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View Full Version : L'unica soluzione.



ihc'naib
26th July 2005, 16:12
Da che mondo e' mondo ci sono persone che credono in Dio, o in un dio o in degli dei.
Le religioni moderne affidano a queste entita' superiori, generalmente, la caratteristica della bonta'. Forse perche' e' cosi', forse perche' serve per fare marketing e attrarre piu' fedeli, forse perche' sarebbe un inostenibile scoramento dover pensare a una creatura onnipotente (o almeno superpotente) e per giunta cattiva.
Queste stesse motivazioni pero' espongono i sostenitore della fede a una critica comune: perche' esiste il male nel mondo, allora? perche' esiste la cattiveria della natura? O, concetto piu' complicato, perche' una creatura speciale avrebbe permesso che nella mente dell'uomo esista una forma di soddisfazione nel compiere azioni quasi universalmente ritenute crudeli?

Credo sia giunto il momento di riscoprire il politeismo.

Per quale motivo dovrebbe esistere un solo dio? Se nel nostro mondo, nel nostro "tutto", e' stato possibile veder nascere (o semplicemente esistere) una creatura dotata di poteri superiori, perche' non due, o piu'?

Se dimentichiamo della fede, e pensiamo a quello che sto per dire come ad un gioco, ci sembra piu' probabile che esista una creatura sola, che ci ama, e che pure ci mette alla prova, e che permette che soffriamo, nonostante ci consideri suoi figli o sudditi o comunque suoi protetti, o che esistano piu' creature, che si contendono i nostri favori?

Nell'universo immaginario di un autore fantastico esiste la divertita ipotesi che gli dei siano potenti in funzione dell'intensita' che il loro credo acquisisce sulla terra. Non potrebbe essere davvero cosi'? creature superiori non potrebbero essere in gara per trionfare sulle altre? Si ribatte che questi pensieri associano a una creatura divina troppa somiglianza all'essere umano, ma se siamo frutto della loro creazione non e' lecito sospettare che ci abbiano creato come surrogati stemperati di loro stessi?

Ma sopratutto, se fosse veramente cosi', cosa sarebbe piu' giusto fare?

ihc

Dictator
26th July 2005, 16:20
:scratch:
Veramente Dio lascia all'uomo la libertà, il libero arbitrio. Se l'uomo è malvagio è causa di satana.
Credere in Dio come ad una entità a cui chiedere favori, protezioni ecc quella è idolatria non fede.

BlackCOSO
26th July 2005, 16:43
Da che mondo e' mondo ci sono persone che credono in Dio, o in un dio o in degli dei.
Le religioni moderne affidano a queste entita' superiori, generalmente, la caratteristica della bonta'. Forse perche' e' cosi', forse perche' serve per fare marketing e attrarre piu' fedeli, forse perche' sarebbe un inostenibile scoramento dover pensare a una creatura onnipotente (o almeno superpotente) e per giunta cattiva.
Queste stesse motivazioni pero' espongono i sostenitore della fede a una critica comune: perche' esiste il male nel mondo, allora? perche' esiste la cattiveria della natura? O, concetto piu' complicato, perche' una creatura speciale avrebbe permesso che nella mente dell'uomo esista una forma di soddisfazione nel compiere azioni quasi universalmente ritenute crudeli?

Credo sia giunto il momento di riscoprire il politeismo.

Per quale motivo dovrebbe esistere un solo dio? Se nel nostro mondo, nel nostro "tutto", e' stato possibile veder nascere (o semplicemente esistere) una creatura dotata di poteri superiori, perche' non due, o piu'?

Se dimentichiamo della fede, e pensiamo a quello che sto per dire come ad un gioco, ci sembra piu' probabile che esista una creatura sola, che ci ama, e che pure ci mette alla prova, e che permette che soffriamo, nonostante ci consideri suoi figli o sudditi o comunque suoi protetti, o che esistano piu' creature, che si contendono i nostri favori?

Nell'universo immaginario di un autore fantastico esiste la divertita ipotesi che gli dei siano potenti in funzione dell'intensita' che il loro credo acquisisce sulla terra. Non potrebbe essere davvero cosi'? creature superiori non potrebbero essere in gara per trionfare sulle altre? Si ribatte che questi pensieri associano a una creatura divina troppa somiglianza all'essere umano, ma se siamo frutto della loro creazione non e' lecito sospettare che ci abbiano creato come surrogati stemperati di loro stessi?

