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View Full Version : Spunti



ihc'naib
28th November 2004, 12:48
Qualche spunto acquisito leggendo il giornale.

Sci alpino. Ghedina viene intervistato e propone la sua teoria sulla disperata assenza di Italia nei posti alti delle discipline veloci (discesa e super-G).. e' un'insieme di spiegazioni, da quelle classiche ad alcune un po' piu' interessanti.
- Manca l'asso di riferimento (spiegazione invocata spesso e in tante discipline, ma io ci credo poco)
- Si sta creando una tecnica: ormai anche la libera va proprio _insegnata_, non si puo' improvvisare e basta. E una scuola del genere manca in Italia (di nuovo..mah.)
- Gli impianti di libera costano, e rendono poco con i famosi "sciatori della domenica".. bisogna pensare che ovviamente una discesa non e' solo piu' lunga e larga di uno slalom, ma ha anche vie di fuga molto maggiori da creare.
- Questioni assicurative: oltre ad aumentare il rischio, diventano complicati anche i concetti di responsabilita' penale tra societa', atleta, manutenzione e chi altri, in caso di incidente..
E poi, quella piu' interessante, a taglio quasi politico.
I genitori sconsigliano la libera, perche' pericolosa. Manca una giusta dose di sventatezza nei ragazzi di oggi, gente che abbia voglia di rischiare.. non ci sono piu' (penso parli delle sue parti) muratori e spaccalegna (Ghedina rules) che, in pratica, vivano la montagna con grinta.

Che ne pensate?

Pillole di altri sport: l'Italia del rugby si rifa della batosta subita contro gli All Blacks contro gli stati uniti, con una formazione giovane che dovrebbe aver dimostrato (non ho potuto vedere la partita... presto saprete perche') di aver voglia di emergere e di fare questo benedetto gradino da cenerentola del sei nazioni a qualcosa di piu'. Si stara' a vedere.

Fra venti minuti inizia Fortitudo-Monte Paschi su Sky. Addirittura Galanda (MP) ha riconosciuto che Bologna gioca molto bene, e Siena abbastanza male. La speranza di Siena e' che il tiro da tre (Bologna e' disarmante. Credo prenda piu' tiri da tre che da due, in una partita.. e sta mettendo percentuali incredibili) s'incastri per una volta. Vedremo.

Stasera c'e' Juve Inter, rigorosamente da tifare qui in casa mia. Vorrei spendere una parola di elogio per Marcelo "O Panteron" Zalayeta. Pensavo che in termini di "giocatore negato che si butta d'impegno con anni di fatica e diventa discreto" non si potesse scendere piu' giu' di Kovacevic. Per fortuna Zalayeta ci ha smentito.

Ihc'

Taran
28th November 2004, 16:19
Stasera c'e' Juve Inter, rigorosamente da tifare qui in casa mia. Vorrei spendere una parola di elogio per Marcelo "O Panteron" Zalayeta. Pensavo che in termini di "giocatore negato che si butta d'impegno con anni di fatica e diventa discreto" non si potesse scendere piu' giu' di Kovacevic. Per fortuna Zalayeta ci ha smentito.

Ihc'

Tifo Juve, lo odiavo parecchio e adesso fa cose buone...d'accordissimo con te :p

Ihc, vedo che ti piace lo sport a 360 gradi....conosci questo sito? www.sport4fun.com/it

Si pronostica su tutti gli sport, ci sono varie classifiche e una bella community. Io sono GateKeeper :D

ihc'naib
28th November 2004, 16:25
mai sentito. Mi sto iscrivendo.. ci daro' un'occhiata :)

Sul Panteron: sono sempre stato un difensore degli scarsoni. In casa potrebbero testimoniare che l'ho sempre -sempre!- difeso a spada tratta. Guardare mamma e fratello dopo il gol al camp nou dicendo: ve l'avevo detto!!!! ---non ha prezzo :)

ihc'

Gilles
28th November 2004, 16:35
mai sentito. Mi sto iscrivendo.. ci daro' un'occhiata :)

Sul Panteron: sono sempre stato un difensore degli scarsoni. In casa potrebbero testimoniare che l'ho sempre -sempre!- difeso a spada tratta. Guardare mamma e fratello dopo il gol al camp nou dicendo: ve l'avevo detto!!!! ---non ha prezzo :)

ihc'

Beh dargli dello scarsone mi sembrava esagerato :-) allora x esnayder che dovevate dire -.-
Anche xche ai tempi di empoli aveva fatto vedere che il giocatore c'era magari poca voglia di migliorarsi cmq il quarto attaccante lo puo' fare benissimo x la juve.

