View Full Version : Priebke...
Wayne
11th August 2005, 10:16
CARDANA DI BESOZZO (VARESE) - La villa con giardino dove Erik Priebke sta trascorrendo le vacanze in compagnia di amici è in cima a una collinetta che domina il lago Maggiore dalla sponda lombarda. La strada per raggiungerla, via San Carlo, è stretta stretta, tutta in salita. Arrivati finalmente alla chiesa del XVII secolo, in pietra, in mezzo a cipressi, ulivi e noci, ecco aprirsi il cancello della casa del pittore Dietrich Bickler, 65 anni, di origine alsaziana, che lo ospita da domenica scorsa. Una villa bianca, moderna, squadrata, su due piani, col tetto di tegole rosse.
Piantonata da due discreti agenti della Digos, in borghese che vietano a tutti foto e riprese. In casa ci sono altri due colleghi che assicurano sicurezza e riservatezza a un ospite ingombrante che nel tiepido pomeriggio estivo, all'ombra di una grande tenda da sole a righe bianche a arancioni si gode la breve vacanza garantitagli da un magistrato militare ormai prossimo alla pensione. "Un detenuto che ha dimostrato un comportamento conforme alle regole carcerarie", l'ex ufficiale delle SS, per le carte trasmesse a polizia e carabinieri ora mobilitati per la sua protezione e per questo "ammissibile al trasferimento, temporaneo dal domicilio cui è attualmente ristretto".
E anche, si lasciano sfuggire i suoi "tutori", a qualche passeggiata sotto stretto controllo. Certo non oggi con le telecamere delle Tv che assediano la villa per rubare un'immagine dell'ex maggiore delle SS condannato all'ergastolo nel '98 come responsabile dell'esecuzione di 335 persone a Roma, il 24 marzo del 44.
Vacanze scandalose anche se autorizzate da un magistrato. Che stanno sollevando roventi polemiche in paese. I militanti di Rifondazione Comunista, dei ds e della Margherita, appena saputa la notizia dello sgradito soggiorno, hanno organizzato per stamattina un volantinaggio al mercato. Chiedono al presidente leghista della Provincia di Varese, Marco Reguzzoni, e al sindaco, leghista, Fausto Brunella, spiegazioni sulla presenza di Priebke. "È inquietante - si legge nel volantino - pensare che cittadini tedeschi, che da molti anni vivono e lavorano in Italia, abbiano avuto l'ardire di organizzare il soggiorno per tale "ospite", dimostrando così simpatia verso un uomo che si è macchiato di una colpa incancellabile".
"Siamo indignati - commenta Giovanni Martina, della segreteria provinciale di Rifondazione, motore della protesta - Possiamo accettare che gli siano concessi gli arresti domiciliari, nella sua casa di Roma. Ma le vacanze al lago no. È un insulto. Questa è una terra che ha prodotto molti martiri della guerra di Liberazione. Non dimentichiamolo".
Durissima la posizione dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani d'Italia: "Una vergogna", taglia corto il vicepresidente, Tino Casali. Perfino il leghista Marco Reguzzoni, appare alla fine indignato: "Sono stupito per la presenza di Priebke in paese. È allucinante. Penso che dovrebbe essere in carcere e non nel nostro territorio. È una persona sgradita. Ha commesso crimini orribili. Non possiamo dimenticare quello che ha fatto".
E in paese non dimenticano: lungo la riva piemontese del lago, subito dopo Arona, dalla terrazza di casa Bickler si scorge Meina, dove nel settembre del '43 si consumò il primo eccidio di ebrei in Italia: 54 persone massacrate dalle SS della divisione Leibstandarte Adolf Hitler. Più a nord, oltre Stresa, ecco Fondotoce, dove il 20 giugno del '44 furono fucilati, sempre dai colleghi delle SS, 43 giovani partigiani.
"Polemiche sterili" per l'avvocato Carlo Taormina, che è stato legale dell'ex ufficiale delle SS. "Priebke non ha violato nessuna regola. Ha avuto l'autorizzazione a spostarsi dal magistrato".
Non so se mi devo indignare, incazzare, se vergognarmi per l'ennesima volta di vivere nella nazione dove vivo... non lo so, sinceramente.
Il bello e' che i vari telegiornali hanno dato la notizia un po' come si da quella del papa che va in Val d'Aosta...
il simpatico vecchietto ha una villa con vista sul lago Maggiore, ospite di un suo connazionale, e durante il giorno esce e va a trovare altri tedeschi che sono ben lieti di ospitarlo...
- Ach, Erik! Rikorti ti kvanto ci siam tifertiti ad ammazzare tutta kvella cente?
- Ja, ja... pei tempi... e non ci son piu' le mezze stagionen...
Disgustorama.
Di quello vero.
Bortas
11th August 2005, 10:34
Boia che schifo, già mi sento qualche neofascello che me lo giustifica come povero vecchietto, per me era con una pallottola in fronte 30 anni fa...
Ps: Wayne si va lenti pure oggi, reschedula e alleggerisci, o metti il server al fresco, pensa a cosa hai cambiato 2 giorni fa che si andava da dio, oggi le pagine per aprirle le devo ricaricare 2 volte...
Pioggia
11th August 2005, 10:44
beh a parte che ci starebbe tutto un discorso di fondo, andava processato prima, ecc ecc
cmq rispecchia quella che e' l'italia di ora:
- uccidi? : 2 , 3 mesi e hai gia la prima uscita sotto condizionale,
- rubi, scippi, insomma fai reati minori? : ti fai come un mio amico che si deve fare 2 anni x tutta la somma dei suoi piccoli minireati!!
Wayne
11th August 2005, 10:52
Ps: Wayne si va lenti pure oggi, reschedula e alleggerisci, o metti il server al fresco, pensa a cosa hai cambiato 2 giorni fa che si andava da dio, oggi le pagine per aprirle le devo ricaricare 2 volte...
Bortas, non stiamo facendo niente da piu' di 2 settimane.
Il discorso e' questo, e l'ho scritto gia' almeno 5 volte ( :D ): il server e' ok. Non ha un problema che sia uno.
Ad avere problemi e' il firewall che sta tra internet ed il server, che Jarsil sistemera' non appena torna a lavorare... il che dovrebbe essere lunedi (mi pare :D )
Tocca aver pazienza :(
kopl
11th August 2005, 10:58
cmq rispecchia quella che e' l'italia di ora:
- uccidi? : 2 , 3 mesi e hai gia la prima uscita sotto condizionale,
- rubi, scippi, insomma fai reati minori? : ti fai come un mio amico che si deve fare 2 anni x tutta la somma dei suoi piccoli minireati!!
sta subendo lo stesso trattamento di quasi tutti i detenuti.
certo, colpisce per il nome, ma non è niente di diverso rispetto ad altri.
Era di pochi mesi fa la notizia dell'80enne, uscito per età dal carcere, che tornato a casa uccide la moglie, lo condannano ed in carcere non ci torna proprio perchè anziano.
pribke cmq ha ragione, ha chiesto di passare l'estate in italia sul lago maggiore ed è stato accontentato, la colpa non è sua.
anzi spero che l'hanno prossimo chieda di farsi 6 mesi alle maldive, vorrei vedere se lo accontentano ancora.
Thor
11th August 2005, 11:17
per me è kolpa di berluskoni!!!
ahzael
11th August 2005, 11:39
dovremmo trovare un torturatore tipo quello di berserk (quello che torturava griffith per intenderci) e torturarlo allo stremo.
sta persona merita solo ilpeggio possibile, la morte sarebbe troppo facile.
- da uno che ha avuto un familiare in mezzo ai 335
Bortas
11th August 2005, 11:42
La colpa non so di chi sia, nemmeno il merito di questa concessione, come dopotutto nessuno è tenuto a sapere che ha fatto in passato il nostro eroe delle SS ora in vacanza in Italia, tanto che ce frega basta che ce danno er carcio...
Comunque è sicuramente colpa di Berlusconi e del suo governo di fantocci...
brumbrum
11th August 2005, 11:51
gli metterò tutto il flacone di talco mentolato nel pannolone e gli farò igiene perineale con una pomata di herpes misti se mi capita sottomano
Galandil
11th August 2005, 12:28
Ogni giorno che passa Italia = Argentina. Pure con le SS a piede libero ora!
P.S.: Uein hai un mio PM, pls leggilo. :)
jacopuz
11th August 2005, 14:01
Comunque è sicuramente colpa di Berlusconi e del suo governo di fantocci...
di certo arrivano miliardi di fantocci( :lick: ) quando viene emessa una sentenza contro il cavaliere...sia al tg che sul giornale non ne ho visti tanti in questa occasione.
:angel:
Jarsil
11th August 2005, 14:45
- da uno che ha avuto un familiare in mezzo ai 335
335 quindi se non erro ti riferisci alle fosse ardeatine...
Da parte tua lo posso capire appieno, spero solo che da persona matura quale spesso dimostri di essere, tu non sia indignato solo verso i soldati che materialmente hanno sparato ma anche con i 2 che misero la bomba e non ebbero i coglioni di denunciarsi (Salvo D'Acquisto docet).
Io personalmente fucilerei entrambe le categorie. Invece da noi hanno giustamente processato i primi, e dato una medaglia d'oro ai secondi. cose di casa italia, direi.
quando a priebke, direi che ormai non mi fa ne caldo ne freddo, in primo luogo perché anche se lo tieni in carcere dopo 60 anni ha poco senso, in secondo luogo perché in italia la gravità del reato non conta piu' un cazzo, in carcere ci restano solo i rubagalline.
Acheron
11th August 2005, 14:47
tristezza
Bortas
11th August 2005, 14:58
335 quindi se non erro ti riferisci alle fosse ardeatine...
Da parte tua lo posso capire appieno, spero solo che da persona matura quale spesso dimostri di essere, tu non sia indignato solo verso i soldati che materialmente hanno sparato ma anche con i 2 che misero la bomba e non ebbero i coglioni di denunciarsi (Salvo D'Acquisto docet).
Io personalmente fucilerei entrambe le categorie. Invece da noi hanno giustamente processato i primi, e dato una medaglia d'oro ai secondi. cose di casa italia, direi.
Il simpatico vecchietto tedesco non era un soldatino che pigiava il grilletto, ma un signor torturatore coi controcazzi, secondo me 60 anni di carcere non li avrebbe fatti, avrebbe avuto un biglietto rapido per l'al di la col suo Hitler...
Per il resto parli di partigiani etc ma guardi le cose molto dall'alto e non ci si sofferma a analizzare il contesto, luogo, tempo nel quale i fatti so avvenuti, secondo me non hai chiaro il periodo o lo stai vedendo un pò filtrato da quelli che oggi per moda devono dire che i partigiani erano sicuramente anche criminali...
kopl
11th August 2005, 15:09
Per il resto parli di partigiani etc ma guardi le cose molto dall'alto e non ci si sofferma a analizzare il contesto, luogo, tempo nel quale i fatti so avvenuti, secondo me non hai chiaro il periodo o lo stai vedendo un pò filtrato da quelli che oggi per moda devono dire che i partigiani erano sicuramente anche criminali...
analizziamo il contesto post-guerra?
dei morti fatti in quel periodo, da parte di chi e del perchè
:nono:
Bortas
11th August 2005, 15:12
analizziamo il contesto post-guerra?
dei morti fatti in quel periodo, da parte di chi e del perchè
:nono:
Quindi? Sono curioso... Che ne viene fuori?
ahzael
11th August 2005, 16:00
335 quindi se non erro ti riferisci alle fosse ardeatine...
Da parte tua lo posso capire appieno, spero solo che da persona matura quale spesso dimostri di essere, tu non sia indignato solo verso i soldati che materialmente hanno sparato ma anche con i 2 che misero la bomba e non ebbero i coglioni di denunciarsi (Salvo D'Acquisto docet).
Io personalmente fucilerei entrambe le categorie. Invece da noi hanno giustamente processato i primi, e dato una medaglia d'oro ai secondi. cose di casa italia, direi.
quando a priebke, direi che ormai non mi fa ne caldo ne freddo, in primo luogo perché anche se lo tieni in carcere dopo 60 anni ha poco senso, in secondo luogo perché in italia la gravità del reato non conta piu' un cazzo, in carcere ci restano solo i rubagalline.
jarsil sei di roma (non e' vero sei burino :sneer: ) , prova a chiedere ai tuoi genitori (o nonni) che cosa voleva dire Via Tasso , se sono anche loro di roma, io sono venuto a conoscenza della morte di questo mio zio proprio la prima volta che priebke comparve in televisione, da mia nonna, qualche anno piu' tardi andai con la scuola a vedere poi questo famoso museo di via tasso, dove c' e' anche la famosa lista originale, ho rabbrividito quando andando a leggerla ho letto quel nome, perche' da storia raccontata era diventata reale. Non lo so, non so se sia giusto condannare o no un vecchietto o chi abbia premuto il grilletto, pero' non ti mento che il mio pensiero mentre la guardavo era di vederli tutti morti.
jamino
11th August 2005, 16:25
335 quindi se non erro ti riferisci alle fosse ardeatine...