Ma sopratutto, se fosse veramente cosi', cosa sarebbe piu' giusto fare?

ihc

Se suppono di fare queste domande alla nostra religione , non otterresti niente , ......in passato i " sacerdoti " di piu religioni , erano persone che di religioso avevan ben poco , se non per sfruttare l'ignoranza delle persone , facendosi dare cibo , doni vari ( ma loro le chiamavano Offerte...uhm..) con la minaccia che se non fossero stati all'altezza ( i doni ) il dio si sarebbe incazzato.
La religione in generale e il credo di un dio superiore credo sia nato nel tentativo di dare una motivazione alla vita stessa , e delle regole per il quieto vivere , ovviamente la storia insegna che poi qualcuno ne approfitta sempre e comunque , creando tanti bei libri fantasy , poi chiamati " sacri " , dove vi si puo trovare un infinita di controsensi unici , dove alcuni testi vengono ritenuti originali e importanti e altri apocrifi , questo ovviamente da chi ci manovra ( o meglio vi manovra) , infilando sempre la frase " devi avere fede " quando si pongono verso di loro , domande di una semplicita ovvia.
Le tue varie domande sono troppe , e richiederbbero discorsi lunghissimi suppongo , questo non vuol dire comuqnue che si possa rispondere a tutte le tue domande , la teologia e cmq materia di studio all'universita'.....

Per quanto mi riguarda reputo chiesa , papato , stato pontificio e tutto quello che li circonda , un ammasso di bugie e confusione , .....per non dire strano ..il fatto di avere un archivio riservato a 3 persone su milioni di credenti :confused:

Boh pausa sigaretta , ho sparato troppe cazzate :D
Scusate per il mio italiano scorreggiuto ma non avevo voglia di rileggere :D

9-3v4iM-9
26th July 2005, 16:56
qualche anno fa, i primi anni di liceo, quando iniziavo a pensare a queste cose, mi era venuta un'idea del tipo: ci sono dio e il diavolo (chiamateli come volete) che giocavano una specie di partita a scacchi manipolando gli uomini e uno non poteva intervenire sulle pedine dell'altro... vedendo da una parte le guerre e dall'altra parte gente che dedicava la vita agli altri e a diffondere la religione ecc mi era venuta st'idea :) quando ne ho parlato al mio preside mi voleva espellere :gha:
fortunatamente poi sono riuscito a farmi altre idee :p e devo dire per questo un grandissimo grazie al mio profe di filosofia (e anche alla materia qq non pensavo potesse aprire gli occhi così)

9-3v4iM-9
26th July 2005, 17:01
:scratch:
Veramente Dio lascia all'uomo la libertà, il libero arbitrio. Se l'uomo è malvagio è causa di satana.
Credere in Dio come ad una entità a cui chiedere favori, protezioni ecc quella è idolatria non fede.
questa IMO è una bella storiella grazie alla quale l'uomo inutile riesce a salvare il culo alla propria coscienza quando vede che il suo "Dio" non gli dà segni di vita.

ihc'naib
26th July 2005, 17:16
:scratch:
Veramente Dio lascia all'uomo la libertà, il libero arbitrio.


Perche'?

ihc'naib
26th July 2005, 17:20
Se suppono di fare queste domande alla nostra religione , non otterresti niente , ......


Ma io non voglio mettere in discussione le chiese di oggigiorno.. non in questa sede. Quello che mi chiedo e': se ha senso credere in UN essere onnipotente, non vi sembra che sia piu' coerente con la realta' di tutti i giorni che ce ne siano piu' di una? Non e' un modo meno artificioso per comprendere il male?
e sopratutto, perche' scartare questa idea come bislacca o farlocca? sono serio..

9-3v4iM-9
26th July 2005, 17:42
Ma io non voglio mettere in discussione le chiese di oggigiorno.. non in questa sede. Quello che mi chiedo e': se ha senso credere in UN essere onnipotente, non vi sembra che sia piu' coerente con la realta' di tutti i giorni che ce ne siano piu' di una? Non e' un modo meno artificioso per comprendere il male?
e sopratutto, perche' scartare questa idea come bislacca o farlocca? sono serio..
la domanda giusta secondo me è: la gente crede davvero? non lo fa forse per abitudine? non lo fa forse perchè si è sempre fatto così? non sarebbe troppo difficile per un -credente- e/o rischioso pensare davvero e magari vagliare ipotesi come può essere l'idea che hai espresso tu?

Alkabar
26th July 2005, 19:41
Da che mondo e' mondo ci sono persone che credono in Dio, o in un dio o in degli dei.
Le religioni moderne affidano a queste entita' superiori, generalmente, la caratteristica della bonta'. Forse perche' e' cosi', forse perche' serve per fare marketing e attrarre piu' fedeli, forse perche' sarebbe un inostenibile scoramento dover pensare a una creatura onnipotente (o almeno superpotente) e per giunta cattiva.
Queste stesse motivazioni pero' espongono i sostenitore della fede a una critica comune: perche' esiste il male nel mondo, allora? perche' esiste la cattiveria della natura? O, concetto piu' complicato, perche' una creatura speciale avrebbe permesso che nella mente dell'uomo esista una forma di soddisfazione nel compiere azioni quasi universalmente ritenute crudeli?

