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View Full Version : [Scrittura] La bacheca di W2K1



Tanek
3rd August 2012, 12:01
Stamattina mentre scrivevo un po' (in metro tramite cellulare) mi è passata per la testa questa idea.
Ho pensato che potesse essere bello (e utile) un thread in cui qualche scrittore (nel senso più ampio del termine ovviamente, dal principiante allo scrittore di professione passando per il semplice appassionato) possa postare qualcosa di suo che ha voglia di far leggere. E, perchè no, un thread in cui possa anche chiedere qualche parere, qualche commento ed eventualmente qualche consiglio.
Ognuno ha le sue preferenze e le sue modalità per "far leggere" ciò che scrive, a volte non si vuole far leggere ciò che si è scritto o non si ha voglia di ricevere dei commenti, ma la presenza attiva in questo thread è ovviamente una cosa facoltativa quindi ognuno potrà scegliere di postare/linkare ciò che vuole, l'unica regola è che sia stato scritto dalla sua mano (o dalla sua tastiera ;) ).
Vi chiedo solo uno sforzo di serietà se vi interessa la cosa: niente link a caso e niente commenti non costruttivi. Grazie.

Vi piace come idea?

Parto io.

http://tanek81.wordpress.com/2012/03/20/rimettere-in-ordine-tutto/
Credo sia ciò che sono riuscito a scrivere meglio (almeno tra ciò che ho pubblicato) negli ultimi 7/8 mesi, ogni volta che lo rileggo sento di nuovo ciò che provavo in quei giorni. Però per me è troppo facile, ricordo bene quel periodo, mi piacerebbe sapere se a qualcun altro trasmette qualcosa di forte.
(che poi alla fine sono i motivi per cui scrivo, per far riflettere e per trasmettere qualcosa, oltre che per ricordare a me determinati momenti e determinate sensazioni)

http://tanek81.wordpress.com/2012/06/18/riflessi/
Piccolo (piccolissimo) racconto in cui credo di essere riuscito a mescolare abbastanza bene realtà e pensieri, è un piccolo specchio dello stile che vorrei continuare ad utilizzare (e migliorare) nei racconti che sto scrivendo (e che scriverò).

PS: c'è qualcuno che segue un corso di scrittura?
PS2: io sono ovviamente un principiante e un appassionato, il mio lavoro (purtroppo, forse) non ha a che fare con la scrittura.

Tacitus
3rd August 2012, 12:56
le poesie sono ammesse?
meglio di no , immagino già i vari commenti che ne seguirebbero ^^

ilsagola
3rd August 2012, 13:00
Riguardo il primo:
Non so da perfetto profano ( mi so letto solo un pò di libri sulla scrittura e la sceneggiatura, qualche seminario e un corso, purtroppo, lasciato a metà ) non mi convince completamente, c'è qualche ripetizione di troppo e qualche passaggio tipo libri-pensieri che non mi piace più di tanto. Le sensazioni invece son trasmesse abbastanza coerentemente

Il secondo me lo leggerò appena trovo du minuti e ti dico. In ogni caso bell'idea, anche io ho roba da postare, eventualmente degli estratti di alcune bozze di sceneggiatura :)

Tanek
3rd August 2012, 13:03
le poesie sono ammesse?
meglio di no , immagino già i vari commenti che ne seguirebbero ^^
Sì, sono ammesse.
E i commenti dovranno essere (e saranno, te lo garantisco) conformi allo spirito e al tono di questa sezione (cosa che ho già chiesto nell'OP), non è una sezione in cui si può replyare a caso nè una sezione di commenti trolleggianti.

Se hai letto qualcosina di mio mi piacerebbe leggere qualche tuo commento, se ti va ovviamente.

Karidi
3rd August 2012, 13:39
Scritto sul treno la mattina...

Cronaca di un viaggio la mattina, con un nuovo rito come conoscere persone per compressione....tale rito ha efficacia nel periodo di apertura delle scuole e università e alle 8.02 del mattino.

Il rito viene annunciato sempre da un messaggio funesto, "il treno S5 proveniente da Varese e diretto a treviglio, viaggia con X minuti di ritardo, Trenitalia si scusa del disagio"....strano ormai hanno inserito il ritardo accademico non succede mai...

Ma ecco l'arrivo del treno ed immancanbile la porta con il cartello "porta guasta inutilizzabile" ormai si scommette sul numero di queste non sulla presenza.

Ed ecco che si aprono le porte e si cerca di salire ma davanti ti si pone una muraglia umana compatta che avrebbe fatto impallidire anche Leonida e i suoi 300 Spartani alle termopili..passato lo sconforto della visione cerchi di posizionarti nel migliore dei modi andando contro le leggi della fisica e della compressione dei corpi solidi, preparandoti al viaggio in modello sardina che ti aspetta.

Come sempre si presenta l'animale mitologico da prevenzione, colui o colei che si posizionano davanti alla porta per essere sicuri di scendere anche se la loro fermata è il capolinea.......

Ma durante il viaggio iniziano i primi eventi del rituale, nel tentativo di tenerti in equilibrio appoggiandoti a qualsiasi cosa, arriva puntuale la lamentela che nel più delle volte trasforma la persona più mite in un rivoluzionario di San Pietroburgo nel 1916.....e iniziano dibattiti e comizzi nella speranza che non si veda il Capotreno che è soggetto alla lapidazione verbale.

