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View Full Version : De La guerra e' finita e di altri bei testi



ihc'naib
22nd March 2006, 16:12
Vivere non e' possibile, lascio' un biglietto inutile
prima di respirare il gas, prima di collegarsi al caso
era mia amica era una stronza aveva sedici anni appena

vagamente psichedelica la sua t-shirt dell'epoca
prima di perdersi nel punk, prima di perdersi nel crack
si mise insieme ad un nazista conosciuto in una rissa

e nonostante le bombe vicine la fame,
malgrado le mine, sul foglio lascio'
parole vere di vita la guerra e' finita,
per sempre finita, almeno per me

Emotivamente instabile, viziata ed insensibile
il professore la bollo', ed un caramba la incastro'
durante un furto all'esselunga pianse e non le piacque affatto

e nonostante le bombe alla televisione
malgrado le mine, la penna sputo'
parole vere di vita la guerra e' finita
per sempre finita, almeno per me

e nonostante sua madre impazzita suo padre
malgrado belgrado, l'america e bush,
con una bic profumata da attrice bruciata
la guerra e' finita, scrisse cosi'..


.. bella no?

edito per chi fa confusione come rusty: e' una canzone dei Baustelle (o di Baustelle, non ho ancora capito), dall'ultimo album (cronaca nera).

rustyangel
22nd March 2006, 17:46
La musica politicizzata non mi piace.
In particolare questo "collage" (così mi pare di aver capito) non incontra i miei gusti. Con questo non dico che sia brutta, ma sinceramente non mi offre nessuna emozione/spunto di riflessione. Non scendo in particolari, perchè poi mi dicono che cerco il flame e blablabla.

Tra l'altro la vedo molto musicabile in chiave rap o ska o comunque in quell'orbita musicale che non amo per niente.

ihc'naib
22nd March 2006, 18:56
allora e' una canzone rock (o pop, insomma.. quel po' di rock che puo' fare un gruppo italiano che di per se' e' pop :) ), non un collage. E non vedo come possa essere politicizzata una canzone che parla di una ragazza che si suicida..del gruppo che ha scritto questo, poi :

(Lei)
Portami fuori a cena, Baustelle
Fammi vedere il centro
La tua pelle odora d’oleandro
Scortami gentilmente
In una discoteca
Sulle stelle

Dammi una sigaretta, “Copenhagen”
Fammi vedere gli occhi
La tua pelle esce da scollature
Ferisce mortalmente
Baciami bella bionda
Sulle stelle

Passano
Le straniere comprano
Le fontane crollano
Sono come me
Vengono da tristezze artiche
Nei locali cercano
Forme di ye-yé

Paga tu il conto, amore
Per favore
Portami in un albergo
Per due ore
Profuma di Stoccolma
La schiena tua spogliata
Amami una volta nella vita

Ballano
Le svedesi
Portano minigonne pallide
Sono come me
Dondola
La mia vita solita
Tutto questo implica
Una gioventù
Urlano le straniere comprano
Tutto questo implica
Forme di ye-yé
Brancolo nell’agosto torrido
Questo film ridicolo
Quando finirà?



ihc

ps
escludere le canzoni che parlano anche di societa' e' politica e' folle, anche per tutto quello che porta a perdere. (Faber ROX)

rustyangel
22nd March 2006, 20:40
Bon avevo capito che era un collage di vari testi dal titolo.
La canzone, almeno secondo me, è scritta con un certo intento ed in ogni caso è almeno vagamente politicizzata (non fosse altro per alcuni riferimenti ad eventi oramai fin troppo noti).

Il secondo testo già mi piace di più, ma continuo a pensare che senza una musica sotto non riesco a farmi un'idea precisissima.

Si, escludo tutte le canzoni che parlano di politica (società non l'ho mai detto); datemi del folle, ma la musica non può abbassarsi ad un livello così basso da dover essere strumento politico (e questo vale indipendentemente dal partito/coalizione/schieramento/ideologia).

ihc'naib
22nd March 2006, 20:48
beh. questo purtroppo e' legato al problema della politica in Italia, talmente orrida da far pensare che la musica si debba _abbassare_ per arrivare al suo livello.

poi e' necessaria praticare una distinzione, per esempio fra i 99 posse (esagerati e infine vuoti, per me) e De Andre (politico, sociale e geniale).

In definitiva, sarebbe necessaria un'educazione civile volta a far capire una volta per tutte che non esiste societa' e argomento sociale che non significhi automaticamente politica.

I Baustelle, comunque, sono caldamente consigliati. Non so quanto possano piacere a un metalboy, ma di certo sono particolari, e in generale un modo particolare e variegato (<- Importante) di fare musica.

rustyangel
22nd March 2006, 20:56
Io non sono un metalboy, fidati :)
Mi atteggio a metalboy è vero, ma ascolto davvero qualsiasi cosa. Ovvio che poi le mie preferenze siano "in maggioranza" rivolte al metal.

Comunque apprezzo sempre la capacità di variare e particolarizzare la propria musica, indipendentemente dal genere musicale.

Ich, normalmente mi trovo quasi sempre d'accordo con le tue posizioni, però ammetterai che la tua idea di politica esula un attimino da qualsiasi governo attuale... non credi? Se fosse davvero come dici tu, allora forse sarei capace di accettare la politica nella musica.

P.S.: de andrè è sempre stato uno dei miei cantautori preferiti, ma il suo stile è davvero al di sopra delle mere strumentalizzazioni: è praticamente un poeta più che un "partigiano" (passatemi il paragone).

ihc'naib
22nd March 2006, 21:45
Io non sono un metalboy, fidati :)
Mi atteggio a metalboy è vero, ma ascolto davvero qualsiasi cosa. Ovvio che poi le mie preferenze siano "in maggioranza" rivolte al metal.


Capito



Comunque apprezzo sempre la capacità di variare e particolarizzare la propria musica, indipendentemente dal genere musicale.



Beh.. allora ribadisco il consiglio..



Ich, normalmente mi trovo quasi sempre d'accordo con le tue posizioni, però ammetterai che la tua idea di politica esula un attimino da qualsiasi governo attuale... non credi? Se fosse davvero come dici tu, allora forse sarei capace di accettare la politica nella musica.


Oh, si' assolutamente (ci ho messo un po' per capire.. pensavo tu mi stessi semplicemente chiedendo se ero di sinistra.. :) ).. comunque, si', assolutamente cosi'. Purtroppo la politica agli alti livelli e' fatta molto probabilmente quasi tutta nel modo in cui i giovani pensano che si fatta, motivo per cui la trascurano e la ritengano un merdaio.
Io non sono un missionario, ma so che ogni persona avrebbe un interesse a discutere le sorti e i valori della societa', per questo spesso entro in questi discorsi per far capire che la nostra politica non e' la Politica.
De Andre' ne e' un ottimo esempio. Non si puo' negare che in una certa categoria della sua produzione [La Buona Novella spicca, ma anche molte canzoni de La Canzone di Marinella] la componente "Politica" fosse importante e chiara. (molto piu' poetico, tanto per entrare in argomento, Non all'amore ne' al denaro ne' al cielo, non trovi? insomma.. si nota la differenza)
Gia' (tanto per capirsi) con una canzone come Il Mio Nemico ci si avvicina di piu' al limite.. anche se credo che si sia ancora in salvo.. poi arrivi, che so, ai 99 posse, che pure io non sopporto...

ihc

ihc'naib
22nd March 2006, 21:49
Piu' bella dell'inflazionata "testamento di tito":

Tito non sei
Figlio di Dio
Ma c'e' chi muore
Nel dirti addio

Dimaco ignori
Chi fu tuo padre
Ma piu' di te
Muore tua madre

Con troppe lacrime
Piangi Maria
Solo l'immagine
D'un'agonia

Sai che alla vita
Nel terzo giorno
Il figlio tuo
Fara' ritorno

Lascia noi piangere
Un po' piu' forte
Chi non risorgera'
Piu' dalla morte

Piango di lui
Cio' che mi e' tolto
Le braccia magre
La fronte e il volto

Ogni sua vita
Che vive ancora
Che vedo spegnersi
Ora per ora

Figlio nel sangue
Figlio Nel cuore
E chi ti chiama
Nostro Signore

Nella fatica
Del tuo sorriso
Cerca un ritaglio
Di Paradiso

Per me sei figlio
Vita morente
Ti porto cieco
Questo mio ventre

Come nel grembo
Adesso in croce
Ti chiama amore
Questa mia voce

Non fossi stato
Figlio di Dio
T'avrei ancora
Per figlio mio...

