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View Full Version : Rifiuti e Scorie Tossiche



San Vegeta
15th February 2005, 11:20
Prendendo spunto da quel bellissimo thread che è "Maledetti Terroni!!!" vi ripropongo un argomento a cui ho partecipato pochi giorni fa, e dato che qui c'è gente che si informa, studia e conosce, mi piacerebbe che se ne discutesse anche in questa sede.

Dopo Cernobyl (chissà se si scrive così...) in Italia fecero il referendum per abolire il nucleare. Non si abolivano solo le centrali nucleari, ma anche i centri di sviluppo e, con poche eccezioni, tutto ciò che era legato al nucleare.
Nessuno parve pensare che se scoppia una centrale in Francia noi si fa la stessa fine dei francesi, solo che mentre loro rischiano la salute di tutta l'europa risparmiando sui costi dell'energia, noi paghiamo per ricevere un 20% di energia fornita dalle centrali atomiche.
E non è tutto. L'Italia, come tutti i paesi moderni, produce lo stesso un sacco di belle scorie derivanti dai macchinari ospedalieri con cui ci facciamo TAC, RX, BOT e CCT (l'avete capito che le ultime due stan lì solo per dire ecc ecc vero?).
Da qualche parte andranno a finire tutte queste dannate scorie... Parlando con studenti in chimica e ingegnieria ambientale, mi dicono che ci "dovrebbero essere" enormi bunker in alaska o posti sperduti, in cui buttare le scorie in attesa che decadano (qualche migliaio di anni, dite che il materiale con cui è fatto il bunker riesce a durare qualche migliaio di anni?). Se fanno come dalle mie parti, allora c'è da credere davvero che han trovato sotto la Castelluccia delle scorie radioattive, così come saran state buttate altrove...

Spostiamoci ai rifiuti "standard". La norma prevede che una discarica ben fatta possa contenere un tot di rifiuti che, con un'alta probabilità, non si disperderanno nell'ambiente. Poi ci dovrebbero essere gli inceneritori, filtri, e altri apparati per il riciclo di ciò che è possibile riciclare da quel ciclo di smaltimento. Sono almeno 4 passaggi fondamentali:
Discarica a regola - Inceneritore - Filtri - Smaltimento e Riciclaggio
Conoscendo la politica del rattoppamento che tanto va di moda, cosa succede se uno fa il primo punto e si "dimentica" di qualche altro passaggio fondamentale? Beh, niente di che... Si inquina un pochino l'aria, di conseguenza anche l'acqua che cade dal cielo, la terra che nutre le verdurine, il nostro inutile organismo...

Vorrei parlare anche delle vecchie tubazioni dell'acqua, fatte con materiali che dopo circa 60 anni cominciano a rilasciare detriti che fan male all'organismo, ma ho messo già tanta carne a cuocere :)

Sakugochi
15th February 2005, 11:34
Sul nucleare hai già detto tu la cosa che penso da sempre: è inutile non averlo in casa nostra, quando ce l'hanno TUTTI i paesi europei con cui confiniamo (se non sbaglio anche la Slovenia...). Però mi preoccupa una cosa, che venne fuori qualche mese fa in una barbershop conversation con Wayne: per come siamo abituati a fare le cose alla cazzo in Italia, che sicurezza darebbe la gestione di una centrale nucleare sul nostro territorio?

Alla prossima

Jarsil
15th February 2005, 11:34
Sulle centrali nucleari hai centrato perfettamente il punto dell'assoluta inutilità, sebbene giustificata dalla paura, del referendum e del conseguente divieto all'uso dell'energia nucleare in Italia. Ancora di piu' mi fanno ridere i cartelli di alcuni comuni con su scritto "Comune Denuclearizzato"... che vuol dire che se scoppia una centrale in francia la nube è così educata da leggere il cartello "Io non posso entrare" e girare altrove? :gha:

In sostanza sono abbastanza d'accordo con te, ma il punto è che se per fare i 4 passagi fondamentali bisogna partire dal primo, allora è bene comunque partire dal primo, perché l'alternativa e non mettere in piedi NULLA, e poco è sempre meglio di nulla. Almeno a mio modo di vedere.

Per inciso, la discarica è un luogo "a tempo" esaurita la capacità di assorbimento del terreno il lotto deve essere chiuso e inutilizzato per almeno 30 anni.

