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View Full Version : Antenne cellulari



Beleriand
5th August 2005, 14:42
Ne stanno montando una sul condominio di fronte e già le vecchie talebane che abitano nel mio palazzo mi hanno rotto le palle sulla raccolta firme ecc.
Volevo sapere se danno problemi di qualche tipo e se si può fare qualcosa per toglierle.
:wave:

kopl
5th August 2005, 14:48
non è scientificatamente documentato nessun danno provocato da antenne per cellulari.


certo bene non fanno



edit: avevo letto che te l'avevano montanta sul comodino...

San Vegeta
5th August 2005, 15:16
In realtà l'unico motivo per cui non possono incolpare le antenne è che ce ne sono talmente tante che non esiste una zona non esposta in cui prendere soggetti "puliti" per il confronto.

cmq è legale purtroppo, noi abbiamo un enorme ripetitore sul dipartimento di matematica...

Necker
5th August 2005, 15:29
non è scientificatamente documentato nessun danno provocato da antenne per cellulari.


certo bene non fanno



edit: avevo letto che te l'avevano montanta sul comodino...

ma cazzo ti sei contraddetto da solo?!?!?! è scientificamente documentato che non interagiscono con il nostro organismo, ok linkami l'articolo scientifico plz.

poi però dici che bene non fanno -.- linkami l'articolo dove si riportano i principali danni causati dall'esposizione alle emissioni ELM sul corpo umano (speicficando magari cosa succede in funzione della frequenza d'emissione)

x vegeta: in alta montagna le emissioni sono certamente inferiori a chi vive in una zona densamente popolata, fra i monti è gia tanto se pigli col televisore in uno spazio aperto e libero da infrastrutture naturali, quindi il campione di persone esenti dall'esposizione a radiazione ELM di qualunque tipo eh.. mica solo cellulare, c'è eccome.

kopl
5th August 2005, 16:00
che due palle con linkami qui, linkami la. linkami un pò sta fava per piacere...


cmq ho cercato su google ed in prima pagina mi sono saltati fuori solo siti tipo www.abbattiamoleantenne.it www.nonsonullamavivobene.com www.tuamadrequellazoccola.net, tutti di parte contro le antenne.
poi tra 5 minuti vado in ferie, non ho intenzione di ritardare per cercarti dei link.


cmq ufficialmente non sono documentati danni alla salute dovuti esclusivamente alla antenne. questa è la versione ufficiale e a questa ci dobbiamo attenere. Se poi consideri che anche i siti di parte (contro le antenne&elettrosmog) tirano questa conclusione forse è da accettare, per il momento.

E' anche vero, però, che molti studi stanno arrivando a determinare un'aumenti di temperatura/morte delle cellule sottoposte per tanto tempo ad un campo elettromagnetico pari a metà del minimo emesso dai cellulari.

Necker
5th August 2005, 16:37
che due palle con linkami qui, linkami la. linkami un pò sta fava per piacere...


cmq ho cercato su google ed in prima pagina mi sono saltati fuori solo siti tipo www.abbattiamoleantenne.it www.nonsonullamavivobene.com www.tuamadrequellazoccola.net, tutti di parte contro le antenne.
poi tra 5 minuti vado in ferie, non ho intenzione di ritardare per cercarti dei link.


cmq ufficialmente non sono documentati danni alla salute dovuti esclusivamente alla antenne. questa è la versione ufficiale e a questa ci dobbiamo attenere. Se poi consideri che anche i siti di parte (contro le antenne&elettrosmog) tirano questa conclusione forse è da accettare, per il momento.

E' anche vero, però, che molti studi stanno arrivando a determinare un'aumenti di temperatura/morte delle cellule sottoposte per tanto tempo ad un campo elettromagnetico pari a metà del minimo emesso dai cellulari.

la fava me la linki tu se mai.. parli senza cognizione di causa, affermi cose ben precise, che poi senza quasi farlo apposta ti auto smonti contraddicendole. Quali studi, effettuati da chi, quando, in che modo, con quali risultati.. se affermi una cosa poi devi anche poterla sostenere!


