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View Full Version : Le conseguenze dell'amore



ihc'naib
9th October 2004, 11:53
Bel film, davvero. L'avete visto?

E' un film serio, italiano... non so se sapete cos'e' la Fandango.. io di preciso non lo so. Credo che sia un marchio sotto cui Domenico Procacci (il produttore di molti dei recenti film di successo italiani) ha raccolto un gruppo di film (forse anche di registi?) molto cinefili, molto particolari, impegnati quanto basta (non politicamente, cmq) e, secondo me, molto interessanti. Sicuramente una bella novita' (anche se non adatta a qualsiasi tipo di serata) rispetto al "bel film d'azione, divertente, buono per passare una serata", che, con non moltissime eccezioni, sembra la miglior cosa in cui si puo' sperare andando al cinema. Questo almeno, dalle impressioni che mi hanno dato questo film e L'Imbalsamatore.

In specifico sul film: Ho scoperto una sensazione comune a molti dei film che ho visto recentemente. Anzi, due sensazioni:
1) molti film, tanti, sicuramente troppi, sono adattamenti di testi, di storie, di idee gia' nate non per il cinema, al grande schermo
2) molti dei film di cui sopra diventano anche scarni e privi di una vera, intensa, sceneggiatura.

In realta', spesso, uscendo dalle sale, il commento finisce per essere:
1) Belle ambientazioni, begli effetti speciali -> nel peggiore dei casi
2) Bel film, davvero bravi gli attori. Tanto ritmo. Begli effetti speciali - > nel migliore dei casi

Raramente ti viene in mente di dire "bella storia". Quasi mai "lo sceneggiatore e' un genio"

con le conseguenze dell'amore non si arriva a questa grandezza, pero' esci e ci pensi, che lo scrittore del testo (che in questo caso e' il regista stesso) ha creato una storia che non vedi spesso, che non tutti sarebbero stati capaci di inventarsi.

Poi ci sono i gusti, e il film, pur non essendo molto lento (nel senso che non ti pesa, e che ci sono momenti di tensione) ha molto poco dialogo, e una fotografia molto meno "affascinante" per gli occhi di un _qualsiasi, anche bruttissimo_ film americano. Questo, credo, per scelta: ci sono tante immagini scarne, non c'e' una ricerca esagerata dell'immagine "pulita", con colori netti e chiari. Questo - credo - perche' il regista cerca di far pesare piu' la sceneggiatura e il montaggio, dell'aspetto solo "visivo" di ogni immagine.

Se non siete malamente predisposti nei confronti di film italiani un po' "intellettuali", vale la pena vederlo...
Ihc'

molli
9th October 2004, 19:31
Mah, sara' che non sono una entusiasta dei film che parlano d'amore (presumo che quello sia il tema, il trailer non racconta gran che')... ma non mi attira per niente. Il guaio, con i film italiani, e' che 99 volte su 100 non ti "invitano" a vederli: tutti concentrati sull'interiorita', sui rapporti familiari che piu' sfigati non si puo', storie cosi' assurde che non ci crederebbe nemmeno un bambino. Forse la mia e' una analisi semplicistica ma mi pare che il cinema italiano sia morto e sepolto dai tempi del neorealismo. Alla fine, se ci pensi, tutto cio' che viene prodotto ora in italia, cinematograficamente parlando, non e' altro che una rilettura in chiave moderna dei temi del neorealismo.

Si salvano, e manco tutti perche' troppo condizionati politicamente, i film che raccontano pezzi di storia italiana moderna, quella che la scuola non ci insegna.

ihc'naib
10th October 2004, 12:40
Allora.. Sul cinema italiano moderno: che abbia molto a che fare col neorealismo (che non conosco bene, ma penso di sapere di cosa parli) credo sia inevitabile.. e' il piu' bel cinema che noi abbiamo prodotto, ed e' ovvio che un giovane si ispiri a quello stile.
D'altra parte, e' anche uno dei pochi stili in cui puoi esprimerti senza grande cast, grandi effetti speciali, grandi scenografie.. insomma, con pochi soldi.

