Va$h
12th December 2005, 20:35
Ok, signori e signore concorrenti, ora tocca a voi postare la cosa più olda che potete!
Il premio, una foto a dimensione gigante di Ace nudo, vi verrà recapitato direttamente a casa vostra da Acegentile in persona!
E ora tocca a voi!
Inizio io sù:
Guida Sragionata alla Serie Classica
Prima Stagione
Lo zoo di Talos: nella primissima puntata di Star Trek il capitano Pike viene fatto prigioniero da un gruppo di alieni dall’enorme testa di cartapesta. Sottoposto a snervanti torture psicologiche finalmente al suo fianco compare uno sventolona di ragazza da togliere il fiato. Stando così le cose, pur di levarsi dai piedi quegl’impiccioni del suo equipaggio, decide di sacrificarsi restando con lei sul pianeta. Rimarrà fermo sulla sua decisione finché non scoprirà che in realtà la ragazza è una racchia di una bruttezza indescrivibile, dopodiché si darà alla fuga dal pianeta e dall’intera saga di Star Trek.
Oltre la Galassia: il cattivone di turno questa volta è il miglior amico del capitano Kirk, sofferente, suo malgrado, di una forma acuta di cataratta ad entrambi gli occhi.
L’espediente della Carbonite: l’alieno che comanda la nave avversaria dell’Enterprise è in realtà un bambino di una bruttezza tale da fare impallidire qualsiasi mostro apparso in un film dell’horror. La tragedia è che l’attore non è nemmeno truccato.
Il filtro di Venere: Harry Mudd è uno stravagante personaggio. Non riuscendo a sfuggire all’Enterprise astutamente decide di portare a bordo tre ragazze, sapendo perfettamente che fra l’equipaggio vige la regola: basta che respiri. Ed infatti nessuno si accorge che esse sono dei bruttissimi scorfani, incredibilmente nemmeno il capitano Kirk, che almeno in tale frangente sembra preoccuparsi esclusivamente della sua nave. Ammirevole.
Il duplicato: per sperimentare l’efficienza del teletrasporto Spock e McCoy decidono di utilizzare una cavia: un povero cagnolino con un Cornetto Algida incollato sulla fronte ed un Mocio Vileda sulla testa.
Trappola umana: finalmente il dottor McCoy incontra una sua vecchia fiamma. Stranamente non si rende conto che nel frattempo essa è divenuta in realtà un mostro raccapricciante, nemmeno il capitano Kirk se ne accorge, e nessun altro a bordo dell’Enterprise. Risolverà la situazione il signor Spock facendo aprire gli occhi al povero dottor McCoy il quale sarà ben felice di porre fine a questo telefilm inconsistente friggendo la creatura con il suo phaser.
Al di là del tempo: in questa puntata, alquanto caotica, l’equipaggio sembra uscire completamene di melone. A causa di un virus misterioso tutti perdono il controllo, tranne per fortuna l’Enterprise, la quale pur di vedere smettere piangere il signor Spock, il capitano Kirk agire come un assatanato ed il signor Sulu saltellare per i ponti come Harrold Flynn, preferisce gettarsi a capofitto contro la superficie di un pianeta.
Il naufrago delle stelle: nessuno ha informato il povero Charlie Evans che l’Enterprise e, soprattutto il personale femminile, sono territorio di caccia esclusivo del capitano Kirk. Dopo aver smanazzato l’attendente del capitano non passeranno pochi minuti prima che Charlie venga cancellato fisicamente dall’Enterprise e dall’intero universo.
La navicella invisibile: abbiamo modo in questo episodio di vedere le dimensioni dell’interno di una nave romulana. Indubbiamente un vespasiano sarebbe stato più confortevole.
Gli androidi del dottor Korby: il fidanzato di Christine Chapel, miracolosamente sfuggito dalle sue grinfie fameliche alcuni anni prima, viene riscoperto all’interno di un pianeta lontano centinaia di anni luce. Alla fine si scoprirà che egli si è trasformato in un androide e si è circondato da sventolone mozzafiato. Quando, suo malgrado, Christine vorrà ricondurlo al focolaio domestico, egli deciderà di porre fine alla sua esistenza. Giustificabile.