Io personalmente sarei per la riapertura di centrali nucleari anche in Italia (con l'esclusione di Chernobyl direi che si può affermare che le Centrali nucleari moderne sono sicure. Inoltre, diventano dannose solo in caso di incidente a livello di conseguenze dirette sulla salute, laddove una qualunque termoelettrica a petrolio o a carbone, nell'atto stesso di produrre energia mina la salute degli abitanti della zona con l'emissione di elevate percentuali di elementi cancerogeni), e per lo stesso principio dovrebbe essere OBBLIGATORIO installare i termovalorizzatori. Con il termine obbligatorio intendo 2 cose: obbligatorio per le amministrazioni locali individuare il sito e finanziarne la costruzione, e obbligatorio per la popolazione accettarlo senza proteste.

San Vegeta
15th February 2005, 11:51
Però mi preoccupa una cosa, che venne fuori qualche mese fa in una barbershop conversation con Wayne: per come siamo abituati a fare le cose alla cazzo in Italia, che sicurezza darebbe la gestione di una centrale nucleare sul nostro territorio?

sempre parlando con persone che dovrebbero saperne più di me, è uscito fuori che sono in uso sperimentale (nel senso che se ne facessero di più sarebbero di uso standard) delle centrali tali che se scoppiano fanno danni "letali" in un'area decisamente più limitata... tipo una sola regione... ok che è tanto lo stesso, però volete mettere... già è difficile che capiti un incidente (dopo vi spiego perchè), poi se proprio capita e sai che non va oltre i 200km...


In sostanza sono abbastanza d'accordo con te, ma il punto è che se per fare i 4 passagi fondamentali bisogna partire dal primo, allora è bene comunque partire dal primo, perché l'alternativa e non mettere in piedi NULLA, e poco è sempre meglio di nulla. Almeno a mio modo di vedere.

Io non riesco a essere in accordo con te... non perchè tu dica cose sbagliate, ma perchè secondo me fai affermazioni troppo idealiste: per esperienza vissuta sappiamo tutti che il proverbio "chi ben comincia è a metà dell'opera" non è sempre valido, anzi...
Io dico che se cominciassero a fare il punto 1 con la sicurezza matematica che seguirebbe a ruota il punto 2 e così via, allora la cosa sarebbe differente... ma SO che non lo fanno... a un certo punto salta sempre fuori una scusa tipo "abbiamo finito i soldi" o "ci sono problemi con le aziende che se ne occupano"

Shub
15th February 2005, 11:52
Bruno quando a suo tempo si fece il referendum ci fu chi venne tacciato di essere un cinico senza scrupoli perchè disse "signori noi vogliamo abolire il nucleare ma dall'altra parte delle Alpi ci sono XXX Super Eagle che se esplodono renderebbero l'Italia radioattiva ne più ne meno che la Francia".

Questo tanto per ribadire il concetto che noi italiani abbiamo le pigne in testa, i soliti faciloni. Sforzarsi di pensare che, se Cernobyl che sta a 5000km da noi ha fatto sto casino anche in Italia, zzo pole combinare una centrale termonucleare che scoppia a Bordeaux?

A questo poi aggiungiamo che ora l'Italia deve importare energia dalla Francia, quindi oltre al danno anche la beffa. Adesso stavano ridiscutendo se reinstallare o meno le centrali, il tutto dopo il black-out di 2 anni fa e i casini che ogni estate si ripropongono.

Lo smaltimento dei rifiuti..anche li puttanazza eva alcuni rifiuti li mandiamo in Germania dato che noi non possiamo trattarli, quindi soldi per il trasporto, soldi per la Germania e rischi ambientali. Eheheheheh siamo proprio dei coglioni.

Parliamo adesso delle tubature e delle discariche.

Vorrei prenderla in un verso un pò "anomalo", vorrei iniziare a parlare del federalismo o di quello che in teoria il federalismo dovrebbe portare.

La lega cavalca un'idea vecchia come il mondo, quando l'Italia dovette scegliere una forma di "governo" per organizzare lo stato nascente vinse l'idea repubblicana di Cavour ma, già all'epoca, mi pare Cattaneo ma potrei dire na strunzata, voleva copiare il modello americano di una confederazione di stati.

Ecco, questo la lega cerca di riproporre solo che lo fa sulla spinta di una ideologia pseudorazzista atta ad accalappiarsi i voti dei vecchi beceri o degli ignoranti. Tralasciando il perchè parliamo del federalismo.

Se ci fosse un federalismo vero, il governo federale è quello che chiede stanziamenti al governo centrale per opere pubbliche che hanno deliberato. Per esempio, in Toscana serve la variante di valico questo però è un opera a livello nazionale quindi non inciderebbe sulla singola regione ma, che ne so faccio un esempio.