Su questa frase:

"tutti concentrati sull'interiorita', sui rapporti familiari che piu' sfigati non si puo', storie cosi' assurde che non ci crederebbe nemmeno un bambino."

la continua ripetizione di storie di disastro familiare da' fastidio anche a me. un generico pessimismo e tristezza di fondo no... e' la solita questione del fatto che una storia felice, dove tutto va bene e tutti sono contenti e' un po' ridicola da raccontare (in linea di massima).. rimane la questione dell happy/non happy ending: Una scelta piu' ambigua (non necessariamente negativa, ma meno "favola") probabilmente aiuta un qualunque autore non americano a distinguersi dal cinema USA
E sull'irrealta': detto qui, in un ambiente chiamato IAFantasy, mi sorprende un po'.
Le situazione estreme, tanto estreme da essere paradossali, sono una scelta simbolica, anzi, piu' che altro iperbolica.
Tanto per chiacchierare di qualche titolo: Ieri Wayne mi ha detto che ha trovato brutto Tutto Su Mia Madre. E' uno dei film che amo di piu', e aspetto con ansia di andare a vedere La Mala Educacion. Sicuramente, lo vedo anche io, la storia non e' "probabile", anzi.. e' molto tendente all'impossibile: troppi eventi troppo particolarmente connessi fra loro. Il fatto e' che non e' il realismo, che Almodovar cerca: ma una situazione estrema per far capire un sentimento molto intenso..
E' uno dei motivi per cui ci piace Kill Bill: sarebbe assurdo sceglierlo come criterio per criticare altri film.
Sicuramente, i film europei (ripeto, credo che l'intenzione sia distinguersi -anche solo visivamente) da quelli americani, scelgono ambientazioni, scenografie, sfondi, insomma, che richiamano il neorealismo. Pero' poi sta alla capacita' dello sceneggiatore regista di sfruttare questa situazione (che spinge automaticamente lo spettatore a riflettere di piu') per raccontare una storia che valga la pena raccontare. Le Fate Ignoranti non mi e' piaciuto molto, ma aveva "un suo perche'".. cosi' come L'Ora di Religione, La Forza del Passato, L'Imbalsamatore (che invece mi sono piaciuti), in pratica li vedi e ti viene in mente: questa e' una storia interessante. Ci vuole uno bravo, per pensarla. Piu' deludente, per me, e' Muccino e la congrega che gli sta nascendo intorno..ma finche' finanziano i lavori di Procacci, tanto vale.. :)

Ops. Mi sono dilungato un po'. Nova, eh?
Comunque, per concludere sul film in oggetto. Non e' una storia d'amore. Tutt'altro. E' veramente, come dice il titolo, un film sulle conseguenze dell'amore. Uscendo dal cinema, io e un mio amico abbiamo discusso a lungo su quale fosse giusta fra due possibili interpretazioni della conclusione e del film in genere. Mi piace pensare di aver ragione, e.. boh... non vorrei spoilerare. Se sei sicura che non lo vorrai vedere, posso anche spiegarmi meglio. Se no..

Ihc'

Sakugochi
11th October 2004, 11:31
Credo che il raccontare storie paradossali, tirate all'estremo sia, come ha detto anche Ihc, la risposta del cinema europeo o cmq non baciato da budget miliardari ai blockbuster. Il problema è che, proprio come quest'ultimi, se ci si fa prendere la mano si rischia di avere l'effetto contrario: se nei film da cassetta gli effetti speciali non sono un corollario alla trama, ma ciò su cui è incentrato tutto chiaramente viene fuori un film da domenica pomeriggio per 12enni brufolosi. Lo stesso è per i film low budget che puntano tutto su emozioni forti e su storie surreali: il passo tra una trama geniale ed un arzigogolo intelletualoide inconcludente è breve. Cmq non capisco questo accanirsi a prescindere nei confronti di tutto il cinema italiano, bollato o come palloso, o come sdolcinato o ancora peggio: come TUTTO ultimamente (musica, cinema, televisione) la grossa parte è fuffa, ma qualcosa di valido in qualsiasi genere, dal poliziesco alla commedia al film d'inchiesta non è obbligatorio cercarlo fuori dai confini d'Italia.

