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View Full Version : V.M.M. - L'impero dei draghi



Sakugochi
11th January 2006, 13:00
L'ultimo libro di Manfredi mi è arrivato in regalo per Natale. La storia mi aveva attirato fin dalla prima volta che mi era capitato sotto mano in libreria, ma aspettavo come al mio solito l'uscita in edizione economica per l'acquisto.
Il libro parla della cattura con l'inganno, da parte del Re dei re persiano, dell'Imperatore romano Valeriano e di un gruppo delle sue guardie capitanate da Metello Aquila, vero protagonista del romanzo, e delle loro successive peripezie che li porteranno fino alla Cina ed all'incontro con gli eredi di un'antica leggenda romana.
Lo stile di Manfredi è sempre scorrevole, leggero e le descrizioni e le ricostruzioni degli usi e dei costumi di tutti i popoli incontrati nel libro sono accurate ma mai pedanti. Il problema è che proprio in questo sta il suo pregio maggiore ed il suo limite: Manfredi ha il merito di fare divulgazione storica e di avere una grande attenzione per la verosimiglianza storica che si adatta ma non si piega mai alla spettacolarità del racconto, ma la sua narrazione è abbastanza piatta, i personaggi sono spesso estremi e poco sfaccettati (buonissimi, cattivissimi, coraggiosissimi) e i dialoghi sono poco realistici. La trama e l'idea del libro sono indubbiamente buone, ma non sono supportate da una capacità di scrittura che sappia coinvolgere od appassionare più di tanto.
Rimango dell'opinione che Manfredi sappia esprimersi al meglio nel racconto, come ad esempio ne I cento cavalieri.

Darath
11th January 2006, 13:23
vero, anche a me ha dato la stessa impressione (anche ne "l'ultima legione" ), cmq mi piace la storia e anche se i personaggi non sono ben strutturati leggo sempre volentieri V.m.m. soprattutto quando si tratta di antica grecia/roma
post edit: cmq a volte mi sembra che si attenga a "maschere" classiche (il generale integerrimo e coraggioso, il vecchio precettore etc etc) nella scelta dei personaggi, come se anche quelli fossero una divulgazione storica di posizioni letterarie dell'antichita (vedi omero e virgilio)... magari qualcuno che ne sa piu di me ci puo dire qualcosa a riguardo, o magari ho detto una cagata grande come una casa :angel:

Malakaj
11th January 2006, 19:46
L'ultimo libro di Manfredi mi è arrivato in regalo per Natale. La storia mi aveva attirato fin dalla prima volta che mi era capitato sotto mano in libreria, ma aspettavo come al mio solito l'uscita in edizione economica per l'acquisto.
Il libro parla della cattura con l'inganno, da parte del Re dei re persiano, dell'Imperatore romano Valeriano e di un gruppo delle sue guardie capitanate da Metello Aquila, vero protagonista del romanzo, e delle loro successive peripezie che li porteranno fino alla Cina ed all'incontro con gli eredi di un'antica leggenda romana.
Lo stile di Manfredi è sempre scorrevole, leggero e le descrizioni e le ricostruzioni degli usi e dei costumi di tutti i popoli incontrati nel libro sono accurate ma mai pedanti. Il problema è che proprio in questo sta il suo pregio maggiore ed il suo limite: Manfredi ha il merito di fare divulgazione storica e di avere una grande attenzione per la verosimiglianza storica che si adatta ma non si piega mai alla spettacolarità del racconto, ma la sua narrazione è abbastanza piatta, i personaggi sono spesso estremi e poco sfaccettati (buonissimi, cattivissimi, coraggiosissimi) e i dialoghi sono poco realistici. La trama e l'idea del libro sono indubbiamente buone, ma non sono supportate da una capacità di scrittura che sappia coinvolgere od appassionare più di tanto.
Rimango dell'opinione che Manfredi sappia esprimersi al meglio nel racconto, come ad esempio ne I cento cavalieri.

Ho letto anche io l'ultimo libro di V.M.M. e sono d'accordo con te per quanto riguarda i pregi e i difetti contenuti nella narrazione e sui personaggi fin troppo lineari e limitati, ma devo riconoscere che in quest'ultima opera, quel tocco di esotismo inserito nella seconda parte orientaleggiante mi ha dato qualcosa in più in termini di emozioni e colori, nel descrivere un'antica Cina misteriosa e affascinante agli occhi dei pragmatici esuli romani.

HaWk
20th January 2006, 18:51
i libri di manfredi li ho letti quasi tutti e devo dire che, benchè per molti sia una commercialata, l'impero dei draghi mi ha appassionato molto. magari non al livelli di capolavori come alexandros o lo scudo di talos, ma mi è piaciuto, mi sono piaciute le figure di metello e dei suoi compagni, forse un pò meno quella del cinese, "il samurai cattivo" -.-. riesce cmq a immergere bene i romani in un mondo che per loro è stato sconosciuto.. imo.