Sakugochi
29th November 2004, 10:13
- Gli impianti di libera costano, e rendono poco con i famosi "sciatori della domenica".. bisogna pensare che ovviamente una discesa non e' solo piu' lunga e larga di uno slalom, ma ha anche vie di fuga molto maggiori da creare...cut...E poi, quella piu' interessante, a taglio quasi politico.
I genitori sconsigliano la libera, perche' pericolosa. Manca una giusta dose di sventatezza nei ragazzi di oggi, gente che abbia voglia di rischiare.. non ci sono piu' (penso parli delle sue parti) muratori e spaccalegna (Ghedina rules) che, in pratica, vivano la montagna con grinta.

Che ne pensate?

Penso che queste due siano le cause maggiori, la prima per ragioni economiche, la seconda per numero di possibili atleti (anche se mi sembra un attimo limitativo: austriaci e svizzereri non mi sembrano noti nel mondo come scavezzacolli, a meno che i discesisti non vengano scelti alle uscite delle birrerie). Fondamentalmente le discipline veloci richiedono una dedizione ed una preparazione fisica assoluta, quindi poco presente nei nostri atleti che, a prescindere dallo sport, non appena raggiungono un minimo di notorietà IMO tendono un po' troppo a sedersi.

Alla prossima

laphroaig
29th November 2004, 12:06
secondo me non è un problema solo dello sci ma di molti sport individuali.
Prendiamo anche il tennis perchè sono 10 anni che non tiriamo fuori un giocatore degno di nome? L'ultimo, Camporese aveva uno dei migliori dritti del circuito ma la mancanza di voglia e un infortunio che è durato più di quanto doveva gli hanno impedito di arrivare dove poteva.

Due sono le cose la mancanza di strutture e il fatto che appena assaggiano il successo 9 su 10 si siedono.
Per strutture non intendo i campi di gioco (o non solo quelli) ma anche tutti quei talent scout che sono disposti ad investire quattrini su un talento in ascesa perchè prendere un allenatore e andare uin giro per l'europa a fare challengers o le gare di sci di coppa europa costa non poco e la famiglia dell'atleta non sempre ci può arrivare.
Certo se sei un fenomeno che distrugge i lemon o gli orange bowls o l'avvenire (per quanto poco senso abbia oggi vincere a 16 anni l'avvenire quando i pari età vincono il roland garros) e se riesci ad andarci magari il bollettieri o il pilic del caso ti nota e investe lui ma a quanti capita? e soprattutto il rischio di perdere anche gente che sfonda più tardi è troppo elevato.

ihc'naib
29th November 2004, 12:57
Su austria e svizzera non so, certo e' che per scendere giu' da una nera a quel modo bisogna davvero essere convinti di essere nella grazia di Dio...
credo che siate un po' troppo cinici con i nostri sportivi che raggiungono un alto livello.. li imparentiate un po' troppo con casi episodici - soprattutto del calcio -
Prima di tutto, dobbiamo distinguere fra "sedersi sugli allori" e "fare la primadonna".. perche' Tomba faceva la Primadonna, ma credo che saremmeo tutti spaventati anche solo a immaginare una sola seduta di allenamento. Un altro potrebbe essere Rosolino: se sorvoliamo sulla fallimentare spedizione olimpica, la grande prestazione ai mondiali e' venuta comunque dopo l'ascesa verso i riflettori. E per ottenere quei risultati e' andato a stare in Australia, che non e' esattamente qui dietro.

Se generalizziamo agli sport individuali, credo che quello che dite possa essere esteso a livello molto piu' basso, e giovanile. La poca voglia di faticare, di stare da soli, di prepararsi _dentro_ mina l'appetibilita' degli sport individuali, a partire da nuoto, atletica, tennis, anche sci, se vogliamo.. anche se lo sci e' uno sport tutto strano..

Non so. io sono monotematico come l'obelisco di 2001, ma come si puo' non pensare che i custodi della potenziale soluzione siano scuole e genitori?

Ihc'

Sakugochi
29th November 2004, 14:11
credo che siate un po' troppo cinici con i nostri sportivi che raggiungono un alto livello.. li imparentiate un po' troppo con casi episodici - soprattutto del calcio -
Prima di tutto, dobbiamo distinguere fra "sedersi sugli allori" e "fare la primadonna".. perche' Tomba faceva la Primadonna, ma credo che saremmeo tutti spaventati anche solo a immaginare una sola seduta di allenamento. Un altro potrebbe essere Rosolino: se sorvoliamo sulla fallimentare spedizione olimpica, la grande prestazione ai mondiali e' venuta comunque dopo l'ascesa verso i riflettori.

Io sono sempre stato convinto di una cosa: se poi in campo uno rende, fuori dal campo può fare quello che gli pare, non sono affari che dovrebbero riguardare il pubblico o gli allenatori, e non deve essere un aspetto da tenere di conto per giudicare un atleta (es. su tutti Rodman, ma anche Tomba come hai giustamente detto tu). Su Rosolino penso che il discorso sia un po' diverso: vista la gente contro cui compete sarebbe duro ottenere qualcosa di più di quello che ha ottenuto fin'ora, contro gli Atlantidi come Thorpe e Phelps è un dramma! :D


Non so. io sono monotematico come l'obelisco di 2001, ma come si puo' non pensare che i custodi della potenziale soluzione siano scuole e genitori?

Basta guardare che bello spettacolo si vede sugli spalti degli stadi o dei palazzetti dove giocano le squadre giovanili per darti ragione al 100%.

Alla prossima

laphroaig
29th November 2004, 14:20
bhe poi ovvio ci sono personaggi e personaggi Tomba che era una primadonna ma porca miseria al di là di aver perso la coppa del mondo per non voler far punti nelle sue discipline poco gli si può imputare visto che vederlo scendere era uno spettacolo.
o anche Panatta che faceva casino fino alle 3 del mattino poi riusciva a stare in campo, certo se avesse avuto la testa di Lendl avrebbe vinto molto di più.
Però parliamo di gente che aveva talento a pacchi il discorso è diverso se si prende della gente che per far risultati ha bisogno di lavorare come matti e se questi cazzeggiano abbiamo dei campioni solo in patria che all'estero sono mediocri.

Non credo che genitori e scuola siano il solo problema la prova è che a livello giovanile riusciamo a tirar fuori qualcosa poi quando le cose diventano serie si perdono (mi vengono in mente rimanendo nel tennis Nargiso e Gaudenzi per dirne 2 + tutti quelli che non si conoscono che manco sono arrivati in davis).

ihc'naib
29th November 2004, 15:25
Beh.. di tennis mi pare tu ti intenda piu' di me.. ma a sentir parlare i commentatori, dire che Nargiso e Gaudenzi abbiano fallito mi pare un po' inglorioso per loro.
Tu dici che l'educazione non conta... ma se ci pensi la mentalita' del giovane che si trova ai primi successi e insuccessi e deve uscirne con coraggio e' quella che si e' formata a scuola e in casa. Da li' dipende (al di la' del super talento e in generale delle caratteristiche istintive/genetiche) la testa con cui un ragazzo affronta gradini e sacrifici.

Ihc'

laphroaig
30th November 2004, 13:20
io sostengo che la scuola e la famiglia non siano il solo problema.
Considera infatti che un ragazzino che ha qualche possibilità di successo passano molto più tempo sul campo /in palestra che a scuola e con i genitori. è quindi importante che la struttura sportiva cerchi di formare l'individuo oltre che lo sportivo. Ed è un po' quello che fanno le academy o le grandi squadre di calcio tipo aresenal che ti trovano famiglia/scuola e rompono le balle se i risultati anche scolastici non sono adeguati.
Questo perchè ci si è accorti che se l'uomo è a posto anche i risultati sportivi sono migliori. In parole povere un caso come la Capriati a 15 anni è deleterio per tutti oltre che per lei.

Nargiso ha vinto Wimbledon Juniores e Gaudenzi ha dominato l'Avvenire e a sentire i commenti e le interviste dell'epoca dovevano spaccare il mondo. Solo i commentatori della Rai in davis li hanno idolatrati per il resto quelli di telepiù e clerici/tommasi li han sempre considerati delle incompiute.

Cmq qui parlavo di professionismo se si entra nei dilettanti, la famiglia (più che la scuola che qui non è come le università americane che tra l'altro sono private e per buona parte si finanziano da sole. non oso immaginare i quattrini necessari a impostare una scuola sportiva da noi nel settore pubblico e soprattutto il magna magna generale che ne verrebbe fuori) è di importanza fondamentale.
Effettivamente quanto a cultura sportiva siamo a livello zero e per rendersene conto basta andare a vedere una partita dei pulcini: genitori che si insultano e insultano l'arbitro, l'allenatore che per definizione non capisce un cazzo e non mette dentro il figlio (chiodo) non comprendendo il suo talento ecc uno spettacolo se non ci fosse da piangere.
E se sali di età non cambia la cosa spariscono i genitori e ci pensano i giocatori, ho giocato a basket in promozione e adesso per limiti di tempo gioco in una squadretta di csi/uisp e quanto mi incazzo per le scene isteriche dei compagni e dell'allenatore per un fallo fischiato (magari male) da un arbitro che cmq dopo il lavoro viene lì per 2 lire e non ha nessun interesse a favorire uno piuttosto che un altro (chiaro se gli rompi i coglioni ti fischia pure fallo in attacco se tiri proteggendoti poi). O nei tornei di tennis che devi chiedere l'arbitro perchè l'avversario ti frega 18 servizi.
va bhe mi fermo qua solito papiro :) ciao

ihc'naib
30th November 2004, 13:34
beh.. e' esattamente questo di cui parlo: perche' lo sportivo talentuoso di cui parli tu cinque, sei anni prima era un dilettante o semplicemente un giovane promettente. Prima di spendere gran parte della giornata ad allenarsi, aveva anche una vita scolastica e familiare :) .. e li' si e' formato il carattere che distingue chi sa affrontare un gradino (e ci sono tanti, tanti gradini, nella carriera di uno sportivo.. non parlo solo di quello da promessa a promessa mantenuta)

La scuola e' un po' un panico. E' una sorta di circolo vizioso: voglia del ragazzo (perche' i problemi si manifestano alle superiori, da quel che posso vedere io) di faticare: poca. Voglia dell'insegnante di sviluppare una cultura fisico-sportiva, rara e spesso ignorata..

E' incredibile come poi gli stessi ragazzi e ragazze che hanno preferito stare in casa a 15, 16 anni, dopo 3 4 anni si sentono fastidiosamente mingherlini o cicciottelli e allora si buttano in palestra per rimediare.. mostra come la cultura sportiva manchi nella testa, prima ancora che nel corpo.. perche' stare in palestra e' molto meno faticoso e impegnativo che apprendere uno sport.

Ihc'

ghs
30th November 2004, 13:52
Un breve punto sulle aspettative disattese dei nostri giovani.
Se mi ricordo bene, Nargiso ha vinto Wimbledon juniores nel 1987, a 19 anni. Becker ha vinto Wmbledon nel 1985, a 17 anni.
Ora, io non voglio fare paragoni fra Becker e Nargiso (che pure era l'unico italiano del periodo a giocare il tennis che piaceva a me), ma la differenza, oltre che nei mezzi tecnico-atletici, sta nella cultura. In Italia si vince molto a livello giovanile anche perchè i nostri giovani sono spesso più vecchi dei loro avversari. Un altro esempio del tennis è, appunto, Gaudenzi, che a 20 anni era ancora il dominatore incontrastato del circuito juniores e che, passato professionista col coach dell'allora n°1 ATP Muster, ha raccolto davvero poco. Ivanisevic, poco più vecchio di lui, a 19 anni era già in semifinale a Wimbledon, ma anche gente meno dotata (ora mi viene in mente Krijcek) era già nel circuito molto prima dei 20 anni.
Oppure prendete i nostri successi nel calcio Under 21: andiamo sempre a vincere con giocatori di 23 anni, perchè il regolamento lo consente, quando le prime scelte dei nostri avversari sono già in rosa nelle nazionali maggiori.
Insomma, in Italia si prende con una certa comodità il passaggio dalle categorie giovanili a quelle maggiori, probabilmente per le solite beghe burocratiche e amministrative.

Sul resto, io credo che sia un problema di cultura, più profondo di quando si creda. Arriverei a dire che si può intravedere la differenza fra la cultura calvinista del centro-nord europeo e quella mediterraneo-cattolica e mercantile di paesi come Italia e Spagna, ma forse esagererei.
Mi limito a constatare come qui da noi un giovane che pratichi sport a un discreto livello tenda quasi sempre a sopravvalutarsi (lui per primo, ancor prima che la sua famiglia) e a considerare poco disciplina, lavoro e serietà.