Hai sprecato due post riempiendoli di parole al vento senza un minimo di fondatezza ed io altri due x fartelo capire.. ma vai in vacanza e restaci ovunque tu siaaa (meglio se fuori dall'Italia).

X Beleriand: se digiti "elettrosmog" su google ti arrivano N links di informazioni al riguardo. Vedo che posso trovare di decente.

kopl
5th August 2005, 17:10
Premessa
La valutazione dei rischi sanitari dei campi elettromagnetici è un processo estremamente complesso, sia per il grande numero di pubblicazioni scientifiche molto eterogenee e quasi sempre non esaustive che afferiscono alla tematica, sia per il carattere multidisciplinare della tematica stessa. Rispetto alle valutazioni di singoli ricercatori o di gruppi specialistici (ad esempio di biologi, o fisici, o epidemiologi), che pure abbondano in letteratura, assumono quindi particolare rilevanza le valutazioni espresse da commissioni e gruppi di lavoro interdisciplinari, sia perché un'analisi collettiva consente di confrontare e contemperare giudizi che altrimenti comporterebbero inevitabilmente un notevole grado di soggettività, sia perché in queste sedi collegiali confluiscono competenze diverse, come quelle biologiche, mediche, epidemiologiche, fisiche e tecnologiche.
Gruppi di studio sono stati costituiti da diversi governi nazionali e organizzazioni internazionali; tra queste ultime rivestono particolare importanza l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP). Quest’ultima ha emanato nel 1998 delle linee guida per la protezione dei lavoratori e della popolazione dall'esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici nell'intervallo di frequenze tra 0 Hz (campi statici) e 300 GHz.
Un'analisi dei documenti prodotti dalle diverse commissioni cui si è fatto cenno mostra una sostanziale convergenza nelle loro conclusioni. Un loro approfondito confronto, alla luce delle accresciute conoscenze scientifiche intervenute nel tempo trascorso tra la pubblicazione dell’uno o dell’altro, richiederebbe uno spazio eccessivo rispetto all'esigenza di sintesi di queste note.
Ciò considerato, si farà riferimento nel seguito prevalentemente ai documenti prodotti dall’OMS. Quest'ultima ha avviato nel 1996 un Progetto Internazionale CEM (campi elettromagnetici), che esplicitamente prevede tra le sue attività la revisione critica della letteratura scientifica sugli effetti biologici dell'esposizione a campi elettromagnetici.
Nell'ambito del progetto, l'OMS cura anche la pubblicazione di note informative sui diversi aspetti delle problematiche connesse ai campi elettromagnetici; queste note, regolarmente tradotte in Italiano a cura dell'Istituto Superiore di Sanità sotto il titolo di "Promemoria", sono disponibili al pubblico anche sulla rete Internet (www.who.int/peh-emf/). Ad esse si farà prevalentemente riferimento nei paragrafi seguenti per le valutazioni di sintesi della letteratura.
A queste valutazioni sembra comunque opportuno far precedere alcuni criteri fondamentali universalmente adottati dalla comunità scientifica e più volte ribaditi dall'OMS.

Criteri fondamentali di valutazione
* Soltanto gli studi scientifici accreditati possono essere inclusi nella letteratura scientifica di riferimento. Come accreditati si intendono gli articoli pubblicati su riviste che prevedano un vaglio critico preventivo da parte di esperti di riconosciuta competenza (il cosiddetto processo di peer review). Possono anche essere inclusi, previo giudizio di valore, rapporti di istituti nazionali o internazionali di riconosciuto prestigio;
* le valutazioni sui diversi effetti biologici o sanitari devono basarsi sull'insieme dei lavori scientifici pertinenti, e non sui dati di singole ricerche;
* i risultati degli studi (soprattutto quelli biologici o epidemiologici, caratterizzati da grandi variabilità) dovrebbero essere confermati da repliche indipendenti delle indagini, prima che si possa parlare di effetti documentati. Ciò non toglie, ovviamente, valore a nuovi risultati, che possono avere il significato di indicazioni talvolta importanti e di stimolo per ulteriori ricerche;
* è fondamentale la distinzione tra effetti biologici ed effetti sanitari. Questo aspetto è stato più volte precisato dall’OMS, che nel suo Promemoria n.182 Campi elettromagnetici e salute pubblica. Proprietà fisiche ed effetti sui sistemi biologici così definisce i due effetti:
- Un effetto biologico si verifica quando l’esposizione alle onde elettromagnetiche provoca qualche variazione fisiologica notevole o rilevabile in un sistema biologico.
- Un effetto di danno alla salute si verifica quando l’effetto biologico è al di fuori dell’intervallo in cui l’organismo può normalmente compensarlo, e ciò porta a qualche condizione di detrimento della salute.