Credo sia giunto il momento di riscoprire il politeismo.

Per quale motivo dovrebbe esistere un solo dio? Se nel nostro mondo, nel nostro "tutto", e' stato possibile veder nascere (o semplicemente esistere) una creatura dotata di poteri superiori, perche' non due, o piu'?

Se dimentichiamo della fede, e pensiamo a quello che sto per dire come ad un gioco, ci sembra piu' probabile che esista una creatura sola, che ci ama, e che pure ci mette alla prova, e che permette che soffriamo, nonostante ci consideri suoi figli o sudditi o comunque suoi protetti, o che esistano piu' creature, che si contendono i nostri favori?

Nell'universo immaginario di un autore fantastico esiste la divertita ipotesi che gli dei siano potenti in funzione dell'intensita' che il loro credo acquisisce sulla terra. Non potrebbe essere davvero cosi'? creature superiori non potrebbero essere in gara per trionfare sulle altre? Si ribatte che questi pensieri associano a una creatura divina troppa somiglianza all'essere umano, ma se siamo frutto della loro creazione non e' lecito sospettare che ci abbiano creato come surrogati stemperati di loro stessi?

Ma sopratutto, se fosse veramente cosi', cosa sarebbe piu' giusto fare?

ihc

Uhm.... ti rispondo con un gioco di parole: il concetto di perfetto è un concetto assoluto, se qualcosa è perfetto ed eterno lo è in un modo soltanto, se esistono delle diversità, ammetti delle mancanze e non hai più la perfezione.

Riguardo al male: è un problema di concetti assoluti, se da una parte quindi hanno cercato di definire un concetto assoluto di bene, dall'altra hanno definito un concetto assoluto di male per dare un senso al primo.

In realtà la linea di demarcazione non esiste e il libero arbitrio conduce alla peggiore e mai risolta contraddizione del cristianesimo.

Mirera
26th July 2005, 21:07
Dal mio personale punto di vista la tua domanda non ha senso di esistere, non esiste un unico dio e non esistono più dei. L'uomo nasce con un carattere, la vita glielo forgia, a volte glielo cambia; e in un'ultima istanza è comunque l'essere umano a forgiare il proprio destino (lasciando stare gli imprevisti).
Se però la tua domanda riguardava il fatto che piuttosto che pensare che esista un solo dio non sia più coerente con la società e il mondo di oggi credere a una pluralità di essere soprannaturali..
secondo me non esiste la fede a metà: o uno è credente o non lo è. Se lo è allora accetta anche il male nel mondo come una punizione o un aspetto della vita necessaria, e lo incarna nel maligno. A questo punto in effetti le entità in gioco sono due Dio=il bene e Satana=il male, ma il credente si ferma lì.
tieni anche conto che chi è credente solitamente non si pone molte domande, altrimenti probabilmente finirebbe di credere molto in fretta :rotfl:
chi invece non è credente suppongo la pensi come me e quindi non si pone il problema di quanti siano lassù a muovere i fili del mondo.

BlackCOSO
26th July 2005, 21:07
Ma io non voglio mettere in discussione le chiese di oggigiorno.. non in questa sede. Quello che mi chiedo e': se ha senso credere in UN essere onnipotente, non vi sembra che sia piu' coerente con la realta' di tutti i giorni che ce ne siano piu' di una? Non e' un modo meno artificioso per comprendere il male?
e sopratutto, perche' scartare questa idea come bislacca o farlocca? sono serio..

..uhm..ho un conceto ristretto per quanto riguarda la religione ihc , non capisco cosa tu voglia dirmi o chiedermi :P , ...ogni religione ha il suo " dio " autoritario (tipo : non avrai nessun altro dio al di fuori di me ) e questo piu o meno vale per tutte le religioni ...penso invece che se possa esistere un Dio e unico per tutti , sono poi le varie culture o etnologie a cambiare la storia che lo contorna ....
cosa intendi nella frase..." Non e' un modo meno artificioso per comprendere il male?

Non la capisco ,il male e relativo , quello che per me puo essere male per te puo essere bene ..

