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View Full Version : La Bolivia...



ihc'naib
19th December 2005, 07:02
...e' uno di quei paesi che viene tratto ad esempio quando si parla dell'atteggiamento colonialista (in senso riveduto, ovviamente) degli USA, per la seconda meta' del XX secolo. Adesso vi si verifica una svolta storica: viene eletto democraticamente un presidente socialista (e fin qui, niente di che) e indio:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/12_Dicembre/19/bolivia.shtml

Qualcuno mi spiega il discorsso sull'assocoltivatori di coca?

Estrema
19th December 2005, 07:13
Qui so un po disorientato pure io mo m'informo su sta cosa; perchè mi viene un dubbio se la coltivazione di coca è legale in bolivia perchè gli usa gli fan la guerriglia da anni a ste persone?

ihc'naib
19th December 2005, 07:17
beh- una ragione potrebbe essere che e' illegale portarla in USA :)

San Vegeta
19th December 2005, 07:19
probabilmente perchè non possono esportarla :)

Estrema
19th December 2005, 07:20
beh- una ragione potrebbe essere che e' illegale portarla in USA :)
Si questo mi sta bene ma penso che in bolivia facciano come in colombia, supporto totale e in loco per la distruzione delle coltivazioni, oppure fanno diverso mi devo informare bene; mo ho la giornata impegnata su qualcosa senno non sapevo che fare.
:D

Kolp
19th December 2005, 07:43
io ne so qualcosa in più, soprattutto avendo un amico, che ha vissuto del tempo in sud america e che è molto interessato alla politica latino-americana.

però ora sono di fretta :p

Emme
19th December 2005, 09:16
se è tutto confermato un po' di recessione,fame e embargo non possono che fare un gran bene alla bolivia.
mancava giusto il presidente narcotrafficante...

Kolp
19th December 2005, 09:39
se è tutto confermato un po' di recessione,fame e embargo non possono che fare un gran bene alla bolivia.
mancava giusto il presidente narcotrafficante...

Federazione dei coltivatori di coca!=narcotrafficante

vi metto un link ad un articolo scritto da un mio amico:
http://www.altrapagina.it/ingrandimento_articolo.php?ID_Articolo=845

Kolp
19th December 2005, 13:40
cmq credo che fondamentalmente non freghi a quasi nessuno la situazione politica in bolivia

San Vegeta
19th December 2005, 13:56
a me fregherebbe se ci fosse un riassunto dell'articolo in questione -.-

ihc'naib
19th December 2005, 13:57
guarda che ci vuole 3 minuti a leggerlo..

Kolp
19th December 2005, 14:02
guarda che ci vuole 3 minuti a leggerlo..

in effetti... :gha:

tra l'altro il mio amico aveva scritto un tomo paragonando la situazione politica in ecuador, bolivia, venezuela e credo brasile, ma il sito in questione ha deciso di tagliarlo in molti pezzi per incentrarlo sulla bolivia

Kolp
19th December 2005, 14:16
e per infarcire la discussione, consiglio di informarsi sul TLC (trattato di libero commercio), che li USA vogliono far firmare ai paesi sudamericani

Sakugochi
20th December 2005, 05:07
cmq credo che fondamentalmente non freghi a quasi nessuno la situazione politica in bolivia

Fosse il Venezuela, visto che la voce in testa alle esportazioni comincia per p e finisce con olio, ma la Bolivia è una delle tante nazioni di straccioni che non s'incula nessuno

Estrema
20th December 2005, 06:49
Fosse il Venezuela, visto che la voce in testa alle esportazioni comincia per p e finisce con olio, ma la Bolivia è una delle tante nazioni di straccioni che non s'incula nessuno
Bhè oddio nella visione specifica potresti avere ragione ma in quella generale ti sbagli alla grande.