Da parte tua lo posso capire appieno, spero solo che da persona matura quale spesso dimostri di essere, tu non sia indignato solo verso i soldati che materialmente hanno sparato ma anche con i 2 che misero la bomba e non ebbero i coglioni di denunciarsi (Salvo D'Acquisto docet).
Io personalmente fucilerei entrambe le categorie. Invece da noi hanno giustamente processato i primi, e dato una medaglia d'oro ai secondi. cose di casa italia, direi.
quando a priebke, direi che ormai non mi fa ne caldo ne freddo, in primo luogo perché anche se lo tieni in carcere dopo 60 anni ha poco senso, in secondo luogo perché in italia la gravità del reato non conta piu' un cazzo, in carcere ci restano solo i rubagalline.
Sul tema priebke non entro, in quanto c'è poco da dire. Entro invece nel merito dell'affermazione sui partigiani che non si autodenunciarono. Qui (ma era ovvio) non concordo assolutamente. Quello che si chiede con il tuo punto di vista a queste persone è la vocazione al martirio (quella che tanto critichiamo e non comprendiamo rispetto ai kamikaze islamici). I partigiani viceversa, erano combattenti che hanno compiuto un'azione di guerra leggitima contro truppe di un paese occupante. Uno dei doveri di un combattente è quello di non fari catturare per poter continuare a combattere, oltretutto una volta catturati, cosiderando quello che accadeva a via tasso, c'è sempre il rischio di diventare l'anello debole di una catena che porta alla scoperta di un intera rete di combattenti. In sintesi questo è il cassico caso in cui l'interesse delle vite individuali collide con quello che è definibile come un interesse "più alto" ossia liberare il paese. Per ciò che riguarda coloro che compirono l'attentato sono convinto del fatto che il coraggio di queste persone non possa essere messo in discussione, l'han dimostrato rischiando la vita sia nel corso dell'azione sia in generale scegliendo di fare la lotta partigiana in un paese occupato. Il caso di Salvo D'Acquisto è totalmente diverso, in quanto, a mia memoria, il suo sacerificio, assolutamente encomiabile (che nessuno se ne esca che non lo ritengo un'eroe) fu un fatto individuale che non metteva in pericolo altre persone o un'organizzazione.
Insomma dire che i partigiani sono responsabili dei morti delle fosse ardeatine quanto i tedeschi che li fucilarono sia un classico esempio del revisionismo storico che va tanto di moda adesso per cui i morti sono tutti uguali. Ora se questo è vero da un punto di vista umano non lo è da un punti di vista storico, in quanto le responsabilità dei morti sono molto diverse...
Jarsil
11th August 2005, 16:50
Sul tema priebke non entro, in quanto c'è poco da dire. Entro invece nel merito dell'affermazione sui partigiani che non si autodenunciarono. Qui (ma era ovvio) non concordo assolutamente. Quello che si chiede con il tuo punto di vista a queste persone è la vocazione al martirio (quella che tanto critichiamo e non comprendiamo rispetto ai kamikaze islamici). I partigiani viceversa, erano combattenti che hanno compiuto un'azione di guerra leggitima contro truppe di un paese occupante. Uno dei doveri di un combattente è quello di non fari catturare per poter continuare a combattere, oltretutto una volta catturati, cosiderando quello che accadeva a via tasso, c'è sempre il rischio di diventare l'anello debole di una catena che porta alla scoperta di un intera rete di combattenti. In sintesi questo è il cassico caso in cui l'interesse delle vite individuali collide con quello che è definibile come un interesse "più alto" ossia liberare il paese. Per ciò che riguarda coloro che compirono l'attentato sono convinto del fatto che il coraggio di queste persone non possa essere messo in discussione, l'han dimostrato rischiando la vita sia nel corso dell'azione sia in generale scegliendo di fare la lotta partigiana in un paese occupato. Il caso di Salvo D'Acquisto è totalmente diverso, in quanto, a mia memoria, il suo sacerificio, assolutamente encomiabile (che nessuno se ne esca che non lo ritengo un'eroe) fu un fatto individuale che non metteva in pericolo altre persone o un'organizzazione.
Insomma dire che i partigiani sono responsabili dei morti delle fosse ardeatine quanto i tedeschi che li fucilarono sia un classico esempio del revisionismo storico che va tanto di moda adesso per cui i morti sono tutti uguali. Ora se questo è vero da un punto di vista umano non lo è da un punti di vista storico, in quanto le responsabilità dei morti sono molto diverse...
tutto giusto, salvo che per un particolare: i tedeschi morti nell'attentato di Via Rasella, una bomba in un cestino della spazzatura (e quindi NON una azione di guerra) erano i componenti, disarmati, della banda della Wermacht).
fine della puntualizzazione.
Forse ti è sfuggita la modalità dell'attentato. I signori in questione non hanno rischiato la vita nemmeno per 5 minuti, dato che non erano là quando è esplosa la bomba.
Non voglio sminuire la resistenza quindi non partite in quinta, sono il primo a dire che chi ha combattuto in montagna credendo e rischiando per un ideale è un eroe, ma non accetto nemmeno che si mettano sullo stesso piano delle persone che han rischiato la vita col fucile in mano per liberare il paese e delle persone che si son limitate a mettere una bomba per uccidere 30 e rotti musicisti disarmati e poi sono stati anche riconosciuti eroi.
Jarsil
11th August 2005, 16:52
Quindi? Sono curioso... Che ne viene fuori?
Ne viene fuori che qualunque emiliano onesto sa che dalle sue parti dopo il 45 sono state trucidate migliaia di persone in per lo più vendette personali mascherate da "dagli al fascista". Ogni tanto trovano qualche fossa con decine di scheletri da quelle parti, tutti rigorosamente uccisi dopo il 1945 a guerra finita.
Ma questa è una storia a parte.
kopl
11th August 2005, 17:05
Quindi? Sono curioso... Che ne viene fuori?
ne viene fuori che qui, quando si mettono le mani su vecchi casolari di campagna, a volte saltano fuori cadaveri di persone uccise appena dopo la fine della guerra perchè si supponeva che forse avessero avuto comportamenti amichevoli verso l'invasore.
Arthu
11th August 2005, 18:21
Avendo tutti e 4 i nonni vivi , che hanno vissuto a cavallo della linea gotica,non ho problemi a dire che i tedeschi sul nostro suolo hanno fatto le peggio cose , e che i fascisti hanno fatto peggio dei tedeschi.
Quindi si,di cosa e' successso dopo la guerra da parte dei partigiani me ne sbatto.
Jarsil
11th August 2005, 18:29
Avendo tutti e 4 i nonni vivi , che hanno vissuto a cavallo della linea gotica,non ho problemi a dire che i tedeschi sul nostro suolo hanno fatto le peggio cose , e che i fascisti hanno fatto peggio dei tedeschi.
Quindi si,di cosa e' successso dopo la guerra da parte dei partigiani me ne sbatto.
Non per fare polemica... ma i tuoi nonni da che versante han combattuto?
Perché è come chiedere a un tifoso di una squadra se era rigore il fallo in area non fischiato al proprio attaccante...
San Vegeta
11th August 2005, 18:55
vorrei solo ricordarti che la nostra costituzione ci mette tutti nella stessa squadra
Jarsil
11th August 2005, 19:21
vorrei solo ricordarti che la nostra costituzione ci mette tutti nella stessa squadra
E quindi? Dal momento che la costituzione dice che "è vietata la ricostituzione del partito fascista" questo qualifica TUTTI come assassini e stupratori e attuatori di genocidi per caso?
No perché mi sembra di aver esordito nel thread in tutt'altro tono, e che qualcuno stia deliberatamente spostando l'argomento su qualcosa che c'entra davvero poco.
Come mai nessuno commenta la mia risposta a Jamino di prima, perfettamente in topic, relativamente alla bomba di Via Rasella? E che si sia finiti a parlare di resistenza, momento storico del quale non ho nessuna voglia di far critica? (forse a differenza di molti, non vivendo col prosciutto sugli occhi, mi suona logico pensare che in ogni movimento ci sia del bello e del brutto, e che non siano stati proprio tutti tutti eroi... forse perché per mia sfortuna ho conosciuto gente da forca che grazie ad amicizie e lo sbandieramento dell'appartenenza ai partigiani s'è salvato dalla galera per omicidio volontario.
Arthu
11th August 2005, 21:34
Casa della mia nonna in collina era un ospedale da campo dei tedeschi :p
Intendevo dire che cmq la colpa dal mio punto di vista è di chi comincia le cose.E' chiaro che dopo 5 anni di miseria terrore e morte le cose sfuggano di mano ai vincitori.Succede anche nelle cose piu brevi figurati in una guerra mondiale.Ma dato che sono stati Tedeschi e Italiani a cominciare credo che non possano lamentarsi ne' del durante ne' del dopo.
Per questo penso di poter tranquillamente dire che Pribke e' un mostro mentre gli altri sono semplicemente "cavalcatori di rabbia e vendetta".
Sarebbe come dire che i terroristi delle TT sono sullo stesso piano degli americani in afghanistan.Dai alla gente una scusa e la userà contro di te.
jamino
11th August 2005, 21:42
A quanto mi risulta l'attentato non colpi la banda della Wermacht ma L'11° compagnia del terzo battaglione dell’SS Polizei Regiment Bozen, che da quindici giorni era solita percorrere quella strada. Dopo l'esplosione della bomba vennero lanciate bombe a mano in direzione della colonna tedesca. Questa a mio parere è un azione di guerra, oltretutto contro un bersaglio più che leggittimo come le SS. Secondo la tua distinzione non sarebbero azioni di guerra i sabotaqgi e bombardamenti.
Sul tema se queste persone rischaiassero o meno la vita ricordo che i caduti tra i partigiani sono stati calcolati in circa 50.000 (tra morti in combattimento e fucilati) molti dei quali proprio tra i GAP (gruppi di azione patriottica, chi organizzo e realizzò l'attacco di via Rasella). Per ciò che riguarda Roma il prezzo di sangue pagato dai GAP fu di circa 1700 caduti (fonte ANPI).
Alkabar
11th August 2005, 23:51
Sono mille thread che continuate a postare due letture ambe due valide delle stesse vicende. Leggete qualche critico storico diverso ogni tanto.
Sillybee
12th August 2005, 00:01
Va beh ma sempre a Varese checcazz, poi passiamo per fascisti, ci credo...
E dire che Varese è stata una delle città simbolo della resistenza.
jamino
12th August 2005, 07:21
Alka non sono "ambo valide" ;)
Glasny
12th August 2005, 09:35
Non capisco tutto questo chiasso per un vecchietto che va in vacanza, la storia non si è fermata nel '45. Non date corda ai giornalisti, Priebke ha seguito degli ordini se non lo faceva fucilavano lui, ora tutti a dargli addosso perchè non si è comportato da eroe disobbedendo agli ordini e finendo fucilato, ma gli eroi sono appunto dei casi eccezionali, inoltre se l'avesse fatto di sicuro nessuno si ricorderebbe di lui.
Dal '45 a oggi di porcate ne hanno fatte gli americani, i russi, i francesi, ma invece di parlare di fatti più attuali si continua a rimacinare sulla II guerra mondiale.
Per quanto riguarda le polemiche sulla scarsa severità della pena inflitta, in Italia è così per tutti, assassini, ladri, stupratori, nazisti dopo un po' finiscono agli arresti domiciliari e con permessi vari vanno in vacanza, io mi preoccupo di più per un serial killer lasciato andare in vacanza e che uccide ancora perchè glielo ordina una vocina della sua mente malata piuttosto che un ex nazi di 80-90 anni che da 60 anni non ha fatto del male a nessuno.
Jarsil
12th August 2005, 10:03
A quanto mi risulta l'attentato non colpi la banda della Wermacht ma L'11° compagnia del terzo battaglione dell’SS Polizei Regiment Bozen, che da quindici giorni era solita percorrere quella strada. Dopo l'esplosione della bomba vennero lanciate bombe a mano in direzione della colonna tedesca. Questa a mio parere è un azione di guerra, oltretutto contro un bersaglio più che leggittimo come le SS. Secondo la tua distinzione non sarebbero azioni di guerra i sabotaqgi e bombardamenti.
Sul tema se queste persone rischaiassero o meno la vita ricordo che i caduti tra i partigiani sono stati calcolati in circa 50.000 (tra morti in combattimento e fucilati) molti dei quali proprio tra i GAP (gruppi di azione patriottica, chi organizzo e realizzò l'attacco di via Rasella). Per ciò che riguarda Roma il prezzo di sangue pagato dai GAP fu di circa 1700 caduti (fonte ANPI).
sono andato a riguardarmi un po' di dati. La banda fu colpita in un attentato differente, era effettivamente la compagnia Bozen a Via Rasella.
Per inciso la Bozen era polizia Militare, quindi attenzione a non confondere la tipologia di SS rispetto a quella che c'han fatto per anni vedere nei film, che in Germania ne esistevano 2 al tempo.