Ma il peggio deve ancora venire, come per soggetti che l'età della crescità è durata solo qualche mese come me, vedono come un incubo.....i capelli di quello che ti sta a pochi centimetri dal naso....si passa da chi utilizza il Castrol OIL TS per motori a 2 tempi, fino alla fanciulla che per sollievo del malcapitato usa uno shampoo alla mela....ma il peggio è uno strano essere chiamato "Donnas con Capellus lungos e sindrome della chioma lucente" che con la frequenza di un metronomo ogni 30 secondi, ti spazzola il viso come se fossi un Vaso ming attaccato da uno swifter e dopo un po si gira e con uno sguardo candido ti chiede "o scusa..." e te "ma no nulla, sempre desiderato essere frustato tutte le mattine è meglio del buongiorno normale"

Ed ecco il dramma, quando vieni trafitto sul piede come un novello Achille nel tallone, dal tacco 12 di quella davanti, che si gira candidamente "scusamiiii" e te "ma no successo nulla", mentre tieni il dolore dentro e pensando batti il recordo mondiale di concatenamento di Santi Random per finire con un "cazzo ma proprio a me doveva capitare la regina del Gatto a nove code"

Per poi arrivare dopo che ci si assesta alla stazione successiva, dove immancabile sale lui il mangager in carriera con il suo Blackberry Enterprise biturbo a telefono mentre sta cercando di risollevare il PIL italiano vedendo croccantini per gatti usati.

Ma il vero incubo sono le donne dai 35 ai 55, che sembrano minute ma salgono con la potenza di Castrogiovanni durante una mischia rugbistica e con a Tracolla una borsa di dimensioni imprecisate usata come ariete per portoni negli assedi ai castelli, la faccia degli uomini attorno rispecchia solo una domanda, "ma che cavolo ci tieni dentro..." e le donne con aria solidale "è solo un kit di sopravvivenza giornaliera"

Altro comportamento che non si spiega è la mutazione dei volumi, alla fermata scendono 10 persone e ne salgono 3 ma si sta più stretti un po come la coda in tangenziale tutti fermi, e dopo 50 mt il vuoto.

Ma ecco arrivare Milano Repubblica e il nostro eroe scende guadagnando quei pochi minuti di liberta per poi ributtarsi in un altro Mostro Mitologico pari una vera chimera...la Metropolitana.

nortis
3rd August 2012, 13:43
metti un sacco di "ecco" e ti scappa qualche virgola imo. poi vedo se trovo qualcosa sul pc, di solito scrivo a mano così (grazie alla scrittura da gallina) mi autocensuro e non riesco più a recuperarlo :sneer:

ilsagola
3rd August 2012, 14:13
Un no anche per te Karidi :sneer: bisogna capire a chi è indirizzato, perchè ci sono riferimenti a cose "non comuni" parlando di fatti quotidiani e riscontrabili da ognuno.
In più come ti hanno detto le ripetizioni portano ad un appiattimento dell'emozione, sembra un unico filo, non ti fa rifiatare ad ogni fatto ma rimane sempre la solita sensazione.
imho.

nortis
3rd August 2012, 14:40
L'unico pezzo che ho sul cell... niente di che, di quest'inverno:

