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View Full Version : Migliori università del mondo



Galandil
27th October 2005, 12:23
Classifica stilata dal Times. Al primo posto si piazza la ben nota Harvard University, con Cambridge e Oxford al terzo e quarto posto.

I paesi europei dove c'è la + alta densità di ottime università sono Olanda, poi Francia e poi Germania.

E l'Italia? Non c'è UNA università italiana nei primi 200 posti. :nod:

A voi le conclusioni.

Alkabar
27th October 2005, 12:38
Classifica stilata dal Times. Al primo posto si piazza la ben nota Harvard University, con Cambridge e Oxford al terzo e quarto posto.
I paesi europei dove c'è la + alta densità di ottime università sono Olanda, poi Francia e poi Germania.
E l'Italia? Non c'è UNA università italiana nei primi 200 posti. :nod:
A voi le conclusioni.

Sapevo già:

Roma 256esimo posto è il nostro massimo.

Verci
27th October 2005, 13:12
avevi dubbi? :)

Wolfo
27th October 2005, 13:27
Se può rincuorarvi , abbiamo le migliori scuole dell'infanzia a lvl mondiale da molti anni ormai ....

Necker
27th October 2005, 14:29
mmh che culo wolfo!

no comunque per l'università me lo aspettavo.. complice anche la riforma del nuovo ordinamento degli studi, che ha contribuito a dare il colpo di grazia.

Peccato, i nostri atenei fino a 20 anni fa circa erano tranquillamente piazzabili fra i primi posti in quella classifica! altro che sti pseudo mongoloidi anglosassoni (USA e UK)

BlackCOSO
27th October 2005, 14:32
Anche in america ci sono regioni che regalano le lauree ? :sneer: ....

Cmq non ci vedo niente di male nel sondaggio , perche vi aspettatavate diversamente ? ( curiosita' )

Necker
27th October 2005, 14:40
Anche in america ci sono regioni che regalano le lauree ? :sneer: ....
Cmq non ci vedo niente di male nel sondaggio , perche vi aspettatavate diversamente ? ( curiosita' )

noo non regalano lauree.. almeno non penso, certo il Cepu e altri istituti super privati e supercostosi presumo si trovino + facilmente qui che là da loro.

In ogni caso il classico schema di preparazione universitaria anglosassone comprende un piano d'apprendimento molto a compartimenti stagni, cosa che di fatto poi rispecchia anche la loro amministrazione-tipo sia essa relativa ad una normale azienda o che riguardi la politica del paese intero.
Questo è per me una limitazione e un deficit.

Sakugochi
27th October 2005, 15:05
Se si parla di fondi per la ricerca/strutture ed apparecchiature a disposizione degli studenti è una classifica non giusta, giustissima. Se si parla di pura e semplice preparazione accademica è una cagata.

Kith
27th October 2005, 16:42
A voi le conclusioni.


secondo mè è colpa di Berlusconi :nod:

x4d00m
27th October 2005, 16:44
Se si parla di fondi per la ricerca/strutture ed apparecchiature a disposizione degli studenti è una classifica non giusta, giustissima. Se si parla di pura e semplice preparazione accademica è una cagata.

pienamente daccordo

Vaffaflanders
27th October 2005, 16:45
e mo manca solo che gli americuli ci vengano a dare lezioni di civiltà fu fu fu fu :rotfl:

Bortas
27th October 2005, 16:45
secondo mè è colpa di Berlusconi :nod:

Moratti kith... Moratti...

Kith
27th October 2005, 16:49
Ma la Moratti è un burattino del demonio Ilvio :nod:

Thor
27th October 2005, 16:52
è certamente colpa della Moratti se da sempre le università sono luogo di nepotismo, corruzione, stipendi faraonici e soldi dei contribuenti cacciati nel cesso.

sisi!

Sakugochi
27th October 2005, 16:56
Secondo me è un'eredità lasciata del precedente governo di centrosinistra: l'ha detto la Prestigiacomo lunedì sera su Italia1 (giuro!)

:rotfl:

Galandil
27th October 2005, 17:01
Se si parla di fondi per la ricerca/strutture ed apparecchiature a disposizione degli studenti è una classifica non giusta, giustissima. Se si parla di pura e semplice preparazione accademica è una cagata.

Mi dispiace, ma qui ti sbagli di grosso. La Harvard Un. non è che sia "figa" a livello accademico sulla base del nulla.

Negli USA, c'è un concetto di fondo: l'università lavora a stretto contatto con le aziende (il mondo del lavoro). Le università negli USA costano soldini anche di sola iscrizione.
Ora, cosa fanno le università USA serie con i soldi delle iscrizioni e con i fondi delle aziende? Assumono insegnanti con le palle quadre, che di certo non costano noccioline, assicurando di conseguenza un livello di insegnamento che è decisamente + elevato della media mondiale.

Questo si traduce in studenti più preparati di quelli che escono dalla facoltà di Merdate Inferiore.

Inoltre, negli USA la ricerca di base viene spinta e sovvenzionata non solo dallo stato, ma anche dalle stesse aziende. E ricordiamoci che la ricerca di base viene effettuata nelle università e non nelle aziende private. Dopodiché, dalla ricerca di base si effettuano ricerche + specializzate nei vari ambiti per sfociare nell'applicazione commerciale. Ma in termini di vantaggio diretto, la ricerca di base non premia chi la sovvenziona, ma dà il know-how di base per sviluppare, appunto, le ricerche specialistiche.

Per quanto riguarda l'Italia, di certo la colpa non è di questo governo. L'università italiana volge in uno stato pietoso-comatoso da decenni, la Moratti non ha fatto altro che dargli il colpo di grazia, ma il paziente università era in prognosi riservata già da tempo.

Complimenti a tutti quelli che cmq al solito devono sparare le solite vaccate per il puro gusto di flammare. :D

Sakugochi
27th October 2005, 17:09
Mi dispiace, ma qui ti sbagli di grosso...

Non mi sono spiegato bene: non è una cagata che prima sia una università americana, ma che la prima italiana sia oltre il 200esimo posto (parlando sempre ed esclusivamente di preparazione accademica)
Per ciò che riguarda le possibilità di sviluppo della ricerca ed i mezzi che possono utilizzare gli studenti in pratica ti ripeto che sono daccordissimo che le università italiane sono da terzo mondo, Moratti o non Moratti

Galandil
27th October 2005, 17:13
Non mi sono spiegato bene: non è una cagata che prima sia una università americana, ma che la prima italiana sia oltre il 200esimo posto (parlando sempre ed esclusivamente di preparazione accademica)
Per ciò che riguarda le possibilità di sviluppo della ricerca ed i mezzi che possono utilizzare gli studenti in pratica ti ripeto che sono daccordissimo che le università italiane sono da terzo mondo, Moratti o non Moratti

Saku, dai un'occhiata (penso che in rete si trovi adesso) al servizio "W la ricerca!". E guardati la parte relativa al famoso genetista italiano (in odore di Nobel da anni) richiamato in Italia e poi sbattuto via per far posto ad un coglione X.

E' questo ciò di cui parlo io. E per esperienza personale posso portare sul piatto tutta una serie di episodi lampanti in merito a incapacità della classe docente e dirigente dell'università italiana. La Moratti e il governo Berluscoioni sono solo un danno aggiuntivo.

Acheron
27th October 2005, 17:14
Mi dispiace, ma qui ti sbagli di grosso. La Harvard Un. non è che sia "figa" a livello accademico sulla base del nulla.
Negli USA, c'è un concetto di fondo: l'università lavora a stretto contatto con le aziende (il mondo del lavoro). Le università negli USA costano soldini anche di sola iscrizione.
Ora, cosa fanno le università USA serie con i soldi delle iscrizioni e con i fondi delle aziende? Assumono insegnanti con le palle quadre, che di certo non costano noccioline, assicurando di conseguenza un livello di insegnamento che è decisamente + elevato della media mondiale.
Questo si traduce in studenti più preparati di quelli che escono dalla facoltà di Merdate Inferiore.
Inoltre, negli USA la ricerca di base viene spinta e sovvenzionata non solo dallo stato, ma anche dalle stesse aziende. E ricordiamoci che la ricerca di base viene effettuata nelle università e non nelle aziende private. Dopodiché, dalla ricerca di base si effettuano ricerche + specializzate nei vari ambiti per sfociare nell'applicazione commerciale. Ma in termini di vantaggio diretto, la ricerca di base non premia chi la sovvenziona, ma dà il know-how di base per sviluppare, appunto, le ricerche specialistiche.
Per quanto riguarda l'Italia, di certo la colpa non è di questo governo. L'università italiana volge in uno stato pietoso-comatoso da decenni, la Moratti non ha fatto altro che dargli il colpo di grazia, ma il paziente università era in prognosi riservata già da tempo.
Complimenti a tutti quelli che cmq al solito devono sparare le solite vaccate per il puro gusto di flammare. :D


Uppo il buon vecchio Gala

Galandil
27th October 2005, 17:15
Uppo il buon vecchio Gala

Ma nu, se mi uppi tu nessuno mi piglia più sul serio! ç_ç

:sneer:

Acheron
27th October 2005, 17:17
t.t

Thanlis
27th October 2005, 17:20
Bon non vorrei dire ma il Politecnico di Milano costa 7XX € di prima rata + dai 300/1XXX€ di seconda rata (a seconda della fascia di reddito)... non e' mica così cheap eh

Galandil
27th October 2005, 17:22
Bon non vorrei dire ma il Politecnico di Milano costa 7XX € di prima rata + dai 300/1XXX€ di seconda rata (a seconda della fascia di reddito)... non e' mica così cheap eh

Infatti negli ultimi 6-7 anni i costi di iscrizione sono saliti alle stelle SENZA avere come controparte un miglioramento delle strutture/ricerca/didattica ecc. ;)

Sakugochi
27th October 2005, 17:25
con Cambridge e Oxford al terzo e quarto posto.