Ascolta, fintanto che mi continui a legare i morti tra i monti col fucile in mano, e una banda di attentatori (ti ricordo che roma era classificata Città Aperta, non avrebbero potuto ne dovuto compiere azioni di guerriglia in città)...i GAP operavano anche su nel nord italia e lungo la linea gotica, lì rischiando di persona.
Per inciso, la bomba di via rasella uccise anche 2 italiani tra cui un bimbo di 10 anni, ma questo non lo ricorda mai nessuno.
Ora vi do un bello spunto per riflettere: L'ho preso da fonti evidentemente ognuna di parte a suo modo, niente copia incolla triagoneschi, vi lascio i link... leggeteli tutti, ognuno parla di via rasella con un approccio diverso anche di tipo politico ovviamente... ma la verità si capisce solo se uno affronta le questioni da varie angolature.
http://www.italia-rsi.org/chivolleguerracivile/rasella.htm
http://www.romacivica.net/novitch/FosseArdeatine/attenta.html
Un'altra cosa che pochi sanno, ma questo è storicamente documentato, è questo che riporto qui... questo si è un copia incolla, vi dico anche da dove l'ho presto ma non badate alla provenienza perché lo stesso testo si trova anche in alcuni libri reperibili facilmente in commercio oggi.
(fonte: un sito mai visto prima che si chiama kattoliko.it, di cui sono il primo a diffidare ma riporto sto pezzo perché SO che ha scritto una cosa reale. Parla delle vittime delle Fosse Ardeatine)
Scorrere i loro nomi è utile: circa 30 appartengono al Centro militare clandestino di tendenze monarchiche guidato dal colonnello Giuseppe Cordero di Montezemolo del Comando supremo italiano; 52 appartengono al Partito d’Azione e alle formazioni di Giustizia e Libertà; 75 sono artigiani, commercianti e intellettuali di religione ebraica; 68 militavano in Bandiera Rossa. Nessuno apparteneva al Partito comunista italiano, che pure contava a Roma di un forte apparato militare e di consistenti complicità coperte. Molti militanti e confidenti erano stati già arrestati, indiziati e, alcuni, tristemente perseguitati. Nessun comunista si trovò in carcere a Regina Coeli o nel luogo di detenzione esattamente in quel giorni della strage e della rappresaglia. Vi si trovarono invece tutte persone che il Pci considerava nemici esecrandi, da mettere fuori combattimento: comunque. Soprattutto sono considerati nemici giurati gli appartenenti a Bandiera Rossa. Essi sono valutati, senza mezzi termini, puramente “trotzkisti”: i peggiori avversari di Stalin. Leone Trotzkji, ebreo, fondatore dell’Esercito rosso, era stato, infatti, prima condannato, poi esiliato, braccato in tutto il mondo dalla polizia sovietica, per essere assassinato a Città del Messico da un esecutore di origine italo-spagnola, nel 1940, dopo una spietata caccia durata vent’anni. Dopo la guerra civile spagnola del 1936-38, nella Roma di quegli anni feroci, continuava il massacro. L’apparato comunista organizzò e seppe cogliere l’occasione di via Rasella e le sue conseguenze.
Bortas
12th August 2005, 10:10
Ne viene fuori che qualunque emiliano onesto sa che dalle sue parti dopo il 45 sono state trucidate migliaia di persone in per lo più vendette personali mascherate da "dagli al fascista". Ogni tanto trovano qualche fossa con decine di scheletri da quelle parti, tutti rigorosamente uccisi dopo il 1945 a guerra finita.
Ma questa è una storia a parte.
Ne viene fuori che le migliaia di persone morte, hanno tradito i loro amici mandando a morte persone col collaborazionismo, ne viene fuori che i manganelli facili dei macellai squadristi han pagato il fatto di aver sempre fatto quello che gli pareva con la popolazione, alcuni avevano subito torture nel fascismo altri ne avevano dovute sopportare troppe, ne viene fuori un sacco di cose pure a guerra finita visto che molte persone si sono nascoste per anni impunite, da le mie parti la linea gotica è passata e i miei nonni han vissuto quello che che si vede nel film dei Taviani "Notte di san Lorenzo", siccome parli tanto di fonti nei vari discorsi ti prego di citarmi prove di quanto affermi altrimenti è aria fritta e chiudo il discoso qui...
ne viene fuori che qui, quando si mettono le mani su vecchi casolari di campagna, a volte saltano fuori cadaveri di persone uccise appena dopo la fine della guerra perchè si supponeva che forse avessero avuto comportamenti amichevoli verso l'invasore.
Il Fascismo ha vissuto 20 anni sul sospetto di reato e processi alle intenzioni, vuoi forse paragonare vendette di una popolazione stremata dalla guerra, dall'invasione e dal regime, per il resto ti rimando al discorso sopra, dimostrami ste vittime innocenti dei partigiani, che non vengano da siti tipo www.ilcamerata.it, visto che c'è molta confusione mettete un ordine nell'argomento, è facile puntare il dito ma gradirei dimostrazioni di quanto affermate altrimenti come sopra "aria fritta"...
Herm un ultima cosa, se non lo sapete i partigiani, non avevano un estrazione politica sola, visto che mi sembrava il solito discorso dx Vs sx...
Jarsil
12th August 2005, 10:14
Ne viene fuori che le migliaia di persone morte, hanno tradito i loro amici mandando a morte persone col collaborazionismo, ne viene fuori che i manganelli facili dei macellai squadristi han pagato il fatto di aver sempre fatto quello che gli pareva con la popolazione, alcuni avevano subito torture nel fascismo altri ne avevano dovute sopportare troppe, ne viene fuori un sacco di cose pure a guerra finita visto che molte persone si sono nascoste per anni impunite, da le mie parti la linea gotica è passata e i miei nonni han vissuto quello che che si vede nel film dei Taviani "Notte di san Lorenzo", siccome parli tanto di fonti nei vari discorsi ti prego di citarmi prove di quanto affermi altrimenti è aria fritta e chiudo il discoso qui...
La vuoi davvero una super-fonte senza bisogno di doverti ricordare che hanno scoperto sino ad oggi una quindicina almeno di fosse comuni in emilia romagna dal 1985 in poi?
Eccotela: Il Sangue dei Vinti, GIAMPAOLO PANSA, scrittore di sinistra, iscritto ai DS, che ha avuto il coraggio di raccontare ciò che ha raccolto dalle sue indagini sul campo tra toscana, piemonte ed emilia romagna. Va là che ti ho pure citato uno scrittore che non la pensa certo come me... ne avrei almeno un'altro di nome, ma a questo chi non la pensa come me rifiuta di dargli credibilità, si chiama Carlo Mazzantini (due libri suoi: A cercar la bella morte e I Balilla andarono a Salò, entrambi libri autobiografici visto che lui c'era all'epoca e racconta la sua storia).
jamino
12th August 2005, 10:20
Per essere ancora più precisi di SS ne esitevano più di 2 tipi...Resta il fatto che le SS erano un corpo volontario, sia che essi fossero SS combattenti sia che essi appartnessero a quelle che si dedicarono con tanta cura alla realizzazione della soluzione finale nonché alla repressione crudelissima di qualsiasi forma di opposizione all'occupazione tedesca.
Relativamente alla qualifica di città aperta in realtà il punto è proprio questo:
essendo roma città aperta la presenza di truppe e di comandi tedeschi era in aperta contraddizione con la qualifica stessa:è come se un esercito tenesse truppe e comandi sotto la protezione della corce rossa per intenderci. Conseguentmente ciò che era illeggtimo era innanzi tutto questo e gli attentati dei GAP erano proprio finalizzati a mettere in luce tale contraddizione.
Sulla citazione da te fatta scusami ma mi rifiuto di commentare un passo che oltre ad essere palesemente inesatto (la strategia politica della terza internazionale era da tempo passata a quella cosiddetta "del fronte unico", teorizzata ed espressa proprio da togliatti) somiglia pericolosamente a quelle teorie che narrano che l'11 settembre non c'erano persone di religione ebraica alle torri gemelle e postulano quindi un "coinvolgimento", magari passivo, del Mossad nell'attentato.
Ricordo che seppure non ci siano stati aderenti al PCI tra le vittime delle fosse aredatine (mi fido di ciò che dici, per carità) l'intero gruppo di comando dei GAP romano fatte salve un paio di persone fu catturato e ucciso successivamente dai nazisti.
Bortas
12th August 2005, 10:25
La vuoi davvero una super-fonte senza bisogno di doverti ricordare che hanno scoperto sino ad oggi una quindicina almeno di fosse comuni in emilia romagna dal 1985 in poi?
Eccotela: Il Sangue dei Vinti, GIAMPAOLO PANSA, scrittore di sinistra, iscritto ai DS, che ha avuto il coraggio di raccontare ciò che ha raccolto dalle sue indagini sul campo tra toscana, piemonte ed emilia romagna. Va là che ti ho pure citato uno scrittore che non la pensa certo come me... ne avrei almeno un'altro di nome, ma a questo chi non la pensa come me rifiuta di dargli credibilità, si chiama Carlo Mazzantini (due libri suoi: A cercar la bella morte e I Balilla andarono a Salò, entrambi libri autobiografici visto che lui c'era all'epoca e racconta la sua storia).
E da questi scritti che se ne evince? Ci dice anche perchè sono morti? O solo che ha trovato fosse comuni zeppe di fasci e si è fatto la sua teoria, forse non hai la visione di quanto la gente era incazzata...
A Sant'anna di stazzema, un intero paesino scopare in una rappresaglia, cercatelo e senti le descrizioni delle testimonianze di quello che hanno visto, perchè qualcuno è sopavvissuto, si parla di donne incinta sventrate da baionette, bambini che venivano uccisi davanti ai genitori, non voglio certo dire che la vendetta è un buon sentimento, ma capisco le fosse comuni in base a quello che si è subito, o forse mi vuoi dire che da queste interpretazioni storiche sulle fosse comuni che si leggono, si sa perchè sono state uccise delle povere innocenti camice nere...
Jarsil
12th August 2005, 10:29
Leggiti il libro, che non è un semplice elenco...
E attento: se la vendetta è un sentimento comprensibile, lo è anche la rappresaglia dopo l'attentato di Via Rasella. Occhio a come date giudizi sui fatti. Se è comprensibile vendicarsi alla cieca, allora il processo a Priebke non ha ragione d'essere.
Bortas
12th August 2005, 10:32
Leggiti il libro, che non è un semplice elenco...
E attento: se la vendetta è un sentimento comprensibile, lo è anche la rappresaglia dopo l'attentato di Via Rasella. Occhio a come date giudizi sui fatti. Se è comprensibile vendicarsi alla cieca, allora il processo a Priebke non ha ragione d'essere.
Lo leggerò, occhio a mettere due cose vicine di significato a differenze di intenti, potresti giustificarle entrambe alla stessa maniera, ma così non è...
jamino
12th August 2005, 11:12
Leggiti il libro, che non è un semplice elenco...
E attento: se la vendetta è un sentimento comprensibile, lo è anche la rappresaglia dopo l'attentato di Via Rasella. Occhio a come date giudizi sui fatti. Se è comprensibile vendicarsi alla cieca, allora il processo a Priebke non ha ragione d'essere.
Premessa:
1) senz'altro dopo il 25 aprile 1945 ci furono delle persone trucidate (non lo scrivo manco ingiustamente, il verbo trucidare ha insito il senso di ingiustizia)
2) in mezzo ai partigiani senz'altro ci furono delinquenti che sotto la comoda "copertura" della guerra di liberazione fecero i propri interessi o perseguirono vendette personali del tutto avulse dalla guerra.
Detto questo credo che una valutazione storica non possa basarsi su questi 2 punti per assimilare resistenza e combattenti della RSI o fascisti.
Mi spiego meglio partendo dal contestare la tua affermazione in quote:
La vendetta assume un significato completamente diverso quando è un fatto individuale rispetto a quando è un fatto compiuto da un'istituzione come uno stato o come l'esercito. Nel secondo caso assume un carattere totalmente ingiustificabiler in quanto l'obiettivo di un'istituzione non può mai essere la vendetta deve essere quello della "giustizia"
Un raggionamento su ciò che successe in italia dopo il 1945 non può prescindere da 2 costatzioni fondamentali:
1) Il Fascismo era stata una dittatura ventennale che era stata particolarmente dura proprio in quelle zone (venezia giulia, emila romagna) in cui si concentrano la maggior parte degli episodi da te citati. Tale durezza che era stata presente in tempo di pace (un esempio per tutti, l'italianizzazione forzata della venezia giulia con cambio di nomi e cognomi alle famiglie di origine slava) era diventata ancora più forte in tempo di occupazione nazista, con il crearsi di una fortissima tensione tra chi collaborava coi tedeschi (ricevendone in cambio evidenti vantaggi) e chi ad essi si opponeva (pagando tale scelta spesso con lavita).
2) La mancata "defascistizzazione" dell'Italia. Questo tema riguarda il perido che va fino al 1948. Di fatto negli anni che vanno dal 25 al 48 si capì che ben pochi di coloro che erano stati quadri intermedi del regime avrebbero "pagato" per il loro ruolo attivo e che nella realtà lo status quo non sarebbe mutato.