Allora dunque il Sud America è stato da sempre il mercato principe delle esportazioni Usa, e per assicurarsi tutto questo i governi sono stati fatti e disfatti a piacere degli yankee, unico esempio di libertà dal vincolo usa è stato Cuba( e sappiamo tutti c'ho che paga da 50 anni),a questo punto se piano piano tutti gli stati si svincolano dal cordone americano e decidono guardacaso d'importare massicciamente dall'europa gli yankee che fanno?, mica possono fare una grossa Panama per tutto il sud america.

e Siamo a 2 cmq Bolivia e Brasile, avere i "comunisti" alle porte non è che gli faccia tanto piacere

Sir Phava
20th December 2005, 07:19
guarda che ci vuole 3 minuti a leggerlo..

Hai detto nulla... bah, lo sai quante cose si fanno in 3 minuti :D

Secondo me, gli USA stanno raccogliendo cosa hanno seminato in passato...

Sakugochi
20th December 2005, 07:34
Hai detto nulla... bah, lo sai quante cose si fanno in 3 minuti :D

Te tu c'hai fatto un figliolo!
(e non dire di no, bliblubla, ma io di vì, le pilloline blu, mandingo, che si sà che più di quello e un tu reggi!)
:nod:


Secondo me, gli USA stanno raccogliendo cosa hanno seminato in passato...

Zitto te, comunista e fanboy della coop

Cmq bisogna vedere quale sarà l'effettivo potere di questo presidente, visto che in quella zona i golpe non sono esattamente merce rara

Kolp
20th December 2005, 07:46
Fosse il Venezuela, visto che la voce in testa alle esportazioni comincia per p e finisce con olio, ma la Bolivia è una delle tante nazioni di straccioni che non s'incula nessuno

cmq mi pare che non hai letto che la bolivia è ricca di gas, che sicuramente non è da buttare



e Siamo a 2 cmq Bolivia e Brasile, avere i "comunisti" alle porte non è che gli faccia tanto piacere

comunista, anche tra virgolette, è completamente fuori luogo come termine. socialista è più adeguato.

ma cmq il maggior oppositore degli usa nel sud america è indubbiamente hugo chavez, mi fa strano tu non l'abbia citato. poi questa volontà di staccarsi dal dominio usa si è vista anche in ecuador per esempio (se n'è parlato anche sui tg a maggio, quando è stato cacciato l'allora presidente). è la corrente bolivariana

Estrema
20th December 2005, 09:00
cmq mi pare che non hai letto che la bolivia è ricca di gas, che sicuramente non è da buttare
comunista, anche tra virgolette, è completamente fuori luogo come termine. socialista è più adeguato.
ma cmq il maggior oppositore degli usa nel sud america è indubbiamente hugo chavez, mi fa strano tu non l'abbia citato. poi questa volontà di staccarsi dal dominio usa si è vista anche in ecuador per esempio (se n'è parlato anche sui tg a maggio, quando è stato cacciato l'allora presidente). è la corrente bolivariana

Ho scritto comunisti perchè per gli americani esistono solo i comunisti i socialisti so cose di meta 800 utopie che si studiano a scuola;è ovvio che i governi so di stampo Socialista

Ps bhè su chavez non voglio esprimermi perchè lo considero un berlusconi di sinistra e credimi di socialista non ha nulla anche perchè è un uomo ben gradito agli USA; ti lancio una scommessa secondo me va a finire come in russia quando lo dimetteranno/si dimettera/perdera l'elezioni casualmente sarà propietario di un giacimento petrolifero vedrai se non ho ragione.Naturalmente i restanti saranno in mano alla compagnia petrolifera di riferimento della famiglia Bush.