Comunque chissà come sono incazzati a Oxford!
:rotfl: :rotfl: :rotfl:

Galandil
27th October 2005, 17:26
Comunque chissà come sono incazzati a Oxford!
:rotfl: :rotfl: :rotfl:

Ora DEVONO vincere la prox gara di canottaggio vs Cambridge altrimenti rosicano come bestie. :sneer:

Thanlis
27th October 2005, 17:28
Cmq in Italia non si investe in Ricerca e Università, ovvio tutto vada a rilento
Non c'e' proprio la mentalità dell'azienda privata che finanzia l'università per portare avanti progetti da trasformare poi in prodotti da mettere sul mercato.
L'anno scorso leggevo un manifesto firmato dal Rettore del poli dove si denunciava il fatto che alcuni laboratori del politecnico dove venivano svolte ricerca, ricevuti in concessione dallo stato, erano stati rilevati da quest'ultimo per venderli lol ma che pretendete
La riforma universitaria "voleva" appunto sopperire a questa mancanza, mandare menti fresche nel mondo del lavoro... ma si so scordati che non e' da tutti fare 2X esami di Ingegneria in 3 anni, col rischio di arrivare al traguardo con una confusione diabolica in testa xche' in quei tre anni non hai avuto il tempo di smanettarci un pò sopra
Per esempio Architettura nuovo Ordinamento a Milano e' durato circa un anno... dopo che prendi laurea di primo livello hai le stesse conoscenze di un geometra con qualche nozione in + di storia dell'arte...inutile e' dir poco

Rise-the-Sky
27th October 2005, 17:55
Bon non vorrei dire ma il Politecnico di Milano costa 7XX € di prima rata + dai 300/1XXX€ di seconda rata (a seconda della fascia di reddito)... non e' mica così cheap eh

Harvard

Cost of Attendance for 2005-2006
Tuition $28,752
Health Services Fee $1,370
Student Services Fee $1,975
Room $5,148
Board $4,430
Subtotal
$41,675
Estimated Personal Expenses $2,675
Total Budget $44,350

Questo dal loro sito.
Togliamo pure tutti i dati relativi all'affitto mantenimento, cure e Co...
Rimangono $28.752 di tasse scolastiche. In € quanto fa? 24k?

Alkabar
27th October 2005, 18:31
Cmq in Italia non si investe in Ricerca e Università, ovvio tutto vada a rilento
Non c'e' proprio la mentalità dell'azienda privata che finanzia l'università per portare avanti progetti da trasformare poi in prodotti da mettere sul mercato.
L'anno scorso leggevo un manifesto firmato dal Rettore del poli dove si denunciava il fatto che alcuni laboratori del politecnico dove venivano svolte ricerca, ricevuti in concessione dallo stato, erano stati rilevati da quest'ultimo per venderli lol ma che pretendete
La riforma universitaria "voleva" appunto sopperire a questa mancanza, mandare menti fresche nel mondo del lavoro... ma si so scordati che non e' da tutti fare 2X esami di Ingegneria in 3 anni, col rischio di arrivare al traguardo con una confusione diabolica in testa xche' in quei tre anni non hai avuto il tempo di smanettarci un pò sopra
Per esempio Architettura nuovo Ordinamento a Milano e' durato circa un anno... dopo che prendi laurea di primo livello hai le stesse conoscenze di un geometra con qualche nozione in + di storia dell'arte...inutile e' dir poco


Dipende, oppure ti capita come a me che a forza di fare esami ho imparato, per pura sopravvivenza, a ragionare in modo interdisciplinare.
Cmq sottoscrivo, io che ci sono dentro in pieno: 56 esami di ingegneria per fare cosa, che ora si ripetono pure gli argomenti ????

Kappa
27th October 2005, 18:47
Sul discorso preparazione ho i miei seri dubbi che le università usa siano meglio di quelle italiane, cosi come il fatto che però siano organizzate meglio ed abbiano strutture superiori non cè dubbio, ma abbiamo problemi proprio di metodo, far uscire la gente laureata in media a 26 anni ti mette già in difetto sul mercato europeo dove la gente si laurea a 23/24. io farei uscire i ragazzi dalle superiori a 18 anni e farei gli esami a crocette come nel resto del mondo altro che...

Alkabar
27th October 2005, 19:55
Sul discorso preparazione ho i miei seri dubbi che le università usa siano meglio di quelle italiane, cosi come il fatto che però siano organizzate meglio ed abbiano strutture superiori non cè dubbio, ma abbiamo problemi proprio di metodo, far uscire la gente laureata in media a 26 anni ti mette già in difetto sul mercato europeo dove la gente si laurea a 23/24. io farei uscire i ragazzi dalle superiori a 18 anni e farei gli esami a crocette come nel resto del mondo altro che...

Concordo.

San Vegeta
27th October 2005, 20:00
Non voglio neanche pronunciarmi a quanto inadatti allo studio siano gli studenti americani, che se non gli metti davanti un laboratorio o un foglio con delle crocette gli va in tilt il cervello, figuriamoci poi se prendo sul serio una classifica stilata in base a quanti laureati trovano lavoro una volta finiti gli studi.

x4d00m
27th October 2005, 21:17
ci terrei a sottolineare come molti docenti e ricercatori americani molto blasonati sono reduci da studi in altri paesi e nn negli USA :) penso nn sia una casualita' :)

Defender
27th October 2005, 21:28
Boh il discorso più che altro è anche che le università italiane non preparano affatto al mondo del lavoro (e qua mi spiace ma quelle anglosassoni ci danno la merda alla grande), uno esce dalla facoltà che nel 90% dei casi non sa fare una beneamata fava, e il restante 10% sa fare qualcosa in più giusto perchè ha lavorato intanto che studiava.

Io ho frequentato Economia e una buona metà degli esami (e sono generoso) erano pura aria fritta e non servono assolutamente a nulla, fuorchè a mantenere i professori...

kraus
27th October 2005, 21:32
è una classifica del cazzo.

in base a quali parametri poi ?
livello medio di preparazione dei docenti ? strutture ? mah

sulle strutture posso capire ( anche se fino ad un certo punto, la mia facoltà ad esempio è completamente nuova, ristrutturata e all'avanguardia ma vabbeh, so di persone ke fanno lezione in aule fatiscenti, quindi... )
ma sulla preparazione dei docenti, ho motivo di pensare che l'italia non sia da meno a nessuno.

e guarda caso questa classifica è stata stilata da qualche burinotto del times ^^

- cico -

Alkabar
27th October 2005, 22:50
è una classifica del cazzo.
in base a quali parametri poi ?
livello medio di preparazione dei docenti ? strutture ? mah
sulle strutture posso capire ( anche se fino ad un certo punto, la mia facoltà ad esempio è completamente nuova, ristrutturata e all'avanguardia ma vabbeh, so di persone ke fanno lezione in aule fatiscenti, quindi... )
ma sulla preparazione dei docenti, ho motivo di pensare che l'italia non sia da meno a nessuno.
e guarda caso questa classifica è stata stilata da qualche burinotto del times ^^
- cico -

cico, ma l'Italia è la fossa dei leoni, chi se la cava qua se la cava ovunque, per forza .....