Solo alla luce di queste considerazioni (espresse qui in modo molto sintetico, e quindi superficiale) si può raggionare su ciò che successe.
Il Libro di Pansa, di cui ho letto dei brani, poi, molto sinceramente, l'ho trovato storicamente di una superficialità tale da essere stomachevole, non è che narri storie non vere, semplicemente le decontestualizza del tutto, prestandosi quindi a qulla operazione revisionistica in cui "tutto è uguale a tutto" e si perde il senso della prospettiva storica degli eventi.
Arthu
12th August 2005, 11:24
In una guerra che ha portato milioni di morti qualche migliaio di "presunti innocenti" e' sacrificabile.
BlackCOSO
12th August 2005, 11:45
Non capisco tutto questo chiasso per un vecchietto che va in vacanza, la storia non si è fermata nel '45. Non date corda ai giornalisti, Priebke ha seguito degli ordini se non lo faceva fucilavano lui, ora tutti a dargli addosso perchè non si è comportato da eroe disobbedendo agli ordini e finendo fucilato,
Questo discorso non puo valere per l'SS .
La germania era uno staterello che dava pieni " poteri e liberta di azione " agli esaltati di merda , ma daltronde lo stesso stato era " guidato " da uno che di problemi di sicuro non ne aveva pochi.
Jarsil
12th August 2005, 11:54
[snip]
E fin qui mi parli di gerarchi, gente che avrebbe dovuto e non ha pagato, ecc. ecc.
Ora però, dato che l'immagine media del partigiano è il ragazzo ventenne che parte per i monti a cercare la libertà, mi trovi una differenza sostanziale tra lui e un ragazzo ventenne che parte per la RSI?
Tieni conto che
a) chi c'ha vissuto in mezzo è nato e cresciuto con una educazione di stampo fascista e non conosceva la verità che si è saputa dopo
b) c'è anche chi non ha gradito l'8 settembre, non dimenticarlo mai. Che alla fine, la storia mostra come un evento positivo dato che ora siamo un paese libero, ma è e rimane, in termini strettamente contestuali, un tradimento. Quando considerate l'esercito d'occupazione tedesco ricordatevi sempre che da un giorno all'altro i soldati tedeschi si sono trovati che gli italiani prima condividevano la trincea con loro, e il giorno dopo gli sparavano addosso. Provate, provateci, a mettervi nella testa di un soldato della fanteria tedesca il 9 settembre del 43... abbiate l'onestà morale di provarci almeno. E pensate a cosa avreste fatto voi se qualcuno con cui magari avevate fatto amicizia, improvvisamente si fosse voltato e vi avesse spianato contro il mitra.
Anche la storia come si racconta oggi è decontestualizzata, molto piu' che il libro di Pansa. Eppure viene accettata così com'è, senza il minimo bisogno di cercare di capire cosa sia realmente successo. Il buono sta di qua, indistinto, il cattivo sta di là, indistinto, e si vive un altro giorno... ma cristo lo sappiamo bene tutti che non può essere andata così no?
proviamo per una volta a non scannarci su cose di 70 anni fa, ok? Proviamo a discuterne con un occhio alla storia e un altro al buon senso.
Le mie doverose premesse: non sono un nostalgico,e sono ben contento che la storia sia andata in questa direzione.
Ma sono anche abbastanza onesto, con me stesso e con gli altri, da sapere che non è possibile che tutto il buono stesse da un lato e tutto il marcio dall'altra, anche perché sennò viene da chiedersi come ha fatto il marcio a venir fuori se c'era tanto di quel buono pronto a rovesciarlo.
Puoi, potete, in tutta onestà, affermare che chi ha combattuto "dalla parte sbagliata" erano solo assassini, sanguinari, oppressori e via dicendo? O là in mezzo riuscite a pensare onestamente che ci fosse anche gente normale che, esattamente come un partigiano onesto, aveva una visione di libertà e di onore che lo hanno spinto a mantenere determinate posizioni?
Ah, Jami, come favore personale. Teniamo fuori la Venezia Giulia e l'Istria dalla discussione perché lì si entra in un campo molto piu' soggetto al sentimento di rabbia da parte di tutti. Facciamolo nell'interesse della discussione ok?
Edit: ah, una nota a margine della mancata "defascistizzazione" dell'Italia: verissimo. Del resto oggi molte ex camicie nere volontarie militano sotto la protezione della bandiera rossa, anche ad altissimo livello. Certa gente ha sempre saputo riciclarsi in base a chi comanda.
Jarsil
12th August 2005, 11:57
Questo discorso non puo valere per l'SS .
La germania era uno staterello che dava pieni " poteri e liberta di azione " agli esaltati di merda , ma daltronde lo stesso stato era " guidato " da uno che di problemi di sicuro non ne aveva pochi.
Questo discorso invece vale eccome anche per le SS.
col metro della storia a posteriori tutti siamo d'accordo che sia stata una azione efferata e crudele. Col metro della storia contestualizzata, io se fossi stato un soldato tedesco e mi avessero ordinato di uccidere delle persone, rischiando in caso di rifiuto di finire io impiccato, avrei sparato. Non puoi pensare che siano tutti eroi o tutti Salvo d'acquisto, altrimenti la WW2 non sarebbe scoppiata non trovi?
Il soldato al fronte ha ben poche prospettive e tempi per fermarsi a riflettere. Gli ordinano di sparare, spara. C'ha poco da protestare, visto che probabilmente il soldato in questione a casa ha famiglia e magari figli, e ha il desiderio, come tutti, di tornarci vivo a vederli.
ahzael
12th August 2005, 12:01
Non capisco tutto questo chiasso per un vecchietto che va in vacanza, la storia non si è fermata nel '45. Non date corda ai giornalisti, Priebke ha seguito degli ordini se non lo faceva fucilavano lui, ora tutti a dargli addosso perchè non si è comportato da eroe disobbedendo agli ordini e finendo fucilato, ma gli eroi sono appunto dei casi eccezionali, inoltre se l'avesse fatto di sicuro nessuno si ricorderebbe di lui.
Dal '45 a oggi di porcate ne hanno fatte gli americani, i russi, i francesi, ma invece di parlare di fatti più attuali si continua a rimacinare sulla II guerra mondiale.
Per quanto riguarda le polemiche sulla scarsa severità della pena inflitta, in Italia è così per tutti, assassini, ladri, stupratori, nazisti dopo un po' finiscono agli arresti domiciliari e con permessi vari vanno in vacanza, io mi preoccupo di più per un serial killer lasciato andare in vacanza e che uccide ancora perchè glielo ordina una vocina della sua mente malata piuttosto che un ex nazi di 80-90 anni che da 60 anni non ha fatto del male a nessuno.
certo, perche' le fucilazioni , le torture, gli imprigionamenti, gli stupri e chi piu ne ha piu ne metta a opera delle ss a roma erano tutti ordini scritti e firmati da hitler uno per uno.
Jarsil
12th August 2005, 12:06
certo, perche' le fucilazioni , le torture, gli imprigionamenti, gli stupri e chi piu ne ha piu ne metta a opera delle ss a roma erano tutti ordini scritti e firmati da hitler uno per uno.
Sai che di episodi come questi ce ne sono stati da ogni parte vero? Lo sai, vero? Io ho sempre paura che molte, troppe persone tendano a lavare le macchie solo dalla parte che si vuole vedere per forza eroica...
Nel 1944 un gruppo di ausiliarie infermiere della X Mas, nei pressi di Novi Ligure se non ricordo male, furono violentate e impiccate da una banda di partigiani. Erano disarmate, e trasportavano medicinali.
Nel 1944 - mi pare, non ricordo di preciso l'anno, comunque dopo lo sbarco di anzio e nel periodo in cui si combatté sulla linea del fronte da quelle parti-, sul fronte di anzio, il generale inglese che comandava il battaglione in avanzata scrisse un messaggio alla divisione marocchina aggregata all'esercito inglese, dando loro via libera, testualmente, all'invasione delle valli intorno alla zona dello sbarco, ove ogni soldato avrebbe trovato ricchezze, cibo e donne delle quali avrebbe potuto disporre a piacimento senza timore di corte marziale (è agli archivi in un museo inglese questo manifesto).
Come vedi, in guerra, come diciamo noi, il piu' pulito c'ha la rogna.
jamino
12th August 2005, 12:10
Ma difatti io non credo che tutti coloro che andarono a combattere per la RSI fossero dei poco di buono (per altro ne ho conosciti anche uno amico di famiglia, tenente repubblichino e messo al muro e poi graziato, persona squisita a prescindere dalle idee diverse).
Qui si sta parlando di una situazione di guerra e immediatamente successiva a un regime di 20 anni. Personalmente comprendo molti dei ragazzi che a 20 anni fecero la scelta di militare sotto la bandiera di salò, scelta che per me rimane sbagliata ma comprensibile. Questa valutazione umana non può, secondo me, modificare la valutazione storica. Fu una scelta sbagliata appunto.
Io credo che l'amnistia data ai fascisti da togliatti, in quest'ottica, fu un gesto giusto. MA appunto di amnistia si tratta, ossia riconoscimento e quindi "canclellazione" per clemenza, di una colpa. Per ciò che riguarda il discorso del "tradimento" ovviamente ciò che dici è corretto dal punto di vista "soggettivo" tedesco. Purtuttavia (oddio che formula ho usato???) va riconosciuto che:
a) L'alleanza coi tedeschi è stata fatta da un regime non democratico e quindi alla caduta di tale regime ci sta che l'alleanza venga rinnegata. In sostanza l'alleanza non era tanto dell'italia con la germania, ma del regime fascista con la germaniza;
b) da un punto di vista storico (ma mi pare che questo tema l'abbiamo già affrontato in un altro 3D) c'è molto da discutere su chi tradì chi, considerando che gli italiani non furono mai, e sottolineo mai, trattati dai tedeschi come alleati nel corso della guerra, ma come vassalli. Per dare un'idea Mussolini non seppe dell'intenzione di invadere l'URSS che a cose praticamente decise, quando i tedeschi dovettero andare in grecia a togliere dai guai gli italiani (e per fortuna che questo costo il ritardo decisivo nella campagna di russia).
E' evidente che tutto questo nelle storie individuali, nelle esperienze dei singoli è stato costellato da piccoli e grandi drammi (vedi soldati oggi alleati domani nemici). Ma questa è una dimensione individuale, che pur avendo peso nella storia dei singoli non può essere la base per la valutazione storica.
PS (non ci stiamo scannando, stiamo appunto, discutendo di storia) ;)
Bortas
12th August 2005, 12:16
Questo discorso invece vale eccome anche per le SS.
col metro della storia a posteriori tutti siamo d'accordo che sia stata una azione efferata e crudele. Col metro della storia contestualizzata, io se fossi stato un soldato tedesco e mi avessero ordinato di uccidere delle persone, rischiando in caso di rifiuto di finire io impiccato, avrei sparato. Non puoi pensare che siano tutti eroi o tutti Salvo d'acquisto, altrimenti la WW2 non sarebbe scoppiata non trovi?
Il soldato al fronte ha ben poche prospettive e tempi per fermarsi a riflettere. Gli ordinano di sparare, spara. C'ha poco da protestare, visto che probabilmente il soldato in questione a casa ha famiglia e magari figli, e ha il desiderio, come tutti, di tornarci vivo a vederli.
Non stiamo parlando del soldatino tedesco col fucilino, forse questo non è chiaro, Stiamo parlando di un SS che torturava la gente, di un macellaio che aveva piena libertà di azione sui prigionieri e la sua zona e non si faceva scrupoli, come emerso nei suoi processi, ad abusarne, questo era Priebke.
Decontestualizzando (Mo va di moda) era un soldatino che eseguiva gli ordini e i partigiani un corpo di vendicatori...
Siamo d'accordo che da ambo le parti non ci fossero solo brava gente, ma dal lato Nazi la cosa era istituzionalizzata, mentre i casi di "partigiani" comunque restano avvenimenti relativamente ristretti, ritorno a dire comunque che nei partigiani si trovavano un pò tutte le forze politiche che si opponevano al governo Fascista compresi i liberali...
ahzael
12th August 2005, 12:21
Puoi, potete, in tutta onestà, affermare che chi ha combattuto "dalla parte sbagliata" erano solo assassini, sanguinari, oppressori e via dicendo? O là in mezzo riuscite a pensare onestamente che ci fosse anche gente normale che, esattamente come un partigiano onesto, aveva una visione di libertà e di onore che lo hanno spinto a mantenere determinate posizioni?
se erano gli ideali di un nazista a spingerlo allora non era una persona normale.
se hanno combattuto per gli ideali del nazzismo allora erano assasini sanguinari oppressori e via dicendo.
se combattevano per il nazzismo avevano una visione di liberta' e onore che non ha niente a che vedere con le persone civili.
gli unici che posso capire sono le ultime ruote del carro, cioe' i soldati che dovevano abbracciare un fucile o essere fucilati
Tutto ovviamente secondo me.
ahzael
12th August 2005, 12:27
Sai che di episodi come questi ce ne sono stati da ogni parte vero? Lo sai, vero? Io ho sempre paura che molte, troppe persone tendano a lavare le macchie solo dalla parte che si vuole vedere per forza eroica...
