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View Full Version : Riletture



molli
9th October 2004, 19:19
Ultimamente, siccome non ho una lira da spendere per i libri, sto dando una scorsa alla mia umile biblioteca. Cosi' mi e' capitato l'occhio su una raccolta di "articoli" scritti da Baricco sotto il nome di Barnum 2 - Altre cronache dal Grande Show (il primo l'ho gia' riletto). Ve ne parlo, perche' e' in topic al quadrato, visto che l'ultimo articolo che ho letto, intitolato Ebla, parla anch'esso di scritti.

Breve riassunto sul contenuto: Ebla e' una citta' scomparsa da 2500 anni nell'area della Siria, con essa e' scomparsa la conoscenza della sua civilta' e cultura. Era nota agli storici perche' le iscrizioni coeve che ne parlavano erano numerosissime, ma non si riusciva a trovarla. Qualche decennio fa, e' stata ritrovata per puro caso da dei contadini della zona; gli archeologi che si occuparono dello scavo sono italiani, dunque i risultati dei ritrovamentei si trovano (almeno al 1998 - suppergiu') a Palazzo Venezia a Roma. Il nostro bravo Baricco ando' a vedere la mostra e questo e' quello che ha scritto:

"E' successo che scavando scavando hanno trovato nel Palazzo reale una sala che era la sala dell'Archivio: e con quello sono entrati per sempre nella Storia. Perche' li' dentro c'era qualcosa come 17mila frammenti di tavolette scritte, cioe' uno sterminato viaggio in una lingua sconosciuta, cioe' un volo vertiginoso nella mente di gente che non c'e' piu' da migliaia di anni. Non fa venire i brividi? Ti vengono eccome, quando schiacci il naso contro la teca in cui, ben illuminata, sta una tavoletta grande come un vassoio, e sopra c'e' un vocabolario bilingue (eblaita-sumero), tutto bello scolpito a caratteri cuneiformi, come un messaggio lasciato li' apposta per noi, perche' potessimo imparare a leggere. Vedi tutti quei tratti incisi sull'argilla, e ti vedi le mani e gli occhi che ci lavorarono, come se l'avessero fatto ieri, ed era tremila anni fa. E non sai precisamente il perche', ma e' chiaro che nessuna anfora, nessun gioiello, nessuna statua, ha il fascino di quella gallettona di argilla con su scritti i nomi delle cose, uno in fila all'altro, ce n'e' questi 1500, (corsivo)i nomi delle cose (corsivo), la cosa piu' semplice di tutte, ma la piu' grande, l'inizio di tutto, la verita' ultima di tutto."

Personalmente mi ha fatto effetto, a rifletterci... una tavoletta che altro non e' che un vocabolario, una cosa cosi' banale (nessuno di noi ci pensa che effettivamente e' un libro e contiene la nostra, di cultura) che ci ha permesso di conoscere uomini vissuti 3000 anni fa.