Galandil
27th October 2005, 23:00
Sarò acido: mi domando se qualcuno di voi prima di aprire la bocca per tentare di difendere un sistema universitario come il nostro, ridicolo e patetico, pensi per bene a quello che dice.
Tralasciando i commenti sui "burinotti del times" (il times è un giornale che vale da solo più di tutti i nostri giornali nazionali, ma tant'è), Xad afferma che "molti docenti e ricercatori americani molto blasonati sono reduci da studi in altri paesi e nn negli USA". Quindi affermi implicitamente che gli attuali docenti e ricercatori americani sono con le palle quadre in quanto all'epoca hanno studiato all'estero, e che ora sfruttano il loro know-how per insegnare negli USA. E questo implica che il loro livello di insegnamento è oscenamente superiore al nostro. O vogliamo continuare a dire "eeehhhh ma da noi, una volta..."? ;)

Tanto per ricordarvelo, il 90% e passa dei migliori laureati e/o dottorandi italiani finisce all'estero, nella maggiorparte dei casi negli USA. Ricordate la ragazza laureata in fisica che studia i superconduttori? Sta negli USA attualmente, ricerca e INSEGNA lì (e, se non ricordo male, sta proprio ad Harvard, ma su questo non ci metto la mano sul fuoco). Ha avuto un finanziamento di 4,5 milioni di dollari per una ricerca sui superconduttori. Ora, mi volete raccontare che negli USA sono così idioti da buttare così tanti soldi investendoli su una che non vale un centesimo? Credo proprio di no. E questa tizia, oltre a fare ricerca, insegna là. Capite il concetto?

Poi se volete fare del campanilismo assolutamente infondato fate pure, i giovani italiani hanno un'ottima percentuale di "capoccioni", e l'estero ce li ruba tutti. A causa sia del sistema universitario, sia di chi mantiene questo status-quo (docenti per la maggiorparte dei casi falliti ed incapaci, e che stanno lì solo a scaldare una sedia, come dice Deffo).
Oh, specifico che nelle favolette ci potete credere. Solo che questo non allontanerà questa triste ed amara verità. E cioé che facciamo parte del terzo mondo universitario. La morte civile e poi economica di ogni paese.

San Vegeta
27th October 2005, 23:10
Ti do atto che se si parla di università hai ragione, e io ho commentato pensando solo alla conoscenza acquisita.
Resta il fatto che i migliori ingegnieri degli usa sono pakistani e indiani, i migliori tecnici elettronici sono asiatici, i migliori capoccioni di fisica e matematica sono europei (molti italiani): e sai perchè? perchè è l'unico campo in cui per essere bravo devi essere bravo e non avere dei buoni insegnanti o delle buone università. Il sistema scolastico italiano è arretratissimo, paragonabile ai tempi dei greci. Ed è tanto vecchio quanto adatto a sfornare i migliori geni nella ricerca e nell'arte classica.

Poi, non vorrei tirarmela, ma non è che se un'università ha più roba delle altre, sia per questo migliore. Bologna e Pisa hanno insegnamenti e apparati informatici che per quello che gli costano in termini di soldi e conoscenze, si mettono sotto i piedi vagonate di università straniere. I nostri ricercatori fanno regolarmente progetti coi ricercatori dei MIT più blasonati, sono dati noti e comprovati.

Necker
28th October 2005, 08:58
Saku, dai un'occhiata (penso che in rete si trovi adesso) al servizio "W la ricerca!". E guardati la parte relativa al famoso genetista italiano (in odore di Nobel da anni) richiamato in Italia e poi sbattuto via per far posto ad un coglione X.
E' questo ciò di cui parlo io. E per esperienza personale posso portare sul piatto tutta una serie di episodi lampanti in merito a incapacità della classe docente e dirigente dell'università italiana. La Moratti e il governo Berluscoioni sono solo un danno aggiuntivo.


Spero non si tratti di Vezzoni... che fra l'altro è il padre di un mio compagno delle elementari ghghgh

Rise-the-Sky
28th October 2005, 09:20
Ha avuto un finanziamento di 4,5 milioni di dollari per una ricerca sui superconduttori. Ora, mi volete raccontare che negli USA sono così idioti da buttare così tanti soldi investendoli su una che non vale un centesimo? Credo proprio di no.

Cmq è una ricerca finanziata dalla difesa. Come 3/4 delle ricerche in campo di Fisica Chimica e Elettronica . Non deve essere necessariamente redditizia nel breve periodo.


A causa sia del sistema universitario, sia di chi mantiene questo status-quo (docenti per la maggiorparte dei casi falliti ed incapaci, e che stanno lì solo a scaldare una sedia, come dice Deffo).

Peccato che uno dei maggiori motivi di protesta è proprio che il contratto dei ricercatori non è a tempo indeterminato. Perchè c'è ancora gente convinta che il posto fisso sia una cosa dovuta a prescindere dai risultati (ma d'altra parte gente che è convinta che l'anno sabbatico sia una cosa buona e giusta ovviamente non è sana di mente)
Cmq per l'età media dei laureati.... inizia a far pagare 25k € di tassa annua e poi vedi come la gente si spacca il culo e non va fuoricorso perchè passa le mattine a giocare a daoc ( :shy: )

San Vegeta
28th October 2005, 09:32
c'è anche gente che lavora per mantenersi all'uni, senza pagare 25k... figuriamoci cosa deve fare dopo che mettono le tasse come in america

Galandil
28th October 2005, 10:39
c'è anche gente che lavora per mantenersi all'uni, senza pagare 25k... figuriamoci cosa deve fare dopo che mettono le tasse come in america

A proposito dei prezzi: non dimenticate che negli USA, se sei davvero uno studente CAPACE, le borse di studio equivalgono all'università gratis. Qui in Italia, se ti va bene, prima paghi (anche se in parte), poi ricevi (dopo secoli) i soldi indietro.

Vaffaflanders
28th October 2005, 10:47
Dopo averci messo al 77 posto come libertà di stampa mo ci mettono al 250esimo posto come università... non è che questi americani ci disprezzano un pochettino? :scratch:

Rise-the-Sky
28th October 2005, 11:41
A proposito dei prezzi: non dimenticate che negli USA, se sei davvero uno studente CAPACE, le borse di studio equivalgono all'università gratis. Qui in Italia, se ti va bene, prima paghi (anche se in parte), poi ricevi (dopo secoli) i soldi indietro.

A dire il vero la vera differenza è che in italia come la stragrande maggioranza delle cose le borse di studio NON sono meritocratiche.
I prerequisiti sono N esami passati (peraltro scandalosa visto che ho visto gente fuori corso da 2 anni che continuava a soddisfare i requisiti) e l'appartenenza a una fascia di reddito.

Cmq c'è anche da dire buona parte delle borse america sono offerte da aziende e spesso ci sono vincoli per un assunzione post laurea & patti di non concorrenza relativi.

Thanlis
28th October 2005, 11:59
ci sono anche le borse di studio per gli sportivi e credo che siano una delle cose migliori per promuovere lo sport (in una nazione di obesi, guardando le olimpiadi sto metodo funziona :|) e dare la possibilità a chi non e' un cervellone di frequentare università decenti/ottime anche se non ne ha i mezzi (sia economici che intellettivi :D )

Galandil
28th October 2005, 12:03
Dopo averci messo al 77 posto come libertà di stampa mo ci mettono al 250esimo posto come università... non è che questi americani ci disprezzano un pochettino? :scratch:

Il Times è inglese cmq. ^^

Leva quella foto in firma che è vomitevole. :mad:

laphroaig
28th October 2005, 12:05
ci sono anche le borse di studio per gli sportivi e credo che siano una delle cose migliori per promuovere lo sport (in una nazione di obesi, guardando le olimpiadi sto metodo funziona :|) e dare la possibilità a chi non e' un cervellone di frequentare università decenti/ottime anche se non ne ha i mezzi (sia economici che intellettivi :D )

si e se hai occasione di sentirlo ogni tanto Federico Buffa ti spiega anche come passano gli esami i campioncini:D

ci sono anche un paio di film fatti bene su binomio università-sport: The program hoop dreams e blue chips su tutti

Ladro di anime
28th October 2005, 12:38
La quasi totalità di rapporti con neo laureati o con gente che stava ancora frequentando l'università è stata alquanto squallida.

Gente che forte del frequentare l'università o di esserne uscito con un titolo di studio vuole far valere la propria ragione su quello che viene svolto, avendo alle spalle 0 esperienza lavorativa, con risultato che si ritrovano disoccupati dopo 1 mese.

Sia l'ambiente che le nozioni che vengono fornite dall'università vanno molto in conflitto con il mondo del lavoro, troppa arroganza e troppa fiducia in quello che si studia, prendendo tutto per oro colato.