Mirera
26th July 2005, 21:17
Non la capisco ,il male e relativo , quello che per me puo essere male per te puo essere bene ..

se non ho capito male credo volesse dire che per spiegare il male nel mondo è molto più facile credere a più divinità in lotta tra loro che a un unico dio che permette le peggiori nefandezze.

gorgon
26th July 2005, 21:39
Credo sia giunto il momento di riscoprire il politeismo.

non ci crederei lo stesso, ma di sicuro i miti politeisti erano più divertenti e meno paranoici :awk:


Per quale motivo dovrebbe esistere un solo dio? Se nel nostro mondo, nel nostro "tutto", e' stato possibile veder nascere (o semplicemente esistere) una creatura dotata di poteri superiori, perche' non due, o piu'?

più o meno da quando arrivò il Grande Paranoico e c'è stata la storia delle tavole della legge e i 40 anni nel deserto... hai presente?

è da là che s'è sviluppato il tutto

e fra parentesi se il "dio" del nuovo testamento qualche lato positivo ce l'avrebbe pure (salvo poi aver trovato un nugulo di "interpreti" vagamente paranoici) mi pare evidente che quello del vecchio:

a) non c'entra una mazza con il successivo (a meno di non infilarti in tutta una serie di seghe mentali da teologo col cervello arrotolato su se stesso)

b) era veramente paranoico come lo descrive pennac :gha:

gorgon
26th July 2005, 21:41
PS: a quello che ho scritto sopra: no, mia madre non è riuscita a farmi diventare evangelico


:scratch:
Veramente Dio lascia all'uomo la libertà, il libero arbitrio.

sarei grato se i suoi seguaci facessero lo stesso favore a chi non crede :angel:

Emme
26th July 2005, 23:04
PS: a quello che ho scritto sopra: no, mia madre non è riuscita a farmi diventare evangelico



sarei grato se i suoi seguaci facessero lo stesso favore a chi non crede :angel:

scusa,ti hanno arrestato mentre infilavi il preservativo?
hanno mai arrestato qualcuno perchè non andava a messa la domenica o per aver ignorato il digiuno/magro in quaresima?
ti risulta che i divorziati vengano incarcerati?

non mi pare che Dio (e la religione cattolica) si stia impegnando per limitare la libertà dei non credenti.
vi rode ancora la faccenda del referendum? fatevene una ragione, il referendum è fallito non per il pronunciamento della chiesa,semplicemente perchè al 99,9% dei votanti non poteva fregare di meno della questione procreazione assistita.

Darkzinger
26th July 2005, 23:08
Quello che mi chiedo e': se ha senso credere in UN essere onnipotente,

No, come non ne avrebbe creder in 10, 100, 1000.

Le divinità son invenzioni dell'uomo, svolgono la funzione di dar qualcosa a cui aggrapparsi a chi lo vuole, e a chi lo vuole non interessa la "logicità" della cosa, quindi il problema della sensatezza numerica non si pone

ihc'naib
27th July 2005, 00:32
scusa,ti hanno arrestato mentre infilavi il preservativo?
hanno mai arrestato qualcuno perchè non andava a messa la domenica o per aver ignorato il digiuno/magro in quaresima?
ti risulta che i divorziati vengano incarcerati?

non mi pare che Dio (e la religione cattolica) si stia impegnando per limitare la libertà dei non credenti.
vi rode ancora la faccenda del referendum? fatevene una ragione, il referendum è fallito non per il pronunciamento della chiesa,semplicemente perchè al 99,9% dei votanti non poteva fregare di meno della questione procreazione assistita.

dovresti conoscere un po' di piu' il tuo interlocutore, per sapere che quando si parla di intromissione della chiesa cattolica non si parla (solo) di dichiarazioni ufficiali, ma del continuo, subdolo, sabotaggio sociale che in certi ambienti estremizzati viene incanalato dalle strutture ufficiali cattoliche in modo da far sentire in colpa, fuori luogo, a disagio, chi per scelta non segue le sue regole..

fresca dichiarazione dell'arcivescovo di Pistoia, la mia citta':

qualcosa tipo:

"i consiglieri comunali [ruolo politico ufficiale]pistoiesi si stanno dimostrando delle persone femminee e deboli.. [..] .. ormai gli uomini spendono piu' delle donne in creme e profumi ... " questo perche' e' stato istituito il registro delle coppie di fatto, infatti, dulcis in fundo: " istituire un registro delle coppie di fatto e quindi degli omosessuali e' paragonabile a istituire un registro di mafiosi, pedofili e terroristi"

che ne pensi, sinceramente?

ihc'naib
27th July 2005, 00:34
Uhm.... ti rispondo con un gioco di parole: il concetto di perfetto è un concetto assoluto, se qualcosa è perfetto ed eterno lo è in un modo soltanto, se esistono delle diversità, ammetti delle mancanze e non hai più la perfezione.


argomentazione sottile, ma superflua. io non ho parlato di esseri perfetti proprio perche' avevo in testa il tuo pensiero. ho solo parlato di esseri superiori.

ihc

ihc'naib
27th July 2005, 00:37
A questo punto in effetti le entità in gioco sono due Dio=il bene e Satana=il male, ma il credente si ferma lì.