rustyangel
22nd March 2006, 22:37
Oh, si' assolutamente (ci ho messo un po' per capire.. pensavo tu mi stessi semplicemente chiedendo se ero di sinistra.. :) ).. comunque, si', assolutamente cosi'. Purtroppo la politica agli alti livelli e' fatta molto probabilmente quasi tutta nel modo in cui i giovani pensano che si fatta, motivo per cui la trascurano e la ritengano un merdaio.
Io non sono un missionario, ma so che ogni persona avrebbe un interesse a discutere le sorti e i valori della societa', per questo spesso entro in questi discorsi per far capire che la nostra politica non e' la Politica.
De Andre' ne e' un ottimo esempio. Non si puo' negare che in una certa categoria della sua produzione [La Buona Novella spicca, ma anche molte canzoni de La Canzone di Marinella] la componente "Politica" fosse importante e chiara. (molto piu' poetico, tanto per entrare in argomento, Non all'amore ne' al denaro ne' al cielo, non trovi? insomma.. si nota la differenza)
Gia' (tanto per capirsi) con una canzone come Il Mio Nemico ci si avvicina di piu' al limite.. anche se credo che si sia ancora in salvo.. poi arrivi, che so, ai 99 posse, che pure io non sopporto...

ihc

Assolutamente no, non ti chiedevo se eri di sinistra... anche se non posto spesso, leggo i messaggi nella sezione news e ho capito un po' come la vedi: sarebbe stupido darti dello schierato.

Detto ciò, su De Andrè mi trovi perfettamente d'accordo, però - come tu stesso specifichi - la capacità di De Andrè è esattamente quella di restare al di qua del limite. E questo mi piace, nonostante le canzoni che ammiro di più sono proprio quelle in cui la componente politica si nota meno. Ciò non toglie che abbia fatto della buona musica anche in dischi quali La Buona Novella ad esempio.

Forse si è perso un po' sul finire della carriera, ma vabè: la perfezione non esiste...

ihc'naib
22nd March 2006, 22:59
uhm. credo tu stia parlando di anime salve e creuza de ma (si scrive cosi'? ) non li ho mai sentiti.. nonostante, diciamo, uhm.. li possegga:awk: ?

ghs
22nd March 2006, 23:14
Io trovo fastidiosi tanto Baustelle quanto De André (per il quale non mi si venga a parlare di genialità musicale, per cortesia...), per motivi diversi. E trovo noioso e irritante il metal, per quel che conta. Ma non ho intenzione di contestare gusti personali: ognuno si ascolti quello che vuole.
Anche per me (che faccio della musica la mia principale attività e il mio principale interesse da 20 anni) la musica non dovrebbe occuparsi di politica, ma pazienza: in quel caso, mi limito a non ascoltarla.
In generale (e so che non c'entra molto, ma lasciatemi sfogare), vorrei che si evitasse di parlare di musica scambiando i propri gusti per giudizi di valore oggettivo. Non vi accorgete mai di quanta gente parla di musica e si lancia in giudizi definitivi e insindacabili senza saperne niente?

ihc'naib
23rd March 2006, 09:25
beh, tipo questi :) :) :

"per il quale non mi si venga a parlare di genialità musicale, per cortesia..."

in realta', il fatto e' che io non capisco niente di musica. (d'altro canto, ritengo di avere una buona sensibilita' letterale, quindi mi fido di me stesso quando giudico un testo.. ) Comunque, ripeto, di musica non capisco niente.. non ho nessun tipo di sensibilita' musicale.. per cui per parlare di qualcosa che la riguarda mi affido all'intensita' delle sensazioni che mi provoca... e se ne sono sicuro, e' dovuto al fatto che statisticamente i consigli sono spesso graditi e calzanti..ma questo al di la' di ogni pretesa di oggettivita' :)

In ogni caso:
a) curiosita' spassionata: che fai nella vita perche' la musica conti cosi' tanto?
b) che male c'e' se la Politica, (nel senso della vita sociale, dei valori di giusto e sbagliato) entra nella musica? O, alternativamente, quale musica ti piace se tagli fuori questa?

Arthu
23rd March 2006, 10:13
C'e solo Guccini.

ghs
23rd March 2006, 11:40
beh, tipo questi :) :) :

"per il quale non mi si venga a parlare di genialità musicale, per cortesia..."

in realta', il fatto e' che io non capisco niente di musica. (d'altro canto, ritengo di avere una buona sensibilita' letterale, quindi mi fido di me stesso quando giudico un testo.. ) Comunque, ripeto, di musica non capisco niente.. non ho nessun tipo di sensibilita' musicale.. per cui per parlare di qualcosa che la riguarda mi affido all'intensita' delle sensazioni che mi provoca... e se ne sono sicuro, e' dovuto al fatto che statisticamente i consigli sono spesso graditi e calzanti..ma questo al di la' di ogni pretesa di oggettivita' :)

In ogni caso:
a) curiosita' spassionata: che fai nella vita perche' la musica conti cosi' tanto?
b) che male c'e' se la Politica, (nel senso della vita sociale, dei valori di giusto e sbagliato) entra nella musica? O, alternativamente, quale musica ti piace se tagli fuori questa?