Il porto a Castiglioncello, la regione Toscana chiede 100m di euro, dichiara la ditta appaltatrice, data inizio lavori, data scadenza. Stesso discorso per l'ospedale di Empoli e per la ristrutturazione della strada Fi-Pi-Li. Quindi, uno becca gli stanziamenti e a fine anno si stila un resoconto. Se i lavori sono finiti ok, se invece i lavori non sono finiti...si vede come mai.

Per esempio lavori non finiti causa 2 mesi di neve, quindi lavori bloccati. Ok si mandano altri soldi.

Esempio lavori non finiti causa ...chi lo sa ma vedete l'azienda è fallita e poi mi è morto il gatto. Ok niente soldi l'avete al culo.

Questo è applicabile alle discariche, alle tubature che perdono e quindi disperdiamo circa il 30% dell'acqua prima che ci rivi in casa, applicabile a millemila cose non per ultima bloccare associazioni malavitose che lucrano sugli appalti pubblici.

Vedrai che se una giunta alla fine del suo mandato non costruisce l'ospedale, non risistema la strada e non costruisce il porto...col cazzo che viene rieletta.

Tutto è legato ed ecco i risultati, Bari con casi di colera mi pare 5-6 anni fa, Napoli con emergenza rifiuti, Milano con lo smog, Firenze con la variante di valico, Roma con l'invasione dei tarponi....

Saluti.

San Vegeta
15th February 2005, 11:55
Cosa successe a Chernobyl (fonte: Daniele, docente del corso per il servizio civile nazionale)

Il direttore della centrale volle dimostrare al governo che se fermavano di colpo la centrale, essa avrebbe continuato a produrre energia ancora per un po'... così disattivò tutti i sistemi di sicurezza (che non prevedevano quel protocollo di azione) e fermarono la centrale... qualcosa non andò come previsto, così pensarono bene che era meglio rimettere tutto in funzione... peccato che dati i sistemi di allarme/controllo disattivati, si svilupparono ulteriori problemi che sfociarono nello scoppio del reattore.

Confermate?

Shub
15th February 2005, 11:59
Non me ne sono mai occupato Bruno, ma non incolpare cmq lo scoppio della centrale nucleare di Cernobyl per giustificare la caduta dei tuoi capelli!!!

:D

Jarsil
15th February 2005, 12:02
Si da quanto so fu una cazzata derivata dal solito bisogno propagandistico della mentalità sovietica (non comunista ma propriamente sovietica)... il bisogno di affermare che una cosa voluta e costruita dal Partito non poteva essere soggetta a banali leggi di natura.

Il reattore in quanto tale non esplose da quanto so, fu il classico processo di fusione del nocciolo, ovvero la massa radioattiva che doveva essere tenuta sotto controllo dalle barre di controllo finì per diventare troppo grande causa accumulo non controllato di particelle di reazione, aggredì le barre stesse fondendole e creando ulteriore massa radioattiva, di dimensione tale da costituire una massa autonoma in grado di proseguire la reazione a catena anche in assenza del materiale fissile di controllo, col risultato di generare un calore di circa 10000 gradi nel nocciolo, temperatura alla quale nessun manufatto umano può resistere piu' di un tot. Una volta bucate le pareti di calcestruzzo del reattore, ecco li che una massa enorme di materiale s'è riversata all'esterno facendo a quel punto davvero esplodere tutto causa temperatura elevatissima...e da li la nube, in particolare nube da vapore radioattivo del circuito di raffreddamento primario (quello radioattivo appunto perché circola direttamente nel nocciolo)

Sir Phava
15th February 2005, 13:02
Sulla questione delle centrali nucleari ho sempre ritenuto il referendum un grosso errore, per tutti i motivi che avete gia' detto voi.

Pero' sul ricreare ora tutto l'insieme (impianti, personale, istruttori, ecc.) per la produzione di energia elettrica, mi sembra ad ora un grande dispendio di energie e soldi, per poi ottenere dei risultati accettabili dopo del tempo.
Quindi le poche risorse disponibili oggi, IMHO, le spenderei per la costruzione delle centrali eoliche nei posti dove e' vantaggioso costruirle.
A me viene in mente l'Olanda, che nel tragitto in treno tra l'Aja e Amsterdam, ne ho viste a centinaia in mezzo alle campagne.
Il problema e' che se da noi proponi di installare una pala in cima a un monte sorge immediatamente un comitato di zona che spacca i maroni in eterno.
Ora vi immaginate se andate a proporre di costruire una centrale nucleare in qualsiasi posto d'Italia... guerra civile!