Non sono molto esperto, ma credo tu ti sbagli. Non si puo' considerare Satana una divinita'. Secondo il dogma dell'infallibilita' di Dio, Satana dovrebbe essere comunque parte del Disegno. Ovvero qualcosa che rientra in quel complesso discorso del libero arbitrio. Ma non una divinita' dal volere e dall'esistenza indipendente...

ihc

ihc'naib
27th July 2005, 00:39
cosa intendi nella frase..." Non e' un modo meno artificioso per comprendere il male?

Non la capisco ,il male e relativo , quello che per me puo essere male per te puo essere bene ..

Sei sicuro? credi che non riusciremmo a descrivere un'azione che sia riconosciuta da ogni cultura e da ogni persona, fatta eccezione per i patologici, che si possa considerare universalmente cattiva?

Cmq, vale quel che dice Mirera: puoi credere che esista un essere superiore? beh,guarda, se ce ne fossero almeno due si spiegherebbe come mai c'e' cosi' tanto male nel mondo, senza scomodare un "padre" che permette ai propri figli di ammazzarsi e di soffrire. (e non lo permette solo a posteriori, ma anche a priori, perche' li ha creati in quel modo, potenzialmente crudeli, o soggetti alla tentazione, se preferite.)

ihc

ihc'naib
27th July 2005, 00:43
No, come non ne avrebbe creder in 10, 100, 1000.

Le divinità son invenzioni dell'uomo, svolgono la funzione di dar qualcosa a cui aggrapparsi a chi lo vuole, e a chi lo vuole non interessa la "logicità" della cosa, quindi il problema della sensatezza numerica non si pone

E questo tu come lo puoi _sapere_?

ahzael
27th July 2005, 02:43
:scratch:
Veramente Dio lascia all'uomo la libertà, il libero arbitrio. Se l'uomo è malvagio è causa di satana.
Credere in Dio come ad una entità a cui chiedere favori, protezioni ecc quella è idolatria non fede.

Satana e'come per tutte le leggi che regolano l universo, a una carica positiva dev eesserci una carica negativa, alla notte il giorno, al sole la luna, al caldo il freddo, a dio satana. Se non ci fosse satana il mondo sarebbe in caos, chi fa rispettare le leggi e' satana non dio, Dio stesso e' misericordioso e perdona, e l atto di perdonare e' un atto caotico (si lo so fa' molto D&D). Se non ci fosse satana non ci sarebbe l'inferno, sarebbe come uno stato senza polizia e senza carceri.

BlackCOSO
27th July 2005, 08:40
Cmq, vale quel che dice Mirera: puoi credere che esista un essere superiore? beh,guarda, se ce ne fossero almeno due si spiegherebbe come mai c'e' cosi' tanto male nel mondo, senza scomodare un "padre" che permette ai propri figli di ammazzarsi e di soffrire. (e non lo permette solo a posteriori, ma anche a priori, perche' li ha creati in quel modo, potenzialmente crudeli, o soggetti alla tentazione, se preferite.)

ihc

Noi come tipologia , siamo piu vicini a satana , pecchiamo , alcuni volutamente , alcuni no , sbagliamo , ecc....seguiamo la maggior parte delle volte i nostri istinti , istinti che possono far peccare , istinti che " qualcuno " ci ha messo dentro...

Anche io penso che Dio/Lucifero , formino un qualcosa simile all'equilibrio , pero' come tutte le storie campate in aria a cazzo , non mi spiego qualcosa , loro due formerebbero un equilibrio fra bene e male ma in tutto , non solo sulla terra nostra , in tutto l'universo in qualunque cosa ci deve essere l'equilibrio , ora , prima che che il primo angelo fosse spinto lontano dalla luce insieme a tutti i suoi seguaci , l'equilibrio esisteva? come faceva ad esistere , se il male non c'era ?......se sti stava tanto bene prima , il coso onnipotente ( parolone ) , non poteva distruggere il diavolo visto che aèpunto e' onnipotente ?

Non rispondete alle domande tanto ne uscirebbero fuori altre 300 , come e sempr stato e come sempre sara nella nostra religione assurdamente ipocrita.

Yugin
27th July 2005, 11:12
Bene! ... letto tutto, nn credevo di farcela :)

personalmente mi sono incartato da solo quando lessi, nn so dove, che:

nn credere che Dio esiste è un errore come il credere che Dio esiste

fatta questa capriola, mi sono soffermato a pensare alla mia collocazione nell'universo. Questo perchè mi hanno sempre detto che i problemi, per risolverli, bisogna "vederli" dal di fuori.

... e allora mi sono posto "fuori" ... la domanda successiva è stata:

le persone (parlo di media) riescono a concepire l'infinito? (inteso come spazio e come tempo)

la mia risposta è no, il no deriva dal fatto che noi siamo "finiti" e viviamo in un modo "finito" (sia come spazio che come tempo), quindi l'impossibilità di concepire l'infinito ha creato un qualcosa che ne avesse le caratteristiche ma che fosse ben identificabile e quindi "finito". La visione è così terrificante per un essere senziente (siamo "infinitamente" meno di un paramecio in pozzanghera) che questo ENORME vuoto di spazio e tempo oltre i nostri confini percettivi doveva essere riempito. Per riempire l'infinito e l'eterno serve solo l'infinito e l'eterno.

a questo punto riempito lo spazio e il tempo, rimane il perchè esistiamo?

la mia risposta + logica è: perchè è così

ovviamente per un essere senziente questa risposta è terrificante perchè ci assimila al paramecio di cui sopra.
... a questo punto si sono scatenate le + fervide fantasie e unite a chi Dio lo cercava in terra (meglio che godo subito, perchè dopo chissà) e sono nate le religioni.

la conclusione dei miei ragionamenti, che finalmente ha portato la pace è ha permesso alla mia mente di dedicarsi ad altro (tipo giocare a daoc), è che:

- ogni ragionamento su religione, dei, Dio etc... se affrontato con la logica porta ad un vicolo cieco perchè nn abbiamo gli "strumenti" per verificare razionalmente tali presenze

- ogni ragionamento su religione, dei, Dio etc... se affrontato con la fede porta ad infinite vie tutte valide perchè nate per soddisfare delle esigenze emotive e quindi ad hoc

bye

Shub
27th July 2005, 11:54
La fede è il rifugio degli sciocchi, o era degli ignoranti?

Detto questo, pensate di più alla vita di ogni giorno e meno alle seghe mentali, ci sta già il clero di ogni religione a farsene abbastanza per tutti noi.

Che so troppo anche clericale?

Cmq...ogni persona può credere e professarsi che gli pare, seguire i suoi riti e il suo credo basta che quest non violi la libertà degli altri e le leggi vigenti.

Alkabar
27th July 2005, 11:55
Bene! ... letto tutto, nn credevo di farcela :)

personalmente mi sono incartato da solo quando lessi, nn so dove, che:

nn credere che Dio esiste è un errore come il credere che Dio esiste

fatta questa capriola, mi sono soffermato a pensare alla mia collocazione nell'universo. Questo perchè mi hanno sempre detto che i problemi, per risolverli, bisogna "vederli" dal di fuori.

... e allora mi sono posto "fuori" ... la domanda successiva è stata:

le persone (parlo di media) riescono a concepire l'infinito? (inteso come spazio e come tempo)

la mia risposta è no, il no deriva dal fatto che noi siamo "finiti" e viviamo in un modo "finito" (sia come spazio che come tempo), quindi l'impossibilità di concepire l'infinito ha creato un qualcosa che ne avesse le caratteristiche ma che fosse ben identificabile e quindi "finito". La visione è così terrificante per un essere senziente (siamo "infinitamente" meno di un paramecio in pozzanghera) che questo ENORME vuoto di spazio e tempo oltre i nostri confini percettivi doveva essere riempito. Per riempire l'infinito e l'eterno serve solo l'infinito e l'eterno.

a questo punto riempito lo spazio e il tempo, rimane il perchè esistiamo?

la mia risposta + logica è: perchè è così

ovviamente per un essere senziente questa risposta è terrificante perchè ci assimila al paramecio di cui sopra.
... a questo punto si sono scatenate le + fervide fantasie e unite a chi Dio lo cercava in terra (meglio che godo subito, perchè dopo chissà) e sono nate le religioni.

la conclusione dei miei ragionamenti, che finalmente ha portato la pace è ha permesso alla mia mente di dedicarsi ad altro (tipo giocare a daoc), è che:

- ogni ragionamento su religione, dei, Dio etc... se affrontato con la logica porta ad un vicolo cieco perchè nn abbiamo gli "strumenti" per verificare razionalmente tali presenze