Trasmissione di pensiero: Kirk questa volta esagera con la lampada rischiando di rimanere lobotomizzato. Aiutato dalla solita bonazza ed incurante del pericolo riuscirà a sventare i biechi piani del direttore della colonia di riabilitazione. Nel frattempo al signor Spock tocca, come al solito, il lavoro più ingrato: fondere la propria mente con quella di un deficiente scappato dalla colonia. Non c’è giustizia.
Miri: Colpiti da un virus letale, la squadra di sbarco ne passerà delle belle, e Kirk sarà pestato a sangue da un gruppetto di mocciosi bellicosi. Al termine, il capitano affermerà, mentendo spudoratamente di fronte a milioni di telespettatori: io non mi innamoro mai delle donne più vecchie di me.
La magnificenza del re: come ormai consuetudine Kirk zompa sulla bella donzella di turno, però, almeno in questo caso, non si accorge che lei è completamente svitata e pergiunta una mantide assassina. Quando capirà entrambe le cose per la protagonista non rimarrà altro che recitare il mea culpa dopo aver arrostito per errore il suo amato paparino. Strappalacrime.
La Galileo: il signor Spock affronta il suo primo comando agendo come un Boy Scout nei confronti di un gruppo di orchi giganteschi che non vedono l’ora di scannarlo sul posto. Per una serie di favorevoli circostanze il suo equipaggio non lo abbandona sul pianeta fra i più brutti epiteti.
Corte Marziale: interessante episodio dove vediamo il capitano Kirk lottare con tutte le proprie forze per dimostrare la propria innocenza davanti alla Corte Marziale. Pur avendo tutto contro, non solo al termine egli riuscirà a scagionarsi completamente, ma: salverà le vite dell’equipaggio, l’Enterprise stessa e come se non bastasse a sbattacchiarsi il suo avvocato accusatore…e scusate se è poco!
L’ammutinamento: in questo doppio episodio il capitano Kirk sembra sotto l’effetto di qualche potente allucinogeno. Infatti non solo egli non riesce ad impedire che il suo Primo Ufficiale gli rubi la nave da sotto il naso cacciandolo in un casino senza fine, ma non si accorge nemmeno che il suo collega della Flotta Stellare, al suo fianco per tutta la durata del telefilm, non esiste nemmeno. Sogni d’oro bel bambin…
Licenza di sbarco: i fans di Star Trek sono soliti affermare che la loro serie preferita è densa di profondi contenuti culturali, bene, in questo episodio vediamo: il coniglio con l’orologio, Alice nel paese delle meraviglie, un samurai rincoglionito, delle ballerine disinibite, e come se non bastasse il dottor McCoy misteriosamente risorto dopo essere stato infilzato dalla lancia del Cavaliere Nero. Non vi basta?
Il cavaliere di Gothos: uno strano individuo uguale a Fiorello rompe le balle in continuazione all’equipaggio dell’Enterprise. Kirk, non sopportandolo più, lo sfida a duello con un bastone di gommapiuma fino a quando i suoi genitori non vengono finalmente a riprenderselo.
Arena: storico episodio dove il capitano Kirk è costretto ad affrontare un rettile mostruoso simile ad un pupazzo del Muppet Show. Come se non bastasse, il Metron, cioè l’alieno misterioso che risolve la situazione, è vestito come Renato Zero.
L’alternativa: utilizzando una strana astronave ricavata da un frullatore Girmi, uno strano essere decide di sconvolgere l’equilibrio della Galassia. Quando Kirk capisce che in effetti esistono due esseri simili appartenenti ad universi paralleli li spedisce direttamente nella non esistenza, risparmiandoci così il rischio di un possibile seguito di questo scadente episodio.
Domani è ieri: a causa di un incidente l’Enterprise viene scagliata indietro nel tempo. Scambiata per un U.F.O. viene immediatamente attaccata dagli Intercettori, per sua fortuna a quell’epoca la S.H.A.D.O. non era ancora operativa!
Il ritorno degli Arconti: allo scoccare dell’Ora Rossa fra gli abitanti della cittadina si scatena un’orgia senza fine che coinvolge anche gli uomini dell’Enterprise. Vedendo che anche in tale frangente nessuno becca niente, Kirk decide di porvi rimedio facendo secco l’organizzatore dei festeggiamenti.
Una guerra incredibile: io ammazzo te, tu ammazzi me, ed i sopravvissuti vivono felici e contenti, così la pensa la società che incontra l’Enterprise in questo episodio. Il capitano Kirk come al solito non ci sta e quasi li ammazza tutti e…della Prima Direttiva ce ne preoccupiamo dopo!