Ciao

Sakugochi
15th February 2005, 13:26
Quindi le poche risorse disponibili oggi, IMHO, le spenderei per la costruzione delle centrali eoliche nei posti dove e' vantaggioso costruirle.
A me viene in mente l'Olanda, che nel tragitto in treno tra l'Aja e Amsterdam, ne ho viste a centinaia in mezzo alle campagne.

Ma le hai viste prima o dopo aver fumato, che altrimenti non sei attendibile...
:p


Il problema e' che se da noi proponi di installare una pala in cima a un monte sorge immediatamente un comitato di zona che spacca i maroni in eterno.

E' esattamente quello che è successo in Calabria un paio di anni fa, con il mipare conte Ruffo di Calabria a capitanare un comitato per la salvaguardia dell'ambiente a dire che le pale avrebbero deturpato l'aspetto della costa e dei monti calabresi (invece le ville ed i condomini in cemento armato a due metri dal mare no, vero? :gha: ). Peccato che avrebbero portato una cosa chiamata lavoro in una tra le regioni più disastrate d'Italia. Sarebbe giustissimo utilizzare fonti di energia alternative, come l'eolica, la solare e quella generata dalle maree, soprattutto considerando che per la conformazione del nostro paese sarebbero fortemente sfruttabili, ma sono fonti che danno risultato a lungo termine e cmq attualmente incapaci di apportare una sensibile miglioria al fabbisogno energetico dell'Italia. Quindi IMO bene iniziare ad impiantarle ed a sviluppare gli studi relativi (così magari evitiamo anche a qualche cervello di scappare...), ma nell'immediato sarei per la reintroduzione del nucleare. Il problema è la programmazione a lungo termine che in Italia non c'è, visto che ogni governo è interessato solo a parlare di fare o a pubblicizzare le due bischerate fatte, invece che a pianificare opere effettive.

Alla prossima

PS Nonno, grande Avatar! :D

ihc'naib
15th February 2005, 13:52
nessuno dice nulla di sbagliato.. solo, parlando di tattiche di investimento, non so se il nucleare e' la scelta giusta adesso, saku. A livello di cultura specialistica (universitaria) l'evidente "buio" post-laurea ha diminuito corsi e studenti del nucleare. Per fare le cose a modo, credo che adesso dovremmo andare a coinvolgere troppi soldi e conoscenza esteri. Non conosco le cifre, ma non metterei la mano sul fuoco che siano facilmente ammortizzabili con i risparmi dovuti al nucleare.
L'investimento sulle alternative - e' solo un'impressione - mi sembra piu' oculato, perche' sono piu' facilmente esportabili (meno gente che se ne occupa nel mondo) e ovviamente eliminano da qui a sempre la spesa per acquisire il materiale primo. L'unica cosa e' che l'energia delle maree non penso abbia molto potenziale in italia.. semplicemente per il fatto che il mediterraneo di marea ne da' pochina.

Per rispondere a san vegeta: Le scorie ospedaliere a cui ti riferisci non sono quelle di tac e rx, perche' questi due sistemi, in se' per se', non utilizziano medicinali radioattivi. (rientrano nella questione perche' sottopongono l'organismo a esposizione, ma, per intendersi, non ci sono "scorie")
Le scorie, eventualmente, sono quelle dei medicinali utilizzati per "aiutare" gli strumenti di immagine.. che pero' sono - ovviamente, visto che vengono messi in corpo - radioisotopi con tempo di dimezzamento brevissimo. Il piu' utilizzato e' un elemento radioattivo che dimezza la propria attivita' in 6 ore. Per un altro tipo di esame vengono usati radioisotopi diversi che hanno emivita nell'ordine dei minuti. Insomma, considerato tutto questo, e l'inevitabile ovvieta' che la quantita' di materiale amministrato al paziente e' minima, non credo che le scorie risultanti siano difficili da controllare.

ihc'

laphroaig
15th February 2005, 14:26
veramente la centrale di Caorso non sembrava la solita cosa all'italiana visto che per quanto poco ha funzionato decentemente ed era pure ben costruita. Ha funzionato poco per mene politiche e sul fatto che poi fosse ben costruita non dubito del fatto che come da costume italiano l'abbiamo probabilmentye pagata 4 volte il suo valore.

Il problema qui in Italia è che si tratta di uno dei Paesi dove i politici veramente ragionano con un orizzonte temporale di 3 mesi (sono mediamente più vecchi che negli altri paesi e tanto dopo 3 mesi di solito manco eran più al governo) e quindi tutti i problemi con impatto futuro diventano automaticamente cazzi della successiva legislatura.
L'altro problema è la convinzione che il principio delle decisioni a maggioranza e dell'interesse comune valgano esclusivamente quando la si pensa come la maggioranza.