Chiarisco che non intendevo attaccare nessuno. I gusti musicali sono tutti buoni e fa sempre bene che qualcuno ascolti ancora la musica e cerchi quella che gli piace, senza limitarsi a consumare quella che propinano radio e TV.
Il mio era solo uno sfogo generico, che ogni tanto mi scappa, per esasperazione, dopo mille conversazioni sulla musica. Scrivo raramente in questa sezione proprio per questo motivo.
Ripeto: fai bene a parlare di quello che ti piace e fai bene a manifestare che ti piace. Sui testi, poi, io non sarei in grado di dire niente, perchè non ne so niente.
Cerco di soddisfare la tua curiosità rimanendo vago, se ti va bene: diciamo che la musica ha la sua importanza nel nutrire il mio portafogli, in vari modi.

Per quanto riguarda la politica nella musica, dipende tutto dal valore che dai alla musica, da cosa definisci "musica" (cioè la risposta alla domanda "cos'è la musica?") e da che rilevanza dai al testo. Spesso, quando senti una canzone "impegnata", noti scelte stilistiche precise, che hanno a che fare con l'ambiente sociale a cui si rivolge quella canzone più che con la musica in sè. Il rapporto fra testo e musica si sbilancia a favore del testo, che trascina la musica in un cliché. Ecco, fare della musica uno stile, impegnarla a veicolo delle proprie dichiarazioni di appartenenza socio-politiche, imbrigliarla in ciò che deve soddisfare l'orecchio della tua parte politica, per me, è un uso volgare, truffaldino e diminutivo della musica stessa. Spesso, in questo modo, si perde di vista la musica e non si fa altro che "riempire" un po' il paesaggio in cui si muove il testo.
Insomma, vorrei che chi ha tutte queste cose da dire le dicesse senza usare la musica, che, essendo un mezzo facile per raggiungere le persone (se sai come fare), viene usata come grimaldello. O lubrificante.

In ogni caso, questi sono discorsi che valgono per me che ho sviluppato un certo grado di paranoia sull'argomento. Ognuno deve ascoltare quello che gli piace. Se gli basta, va bene così.

Hador
23rd March 2006, 20:04
una cosa è parlare di opinioni e di gusti, un'altra è non riconoscere meriti a chi ne ha a prescindere, vedi De Andre.
Se a me non piace la musica classica e se la ritengo fine a se stessa ciò non mi autorizza a dire che mozard fosse un coglione, per intendersi.
La musica più bella oggettivamente, a mio avviso, è quella fatta non pensando al pubblico, ma fatta come la si vuole fare, e molti cantanti, gruppi e cantautori che trattano anche di politica rientrano nel genere, che piacciano o no.
Detto ciò ghs hai evitato tutte le domande, a me piacerebbe sapere, non a sfondo polemico ma per pura curiosità, che genere tu apprezzi.

ghs
24th March 2006, 01:58
Veramente ho cercato di dribblare solo la domanda sui miei gusti; alle altre due ho provato a rispondere sinteticamente. Magari non ci sono riuscito.
In ogni caso, non c'è un genere che io apprezzi in particolare. Ho anche una certa difficoltà a riconoscere i generi attuali, figurati...
Apprezzo i bei dischi in modo rapsodico e senza alcuna fedeltà. Ti faccio qualche esempio: non mi piace il prog rock, perchè lo trovo quasi sempre noioso e kitsch, ma sotto quel genere la critica ha fatto finire i King Crimson, che hanno fatto alcuni dei miei dischi preferiti (almeno 3 capolavori, da Larks' in poi) e che ancora oggi dal vivo sono inarrivabili; altre belle cose hanno fatto, qua e là, i Van der Graaf fra il '70 e il '75. O i primi Soft Machine (i live del primo periodo, soprattutto). Ma il prog non lo sopporto proprio. Per dirtene un'altra più recente, non mi piace il post-rock in generale, ma un paio di bei dischi li hanno fatti i Tortoise e altre cose interessanti si possono trovare ogni tanto. Non mi piace la fusion, ma "The Sixteen Men of Tain", di Holdsworth, è un disco che ascolto spesso, così come alcune cose di David Torn, Bill Frisell, Mike Stern e altri così. O Miles Davis, Coltrane, Parker, anche se non apprezzo molto il bop e il jazz. Mi piace come suona Jeff Beck (che fa alcune cose davvero uniche), ma non mi piace nessuno dei suoi dischi. Quasi lo stesso vale per Belew (anche se Side One contiene belle cose). Mi piace il Frank Zappa non prolisso. Trey Gunn è un fenomeno. Da poco ho scoperto questa Pamelia Kurstin, che suona il theremin come non avevo mai sentito, ma i gruppi con cui collabora più spesso sono inaccettabili per me. Poi Stravinskij, Bartok, Ravel, Debussy, alcune cose di Satie e molti altri.
Poi ci sono le cose che ascolto per studio, che possono anche non piacermi, come Stockhausen...