Spazio profondo: Kahn viene recuperato in extremis dal suo bidone spaziale abbandonato alla deriva nello spazio. Di ciò Kirk dovrà pentirsene amaramente, soprattutto perché Khan è molto più figo di lui con le donne, ma il nostro capitano non si lascia facilmente scoraggiare e dopo varie vicissitudini abbandona la coppia felice su di un pianeta inospitale. Mors tua, vita mea.
Al di qua del paradiso: grazie a delle spore aliene finalmente anche il signor Spock può dare libero sfogo alle proprie emozioni. Ben presto Kirk inizia a chiedersi preoccupato dove sia la star femminile dell’episodio, e quando realizza che gli sceneggiatori questa volta lo hanno mandato in bianco s’incazza come un toro, costringe Spock a lasciare la sua bella e pur di riavere la situazione in pugno si fa pestare dal suo Primo Ufficiale. Contento lui…
Il mostro dell’oscurità: possiamo capire la povertà dei mezzi dell’epoca, a volte perfino la scarsezza d’idee su come rappresentare un ipotetico essere alieno…ma fare assumere le sembianze di una coperta sfilacciata alla creatura di Janus VI ci sembra veramente eccessivo!
Missione di pace: La guerra fra la Federazione e l’Impero Klingon viene evitata all’ultimo minuto grazie all’intervento di una razza aliena composta di pura energia denominata: Organiani. Tristemente famosa in tutto il Quadrante per non farsi mai i c…suoi.
Uccidere per amore: splendido episodio, dove fra le altre cose vediamo il signor Spock giocare con delle sofisticate attrezzature ricevute per corrispondenza dalla Scuola Radio Elettra.
Pianeta Deneva: questo episodio sottolinea come la sfiga può essere a volte persistente, infatti possiamo vedere: un alieno che decide di gettarsi nella fotosfera del sole, morire il fratello di Kirk, morire la cognata di Kirk, il signor Spock colpito alla schiena da una frittella vagante, il dottor McCoy sbagliare la terapia accecando il signor Spock…e così via per altri quarantacinque minuti.
:nod:
Il premio, una foto a dimensione gigante di Ace nudo, vi verrà recapitato direttamente a casa vostra da Acegentile in persona!
E ora tocca a voi!
Inizio io sù:
Guida Sragionata alla Serie Classica
Prima Stagione
Lo zoo di Talos: nella primissima puntata di Star Trek il capitano Pike viene fatto prigioniero da un gruppo di alieni dall’enorme testa di cartapesta. Sottoposto a snervanti torture psicologiche finalmente al suo fianco compare uno sventolona di ragazza da togliere il fiato. Stando così le cose, pur di levarsi dai piedi quegl’impiccioni del suo equipaggio, decide di sacrificarsi restando con lei sul pianeta. Rimarrà fermo sulla sua decisione finché non scoprirà che in realtà la ragazza è una racchia di una bruttezza indescrivibile, dopodiché si darà alla fuga dal pianeta e dall’intera saga di Star Trek.
Oltre la Galassia: il cattivone di turno questa volta è il miglior amico del capitano Kirk, sofferente, suo malgrado, di una forma acuta di cataratta ad entrambi gli occhi.
L’espediente della Carbonite: l’alieno che comanda la nave avversaria dell’Enterprise è in realtà un bambino di una bruttezza tale da fare impallidire qualsiasi mostro apparso in un film dell’horror. La tragedia è che l’attore non è nemmeno truccato.
Il filtro di Venere: Harry Mudd è uno stravagante personaggio. Non riuscendo a sfuggire all’Enterprise astutamente decide di portare a bordo tre ragazze, sapendo perfettamente che fra l’equipaggio vige la regola: basta che respiri. Ed infatti nessuno si accorge che esse sono dei bruttissimi scorfani, incredibilmente nemmeno il capitano Kirk, che almeno in tale frangente sembra preoccuparsi esclusivamente della sua nave. Ammirevole.
Il duplicato: per sperimentare l’efficienza del teletrasporto Spock e McCoy decidono di utilizzare una cavia: un povero cagnolino con un Cornetto Algida incollato sulla fronte ed un Mocio Vileda sulla testa.
Trappola umana: finalmente il dottor McCoy incontra una sua vecchia fiamma. Stranamente non si rende conto che nel frattempo essa è divenuta in realtà un mostro raccapricciante, nemmeno il capitano Kirk se ne accorge, e nessun altro a bordo dell’Enterprise. Risolverà la situazione il signor Spock facendo aprire gli occhi al povero dottor McCoy il quale sarà ben felice di porre fine a questo telefilm inconsistente friggendo la creatura con il suo phaser.
Al di là del tempo: in questa puntata, alquanto caotica, l’equipaggio sembra uscire completamene di melone. A causa di un virus misterioso tutti perdono il controllo, tranne per fortuna l’Enterprise, la quale pur di vedere smettere piangere il signor Spock, il capitano Kirk agire come un assatanato ed il signor Sulu saltellare per i ponti come Harrold Flynn, preferisce gettarsi a capofitto contro la superficie di un pianeta.
Il naufrago delle stelle: nessuno ha informato il povero Charlie Evans che l’Enterprise e, soprattutto il personale femminile, sono territorio di caccia esclusivo del capitano Kirk. Dopo aver smanazzato l’attendente del capitano non passeranno pochi minuti prima che Charlie venga cancellato fisicamente dall’Enterprise e dall’intero universo.
La navicella invisibile: abbiamo modo in questo episodio di vedere le dimensioni dell’interno di una nave romulana. Indubbiamente un vespasiano sarebbe stato più confortevole.
Gli androidi del dottor Korby: il fidanzato di Christine Chapel, miracolosamente sfuggito dalle sue grinfie fameliche alcuni anni prima, viene riscoperto all’interno di un pianeta lontano centinaia di anni luce. Alla fine si scoprirà che egli si è trasformato in un androide e si è circondato da sventolone mozzafiato. Quando, suo malgrado, Christine vorrà ricondurlo al focolaio domestico, egli deciderà di porre fine alla sua esistenza. Giustificabile.
Trasmissione di pensiero: Kirk questa volta esagera con la lampada rischiando di rimanere lobotomizzato. Aiutato dalla solita bonazza ed incurante del pericolo riuscirà a sventare i biechi piani del direttore della colonia di riabilitazione. Nel frattempo al signor Spock tocca, come al solito, il lavoro più ingrato: fondere la propria mente con quella di un deficiente scappato dalla colonia. Non c’è giustizia.
Miri: Colpiti da un virus letale, la squadra di sbarco ne passerà delle belle, e Kirk sarà pestato a sangue da un gruppetto di mocciosi bellicosi. Al termine, il capitano affermerà, mentendo spudoratamente di fronte a milioni di telespettatori: io non mi innamoro mai delle donne più vecchie di me.
La magnificenza del re: come ormai consuetudine Kirk zompa sulla bella donzella di turno, però, almeno in questo caso, non si accorge che lei è completamente svitata e pergiunta una mantide assassina. Quando capirà entrambe le cose per la protagonista non rimarrà altro che recitare il mea culpa dopo aver arrostito per errore il suo amato paparino. Strappalacrime.
La Galileo: il signor Spock affronta il suo primo comando agendo come un Boy Scout nei confronti di un gruppo di orchi giganteschi che non vedono l’ora di scannarlo sul posto. Per una serie di favorevoli circostanze il suo equipaggio non lo abbandona sul pianeta fra i più brutti epiteti.
Corte Marziale: interessante episodio dove vediamo il capitano Kirk lottare con tutte le proprie forze per dimostrare la propria innocenza davanti alla Corte Marziale. Pur avendo tutto contro, non solo al termine egli riuscirà a scagionarsi completamente, ma: salverà le vite dell’equipaggio, l’Enterprise stessa e come se non bastasse a sbattacchiarsi il suo avvocato accusatore…e scusate se è poco!
L’ammutinamento: in questo doppio episodio il capitano Kirk sembra sotto l’effetto di qualche potente allucinogeno. Infatti non solo egli non riesce ad impedire che il suo Primo Ufficiale gli rubi la nave da sotto il naso cacciandolo in un casino senza fine, ma non si accorge nemmeno che il suo collega della Flotta Stellare, al suo fianco per tutta la durata del telefilm, non esiste nemmeno. Sogni d’oro bel bambin…
Licenza di sbarco: i fans di Star Trek sono soliti affermare che la loro serie preferita è densa di profondi contenuti culturali, bene, in questo episodio vediamo: il coniglio con l’orologio, Alice nel paese delle meraviglie, un samurai rincoglionito, delle ballerine disinibite, e come se non bastasse il dottor McCoy misteriosamente risorto dopo essere stato infilzato dalla lancia del Cavaliere Nero. Non vi basta?