- ogni ragionamento su religione, dei, Dio etc... se affrontato con la fede porta ad infinite vie tutte valide perchè nate per soddisfare delle esigenze emotive e quindi ad hoc

bye

buone congetture, però il vicolo cieco è falso, o meglio è messo li dai credenti, in realtà nella scienza non hai bisogno di dimostrare la non esistenza, nella scienza dimostri l'esistenza, per come essa stessa è definita. Quindi: uno scienziato che non crede è perfettamente coerente e non compie alcun atto di fede, lo scienziato va a rasoio di occam (minimo numero di regole necessarie per definire un sistema è quello migliore logicamente parlando). Il fedele fa il passo più lungo della gamba e definisce un postulato di cui non può dimostrare la veridicità "dio esiste" per poi ritrovarsi di fronte di nuovo ad altri vicoli ciechi come "il disegno di dio è inspiegabile" . Purtroppo la logica è infame e senza pietà, mettersi a inventare regole ad hoc non risolve mai il problema, lo sposta solo a livello concettuale.

Alkabar
27th July 2005, 11:58
La fede è il rifugio degli sciocchi, o era degli ignoranti?

Detto questo, pensate di più alla vita di ogni giorno e meno alle seghe mentali, ci sta già il clero di ogni religione a farsene abbastanza per tutti noi.

Che so troppo anche clericale?

Cmq...ogni persona può credere e professarsi che gli pare, seguire i suoi riti e il suo credo basta che quest non violi la libertà degli altri e le leggi vigenti.

Succede spesso quello che dici che non dovrebbe succedere shub. I favoloni a cui uno decide di credere non dovrebbero rovinare la vita agli altri, ma lo fanno puntualmente. A me in particolare veramente di brutto.

BlackCOSO
27th July 2005, 11:59
bla bla

E ricordati shubbolo , Il tuo unico dio sono io!!!! SOKA! :elfhat:

Alkabar
27th July 2005, 12:02
argomentazione sottile, ma superflua. io non ho parlato di esseri perfetti proprio perche' avevo in testa il tuo pensiero. ho solo parlato di esseri superiori.

ihc

Se sono solo superiori, ma imperfetti questo conduce alla finitezza, o meglio se puoi vederne l'imperfezione l'essere in questione è finito. Essendo finito per definizione non può raggiungere l'infinito, non potendo raggiungere l'infinito non può aver creato tutto, e con un paio di passaggi torni di nuovo al concetto di unico dio. La logica del mio nemico mi è ben chiara.

Shub
27th July 2005, 12:04
Mhà io credo in una dea...e sono un politeista :D

Cmq....lascia la chiesa e la religione alle sue pippe, non vedo come una religione possa condizionare la tua vita, almeno che...quelli che ti sono accanto lasciano che loro siano condizionati e in quanto succube dei loro insegnamenti devi piegarti ai dettami del credo che seguono.

Io personalmente ho fatto battesimo, comunione e cresima ma da quando posso decidere...non metto più piede in una chiesa se non per i matrimoni, la religione così come la "insegnano" allontana Dio dall'uomo e non lo fa avvicinare, perchè parla una lingua che non è quella dell'oggi ma quella di un mondo utopico nel quale ormai credono solo gli stolti e gli illusi.

Saluti.

Bortas
27th July 2005, 12:09
Assimilando per assurdo l'esistenza di dio come creatore, sorgono subito delle problematiche sulla sua presenza in base all'infinito di cui sopra, da qui la sua presenza si potrebbe immaginare molto più marginale rispetto al nostro desiderio di essere creature elette da lui...
Dio potrebbe esistere aldilà della nostra percezione, come appunto uno scenziato che guarda un paramecio al microscopio, può vederlo ma non comunicarci e di conseguenza il paramecio non può comunicare con lo scenziato, anche se quest'ultimo è ad un livello superiore di esistenza. Così come avrebbe potuto creare molteplici esperimenti con più parameci, anche in termini di tempo a disposizione la breve vita di un paramecio non è paragonabile alla vita dello scenziato quindi possono morire grandi quantità di parameci mentre chi lo studia è a farsi un caffè...

In rispetto all'infinito la comprensione della presenza e del ruolo di Dio è un termini non raggiungibili dalla nostra limitatezza, si noti infatti che viene rappresentato sempre antropomorfo anche non conoscendone la sua immagine...

Alkabar
27th July 2005, 12:21
Mhà io credo in una dea...e sono un politeista :D

Cmq....lascia la chiesa e la religione alle sue pippe, non vedo come una religione possa condizionare la tua vita, almeno che...quelli che ti sono accanto lasciano che loro siano condizionati e in quanto succube dei loro insegnamenti devi piegarti ai dettami del credo che seguono.

Io personalmente ho fatto battesimo, comunione e cresima ma da quando posso decidere...non metto più piede in una chiesa se non per i matrimoni, la religione così come la "insegnano" allontana Dio dall'uomo e non lo fa avvicinare, perchè parla una lingua che non è quella dell'oggi ma quella di un mondo utopico nel quale ormai credono solo gli stolti e gli illusi.

Saluti.

Mi capita spesso di subire la morale cattolica anche la dove non c'entra un cazzo, è assurdo è quello che non sopporto, il fatto che sia una religione che si basa sul nulla e poi detta persino regole. Siccome sono ateo, questa cosa mi rovina la vita, perchè ci sono delle persone a me vicine che si fanno condizionare alle volte, nonostante loro stessi siano poco credenti.

Yugin
27th July 2005, 12:25
buone congetture, però il vicolo cieco è falso, o meglio è messo li dai credenti, in realtà nella scienza non hai bisogno di dimostrare la non esistenza, nella scienza dimostri l'esistenza, per come essa stessa è definita. Quindi: uno scienziato che non crede è perfettamente coerente e non compie alcun atto di fede, lo scienziato va a rasoio di occam (minimo numero di regole necessarie per definire un sistema è quello migliore logicamente parlando). Il fedele fa il passo più lungo della gamba e definisce un postulato di cui non può dimostrare la veridicità "dio esiste" per poi ritrovarsi di fronte di nuovo ad altri vicoli ciechi come "il disegno di dio è inspiegabile" . Purtroppo la logica è infame e senza pietà, mettersi a inventare regole ad hoc non risolve mai il problema, lo sposta solo a livello concettuale.

volevo, nel mio scritto, evidenziare 2 cose:

1) la naturalità ed inutilità delle domande fondamentali (guida galattica per autostoppisti), un lombrico improvvisamente diventato senziente si chiederebbe: dove sono? per quanto tempo sarò? e perchè sono qui?

2) la inutile discussione tra razionalità e fede. incomunicabili fra loro almeno fino a quando nn decidano di fare un passo incontro e nn contro l'altro.

Yugin
27th July 2005, 12:42
Assimilando per assurdo l'esistenza di dio come creatore, sorgono subito delle problematiche sulla sua presenza in base all'infinito di cui sopra, da qui la sua presenza si potrebbe immaginare molto più marginale rispetto al nostro desiderio di essere creature elette da lui...
Dio potrebbe esistere aldilà della nostra percezione, come appunto uno scenziato che guarda un paramecio al microscopio, può vederlo ma non comunicarci e di conseguenza il paramecio non può comunicare con lo scenziato, anche se quest'ultimo è ad un livello superiore di esistenza. Così come avrebbe potuto creare molteplici esperimenti con più parameci, anche in termini di tempo a disposizione la breve vita di un paramecio non è paragonabile alla vita dello scenziato quindi possono morire grandi quantità di parameci mentre chi lo studia è a farsi un caffè...

In rispetto all'infinito la comprensione della presenza e del ruolo di Dio è un termini non raggiungibili dalla nostra limitatezza, si noti infatti che viene rappresentato sempre antropomorfo anche non conoscendone la sua immagine...

il mio ragionamento nn vale per quelli che ragionano :)

cmq, personalmente nn ho difficoltà a pensare all'infinito, sia in termini di spazio che di tempo.
come nn ho particolari difficoltà a pensare che ci sia qualcosa di impensabile.

Il discorso nn cambia perchè nn importante tanto a cosa pensi, ma, quando parli di Dio, del PERCHE' lo pensi. Quindi Dio o gli dei sono una esigenza della nostra parte irrazionale (parte che ci è stata data in omaggio assieme a quella razionale), che nn può essere esclusa dal nostro essere e che ha valenza differente in ognuno di noi.

come dicevo in un altro post, razionalità e fede sono inconciliabili fino a che l'uno nn accetti l'esistenza dell'altro. che è poi la ricerca dell'equilibrio all'interno di noi tra ragione e sentimento.

Bortas
27th July 2005, 13:20
Da ciò se ne deduce che Dio nasce dall'esigenza umana di avere una paternità. Non conoscendone quindi gli intenti (se esistono) ci immaginiamo le risposte che darebbe un padre apprensivo ai propri figli, non litigate, non siate disonesti, non rubate, non siate lussuriosi e così via, con questo ci consoliamo avallando questi concetti universali del buon vivere come parola sua, facendone pesare maggiormente al credente le trasgressioni (inferni e punizioni), poi col passare dei secoli la società matura e alcuni dogmi vengono meno con conseguente calo di credibilità del nostro Dio inventato, da qui si dipana il mondo odierno carico di incertezze e disincantato rispetto a quelli che prima erano forti concetti universali...