Si rimanda allo stesso Promemoria per ulteriori considerazioni in merito.

Campi elettrici e magnetici a frequenza estremamente bassa (ELF)
Il Promemoria dell'OMS n. 205 Campi elettromagnetici e salute pubblica: campi a frequenza estremamente bassa (ELF) fa esplicito riferimento, per la valutazione dei possibili effetti sanitari a lungo termine, ad un ampio rapporto prodotto nel 1998 dal National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS) degli Stati Uniti.
Rimandando per maggiori dettagli al testo completo del rapporto NIEHS, disponibile anche sulla rete Internet (www.niehs.nih.gov/emfrapid/) si riporta di seguito il testo pertinente del promemoria citato.
Nel giugno 1998, il NIEHS ha convocato un gruppo di lavoro internazionale per una revisione critica dei risultati della ricerca. Il gruppo di lavoro, usando i criteri stabiliti dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (International Agency for Research on Cancer, IARC), ha concluso che i campi ELF debbano essere considerati come un "possibile cancerogeno per l'uomo".
"Possibile cancerogeno per l'uomo" è la più bassa di tre categorie ("cancerogeno per l’uomo", "probabilmente cancerogeno per l'uomo", "possibilmente cancerogeno per l'uomo") usate dalla IARC per classificare l'evidenza scientifica relativa ad agenti potenzialmente cancerogeni. La IARC ha due ulteriori classificazioni dell'evidenza scientifica: "non classificabile" e "probabilmente non cancerogeno per l'uomo", ma il gruppo di lavoro del NIEHS ha ritenuto che vi fosse abbastanza evidenza per eliminare queste categorie.
"Possibile cancerogeno per l'uomo" è una classificazione usata per denotare un agente per il quale esista una limitata evidenza di cancerogenicità nell'uomo ed un'evidenza meno che sufficiente negli animali da esperimento. Quindi la classificazione è basata sulla solidità dell'evidenza scientifica, non su quanto l'agente sia cancerogeno, ovvero su quanto elevato sia il rischio.
Quindi "possibile cancerogeno per l'uomo" significa che esiste una limitata evidenza credibile che suggerisca che l'esposizione a campi ELF può provocare il cancro. Mentre non si può escludere, in base all'evidenza disponibile, che l'esposizione a campi ELF causi il cancro, sono necessarie ulteriori ricerche, focalizzate e di alta qualità, per risolvere il problema.
La conclusione del gruppo di lavoro del NIEHS si basava soprattutto sul fatto che quegli studi epidemiologici che suggeriscono che la residenza in prossimità di elettrodotti dia luogo ad un aumento del rischio di leucemia infantile mostrano una certa coerenza. Elementi a sostegno di questa associazione sono stati trovati negli studi che collegavano l'incidenza di leucemia infantile alla vicinanza alle linee ed ai campi magnetici nelle case, questi ultimi misurati nell'arco di 24 ore. Inoltre, il gruppo di lavoro ha trovato una limitata evidenza di un aumento anche dei casi di leucemia linfatica cronica in ambienti di lavoro.
E' opportuno sottolineare che il gruppo di esperti ha analizzato anche una lunga serie di effetti sanitari diversi dal cancro; nel giudizio del gruppo per nessuno di questi l'evidenza scientifica raggiungeva il livello di adeguata.
Due studi epidemiologici particolarmente importanti per le dimensioni e per la metodologia impiegata sono stati pubblicati dopo il rapporto NIEHS (Linet et al. 1998; McBride et al. 1999). I loro risultati sembrano indebolire l'ipotesi di una cancerogenicità dei campi magnetici, ma nessun gruppo di lavoro ha finora effettuato, o aggiornato, una revisione critica della letteratura che tenga conto di questi due contributi. Si deve peraltro sottolineare che in un prossimo futuro è attesa la pubblicazione dei risultati di uno studio epidemiologico britannico di grande rilevanza. Entro breve tempo sono attese anche le conclusioni di un gruppo di studio europeo incaricato di analizzare congiuntamente, nei limiti consentiti da protocolli di indagine diversi, i dati degli studi svolti fino ad ora.
E’ verosimile che enti governativi e organizzazioni internazionali attendano questi risultati, oltre a quelli di studi di altra natura (in vitro e in vivo) tuttora in corso, per commissionare nuove valutazioni di sintesi, su basi più consistenti. In particolare, nell'ambito del progetto più volte citato, l'OMS prevede nel 2001 una valutazione (effettuata congiuntamente alla IARC) degli effetti cancerogeni dei campi ELF, mentre nel 2002 seguirà una valutazione di altri possibili effetti sanitari.