Il cavaliere di Gothos: uno strano individuo uguale a Fiorello rompe le balle in continuazione all’equipaggio dell’Enterprise. Kirk, non sopportandolo più, lo sfida a duello con un bastone di gommapiuma fino a quando i suoi genitori non vengono finalmente a riprenderselo.
Arena: storico episodio dove il capitano Kirk è costretto ad affrontare un rettile mostruoso simile ad un pupazzo del Muppet Show. Come se non bastasse, il Metron, cioè l’alieno misterioso che risolve la situazione, è vestito come Renato Zero.
L’alternativa: utilizzando una strana astronave ricavata da un frullatore Girmi, uno strano essere decide di sconvolgere l’equilibrio della Galassia. Quando Kirk capisce che in effetti esistono due esseri simili appartenenti ad universi paralleli li spedisce direttamente nella non esistenza, risparmiandoci così il rischio di un possibile seguito di questo scadente episodio.
Domani è ieri: a causa di un incidente l’Enterprise viene scagliata indietro nel tempo. Scambiata per un U.F.O. viene immediatamente attaccata dagli Intercettori, per sua fortuna a quell’epoca la S.H.A.D.O. non era ancora operativa!
Il ritorno degli Arconti: allo scoccare dell’Ora Rossa fra gli abitanti della cittadina si scatena un’orgia senza fine che coinvolge anche gli uomini dell’Enterprise. Vedendo che anche in tale frangente nessuno becca niente, Kirk decide di porvi rimedio facendo secco l’organizzatore dei festeggiamenti.
Una guerra incredibile: io ammazzo te, tu ammazzi me, ed i sopravvissuti vivono felici e contenti, così la pensa la società che incontra l’Enterprise in questo episodio. Il capitano Kirk come al solito non ci sta e quasi li ammazza tutti e…della Prima Direttiva ce ne preoccupiamo dopo!
Spazio profondo: Kahn viene recuperato in extremis dal suo bidone spaziale abbandonato alla deriva nello spazio. Di ciò Kirk dovrà pentirsene amaramente, soprattutto perché Khan è molto più figo di lui con le donne, ma il nostro capitano non si lascia facilmente scoraggiare e dopo varie vicissitudini abbandona la coppia felice su di un pianeta inospitale. Mors tua, vita mea.
Al di qua del paradiso: grazie a delle spore aliene finalmente anche il signor Spock può dare libero sfogo alle proprie emozioni. Ben presto Kirk inizia a chiedersi preoccupato dove sia la star femminile dell’episodio, e quando realizza che gli sceneggiatori questa volta lo hanno mandato in bianco s’incazza come un toro, costringe Spock a lasciare la sua bella e pur di riavere la situazione in pugno si fa pestare dal suo Primo Ufficiale. Contento lui…
Il mostro dell’oscurità: possiamo capire la povertà dei mezzi dell’epoca, a volte perfino la scarsezza d’idee su come rappresentare un ipotetico essere alieno…ma fare assumere le sembianze di una coperta sfilacciata alla creatura di Janus VI ci sembra veramente eccessivo!
Missione di pace: La guerra fra la Federazione e l’Impero Klingon viene evitata all’ultimo minuto grazie all’intervento di una razza aliena composta di pura energia denominata: Organiani. Tristemente famosa in tutto il Quadrante per non farsi mai i c…suoi.
Uccidere per amore: splendido episodio, dove fra le altre cose vediamo il signor Spock giocare con delle sofisticate attrezzature ricevute per corrispondenza dalla Scuola Radio Elettra.
Pianeta Deneva: questo episodio sottolinea come la sfiga può essere a volte persistente, infatti possiamo vedere: un alieno che decide di gettarsi nella fotosfera del sole, morire il fratello di Kirk, morire la cognata di Kirk, il signor Spock colpito alla schiena da una frittella vagante, il dottor McCoy sbagliare la terapia accecando il signor Spock…e così via per altri quarantacinque minuti.
:nod: