Sturm Brightblade
30th October 2005, 15:10
L'Elfo entrò nella sala solitamente adibita alla riunione in Conclave dei Maghi più importanti e potenti dell'Ordine dell'Alta Stregoneria. Quella sala aveva visto e conosciuto molti Maghi, aveva ascoltato cose perfino antecedenti al Cataclisma, le sue mura conoscevano gran parte della storia su Krynn. Quella volta non era stato invitato per un Conclave, quella volta fu Lei, quella Veste Rossa a chiamarlo in un posto cosi insolito ed ovviamente appartato.
Faelyn lo vide avvicinarsi, lei stava osservando con sguardo sperduto la magica pozza d'acqua di fronte, vide il suo riflesso su di essa.
<<Faelyn...>> esordì con voce calma Thenyl
<<Thenyl...grazie per essere venuto!>> La maga si destò dal suo stato di immobilità per avvicinarsi all'Elfo come se lo stesse aspettando da molto tempo.
<<Ho un sogno Thenyl, un sogno che finalmente potrò raggiungere, se il destino sarà dalla mia parte andrà tutto come previsto senza nessun problema...>> Faelyn fece una pausa voltandosi, mentre l'Elfo sembrava ascoltare pronto ad attendersi una lieta notizia.
<<Viaggerò nel tempo Thenyl...mi si presenterà a breve l'occasione, devo solo coglierla al momento giusto! Sono venuta quasi per caso in possesso degli appunti lasciati dal Maestro Rivercry necessari per l'attuazione del rituale per il viaggio nel tempo...li ho presi dal suo studio...li userò per ciò che ho intenzione di fare>>
L'Elfo stava per replicare quando.
<< So benissimo che non avrei dovuto farlo! ma ho dovuto...non potevo fare altrimenti...
viaggierò indietro nel tempo, fino all'Era di Istar, osservero le antiche Torri dell'Alta Stregoneria nel loro splendore prima che la follia del Sommo Sacerdote le divorasse, Daltigoth, Losarcum, Istar! avrò tante di quelle risposte che sempre ho cercato a proposito di quel periodo amico mio...>>
<<Tutto ciò è molto pericoloso! viaggiare nel tempo, sempre che tu riesca a farcela, non è cosa da poco, e tu lo sai bene!>> La Veste Bianca rispose mostrandosi esterefatta e decisamente in disaccordo.
<<Ho calcolato ogni cosa Thenyl, normalmente non sarei in grado di effettuare quel genere di incantesimo come sappiamo bene entrambi, ma so di una prossima congiunzione astrale unitamente ad un particolare allineamento delle Tre Lune, che potrà fare al caso mio. Si svilupperà su tutto Krynn una maggiore quantità di energia magica, proprio come quando avviene La notte dell'Occhio, dovrò solo cogliere l'attimo giusto e trarre maggiore forza da essa. Con un po di fortuna e se Lunitari non mi abbondonerà proprio in quel momento ce la farò!>> Gli occhi della Maga scintillarono sognanti.
<<E se dovessi fallire?...hai pensato a questo? che cosa ne sarà dell'Accademia? del tuo posto a Wayreth! delle tue responsabilità>> domandò Thenyl visibilmente cupo e preoccupato.
Faelyn si voltò di nuovo a guardarlo, il suo volto si addolcì come mai Thenyl vide fino a quel momento. <<So di lasciare in buone mani, nelle tue mani, i miei doveri verso L'Accademia>>.
<<No...non posso, non posso e non voglio accettare questa evenienza>> Era evidente agli occhi di Faelyn che la Veste Bianca tentasse forse in questo modo di dissuaderla dal suo intento. Sapeva che non sarebbe stato facile convincerlo ad accettare il suo gesto, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa purchè ci riuscisse, aveva bisogno di un ultimo favore.
<<Ho sempre dato tutta me stessa per l'Ordine, senza nessun rimpianto si intende, fin da quando muovevo i primi passi nella Magia, adesso voglio delle risposte ed ora che finalmente ho la possibilita' di averle non far si che mi siano negate te ne prego...non negarmi la realizzazione del mio sogno. Starò ben attenta a non intralciare gli eventi, sarò come una piccola goccia d'acqua in un oceano contro corrente.>> Fu l'ultimo tentativo disperato della Maga di aggiudicarsi la complicità di Thenyl, il risultato fortunatamente per lei fu quello sperato.
<<Ci sono due cose che puoi fare per me Thenyl, la prima è recarti dal Maestro Gylien e lasciargli questo libro da parte mia, se mai qualcosa dovesse andare storto, sarà più utile nelle sue mani piuttosto che rinchiuso nel passato.>> Faelyn estrasse il libro di incantesimi dalla copertina nera come la notte sul quale da anni studiava quotidianamente, il Tomo di Berengario appartenuto all'omonimo Mago molti anni addietro.
<< Ma tu...tu come farai?>> domandò l'Elfo
<<Ho già provveduto a fare una copia dei miei incantesimi non temere, ma il Libro in se è un oggetto troppo prezioso per portarlo con me in questo viaggio...>>
Thenyl annui mostrando di aver inteso, avrebbe aiutato la Maga nel modo migliore che avrebbe potuto fare. Lui nutriva poche speranze di vederla tornare indietro, dopotutto, avrebbero dovuto verificarsi condizioni analoghe anche in quel tempo per permettere a Faelyn di tornare indietro e questo avrebbe potuto significare attendere mesi, forse anni, e in quell'epoca per un Mago non era vita facile. Il Sommo Sacerdote si serviva di Maghi Rinnegati in una vera e propria caccia ai Maghi del Conclave, i più fortunati avevano con se le protezioni necessarie per evitare la lettura del pensiero, e Thenyl sperò che la Veste Rossa avesse già pensato alle precauzioni del caso.
<<Porta questa lettera al Gran Maestro, ma solo dopo che sarò partita Thenyl, non prima mi raccomando.>> L'Elfo prese con cura la delicata pergamena limitandosi a guardare la Maga.
[CONTENUTO DELLA PERGAMENA]
Stimato Maestro Rivercry, nel momento stesso in cui Thenyl vi consegna questa lettera sarò nella migliore delle ipotesi molto distante da voi. Nel caso peggiore, non abbiate di che temere, la mia scomparsa non porterà gravi conseguenze.
Vi ho detto spesso quanto io vi ammiri, ma credo di non aver mai speso troppe parole a riguardo, forse per timore di apparire ciò che non sono, ma vorrei che sapeste che siete stata per me una importante guida ed un punto fermo di riferimento. Le vostre qualità mi hanno portata a fidarmi di voi come di pochi altri, e vi siete guadagnato il mio rispetto e la mia fiducia fin quasi da subito. Ho cercato di appoggiarvi nella difficile gestione dell'intero Ordine, e di questo vado fiera, spero che anche voi abbiate apprezzato il mio sincero impegno messo nel mio lavoro. Arriverò al dunque perchè so che non amate i convenevoli ed aggiungo, per fortuna. Ho avuto accesso ai vostri appunti necessari per il viaggio nel tempo. Ho commesso un azione per la prima volta al di fuori delle mie competenze e di questo non me ne vanto, come potrei? Non avevo intenzione di tradire la vostra fiducia con questo gesto, quanto piuttosto di assecondare la mia voglia di verità anche a costo alto. Nel momento stesso in cui decisi di sottopormi alla Prova mi votai completamente alla Magia, ad oggi non è cambiato nulla Maestro, mi sento ancora in grado di correre un altro rischio pur di poter vivere una storia passata del nostro ordine cosi delicata come quella nell'Era di Istar. Si, avete capito bene Maestro, se tutto è andato come previsto, mi trovo esattamente all'epoca del Sommo Sacerdote, esplorerò Istar, ammirerò le antiche Torri prima della loro distruzione e vedrò da vicino, con i miei occhi la situazione che vivevano i nostri fratelli Maghi a quel tempo. Non chiedo altro dalla mia vita, non chiedo nient'altro che questa conoscenza. Ho atteso una particolare condizione astrale per poter tentare l'incantesimo, dovrò attendere che si verifichino le stesse condizioni nel tempo dove mi trovo adesso. Non so ancora quanto dovrò aspettare, mesi, anni forse non si verificherà più, ma mi riterrò fin troppo fortunata se dovessi sopravvivere al lancio dell'incantesimo. Se non dovessi trovare il modo per tornare Maestro, credo che sarò orgogliosa di combattere e anche di morire in difesa delle antiche Torri. Credo che come capitolo finale della mia esistenza non possa esserci di meglio.