Oltre il pezzo di carta l'università non mi ha mai ispirato nulla di buono.

jamino
28th October 2005, 12:54
Il Problema dell'Università in Italia è semplice:
E' l'unico posto nel mondo dove ancora non è avvenuta la rivoluzione francese.
Vigono ancora rapporti di vassallaggio (studente>dottorando>ricercatore>associato>ordinario>presidente di Dipartimento>...) e la Servitù della gleba (lavoro gratuito degli studenti). Il nobile (docente) lo è per diritto divino (contratto a tempo indeterminato a prescindere dall'effettiva validità scientifica e accademica del proprio lavoro) e questo ha implicato la assoluta mancanza di ricambio generazionale. L'Italia era l'unico paese dove si diventava ricercatori dopo i 40 anni (se ti diceva bene) e l'unico paese dove si è introdotta la flessibilità in basso attraverso gli assegni di ricerca ma non si è toccata l'inamovibilità in alto visto che i docenti continuano a restare a tempo indeterminato. Questo non ha reso più flessibile e meritocratico il sistema, di fatto ha "spostato" ulterioriormente il serbatoio di precariato ponendo sotto ricatto (autoalimentazione del sistema feudale) ancora di più gli anelli iniziali della catena.
L'Italia è l'unico paese in cui il Dottorato di ricerca di fatto è un titolo privo di qualsiasi valore e in cui diviente una sorta di area di parcheggio per i laureati. Di fatto è un'assurdo per cui lo stato investe dei soldi e delle risorse su delle persone a fondo perduto, visto che poi non avendo il modo di inserirli nel mondo accademico perde tutto l'investimento fatto. personalmente dopo la laurea ho fatto un dottorato di ricerca e ricordo perfettamente che quando nell'ambito di incotri con colleghi stanieri alla loro domanda "che farai dopo il dottorato" rispondevo non lo so posti all'nivesità non ce ne sono, loro semplicemente NON CAPIVANO la risposta perché in tutti i paesi del mondo civile chi fa un dottorato entra nel mondo accademico per "far fruttare" l'investimento che lo stato ha fatto su di lui.
Personalmente io dopo aver lavorato un'altro anno all'univesità dopo il dottorato sottoposto alle vessazioni di quei professori che ti considervano una sorta di segretario/usciere/pseudo manutentore dei loro pc ho preferito salutare tutti e provare il mondo del privato dove poi ho avuto il gran culo di ricollocarmi.
Purtroppo questo è un sistema, sopratutto in alcuni atenei più piccoli, che porta ad una selezione della futura classe docente/scientifica basata su parametri che non hanno nulla a che vedere con i meriti scientifici:
1) il censo - se non hai qualcuno che ti copre le spalle non puoi campare con le briciole che ti arrivano dall'univesità (particolarmente nelle facoltà umanistiche) briciole che tra l'altro sono "dispensate" dai docenti totalmente a loro discrezione
2) la capacità di sopportazione - l'essere sempre "sotto ricatto" alla fine premia le persone che meglio riescono a "compiacere" il loro "superiore" (tornaimo al vassallaggio). Il peccato più grande che si può compiere nell'università italiana non è l'incompetenza (come dovrebbe essere in un logo di studio e ricerca) è la "lesa maestà"
3) La mancanza di originalità - ovviamente in queste condizioni l'originalità divien peccato gravissimo. La ricerca e lo studio vanno fatte sempre nel solco della cattedra di riferimento. Qualsiasi digressione o libertà intelettuale diviene immediatamente un criterio di esclusione dal sistema.

Ecco in linea di massima nella mia esperienza personale (più o meno 10 anni di frequenazione e lavoro in ambito univesitario) questi sono criteri e modi in cui si rigenera la classe docente in Italia.

Ovviamente ci sono anche ottimi docenti e l'università può raggiungere standard di qualità altissimi, ma questo non è assolutamente dovuto al "sistema università", ma alla buona volontà ed onestà di singoli docenti e, a mio parere, un sistema il cui successo è legato esclusivamente alla buona volontà del singolo è un pessimo sistema.

Jami

x4d00m
28th October 2005, 13:04
Tralasciando i commenti sui "burinotti del times" (il times è un giornale che vale da solo più di tutti i nostri giornali nazionali, ma tant'è), Xad afferma che "molti docenti e ricercatori americani molto blasonati sono reduci da studi in altri paesi e nn negli USA". Quindi affermi implicitamente che gli attuali docenti e ricercatori americani sono con le palle quadre in quanto all'epoca hanno studiato all'estero, e che ora sfruttano il loro know-how per insegnare negli USA. E questo implica che il loro livello di insegnamento è oscenamente superiore al nostro. O vogliamo continuare a dire "eeehhhh ma da noi, una volta..."? ;)
Tanto per ricordarvelo, il 90% e passa dei migliori laureati e/o dottorandi italiani finisce all'estero, nella maggiorparte dei casi negli USA. Ricordate la ragazza laureata in fisica che studia i superconduttori? Sta negli USA attualmente, ricerca e INSEGNA lì (e, se non ricordo male, sta proprio ad Harvard, ma su questo non ci metto la mano sul fuoco). Ha avuto un finanziamento di 4,5 milioni di dollari per una ricerca sui superconduttori. Ora, mi volete raccontare che negli USA sono così idioti da buttare così tanti soldi investendoli su una che non vale un centesimo? Credo proprio di no. E questa tizia, oltre a fare ricerca, insegna là. Capite il concetto?
Poi se volete fare del campanilismo assolutamente infondato fate pure, i giovani italiani hanno un'ottima percentuale di "capoccioni", e l'estero ce li ruba tutti. A causa sia del sistema universitario, sia di chi mantiene questo status-quo (docenti per la maggiorparte dei casi falliti ed incapaci, e che stanno lì solo a scaldare una sedia, come dice Deffo).
Oh, specifico che nelle favolette ci potete credere. Solo che questo non allontanerà questa triste ed amara verità. E cioé che facciamo parte del terzo mondo universitario. La morte civile e poi economica di ogni paese.

nn sto dicendo che le strutture e gli invistimenti italiani sono migliori, sto semplicemente dicendo che le teste con le palle quadrate che tanto fanno funzionare gli USA sono per una buona percentuale STRANIERI, cioe' MAI USCITI DA UNIVERSITA' AMERICANE......semplicemente si trasferiscono negli Stati Uniti per motivi di ricerca (sicuramente come hai detto nel paese del McDonald i soldi versati in questo campo sono uno sproposito) e per motivi economici (un ricercatore o docente americano prende poco piu' del doppio di uno italiano, la differenza c'e' e come)......cioe' insomma nn e' che siccome tutti vanno negli USA significa che sia la migliore, e' semplicemente una questione economica che riguarda stipendi ed investimenti, poi e' naturale che da questi nascano ottime cose.....pero' nn possiamo dire che le loro Universita' siano cosi' sopra dal punto di vista dei "cervelli", perke' mi sembra una stupidaggine visto che ancora attingono menti da stati esteri :)

bye

Alkabar
28th October 2005, 13:50
nn sto dicendo che le strutture e gli invistimenti italiani sono migliori, sto semplicemente dicendo che le teste con le palle quadrate che tanto fanno funzionare gli USA sono per una buona percentuale STRANIERI, cioe' MAI USCITI DA UNIVERSITA' AMERICANE......semplicemente si trasferiscono negli Stati Uniti per motivi di ricerca (sicuramente come hai detto nel paese del McDonald i soldi versati in questo campo sono uno sproposito) e per motivi economici (un ricercatore o docente americano prende poco piu' del doppio di uno italiano, la differenza c'e' e come)......cioe' insomma nn e' che siccome tutti vanno negli USA significa che sia la migliore, e' semplicemente una questione economica che riguarda stipendi ed investimenti, poi e' naturale che da questi nascano ottime cose.....pero' nn possiamo dire che le loro Universita' siano cosi' sopra dal punto di vista dei "cervelli", perke' mi sembra una stupidaggine visto che ancora attingono menti da stati esteri :)
bye

Perchè una persona intelligente può aleatoriamente nascere in tutto il mondo. Ti devi soffermare sul fatto che quello sia un punto di accumulazione di grandi menti, non sul fatto che non nascono solo in america. Sostanzialmente: se le grandi menti vanno li, qualunque sia la nazionalità, evidentemente è perchè il sistema sa valutare bene le loro potenzialità. Il nostro sistema non valuta bene la nostra intelligenza, valuta solo quanti contatti e quanti intrallazzi riusciamo a creare.
Bisogna invertire la tendenza, o portarla alle estreme conseguenze.

ahzael
28th October 2005, 14:11
Perchè una persona intelligente può aleatoriamente nascere in tutto il mondo. Ti devi soffermare sul fatto che quello sia un punto di accumulazione di grandi menti, non sul fatto che non nascono solo in america. Sostanzialmente: se le grandi menti vanno li, qualunque sia la nazionalità, evidentemente è perchè il sistema sa valutare bene le loro potenzialità. Il nostro sistema non valuta bene la nostra intelligenza, valuta solo quanti contatti e quanti intrallazzi riusciamo a creare.
Bisogna invertire la tendenza, o portarla alle estreme conseguenze.

Valutare ? accumulare ? creare ? ma vi siete bevuti il cervello ?