Il risultato rimanendo ai problemi energetici e di rifiuti è che quando si mettono su impianti lo si fa dimensionandoli su esigenze magari già vecchie di 2 anni e soprattutto pretendendo di tutelare (cosa impossibile) l'interesse di pochi ma politicamente rompicoglioni rispetto a quello di molti.
Gli esempi del nucleare, dell'energia eolica e delle mene degli ambientalisti per i pali, delle varie discariche ecc non fanno che confermare questo atteggiamento, ma allo stesso tempo lamentandosi dei costi dell'energia dei rifiuti ecc ecc dando la colpa di tutto all'entità politica che è in piedi a quel momento (dietro ovvia fomentazione).

Non occorre girarci molto intorno servono interventi strutturali che abbiano un senso prendendo in considerazione tutte le fonti possibili di energia e le necessità reali di smaltimento rifiuti.
Anche il nucleare va considerato e chissenefrega se entrerà a regime tra 5 anni dopo gli investimenti visto che se già sarebbe necessario ora figuriamoci tra 5 anni visto che il consumo energetico è in salita. Scommetterei però che se varassimo un piano per produrre energia anche nucleare in misura sufficiente l'unione europea sarebbe capace di inventare non so che cosa pur di preservare gli interessi economici della cara Francia.
Il problema rimane cmq che interventi pianificati, ragionati commisurati alle esigenze e soprattutto a costi civili dubito molto che riusciremo mai ad averli senza un radicale cambio di mentalità dal cittadino fino al fenomeno in parlamento.

il tutto imo ovviamente

Beleriand
15th February 2005, 14:30
Sul nucleare ormai la frittata è fatta: abbiamo (anzi hanno) votato contro nell'87 e oggi ne paghiamo le conseguenze. Personalmente sono favorevole ma come ha scritto qualcuno i costi iniziali sono talmente alti che ormai ci "conviene" importarla o investire in qualche altra forma di energia.
Mi permetto comunque stramaledire le future generazioni di chi continua a dire No al nucleare solo per questioni ideologiche che nulla hanno a che vedere con il buonsenso e con gli interessi economici del nostro Paese (leggi Pecoraro Scanio e compagnia bella).

Sulle discariche e inceneritori/termovalorizzatori: finchè continueremo a vedere nella spazzatura solo "spazzatura" non faremo mai molta strada e continueremo inevitabilmente a accumularne montagne nelle discariche. I rifiuti che produciamo quotidianamente dobbiamo vederli come risorsa, provate a guardare nel sacchetto di plastica, che con troppa disinvoltura gettiamo nel cassonetto, e noterete che solo una parte irrilevante dovrebbe essere destinata in discarica perchè tutto il resto può essere riutilizzato. Con l'organico ci si fa il compost (concime), l'alluminio si ricicla, la plastica pure, idem per la carta e il vetro, diventa difficile anche solo pensare a cosa mandare in discarica.

è_é devo scappare pz

Shub
15th February 2005, 14:40
Secondo voi conviene spendere vita natural durante 100 euro oppure spenderne 10000 all'inizio e non spenderne più?

Quindi secondo questo esempio, meglio investire nel nucleare oggi e spendere 10000m di € oppure spendere 1000m € all'anno per importare energia dall'estero?

Io dico che la prima è meglio, se a questo ci aggiungi pure l'indotto che porterà produrrai posti di lavoro, esporterai l'energia all'estero pure te e tante altre belle cosine.

Il rovescio della medaglia sono le scorie ma quello a parte l'energia pulita, che cmq va bene per nazioni medio piccole, noi non la possiamo usare.

Energia idroelettrica, eolica e i soffioni non bastano per coprire il fabbisogno nazionale, è utopico pensare di ricoprire per esempio le colline del chianti per far luce a Firenze.
Considerate poi l'impatto ambientale pure....su dai siamo 60m in una cacata di nazione...non esiste rimepirla di pale in ogni dove.

Estrema
15th February 2005, 14:52
Bello peccato che non mi pare abbiate detto che le centrali nucleari non vengono costruite più da almeno 10 anni e le esistenti stanno in via di smantellamento; se pensate che qualche mese fa la Cina ha comprato un brevetto italiano per la produzione di energia derivante dallo sfruttamento del mare con onde e maree e da noi è stato bocciato, io sarei per analizzare perchè in italia non s'investono soldi per le nuove tecnoligie visto che siamo uno dei paesi con i maggiori brevetti sparsi per tutto il mondo.

ihc'naib
15th February 2005, 15:05
Shub: purtroppo non possiamo sapere chi ha ragione: come facciamo a comprendere quanto e' veramente l'impatto economico di inserirsi nel nucleare adesso? O quanto costera' l'energia in futuro, o quanto costerebbe risolvere con le alternative?
La mia era solo un'ipotesi.. per entrare nelle tematiche che hai inserito poi:
il numero di posti di lavoro e' limitato. Il personale di una centrale nucleare non e' quello della fiat...
Stiamo ragionando sull'ipotesi di _smettere_ di comprare energia, restante il fatto che dovremmo comunque comprare la materia prima. Arrivare a pensare di diventare degli "artigiani di qualita'", quantitativamente e qualitativamente cosi' evoluti da avere clienti nel comprare uranio e rivendere energia, mi sembra, anche se assolutamente possibile, un po' troppo eterea come possibilita'.
Sull'impatto ambientale: personalmente preferirei veder abbattere le spese delle energie "sporche" che preservare le colline di firenze. Qui si tratta di un'opinione inevitabilmente personale...

ihc'

ps
in tutto questo non stiamo tenendo conto - anche perche' io ne ignoro lo stato attuale - della questione fusione nucleare che varrebbe qualsiasi spesa di investimento, se si avesse la certezza di riuscire a ottenerla, anche con una quantita' enorme di soldi.

Jarsil
15th February 2005, 15:14
Sull'impatto ambientale: personalmente preferirei veder abbattere le spese delle energie "sporche" che preservare le colline di firenze. Qui si tratta di un'opinione inevitabilmente personale...

ihc'


Attenzione, che questo è il gancio di molti discorsi demagogici (non dico tuoi, ma di molti politici che partono da questa premessa)... Demagogico perché si tende a dimenticare che in italia qualcosa come il 15% del PIL è generato dal turismo, che quelle colline le va a vedere oggi perché non sono piene di pale eoliche... tanto per fare un esempio.

sono d'accordo con molti di voi riguardo ai dubbi e alle perplessità... però non capisco cosa vieti di importare una tecnologia ormai rodata come quella nucleare, che ha come risultato un'energia *dimostratamente* pulita (in fondo l'emissione del reattore è vapore acqueo e niente piu', nessun prodotto da combustione, i residui non si disperdono nell'aria ma sono stoccati e lasciati decadere in apposite strutture come in Francia, sotto il massiccio del Verdun a qualche km di profondità), e nel frattempo investire cifre considerevoli nella ricerca e nello sviluppo di energie alternative, come può essere l'eolica, la geotermica (che in italia data la faglia vulcanica sarebbe sfruttabile), ecc.

Tenendo sempre a mente che alcune energie sono a basso rendimento:

L'energia eolica produce pochissimi MegaWatt in rapporto al numero di pale da impiegare, rispetto ad esempio ad un'altra fonte naturale, la geotermica.

In confronto, una quantità di uranio da fissione produce molti ma molti piu' megawatt sfruttabili. E ricordiamoci che in italia si parla di milioni di megawatt/giorno, non briciole. Rimaniamo coi piedi per terra e non lasciamoci prendere dai facili sogni di energie pulite a basso costo, perché il primo parametro da verificare è non il costo e non la facilità di produzione, ma la QUANTITA' di energia che si riesce a produrre a parità di costi.

Una centrale nucleare come era Caorso produceva un tot di MegaWatt al giorno. quante pale sarebbero necessarie per produrre l'equivalente in energia eolica? Se la risposta è: Una quantità tale da piazzarle lungo tutto l'arco alpino e appenninico, mettendone 50000, allora forse c'e 'da ragionare che conviene costruire un paio di centrali come Caorso e usare l'energia nucleare. SE la risposta è opposta, allora ben venga l'eolica come prima fonte... purché produca e renda.

Sir Phava
15th February 2005, 15:19
No, allora, non ho detto di riempire di pale l'Italia... dico solo se individuati siti dove l'energia eolica e' vantaggiosa xche' non sfruttala?

Alla fine riuscirai a coprire il 3 oppure il 5% del fabbisogno nazionale, ma quanta energia e' il 3-5%? Secondo me una cifra comunque enorme. Perche' buttare al vento ( :D ) tutto questo?
Sopratutto considerando che non produci scarti e non devi comprare combustibile.

Poi sono d'accordo anche io che il nucleare e' stata una perdita troppo grossa, e sono anche d'accordo alla rintroduzione ma non crediate di avere frutti in breve tempo.
Sostengo solo che l'eolica e' poca cosa ma e' sempre meglio di niente e ottenibile facilmente.

(Ho editato una frase, ne mancava mezza :awk: )

Jarsil
15th February 2005, 15:30
Poi sono d'accordo anche io che il nucleare e' stata una perdita troppo grossa, e sono anche d'accordo alla rintroduzione ma non crediate che
Sostengo solo che l'eolica e' poca cosa ma e' sempre meglio di niente e ottenibile + facilmente del nucleare.

Yep, sono d'accordo infatti :D
Quello che dico io è:
Iniziamo col reintrodurre il nucleare, che come tecnologia ormai è a basso costo* e nel frattempo introduciamo un programma serio di ricerca di fonti alternative valide che possano in futuro soppiantare in toto ogni altra forma di energia inquinante/pericolosa


*nota: la tecnologia è a basso costo perché il know-how, gli studi di settore e i principi che sono dietro il funzionamento di una centrale nucleare sono ormai noti e studiati, al punto che importare il progetto di costruzione di una centrale nucleare si può definire una operazione a basso costo. Ovvio che nel calcolo non è presente il costo fisico di realizzazione della struttura, di per sé molto elevato a causa dei numerosi e ridondati sistemi di sicurezza che una struttura simile deve avere, nonché il costo dei materiali (non la materia prima, che ha un costo relativamente basso) quali il bario, l'acciaio, le miscele di liquidi ad alta pressione, tutta la parte metallurgica di gestione delle barre di controllo della fissione, oltre ovviamente all'ingente quantità di controlli elettronici di gestione della centrale.
Di per sé lo schema di funzionamento di una centrale nucleare a fissione è arci-noto e anche un bimbo potrebbe disegnarlo ormai.

Sir Phava
15th February 2005, 15:30
Poi riprendendo il discorso di Ich' sono favorevole a sostenere la fusione nucleare, l'energia da l'idrogeno e le teorie di tale Tesla.
Ma queste ricerche andrebbero sostenute!

Sakugochi
15th February 2005, 15:42
E' il dramma della fuga di cervelli dell'Italia: i brevetti per le nuove tecnologie vengono spesso da scienziati italiani, peccato che per poter mangiare devono andare a lavorare all'estero e poi sono gli altri a trarre profitto. Chi ha capito tutto di questo meccanismo sono gli USA, che da sempre foraggiano la ricerca. Noi, per non spendere 100 ora, ci si ritrova con 0 in mano e 500 da spendere a lungo termine. Ihc, non so quanto costi ripartire con il nucleare, ma se consideri che si parla del 15/20% di fabbisogno energetico che l'Italia deve importare credo che le cifre da poter investire siano ingenti, visto soprattutto che a breve termine si arriverebbe ad essere autonomi. Sull'energie alternative concordo con il nonno: anche se comportano attualmente solo la copertura del 5% o simili del fabbisogno perchè sprecarlo? E poi con l'utilizzo e la ricerca si potrebbe migliorare la tecnologia, tanto da poter trarre sempre maggiore resa (questo magari più sulla solare e sulla geotermica che sull'eolica o sul quella del mare).

Alla prossima

San Vegeta
15th February 2005, 15:45
Per investire servono soldi... in Italia soldi non ce ne sono, tant'è che per far tornare in patria i cervelloni gli hanno promesso di non dover pagare le tasse... c'è differenza tra non prendere soldi e il cacciarli di tasca...
Sarebbe invece fattibile e conveniente per TUTTI che l'unione europea mettesse su un consorzio di aziende di ricerca e sviluppo. Lavoro per tanti, nuove prospettive per i giovani, un bel po' di corsi di specializzazione in tecnologie (siamo pieni di insegnanti o gente che potrebbe farlo), e soldi futuri per chi sia in grado di sfruttare tali risorse... Secondo voi è fattibile?

Jarsil
15th February 2005, 15:48
Per investire servono soldi... in Italia soldi non ce ne sono, tant'è che per far tornare in patria i cervelloni gli hanno promesso di non dover pagare le tasse... c'è differenza tra non prendere soldi e il cacciarli di tasca...
Sarebbe invece fattibile e conveniente per TUTTI che l'unione europea mettesse su un consorzio di aziende di ricerca e sviluppo. Lavoro per tanti, nuove prospettive per i giovani, un bel po' di corsi di specializzazione in tecnologie (siamo pieni di insegnanti o gente che potrebbe farlo), e soldi futuri per chi sia in grado di sfruttare tali risorse... Secondo voi è fattibile?

In una parola? No.
No, perché di unito in questa europa c'e' solo la burocrazia, il resto è solo una accozzaglia di piccoli interessi nazionali ed economici dei singoli paesi.

Sir Phava
15th February 2005, 16:00
Jar hai ragione sull'accozzaglia di paesi, e non potrebbe essere altrimenti,

pero' l'europa su una questione come l'inquinamento delle auto dei risultati li ha ottenuti.
Costringendo le case produttrici a fare auto auto conformi alle varie Euro1, Euro2, 3 e ora 4, abbiamo auto che consumano meno e inquinano meno, se avessimo lasciato fare alle case produttrici ora avremmo ancora gli stessi motori di 20 anni fa.

Cosa voglio dire con l'esempio, che se UE imponesse agli stati membri di dover avere una certa quota di energia rinnovabile prodotta annualmente, oppure che una percentuale dei bilanci statali deve essere investita in ricerca, otterremmo qualcosa.
Il fatto è che noi Italiani siamo quelli che il giochino non lo capiscono mai, se non vengono costretti a giocare, quindi...

Jarsil
15th February 2005, 16:08
Jar hai ragione sull'accozzaglia di paesi, e non potrebbe essere altrimenti,

pero' l'europa su una questione come l'inquinamento delle auto dei risultati li ha ottenuti.
Costringendo le case produttrici a fare auto auto conformi alle varie Euro1, Euro2, 3 e ora 4, abbiamo auto che consumano meno e inquinano meno, se avessimo lasciato fare alle case produttrici ora avremmo ancora gli stessi motori di 20 anni fa.



Ascolta nonno, proprio perché mi citi il mondo automobilistico che è quello in cui lavoro... son tutte cagate. Euro2, Euro4... sono numerini che non significano affatto che il motore non faccia male alla salute o che ne faccia meno di prima.

Vuoi sapere come risolvono in francia il problema delle PM10 e PM12 (le cosiddette polveri sottili)?... Lavando le strade.
Sono polveri prodotte non solo dai motori, ma anche ad esempio da freni e frizioni usate sulla strada. Basta lavare la strada con regolarità e le polveri non si rialzano in aria ma vengono buttate via.

Btw, la storia delle auto Euro4 fa ridere perché un motore Euro4 senza il filtro antiparticolato installato insieme alla catalitica inquina quanto un euro2 o Euro3... e sapete la cosa divertente? nessuna auto monta di serie l'antiparticolato tranne pochissimi modelli.

L'Europa in quanto "Unione" europea è una delle cose piu' false che siano mai esistite. Era piu' sincera quando si chiamava comunità economica europea, che rispecchiava di piu' la sua vera funzione. Non lo è politicamente (e si è visto con l'Iraq), e non lo è manco a livello tecnico/amministrativo, visto che ognuno fa il cazzo che vuole.

Magari fosse una cosa seria,l'europa

Sir Phava
15th February 2005, 16:21
Jarsil scusami sul discorso delle auto sei evidentemente + ferrato di me in materia,

sono cmq convinto che rispetto ai motori preEuro1 qualche passo in avanti si sia fatto? O no?

Jarsil
15th February 2005, 16:31
Jarsil scusami sul discorso delle auto sei evidentemente + ferrato di me in materia,

sono cmq convinto che rispetto ai motori preEuro1 qualche passo in avanti si sia fatto? O no?

In realtà per quanto ne so io ben poco... o meglio, il guadagno si è avuto nel fatto che i nuovi motori hanno una combustione migliore, e quindi bruciano meglio i combustibili... il che ne fa si motori meno inquinanti, ma non quanto viene sbandierato...

Tra l'altro ancora... in realtà ad esempio i motori a benzina "verde" ovvero con basso contenuto di piombo (e non SENZA come viene sbandierato in giro) per non rovinare il motore sono stati addizionati con materiali come benzene e altri additivi chimici... che non inquinano l'aria ma provocano il cancro.

Però visto che l'atmosfera è quella da "volemose bbene" a Bruxelles, ste cose si tacciono ;)

L'unico vero sistema per ridurre l'inquinamento è quello di mantenere il motore in piena efficienza con la giusta manutenzione.
Un motore di 20 anni fa inquina di piu' perché il materiale con cui è fatto è meno evoluto e quindi brucia peggio il carburante, ma solo per quello e poco altro.

(un altro esempio di come le informazioni non arrivino alla gente è che per esempio un motore Diesel inquina in termini di gas incombusti molto meno di un benzina - e questo da sempre, anche quando tutti pensavano il contrario e si pagava il superbollo - il fumo nero non era inquinante ma solo puzzolente, ma nello stesso tempo un Diesel Euro3 o Euro4 produce piu' polveri sottili della controparte benzina perché essendo la combustione per mezzo della sola compressione nei diesel, genera piu' polveri)

Sir Phava
15th February 2005, 16:41
Ho capito.

:)