Campi Elettromagnetici a Radiofrequenze e Microonde
Il promemoria n.183 dell'OMS Campi elettromagnetici e salute pubblica. Effetti sanitari dei campi a radiofrequenza si conclude con le seguenti osservazioni:
• L'esposizione a campi RF può causare riscaldamento o indurre correnti elettriche nei tessuti corporei. Il riscaldamento costituisce la principale interazione dei campi RF ad alta frequenza, al di sopra di circa 1 MHz. Al di sotto di circa 1 MHz, l'azione dominante dell'esposizione a RF è l'induzione di correnti elettriche nel corpo.
• Una revisione dei dati scientifici svolta dall'OMS nell'ambito del Progetto internazionale CEM (Monaco, Novembre 1996) ha concluso che, sulla base della letteratura attuale, non c'è nessuna evidenza convincente che l'esposizione a RF abbrevi la durata della vita umana, né che induca o favorisca il cancro.
• Comunque, la stessa revisione ha anche evidenziato che sono necessari ulteriori studi, per delineare un quadro più completo dei rischi sanitari, specialmente per quanto concerne un possibile rischio di cancro connesso all’esposizione a bassi livelli di campi RF.
Le stesse valutazioni sono riportate nel Promemoria n.193 Campi elettromagnetici e salute pubblica. I telefoni mobili e le loro stazioni radiobase che, come il titolo indica, tratta il problema specifico della telefonia cellulare, particolarmente sentito dal pubblico.
A tale riguardo è di tutta evidenza che le preoccupazioni dei cittadini nascono molto più dalle antenne fisse per il servizio (tecnicamente indicate come stazioni radio base) che dal telefono in sé, nonostante quest'ultimo esponga l'utente a campi molto più intensi.
Per quanto riguarda le stazioni radio base, alle conclusioni sopra riportate in merito alla pericolosità dei campi elettromagnetici a radiofrequenza in generale, se ne devono aggiungere altre relative alle particolari condizioni di esposizione. Le caratteristiche di direzionalità dei fasci emessi e le basse potenze di uscita fanno sì che i livelli di campo in tutte le reali situazioni di esposizione siano estremamente bassi, tali da non prefigurare allo stato attuale delle conoscenze effetti biologici significativi. Queste considerazioni, espresse in un articolo del Notiziario ISS nel 1996, praticamente coincidono con quelle successive dell'Istituto Svedese di Protezione dalle Radiazioni.
Importanti ricerche sono in atto o in programma per il prossimo futuro. Tra queste sembra opportuno segnalare uno studio epidemiologico sull'associazione tra l'uso di telefoni cellulari e tumori della testa e del collo. Allo studio, coordinato dalla IARC, partecipano gruppi di ricerca di 14 paesi, tra cui l'Italia.
Sulla base di questi studi, l’OMS e la IARC effettueranno nel 2003 una valutazione degli effetti cancerogeni dei campi elettromagnetici a radiofrequenza, mentre per il 2004 è prevista la valutazione di eventuali altri effetti sulla salute.