Alla prossima

Gilles
11th October 2004, 19:25
Credo che il raccontare storie paradossali, tirate all'estremo sia, come ha detto anche Ihc, la risposta del cinema europeo o cmq non baciato da budget miliardari ai blockbuster. Il problema è che, proprio come quest'ultimi, se ci si fa prendere la mano si rischia di avere l'effetto contrario: se nei film da cassetta gli effetti speciali non sono un corollario alla trama, ma ciò su cui è incentrato tutto chiaramente viene fuori un film da domenica pomeriggio per 12enni brufolosi. Lo stesso è per i film low budget che puntano tutto su emozioni forti e su storie surreali: il passo tra una trama geniale ed un arzigogolo intelletualoide inconcludente è breve. Cmq non capisco questo accanirsi a prescindere nei confronti di tutto il cinema italiano, bollato o come palloso, o come sdolcinato o ancora peggio: come TUTTO ultimamente (musica, cinema, televisione) la grossa parte è fuffa, ma qualcosa di valido in qualsiasi genere, dal poliziesco alla commedia al film d'inchiesta non è obbligatorio cercarlo fuori dai confini d'Italia.

Alla prossima

Sono daccordo con te che spesso sul cinema siamo tutti un po esterofili :look: .....ma è anche vero che io di film italiani ultimamente ne ho visto davvero pochi decenti,forse l'ultimo film italiano decente che ho visto è l'odore della notte ma ormai è di qualche anno fa'.
Sinceramente da salvadores a oggi io credo si sia tornati indietro e di parecchio visto che i vari plurisponsorizzati muccino e company sono di una scontatezza e poverta di idee allucinante e sono il meglio che offre questo cinema?

ihc'naib
11th October 2004, 20:02
No, Gilles. non lo sono. Io cosa sia l'odore della notte non lo so.. ma quali sono i film recenti italiani che ti hanno deluso?


Ihc'

Sakugochi
12th October 2004, 09:49
Esempio: film carino, commedia gradevole e per nulla scontata, bravi attori, bravo regista, Casomai di Alessandro D'alatri con Fabio Volo (sorpresa positiva) e Stefania Rocca (conferma). Oppure Vajont.

Alla prossima

PS questione di gusti, ma Salvadores non l'ho mai retto, Mediterraneo mi è sembrato uno tra gli oscar più rubati nella storia del cinema...

molli
12th October 2004, 11:13
Allora.. Sul cinema italiano moderno: che abbia molto a che fare col neorealismo (che non conosco bene, ma penso di sapere di cosa parli) credo sia inevitabile.. e' il piu' bel cinema che noi abbiamo prodotto, ed e' ovvio che un giovane si ispiri a quello stile.
D'altra parte, e' anche uno dei pochi stili in cui puoi esprimerti senza grande cast, grandi effetti speciali, grandi scenografie.. insomma, con pochi soldi.


Per carita', non sto assolutamente affermando che debbano fare progetti da centinaia di miliardi, il problema su cui stavo ponendo l'accento era il tema.



la continua ripetizione di storie di disastro familiare da' fastidio anche a me. un generico pessimismo e tristezza di fondo no... e' la solita questione del fatto che una storia felice, dove tutto va bene e tutti sono contenti e' un po' ridicola da raccontare (in linea di massima)..

vedi che siamo d'accordo? ^______-



E sull'irrealta': detto qui, in un ambiente chiamato IAFantasy, mi sorprende un po'.

Mi sa che ti sei un po' sbagliato sul forum...



