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View Full Version : Dalla Chiesa - Componimento poetico al Parlamento



Triagon
12th January 2006, 13:24
Direi riassume bene i 5 anni del nano prelato unto sceso in campo


Dalla Chiesa in rima contro ddl Pecorella
Il senatore della Margherita interviene in rima baciata contro il disegno di legge sull'inappellabilità proposto dalla maggioranza

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ROMA - Un netto no al ddl sull’inappellabilità delle sentenze di proscioglimento. Tutto, però, in rima baciata. E’ quanto ha fatto intervenendo nell’Aula del Senato l’esponente della Margehrita Nando Dalla Chiesa. Questo il testo del componimento:
"Bentornati senatori, dalle feste e dai ristori, tutti insieme per votare la gran legge secolare, la più urgente, la più bella legge, sì, la legge Pecorella. Ma quant’è curioso il mondo, nel suo gran girare in tondo, che fa nascere d’incanto una legge che può tanto. E la scrive un avvocato per salvare il suo imputato, che poi, caso assai moderno, è anche capo del Governo, mentre invece l’avvocato è un potente deputato.
Ah, che idea stupefacente, non si trova un precedente, è un esempio da manuale di cultura occidentale che sa metter le persone sopra la Costituzione. E ora è bello edificante che di voci ne sian tante, di giuristi, ex magistrati, di causidici, avvocati, pronti, intrepidi, a spiegare che la legge è da votare, poiché vuole la dottrina che il diritto su una china più virtuosa scorrerà, se la norma si farà.
Ma pensate che bellezza per un reo, l’aver certezza che se il giudice è impaurito o corrotto o scimunito, potrà dar la soluzione senza alcuna sconfessione, che il processo finirà e un macigno calerà sull’accusa dello Stato e su chi subì reato. Che trionfo, che tripudio, e per Silvio che preludio ad una dolce terza età, l’assoluta impunità.
Bentornati senatori, per la fine dei lavori; cinque anni incominciati coi tesori detassati, poi vissuti con amore a far leggi di favore: rogatorie, suspicioni, lodi, falsi e prescrizioni, approvate in frenesia e con gran democrazia, che chi c’è non può parlare e chi è assente può votare. Mentre al pubblico in diretta lui giurava: "Date retta, se non si combina niente sui problemi della gente colpa è di opposizioni, Parlamento e Commissioni!".
Bravi voi che con tempismo combattete il comunismo, anche se nell’ossessione ce l’aveste una ragione: falsa è di Marx la tesi che lo Stato è dei borghesi; ci insegnaste voi del Polo che lo Stato è di uno solo. Or votando con l’inchino si completi il gran bottino delle leggi personali, questo sconcio senza eguali. Del dritto sia mattanza. Ma l’Italia ne ha abbastanza".



da http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/01_Gennaio/12/dallachiesa.shtml

Che dire, Petrarca gli fa na sega

Jarsil
12th January 2006, 13:29
Al di là della forma molto originale dell'intervento di Dalla Chiesa... io sono d'accordo con l'inappellabilità del proscioglimento, in virtù della norma morale che è meglio un colpevole fuori che un innocente dentro, e che non è accettabile, a mio modo di vedere, che una persona sia costretta a passare 10 anni e piu' della sua vita in aule di tribunale perché l'accusa non riesce - perché magari non c'è - a produrre prove certe sulla colpevolezza. L'assoluzione "per non aver commesso il fatto" *deve* a mio modo di vedere essere totalmente definitiva. L'appello deve essere uno strumento di difesa, non di accusa. Tutto, rigorosamente, imho.

Triagon
12th January 2006, 14:13
Le regole valgono per tutti allo stesso modo.
Se hai possiibilita' di 3 gradi di processo per difesa, li deve poter avere anche chi ti accusa, anche perche nn sono rari i casi in cui fatti o testimonianze importanti giungono a distanza dalla fase procedurale e dibattimentale del primo grado.

