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View Full Version : Band of Brothers



Jarsil
29th January 2005, 01:05
Sono riuscito a vederlo soltanto ora, con notevole ritardo rispetto a quando lo mandarono in TV, e forse è meglio così, me lo sono potuto vedere con calma in DVD.

Che dire...

Penso sia in assoluto la cosa piu' bella, piu' struggente, in alcuni momenti piu' dura e difficile da mandar giu' che abbia mai visto in vita mia.

Non sto a discutere della recitazione o della ricostruzione dei luoghi...

Parlo del fatto che girandolo hanno avuto la capacità di buttarti inconsciamente indietro nel tempo fino al 6 giugno 1944 e poi da li' fino all'estate del 1945, dietro ai ragazzi della Easy, a ridere, a piangere, ad avere momenti di sconforto e poi momenti di orgoglio... A seguire la carriera di un ufficiale come forse ne esistono pochi al mondo come Dick Winters.

Stasera ho visto gli ultimi 2 episodi della miniserie.
La carrellata finale, le interviste ai protagonisti reali finalmente svelati nei loro nomi e cognomi dopo 10 episodi...

Sono rimasto assolutamente colpito, lo ammetto.

Soprattutto pensando al fatto che nulla di ciò che viene raccontato è inventato per far scena.

La storia della compagnia E (Easy) della 101a Aviotrasportata è leggenda nell'ambiente militare, dato che hanno partecipato praticamente a tutte le cose piu' importanti della seconda guerra mondiale in europa, dal D-Day a Bastogne, alle Ardenne, alla presa del Nido dell'Aquila.

Eroi, ma quelli veri. Quelli che quando li chiamano Eroi, rispondono "Chi io? No, io ho fatto solo il mio dovere". Quelli che non cercano popolarità ma vogliono una vita normale, eppure sono in grado di correre con un compagno in spalla per centinaia di metri sotto l'artiglieria nemica.

Volevo sapere le impressioni di altri che hanno potuto vedere tutta la miniserie e quindi conoscere tutta la storia della Easy.

Tanek
29th January 2005, 03:40
BoB mi ha colpito tantissimo, semplicemente un capolavoro nel suo genere, secondo me :)
A dir poco realistico (alcuni pezzi sembra siano dei reportage di guerra solo che non sono in b/n), molto coinvolgente e storicamente fedele, colonna sonora molto bella, e le mini storie dei personaggi che si intrecciano che rendon proprio l'idea di una "banda di fratelli"...
A me personalmente sembrava di stare al fronte con loro...

Voto: 9.5

gorgon
29th January 2005, 10:15
Volevo sapere le impressioni di altri che hanno potuto vedere tutta la miniserie e quindi conoscere tutta la storia della Easy.

riuscire a farmi vedere qualcosa in tv è cosa che non accade tutti i giorni... BoB c'è riuscito, e per di più quando andava in seconda serata (quando notoriamente il sottoscritto va a letto fra le 20 e le 21 :look: ); quando è uscita la versione "sana di mente" del dvd l'ho pure comprata

le conclusioni traitele da solo ;)

Kappa
29th January 2005, 10:52
BoB è una serie che ho visto a qualunque ora andasse in onda, ora che ci penso il DVD me lo comprerei volentieri, mi è piaciuto moltissimo.

jamino
29th January 2005, 14:30
Io ho camprati il cofanetto di BoB lo scorso anno a natale (2003) senza saper nulla della serie. L'ho visto tutto 2 volte, come tutte le cose prodotte da Spielberg è ineccepibile da un punto di vista "tecnico" e va detto che Spielberg è uno dei pochi ad aver rovesciato "cliche" (si scrive così?) del tipo alleati sempre buono tedeschi sempre cattivi (vedi uccisioni a sangue freddo dei tedeschi arresi in "Save private Ryan" e lo sbrocco di garnette appena paracadutati in Francia). Alla fine di una serie come questa, o di un film come "Save private Ryan" restano tante sensazioni diverse, l'amarezza per la disumanità della guerra, l'ammirazione per il coraggio dei singoli, lo sbigottimoento per la totale imponderabilità degli eventi (chi si ricorda le scene dello sbarco con quel soldato che si leva un secondo l'elmetto e viene preso in fronte da una pallottola vagante capisce cosa intendo).