Nel 1944 un gruppo di ausiliarie infermiere della X Mas, nei pressi di Novi Ligure se non ricordo male, furono violentate e impiccate da una banda di partigiani. Erano disarmate, e trasportavano medicinali.
Nel 1944 - mi pare, non ricordo di preciso l'anno, comunque dopo lo sbarco di anzio e nel periodo in cui si combatté sulla linea del fronte da quelle parti-, sul fronte di anzio, il generale inglese che comandava il battaglione in avanzata scrisse un messaggio alla divisione marocchina aggregata all'esercito inglese, dando loro via libera, testualmente, all'invasione delle valli intorno alla zona dello sbarco, ove ogni soldato avrebbe trovato ricchezze, cibo e donne delle quali avrebbe potuto disporre a piacimento senza timore di corte marziale (è agli archivi in un museo inglese questo manifesto).
Come vedi, in guerra, come diciamo noi, il piu' pulito c'ha la rogna.
jarsil io non sto parlando di partigiani, che ci sia stato lo schifo si sa, non voglio sicuramente proteggere chi copre la propra merda con un falso tricolore. Io parlo di gente che a Roma ha fatto il bello e il cattivo tempo con la popolazione CIVILE , non con solamente i partigiani.
Jarsil
12th August 2005, 12:32
Siamo d'accordo che da ambo le parti non ci fossero solo brava gente, ma dal lato Nazi la cosa era istituzionalizzata, mentre i casi di "partigiani" comunque restano avvenimenti relativamente ristretti, ritorno a dire comunque che nei partigiani si trovavano un pò tutte le forze politiche che si opponevano al governo Fascista compresi i liberali...
Era un *esercito* in *guerra*... ma ci vuole molto a capirlo?
c'era la *guerra* avete presente? Non era un torneo medievale. Era una guerra nella quale sono cadute migliaia di tonnellate di bombe anche sui cittadini tedeschi innocenti, su bambini e su donne. Quello che vi contesto io non è li giudizio sui singoli atti, è questo volersi rifiutare di inquadrare cosa e quando è accaduto.
si era in guerra, l'Italia era passata improvvisamente dall'altro lato del fronte, i tedeschi dal loro punto di vista avevano tutte le ragioni di essere così incazzati da voler fare tabula rasa (ed era questa la minaccia che Hitler fece a Mussolini dopo averlo salvato dalla prigionia a Campo Imperatore, quando lo fece portare a Berlino prima della RSI). Esercitate un minimo di elasticità mentale, e torniamo al discorso iniziale: chi mise la bomba in via rasella è un eroe o qualcuno che almeno a livello morale dovrebbe sentirsi corresponsabile della morte di 335 persone? A mio modo di vedere, dovrebbe sedere al banco degli imputati assieme a Priebke. Il motivo? Perché il processo dovrebbe essere fatto per rendere giustizia a 335 morti, non per soddisfare le voglie politiche di rivalsa contro il nazismo.
Era risaputo e conosciuto che i tedeschi avrebbero fatto rappresaglie in rapporti di 10 a 1. Era stato detto e fatto sapere alla popolazione. Efferato? Certo, ma non per questo incognito. E' la guerra. Se si fossero presentati, sarebbero morti da eroi e probabilmente si sarebbero salvate 335 vite.
MA... eh già, c'è un ma, apposta vi ho quotato quella roba prima... Qualcuno mi spiega come mai in 335 vittime non c'è manco un partigiano comunista? non è la prima volta che leggo sta cosa, e l'ho letta da fonti di varie parti politiche, ovviamente mai da fonti ANPI - visto che l'anpi si ricorda solo dei partigiani comunisti e omette di parlare di quelli che non lo erano.
Qualcuno mi dia una spiegazione di questo, per favore. Senza polemica, è solo curiosità genuina. Oggi a sentire i discorsi degli anziani, tutti rigorosamente ex comunisti, erano stati tutti partigiani ed erano tutti a Roma in quei giorni... però casualmente non ne rastrellarono nessuno. In compenso furono rastrellati buona parte di appartenenti ad organizzazioni non comuniste o antagoniste del partito... Coincidenza?
BlackCOSO
12th August 2005, 12:32
Questo discorso invece vale eccome anche per le SS.
col metro della storia a posteriori tutti siamo d'accordo che sia stata una azione efferata e crudele. Col metro della storia contestualizzata, io se fossi stato un soldato tedesco e mi avessero ordinato di uccidere delle persone, rischiando in caso di rifiuto di finire io impiccato, avrei sparato. Non puoi pensare che siano tutti eroi o tutti Salvo d'acquisto, altrimenti la WW2 non sarebbe scoppiata non trovi?
Il soldato al fronte ha ben poche prospettive e tempi per fermarsi a riflettere. Gli ordinano di sparare, spara. C'ha poco da protestare, visto che probabilmente il soldato in questione a casa ha famiglia e magari figli, e ha il desiderio, come tutti, di tornarci vivo a vederli.
Jars la mia era solo una puntualizzazione , quell'uomo non era un soldato " normale " ...e come scritto molti di loro avevano pieno potere nel decidere come procedere in certi luoghi e certe situazioni , come dice Azha , se doveva andare al cesso , non aspettava un comando telegrafato da Hitler ;) ....
Cmq le SS di Heinrich Himmler , era un corpo scelto apposta per " perseguitare, eliminare, annientare le popolazioni civili dei territori occupati. " ( queste sono le frasi piu ricorrenti per definirle) , molto diverso dal tedesco che si trova con un fucile in mano in una guerra che neanche lui capisce .....molto diverso..
Con questo non so un cazzo di partigiani , ma penso che di merdate ne abbiano fatte anche loro .
In tutti e 2 gli schieramenti c'e sempre quello/i al limite della linea " buon senso " , che poi sfocia in Esaltazione/pazzia .
edit: RESTO al di fuori e mi tengo alla larga dal discorso in cui si sta sfociando
Jarsil
12th August 2005, 12:37
Cmq le SS di Heinrich Himmler , era un corpo scelto apposta per " perseguitare, eliminare, annientare le popolazioni civili dei territori occupati. " ( queste sono le frasi piu ricorrenti per definirle) , molto diverso dal tedesco che si trova con un fucile in mano in una guerra che neanche lui capisce .....molto diverso..
A dire il vero mi sembra di ricordare che le SS di Himmler nacquero come guardia personale del Fuhrer, in seguito utilizzate come forze speciali.
Le definizioni usate dopo la guerra per definirle fanno poco testo, anche la Decima Mas è stata definita una banda di assassini sanguinari brava solo a trucidare partigiani (Anpi), peccato che la storia, il processo a borghese nel 47 e i documenti ufficiali rinvenuti nella caserma a La Spezia abbiano già dimostrato che la X Mas non ha mai sparato contro italiani ne fatto rastrellamenti e gli unici scontri a fuoco con i partigiani avvennero per mano dei partigiani quando trucidarono un colonnello della X inviato da Borghese a trattare una tregua e un patto di non belligeranza per poter portare aiuto alle popolazioni in maniera congiunta. (E' storia anche questa, il colonnello fu fucilato assieme ad una ausiliaria e 2 marò, tutti e 4 disarmati).
BlackCOSO
12th August 2005, 12:54
Himmler comandava L'SS se poi fosse guardia personale di Hitler o meno non so, di sicuro quando divenne l'unione di tutte le polizie le cose cambiarono , questa era suddivisa in piu sezioni o arterie come volete chiamarle visto che comprendeva polizia segreta o sicurezza ( Heydrich ), polizia d'ordine ,Gestapo ( discorso a parte , visto che aveva pieni potere nel senso che una loro accusa ti portava alla fucilazione ,al contrario delle altre ) polizia di vigilanza ecc.....
Jars sinceramente a parte il vostro discorso che sembra quasi un tentar di trovare il migliore fra " nazisti " e " partigiani non di fede " ...non capisco questo tuo parteggiare quasi un qualcosa che puo definirsi tranquillamente una piaga piu grossa della guerra stessa..a sto punto , andiamo al -fronte della gioventu- prendiamo il primo cazzone esaltato e facciamolo ministro degli interni :look:
Bortas
12th August 2005, 12:54
...
Avevamo un esercito che fu disarmato dai tedeschi, dopodichè i nazisti han iniziato a fare quello che gli pareva nella penisola questo è un dato di fatto, se la gente è andata a fare il partigiano di mestiere significa che i tedeschi si stavano comportando bene e non erano per nulla repressivi, ma fammi il piacere...
Per il resto i dubbi che sollevi sono simili alla fantapolitica di Triagon quando fa i suoi quote, come poc'anzi si diceva degli ebrei nelle torri gemelle che dovremo pensare allora, sia ben chiaro non si esclude nulla ma da qui a dire che ci sono coinvolgimenti comunisti ne passa, per inciso potrebbe essere stato battuto nel rastrellamento un quartiere medioricco con nulla o poca popolazione comunista, il dubbio è na cosa la dimostrazione di una tesi è un altra...
Jarsil
12th August 2005, 13:02
Avevamo un esercito che fu disarmato dai tedeschi, dopodichè i nazisti han iniziato a fare quello che gli pareva nella penisola questo è un dato di fatto, se la gente è andata a fare il partigiano di mestiere significa che i tedeschi si stavano comportando bene e non erano per nulla repressivi, ma fammi il piacere...
Per il resto i dubbi che sollevi sono simili alla fantapolitica di Triagon quando fa i suoi quote, come poc'anzi si diceva degli ebrei nelle torri gemelle che dovremo pensare allora, sia ben chiaro non si esclude nulla ma da qui a dire che ci sono coinvolgimenti comunisti ne passa, per inciso potrebbero essere state battutte nel rastrellamento un quartiere medioricco con nulla o poca popolazione comunista, il dubbio è na cosa la dimostrazione di una tesi è un altra...
non ho la pretesa di convincerti, non faccio come triagon che copio incollo e poi pretendo che ve la beviate senza riflettere, no... speravo solo che fosse un buono spunto per farvi riflettere, poi a quello che arrivate sono affari (e patrimonio) vostri... A me basta che utilizziate il cervello per uscire da qualche cliché, perché ognuno di noi, per quanto lo usi piu' o meno bene, ha dei cliché sui quali si rifiuta di ragionare.
Per inciso, l'esercito non fu disarmato nella sua totalità. Gruppi come la X mas non vennero disarmati e poterono continuare la loro attività. C'è da ringraziare la sorte se invece che disarmati non siano stati trucidati istantaneamente, peraltro.
Comunque iperlol@quartiere medioricco = pochi comunisti, a roma il nucleo principale del partito comunista (intendo quelli che contavano) risiedeva tra parioli, prati, trionfale, delle vittorie e montesacro... alla faccia delle zone povere... Ma in ogni caso ti sbagli. I rastrellamenti furono fatti in zone popolari e periferiche, quindi quelle che secondo il tuo ragionamento avrebbero dovuto pullulare di comunisti. E invece, nemmeno l'ombra... Oh, buon per loro eh intendiamoci, ma il dubbio, a me, da persona che non ha bisogno di ritenere per forza tizio eroe e caio assassino, lo fa venire.
Se poi voi volete evitare di rifletterci sopra, accomodatevi, io piu' di darvi uno spunto, non posso fare.
Bortas
12th August 2005, 13:19
Se poi voi volete evitare di rifletterci sopra, accomodatevi, io piu' di darvi uno spunto, non posso fare.
Appunto è uno spunto e riflettendoci non c'è niente di dimostrabile, il fatto che sia una cosa "strana" non volendo spulciare più profondamente la cosa, non è una discriminante di giudizio, visto che i conti delle vittime divise per "Partiti" nella fonte, non fanno la totalità di 335 quelli che mancano all'appello del conto chi sono? solo bambini? Tornando a rifletterci non abbiamo elementi per valutare la cosa e molto probabilmente non li avremo in futuro quindi occhio a facili conclusioni, visto che non puoi neppure te dimostrare quello che vai menando senza fare revisionismo storico...
Finito tutto restano solo i fatti, 335 persone muoiono per mano dei tedeschi in una rappresaglia per un attentato partigiano...
Oggi uno degli assassini più efferati di quell'eccidio si fa le vacanze in Italia, ma è soltanto un povero vecchietto...
Dictator
12th August 2005, 13:29
Qua parlate di contestualizzare...
Evidentemente non avete mai vissuto, me compreso, una guerra vera.
Stare in guerra ti porta a torturare, ti porta a uccidere, ti porta a fare cose efferate che in altro contesto non avresti fatto.
Priebke? Io non ho nessun risentimento nei suoi confronti, come nei confronti di nessun nazista che è stato "complice" della Shoah, di via Tasso, delle Fosse ecc...