Kolp
20th December 2005, 10:13
Ps bhè su chavez non voglio esprimermi perchè lo considero un berlusconi di sinistra e credimi di socialista non ha nulla anche perchè è un uomo ben gradito agli USA; ti lancio una scommessa secondo me va a finire come in russia quando lo dimetteranno/si dimettera/perdera l'elezioni casualmente sarà propietario di un giacimento petrolifero vedrai se non ho ragione.Naturalmente i restanti saranno in mano alla compagnia petrolifera di riferimento della famiglia Bush.

hmmm

mi sa che non hai ben chiara la situazione oppure hai una tua opinione, che non condivido affatto e che cmq non trova riscontro (almeno secondo me)

poi ben gradito agli usa non mi pare proprio. quest'estate ero a caracas e ho anche sentito un suo discorso (di quelli che durano le ore). purtroppo il mio spagnolo non è un granchè, quindi mi sono dovuto far tradurre la maggior parte di quel che diceva, ma però definire socialista Lula e non socialista Chavez secondo me non rispecchia la realtà.
anche perchè poi la maggior parte del movimento socialista sudamericano attuale si riferisce proprio a lui (come lo stesso Morales)

Estrema
20th December 2005, 10:40
hmmm
mi sa che non hai ben chiara la situazione oppure hai una tua opinione, che non condivido affatto e che cmq non trova riscontro (almeno secondo me)
poi ben gradito agli usa non mi pare proprio. quest'estate ero a caracas e ho anche sentito un suo discorso (di quelli che durano le ore). purtroppo il mio spagnolo non è un granchè, quindi mi sono dovuto far tradurre la maggior parte di quel che diceva, ma però definire socialista Lula e non socialista Chavez secondo me non rispecchia la realtà.
anche perchè poi la maggior parte del movimento socialista sudamericano attuale si riferisce proprio a lui (come lo stesso Morales)
Bhè un conto è il socialismo reale di Lula e un conto è un buffone ( perchè io penso sia cosi) che si definisce socialista solo per arrichirsi.

Questa è la mia opinione potrò pure sbagliarmi ma questo signore che s'ispira a Castro di certo sta facendo tutto l'opposto per tenersi buona buona la popolazione.E fidati se era un paladino del socialismo gli americani non starebbero zitti zitti buoni buoni.

Sir Phava
20th December 2005, 10:43
Te tu c'hai fatto un figliolo!
(e non dire di no, bliblubla, ma io di vì, le pilloline blu, mandingo, che si sà che più di quello e un tu reggi!)
:nod:


Lo sai che parlo solo con cognizione di causa :nod:

One shot, one kill :nod:

Kolp
20th December 2005, 10:45
Bhè un conto è il socialismo reale di Lula e un conto è un buffone ( perchè io penso sia cosi) che si definisce socialista solo per arrichirsi.
Questa è la mia opinione potrò pure sbagliarmi ma questo signore che s'ispira a Castro di certo sta facendo tutto l'opposto per tenersi buona buona la popolazione.E fidati se era un paladino del socialismo gli americani non starebbero zitti zitti buoni buoni.

ma infatti gli stati uniti non stanno zitti zitti buoni buoni e spesso indicano il venezuela come un paese "cattivo".

poi se tu la pensi così, amen. io non sono d'accordo

Estrema
20th December 2005, 10:47
ma infatti gli stati uniti non stanno zitti zitti buoni buoni e spesso indicano il venezuela come un paese "cattivo".
poi se tu la pensi così, amen. io non sono d'accordo
Bhè cmq gli Americani parlano solo, non ti preoccupare che se il governo del 4 paese al mondo come produzione di petrolio non fosse gradito ai vertici usa agirebbero in un altro modo; Panama Docet.

Kolp
20th December 2005, 11:06
Bhè cmq gli Americani parlano solo, non ti preoccupare che se il governo del 4 paese al mondo come produzione di petrolio non fosse gradito ai vertici usa agirebbero in un altro modo; Panama Docet.

non so tu, ma io non conosco esattamente tutti i movimenti degli usa.

quindi non mi pare che funzioni l'equazione:

stati uniti non fanno qualcosa di ecclatante=chavez è un berlusconi della sinistra sudamericana

Estrema
20th December 2005, 11:21
non so tu, ma io non conosco esattamente tutti i movimenti degli usa.
quindi non mi pare che funzioni l'equazione:
stati uniti non fanno qualcosa di ecclatante=chavez è un berlusconi della sinistra sudamericana
Bho io la penso cosi; e difficilmente mi sbaglio anche perchè la storia contemporanea insegna, e di finti amanti del popolo ce ne so stati a dozzine.

ihc'naib
22nd December 2005, 11:41
La Bolivia si sottragga agli opposti estremismi

Gerolamo Fazzini

E adesso? Dove andrà Evo Morales, il neoeletto presidente della Bolivia, primo indio a conquistarsi - ben 180 anni dopo l'indipendenza - il diritto a guidare il Paese? Se lo chiedono in tanti, in Bolivia e non solo. Quello del 18 dicembre, infatti, è stato un voto storico per il Paese e per l'intero continente. Eletto direttamente al primo turno (non accadeva dal 1980), Morales ha ora una grossa opportunità da giocare: leader dei cocaleros (coltivatori di cocaina) e anima del Movimento verso il socialismo, è ora legittimato dal popolo, che vede in lui, di origine aymara, la possibilità di riscatto delle etnie indigene, condannate per decenni alla marginalità pur essendo maggioritarie. Morales è un uomo nuovo, estraneo sin qui ai palazzi della politica (anche se fu determinante il suo appoggio all'ex presidente Carlos Mesa nel varo del referendum sugli idrocarburi del luglio 2004.). Ancora. "Evo" può capitalizzare - e già l'ha fatto - l'acuta insofferenza per manovre di liberalizzazione di beni naturali (acqua, gas naturale e petrolio) che non hanno portato ai poveri il benessere sperato, mescolata al sentimento diffuso anti-americano, che identifica - a torto o a ragione - negli yankee i registi occulti di una globalizzazione condotta nel segno del liberismo sfrenato. Il punto è: dove andrà Morales con queste frecce al suo arco? Ne approfitterà per una - tanto spettacolare quanto inutile - espulsione delle multinazionali straniere dal territorio boliviano? Oppure decreterà la liceità delle coltivazioni di coca, col pretesto che i contadini non hanno alternative? Strizzerà l'occhio a Chavez e a Fidel Castro che vagheggiano un'alleanza "bolivariana" in funzione anti-Usa? Oppure prenderà a modello il più pragmatico e coraggioso presidente brasiliano Lula? Morales si è mosso, sin qui, con una certa abilità, oscillando tra proclami dal sapore populista e dichiarazioni più misurate. Adesso che ha la responsabilità di governare, deve fare chiarezza sul suo programma, anco ra velato di afflati propagandistici, e rafforzare la sua base elettorale. Il Movimento verso il socialismo che lo sostiene è infatti una creatura giovane e, come ha scritto Le Monde, «sebbene capace di unirsi nei momenti difficili, si caratterizza anche per una grande divisione»: territoriale, ideologica, religiosa e di classe. Una svolta autentica in Bolivia - tuttavia - non è pensabile senza il contributo della comunità internazionale. E qui si ripropone, specularmente, il quesito: come sarà accolto Morales a Washington, Madrid, Brasilia, Pechino? Il pendolo dell'opinione pubblica internazionale corre dall'entusiasmo sfrenato, ideologicamente inquinato e dannoso, all'avversione altrettanto viscerale e miope. A sinistra si dipingono le proteste popolari in Bolivia come l'"Intifada india"; a destra c'è chi, ad esempio i conservatori Usa, vede in Morales "l'Ossama Benladen dell'America Latina". La tenaglia degli «opposti estremismi» non aiuterà un Paese che deve liberarsi da ritardi secolari e che vede il rischio concreto di frantumazione tra zone ricche e povere. Vale per gli Usa, che consideravano l'America Latina "cortile di casa" e oggi, impegnati nel quadrante mediorientale, faticano a decifrare i cambiamenti in atto nel continente. Vale per taluni "vicini" (sia in senso geografico che ideologico), pericolosamente inclini a usare la Bolivia come laboratorio per le proprie avventure rivoluzionarie.



..da avvenire.it