Le situazione estreme, tanto estreme da essere paradossali, sono una scelta simbolica, anzi, piu' che altro iperbolica.


Eh, purtroppo qui si entra nell'ambito dei gusti personali ed e' difficile discutere...



Tanto per chiacchierare di qualche titolo: Ieri Wayne mi ha detto che ha trovato brutto Tutto Su Mia Madre. E' uno dei film che amo di piu', e aspetto con ansia di andare a vedere La Mala Educacion. Sicuramente, lo vedo anche io, la storia non e' "probabile", anzi.. e' molto tendente all'impossibile: troppi eventi troppo particolarmente connessi fra loro. Il fatto e' che non e' il realismo, che Almodovar cerca: ma una situazione estrema per far capire un sentimento molto intenso..

a me e' piaciuto un sacco, anche se non sono una fan di Almodovar. Come dicevo nell'altro post, pero', questo e' un film che mi ha invogliato. E' qui la differenza.



E' uno dei motivi per cui ci piace Kill Bill: sarebbe assurdo sceglierlo come criterio per criticare altri film.

Kill Bill fa parte di un genere completamente diverso, Simone... come fai a usarlo come paragone?


Pero' poi sta alla capacita' dello sceneggiatore regista di sfruttare questa situazione (che spinge automaticamente lo spettatore a riflettere di piu') per raccontare una storia che valga la pena raccontare.

Verissimo, solo che a mio avviso non sono molti quelli in grado di catturarti invece di annoiarti.


Comunque, per concludere sul film in oggetto. Non e' una storia d'amore. Tutt'altro.

Anatema su di me, l'avevo confuso con il nuovo film di Stefano "tu gust is mej (e non megl, :mad: ) che uan" Accorsi.


Se sei sicura che non lo vorrai vedere, posso anche spiegarmi meglio. Se no..

Dubito che lo farei con Ale :p Magari scrivimi in pm per non spoilerare a tutti gli altri ^^

molli
12th October 2004, 11:18
Cmq non capisco questo accanirsi a prescindere nei confronti di tutto il cinema italiano, bollato o come palloso, o come sdolcinato o ancora peggio: come TUTTO ultimamente (musica, cinema, televisione) la grossa parte è fuffa, ma qualcosa di valido in qualsiasi genere, dal poliziesco alla commedia al film d'inchiesta non è obbligatorio cercarlo fuori dai confini d'Italia.

Non mi accanivo contro il cinema italiano in generale, mi saro' espressa male :look: Parlavo, esattamente come dici tu, della fuffa: ho l'impressione che siccome ormai il cliche' e' quello, "il cinema europeo che tratta temi zenzibili, che parla dell'animo umano", tutti si impegnino al massimo a conformarsi per far vedere che anche loro hanno qualcosa di profondo da dire. Questo pero' porta spesso agli arzigogoli intellettualoidi di cui hai parlato.

ihc'naib
12th October 2004, 11:38
Mi sa che ti sei un po' sbagliato sul forum...


Ehr... :look: :ach:

vabbeh. ma tu sei sempre tu.



a me e' piaciuto un sacco, anche se non sono una fan di Almodovar. Come dicevo nell'altro post, pero', questo e' un film che mi ha invogliato. E' qui la differenza.


a-ha.. in pratica, ti riferivi all'impressione del trailer? :)
Beh. dovresti fare come gorgon allora: ignorare i trailer e andare a vedere qualsiasi film che Dio mette in terra. Con un mutuo e uno sgabuzzino in affitto nelle fondamenta del Vis Pathe' dovresti farcela (per Gorgon: :p :p )
Scherzi a parte.. non ho visto neanche il trailer delle conseguenze dell'amore. in realta' e' andata cosi': Ragazzi, perche' non proviamo questo che non abbiamo idea di cosa sia? L'ultima volta che sono andatoa vedere un film italiano semi-sconosciuto mi e' andata bene.
gli altri: Ma.. boh.. beh.. bi bah.. ok. Ma poi ti infamiamo.
Alla cassa: scusa, gentile cassiere, com' e' 'sto film?
Gentile cassiere: Ah. boh. Mai visto e conosciuto. Tu l'hai visto, Gentile cassiere numero due?
Gentile cassiere numero due: Si', molto, molto, bello.
Io: ok. lo prendo.