Semplicemente come dice Jarsil, noi eravamo alleati nel momento che abbiamo tradito l'altra metà dell'alleanza per quanto mi riguarda eravamo meritevoli di sterminio totale da parte della Germania Nazista. E questo lo dico contestualizzando. Ovviamente non è il contesto dell'italiano che vive l'8 Settembre, ma è il contesto dei Tedeschi Nazisti che si sono ritrovati traditi.
Probabilmente in molti avrebbero fatto quello che ha fatto Priebke, perchè la guerra è talmente assurda, corrompe talmente tanto l'animo dell'uomo, che tutto viene giustificato.
@Bortas: NB. 1 tedesco morto = 10 italiani morti
Se ci fossi stato io al suo posto avrei fatto: 1 italiano morto = 100 tedeschi morti.
La guerra si vince anche con la paura.
Comunque mi sembra che i due documenti allegati da Jarsil facciano chiarezza sulla questione di via Rasella. Quei "partigiani" sono terroristi, terroristi tanto quanto lo sono i terroristi arabi dei nostri giorni. Non sono eroi perchè un eroe si sacrifica, oppure affronta il nemico a testa alta, non scappando, non coinvolgendo persone disarmate o non rischiando di coinvolgere e di uccidere (vedi bimbo di 10 anni... ah no sicuramente aveva il cappello col teschio d'argento...) gente che col nemico proprio non ha niente a che vedere.
EDIT: riguardo le vacanze io provo abbastanza disdegno. Non tanto perchè Priebke, nazista, ss ecc ecc...
Ma per la giustizia generale dell'Italia. Se si è condannati si è condannati.
Arthu
12th August 2005, 13:36
Io non ci voglio credere cmq.
Non voglio accettare che si giustifichi tutto questo.Anzi che si sia passati a parlare delle colpe degli altri.
Mi rifiuto di crederci porca puttana.
Io non voglio dimenticare.
Bortas
12th August 2005, 13:46
Dictator non sei onestamente commentabile, poi vedo io le cose col paraocchi...
Mi associo al pensiero di Arthu...
Kuroko
12th August 2005, 13:51
Io non ci voglio credere cmq.
Non voglio accettare che si giustifichi tutto questo.Anzi che si sia passati a parlare delle colpe degli altri.
Mi rifiuto di crederci porca puttana.
Io non voglio dimenticare.
.
ahzael
12th August 2005, 13:53
Dictator non ti abbiamo sentito per un po', ecco ora hai detto la tua cazzatina puoi tornare nell ovetto. Non riuscirei a commentarti senza insultarti. Probabilmente se al posto di mio zio c era tuo nonno sarebbe stato meglio, tanto nessun rimpianto,come dici tu " la guerra si vince anche cosi " , pero' almeno oggi ci saremmo trovati un imbecille di meno. Come gia detto in passato, e tieni pure un tricolore e sei di roma in firma.......ti sentisse un qualunque romano che non sia un deficente di circa 17 anni con la foto di mussolini nel portafogli ti prenderebbe a cazzotti.....
scusate la pesantezza , ma il troppo e' troppo, ma tanto per una persona che pensa certe cose una cosa del genere sicuramente non lo fa pensare nemmeno.
ahzael
12th August 2005, 14:01
PS dato che la gente dice come si fanno le guerre e che la guerra e' guerra, l ' impero che e' durato di piu ' e' stato l impero romano, e non attraverso la ferma repressione, ma attraverso la "romanizzazione" dei popoli conquistati. E si parla di centinaia di anni , non di frigne di persone che durano meno di una generazione.
Jarsil
12th August 2005, 14:04
E chi dice che occorre dimenticare?
Anzi, ricordare fa benissimo. Il guaio è quando i ricordi sono distorti. Perché invece di aiutare a fare una memoria storica, creano solamente barriere oltre le quali si ignora il proprio passato.
Per inciso, mi dissocio anche io dalle espressioni di Dictator, tanto per fare chiarezza. Solo che provo a ragionare su cosa possa significare un atto nel suo contesto, e non giudicandolo a freddo 70 anni dopo.
Se invece di avere un parente, amico, amico di un parente morto alle fosse ardeatine lo aveste avuto morto e buttato in una fossa comune nel 46,47,48, magari oggi non ragionereste così in toni di nero e bianco netti, ma sapreste vedere anche le sfumature. (preciso che NON E' un ricordo personale, per fortuna.)
Quello che a 70 anni di distanza sarebbe ora di fare è non un appiattimento di tutti sullo stesso piano, ma uno studio un po' meno accecato dal fatto che i risultati debbano essere quelli già scritti, piu' obiettivo, che porti a capire anche cosa sia successo realmente, e a quel punto attribuisca anche torti laddove finora sono stati ufficialmente attribuiti solo meriti. E' ovvio che chi di quei meriti ha vissuto non ha nessuna intenzione di metterlo in discussione, ma a me, come italiano che si sente liberato anche dai partigiani, non va giù che tra questi ce ne siano stati pure troppi che hanno poi mangiato a spese nostre senza alcun merito effettivo. E' stato conteggiato che il movimento della resistenza, in Italia, tra 43 e 45, a sentire tutte le dichiarazioni di chi afferma di avervi partecipato, ammontasse a oltre 2 milioni di persone - 2 milioni attenzione, che affermano di aver COMBATTUTO. Lo trovo francamente ben poco credibile, non so voi. E mi dà il voltastomaco leggere scritti di persone che fino al 24 aprile del 1945 erano se non fasciste certamente non partigiane, persone che il 25 aprile miracolosamente hanno indossato il fazzoletto rosso al collo e hanno sfilato assieme ai vincitori e se ne sono presi i meriti.
Persone che oggi godono della pensione di guerra essendo stati riconosciuti belligeranti, a sprezzo di persone, e qui vado davvero nei ricordi personali, come mio nonno, che prima della WW2 s'è fatto la Guerra D'Africa ed è morto senza aver mai avuto riconosciuta la sua partecipazione in guerra con la pensione da operaio in una bottega di Borgo a Roma. Jamino ha avuto, come sempre, la capacità di saper riconoscere determinate cose, e mi rivolgo piu' a lui che ad altri per chiedergli se vede ad esempio giustizia nel fatto che i diritti di belligeranti siano stati riconosciuti in questo modo, ignorando di fatto chi ha combattuto dall'altra parte.
E' stato tacciato di "revisionismo" parola che ha assunto un connotato fortemente dispregiativo. Ma non è nostro diritto sapere DAVVERO, a 70 anni di distanza cosa sia successo? Non offende il vostro senso di giustizia che in mezzo a tanti eroi come ce ne sono stati tra i partigiani ci siano stati anche tanti CRIMINALI - a cominciare da chi massacrò la brigata Osoppo tanto per fare un esempio che non c'entra coi fascisti - che hanno mangiato nello stesso piatto, goduto degli stessi meriti e diritti di coloro che hanno davvero versato il sangue per liberare l'Italia? (non apro i commenti sui motivi che hanno spinto alcuni movimenti partigiani, sappiamo tutti che non tutti erano animati da sentimenti patriottici ma non ha rilevanza in questa discussione).
Arthu: certo che metto in discussione certe cose. Lo faccio perché non accetto che mi venga propinata una versione stile libro cuore di una storia che ha lasciato sul campo troppi morti innocenti da un lato e dall'altro per essere messa a tacere con delle scuse che sono francamente ridicole.
Del resto tutti noi parliamo di giustizia, e poi abbiamo accettato tutti senza battere ciglio il processo di Norimberga: per carità, che i capi tedeschi responsabili del genocidio andassero impiccati non lo discute nessuno... però Norimberga è stato un processo in cui le leggi penali sono state retroattive, ovvero il pensiero esattamente opposto della filosofia giuridica dell'era moderna in tutto il mondo civile.
io faccio solo appello al vostro sentimento critico: non posso accettare che gente matura come molta di quella che scrive qui, possa bere senza nemmeno storcere un po' il naso del piscio solo perché la storia scritta dai vincitori dice che è Acqua minerale.
A tale scopo, per chi ha il fegato di sapersi rimettere un po' in discussione, eccovi un po' di letture per l'estate:
Mario Bordogna - Junio Valerio Borghese e la X Mas
Carlo Mazzantini - A Cercar La Bella Morte
Carlo Mazzantini - I Balilla Andarono a Salò
Tralascio i libri famosi sulla resistenza, chiunque ha avuto modo di leggere o sentito parlare di Il Sentiero dei Nidi di Ragno di Italo Calvino, del Partigiano Johnny, dei libri di Elio Vittorini (unico bersaglio di vero odio da parte mia assieme a Dario Fo, per motivi di cui abbiamo già discusso)....
Ma fino a 7-8 anni fa, i 3 libri che ho nominato sopra erano riservati solo a chi sapeva cercare nelle piccolissime librerie, in cui potevi andare al massimo un paio di volte perché poi venivano distrutte o incendiate dal corso della democrazia di roma :rolleyes:
Per farvi un po' capire che quando parlo di obiettività ne ho motivo, nella mia libreria ci sono quei 3 libri li sopra, il libro di Calvino, il Capitale, il Mein Kampf, che fare? (V.I. Lenin per chi non lo sapesse), la storia del terzo reich scritta dal giornalista americano in cui si parla anche dei progetti di Albert Speer, e altra robina interessante. Leggere libri scritti solo da gente che la pensa come noi è quantomeno dannoso.
jamino
12th August 2005, 15:17
No Jars ovviamente non è giusto che determinati diritti acquisiti non siano stati riconosciuti. Del resto sappiamo tutti che semplicemente la storia non è giusta.
Anche io sono per un approccio critico alla storia ma purtroppo bisogna renedersi conto che tale approccio deve essere molto attento, se no si rischia di cadere in un relativismo assolutamente amorale per cui siccome ogni punto di vista è comprensibile non esiste più il gisto e lo sbagliato. Questo è il rieschio di quella corrente storica revisionista (il cui esponente più noto è Ernest Nolte) che di fatto rifiutandosi di cogliere le specificità del nazismo fa gioco a chi, in un modo o nell'altro, cerca di ridargli leggitimità a distanza di 60 anni.
In quest'ottica va letto anche il processo di Norimberga. La macroscopicità dei crimini commessi dai tedeschi e dai loro collaboratori nel corso della seconda guerra mondiale è tale che non solo è possibile, ma anche necessario, stravolgere il principio della non retroattività della legge. Quando si parla di crimini contro l'umanità, di genocidio di milioni di morti non in azioni di guerra o in campi di lavoro ma coscientemente uccisi coi gas non ci può essere sofisma che tenga (sia chiaro non penso assolutamente che con i tuoi interventi tu voglia fare di questi sofismi).
Riporto il dibattito al tema originario tu domandi perché non ci furono comunisti tra i partigiani uccisi alle fosse ardeatine (anzi militanti del PCI per essere precisi). FAtto salvo che non ritengo la domanda pertinente più di tanto, e che non ho una risposta storicamente documentata, ti posso offrire un'ipotesi:
Stroicamente è riconosciuto che tra tutte le forze che parteciparono alla resistenza il PCI assunse un ruolo centrale non tanto per i numeri ma quanto per il fatto che era l'unica forza con esperienza di clandestinità e con una struttura clandestina salda e presente su tutto il terriotrio (quello che spriano chiama "il partito delle carceri").
E' plausibile che questa maggior esperienza nella lotta clandestina abbia aiutato i partigiani del PCI a evitare più a lungo la cattura.
Bortas
12th August 2005, 16:12
...
Il forum è tornato lento...
Bhè veniamo al post, Jarsil, adesso tu poni questioni gravi che chiaramente non sono criticabili, sappiamo che c'è sempre in ogni guerra tra i vincitori chi approfitta dei vantaggi che la guerra gli ha portato, i casi sono molteplici ed anche se abbiamo idea su alcune cose non possiamo decidere arbitrariamente numeri e stime, l'Italia ha sentito la necessità di rialzarsi e ripartire con una pesante barra sopra alla guerra, appoggiandosi alla spinta economica offertagli dall'America, così come molti criminali fascisti hanno goduto di amnistie come citava Jamino così pure si è taciuto sui casi dei partigiani, abbiamo da entrambi gli schieramenti eserciti di fantasmi che vorrebbero la loro giustizia, forse più dalla parte di chi ha subito il fascismo che di chi ha avuto contro i partigiani, ma lasciamo stare. Tralasciando inoltre il fatto che tu citi fazzoletti rossi al collo mentre per la maggior parte ha indossato lo scudo crociato dopo la guerra, tutti gli ex camerata traditori sembra che siano diventati comunisti mentre così non è stato, come tutti i partigiani che citi sembra che fossero tutti comunisti mentre così non era, certo la tua lettura è obiettiva di fronte alle ingiustizie ma tendi leggermente a vedere troppo male nel rosso mentre lo possiamo diluire tranquillamente in tutte le forze politiche che hanno creato il governo nel dopoguerra, ho anche io una libreria fornita dove il Capitale sta accanto al Mein Kampf e al Croce, dove Nietzsche sta Accanto a Voltaire e Primo Levi sta accanto a Calvino, dove Machiavelli si apoggia su Platone e sant'Agostino e tant'altro, non ne faccio sfoggio e non mi metto a citare gli scritti, solo ad applicare ciò che ho tratto da loro, la tua critica motivatissima perchè di ingiustizie e impunità si parla però è filtrata da omissis rispetto alle altre forze politiche che hanno partecipato alla "resistenza", sembra che gli unici mali dei partigiani e dei fasci traditori siano confluiti solo da una parte politica, si fa revisionismo anche solo omettendo informazioni, ho letto campane da tutte le parti e dibattuto spesso con persone che non la pensavano come me, cambiando anche le mie opinioni su alcune cose che consideravo punti fermi, ma qui come si dice a casa mia dobbiamo dare "pane al pane e vino al vino" non so se mi sono spiegato, quindi se punti un dito in una direzione mettici anche tutto il contorno o lo scemo guarderà il dito...
