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View Full Version : Il potere è nella comunicazione



Lestadt Vampire
21st March 2005, 02:40
" Tratto dal Corriere della Sera
venerdì, 18 marzo, 2005
POLITICA INTERNA
014

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Notizie preconfezionate dalla Casa Bianca. E le tv locali le mandano in onda

Il «New York Times» accusa: «Centinaia di video ogni anno». E i direttori dei telegiornali ammettono: è vero

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON - Si diffonde nelle tv locali americane, dal Minnesota al Kansas, il «giornalismo di Stato», e il New York Times dà l' allarme. Apparentemente è indistinguibile da quello indipendente che costituisce la grande tradizione Usa. Ma di fatto, sebbene lo Stato neghi, è propaganda abilmente mascherata. L' amministrazione Bush, rivela il New York Times, fornisce gratuitamente alle tv locali «videogiornali» lampo di 90 secondi che «la fanno apparire vigile e compassionevole», elogiandone la politica e i risultati. Quasi sempre le tv li trasmettono, frammischiati ai propri notiziari, senza precisare che sono del Pentagono, del Dipartimento di Stato, del ministero della Giustizia e così via. Il telegiornalismo di Stato non è un' invenzione dell' amministrazione Bush, risale già a quella Clinton. Ma i repubblicani lo hanno elevato ad arte, investendovi il doppio dei democratici (254 milioni di dollari nel primo mandato di Bush), e affidandolo a ex giornalisti. Secondo il New York Times, il governo distribuisce alle tv locali centinaia di videogiornali all' anno e raggiunge decine di milioni di famiglie. I notiziari preconfezionati hanno addirittura le loro star, come Karen Ryan, già della tv Abc e della Pbs, famosa per le sue interviste di ministri. Invano la stampa scritta le denuncia: il Cleveland Plain Dealer è uscito con un editoriale bruciante, «Karen, tu truffi!», ma non ha sortito molto effetto sul pubblico. Cosa contengono i «videogiornali»? In politica estera, immagini di donne afghane liberate dal giogo talebano, di bambini iracheni che giocano con i soldati Usa, di elettori ucraini che ringraziano Bush del suo appoggio. In politica interna, scene di poliziotti che proteggono gli aeroporti, di scuole pilota, di coltivazioni agricole. E come viene distribuito il materiale nell' America profonda? Tramite grandi studi pubblicitari. Il New York Times cita la Medialink Worldwide, che distribuisce anche i videogiornali delle aziende: tramite la Fox, questo studio raggiunge 130 stazioni tv, e tramite la Cnn ne raggiunge altre 750. Nel Paese della libertà di stampa, un fenomeno come il giornalismo di Stato non poteva però restare impunito. La denuncia del New York Times ha costretto l' Associazione dei direttori dei telegiornali a fare il mea culpa. E' a loro, infatti, che tocca respingere i notiziari preconfezionati, o svelarne la fonte. L' Associazione ha ammesso che invece a molte tv locali torna comodo servirsene perché mancano di mezzi, o perché considerano la propaganda relativamente innocua o l' appoggiano. Alcune tacitano la loro coscienza modificandole o inserendovi l' immagine di un giornalista del posto. In qualche caso, si tratterebbe di semplice confusione o negligenza. Ennio Caretto."


Mi son venuti in mente subito quei filmati di propaganda nazisti per rassicurare la popolazione tedesca mentre i soldati morivano in Russia: non so se avete presente in particolare quel filmato di ragazze ariane che ballano facendo una splendida coreografia :confused:

ps. se + vi aggrada cambiate il tipo di regime nell'esempio che ho fatto, penso che calzi a pennello in ogni caso.

Beleriand
21st March 2005, 09:52
Mi son venuti in mente subito quei filmati di propaganda nazisti per rassicurare la popolazione tedesca mentre i soldati morivano in Russia: non so se avete presente in particolare quel filmato di ragazze ariane che ballano facendo una splendida coreografia :confused:

ps. se + vi aggrada cambiate il tipo di regime nell'esempio che ho fatto, penso che calzi a pennello in ogni caso.
:nod: