centrali a carbone e a gas sia più alta di quelle delle centrali nucleari non è un'opinione, ma un dato statistico...appena ritrovo i siti con i dati li linko. Tra l'altro come dicevo prima anche Oscar Giannino aveva fatto un'indagine sullo stesso argomento e direi che Giannino non è proprio il primo pirla che passa. Provate solo per un momento a liberarvi dai vostri preconcetti e usato un po' di ragionamento critico!
Ecco un altro articolo che avevo trovato! (http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/Indici_di_mortalit%C3%A0_nella_produzione_di_energ ia_elettrica), presenta anche tutti i calcoli statistici.
Eh bhe queste si che sono soluzioni... -.-
1) Fare meno figli : non ti rispondo neanche
2) Tenere i consumi stabili: innovazione tecnologica = più consumi questo è ovvio. L'industrializzazione domanda sempre più energia...non si sta parlando di privati, il problema dei consumi è più sentito dalle industrie.
3) si copre piano piano tutto con le rinnovabili: con un piano quinquennale? Scherzo :sneer:
Questo è l'unico libro serio al riguardo, tutto il resto è fuffa:
http://www.withouthotair.com/
Eltarion
26th April 2011, 13:18
Questo è l'unico libro serio al riguardo, tutto il resto è fuffa:
http://www.withouthotair.com/
Ah bhe quest'affermazione si che apre al dialogo! :P
Alkabar
26th April 2011, 13:22
Ah bhe quest'affermazione si che apre al dialogo! :P
Ripeto: non c'è davvero niente da considerare, il nucleare basato su uranio è una tecnologia del cazzo.
Leggi il libro, parla di tutto quello che puoi immaginare dell'energia. Anche del nucleare, dei vantaggi degli svantaggi e cosi' via. Non è politicizzato per di piu'.
C'è Rubbia che ha messo a punto le centrali nucleari al torio per di piu', ma nessuno ha mai la lungimiranza di considerarle.
il libro fa capire che con tutte le possibilità che abbiamo in termini di energia non c'è nessun trade-off da considerare tra safety e energia prodotta.
Edit: Ah, me l'ha consigliato uno scienziato mio amico dell'ABB, cioè quelli che le politiche energetiche le fanno. Come dicevo: tutto il resto è fuffa.
Kolp
26th April 2011, 13:28
oscar giannino non e' il primo pirla, e' il secondo...
stai mischiando un sacco di argomenti diversi e cercando di far uscire il nucleare alla meno peggio. parli di scarti del processo di raffinazione e combustione dei derivati del petrolio o cmq carbone (sempre ch4), ma poi sul nucleare il problema delle scorie che ci mettono millenni a de "radiativizzarsi" non lo conti?
le fonti rinnovabili sono le piu' sicure, ma poi citi i disastri alle dighe ...
scappo che ho il treno
w
Eltarion
26th April 2011, 14:08
Ripeto: non c'è davvero niente da considerare, il nucleare basato su uranio è una tecnologia del cazzo.
Leggi il libro, parla di tutto quello che puoi immaginare dell'energia. Anche del nucleare, dei vantaggi degli svantaggi e cosi' via. Non è politicizzato per di piu'.
C'è Rubbia che ha messo a punto le centrali nucleari al torio per di piu', ma nessuno ha mai la lungimiranza di considerarle.
il libro fa capire che con tutte le possibilità che abbiamo in termini di energia non c'è nessun trade-off da considerare tra safety e energia prodotta.
Edit: Ah, me l'ha consigliato uno scienziato mio amico dell'ABB, cioè quelli che le politiche energetiche le fanno. Come dicevo: tutto il resto è fuffa.
Capito, se riesco ci do un'occhiata :)
oscar giannino non e' il primo pirla, e' il secondo...
stai mischiando un sacco di argomenti diversi e cercando di far uscire il nucleare alla meno peggio. parli di scarti del processo di raffinazione e combustione dei derivati del petrolio o cmq carbone (sempre ch4), ma poi sul nucleare il problema delle scorie che ci mettono millenni a de "radiativizzarsi" non lo conti?
le fonti rinnovabili sono le piu' sicure, ma poi citi i disastri alle dighe ...
scappo che ho il treno
w
Kolp con il mio post non volevo dimostrare assolutamente nulla. Era solo uno spunto di discussione per far capire che demonizzare a priori il nucleare è sbagliato, che non bisogna fermarsi alle paure ataviche o agli allarmismi dei media o peggio ancora alle "mode". L'articolo infatti presenta un'indagine sui dei dati statistici sulla mortalità diretta e indiretta delle varie fonti energetiche.
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