Arthu
12th August 2005, 18:00
Io cmq jars ho gia detto che chi attacca per primo alla fine ci rimette anche piu del dovuto.
Prendi l'attacco alla Germania nell'ultima parte della guerra.
Credi che non ci fosse un altro modo per posti come Dresda?Certo magari c'era ma erano i tedeschi che se l'erano cercata cazzi loro e giu N miliardi di bombe.
I giapponesi non si arrendono?Cazzi loro 2 nuke.
I fascisti sono stati bastardi con noi?te per caso sei fascista?No ma io Zak impiccato.
I russi quando entrarono in Germania fecero un macello spropositato,ma chi non sta a casa sua quando dovrebbe deve aspettarsi questo e altro.
Dictator
12th August 2005, 19:04
Come al solito gli ignoranti di turno hanno letto cose per altre.
Dio caro ma voi quando leggete Dictator leggete "Achtung Juden" o come si scrive?
LoL pare che ho sto dicendo viva il Nazismo, liberate Priebke, Hitler doveva sterminare tutti gli ebbrei del mondo ecc ecc...
Cioè io sto solo dicendo che in guerra tutto è permesso, io stesso probabilmente non saprei cosa potrei diventare se piazzato di punto in bianco in mezzo alla guerra, forse un efferato torturatore di prigionieri, forse sarei paralizzato dalla paura, ma come dice Jarsil è importante contestualizzare il tutto.
La Germania era nostra alleata, ha aiutato l'Italia in Grecia, e sebbene la decisione di alleanza non era stata democratica comunque lo stato italiano risultava alleato. Se da un momento all'altro si viene traditi dagli alleati è giusto "punire" il traditore. Chissà, se fossimo stati alleati con gli USA magari ci avrebbero lanciato un'atmoica stile Hiroshima o Nagasaki.
Poche chiacchiere regà nessuno giustifica questi atti in un contesto di pace, però in guerra è ben diverso.
@Aza: zitto burattino
Arthu
12th August 2005, 23:55
Io saro' pacifista dentro ( ma neanche troppo ) , pero' resto dell'idea che chi va a rompere il cazzo agli altri ha piu colpa a parità di crimini xke li ha causati , anche se li subisce.
ahzael
13th August 2005, 01:36
Come al solito gli ignoranti di turno hanno letto cose per altre.
Dio caro ma voi quando leggete Dictator leggete "Achtung Juden" o come si scrive?
LoL pare che ho sto dicendo viva il Nazismo, liberate Priebke, Hitler doveva sterminare tutti gli ebbrei del mondo ecc ecc...
Cioè io sto solo dicendo che in guerra tutto è permesso, io stesso probabilmente non saprei cosa potrei diventare se piazzato di punto in bianco in mezzo alla guerra, forse un efferato torturatore di prigionieri, forse sarei paralizzato dalla paura, ma come dice Jarsil è importante contestualizzare il tutto.
La Germania era nostra alleata, ha aiutato l'Italia in Grecia, e sebbene la decisione di alleanza non era stata democratica comunque lo stato italiano risultava alleato. Se da un momento all'altro si viene traditi dagli alleati è giusto "punire" il traditore. Chissà, se fossimo stati alleati con gli USA magari ci avrebbero lanciato un'atmoica stile Hiroshima o Nagasaki.
Poche chiacchiere regà nessuno giustifica questi atti in un contesto di pace, però in guerra è ben diverso.
@Aza: zitto burattino
chissa perche' pero' ogni volta che apri bocca tutto il forum , destra o sinistra indifferentemente ti danno dell imbecille...............
Glasny
13th August 2005, 10:47
Sarebbe bello se si potesse leggere la storia superando la propaganda post bellica, in modo imparziale e completo, in modo da sapere tutti i fatti e interpretarli a dovere. Per poter fare ciò, è bene che ognuno si domandi se le sue convinzioni abbiano dei motivi validi o non siano il risultato di una propaganda post bellica americana e italiana, che è entrata nei libri, nella tv, nel cinema, nelle scuole...
La mente umana è molto più suggestionabile di quanto non si creda, un qualsiasi essere umano normale sottoposto a ipnosi per 20 minuti può venir fatto credere che fatti di pura invenzione sianmo realmente accaduti. Leggere un libro e guardare un film sono forme leggere di ipnosi, bisogna fare attenzione a parlare con le emozioni invece che con la ragione, le emozioni sono esposte alle suggestioni, mentre la ragione che si esprime tramite spirito critico riesce a superare la propaganda, le suggestioni, qualsiasi tentativo di controllo mentale di massa.
E' per questo motivo che le scuole sono lo schifo che vediamo oggi, sia le nostre che quelle estere(quelle americane fanno ridere sono tecniche/nozionistiche e non insegnano nulla che aiuti a accrescere la cultura della popolazione).
Cerchiamo quindi di dare una lettura della storia che privilegi la verità e non la vendetta o sentimenti antifascisti che non hanno giustificazione in un tempo in cui il fascismo e il comunismo non esistono più e fanno parte della storia.
Priebke ha fatto quello che riteneva suo dovere, in quel momento si uccideva e si veniva uccisi, dipingere i nemici come assassini e gli alleati come eroi è pura propaganda, in guerra sono tutti assassini e gli eroi veri sono davvero pochi, anzi in genere vince chi è più bravo a seminare distruzione e morte.
Alkabar
13th August 2005, 11:01
Come al solito gli ignoranti di turno hanno letto cose per altre.
Dio caro ma voi quando leggete Dictator leggete "Achtung Juden" o come si scrive?
LoL pare che ho sto dicendo viva il Nazismo, liberate Priebke, Hitler doveva sterminare tutti gli ebbrei del mondo ecc ecc...
Cioè io sto solo dicendo che in guerra tutto è permesso, io stesso probabilmente non saprei cosa potrei diventare se piazzato di punto in bianco in mezzo alla guerra, forse un efferato torturatore di prigionieri, forse sarei paralizzato dalla paura, ma come dice Jarsil è importante contestualizzare il tutto.
La Germania era nostra alleata, ha aiutato l'Italia in Grecia, e sebbene la decisione di alleanza non era stata democratica comunque lo stato italiano risultava alleato. Se da un momento all'altro si viene traditi dagli alleati è giusto "punire" il traditore. Chissà, se fossimo stati alleati con gli USA magari ci avrebbero lanciato un'atmoica stile Hiroshima o Nagasaki.
Poche chiacchiere regà nessuno giustifica questi atti in un contesto di pace, però in guerra è ben diverso.
@Aza: zitto burattino
Inizio dalla forma: il tentativo di associare le tue idee a quelle di jarsil non viene bene, in quanto jarsil cerca la posizione neutra, da storico. Comunque stai cercando di farti un filino più furbo, il che dimostra che trattarti duramente porta a dei risultati.
Passiamo alle idee: nihil humanum est mihi alienum ci può anche stare un po' tirato per le orecchie, ma dimostri mancanza di maturità quando prendi posizione, anche il solo fatto che non sai che faresti in guerra e che giustifichi atti efferati, ammettendo che saresti tu stesso in grado di farli, dimostra di nuovo una incapacità a ragionare con la tua testa. Tu stesso ammetti di dipendere dal contesto, sbagliato, è così che i criminali vanno al potere, si basano sull'incostanza delle persone. Tienilo a mente.
Jarsil
13th August 2005, 12:07
Inizio dalla forma: il tentativo di associare le tue idee a quelle di jarsil non viene bene, in quanto jarsil cerca la posizione neutra, da storico. Comunque stai cercando di farti un filino più furbo, il che dimostra che trattarti duramente porta a dei risultati.
Passiamo alle idee: nihil humanum est mihi alienum ci può anche stare un po' tirato per le orecchie, ma dimostri mancanza di maturità quando prendi posizione, anche il solo fatto che non sai che faresti in guerra e che giustifichi atti efferati, ammettendo che saresti tu stesso in grado di farli, dimostra di nuovo una incapacità a ragionare con la tua testa. Tu stesso ammetti di dipendere dal contesto, sbagliato, è così che i criminali vanno al potere, si basano sull'incostanza delle persone. Tienilo a mente.
Si ma è anche vero, Alka, che un contesto come la WW2 fa un po' storia a sé. Anche il piu' bravo dei soldati americano o tedesco che fosse, persona onesta, buona nell'animo e fondamentalmente desiderosa di essere ovunque tranne che in guerra, dopo aver visto coi suoi occhi morire amici a decine tra bombe, proiettili, coltelli e quant'altro, si trova davanti a un bivio che imbocca inconsciamente: o rifiuta il tutto, e tranne pochi fortunati che sono sopravvissuti finisce prima o poi a lasciarci la pelle perché esita un attimo di troppo quando deve sparare, oppure chiude la mente alle emozioni, e spara, uccide, e se si trova nella condizione commette anche quelli che in condizioni normali sarebbero crimini... tipo sparare a un prigioniero che si arrende, tipo trucidare anche persone innocenti e civili.
E' successo, ed è umanamente comprensibile. Ripeto, non è ai soldati che bisogna guardare per giudicare l'efferatezza di una azione. Tornando al tema Priebke c'è da finire una considerazione che richiede un paio di precisazioni.
- Nessuno mitiga la gravità del fatto. Spero che questo sia chiaro tra di noi. E' stato un eccidio brutale ed efferato, meschino, crudele e quant'altro. Solo un cretino potrebbe negare questo.
D'altro canto, ci ostiniamo a giudicarlo solamente per quello che è, ovvero una strage, dimenticandoci di piazzarlo nel suo giusto posto, ovvero una situazione di ferocissimo odio da parte dei tedeschi verso gli italiani, e qui si parlo di soldati. Un odio che se andiamo a guardare è pienamente motivato, il che comunque NON GIUSTIFICA (nuova precisazione, voglio evitare ogni fraintendimento) l'eccidio delle fosse ardeatine o di centinaia di altri. Solo che rende piu' comprensibile il PERCHE' siano successe certe cose. E' troppo facile liquidare le motivazioni con un "sono assassini sanguinari guidati da un pazzo". Troppo superficiale, e io sta superficialità nel giudizio non la mando giù.
Sai, sapete benissimo che io sono un pro-USA convinto. Ciononostante so perfettamente, e non mi sento in colpa se lo affermo, che i soldati USA durante la WW2 non sono stati solo quelli che regalavano cioccolata e sigarette mentre sfilavano per le città. Sono anche quelli che hanno bombardato Cassino, sono quelli che hanno bombardato lo Scalo S. Lorenzo, sono quelli che hanno raso al suolo Dresda uccidendo circa 100.000 persone, sono quelli che hanno annientato in 2 minuti 2 milioni di giapponesi, sono quelli che, sul fronte di Omaha e Utah beach (ci starebbe una visione di Saving Private Ryan e di Band of Brothers per ricordare certe cosettine) hanno trucidato prigionieri tedeschi arresi senza alcuna pietà. Atti che in condizioni normali sarebbero da carcere, solo che presi nel contesto in cui sono, diviene impossibile giudicarli come tali. Ovvio che la portata del crimine delle fosse ardeatine è tale che è DOVEROSO processarne gli esecutori, tanto piu' che si trattava di civili. Ma un conto è il giudizio della giustizia, un conto è il giudizio STORICO degli avvenimenti. Le due cose DEVONO essere scisse in maniera netta. Non si può giudicare un crimine con la lente della storia, o meglio, lo si può fare, ma non per decidere la colpevolezza di qualcuno. Quello lo si deve fare con la giustizia ordinaria: e cosa emerge? Che noi invece, noi intendo l'intero Occidente, abbiamo giudicato i fatti con la lente della storia, e abbiamo preteso che fosse credibile il principio per cui il soldato deve ribellarsi a un ordine di uccidere civili... solo che questo è valso solamente per i tedeschi, e allora dove sta la "giustizia" in questo contesto, se è un metro che si applica soltanto a una nazione?
Come si fa, coscientemente, a dire "no, tu soldato, dovevi rifiutare e farti impiccare". La vedo molto dura che un soldato con famiglia e figli desideri finire appeso a una forca per aver rifiutato un ordine.