Allora semplificando . Quanto costa creare un dottore ? diciamo circa 100K dollari . Ora , io stato americano , perche dovrei usare questi soldi per creare dottori ? semplice , non lo faccio, infatti i tanto blasonati dottori del MIT sono bravissimi, non dico niente, ma per un semplice motivo, il livello e' alto perche se lo possono permettere, in quanto devi pagare per andare all universita (e non parliamo di 600/700 euro italiani, parliamo di stipendi annuali , io pago piu di 10K euro l anno, fatevi un po i conti), se il laureando non promette bene, col cazzo che ce lo mandano i genitori all universita (motivo per cui il livello culturale medio usa e' alquanto basso). Quindi i vari college usa rimangono a numero chiuso e di alto livello, che gli frega , tanto i laureati li fanno gli altri a costo zero per il bilancio americano (bilancio americano per metterne uno, ma molti altri paesi al mondo fanno la stessa cosa).

x4d00m
28th October 2005, 14:15
Perchè una persona intelligente può aleatoriamente nascere in tutto il mondo. Ti devi soffermare sul fatto che quello sia un punto di accumulazione di grandi menti, non sul fatto che non nascono solo in america. Sostanzialmente: se le grandi menti vanno li, qualunque sia la nazionalità, evidentemente è perchè il sistema sa valutare bene le loro potenzialità. Il nostro sistema non valuta bene la nostra intelligenza, valuta solo quanti contatti e quanti intrallazzi riusciamo a creare.
Bisogna invertire la tendenza, o portarla alle estreme conseguenze.

su questo nn c'e' dubbio, ma una persona intelligente di certo nn si istruisce da sola, e' questo quello che cercavo di dire.....

Thanlis
28th October 2005, 14:55
Valutare ? accumulare ? creare ? ma vi siete bevuti il cervello ?
Allora semplificando . Quanto costa creare un dottore ? diciamo circa 100K dollari . Ora , io stato americano , perche dovrei usare questi soldi per creare dottori ? semplice , non lo faccio, infatti i tanto blasonati dottori del MIT sono bravissimi, non dico niente, ma per un semplice motivo, il livello e' alto perche se lo possono permettere, in quanto devi pagare per andare all universita (e non parliamo di 600/700 euro italiani, parliamo di stipendi annuali , io pago piu di 10K euro l anno, fatevi un po i conti), se il laureando non promette bene, col cazzo che ce lo mandano i genitori all universita (motivo per cui il livello culturale medio usa e' alquanto basso). Quindi i vari college usa rimangono a numero chiuso e di alto livello, che gli frega , tanto i laureati li fanno gli altri a costo zero per il bilancio americano (bilancio americano per metterne uno, ma molti altri paesi al mondo fanno la stessa cosa).

cmq non si possono fare paragoni tra università private e università pubbliche.
Come organizzazione il Politecnico e' una spanna sopra le altre università italiane e infatti le tasse sono più consistenti ( non che con i soldi delle tasse l'università ci possa fare molto ma alla fine tutto fa brodo per come vanno le cose )
Se prendiamo università private, l'esempio eclatante e' harvard ... per 1 studente che non ha borsa di studio sono quasi 29k$ all'anno... cioe' non son bruscolini, con 29k$ per studente pagante ci si può permettere inseganti migliori, strumentazioni all'avanguardia etc etc se poi ci mettiamo i finanziamenti di privati, ecco che molti nodi tornano al pettine.
In Italia le università si barcamenano con finanziamenti statali sempre più esigui mentre le necessità ed i servizi da erogare sono in continuo aumento... ditemi 1 pò come si può competere? (Altro discorso per Iulm, Bocconi, Luis e le altre private)

San Vegeta
28th October 2005, 15:03
Non c'è competizione tra università pubblica e università privata, c'è poco da cambiare tendenza.
In USA l'università figa è quella dove paghi tanto e che quindi si può permettere di investire sul personale, le università statali sono per i poveri (confermato da TUTTI gli studenti che ho conosciuto in america) e hanno, purtroppo, standard più bassi perchè ci lavora chi ha poche capacità o cmq chiunque accetti di essere pagato molto meno di un collega.
L'unico modo per dare più soldi alle nostre università è privatizzarle da capo a coda, che è sostanzialmente quello che ha proposto il governo 3 anni fa.
Dopo che l'han fatto, avremo una media altissima di gente ultrapreparata che MERITERA' di guadagnare un sacco di soldi, pochissimi laureati e un sacco di gente ignorante che non ha soldi per pagarsi l'università buona. Ricordate che è bastata cambiare la moneta per dimezzare gli stipendi della gente, pensate a cosa succede se gli decuplichi le tasse universitarie.

San Vegeta
28th October 2005, 15:06
Ah, giusto perchè - in questo caso - non parlo a vanvera ma ho idee che fondano su solide riflessioni, posso aggiungere che SE le aziende avessero un reale interesse nel formare personale preparato, potrebbero investire nelle università finanziandole e offrendo contratti di lavoro a studenti che sarebbero nelle condizioni ideali richieste dalle aziende "sponsor".
Ovviamente in Italia vige la regola del minor sbattimento possibile per il maggior guadagno nell'immediato, per il futuro esiste sempre la bancarotta o il far pagare agli altri le proprie colpe.

Uraner Almasy
28th October 2005, 15:23
io avevo letto che c'erano roma bologna e firenze tipo al 150° 159° e 199° posto o robe simili :O

(non ho letto tutto il thread se è stato detto amen,lo rileggete)

Thanlis
28th October 2005, 15:30
Ah, giusto perchè - in questo caso - non parlo a vanvera ma ho idee che fondano su solide riflessioni, posso aggiungere che SE le aziende avessero un reale interesse nel formare personale preparato, potrebbero investire nelle università finanziandole e offrendo contratti di lavoro a studenti che sarebbero nelle condizioni ideali richieste dalle aziende "sponsor".
Ovviamente in Italia vige la regola del minor sbattimento possibile per il maggior guadagno nell'immediato, per il futuro esiste sempre la bancarotta o il far pagare agli altri le proprie colpe.


Beh a Milano ci sono eventi organizzati direttamente dal politecnico dove per giorni interi puoi fare colloqui con aziende per entrare nel mondo del lavoro. Ovviamente tutto va preso con le pinze, nulla di sicuro o definitivo ma è un punto di partenza.
Ci sono anche dei settori del poli, tipo l'Acceleratore di Impresa, che si occupano di sviluppare progetti in collaborazione con aziende patner dove alcuni studenti vengono inseriti ( anche per tirocini e tesi )
Ma tuttavia questo in Italia e' un unicum e cmq e' abbastanza limitato... non c'e' posto per tutti gli studenti che vorrebbero farlo.

Invece se penso all'università di Bari, il vassallaggio è ancora in vigore e i docenti sono considerati dei luminari et baroni a cui è concesso tutto e di più (per esempio affiggere 1 foglietto il giorno dell'esame dove il prof comunica che ha dovuto spostarlo per impegni importanti: una conferenza o un seminario a pagamento e simili ) la situazione è quasi tragica.
Non parliamo di strutture che c'è da mettersi le mani nei capelli
Tuttavia quelli che riescono a laurearsi ( c'è una percentuale di abbandono simile a quelle delle gare di formula 1) sono dei geni... e se non lo erano lo diventano perchè con tutte le vicissitudini e i soprusi che hanno dovuto sopportare, tutti i disservizi e le ingiustizie o si diventa pazzi o si diventa geni oppure martiri:D

ahzael
28th October 2005, 15:33
cmq non si possono fare paragoni tra università private e università pubbliche.
Come organizzazione il Politecnico e' una spanna sopra le altre università italiane e infatti le tasse sono più consistenti ( non che con i soldi delle tasse l'università ci possa fare molto ma alla fine tutto fa brodo per come vanno le cose )
Se prendiamo università private, l'esempio eclatante e' harvard ... per 1 studente che non ha borsa di studio sono quasi 29k$ all'anno... cioe' non son bruscolini, con 29k$ per studente pagante ci si può permettere inseganti migliori, strumentazioni all'avanguardia etc etc se poi ci mettiamo i finanziamenti di privati, ecco che molti nodi tornano al pettine.
In Italia le università si barcamenano con finanziamenti statali sempre più esigui mentre le necessità ed i servizi da erogare sono in continuo aumento... ditemi 1 pò come si può competere? (Altro discorso per Iulm, Bocconi, Luis e le altre private)


Qui ti sbagli,le universita in questi paesi sono per la maggior parte a pagamento con cifre folli, ma mica perche vogliono avere professori migliori, ma perche ;lo stato non finanzie le universita apposta

Drugnon
28th October 2005, 15:47
Tanto per ricordarvelo, il 90% e passa dei migliori laureati e/o dottorandi italiani finisce all'estero, nella maggiorparte dei casi negli USA. Ricordate la ragazza laureata in fisica che studia i superconduttori? Sta negli USA attualmente, ricerca e INSEGNA lì (e, se non ricordo male, sta proprio ad Harvard, ma su questo non ci metto la mano sul fuoco). Ha avuto un finanziamento di 4,5 milioni di dollari per una ricerca sui superconduttori. Ora, mi volete raccontare che negli USA sono così idioti da buttare così tanti soldi investendoli su una che non vale un centesimo? Credo proprio di no. E questa tizia, oltre a fare ricerca, insegna là. Capite il concetto?
Mi sembra che quell tipa abbia avuto il finanziamento grazie ad uno studio sui superconduttori che permetterebbe di risparmiare un valore tra il 10 e il 20 % di energia elettrica......
Il bello è che si è laureata in Italia e ha fatto domanda per diventare ricercatrice, risposta: "Vuoi diventare ricercatrice da noi?? Bene questo è lo scantinato dove studierai per i prossimi 10 anni e Il tuo tozzo di pane lo riceverai a fine mese... "
Poi mi sembra che i medici in USA fanno il loro primo trapianto a circa 24 25 anni, in Italia a circa 30....

Galandil
28th October 2005, 16:20
Invece se penso all'università di Bari, il vassallaggio è ancora in vigore e i docenti sono considerati dei luminari et baroni a cui è concesso tutto e di più (per esempio affiggere 1 foglietto il giorno dell'esame dove il prof comunica che ha dovuto spostarlo per impegni importanti: una conferenza o un seminario a pagamento e simili ) la situazione è quasi tragica.
Non parliamo di strutture che c'è da mettersi le mani nei capelli
Tuttavia quelli che riescono a laurearsi ( c'è una percentuale di abbandono simile a quelle delle gare di formula 1) sono dei geni... e se non lo erano lo diventano perchè con tutte le vicissitudini e i soprusi che hanno dovuto sopportare, tutti i disservizi e le ingiustizie o si diventa pazzi o si diventa geni oppure martiri:D

Io mi inserisco nella categoria dei martiri. :gha:

Tanto per fare degli esempi, al Politecnico di Bari ci sono insegnanti che, ad appello, fanno fare l'esame a solo 30 (si avete letto bene: TRENTA) persone, e gli altri fuori dalle palle, venite al prossimo appello (e lo statuto universitario invece prevede un MINIMO di 6 appelli all'anno ai quali TUTTI gli studenti possono accedere, ogni appello in più è a discrezione del docente). Mi sono permesso di incazzarmi quando io, insieme ad altri 4, siamo stati "tagliati fuori" dall'appello di luglio, dopo essere stato dalle SEI di mattina alle UNDICI ad aspettare che il pezzo di merda si degnasse di arrivare in studio (perché manco accettava le iscrizioni sui classici fogli disponibili negli atrii), e prima di me c'erano già 33 persone, delle quali la prima aspettava lì dalle 4:30 di mattina. Rendetevi conto. E ovviamente l'ho passato prendendo un 18 (see, figurati, elettronica digitale, una materia così idiota che per prendere 30 basta studiare una settimana) sotto la minaccia del "o lo pigli ora sto 18, oppure non lo vedi mai più".

E che dire di Dispositivi Elettronici, un libro scritto dal docente, male, e che in realtà era copiato pagina pagina (con errori inseriti a random tanto per rendere le cose + divertenti) da un testo sacro dei dispositivi edito dalla McGrawHill.

E così via.
Forse in altre università italiane le cose vanno un po' (o molto) meglio, ma dalle mie parti è una pena infinita.

brumbrum
28th October 2005, 19:20
fottetevene della media pigliate tutti i voti che vi danno finitela in fretta quest'università e se son rose fioriranno.
Rodari faceva il maestro, Pasolini insegnava nelle scuole medie, non bisogna partire subito con delle professioni di spicco solo perchè si ha la laurea.
Chissenefrega delle liste.
Quel di cui si ha bisogno è di persone che si rimbocchino le maniche e si aiutino tra di loro a coltivare un'idea differente pur con pochi mezzi. Bisogna fare un viaggio verso il basso e risalire, senza tante musse, come i guerrieri che attraversavan mari e monti che se ci provassimo ora moriamo dopo mezz'ora. belin belino

Alkabar
28th October 2005, 20:24
su questo nn c'e' dubbio, ma una persona intelligente di certo nn si istruisce da sola, e' questo quello che cercavo di dire.....

Guarda la considerazione che fanno: chi ha 160 di QI capisce tutto al volo, quello che limitiamo di fare noi Americani è dare un valore a questo genere di capacità e gli diamo la possibilità di esprimere tutta la loro creatività, in più lo facciamo coordinare con tanta altra gente come lui. Spendiamo una cifra ma guadagnano 10 volte tanto.

L'Europa, che tutti criticano di sti tempi in Italia, sta cercando di seguire questo modello, che è il modello migliore, questo sicuramente rende l'america superiore a noi, non ci piove su. In Italia d'altro canto si fa la finanza creativa, quindi c'è ben poco spazio anche per delle buone menti, c'è spazio forse per i geni assoluti, forse.

Abbiamo un insegnante, estremamente capace, all'università di Cesena/Bologna, Tale Marco Chiani, che sicuramente qualcuno di voi conosce, questo professore si è fatto conoscere nel mondo accademico per aver creato una delle codifiche migliori in assoluto. L'hanno preso subito al M.I.T., non hanno perso tempo.

Alkabar
28th October 2005, 20:29
fottetevene della media pigliate tutti i voti che vi danno finitela in fretta quest'università e se son rose fioriranno.
Rodari faceva il maestro, Pasolini insegnava nelle scuole medie, non bisogna partire subito con delle professioni di spicco solo perchè si ha la laurea.
Chissenefrega delle liste.
Quel di cui si ha bisogno è di persone che si rimbocchino le maniche e si aiutino tra di loro a coltivare un'idea differente pur con pochi mezzi. Bisogna fare un viaggio verso il basso e risalire, senza tante musse, come i guerrieri che attraversavan mari e monti che se ci provassimo ora moriamo dopo mezz'ora. belin belino


Guarda io per metà sono Bulgaro, ti assicuro che in questo momento della mia vita mi sento come un barbaro che combatte con un'ascia grande quanto un uomo .... 8 ore al giorno di università più un progetto per un professore che si è fumato questa e quell'altra vita più un progetto per un ascensore per un altro esame . Non ce la faccio più, c'ho il fiatone.

Siamo rimasti in 15 contati, da 180 a 15 in 5 anni . Gli altri ? Morti per strada, o rimasti irrimediabilmente indietro. Alla faccia della selezione naturale.... per rischiare poi di trovarmi una strada sbarrata più avanti.

Ecco questa idea mi fa tanto incazzare che appena ci penso trovo di nuovo le energie per rimettermi a combattere .....

San Vegeta
29th October 2005, 03:03
In realtà la laurea in ingegnieria serve... fai l'esame di ammissione all'albo e hai la possibilità di dire "io so"... poi lo dimostri.
c'è gente che dopo aver detto "io so" ha fatto soldi senza dimostrare nulla. magari ti dice bene anche a te

Sillybee
29th October 2005, 10:40
Non trovo la classifica, vorrei vedere a che posto è la Bocconi visto che mi puzza che ci sia prima Roma...

Non è che mancano le private?

Capirai, le pubbliche con 300€ all'anno che servizi-infrastrutture-docenti potranno mai offrire? Non certo rilevanti a livello mondiale no?

Alkabar
29th October 2005, 11:23
Non trovo la classifica, vorrei vedere a che posto è la Bocconi visto che mi puzza che ci sia prima Roma...
Non è che mancano le private?
Capirai, le pubbliche con 300€ all'anno che servizi-infrastrutture-docenti potranno mai offrire? Non certo rilevanti a livello mondiale no?

Ingegneria di Bologna è pubblica, e ha risultati a livello mondiale.
La smettiamo di sparare minchiate pls ?

Galandil
29th October 2005, 14:15
Non trovo la classifica, vorrei vedere a che posto è la Bocconi visto che mi puzza che ci sia prima Roma...
Non è che mancano le private?
Capirai, le pubbliche con 300€ all'anno che servizi-infrastrutture-docenti potranno mai offrire? Non certo rilevanti a livello mondiale no?

Lo sai cos'erano la Bocconi, la Luis, ecc. PRIMA dell'avvento dei vari CEPU, Universitalia, e compagnia? Dai, che ce la puoi fare. :D

Galandil
29th October 2005, 14:17
In realtà la laurea in ingegnieria serve... fai l'esame di ammissione all'albo e hai la possibilità di dire "io so"... poi lo dimostri.
c'è gente che dopo aver detto "io so" ha fatto soldi senza dimostrare nulla. magari ti dice bene anche a te

Guarda che non tutti sono spinti solo dalla voglia di fare soldi, eh.

Io personalmente sarei ben lieto di guadagnare all'anno solo €30.000 ed essere un Feynman piuttosto che guadagnare all'anno €10.000.000 ed essere un idiota qualsiasi.