Auguro a voi Maestro Rivercry che le Lune vi proteggano sempre e che possiate guidare per gli anni a venire, che forse non potrò mai vedere, l'Ordine per cui noi tutti viviamo.
La vostra fedele Consigliera, Faelyn Wyndil
[FINE]
<<C'è qualcos'altro che posso fare per te Faelyn riguardo al rituale?>> domandò il Bianco
Faelyn rimase a guardarlo qualche istante, immaginò che dovesse essere il suo ultimo tentativo di starle accanto anche solo per farle cambiare idea, ma si limitò a ricambiargli un sorriso. <<E' tutto pronto, devo solo attendere il momento opportuno, grazie Thenyl...grazie ancora>>
L'Elfo si voltò e lasciò la stanza in completo silenzio. Faelyn poteva avvertire l'ansia e la preoccupazione proveniente dalla Veste Bianca allontanarsi lentamente con lui.
Adesso che era sola, dietro la sua maschera di convinzione furono i suoi dubbi a logorarla per le ore successive. Conosceva benissimo i rischi che correva, ma era troppo tardi per tirarsi indietro.
<<Addio amico mio...>> Faelyn abbandonò la stanza conscia della possibilità di non rivederla mai più.
Un bagliore accecante, un forte rumore simile ad un tuono nella tempesta, alcuni attimi interminabili di sbandamento e finalmente sentì di nuovo i suoi piedi sulla terra ferma.
Dopo un primo momento di incredulità Faelyn aprì gli occhi, era viva e non si trovava più nel posto che aveva lasciato, l'incantesimo era riuscito. Era riuscita a compiere quel viaggio che da anni aspettava, i suoi occhi iniziarono a guardarsi attorno nella speranza di potersi orientare. Era in una stanza dall'aspetto vagamente cilindrico, un silenzio innaturale permetteva alla Maga di sentire forte e chiaro il proprio battito cardiaco accellerato per la forte emozione. Quella stanza aveva qualcosa di familiare, come se avesse passato molto tempo in questo luogo anche se non riusciva a ricordare la disposizione dei mobili, degli oggetti, dei libri che si trovavano la dentro. Decise di affacciarsi alla finestra, gli fornì una chiara risposta. Si trovava nella Torre di Daltigoth, il paesaggio all'esterno era pressochè rimasto immutato a distanza di tutti quegli anni anche dopo la caduta della montagna di fuoco.
<<Ma dove sono tutti quanti?, dove sono i Maghi?>> chiese tra se Faelyn
Osservando meglio la stanza, Faelyn notò oggetti presumibilmente magici di grande valore, oggetti dimenticati sotto le macerie di quella Torre che di li a poco sarebbe state distrutta, non aveva tempo di soffermarsi adesso, li avrebbe esaminati più tardi, non appena avrebbe parlato con il Maestro della Torre. Un lamento soffocato venne da fuori una delle porte della stanza, una voce femminile appariva sofferente. Faelyn corse ad aprire la porta, ai suoi piedi una giovane ragazza, un apprendista pensò, uno dei pochi di quel tempo in quanto non erano in molti in quel periodo a voler intraprendere le strade della Magia proprio a causa delle persecuzioni del Sommo Sacerdote. Aveva una caviglia dolorante, forse fratturata e sembrava non potersi muovere.<<Dunque c'è ancora qualcuno!>> esclamò Faelyn come rassicurata.
La giovane ragazza però perse i sensi.
Quel silenzio iniziava ad essere pesante, forse iniziava ad essere troppo eloquente nella mente della Maga. Lei sapeva, che le Torri dell'Alta Stregoneria furono fatte evaquare poco prima della loro esplosione, e l'assenza di qualsiasi rumore e di qualsiasi persona tranne quella sfortunata apprendista iniziava a metterla a disagio. Qualcosa doveva essere andato storto, l'incantesimo era riuscito ma era stata portata indietro nel tempo non esattamente nel momento in cui voleva. Faelyn si chinò sul corpo della giovane Apprendista, non aveva le energie e forse il tempo necessario per tentare un nuovo viaggio nel tempo e non avrebbe voluto lasciare da sola la ragazza, ormai era troppo tardi per qualsiasi azione.
Volse il volto della giovane verso di se scostandole una ciocca bionda di capelli dalla fronte, le ricordava incredibilmente lei stessa molti anni fa quando si presentò timidamente davanti alla prima scuola di Magia. Gli occhi della Maga si contrassero appena e ben presto furono carichi di lacrime. Iniziò a parlare, la sua voce era forzatamente salda nonostante i suoi occhi stentassero a contenere le lacrime. <<Non temere giovane apprendista, quest'oggi subiremo una sconfitta, una sconfitta...che non dimenticheremo mai, ma anche se non puoi sentirmi adesso, sappi che un giorno ci rialzeremo! Devi credermi, questa Torre, tutte le torri, verranno ricostruite e....>> era difficile continuare, la gola le faceva male. <E torneremo proprio come tanti anni fa da quest'oggi, ci saranno molti nuovi giovani come te che torneranno a studiare la Magia e che le daranno continuità per sempre...te lo prometto ragazza mia, questa è una promessa...>> Faelyn avvicinò il suo volto a quello della ragazza stringendola con forza. Il suo ultimo pensiero andò a tutti quei Maghi che aveva conosciuto nel suo tempo, e che riteneva ormai fidati compagni. Loriana, Thenyl, Avatar, Zaphrim, Sath, Jamira, Maestro Rivercry...amata Maestra Lilunyel...furono alcuni dei nomi che le mura delle Torri ascoltarono venir fuori dalle labbra della Maga. <<E' tutto nelle vostre mani...>>
In quello stesso istante, Khadar, l'allora Maestro della Torre di Daltigoth distrusse la Torre dell'Alta Stregoneria per evitare di lasciarla cadere nelle mani delle popolazioni sobillate dalla follia del Sommo Sacerdote. Al suo interno, morirono una giovane apprendista dal nome sconosciuto ed una Veste Rossa venuta dal futuro, Faelyn Wyndil.
In seguito, il Sommo Sacerdote chiese ai Maghi di non distruggere nessun altra Torre e di ritirarsi a Wayreth, temeva i flussi magici scaturiti dall'esplosioni di quest'ultime. Si impossessò della Torre di Istar, a detta di molti forse la più bella tra le torri dell'Alta Stregoneria e promise ai Maghi di non cacciarli più se fossero rimasti chiusi nella loro Torre.
L'ira degli Dei si scatenò in tutta la sua furia nel momento in cui il Sommo Sacerdote tentò di proclamarsi Dio in terra. Tutti pagarono la follia del Sommo Sacerdote.
Faelyn lo vide avvicinarsi, lei stava osservando con sguardo sperduto la magica pozza d'acqua di fronte, vide il suo riflesso su di essa.
<<Faelyn...>> esordì con voce calma Thenyl
<<Thenyl...grazie per essere venuto!>> La maga si destò dal suo stato di immobilità per avvicinarsi all'Elfo come se lo stesse aspettando da molto tempo.
<<Ho un sogno Thenyl, un sogno che finalmente potrò raggiungere, se il destino sarà dalla mia parte andrà tutto come previsto senza nessun problema...>> Faelyn fece una pausa voltandosi, mentre l'Elfo sembrava ascoltare pronto ad attendersi una lieta notizia.
<<Viaggerò nel tempo Thenyl...mi si presenterà a breve l'occasione, devo solo coglierla al momento giusto! Sono venuta quasi per caso in possesso degli appunti lasciati dal Maestro Rivercry necessari per l'attuazione del rituale per il viaggio nel tempo...li ho presi dal suo studio...li userò per ciò che ho intenzione di fare>>
L'Elfo stava per replicare quando.
<< So benissimo che non avrei dovuto farlo! ma ho dovuto...non potevo fare altrimenti...
viaggierò indietro nel tempo, fino all'Era di Istar, osservero le antiche Torri dell'Alta Stregoneria nel loro splendore prima che la follia del Sommo Sacerdote le divorasse, Daltigoth, Losarcum, Istar! avrò tante di quelle risposte che sempre ho cercato a proposito di quel periodo amico mio...>>
<<Tutto ciò è molto pericoloso! viaggiare nel tempo, sempre che tu riesca a farcela, non è cosa da poco, e tu lo sai bene!>> La Veste Bianca rispose mostrandosi esterefatta e decisamente in disaccordo.
<<Ho calcolato ogni cosa Thenyl, normalmente non sarei in grado di effettuare quel genere di incantesimo come sappiamo bene entrambi, ma so di una prossima congiunzione astrale unitamente ad un particolare allineamento delle Tre Lune, che potrà fare al caso mio. Si svilupperà su tutto Krynn una maggiore quantità di energia magica, proprio come quando avviene La notte dell'Occhio, dovrò solo cogliere l'attimo giusto e trarre maggiore forza da essa. Con un po di fortuna e se Lunitari non mi abbondonerà proprio in quel momento ce la farò!>> Gli occhi della Maga scintillarono sognanti.
<<E se dovessi fallire?...hai pensato a questo? che cosa ne sarà dell'Accademia? del tuo posto a Wayreth! delle tue responsabilità>> domandò Thenyl visibilmente cupo e preoccupato.
Faelyn si voltò di nuovo a guardarlo, il suo volto si addolcì come mai Thenyl vide fino a quel momento. <<So di lasciare in buone mani, nelle tue mani, i miei doveri verso L'Accademia>>.
<<No...non posso, non posso e non voglio accettare questa evenienza>> Era evidente agli occhi di Faelyn che la Veste Bianca tentasse forse in questo modo di dissuaderla dal suo intento. Sapeva che non sarebbe stato facile convincerlo ad accettare il suo gesto, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa purchè ci riuscisse, aveva bisogno di un ultimo favore.
<<Ho sempre dato tutta me stessa per l'Ordine, senza nessun rimpianto si intende, fin da quando muovevo i primi passi nella Magia, adesso voglio delle risposte ed ora che finalmente ho la possibilita' di averle non far si che mi siano negate te ne prego...non negarmi la realizzazione del mio sogno. Starò ben attenta a non intralciare gli eventi, sarò come una piccola goccia d'acqua in un oceano contro corrente.>> Fu l'ultimo tentativo disperato della Maga di aggiudicarsi la complicità di Thenyl, il risultato fortunatamente per lei fu quello sperato.
<<Ci sono due cose che puoi fare per me Thenyl, la prima è recarti dal Maestro Gylien e lasciargli questo libro da parte mia, se mai qualcosa dovesse andare storto, sarà più utile nelle sue mani piuttosto che rinchiuso nel passato.>> Faelyn estrasse il libro di incantesimi dalla copertina nera come la notte sul quale da anni studiava quotidianamente, il Tomo di Berengario appartenuto all'omonimo Mago molti anni addietro.
<< Ma tu...tu come farai?>> domandò l'Elfo
<<Ho già provveduto a fare una copia dei miei incantesimi non temere, ma il Libro in se è un oggetto troppo prezioso per portarlo con me in questo viaggio...>>
Thenyl annui mostrando di aver inteso, avrebbe aiutato la Maga nel modo migliore che avrebbe potuto fare. Lui nutriva poche speranze di vederla tornare indietro, dopotutto, avrebbero dovuto verificarsi condizioni analoghe anche in quel tempo per permettere a Faelyn di tornare indietro e questo avrebbe potuto significare attendere mesi, forse anni, e in quell'epoca per un Mago non era vita facile. Il Sommo Sacerdote si serviva di Maghi Rinnegati in una vera e propria caccia ai Maghi del Conclave, i più fortunati avevano con se le protezioni necessarie per evitare la lettura del pensiero, e Thenyl sperò che la Veste Rossa avesse già pensato alle precauzioni del caso.
<<Porta questa lettera al Gran Maestro, ma solo dopo che sarò partita Thenyl, non prima mi raccomando.>> L'Elfo prese con cura la delicata pergamena limitandosi a guardare la Maga.
[CONTENUTO DELLA PERGAMENA]
Stimato Maestro Rivercry, nel momento stesso in cui Thenyl vi consegna questa lettera sarò nella migliore delle ipotesi molto distante da voi. Nel caso peggiore, non abbiate di che temere, la mia scomparsa non porterà gravi conseguenze.
Vi ho detto spesso quanto io vi ammiri, ma credo di non aver mai speso troppe parole a riguardo, forse per timore di apparire ciò che non sono, ma vorrei che sapeste che siete stata per me una importante guida ed un punto fermo di riferimento. Le vostre qualità mi hanno portata a fidarmi di voi come di pochi altri, e vi siete guadagnato il mio rispetto e la mia fiducia fin quasi da subito. Ho cercato di appoggiarvi nella difficile gestione dell'intero Ordine, e di questo vado fiera, spero che anche voi abbiate apprezzato il mio sincero impegno messo nel mio lavoro. Arriverò al dunque perchè so che non amate i convenevoli ed aggiungo, per fortuna. Ho avuto accesso ai vostri appunti necessari per il viaggio nel tempo. Ho commesso un azione per la prima volta al di fuori delle mie competenze e di questo non me ne vanto, come potrei? Non avevo intenzione di tradire la vostra fiducia con questo gesto, quanto piuttosto di assecondare la mia voglia di verità anche a costo alto. Nel momento stesso in cui decisi di sottopormi alla Prova mi votai completamente alla Magia, ad oggi non è cambiato nulla Maestro, mi sento ancora in grado di correre un altro rischio pur di poter vivere una storia passata del nostro ordine cosi delicata come quella nell'Era di Istar. Si, avete capito bene Maestro, se tutto è andato come previsto, mi trovo esattamente all'epoca del Sommo Sacerdote, esplorerò Istar, ammirerò le antiche Torri prima della loro distruzione e vedrò da vicino, con i miei occhi la situazione che vivevano i nostri fratelli Maghi a quel tempo. Non chiedo altro dalla mia vita, non chiedo nient'altro che questa conoscenza. Ho atteso una particolare condizione astrale per poter tentare l'incantesimo, dovrò attendere che si verifichino le stesse condizioni nel tempo dove mi trovo adesso. Non so ancora quanto dovrò aspettare, mesi, anni forse non si verificherà più, ma mi riterrò fin troppo fortunata se dovessi sopravvivere al lancio dell'incantesimo. Se non dovessi trovare il modo per tornare Maestro, credo che sarò orgogliosa di combattere e anche di morire in difesa delle antiche Torri. Credo che come capitolo finale della mia esistenza non possa esserci di meglio.
Auguro a voi Maestro Rivercry che le Lune vi proteggano sempre e che possiate guidare per gli anni a venire, che forse non potrò mai vedere, l'Ordine per cui noi tutti viviamo.
La vostra fedele Consigliera, Faelyn Wyndil
[FINE]
<<C'è qualcos'altro che posso fare per te Faelyn riguardo al rituale?>> domandò il Bianco
Faelyn rimase a guardarlo qualche istante, immaginò che dovesse essere il suo ultimo tentativo di starle accanto anche solo per farle cambiare idea, ma si limitò a ricambiargli un sorriso. <<E' tutto pronto, devo solo attendere il momento opportuno, grazie Thenyl...grazie ancora>>
L'Elfo si voltò e lasciò la stanza in completo silenzio. Faelyn poteva avvertire l'ansia e la preoccupazione proveniente dalla Veste Bianca allontanarsi lentamente con lui.
Adesso che era sola, dietro la sua maschera di convinzione furono i suoi dubbi a logorarla per le ore successive. Conosceva benissimo i rischi che correva, ma era troppo tardi per tirarsi indietro.
<<Addio amico mio...>> Faelyn abbandonò la stanza conscia della possibilità di non rivederla mai più.
Un bagliore accecante, un forte rumore simile ad un tuono nella tempesta, alcuni attimi interminabili di sbandamento e finalmente sentì di nuovo i suoi piedi sulla terra ferma.
Dopo un primo momento di incredulità Faelyn aprì gli occhi, era viva e non si trovava più nel posto che aveva lasciato, l'incantesimo era riuscito. Era riuscita a compiere quel viaggio che da anni aspettava, i suoi occhi iniziarono a guardarsi attorno nella speranza di potersi orientare. Era in una stanza dall'aspetto vagamente cilindrico, un silenzio innaturale permetteva alla Maga di sentire forte e chiaro il proprio battito cardiaco accellerato per la forte emozione. Quella stanza aveva qualcosa di familiare, come se avesse passato molto tempo in questo luogo anche se non riusciva a ricordare la disposizione dei mobili, degli oggetti, dei libri che si trovavano la dentro. Decise di affacciarsi alla finestra, gli fornì una chiara risposta. Si trovava nella Torre di Daltigoth, il paesaggio all'esterno era pressochè rimasto immutato a distanza di tutti quegli anni anche dopo la caduta della montagna di fuoco.