Quello su cui io mi ero focalizzato non è sul fatto che sia un crimine o meno l'eccidio delle Fosse. Quello che volevo puntualizzare io è che chi ha causato l'eccidio con quella bomba sapeva perfettamente cosa sarebbe successo. E trovo che ne abbia la piena responsabilità morale. Non sono disposto a riconoscerlo come Eroe o come combattente per la libertà, per la stessa ragione per cui non sono disposto a riconoscere un terrorista che mette una bomba su un 747 della Pan Am un combattente. Perché se non altro, i tedeschi, in quei crimini, si sono esposti di persona, non hanno fatto le cose di nascosto per poi far incolpare altri. Nemmeno della "Soluzione Finale" hanno nascosto i piani se non ai tedeschi stessi. Al processo di norimberga nessuno di quelli che è poi stato impiccato ha negato la sua partecipazione alla soluzione finale e allo sterminio degli ebrei. Qua invece abbiamo 335 morti passati alla storia come vittime della ferocia tedesca, il che è vero, ma ci si dimentica anche che quelle 335 persone sono vittime anche di un atto fondamentalmente vile. Molti partigiani sono morti col fucile in braccio mentre sparavano faccia a faccia col loro nemico. Questi non solo non hanno rischiato praticamente nulla nel compiere la loro azione, ma si sono presi anche una medaglia d'oro, la pensione e una serie di privilegi (se non ricordo male uno è stato anche parlamentare nel PCI).
Ricapitolando: nessuna pietà per Priebke, nessun perdono per queste stragi. Mai. Ma nessun rispetto nemmeno per chi si nasconde all'ombra della resistenza per compiere azioni vili delle quali sa che non dovrà portare nemmeno il fardello morale.
Io, personalmente, non vedo Priebke piu' responsabile del commando GAP che mise la bomba, nell'eccidio delle Fosse. Forse mi sbaglio, sono sempre pronto ad ammetterlo se vengo convinto della cosa, ma finora non lo sono stato.
jamino
13th August 2005, 14:07
Jars scusa ma allora concordi che Bush e Blair sono responsabili di tutti i morti a Madrid e a Londra?
Difatti secondo il tuo principio entrambi (e anche la maggioranza parlamentare italiana) erano, e sono, totalmente consapevoli del fatto che l'invasione dell'Iraq ha come diretta conseguenza azioni di terrorsimo di islamico...
Non credo che tu sia d'accordo con questa tesi, per un motivo semplicissimo: Ritieni che l'invasione dell'Iraq fosse giusta. Conseguentemente ritieni che non ci si possa esimere da un'azione giusta per timore della rappresaglia....
(Per inciso e per anticipare eventuali obiezioni io ritengo i suddetti corresponsabili in quanto ritengo che l'invasione in Iraq sia profondamente sbagliata).
Per tornare alla rappresaglia delle fosse ardeatine vorrei far notare che la tecnica 10 per ogni tedesco ucciso o le rappresaglie su villaggi inermi non sono state riservate dai nazisti (in effetti è più corretto definirli così per non attribuire la responsabilità collettiva a un popolo) solo ai "traditori" italiani, ma sono state pratica diffusa in tutta l'Europa occupata, in particolar modo nell'europa dell'est, per cui mi apre che ci sia poco da discutere sulla "condizione psicologica di colui a cui l'alleato ha voltato le spalle".
Voglio infine evidenzaire una cosa per l'ennesima volta:
Non stiamo aprlando di soldatini (o anche ufficiali) della Wermacht: stimao parlando di SS, ossia un corpo VOLONTARIO per cui non vvale il discorso "sono stati obbligati". nel momento in cui una persona sceglieva autonomamente di entrare nelle SS (cosa per altro non facile) sapeva esattamente quello che faceva e conseguentemente ne accettava fino in fondo la responsabilità.
ahzael
13th August 2005, 17:13
scusate in questo contesto vorrei ricordare una cosa
"La storia e' scritta dai vincitori"
Se Hitler avesse vinto oggi nessuno saprebbe dei campi di concentramento e lo staremmo tutti ad adorare come dio sceso in terra.
Non a caso e' da molto tempo a questa parte che il gli intellettuali e parte del governo vogliono ritoccare i libri di storia.
Alkabar
13th August 2005, 20:12
Jars scusa ma allora concordi che Bush e Blair sono responsabili di tutti i morti a Madrid e a Londra?
Difatti secondo il tuo principio entrambi (e anche la maggioranza parlamentare italiana) erano, e sono, totalmente consapevoli del fatto che l'invasione dell'Iraq ha come diretta conseguenza azioni di terrorsimo di islamico...
Non credo che tu sia d'accordo con questa tesi, per un motivo semplicissimo: Ritieni che l'invasione dell'Iraq fosse giusta. Conseguentemente ritieni che non ci si possa esimere da un'azione giusta per timore della rappresaglia....
(Per inciso e per anticipare eventuali obiezioni io ritengo i suddetti corresponsabili in quanto ritengo che l'invasione in Iraq sia profondamente sbagliata).
Per tornare alla rappresaglia delle fosse ardeatine vorrei far notare che la tecnica 10 per ogni tedesco ucciso o le rappresaglie su villaggi inermi non sono state riservate dai nazisti (in effetti è più corretto definirli così per non attribuire la responsabilità collettiva a un popolo) solo ai "traditori" italiani, ma sono state pratica diffusa in tutta l'Europa occupata, in particolar modo nell'europa dell'est, per cui mi apre che ci sia poco da discutere sulla "condizione psicologica di colui a cui l'alleato ha voltato le spalle".
Voglio infine evidenzaire una cosa per l'ennesima volta:
Non stiamo aprlando di soldatini (o anche ufficiali) della Wermacht: stimao parlando di SS, ossia un corpo VOLONTARIO per cui non vvale il discorso "sono stati obbligati". nel momento in cui una persona sceglieva autonomamente di entrare nelle SS (cosa per altro non facile) sapeva esattamente quello che faceva e conseguentemente ne accettava fino in fondo la responsabilità.
Ti muovo una domanda che in se è anche una obbiezione: riesci a trovarmi un soldato d'Elite che non sia completamente matto per gli standard umani?
Bisogna ammetterlo, i soldati tedeschi, anche le ss, non erano troppo distanti dallo standard attuale.
ahzael
14th August 2005, 01:43
Quello su cui io mi ero focalizzato non è sul fatto che sia un crimine o meno l'eccidio delle Fosse. Quello che volevo puntualizzare io è che chi ha causato l'eccidio con quella bomba sapeva perfettamente cosa sarebbe successo. E trovo che ne abbia la piena responsabilità morale. Non sono disposto a riconoscerlo come Eroe o come combattente per la libertà, per la stessa ragione per cui non sono disposto a riconoscere un terrorista che mette una bomba su un 747 della Pan Am un combattente. Perché se non altro, i tedeschi, in quei crimini, si sono esposti di persona, non hanno fatto le cose di nascosto per poi far incolpare altri. Nemmeno della "Soluzione Finale" hanno nascosto i piani se non ai tedeschi stessi. Al processo di norimberga nessuno di quelli che è poi stato impiccato ha negato la sua partecipazione alla soluzione finale e allo sterminio degli ebrei. Qua invece abbiamo 335 morti passati alla storia come vittime della ferocia tedesca, il che è vero, ma ci si dimentica anche che quelle 335 persone sono vittime anche di un atto fondamentalmente vile. Molti partigiani sono morti col fucile in braccio mentre sparavano faccia a faccia col loro nemico. Questi non solo non hanno rischiato praticamente nulla nel compiere la loro azione, ma si sono presi anche una medaglia d'oro, la pensione e una serie di privilegi (se non ricordo male uno è stato anche parlamentare nel PCI).
Jarsi torniamo al solito discorso che la guerra non sempre si vince con i carri armati. Vedi Vietnam , vedi iraq (se la guerra in iraq e' finita io sono mr universo). Ma non mi pare che i soldati americani (per quanto io li ritengo le peggior teste di cazzo di sto pianeta) abbiano trucidato la popolazione civile.(o forse chissa..........)
Pazzo
19th August 2005, 21:49
a riguardo qualche precisazione:
1-il comandante dei tedeschi alle fosse ardeatine non era Priebke, era il colonnello Kappler (lui detto il macellaio),
2- quando venne dato l'ordine il capitano Schutz precisò che "quanti non si sentivano di sparare non avevano altra via d'uscita che mettersi in fila di fianco ai fucilandi" (dagli atti del processo di Norimberga)
3- il codice penale militare tedesco di guerra prevedeva la pena di morte in caso di disobbedienza.
dubbi legittimi a riguardo sono:
1- che Schutz era parigrado di Priebke e quindi la sua minaccia FORSE potrebbe non averlo intimorito minimamente
2- che il soldato Ammon non ebbe il coraggio di sparare e svenne e non subì alcuna conseguenza, mentre il capitano Wetjen (parigrado di Priebke) fu accompagnato e sostenuto nella grotta e affiancato nell'esecuzione dal colonnello Kappler.
La cosa da chiedersi è: Priebke era convinto o meno del fatto che in caso di disobbedienza sarebbe stato giustiziato? E se si, quanti al suo posto non avrebbero sparato?
Io non entro nel merito della questione ora, ma credo che il discorso debba inquadrarsi in questi termini.
ahzael
20th August 2005, 01:01
Pazzo stai perdendo il punto. Le fosse ardeatine non sono altro che la punta dell iceberg.
Alkabar
20th August 2005, 03:23
a riguardo qualche precisazione:
1-il comandante dei tedeschi alle fosse ardeatine non era Priebke, era il colonnello Kappler (lui detto il macellaio),
2- quando venne dato l'ordine il capitano Schutz precisò che "quanti non si sentivano di sparare non avevano altra via d'uscita che mettersi in fila di fianco ai fucilandi" (dagli atti del processo di Norimberga)
3- il codice penale militare tedesco di guerra prevedeva la pena di morte in caso di disobbedienza.
dubbi legittimi a riguardo sono:
1- che Schutz era parigrado di Priebke e quindi la sua minaccia FORSE potrebbe non averlo intimorito minimamente
2- che il soldato Ammon non ebbe il coraggio di sparare e svenne e non subì alcuna conseguenza, mentre il capitano Wetjen (parigrado di Priebke) fu accompagnato e sostenuto nella grotta e affiancato nell'esecuzione dal colonnello Kappler.
La cosa da chiedersi è: Priebke era convinto o meno del fatto che in caso di disobbedienza sarebbe stato giustiziato? E se si, quanti al suo posto non avrebbero sparato?
Io non entro nel merito della questione ora, ma credo che il discorso debba inquadrarsi in questi termini.
ti stai mettendo sulla difensiva :rotfl: :rotfl:
jamino
20th August 2005, 07:34
No pazzo anche se si vuole esaminare il discorso solo da questo punto di vista il punto è molto più semplice:
1) Prebke era o no un SS?
2) Le SS erano o no un corpo volontario?
Se la risposta è SI ad entrambe le domande il discorso si chiude.....
Pazzo
20th August 2005, 13:57
premessa visto che pare qualcuno non abbia capito (alkabar): non sono un pseudo nazi o uno di quelli che cerca di sminuirne le colpe o di difenderli addirittura, nè le idee politiche contrano nel mio discorso, che è assolutamente riferito al caso particolare che secondo ME è una enorme travisazione e presa per il culo (e per questo mi urta).
no.
priebke era un SD dell'ufficio VI, che era il reparto di polizia, comunemente questa distinzione nemmeno si sa, vi basti sapere che la corte costituzionale in un primo tempo aveva deciso che priebke non fosse nemmeno processabile come criminale di guerra in quanto non appartenente a forze armate.
e badate bene che io non difendo priebke, ma odio i discorsi del cazzo, e secondo me priebke è stato solo un capro espiatorio, tanto per processare qualcuno e dare un contentino, visto che il vero responsabile (Kappler) era già morto.
e ribadisco che se proprio si vuole parlare di Priebke, non si può fare senza tracciare il quadro completo della situazione, e soprattutto del punto fondamentale che è: quanti avrebbero messo già la pistola e non avrebbero sparato sotto la minaccia di essere uccisi loro?
il fatto è che il processo a priebke e hass è una farsa bella e buona, al di là del fatto che siano colpevoli o meno (e ok, per me lo sono anche per i capi d'accusa dategli)
poi vogliamo dire semplicemente "erano nazisti e devono morire?" ok, nessun problema, loro assieme agli altri 30 milioni di nazisti e sostenitori di hitler del tempo. avrebbe senso processare un qualsiasi soldato semplice della wermacht? avrebbe senso processare un carceriere iraqeno ora? un soldato serbo di qualche anno fa? no, da che mondo è mondo si processano i capi, quelli che hanno dato gli ordini, gli altri sono specchietti per le allodole per tenere buona la folla.
per capirci: fosse vivo Kappler? Lo processerei e gli darei l'ergastolo che si merita. E' morto? Ha poco senso trasferire le sue responsabilità su un altro. Non è solo un discorso di forma, in tribunale ste cose contano, e il processo è stato impostato in modo assolutamente sbagliato.
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