Come sempre Spielberg ha fatto un gran lavoro.

Ciauz

Beregond
29th January 2005, 14:31
L'ho visto in tv un annetto fa, veramente un capolavoro, ci sono delle scene che colpiscono parecchio, con temi che in altri film di guerra nn vengono manco sfiorati

Jarsil
29th January 2005, 14:32
Vi faccio 2 domande che mi interessa il parere di chi condivide l'apprezzamento per la serie.

1) Secondo voi qual'è quello (dal punto di vista stavolta cinematografico/televisivo) girato meglio?

Personalmente ho apprezzato moltissimo quello diretto da Tom Hanks, "Crossroads", quello in cui Winters alla fine viene promosso, con quella bellissima scena di lui che da solo scatta in avanti ordinando alla truppa di aspettare il fumogeno e trovandosi quindi per primo sulla linea di fuoco da perfetto incosciente (sinonimo di Eroe in quei frangenti).

2) Qual'è l'episodio in generale piu' coinvolgente per voi? Intendo stavolta non per la recitazione ma per cosa racconta.

Io nell'ordine metto per primo quello in cui è il medico il protagonista, alla ricerca continua di medicinali e attrezzi durante l'inverno sulle ardenne, poi la penultima puntata, quando la Easy scopre l'esistenza dei lager (la lunghezza di quelle scene è tanto ben riuscita da avermi fatto sentire male, perché non sembrava di vedere un film ma di vedere le orribili scene reali girate quando le prime truppe scoprirono cos'era la "Soluzione Finale"...raccapricciante nella sua sconcertante verità).

Edit: concordo in pieno. Spielberg non fa altro che confermare la sua incredibile capacità di rendere le cose per come sono.

Galaphine
29th January 2005, 15:03
ordinato stamattina vedremo :)

Beregond
29th January 2005, 16:48
Vi faccio 2 domande che mi interessa il parere di chi condivide l'apprezzamento per la serie.

1) Secondo voi qual'è quello (dal punto di vista stavolta cinematografico/televisivo) girato meglio?

Personalmente ho apprezzato moltissimo quello diretto da Tom Hanks, "Crossroads", quello in cui Winters alla fine viene promosso, con quella bellissima scena di lui che da solo scatta in avanti ordinando alla truppa di aspettare il fumogeno e trovandosi quindi per primo sulla linea di fuoco da perfetto incosciente (sinonimo di Eroe in quei frangenti).



Si direi che il quinto è il migliore x quella scena li e x il pezzo subito dopo quando lui arriva in cima a quella specie di collinetta, si trova davanti 2 plotoni di SS in fuga e l'unico poveretto che lo vede, staccato dagli altri e senza manco un arma in mano, sta scena mi è rimasta impressa + di tutto il resto (quando la ripropone dopo come ricordo la vede come una scena interminabile, probabilmente prova pure rimorso x aver ucciso quel ragazzo)
Bello l'inserimento qua e la di brevi scene in cui lui stende il rapporto e ripensa a quello che è successo, dando un pelo di suspance
In generale cmq mi piace il fatto che viene messo in risalto il grosso peso che ha sulle spalle chi impartisce gli ordini sul campo, in pochi secondi gli tocca decidere e da quelle decisioni dipende la vita dei suoi ; non è il solito capo infallibile, a volte anche lui ripensa in modo critico a come sono andati i fatti

Jarsil
29th January 2005, 16:56
Da quello che ho trovato in rete, il tenente-capitano-maggiore Dick Winters è stato ed è tuttora citato ad esempio di eccellente ufficiale sul campo, uomo in grado di farsi seguire dagli uomini perché abituato a stare in prima linea con gli uomini, a conoscerli uno per uno e a sapere la loro storia quanto bastava per essere amato dai soldati che servivano sotto il suo comando. Il fatto che abbia avuto dei dubbi lo rende umano, direi. Il rimorso per la morte di quel ragazzo, che lui poi rivede in volto nella metropolitana di parigi, è un esempio di questo. E sono anche gli ultimi colpi che spara in guerra, peraltro, perché poi viene promosso capitano e comandante del secondo battaglione.

jamino
29th January 2005, 19:31
Comunque un'annotazione, in realtà relativa a save Private Ryan, su una cosa che mi ha colpito molto. Per la prima volta i soldati vengono rappresentati come ragazzi. Nella filmografia ufficiale noi siamo abituati a veddere i soldati come uomini fatti, nella realtà l'età media dei soldati nella seconda gurra mondiale era di 25 anni (vado a memoria).
In sintesi i soldati erano "pischelli" non uomini fatti, e Spielberg è il primo 8perlomeno a mia memoria) a rappresentare questo fatto scegliendo un cast di attori giovani (tranne Hanks).
Ieri sera su rai 3 c'era un documentario sulla storia delle SS. Si parla delle truppe più sanguinarie che la storia ricordi (magari c'è stato qualcuno più sanguinario, ma nell'immaginario collettivo dubito che ci sia qualcosa di più terrficante delle SS). Ebbene erano ragazzini anche quelli... A un certo pnto hanno raccontato che il repsonsabile dello smistamento dei prigionieri ad Auschwitz era un ragazzo di 17 anni.
Anche nella scelta di mostrare per la prima volta i soldati per quello che erano, ragazzi immaturi, impauriti, Spilberg ha fatto una scelta precisa e a mio parere rivoluzionaria rispetto a tutta l'iconografia sulla seconda guerra mondiale.

Per ciò che riguarda gli episodi più belli concordo con Bastogne e quello sulla scoperta dei lager.

Un'ultima cosa, l'altro ieri su uno dei canali sky (credo universal) hanno dato "La tregua" di Rosi con Turturro tratto da un testo di Primo Levi (confesso la mia ignoranza non so da quale). Se vi capita vedetelo, è un gran film, a suo modo anche leggero (dico solo che c'è anche Bisio), che vale la pena vedere.

Ciauz

Tanek
29th January 2005, 19:57
Un'ultima cosa, l'altro ieri su uno dei canali sky (credo universal) hanno dato "La tregua" di Rosi con Turturro tratto da un testo di Primo Levi (confesso la mia ignoranza non so da quale). Se vi capita vedetelo, è un gran film, a suo modo anche leggero (dico solo che c'è anche Bisio), che vale la pena vedere.

Ciauz
Il testo di Levi si chiama proprio "La tregua" :)

Jarsil
29th January 2005, 19:59
Un'ultima cosa, l'altro ieri su uno dei canali sky (credo universal) hanno dato "La tregua" di Rosi con Turturro tratto da un testo di Primo Levi (confesso la mia ignoranza non so da quale). Se vi capita vedetelo, è un gran film, a suo modo anche leggero (dico solo che c'è anche Bisio), che vale la pena vedere.

Ciauz

Il libro di Primo Levi è omonimo, si intitola "La Tregua" ed è il seguito cronologico di "Se questo è un uomo" come romanzo.

Narra la storia del rientro in Italia di Primo Levi dopo la liberazione dal campo di concentramento, e di come era impossibile i primi tempi riadattarsi alla vita, soprattutto perché ovunque fossero andati prima di arrivare in Italia (viaggio durato anni arrivando fino in URSS prima di tornare indietro), erano stati accolti con tanti sorrisi ma nessuna voglia di ospitarli, come a dire "Oh Poverini, vorremmo tanto aiutarti ma purtroppo blablabla".

Un libro molto duro da digerire, ma non per questo meno bello.

jamino
29th January 2005, 20:54
Eh eh eh.. ho fatto la figura del bischero :) Da quele libro sarà tratto il film la tregua ? Ma guuarda un po dal libro "la tregua" :)


Meglio così un giorno in cui si impara una cosa nuova è un giorno degno di essere vissuto!

Grazie a entrmbi per la nota bibliografica :)

Jarsil
29th January 2005, 21:44
Sul fatto che i soldati erano ragazzi e spesso giovanissimi, c'e' una delle scene finali di Band of Brothers nell'ultimo episodio che è emblematica.

Guerra finita in Germania coi tedeschi arresi, il soldato americano (quello che parla tedesco, Lingdon mi pare si chiami) al checkpoint insieme a un soldato tedesco che controllano i documenti delle auto dirette in germania dall'austria... e parlano insieme delle proprie esperienze.

O subito dopo la scena in cui Webster "rimedia un passaggio" al soldato tedesco con le stampelle, su un auto diretta a Monaco.

Thor
29th January 2005, 22:08
visto parecchio tempo fa in tv a spezzoni... mi piacque molto e lo riguarderei molto volentieri... mi cerco i DVD và.



(anche se i film di jenna jameson sono meglio eh!!!)

Tanek
29th January 2005, 22:28
Il cofanetto di dvd qui a Milano alle messaggerie sta a 55 euro, pero' audio inglese 5.1 ma italiano 2.0 -_________-ççç
Non l'ho comprato solo per questo :( anche se alla fine mi sa che lo comprero' lo stesso :P

Jarsil
30th January 2005, 03:03
Mah sai tanek, sinceramente non è il surround dei botti che fa la differenza in un capolavoro come questo... ci può stare anche l'audio stereo normale secondo me.

Tanek
30th January 2005, 05:00
Sisi ci mancherebbe, infatti va a finire che li prendo lo stesso :P
Tanto sicuramente li vorro' rivedere di nuovo (li ho visti un paio di mesetti fa grazie ad un amico che mi ha prestato i dvd) ;)

(per inciso, ho visto tutti e 10 gli episodi tra il sabato e la domenica di un weekend talmente mi avevano preso bene :P )

Jarsil
30th January 2005, 15:39
Io devo comprarmi il libro di Ambrose ora, non posso resistere senza leggerlo ^^

Penso che prenderò la versione inglese, che la traduzione italiana del titolo in "Banda di Fratelli" per quanto letterale, mi fa veramente vomitare, sembra il titolo di un film della disney :bored:

Defender
30th January 2005, 17:56
Ahò bona mi avete intrippato... quanto costa il cofanetto? http://www.ngi.it/forum/images/ngismiles/monkey.gif

Sillybee
30th January 2005, 18:27
Costa sui 50€ circa

Cmq vale la pena prenderlo? O meglio mulizzarselo?
Nel senso, il cofanetto è ben fatto? contiene qualcosa di speciale oltre i dvd?

Jarsil
30th January 2005, 18:54
Da Amazon.com

All 10 episodes on 6 discs
Documentary "We Stand Alone Together" (80 mins.)
The Making of "Band of Brothers" (30 mins.)
Ron Livingston's "Video Diaries": the making of the film through the eyes of an actor (55 mins.)

Photo gallery
Previews of all 10 episodes
Interactive "Field Guide" featuring timelines, maps, profiles and other information
Number of discs: 6

We Stand Alone Togheter è la storia della compagnia Easy raccontata dai suoi veri componenti.

laphroaig
30th January 2005, 21:08
il cofanetto lo ho da un po' ed è veramente fatto molto bene. Gli episodi che ho trovato fatti meglio sono bastogne e quello citato da jarsil.
Ma è spettacolare anche la scena del discorso del generale tedesco alla fine veramente toccante.

In relazione all'età media dei soldati nella guerra europea, l'esercito tedesco era piuttosto anzianotto come media , nel senso che molti erano i veterani e l'età media era appunto sui 25 anni.
Gli alleati e soprattutto gli americani invece erano parecchio più giovani, in particolare lo sbarco del d-day venne compiuto per la maggior parte da unità mai impiegate prima (e qui c'è uno degli errori di saving private ryan) ed addestrate duramente in cui l'età media era davvero bassa sui 22 anni.
Uno dei motivi per cui le cose non sono andate a scatafascio nel d-day era proprio la migliore fisicità, giovane età dei soldati alleati visto, tra l'altro, che li avevano caricati come somari (vedi il sacco da gamba di cui han parlato in bob).

x jarsil il libro merita davvero io l'avevo letto prima di vedere il serial ed è veramente toccante (anche cittadini in uniforme e d-day sempre di ambrose meritano).

Jarsil
30th January 2005, 23:01
Vero.

Quasi tutte le unità di combattimento che presero parte allo sbarco e all'invasione dal cielo erano unità create da poco.

Solo l'82 aviotrasportata esisteva da piu' tempo mi pare, la 101a era stata creata da pochissimo e la 506a (di cui fa parte la Easy nell'ambito del 101 avio) era stata creata solo 2 anni prima a Camp Toocan da reclute volontarie.

Il libro è nella mia lista d'acquisto del prossimo futuro, e penso che lo comprerò direttamente in inglese :)

Drako
31st January 2005, 14:28
Ogni volta che lo beccavo in tv mi ci incollavo irrimediabilmente. quando avrò una dvd station decente lo vedrò per intero :)

Llaydee
1st February 2005, 18:21
stasera nonostante il periodo di vacche magre vado da Blockbuster ad ordinare il cofanetto e fanculo a tutti

galazon
2nd February 2005, 14:29
Sono riuscito a vederlo soltanto ora, con notevole ritardo rispetto a quando lo mandarono in TV, e forse è meglio così, me lo sono potuto vedere con calma in DVD.

Che dire...

Penso sia in assoluto la cosa piu' bella, piu' struggente, in alcuni momenti piu' dura e difficile da mandar giu' che abbia mai visto in vita mia.

Non sto a discutere della recitazione o della ricostruzione dei luoghi...

Parlo del fatto che girandolo hanno avuto la capacità di buttarti inconsciamente indietro nel tempo fino al 6 giugno 1944 e poi da li' fino all'estate del 1945, dietro ai ragazzi della Easy, a ridere, a piangere, ad avere momenti di sconforto e poi momenti di orgoglio... A seguire la carriera di un ufficiale come forse ne esistono pochi al mondo come Dick Winters.

Stasera ho visto gli ultimi 2 episodi della miniserie.
La carrellata finale, le interviste ai protagonisti reali finalmente svelati nei loro nomi e cognomi dopo 10 episodi...

Sono rimasto assolutamente colpito, lo ammetto.

Soprattutto pensando al fatto che nulla di ciò che viene raccontato è inventato per far scena.

La storia della compagnia E (Easy) della 101a Aviotrasportata è leggenda nell'ambiente militare, dato che hanno partecipato praticamente a tutte le cose piu' importanti della seconda guerra mondiale in europa, dal D-Day a Bastogne, alle Ardenne, alla presa del Nido dell'Aquila.

Eroi, ma quelli veri. Quelli che quando li chiamano Eroi, rispondono "Chi io? No, io ho fatto solo il mio dovere". Quelli che non cercano popolarità ma vogliono una vita normale, eppure sono in grado di correre con un compagno in spalla per centinaia di metri sotto l'artiglieria nemica.

Volevo sapere le impressioni di altri che hanno potuto vedere tutta la miniserie e quindi conoscere tutta la storia della Easy.
Io non ho visto la serie che hanno trasmesso in tv qualche anno fa',pero' dopo questo 3d mi hai fatto venire la voglia di guardarlo.
Spero di procurarmelo al piu' presto.

Bortas
4th February 2005, 17:19
BoB Visto in tv quando fu dato ed è molto carino, merita la visione...

Sono l'unico che odia e schifa "Salvate il soldato Ryan" e adora "La sottile linea rossa"?

jamino
4th February 2005, 17:29
MMM li ho visti tutti e 2...

La mia valutazione di SSR è da 10 per ciò che riguarda tutta la parte fino al ritrovamento di Ryan, poi scade a un 6 scarso (troppo scontato).

La sottile lineea rossa viceversa non mi è piaciuto piu di tanto.

Secondo me (e io questo caso intendo come io ho "sentito" i 2 film) mentre SSR ti prende allo stomaco, SLR è un film molto "intellettuale", molto "mediato".
Come dire che il primo ti fa "provare" fisicamente cosa è stata la guerra(alla fine della fiera durante le scene dello sbarco io pensavo <azz speriamo che finisca presto è troppo "forte" come scena> e la speranza che tutto ciò finisse presto era quello che provavano i soldati sulla spiaggia) , il secondo ti porta auna rilfessione sulla guerra.

Tutto ciò, ovviamente secondo la mia mile opinione :)

Bortas
4th February 2005, 19:19
E' un argomento che mi serebbe tanto piaciuto discuterne, SSR secondo me ha delle scene di grandissimo impatto, come lo sbarco che citi, una sequenza mozzafiato e frenetica che è obbiettivamente da storia del cinema, poi il film scade nel solito trito, una squadra di supersoldati muore tutta per compiere una missione simbolica dietro le linee nemiche e questo ti trascina lontano secondo me dall'immagine della guerra, nel comprendere gli intenti simbolici che Steven S. mi scade in battutelle Americane alla G. I. Joe, il minestrone è quindi condito, c'è il veterano sborone, il cecchino che parla con dio, la mammoletta paurosa e il caposquadra dallo sguardo languido sempre indeciso che trova la soluzione all'ultimo momento, il tedesco malvagio solo e sempre cattivo, infine l'eroe Ryan che è il classico bravo ragazzone di campagna americano che l'esercito non può permettersi di perdere...
La Sottile linea rossa, invece a mio avviso è una mazzata allo stomaco, non ha un vero e proprio protagonista, all'interno di una macchina che travolge tutto come la guerra, tutte le figure interrogano le loro paure e ambizioni con umanità, non ci sono eroi ne rambi, solo giovani mandati al macello da ambo le parti, capitani preoccupati o senza scrupoli, in una guerra sporca non farcita di cavalleria, una guerra viva e vera che fa pensare. Quando finisci di vederlo non lo liquidi, rievocando le battute di un cecchino fissato con la religiosità, ammetto che sono due film validi ma a mio avviso il secondo rispetto al primo è inarrivabile.

Faramjr
4th February 2005, 19:51
Stiamo parlando di cinema, possiamo intenderlo come arte o come intrattenimento, ma in ogni caso si tratta di un linguaggio. Ogni linguaggio ha i suoi meccanismi. In SSR e in SLR questi meccanismi sono molto diversi, ma anche molto evidenti, il che è un punto a sfavore per tutti e due i film. Più un film ti coinvolge, meno ti appaiono le meccaniche che lo fanno funzionare. Nel film di Spielberg le emozioni vengono comunicate attraverso degli elementi esclusivi al mondo del cinema, le immagini. Nel film di Malick sono le parole il motore. Se devo scegliere e stiamo ancora parlando di cinema, scelgo Spielberg, perchè da sempre sono affascinato e interessato alla tecnica, e il suo film è visivamente ineccepibile.

jamino
5th February 2005, 08:33
2 annotazionei:
Dopo averlo visto parlavo con un mio amico americano della SSL e lui mi diceva che in lingua originale il film è molto diverso, nel senso che i vari personaggi sono dei "tipi" (che so il Newyorkese, il Texano etc.) che difatti parlano co l'accento specifico del luogo di provenienza. Per questo diceva che il film perde molto col doppiaggio e che a chi non è americano molte cose sfuggono.

La seconda cosa è relativa a quello che diceva Faramjr "meno ti appaiono le meccaniche che lo fanno funzionare". Questo a mio parere è un bene, nel senso che a volte un'approccio troppo "tecnico" alla visione di un film (o alla lettura di un libro) ti rovina il piacere della visione.

Faramjr
5th February 2005, 12:38
Lo so che è un bene ^^ Per questo ho scritto che SSR e SLR peccano sotto quell'aspetto.