Jarsil
12th January 2006, 16:17
Le regole valgono per tutti allo stesso modo.
Se hai possiibilita' di 3 gradi di processo per difesa, li deve poter avere anche chi ti accusa, anche perche nn sono rari i casi in cui fatti o testimonianze importanti giungono a distanza dalla fase procedurale e dibattimentale del primo grado.

Eh no... questa non è piu' parità di diritti... sono 3 occasioni per l'accusa di trovare (o costruire) prove contro un cristiano che vive un inferno lungo anni.

Personalmente l'ho sempre vista con il sistema anglosassone: la responsabilità di provare la colpevolezza di qualcuno è dell'accusa, non è la difesa che deve dimostrare l'innocenza. Un processo dovrebbe funzionare anche senza difesa, nel senso che se l'accusa non riesce a produrre prove sostanziali della colpevolezza di qualcuno, non avrebbe nemmeno senso sentire i teste della difesa, si dovrebbe dare il non luogo a procedere immediatamente.

Se tu stato, nei panni del pubblico ministero, non riesci a dimostrare che io cittadino fino all'ultimo momento presunto innocente sono in realtà colpevole del reato di cui mi accusi, sono cazzi tuoi, non miei. Non vedo perché dovrei sbattermi per 3 gradi di giudizio a ripetere con le stesse prove che io quella roba non l'ho fatta.

Tanto piu' che ho specificato precisamente "assolto per non aver commesso il fatto" quindi assoluzione, come si dice, con formula piena. Una volta ottenuto questo risultato, trovo assolutamente ingiusto che il pubblico ministero, magari solo per farsi pubblicità perché è un processo importante e seguito dai media, continui a tartassarmi senza prove.

Glasny
12th January 2006, 16:31
Simpatico l'intervento di Dalla Chiesa, però se un giudice è davvero corrotto o scemunito, lo si dimostra e si annulla il processo, si destituisce il giudice o lo si arresta se era corrotto, e si rifa tutto.

Non sono d'accordo con nessuno dei due schieramenti tanto per cambiare, la giustizia ha bisogno di riforme strutturali e anche di nuove risorse, ma questo non piacerebbe a nessuno dei politici che bene o male hanno tutti qualche scheletro nell'armadio.

Alkabar
12th January 2006, 16:56
Eh no... questa non è piu' parità di diritti... sono 3 occasioni per l'accusa di trovare (o costruire) prove contro un cristiano che vive un inferno lungo anni.
Personalmente l'ho sempre vista con il sistema anglosassone: la responsabilità di provare la colpevolezza di qualcuno è dell'accusa, non è la difesa che deve dimostrare l'innocenza. Un processo dovrebbe funzionare anche senza difesa, nel senso che se l'accusa non riesce a produrre prove sostanziali della colpevolezza di qualcuno, non avrebbe nemmeno senso sentire i teste della difesa, si dovrebbe dare il non luogo a procedere immediatamente.
Se tu stato, nei panni del pubblico ministero, non riesci a dimostrare che io cittadino fino all'ultimo momento presunto innocente sono in realtà colpevole del reato di cui mi accusi, sono cazzi tuoi, non miei. Non vedo perché dovrei sbattermi per 3 gradi di giudizio a ripetere con le stesse prove che io quella roba non l'ho fatta.
Tanto piu' che ho specificato precisamente "assolto per non aver commesso il fatto" quindi assoluzione, come si dice, con formula piena. Una volta ottenuto questo risultato, trovo assolutamente ingiusto che il pubblico ministero, magari solo per farsi pubblicità perché è un processo importante e seguito dai media, continui a tartassarmi senza prove.


Concordo con Jarso.

Arthu
12th January 2006, 17:26
E io invece andro' controcorrente . preferirei un mondo dove c'e qualcuno in galera e non dovrebbe esserci che vedere tutti quelli che dovrebbero esserci fuori :sneer: Anche perche chi non dovrebbe esserci poi ci va lo stesso per N motivi del cazzo.