Conclusioni:
Ufficialmente, ufficialmente, non provocano danni, alcuni studi hanno accertato che effettivamente c'è un aumento di casi di tumore/leucemie, ma non hanno posto la firma alla ricerca sostenendo che si devono fare altri test. quindi, ufficialmente, è tutto in forse.
E' però verso che i risultati dei primi studi ci sono e non portano a nulla di buono.


mi sono contraddetto? mi spiace, rileggi e magari vedi che non mi sto contraddicendo ma ti sto mettendo davanti le due versioni

San Vegeta
5th August 2005, 18:57
x Necker: e che facciamo, andiamo in montagna e teniamo sotto osservazione un paesino intero per svariati mesi vietando agli abitanti di usare apparecchi che emettono onde elettromagnetiche?

Per non parlare del fatto che, e qui mi smentiscano i competenti in materie mediche se sbaglio, i tumori sono dovuti quasi sempre ad alterazioni genetiche di alcune cellule. Il quasi ce l'ho messo perchè sono certo che sia dimostrato scientificamente che le radiazioni inducano queste alterazioni genetiche, non so se sia dimostrata la stessa cosa per altri fattori ambientali.

ahzael
6th August 2005, 12:49
Tagliamo la testa al toro :
I ripetitori come quelli dei cellulari fanno piu male a media distanza che sotto stesso, infatti le persone che non vogliono installarle sono dei cojoni per 2 motivi

: perdono soldi (perche' l affitto di queste non e' male)
: tanto qualcuno le mettera cmq, tanto vale averle sopra la testa che fanno meno male e intascarsi qualche soldo.

Alkabar
6th August 2005, 19:18
ma cazzo ti sei contraddetto da solo?!?!?! è scientificamente documentato che non interagiscono con il nostro organismo, ok linkami l'articolo scientifico plz.

poi però dici che bene non fanno -.- linkami l'articolo dove si riportano i principali danni causati dall'esposizione alle emissioni ELM sul corpo umano (speicficando magari cosa succede in funzione della frequenza d'emissione)

x vegeta: in alta montagna le emissioni sono certamente inferiori a chi vive in una zona densamente popolata, fra i monti è gia tanto se pigli col televisore in uno spazio aperto e libero da infrastrutture naturali, quindi il campione di persone esenti dall'esposizione a radiazione ELM di qualunque tipo eh.. mica solo cellulare, c'è eccome.

Ha ragione kopl, materia appena studiata: a quella frequenza non interagiscono con il tessuto organico. O meglio non interagiscono molto ....
Se ti becchi tutti i giorni una dose massiccia di onde medio alta frequenza, non fanno un gran che bene, alla fine ti ionizzano i tessuti anche quelle.

Alkabar
6th August 2005, 19:22
Tagliamo la testa al toro :
I ripetitori come quelli dei cellulari fanno piu male a media distanza che sotto stesso, infatti le persone che non vogliono installarle sono dei cojoni per 2 motivi

: perdono soldi (perche' l affitto di queste non e' male)
: tanto qualcuno le mettera cmq, tanto vale averle sopra la testa che fanno meno male e intascarsi qualche soldo.

Ahem, falso: la potenza dell'onda vicino all'emettitore è molto molto molto più grande per decrescere poi come su x^2 (4pigrego r^2) . E' vero che è direttiva l'antenna, ma vicino all'emettitrice ti becchi anche l'irradiazione dei lobi secondari oltre a quella di quello principale. Se stai vicino a un ripetitore sei costantemente attraversato da un flusso di onde a medio alta frequenza e ad alta potenza, molto meglio essere un po' lontani.

Alkabar
6th August 2005, 19:23
la fava me la linki tu se mai.. parli senza cognizione di causa, affermi cose ben precise, che poi senza quasi farlo apposta ti auto smonti contraddicendole. Quali studi, effettuati da chi, quando, in che modo, con quali risultati.. se affermi una cosa poi devi anche poterla sostenere!


Hai sprecato due post riempiendoli di parole al vento senza un minimo di fondatezza ed io altri due x fartelo capire.. ma vai in vacanza e restaci ovunque tu siaaa (meglio se fuori dall'Italia).

X Beleriand: se digiti "elettrosmog" su google ti arrivano N links di informazioni al riguardo. Vedo che posso trovare di decente.

non hai bisogno di cercare niente, chiedi a me che studio ict, pd, te l'ho anche detto mille volte.

ahzael
6th August 2005, 19:39
Ahem, falso: la potenza dell'onda vicino all'emettitore è molto molto molto più grande per decrescere poi come su x^2 (4pigrego r^2) . E' vero che è direttiva l'antenna, ma vicino all'emettitrice ti becchi anche l'irradiazione dei lobi secondari oltre a quella di quello principale. Se stai vicino a un ripetitore sei costantemente attraversato da un flusso di onde a medio alta frequenza e ad alta potenza, molto meglio essere un po' lontani.

non mi far prendere le dispense che dopo 3 anni di informatica una formula fisica troppo difficile non la riesco quasi piu a leggere, io ti metto i dati in pratica, fatti cioe col misuratore di campo nero su bianco, il valore piu' basso che trovammo era quello infatti quello direttamente sotto il ripetitore.
Gia se ti metti a 50 metri il valore e' molto piu alto. Non ti parlo di 1+1 , ti parlo di valori riscontrati sul campo con misuratore alla mano, tra la teoria e la pratica passano n mila varianti , sopratutto in un ambiente urbano, qui non parliamo di un atomo di bohr, ma di antenne con ripetitori per uso civile e alquanto comuni.

Alkabar
6th August 2005, 19:54
non mi far prendere le dispense che dopo 3 anni di informatica una formula fisica troppo difficile non la riesco quasi piu a leggere, io ti metto i dati in pratica, fatti cioe col misuratore di campo nero su bianco, il valore piu' basso che trovammo era quello infatti quello direttamente sotto il ripetitore.
Gia se ti metti a 50 metri il valore e' molto piu alto. Non ti parlo di 1+1 , ti parlo di valori riscontrati sul campo con misuratore alla mano, tra la teoria e la pratica passano n mila varianti , sopratutto in un ambiente urbano, qui non parliamo di un atomo di bohr, ma di antenne con ripetitori per uso civile e alquanto comuni.

noi consideriamo anche il multipath e ogni genere di dispersione possibile dalla rifrazione alla diffrazione alla riflessione....


esattamente sotto forse si è più basso, ma è poco significativo: in quanto si tende a schiacciare il più possibile i lobi dell'antenna, e quindi esattamente sotto l'irradiazione è bassa, ma comunque più alta che in situazioni in cui invece il ripetitore non c'è. Nei palazzi immediatamente vicini invece l'irradiazione è alta, senza considerare che, dovendo trovarsi in alto, magari esattamente sotto va anche bene, ma se già vai al primo piano del palazzo hai tutti i fenomeni possibile di multipath relativi a cammini sia verticali, che orrizzontali, che non sono banali in quanto per quanto ci sia del multipath e l'onda sia quindi "spalmata" sia in angoli che in tempi, ti becchi lo stesso un bombardamento non indifferente.

Insomma conclusione: averci un ripetitore vicino o sulla capocchia porta danni. Ho avuto come professore Falcesecca, se andate a guardare in internet chi è, vedrete che dirige l'istituto nazionale Marconi. Oltre a tutti i calcoli che ci siamo fatti nel corso di tecniche elettromagnetiche per la radiolocalizzazione, nell'introduzione del corso ha detto chiaramente che "avere un ripetitore sulla testa non è sano", cosa che li per li ci ha fatto ridere, ma tristemenete vera e dimostrata durante il corso.

Thor
6th August 2005, 20:23
bauhabuhauhahua necker comandante dei cazzoni :rotfl:

kopl
6th August 2005, 21:15
Ha ragione kopl, materia appena studiata: a quella frequenza non interagiscono con il tessuto organico. O meglio non interagiscono molto ....
Se ti becchi tutti i giorni una dose massiccia di onde medio alta frequenza, non fanno un gran che bene, alla fine ti ionizzano i tessuti anche quelle.

bè, ci ho lavorato sopra fino a 4 anni fa, magari ora non mi ricordo molto ma qualche cosa giusta la posso dire :awk:

ahzael
7th August 2005, 01:51
noi consideriamo anche il multipath e ogni genere di dispersione possibile dalla rifrazione alla diffrazione alla riflessione....


esattamente sotto forse si è più basso, ma è poco significativo: in quanto si tende a schiacciare il più possibile i lobi dell'antenna, e quindi esattamente sotto l'irradiazione è bassa, ma comunque più alta che in situazioni in cui invece il ripetitore non c'è. Nei palazzi immediatamente vicini invece l'irradiazione è alta, senza considerare che, dovendo trovarsi in alto, magari esattamente sotto va anche bene, ma se già vai al primo piano del palazzo hai tutti i fenomeni possibile di multipath relativi a cammini sia verticali, che orrizzontali, che non sono banali in quanto per quanto ci sia del multipath e l'onda sia quindi "spalmata" sia in angoli che in tempi, ti becchi lo stesso un bombardamento non indifferente.

Insomma conclusione: averci un ripetitore vicino o sulla capocchia porta danni. Ho avuto come professore Falcesecca, se andate a guardare in internet chi è, vedrete che dirige l'istituto nazionale Marconi. Oltre a tutti i calcoli che ci siamo fatti nel corso di tecniche elettromagnetiche per la radiolocalizzazione, nell'introduzione del corso ha detto chiaramente che "avere un ripetitore sulla testa non è sano", cosa che li per li ci ha fatto ridere, ma tristemenete vera e dimostrata durante il corso.


alka ritorniamo alla solita cosa pero', a tutti piace avere il cellulare (e non mi dire di no' senno ti vengo a sfondare tutti i ripetori dell emilia e tu rimani al massimo col satellitare) , tanto qualcuno lo mettera', dato che cmq pagano, e mi pare che siano 24 milioni l anno di affitto (che non si buttano mai) , se tanto ci devono stare, tanto vale averli sulla testa che e' il punto in cui cmq fanno meno male.

Alkabar
7th August 2005, 02:52
alka ritorniamo alla solita cosa pero', a tutti piace avere il cellulare (e non mi dire di no' senno ti vengo a sfondare tutti i ripetori dell emilia e tu rimani al massimo col satellitare) , tanto qualcuno lo mettera', dato che cmq pagano, e mi pare che siano 24 milioni l anno di affitto (che non si buttano mai) , se tanto ci devono stare, tanto vale averli sulla testa che e' il punto in cui cmq fanno meno male.

Mah vedi, l'ideale sarebbe metterli più in alto ancora rispetto ai palazzi, la motivazione è che rimane più prob. la linea d'aria e che il multipath relativo ai cammini verticali è molto inferiore rispetto a quello dei cammini orrizzontali (ehm: del raggio coincidente col vettore di poynting) + tecnologie a spread spectrum, o se vogliamo a divisione di codice, in quanto consentono il cosidetto cell breathing (la cella è l'area in cui si sfrutta una certa risorsa, ex tempo, frequenza/e portante/i, codice/i, cell breathing vuol dire che la potenza di emettitore e ricevitore varia a seconda dei casi) e l'utilizzo delle risorse è pieno.

Secondo me ad ogni modo sarebbe meglio avere ripetitori molto alti piazzati alla periferia della città, per assicurare la copertura. Chiaramente però servono purtroppo anche ripetitori interni a causa degli ostacoli che attenuano il segnale.... quindi il problema resta per forza.

kopl
7th August 2005, 10:52
la cosa ideale sarebbero molti piccoli ripetitori a bassa potenza

ahzael
7th August 2005, 12:48
Secondo me ad ogni modo sarebbe meglio avere ripetitori molto alti piazzati alla periferia della città, per assicurare la copertura. Chiaramente però servono purtroppo anche ripetitori interni a causa degli ostacoli che attenuano il segnale.... quindi il problema resta per forza.

si ma cosi facendo
1) aumenti i costi (perche questo molto alti bisogna vederi che intendi)
2) per mettere i ripetitori solo alla periferia dovresti pompare il segnale di molto, condannando a un perenne mal di testa , se non peggio, alla pora gente che ci abita vicino. Al momento la tecnologia civile attuale usa delle celle molto ristrette, quindi occorrono molti ripetitori (diciamo abbastanza) per aver una copertura minima/adeguata della zona.

Quindi , se vogliamo fare bip bip bip tutto il giorno questi devono rimanere.