Entro nel locale e mi avvicino ad uno sgabello. Il bancone è pitturato di verde. Da molto tempo. Negli anni la gente aveva scritto i propri nomi raschiando la vernice che lasciava posto al colore del ferro. Mi siedo ed ordino una birra. C'hanno provato, credo, a chiedermi quale, ma ho solo potuto rispondere 'i don't know, a local one!'... tanto per non passare da turista...
Mi sono rollato una sigaretta. Sono senza accendino. Lo chiedo al tedesco sui 40 dalla faccia scontrosa seduto alla mia destra che me lo porge di mala voglia. Sorseggio la mia birra, la serata non ingrana. Un ragazzo del locale passa distribuendo tabelle del bingo, un tipo sorridente con il quale chiunque farebbe amicizia. In quella lingua che proprio non mi va giù, deve chiedermi se voglio giocare "i don't even understand the numbers in doich" accenno, gli sorrido pero'. Non sono soddisfatto della mia risposta. Sto viaggiando da solo in un paese del quale ignoro la lingua, non cogliere ogni opportunità di integrazione e' da stupidi.
Appoggio una mano sulla spalla della ragazza seduta alla mia sinistra per attirare la sua attenzione, quando si gira le chiedo se e' disposta a tradurmi i numeri man mano che escono. E' una ragazza timida, non particolarmente attraente, le sue amiche sicuro lo sono. Acconsente. Richiamo Mr. Simpatia con un gesto e gli compero 2 tabelle. E' tutto contento. Gli do un euro. Ordino un'altra birra e accendo la terza sigaretta, questa volta l'uomo dell'accendino mi sorride. Scherzo un po' con la ragazza per rompere il ghiaccio. Mr. Simpatia mi ha lasciato un pennarello bordo' per segnare i numeri. Le tabelle sono verdi con dei quadrati bianchi che contengono i numeri neri. Apro il pennarello e coloro meta' di una casella vuota. Meta' resta bianca e segno i bordi di una superficie uguale a mezza casella sullo sfondo verde. La bandiera dell'Italia mi guarda dalla mia schedina del bingo. E' strano come ci sentiamo più patriotti quando siamo all'estero.
Mi alzo dal bancone e mi avvicino al portatore di tabelle, "give me 2 more, i feel lucky!". Aggiungo le mie due nuove tabelle alle altre due, 'good luck' m dice, lo ringrazio e torno alla mia birra. Mr. Simpatia ormai ha preso posto vicino alla console e gira una piccola sfera in ferro con dentro i numeri che mano a mano chiama. La ragazza me li traduce e non mi va neanche troppo male. La posta in gioco sono 70€, spiega. L'uomo dell'accendino ormai e' amichevole, ride e si dispera ad ogni numero che non ha. Quando gli chiedo di accendere l'ennesima sigaretta ride più forte del solito e gli dico "you are my beast friend today!" ride ancora più di cuore.
La tabella e' sempre più piena e la mia traduttrice gioisce quando competo una riga: "A fine gioco, per ogni riga completata, puoi chiedere uno shottino di wisky, rum o quello che vuoi!"
Le birre che la cameriera continua a servirmi ormai non si contano. Una delle amiche della traduttrice si avvicina e le parla stretto stretto in tedesco. Non capisco una fava! La aiuta nel compito di riportarmi i numeri e, quando non ne esce nessuno che io abbia per un bel po', le chiedo un "kiss of de luck". Fa' un po' di storie ma mi bacia sulla guancia, quasi al confine con le labbra, dicendo 'just because i'm drunked' a me non sembra niente ubriaca, comunque.
Riempio un altra riga. L'uomo dell'accendino si dispera anche per la mia fortuna. quando una ragazza in fondo al locale urla per annunciare di essere ad un numero dal bingo, Mr. Simpatia richiede una olà. Conta fino a 3 e dal fondo del locale si alza un mare di braccia che subito si abbassa per lasciare il posto a quelle del centro, le alzo anche io su consiglio della mia traduttrice, quando che il centro le abbassa e' il turno della parte più vicina alla console. La serata scorre leggera e alcolica, spensierata e a base di dolori agli addominali per il riso. Sono contento di essere entrato il quel locale. Quando un ragazzo urla 'Bingo!' sono ormai conquistato dal dio Bacco, porta il biglietto alla console e ritira il suo premio. subito dopo chi aveva completato una fila prende il suo posto per farsi timbrare la tabella e renderla valida per il drink omaggio. Ne cambio una con un rum, l'altra la tengo in memoria di una serata così normale ma allo stesso tempo spensierata e felice. L'unico rammarico resta che, mentre ero in bagno approfittando della fila per i timbri, l'uomo dell'accendino se ne sia andato senza salutare. Eravamo amico ormai! Che maleducato...

ilsagola
3rd August 2012, 14:42
Letto il secondo Tanek.
Allora imo usi un pò troppe parole (un paio di esempi tra le prime righe "mirati", "per fare ciò che stava facendo").
Lo stacco esplicativo finale mi piace, ma imo non rende abbastanza bene il collegamento con la parte prima, l'ho riletto e mi pare che un paio di cose non si capiscano bene o non siano riconducibili al 100%.

Il problema più grosso però è che in realtà questi "racconti brevi" o "estratti" son di difficile valutazione perchè esprimono molto dell'autore e se non scritti sapientemente spiazzano un pò il lettore.

nortis
3rd August 2012, 15:19
cut.

Riflessi mi è piaciuto:)

Tanek
3rd August 2012, 16:28
@Sagola: grazie di aver letto e grazie dei commenti! :)
Per quanto riguarda le ripetizioni, mi piacciono un sacco sinceramente :P mi piace scrivere più volte la/le stessa/e parola/e in un contesto leggermente modificato per cambiare il significato, è un po' come se cercassi di rendere un lento cambiamento attraverso le parole. (se fossi più bravo probabilmente mi riuscirebbe meglio ghgh)


@Nortis: Il tuo pezzo mi è piaciuto un sacco sai!?
Se posso darti un minimo consiglio, magari di prestare un filo più attenzione alla forma (punteggiatura, maiuscole, etc) in alcuni punti, ma forse sono io che sono particolarmente fissato al riguardo. Il racconto comunque è stato piacevole da leggere e concludendolo ho sorriso!

@Karidi: carino, genere tragico/comico quotidiano :P anche qui se posso permettermi ti direi che forse potevi lavorare un po' di più dsulla forma, ma ripeto forse sono io che sono un po' maniacale. Qualche ripetizione ("ecco" su tutti), ma è un racconto simpatico :)

Mi fa piacere che l'idea sia piaciuta! :)
E grazie a tutti quelli che si sono fermati a leggere.

ps: dico ciò che penso eh, sono convinto che sia sempre meglio dare pareri e commenti perchè sono fondamentali per lo "scrittore".

ilsagola
3rd August 2012, 16:34
@Sagola: grazie di aver letto e grazie dei commenti! :)
Per quanto riguarda le ripetizioni, mi piacciono un sacco sinceramente :P mi piace scrivere più volte la/le stessa/e parola/e in un contesto leggermente modificato per cambiare il significato, è un po' come se cercassi di rendere un lento cambiamento attraverso le parole. (se fossi più bravo probabilmente mi riuscirebbe meglio ghgh)


@Nortis: Il tuo pezzo mi è piaciuto un sacco sai!?
Se posso darti un minimo consiglio, magari di prestare un filo più attenzione alla forma (punteggiatura, maiuscole, etc) in alcuni punti, ma forse sono io che sono particolarmente fissato al riguardo. Il racconto comunque è stato piacevole da leggere e concludendolo ho sorriso!

@Karidi: carino, genere tragico/comico quotidiano :P anche qui se posso permettermi ti direi che forse potevi lavorare un po' di più dsulla forma, ma ripeto forse sono io che sono un po' maniacale. Qualche ripetizione ("ecco" su tutti), ma è un racconto simpatico :)

Mi fa piacere che l'idea sia piaciuta! :)
E grazie a tutti quelli che si sono fermati a leggere.

:sneer: tendo a sottolineare come fatto anche da te che quello che si sta dicendo è uno dei valori di un bravo scrittore :

- scindere le sensazioni/emozioni da se stesso, visualizzarle e riproporle in una forma che anche se personale vada bene ai più; e sia ben chiaro che io non critico, anzi in quanto a sensazioni (ne avete preso uno facile da emozionare) ne ho provate in ognuno di questi pezzi postati!! Quindi diciamo che come primo obiettivo ci siamo!!

Editato la prima parte, ho trovato dove parlavo delle ripetizioni di Tanek :)

ilsagola
3rd August 2012, 16:42
Ah in più volevo aprire una discussione che parte da una domanda in una risposta ad un commento sul tuo blog " allora molte persone stanno fingendo e stanno portando una maschera di persone serene e tranquille?"

Ti dico la mia al volo magari dopo approfondiamo (ho anche sviluppato una sceneggiatura che può aver a che fare con questo argomento) ora ho poco tempo.

Imo si, e non una percentuale irrilevante.


Ancora in più ti passo questa breve lettura (probabilmente la conosci già) che a me piace infinito per più di una ragione, e che esprime dei concetti molto profondi.
http://aecaosta.it/racconti/html/nessun_luogo_e_lontano.html

Il Nando
3rd August 2012, 17:24
ah io avevo iniziato con questo in un momento di vuoto esistenziale cosmico:

http://tacuino.blogspot.it/

Ho mollato li subito ma prima o poi sbrocco e divento un poeta maledetto, fanculo.

darkolo
3rd August 2012, 17:37
ci fu un tempo in cui mi dissi che, pur di far della scrittura una professione, sarei stato disposto a scendere ad ogni compromesso. Ho passato un paio di mesi da copywriter a scrivere testi su coibentazione, poliuretano espanso, idropulitrici industriali, fiere del lusso e, stikazzi, alla fine mi sono licenziato e ho smesso di scrivere. Mi sono anche dimenticato cosa siano sintassi e grammatica, probabilmente. Meglio rincoglionirsi con dei mmorpg. E via che son passati gli anni.

Chiusa la parentesi, vi dico la mia:

@Tanek: Non ho individuato il perché, prometto che me li leggo con calma, ma non girano, sono artificiosi, a tratti perdono il ritmo, troppi giri di parole, forse. Opinione personalissima e priva di peso eh, se ti va ci penso un attimo e cerco di darti qualche indicazione più concreta

@Nortis: Mi è piaciuto di più, fresco e spontaneo, fa molto blog, ma è piacevole

Karidi
3rd August 2012, 18:30
@Karidi: carino, genere tragico/comico quotidiano :P anche qui se posso permettermi ti direi che forse potevi lavorare un po' di più dsulla forma, ma ripeto forse sono io che sono un po' maniacale. Qualche ripetizione ("ecco" su tutti), ma è un racconto simpatico :)


Ho scritto questo pezzo una mattina incastrato in mezzo alla gente sul cell :)

nortis
4th August 2012, 10:11
grazie a tutti, finisce che mi commuovo:) a sto punto quando passo da casa dei miei tiro fuori un pò di roba che dovrei avere nel pc vecchio e, se trovo qualcosa di non troppo personale, la posto

Tanek
4th August 2012, 13:14
Ah in più volevo aprire una discussione che parte da una domanda in una risposta ad un commento sul tuo blog " allora molte persone stanno fingendo e stanno portando una maschera di persone serene e tranquille?"
Ti dico la mia al volo magari dopo approfondiamo (ho anche sviluppato una sceneggiatura che può aver a che fare con questo argomento) ora ho poco tempo.
Imo si, e non una percentuale irrilevante.
Ancora in più ti passo questa breve lettura (probabilmente la conosci già) che a me piace infinito per più di una ragione, e che esprime dei concetti molto profondi.
http://aecaosta.it/racconti/html/nessun_luogo_e_lontano.html
Sì, penso la stessa cosa, però che senso ha? Non sarebbe più naturale e più spontaneo mostrarsi per quello che si è, non dico con tutti (perchè qui entrano in gioco motivi psicologici e sociologici probabilmente) però almeno con le persone che si conoscono?

Il racconto che mi hai linkato non l'avevo mai letto, come mai mi dicevi che probabilmente lo conosco già? Bello, molto bello, mi dà l'impressione che sia anche molto molto personale.


Ho mollato li subito ma prima o poi sbrocco e divento un poeta maledetto, fanculo.
:sneer: è la stessa cosa che dico anche io ogni tanto :sneer:


ci fu un tempo in cui mi dissi che, pur di far della scrittura una professione, sarei stato disposto a scendere ad ogni compromesso. Ho passato un paio di mesi da copywriter a scrivere testi su coibentazione, poliuretano espanso, idropulitrici industriali, fiere del lusso e, stikazzi, alla fine mi sono licenziato e ho smesso di scrivere. Mi sono anche dimenticato cosa siano sintassi e grammatica, probabilmente. Meglio rincoglionirsi con dei mmorpg. E via che son passati gli anni.
Chiusa la parentesi, vi dico la mia:
@Tanek: Non ho individuato il perché, prometto che me li leggo con calma, ma non girano, sono artificiosi, a tratti perdono il ritmo, troppi giri di parole, forse. Opinione personalissima e priva di peso eh, se ti va ci penso un attimo e cerco di darti qualche indicazione più concreta
@Nortis: Mi è piaciuto di più, fresco e spontaneo, fa molto blog, ma è piacevole
Perchè non riprendi a scrivere per conto tuo? Per tuo piacere personale e non per lavoro, in fondo è stata una tua passione, non un obbligo.
Se hai voglia di usare un po' del tuo tempo io accetto qualsiasi consiglio. :)


Ho scritto questo pezzo una mattina incastrato in mezzo alla gente sul cell :)
Sì, immaginavo, tant'è che volevo anche scrivertelo sopra nel commento. Ma allora se ti può far piacere quando hai tempo (e voglia) rileggilo e rielaboralo un po', ha solo bisogno di un po' di lavoro, si vede che è scritto di getto.


grazie a tutti, finisce che mi commuovo:) a sto punto quando passo da casa dei miei tiro fuori un pò di roba che dovrei avere nel pc vecchio e, se trovo qualcosa di non troppo personale, la posto
La questione dei temi personali era una cosa che mi stava bloccando dal fare questo thread, in fondo moltissime delle cose che scrivo (anche per come scrivo) sono personali. Però forse solo le persone che mi conoscono bene riescono a cogliere alcuni riferimenti a eventi o situazioni reali. Mentre gli stati d'animo e alcuni i pensieri sono probabilmente evidenti per tutti quelli che leggono (non che non sia una cosa personale anche questa).
Posta o linka ciò che ti va! :)

Grazie a tutti, mi fa piacere che l'idea sia piaciuta e stia prendendo piede, non ne ero affatto sicuro ;)

darkolo
4th August 2012, 14:29
non scrivo più perché ho la fottuta ruggine nel cervello. davvero, se mi ci metto sento solo fastidiosi cigolii. così mi distraggo e cerco altro da fare, perché concentrarmi mi risulta rognoso e frustrante.

Di seguito penso uno degli ultimi tentativi, se non l'ultimo, di metter giù qualcosa, datato dicembre 2008. Si tratta di riflessioni sparse, a tratti sconnesse forse:

ricominciare a scrivere sembra, ora come ora, una chimera, qualcosa di troppo troppo grande per poter essere realmente perseguito. eppure è un'idea che stuzzica, una via di fuga interessante, un modo per dire ma sì, qualche possibilità di riscatto rimane, basta concentrarsi, fare un respiro profondo, buttarsi dentro al vasetto e vedere se, ben ancorata al fondo, qualche cosa da raschiare via effettivamente sia rimasta.
non sono più convinto, ormai, di poter essere uno scrittore, nemmeno uno scrittore mediocre, nemmeno uno scrittore scadente, pessimo oppure illeggibile. ma tentare non nuoce, e giocare alle sedute spiritiche mi diverte. mi diverte il rituale di evocazione del demone della scrittura, m diverte sentire i tasti che fanno rumore, mi diverte, in fondo, scrivere sempre le stesse cose così come si canta infinite volte una canzone che piace, una melodia che inebria. Il segreto sta tutto nel rituale. tutto si esaurisce al di là, o al di sopra, del significato profondo delle immagini evocate.
più che ai testi sono interessato ai tasti, non sono molto bravo a far vivere personaggi, a stabilire relazioni, a descrivere luoghi, a far brillare colori. scrivere per scrivere, lettere, spoglie di tutto, del loro suono, del loro significato, della loro storia.
si è sempre trattato di questo, fin dall'inizio. questo e qualche immagine che affiora qui e là, qualche emozione che avvolge le superfici prima di scivolare via, qualche sensazione che si accartoccia contro un muro.
muri... non ci avevo forse mai pensato ma la mia voglia di scrivere è da sempre chiusa in un labirinto, senza aver mai fatto troppa strada, peraltro. ferma da tempo immemore nella stanza dell'autocelebrazione, rischia di soffocare nella sua stessa aria viziata. mai un passo in avanti. le conosce bene, ormai, queste pareti, queste pietra, questa muffa, questo muschio, questa umidità. le ossa scricchiolano, fanno male, i muscoli chiedono perché continuare ed invocano pietà.
pietà. dove mai vorrai andare ormai, non vedi che non c'è più forza, di cosa ti nutrirai in una stanza vuota, in cunicolo cieco, è questa la nostra casa, qui nessuno verrà a cercarci, qui nessuno chiederà spiegazioni o darà giudizi o ci frustrerà perché il nostro movimento non segue il solco della perfezione.
un circolo vizioso, aria viziata, già, poca luce e scarsa vitalità. non c'è molta differenza dal corpo umano: la mancanza di luce solare provoca sensibili carenze di vitamina D. Ossa deboli, fibre deboli. e tutto l'annichilimento del buio.

ogni parola ha vita propria, un proprio suono, un proprio tonfo, una propria forza. ma il susseguirsi delle parole nella frase, quando l'ordine si azzecca, è una violenta sferzata, diventa natura che si ingarbuglia, accarezza, stringe, distrugge oppure protegge, stritola, coccola, scivola. non sono soltanto suoni, non si tratta di ritmo, sono significati che si intorbidano, si forgiano, s'imbastardano coi suoni. e tutto l'annichilimento del buio è un baratro, si porta dietro il suo singolare senso di vertigine, apre nuove connessioni. cambia tutto quello che c'era prima. tutto rimane come prima ma la prospettiva disegna nuovi arabeschi. e niente è più come prima

Tacitus
5th August 2012, 11:12
Finalmente ho un momento "libero" da cose o persone.
Tanek, ho letto i tuoi scritti, lungi da me dal fare una analisi del periodo ( purtroppo l'italiano non è il mio forte) e preferisco analizzare il contenuto che la forma.
Ben scritto , molto introspettivo , il tipo di racconto da me preferito (sono ancora in cerca del mio vero io , devo ancora finire di sbucciare la cipolla).
Preferisco i periodi corti, con pause.
Ecco , come annunciato, una delle mie innumerevoli poesie (un tempo le volevo perfino pubblicare):

"nera terra,cielo cupo
mille mani
afferrano il mio corpo
come lacci vischiosi
di orrida melma

mille spettri
danzano compiacenti
di striduli sorrisi
davanti ai miei occhi

silenzio assordante
penetrante immobilità
il capo chino
brilla di grigio vuoto

un nome, una mano
si tende verso di me
una luce
di vere parole
scioglie
schiumosa oscurità

riesco a toccarti
e sono libero... "

sono la maggior parte così, romantiche , destinate a una donna , ma nulla di che ^^


"finestra, occhio sul mondo
guizzo rosso nero su prato verde
la mia gatta,matta gatta
la chiamo, mi vede
e subito corre
sembra volare
su soffici nuvole verdi
eccola è qui
balza sulle mie gambe
miagolando il suo diritto
ad avere due grattatine
ecco adesso il gratificante ronzio
sono rilassanti le sue fusa
come è lucido il suo pelo
come sono misteriosi i suoi occhi
verdi oceani si specchiano
dolci volti emergono
dal profondo
volti di persone amate
occhi di persona desiderata
che mai potrò dimenticare"

la mia connessione lagga, ne ho scritte 2 , perdonatemi l'avidità di spazio, questa è una delle pocchissime un pò generali ^^

Tanek
6th August 2012, 00:25
non scrivo più perché ho la fottuta ruggine nel cervello. davvero, se mi ci metto sento solo fastidiosi cigolii. così mi distraggo e cerco altro da fare, perché concentrarmi mi risulta rognoso e frustrante.
Ma i cigolii pian piano vanno via, è solo questione di abituarsi di nuovo. E poi si vede che ci tieni, se non ricominci ci sarà sempre una parte di te che scalcia e che gratta la scatola in cui l'hai chiusa. O no? ;)

Bello il tuo pezzo, davvero, a me non sembra sconnesso, il paragone con il corpo umano ci sta, così come mi è piaciuta la conclusione (in particolar modo le ultime due frasi).

@Taci: belle! A me piacciono in particolar modo le poesie introspettive (probabilmente perchè è ciò che cerco di scrivere in prosa) anche se sono del tutto estraneo alle "dediche" (forse perchè nessuna si è mai meritata veramente qualcosa di così bello come una dedica). :)

Rinnovo l'invito a tutti, se avete degli scritti che volete postare e condividere questo è il posto giusto! :)
(domani vedo se riesco a linkarne un altro mio vecchio, in compenso in questi giorni sono particolarmente ispirato, magari riesco a finire il racconto che ho al 75% da gennaio... chissà)

Il Nando
8th August 2012, 15:22
Questa è di qualche secolo fa:

In bilico sulla finestra
vedevo le navi salpare,
la sirena tonante faceva paura
sentivo sul ponte l'odore del sale.

Credevo viaggiassi in eterno
sfiorassi volando sull'acqua
l'Australia la Cina la luna
e forse anche il sole,
credevo solcassi i sentieri
di un mare infinito per me.

Seduto da quella finestra
vedo ancora le navi salpare,
per poco si specchia negli occhi
un verde riflesso del mare,
ma subito volto la testa sui libri di scuola
è luglio, l'esame è vicino, è meglio studiare.

Ahhh se ne sapevo cazzo...

NelloDominat
11th August 2012, 17:59
Ci provo, considerando che sono anni per non dire decenni che non scrivo qualcosina e non sono mai stato un grand letterato.
Abbiate pietà!


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Non so più che giorno sia di questo inizio 1916, so solo che qui fa sempre freddo. Di giorno al sole é ancora accettabile ma di notte fa freddo, troppo freddo per una persona che é cresciuta in una calda e lussuosa casa patavina. Il freddo fa irrigidire le mani, le punte dei miei piedi fanno ormai male da mesi. L'acqua si ghiaccia nella borraccia e nell'ultima settimana non possiamo nemmeno accendere un focolaio, é stato l'ordine inderogabile del Ten.Col Grifeo dopo, che a colpi di mortaio, gli Austriaci avevano ucciso almeno 150 sodati della 52esima sul Costone Castello. Almeno questo quello che hanno detto, ma credo siano stati molti di più. Ricordo ancora quell'eco tra le crode. Un rumore forte talmente forte che faceva tremare le ossa e la paura di essere il prossimo obbiettivo faceva torcere le budella. In aggiunta a tutti questi problemi erano le trincee. Avevamo la sensazione che scavassimo le nostre tombe in anticipo. Un lavoro lungo e straziante che spesso veniva vanificato in appena qualche giorno. Nel caso in cui guadagnassimo metri o dovessimo perderne. Scavare per ore con picconi e pale. I primi centimetri erano relativamente facili, tra muschi, detriti e ghiaia in appena qualche minuto si poteva già delineare la nuova trincea. Il problema arrivava quando si toccava la roccia. Li si faticava, l'unico compenso per tutto questo lavoro era un rancio leggermente migliore. Per alcuni era ottimo, per altri, come me era semplicemente un'altro supplizio della guerra. Pasta o riso scotto, pane vecchio e secco quando andava bene. É da un anno che non vedo un pezzo di carne fresco che non abbia indossato una divisa. Tutto in scatola, tutto troppo salato e gelatinoso. Non il migliore dei pasti considerando che avrebbe potuto essere l'ultimo. Ormai 2 anni erano passati da quando i giornali, con la loro sobrietà, informavano che, a Sarajevo, il principe ereditario d'Austria era caduto vittima di un attentato. Ricordo perfettamente che fu un argomento di infinite discussioni. La tensione e la paura di una possibile entrata in guerra da parte del Regno D'Italia, politici incapaci di prendere una decisione. Fu il 27 luglio 1914 che a livello personale e nazionale qualcosa cambiò. Il Generale Cadorna divenne il Capo di Stato Maggiore mentre io entrai negli effettivi della 92esima. Due anni sono passati, questa guerra avrebbe dovuto durare non più di qualche mese, d'altronde é già passato un anno quando il Generale Carpi incitò le truppe, dicendo in quel modo così orgoglioso, che avremmo sventolato il tricolore sulla cima del Col di Lana di li a poco. Ma ad oggi, oltre che a scavare gallerie e trincee dove poi morirci dentro su questo Col o come alcuni lo hanno ribattezzato il Col di Sangue nulla é stato fatto.



(P.S. Gli Italiani conquistarono la vetta il 17 aprile 1916 facendo saltare in aria mezza montagna)

Tanek
14th August 2012, 01:54
Rieccomi qui :D

@Nando: sai che secondo me vivere in una città di mare molte cose le "tira fuori" ? :) Mi sono chiesto spesso come sarebbe stato per me...
Mia personalissima opinione, non mi piace molto la fine, non so, sembra un po' sbrigativa rispetto al resto.

@Nello: carino, è un genere che mi piace ma che non credo riuscirei mai a scrivere. Se posso, come mai questa tipologia di scrittura? ("un altro" senza apostrofo :P )

NelloDominat
14th August 2012, 10:07
Rieccomi qui :D

@Nando: sai che secondo me vivere in una città di mare molte cose le "tira fuori" ? :) Mi sono chiesto spesso come sarebbe stato per me...
Mia personalissima opinione, non mi piace molto la fine, non so, sembra un po' sbrigativa rispetto al resto.

@Nello: carino, è un genere che mi piace ma che non credo riuscirei mai a scrivere. Se posso, come mai questa tipologia di scrittura? ("un altro" senza apostrofo :P )

uops ti ho risposto in PM :)

Tanek
17th August 2012, 22:46
@Tanek: Non ho individuato il perché, prometto che me li leggo con calma, ma non girano, sono artificiosi, a tratti perdono il ritmo, troppi giri di parole, forse. Opinione personalissima e priva di peso eh, se ti va ci penso un attimo e cerco di darti qualche indicazione più concreta
Sto finendo un nuovo post, mi sono appena incastrato per cercare di riscrivere un periodo che non mi convinceva affatto e mi sono tornate in mente queste tue parole. Se hai tempo, la mia richiesta di consigli è ancora valida.

Nel mentre se avete voglia di leggere altro, ecco qualche altra segnalazione:
- Uno dei periodi più brutti della mia vita: http://tanek81.wordpress.com/2011/10/08/le-citazioni-della-settimana-13/ (rileggo la conclusione e mi rivedo nel cercare di scrivere, e pensare, in maniera razionale quelle cose, probabilmente per qualche secondo ci sono anche riuscito...)
- Una prima luce fuori dal tunnel: http://tanek81.wordpress.com/2011/12/02/the-times-they-are-a-changin/
- L'anno nuovo: http://tanek81.wordpress.com/2012/01/16/lalba-di-un-nuovo-anno/
- Un saluto ad una persona che purtroppo è andata via: http://tanek81.wordpress.com/2012/02/22/un-saluto/

Sempre se vi va, ogni commento è come sempre bene accetto.

Torno al "lavoro", così vedo se riesco a finirlo per stasera ;)

ps: oggi ho condiviso in privato per la prima volta la bozza del racconto che vorrei usare per un concorso molto importante (oppure no, devo ancora decidere, non so se pubblicarlo semplicemente per me e non per il concorso) e le reazioni sono state molto positive, sono ottimista stasera :P
ps2 @ Nello: letto pm ovviamente, bello, se ti appassiona potresti provare a scriverci attorno un racconto più lungo, man mano aggiungendo pezzi e giorni (sempre cercando attinenza storica) così da farne una storia più lunga.
ps3: mini cross post per la moglie di DevilJack in caso non l'aveste letto: http://www.wayne2k1.com/showthread.php?t=106907 (ma tanto è qui nella sezione books)

Tanek
21st September 2012, 14:05
Uppino, c'è qualche novità? :)
Io ne ho qualcuna ma non vorrei essere l'unico a postarle, anche perchè magari non vi interessa ;)

Zl4tan
25th September 2012, 10:32
personalmente mi piace un sacco scrivere, sopratutto storie a sfondo storico..

ricordo che quando andavo tipo alle medie scrissi una storia, anche piuttosto lunga, ambientata in epoca medievale..

ogni tanto mi viene una voglia matta di scrivere, inizio, dopo qualche pagina mi blocco e mi dico "ma che diavolo sto facendo"..

insomma, non sento di avere una idea innovativa o che mi prenda a tal punto da dedicarmici costantemente..

forse sbaglio, ogni volta che inizio, nel voler scrivere un romanzo o comunque un'opera completa.. dovrei concentrarmi su un passo, un episodio.. cominciare cosi insomma, una storia che non abbia un preciso inizio e una precisa fine.

Ipnotik
25th September 2012, 11:52
http://tanek81.wordpress.com/2012/03/20/rimettere-in-ordine-tutto/
Credo sia ciò che sono riuscito a scrivere meglio (almeno tra ciò che ho pubblicato) negli ultimi 7/8 mesi, ogni volta che lo rileggo sento di nuovo ciò che provavo in quei giorni. Però per me è troppo facile, ricordo bene quel periodo, mi piacerebbe sapere se a qualcun altro trasmette qualcosa di forte.
(che poi alla fine sono i motivi per cui scrivo, per far riflettere e per trasmettere qualcosa, oltre che per ricordare a me determinati momenti e determinate sensazioni)

http://tanek81.wordpress.com/2012/06/18/riflessi/
Piccolo (piccolissimo) racconto in cui credo di essere riuscito a mescolare abbastanza bene realtà e pensieri, è un piccolo specchio dello stile che vorrei continuare ad utilizzare (e migliorare) nei racconti che sto scrivendo (e che scriverò).


preferisco il secondo, nel primo credo che hai insistito troppo con la somiglianza tra realta' esterna e realta' interna, personalmente preferisco quando la cosa e' un po' piu' celata. Ma penso che alla fine e' un cosa soggettiva

Tanek
25th September 2012, 12:35
personalmente mi piace un sacco scrivere, sopratutto storie a sfondo storico..
ricordo che quando andavo tipo alle medie scrissi una storia, anche piuttosto lunga, ambientata in epoca medievale..
ogni tanto mi viene una voglia matta di scrivere, inizio, dopo qualche pagina mi blocco e mi dico "ma che diavolo sto facendo"..
insomma, non sento di avere una idea innovativa o che mi prenda a tal punto da dedicarmici costantemente..
forse sbaglio, ogni volta che inizio, nel voler scrivere un romanzo o comunque un'opera completa.. dovrei concentrarmi su un passo, un episodio.. cominciare cosi insomma, una storia che non abbia un preciso inizio e una precisa fine.
Tu inizia, poi le cose vengono da sè :P almeno è così che funziona per me, quando ho una idea scrivo solo qualche parola per ricordarmi, poi quando ho tempo per svilupparla comincio ad ampliarla e possono esserci cambi rispetto a ciò che immaginavo all'inizio.


preferisco il secondo, nel primo credo che hai insistito troppo con la somiglianza tra realta' esterna e realta' interna, personalmente preferisco quando la cosa e' un po' piu' celata. Ma penso che alla fine e' un cosa soggettiva
Grazie mille per aver letto e commentato :)
Se hai voglia, qualche post più su ne ho segnalato qualcun altro, altrimenti puoi semplicemente scorrerli nel blog.

Tanek
17th August 2013, 17:36
Riuppo questo thread perchè ormai già più di tre mesi fa ho finito quello che credo sia il racconto che mi ha impegnato di più (in termini di tempo e di convolgimento): http://tanek81.wordpress.com/2013/05/10/il-gioco-rotto/

Intanto in questi giorni ne sto finendo uno nuovo (che pubblicherò a puntate). ;)

Tanek
16th October 2013, 18:01
Prima puntata del nuovo racconto: http://tanek81.wordpress.com/2013/10/10/il-tram-prima-parte/

;)