In Italia invece è vero il contrario nel 95% dei casi. :D

Alkabar
29th October 2005, 14:58
Guarda che non tutti sono spinti solo dalla voglia di fare soldi, eh.
Io personalmente sarei ben lieto di guadagnare all'anno solo €30.000 ed essere un Feynman piuttosto che guadagnare all'anno €10.000.000 ed essere un idiota qualsiasi.
In Italia invece è vero il contrario nel 95% dei casi. :D

Gradi intermedi niente ? Essere uno normale che guadagna abbastanza da stare bene potrebbe essere interessante come prospettiva. Minima.

Galandil
29th October 2005, 15:01
Gradi intermedi niente ? Essere uno normale che guadagna abbastanza da stare bene potrebbe essere interessante come prospettiva. Minima.

Parlavo di scelte personali del tipo "se ti venissero proposte queste 2 alternative, quale sceglieresti?".

Chiaro che poi, negli USA, un Feynman non è che fa il morto di fame, eh.

Taro Swarosky
29th October 2005, 15:07
si ma un link?

Galandil
29th October 2005, 15:09
si ma un link?

Comprati l'ultimo numero della rivista. :gha:

Sillybee
29th October 2005, 15:44
Ingegneria di Bologna è pubblica, e ha risultati a livello mondiale.
La smettiamo di sparare minchiate pls ?

Infatti non è fra le prime 250...

Cmq come fai a dirlo? C'è un metro di misura dei risultati delle Università? Illuminami.

Io le giudico in base all'efficacia con cui inseriscono i laureati nel mondo del lavoro, poi se tu hai un'altro metro dimmi pure.

Se parliamo di infrastrutture, tecnologie a disposizione degli studenti, etc, con 300€ all'anno ti permetti al max i banchi di legno stile superiori.





Lo sai cos'erano la Bocconi, la Luis, ecc. PRIMA dell'avvento dei vari CEPU, Universitalia, e compagnia? Dai, che ce la puoi fare.

No, però prego, di la stronzata che ti rido in faccia. (cos'è la Luis?)

Alkabar
29th October 2005, 15:57
Infatti non è fra le prime 250...
Cmq come fai a dirlo? C'è un metro di misura dei risultati delle Università? Illuminami.
Io le giudico in base all'efficacia con cui inseriscono i laureati nel mondo del lavoro, poi se tu hai un'altro metro dimmi pure.


Nessuna delle università italiane compare tra le prime 250, la Bocconi meno che meno e costa decisamente troppo.

Il metro di misura per i risultati di una università sono le pubblicazioni dei docenti . E delle pubblicazioni di ingegneria è difficile che siano fuffa.

Il metro di misura per la Qualità dell'università sono invece le infrastrutture offerte agli studenti. Ecco: Bologna non offre un gran che di infrastrutture, ma dal livello umano abbiamo quasi sempre gente conosciuta a livello internazionale. Perchè non sono in america ? Perchè tanto li chiamano di continuo e li pagano per parlare, che gli frega a loro di andare a insegnare all'estero, pare che a Bologna i conti li sappiano fare ....



Se parliamo di infrastrutture, tecnologie a disposizione degli studenti, etc, con 300€ all'anno ti permetti al max i banchi di legno stile superiori.
No, però prego, di la stronzata che ti rido in faccia. (cos'è la Luis?)

2000 € l'anno Bologna.

Thanlis
29th October 2005, 16:06
Infatti non è fra le prime 250...
Cmq come fai a dirlo? C'è un metro di misura dei risultati delle Università? Illuminami.
Io le giudico in base all'efficacia con cui inseriscono i laureati nel mondo del lavoro, poi se tu hai un'altro metro dimmi pure.
Se parliamo di infrastrutture, tecnologie a disposizione degli studenti, etc, con 300€ all'anno ti permetti al max i banchi di legno stile superiori.


La classifica stilata dal Times si basa su altri criteri:

Teaching assesment: Valutazione degli insegnamenti
Research assessment: Valutazione sulle ricerche condotte
entry starndards: entrate standard
Student-staff ratio Rapporto Studenti/staff
Library/computing spend: spesa per librerie/attrezzature informatiche
Facilities spend: Spesa per le strutture
Good honours: Questo dovrebbe riferirsi al numero di studenti usciti da quella università che ricoprono ruoli di importanza elevata ( presidenti degli stati uniti/premi nobel/etc)
Graduate prospects: prospettive per i laureati di inserimento nel mondo del lavoro
Completion: percentuale di iscritti che si laureano


Capisci che la gran parte del giudizio si basa sulla quantità di soldi che una certa università spende annualmente per migliorare il servizio offerto agli iscritti. Ovviamente non possiamo competere
Forse l'unica che potrebbe competere come qualità degli studi e quantità degli investimenti sarebbero la Normale e la Sant'Anna di Pisa, ma aimè sono realtà troppo piccole da paragonare ad Harvard... certo da queste prestigiose università fuoriescono fior fiore dei ricercatori italiani ( se pensiamo a Fermi ... )

ahzael
29th October 2005, 17:59
2000 € l'anno Bologna.

per quel che so io in italia e' ancora a fasce, chi piu chi meno.

Kolp
29th October 2005, 19:04
in italia la normale di pisa è indubbiamente una delle università migliori del mondo.

Bocconi e LUISS secondo me sono più o meno alla pari (da quello che ho sentito informandomi), la Bocconi è in fase calante, la LUISS in fase crescente al momento. io personalmente ho scelto la Bocconi, perchè preferisco Milano a Roma.

Sillybee
29th October 2005, 19:11
La classifica stilata dal Times si basa su altri criteri:
Teaching assesment: Valutazione degli insegnamenti
Research assessment: Valutazione sulle ricerche condotte
entry starndards: entrate standard
Student-staff ratio Rapporto Studenti/staff
Library/computing spend: spesa per librerie/attrezzature informatiche
Facilities spend: Spesa per le strutture
Good honours: Questo dovrebbe riferirsi al numero di studenti usciti da quella università che ricoprono ruoli di importanza elevata ( presidenti degli stati uniti/premi nobel/etc)
Graduate prospects: prospettive per i laureati di inserimento nel mondo del lavoro
Completion: percentuale di iscritti che si laureano
Capisci che la gran parte del giudizio si basa sulla quantità di soldi che una certa università spende annualmente per migliorare il servizio offerto agli iscritti. Ovviamente non possiamo competere
Forse l'unica che potrebbe competere come qualità degli studi e quantità degli investimenti sarebbero la Normale e la Sant'Anna di Pisa, ma aimè sono realtà troppo piccole da paragonare ad Harvard... certo da queste prestigiose università fuoriescono fior fiore dei ricercatori italiani ( se pensiamo a Fermi ... )


Se i criteri sono quelli è impossibile che un'Università Italiana figuri fra le migliori al mondo (i criteri sono giusti, per carità).

Non mi aspettavo Roma al primo posto, pensavo che le piccole realtà private + ordinate e con meno studenti ma + seguiti fossero avvantaggiate in una classifica del genere, ma mi sbagliavo.

La mia ex si è laureata a Oxford, è un pochetto diverso l'effetto di una laurea del genere rispetto a una presa in Italia...:gha:

Acheron
29th October 2005, 20:04
bho io ho letto che su un quotidiano che Firenze sta al 199 posto quindi qualcuno mente lol

Tanek
29th October 2005, 20:29
Beh a Milano ci sono eventi organizzati direttamente dal politecnico dove per giorni interi puoi fare colloqui con aziende per entrare nel mondo del lavoro. Ovviamente tutto va preso con le pinze, nulla di sicuro o definitivo ma è un punto di partenza.
Ci sono anche dei settori del poli, tipo l'Acceleratore di Impresa, che si occupano di sviluppare progetti in collaborazione con aziende patner dove alcuni studenti vengono inseriti ( anche per tirocini e tesi )
Ma tuttavia questo in Italia e' un unicum e cmq e' abbastanza limitato... non c'e' posto per tutti gli studenti che vorrebbero farlo.
Invece se penso all'università di Bari, il vassallaggio è ancora in vigore e i docenti sono considerati dei luminari et baroni a cui è concesso tutto e di più (per esempio affiggere 1 foglietto il giorno dell'esame dove il prof comunica che ha dovuto spostarlo per impegni importanti: una conferenza o un seminario a pagamento e simili ) la situazione è quasi tragica.
Non parliamo di strutture che c'è da mettersi le mani nei capelli
Tuttavia quelli che riescono a laurearsi ( c'è una percentuale di abbandono simile a quelle delle gare di formula 1) sono dei geni... e se non lo erano lo diventano perchè con tutte le vicissitudini e i soprusi che hanno dovuto sopportare, tutti i disservizi e le ingiustizie o si diventa pazzi o si diventa geni oppure martiri:D
Uppo :)

Soprattutto l'ultima parte sul martire lol :sneer:

Mikaell
30th October 2005, 00:26
io ho trovato questo: top 500 (http://ed.sjtu.edu.cn/rank/2005/ARWU2005TOP500list.htm)
quelle messe meglio in ita pare siano roma milano e pisa
se ne ho saltate alcune chiedo venia :angel:

Tanek
30th October 2005, 01:47
In quella lista non compaiono i vari politecnici :)

San Vegeta
30th October 2005, 02:34
Guarda che non tutti sono spinti solo dalla voglia di fare soldi, eh.
Io personalmente sarei ben lieto di guadagnare all'anno solo €30.000 ed essere un Feynman piuttosto che guadagnare all'anno €10.000.000 ed essere un idiota qualsiasi.
In Italia invece è vero il contrario nel 95% dei casi. :D

io sarei ben lieto di guadagnare 20.000, come vedi sono molto meno pretenzioso di te, ma forse è solo perchè non sono laureato :)

Sillybee
30th October 2005, 12:44
Al di la del rispetto e del titolo che una laurea nobile implica preferisco guadagnarmelo grazie al carisma, alla fiducia che ispiro nel prossimo e all'onestà... e soprattutto dimostrando sul campo quel che valgo.