Si ma questo 3d e' troppo vago, bisogna flammare un po

Parliamo di attualita' , PARLIAMO DELLE ANTENNE DEL VATICANO CHE REALMENTE UCCIDONO LA GENTE :fuck:

Proposta : impalarci tutti i preti :D

Alkabar
7th August 2005, 13:18
si ma cosi facendo
1) aumenti i costi (perche questo molto alti bisogna vederi che intendi)
2) per mettere i ripetitori solo alla periferia dovresti pompare il segnale di molto, condannando a un perenne mal di testa , se non peggio, alla pora gente che ci abita vicino. Al momento la tecnologia civile attuale usa delle celle molto ristrette, quindi occorrono molti ripetitori (diciamo abbastanza) per aver una copertura minima/adeguata della zona.

Quindi , se vogliamo fare bip bip bip tutto il giorno questi devono rimanere.


Si ma questo 3d e' troppo vago, bisogna flammare un po

Parliamo di attualita' , PARLIAMO DELLE ANTENNE DEL VATICANO CHE REALMENTE UCCIDONO LA GENTE :fuck:

Proposta : impalarci tutti i preti :D

No ahimè i preti farebbero da resistenza asd asd.

Bortas
8th August 2005, 10:36
Ma le emissioni di radio vaticana non erano quelle che dai tubi delle case vicine potevi sentire il rosario delle 18?

Alkabar
8th August 2005, 10:43
Ma le emissioni di radio vaticana non erano quelle che dai tubi delle case vicine potevi sentire il rosario delle 18?

no, non dai tubi, dai citofoni di tutte le case però si. :sneer:

Bortas
8th August 2005, 10:56
no, non dai tubi, dai citofoni di tutte le case però si. :sneer:

Maddai, sai che spettaccolo scena tipo: "Si, sono Carlo ho riportato i libri che mi aveva prestato suo figlio..."
Citofono: "Shhhhh Ego te absolvo... Peccatisssshhhsshh tua! shhhwwwhhhhss AMEN... In nomine patriiiii..."

Kinson
8th August 2005, 11:47
Maddai, sai che spettaccolo scena tipo: "Si, sono Carlo ho riportato i libri che mi aveva prestato suo figlio..."
Citofono: "Shhhhh Ego te absolvo... Peccatisssshhhsshh tua! shhhwwwhhhhss AMEN... In nomine patriiiii..."

immagina se al citofono rinspondesse leone di lernia ...

Jarsil
8th August 2005, 12:13
In tutta la zona di Via Baldo degli Ubaldi, Piazza Irnerio, Cirvonvallazione Cornelia e Via Aurelia Antica a Roma, sono anni che non è possibile nemmeno incidere una cassetta perché nelle pause di silenzio tra un brano e l'altro si sentiva la voce di Radio Vaticana... per non parlare della zona di Cesano / S.Maria di Galeria, dove risiede la stazione trasmittente MONDO di Radio Vaticana, in bassa frequenza e modulazione d'ampiezza... potenza delle antenne: esagerata. Portata del segnale: praticamente l'intero mondo sfruttando il rimbalzo delle onde a bassa frequenza...

Alkabar
9th August 2005, 08:18
In tutta la zona di Via Baldo degli Ubaldi, Piazza Irnerio, Cirvonvallazione Cornelia e Via Aurelia Antica a Roma, sono anni che non è possibile nemmeno incidere una cassetta perché nelle pause di silenzio tra un brano e l'altro si sentiva la voce di Radio Vaticana... per non parlare della zona di Cesano / S.Maria di Galeria, dove risiede la stazione trasmittente MONDO di Radio Vaticana, in bassa frequenza e modulazione d'ampiezza... potenza delle antenne: esagerata. Portata del segnale: praticamente l'intero mondo sfruttando il rimbalzo delle onde a bassa frequenza...


modulata in ampiezza ? Ma io alla radio la sento in fm ! Magari fanno anche due modulazioni diverse :sneer:, beh i soldi per permetterselo ce li hanno.

ahzael
9th August 2005, 10:24
be potremmo cambiare l obelisco di san pietro con uno fatto con una qualsiasi sorgente radiottiva :D