Kill Bill fa parte di un genere completamente diverso, Simone... come fai a usarlo come paragone?


Beh. mi riferivo soltanto all'uso di situazioni estreme... insomma, all'uso cinematografico dell'iperbole. Che vale un po' come principio. Tarantino ne fa uso tanto nelle parti piu' pulp di Kill Bill, quanto nella parte "orientale", quanto nell'ultima parte. Insomma, e' una scelta creativa generale, e non di genere :)
In realta', anche se ti porta al rischio di cadere nel ridicolo, e' una scelta interessante per qualsiasi film, come ci ha insegnato "PEEEEEEEEDRO!" (Penelope Cruz alla consegna dell'oscar per tutto su mia madre)




Verissimo, solo che a mio avviso non sono molti quelli in grado di catturarti invece di annoiarti.


Altrettanto vero.




Anatema su di me, l'avevo confuso con il nuovo film di Stefano "tu gust is mej (e non megl, :mad: ) che uan" Accorsi.

Dubito che lo farei con Ale :p Magari scrivimi in pm per non spoilerare a tutti gli altri ^^

Eh. no.. forse.. pero', dai..
No, non lo vedrai mai :) :) :)

Scelgo un lungo spazio di spoiler perche' fare un pm mi pesa il ..




















































































Spoiler










































































La storia inizia con questo soggetto, molto silenzioso, che vive in un albergo nel ticino.
Fuori campo, la sua voce commenta e descrive alcune scene.
All'inizio il film e' abbastanza lento: nella vita di Titta (cosi' si chiama) non succede niente.
L'unico "evento" e' la pera di eroina che si fa Any Given Tuesday alle dieci del mattino. Non lavora. Si limita, ogni tanto, a ricevere una valigia piena di soldi, infilarla in una macchina super-sbura che altrimenti non usa, e li porta a una banca svizzera per farli contare a mano da sei, sette impiegati-scimmiette..
Una cameriera (la nipote della Magnani, per altro) del bar in cui siede e guarda fuori in silenzio (guarda la gente) ogni mattina lo saluta, e ogni mattina lui non risponde.
Fino a qui, come dicevo, il film e' lento, perche' deve far capire che in quanto a noia siamo ben sotto il fondo del barile, nella vita di titta.
Poi arriva suo fratello. Scrausissimo istruttore di surf, donnaiolo, che sta per partire per i caraibi. Fa un po' il bischerino con la barista, chiacchiera un po' con suo fratello.. insomma, sembra che gli dia un po' una svegliata. (gli racconta anche che il suo (di titta) migliore amico, anche se titta non lo vede da vent'anni) e' andato a bolzano per fare quello che durante le tormente va a riparare i tralicci della corrente se si rompono. [uno fortunato anche lui, insomma]
Dopo che il fratello se n'e' andato, Titta, invece di risedersi alla sua poltrona, si siede al bancone, e saluta la ragazza. Poi le dice:
Questa e' la cosa piu' pericolosa che abbia mai fatto in vita mia.

E di li', da questa scelta, iniziano le conseguenze nella sua vita. Scopri che cosa faceva in realta', scopri perche', e vedi quanto puo' essere drastica la rivoluzione nella vita di un uomo quando sceglie di accettare non solo l'amore stesso, ma anche solo la sua possibilita' o il suo desiderio.

Se vuoi continuo, ma a questo punto te lo racconto tutto.

Ihc'

molli
12th October 2004, 22:45
Sembra bello. Magari quando esce dal Blockbastard lo prendo... non mi raccontare nient'altro ^^