<<Ma dove sono tutti quanti?, dove sono i Maghi?>> chiese tra se Faelyn
Osservando meglio la stanza, Faelyn notò oggetti presumibilmente magici di grande valore, oggetti dimenticati sotto le macerie di quella Torre che di li a poco sarebbe state distrutta, non aveva tempo di soffermarsi adesso, li avrebbe esaminati più tardi, non appena avrebbe parlato con il Maestro della Torre. Un lamento soffocato venne da fuori una delle porte della stanza, una voce femminile appariva sofferente. Faelyn corse ad aprire la porta, ai suoi piedi una giovane ragazza, un apprendista pensò, uno dei pochi di quel tempo in quanto non erano in molti in quel periodo a voler intraprendere le strade della Magia proprio a causa delle persecuzioni del Sommo Sacerdote. Aveva una caviglia dolorante, forse fratturata e sembrava non potersi muovere.<<Dunque c'è ancora qualcuno!>> esclamò Faelyn come rassicurata.
La giovane ragazza però perse i sensi.
Quel silenzio iniziava ad essere pesante, forse iniziava ad essere troppo eloquente nella mente della Maga. Lei sapeva, che le Torri dell'Alta Stregoneria furono fatte evaquare poco prima della loro esplosione, e l'assenza di qualsiasi rumore e di qualsiasi persona tranne quella sfortunata apprendista iniziava a metterla a disagio. Qualcosa doveva essere andato storto, l'incantesimo era riuscito ma era stata portata indietro nel tempo non esattamente nel momento in cui voleva. Faelyn si chinò sul corpo della giovane Apprendista, non aveva le energie e forse il tempo necessario per tentare un nuovo viaggio nel tempo e non avrebbe voluto lasciare da sola la ragazza, ormai era troppo tardi per qualsiasi azione.
Volse il volto della giovane verso di se scostandole una ciocca bionda di capelli dalla fronte, le ricordava incredibilmente lei stessa molti anni fa quando si presentò timidamente davanti alla prima scuola di Magia. Gli occhi della Maga si contrassero appena e ben presto furono carichi di lacrime. Iniziò a parlare, la sua voce era forzatamente salda nonostante i suoi occhi stentassero a contenere le lacrime. <<Non temere giovane apprendista, quest'oggi subiremo una sconfitta, una sconfitta...che non dimenticheremo mai, ma anche se non puoi sentirmi adesso, sappi che un giorno ci rialzeremo! Devi credermi, questa Torre, tutte le torri, verranno ricostruite e....>> era difficile continuare, la gola le faceva male. <E torneremo proprio come tanti anni fa da quest'oggi, ci saranno molti nuovi giovani come te che torneranno a studiare la Magia e che le daranno continuità per sempre...te lo prometto ragazza mia, questa è una promessa...>> Faelyn avvicinò il suo volto a quello della ragazza stringendola con forza. Il suo ultimo pensiero andò a tutti quei Maghi che aveva conosciuto nel suo tempo, e che riteneva ormai fidati compagni. Loriana, Thenyl, Avatar, Zaphrim, Sath, Jamira, Maestro Rivercry...amata Maestra Lilunyel...furono alcuni dei nomi che le mura delle Torri ascoltarono venir fuori dalle labbra della Maga. <<E' tutto nelle vostre mani...>>
In quello stesso istante, Khadar, l'allora Maestro della Torre di Daltigoth distrusse la Torre dell'Alta Stregoneria per evitare di lasciarla cadere nelle mani delle popolazioni sobillate dalla follia del Sommo Sacerdote. Al suo interno, morirono una giovane apprendista dal nome sconosciuto ed una Veste Rossa venuta dal futuro, Faelyn Wyndil.
In seguito, il Sommo Sacerdote chiese ai Maghi di non distruggere nessun altra Torre e di ritirarsi a Wayreth, temeva i flussi magici scaturiti dall'esplosioni di quest'ultime. Si impossessò della Torre di Istar, a detta di molti forse la più bella tra le torri dell'Alta Stregoneria e promise ai Maghi di non cacciarli più se fossero rimasti chiusi nella loro Torre.
L'ira degli Dei si scatenò in tutta la sua furia nel momento in cui il Sommo Sacerdote tentò di proclamarsi Dio in terra. Tutti pagarono la follia del Sommo Sacerdote.