Al di la di questo sottolineo che i migliori uomini che conosco non sono laureati, mentre molti altri che sbandierano lauree a dx e a manca non valgono un cazzo:angel:
Esisteranno sicuramente delle eccezioni, ma nella mia personale esperienza NO:D

ahzael
30th October 2005, 13:06
Al di la del rispetto e del titolo che una laurea nobile implica preferisco guadagnarmelo grazie al carisma, alla fiducia che ispiro nel prossimo e all'onestà... e soprattutto dimostrando sul campo quel che valgo.
Al di la di questo sottolineo che i migliori uomini che conosco non sono laureati, mentre molti altri che sbandierano lauree a dx e a manca non valgono un cazzo:angel:
Esisteranno sicuramente delle eccezioni, ma nella mia personale esperienza NO:D


ti uppo su tutta la linea (tranne che sullo sbandierare la lurea a destra :nono: )

Molti laureati non sono altro dei gradassi certificati, prima di ora, io lavoravo e studiavo, lavoravo, facevo le stesse cose per cui ora mi tocca studiare 8 ore al giorno, solo che ero "un tecnico come gli altri" , quindi ho mandato tutti a cagare e mi sono messo a studiare full time, quindi invece di metterci 10 anni ce ne metto 5 , ovviamente prendendo i miei 1000 euro in meno al mese, ma alla fine sticazzi, non posso arrivare a 40 anni con la classifica di SUPER MEGA TECNICO DELLE RETI NON LAUREATO, sopratutto in italia dove il lavoro e' la cosa piu precaria che esista, persino piu del pandino

Glasny
30th October 2005, 21:26
Boh sta classifica è una trovata commerciale, esistono le vere classifiche basate sul numero di pubblicazioni prodotte, e non siamo certo al 205esimo posto... poi vabbeh io studio a Pisa(informatica) magari è un eccezione, cmq non sono alla normale(anche se i normalisti studiano cmq ai nostri corsi poi hanno delle materie in più). Ho sentito storie di degrado delle università del sud ed è per questo che sono andato via di casa a 18 anni per studiare qui a Pisa. I professori non si comportano male anzi, fanno il loro dovere e anche di più, poi quando a spiegarmi una materia è il tizio che l'ha inventata fa sempre piacere :P

Per quanto riguarda la borsa di studio, se hai i requisiti di reddito e di merito, qui ti danno vitto, alloggio, e qualche 1000 euro l'anno. Inoltre nel 90% dei corsi non è richiesto acquistare nessun libro di testo, anzi i professori fanno dei libri che sono una specie di raccolta di appunti, e che vengono stampati dal servizio editoriale universitario e venduti a prezzo di costo(infatti costano pochissimo).

Qualche anno fa abbiamo dato un'occhiata alla classifica, avevamo matematica al primo posto nella classifica mondiale, informatica al terzo e prima in europa. Se così tanti italiani trovano lavoro all'estero è perchè è un'università che non fa fare gli esami a crocette ma pretende che uno comprenda davvero gli argomenti che sta studiando. Ho molti amici che sono andati nelle università estere per 1 anno grazie al progetto erasmus al solo scopo di passare gli esami difficili facendo un bel quiz tipo l'esame della patente.

Thanlis
30th October 2005, 22:00
Ho molti amici che sono andati nelle università estere per 1 anno grazie al progetto erasmus al solo scopo di passare gli esami difficili facendo un bel quiz tipo l'esame della patente.




up :rotfl: :rotfl:

Alkabar
30th October 2005, 23:32
Boh sta classifica è una trovata commerciale, esistono le vere classifiche basate sul numero di pubblicazioni prodotte, e non siamo certo al 205esimo posto... poi vabbeh io studio a Pisa(informatica) magari è un eccezione, cmq non sono alla normale(anche se i normalisti studiano cmq ai nostri corsi poi hanno delle materie in più). Ho sentito storie di degrado delle università del sud ed è per questo che sono andato via di casa a 18 anni per studiare qui a Pisa. I professori non si comportano male anzi, fanno il loro dovere e anche di più, poi quando a spiegarmi una materia è il tizio che l'ha inventata fa sempre piacere :P
Per quanto riguarda la borsa di studio, se hai i requisiti di reddito e di merito, qui ti danno vitto, alloggio, e qualche 1000 euro l'anno. Inoltre nel 90% dei corsi non è richiesto acquistare nessun libro di testo, anzi i professori fanno dei libri che sono una specie di raccolta di appunti, e che vengono stampati dal servizio editoriale universitario e venduti a prezzo di costo(infatti costano pochissimo).
Qualche anno fa abbiamo dato un'occhiata alla classifica, avevamo matematica al primo posto nella classifica mondiale, informatica al terzo e prima in europa. Se così tanti italiani trovano lavoro all'estero è perchè è un'università che non fa fare gli esami a crocette ma pretende che uno comprenda davvero gli argomenti che sta studiando. Ho molti amici che sono andati nelle università estere per 1 anno grazie al progetto erasmus al solo scopo di passare gli esami difficili facendo un bel quiz tipo l'esame della patente.


non so più che dire a sto punto. Prendo per vero quello che dici, però non capisco come facciamo a essere messi male secondo alcune statistiche e bene per altre.

rustyangel
30th October 2005, 23:41
non so più che dire a sto punto. Prendo per vero quello che dici, però non capisco come facciamo a essere messi male secondo alcune statistiche e bene per altre.

La politica entra anche in questo...

Alkabar
31st October 2005, 00:12
La politica entra anche in questo...

può essere. Ma allora perchè tutti i professori di tutte le facoltà scientifiche stanno incazzati per lo stato improbabile del supporto alla ricerca e allo sviluppo in Italia ? Cioè ci sarà un motivo, faccio fatica a pensare che un Falcesecca (presidente associazione Marconi mica fuffa) sia un cretino che non capisce come va il suo paese ....

San Vegeta
31st October 2005, 11:34
Hanno ragione a essere incazzati. Tu hai mai visto come funziona l'appalto per chiedere fondi per un progetto?
Dei tizi hanno un'idea figa, gli servono soldi, tempo e risorse umane per metterla in pratica. Vanno da uno che potrebbe aiutarli e questo di solito cheide di essere messo in mezzo al progetto solo per fare il figo, quindi sono soldi in più da chiedere. Poi gonfiano la richiesta, e siccome siamo in Italia, dicono che ci vorrà un sacco di tempo. Ecco che i fondi, già esigui, non bastano e la gente non riesce a fare ricerca.
Meno male che esistono i laureandi, gli fai fare tutto a loro e ti prendi il merito!

Glasny
31st October 2005, 12:38
Boh secondo me quelli incazzati sono quelli a cui sono stati negati i fondi per una ragione o un altra.. il dipartimento di informatica dove vado spesso sta proprio sopra i laboratori dell'INFN(istituto nazionale di fisica nucleare), a volte mi spaventa passare di lì :D

Scherzi a parte, quando entro in dipartimento ci sono le pareti tappezzate di progetti scientifici oltre alle varie offerte di master, molti di portata internazionale. Alla fine cmq han dato ai fisici dei bei laboratori in cui divertirsi col plutonio e a noi informatici dei progetti a cui lavorare(non mi viene il nome dell'ultimo che ho visto.. era cmq di portata europea), certo non ci sono i fondi stellari della ricerca usa, infatti spesso ricercatori che qui stanno parcheggiati per pochi spiccioli al mese a fare pubblicazioni, in usa ricevono milioni di dollari di fondi, ma dire che siamo nel terzo mondo come ricerca è il solito luogo comune che non va preso per vero...

Il problema vero della ricerca è la mancanza di massici investimenti da parte dello stato, per cui la ricerca scientifica in Italia (e non solo) è limitata all'iniziativa dei privati, e quindi finalizzata alla realizazzione di prodotti di mercato e non all'allargamento della conoscenza.

Necker
31st October 2005, 12:58
5 pagine raga... è cosi difficile dire che siamo..... pacchi :D ?!?!?!