Insomma, ascolto più i dischi che i generi, anche perchè davvero non riesco a fare una vera distinzione. Immagino che un po' tutti facciano in questo modo, a dire il vero. Magari posso dire che ascolto prevalentemente musica non cantata, ecco.
Naturalmente, se tu mi avessi fatto questa domanda 10 o 15 anni fa (cioè fra i miei 15 e i miei 20 anni), ti avrei risposto tutt'altra cosa. Allora ascoltavo Hendrix, Janis Joplin e quelle cose lì. Che ogni tanto ascolto ancora.

Per quanto riguarda i testi "impegnati", ora che mi ricordo, mi fermai una decina di anni fa coi CSI. Anni dopo, mi è capitato di conoscere Ferretti ed è sicuramente più interessante farci due chiacchiere che ascoltarlo su un disco.

Hador
24th March 2006, 09:57
alludevo proprio a Ferretti, in tutti i lavori che ha fatto dai cccp a litania, quando scrivevo.
Detto ciò trovo strana questa indecisione su generi, quasi scetticismo, a me risulta facile una volta trovato un gruppo che suona un certo genere farmi piacere altri gruppi non dico simili ma sullo stesso stile.
Non sto qua a parlare di ciò che piace a me perchè parlerei, come daltronde hai fatto tu, al 90% di gruppi che conosco solo io, solo bho, nn capisco come facciano a piacerti i tortoise e non i godspeed o i silver mt zion ad esempio, per citare un genere che conosco e mi piace.
Limitarsi ad un artista di un genere mi pare, appunto, limitativo - non vai a inoltrarti e a scoprire le varie sfumature di un modo di fare musica. E' pieno di generi suonati da vari gruppi che però non scadono in banalità

ghs
24th March 2006, 10:26
Eh, ma non mi piacciono i Tortoise, mi piacciono un paio di loro dischi . E sono solo un esempio, eh, solo per dire che non ascolto post-rock in generale, ma alcune cose che si fanno rientrare in quel genere sì (non solo i Tortoise).
Non è scetticismo il mio, è che ormai ho un orecchio un po' compromesso da parecchi anni di ascolto "viziato". La cosa brutta dell'entrare nei meccanismi della musica è che perdi un po' di freschezza nell'ascolto, ma non è che escluda cose a priori. Ascolto un po' tutto e vedo se ci trovo qualcosa di bello. Quello che succede è che spesso mi trovo a scartare molto di quello che ascolto.
Ma prendi quelli che ti ho detto come esempi. Ce ne sono tanti altri che mi piacciono o che trovo anche solo interessanti (per esempio, il disco del '98 dei Don Caballero o certe cose di Fiuczynski): volevo solo spiegare che non sono legato ai generi. Non è che mi fermi lì. E' che le categorizzazioni in "generi" sono spesso fuorvianti, quindi non mi ci lego: mi piacciono i King Crimson (più dal '71 in poi che prima; da quando li hanno definiti "art rock", insomma), ma non sopporto Genesis, Yes, ELP e tutta quella risma lì.
Per dire, ascolto anche molti gruppi indipendenti (italiani e non), quasi perfettamente sconosciuti. Poi, naturalmente, ascolto la mia roba e la roba di amici.

Comunque, è proprio per quello che dici tu che non volevo parlare dei miei gusti.

Hador
24th March 2006, 10:46
bho capisco ma non condivido, poi non so che genere di lavoro tu faccia ma conosco gente che lavora nel campo musicale e al contrario sono "tuttologhi fanatici", anche se lavorano nel campo musicale di certi generi (piccoli produttori o proprietari di negozi di dischi "di nicchia", Riot a milano se conosci per citarne uno piuttosto che l'hellnation a roma).
Io stesso scarto molto ma ciò che non scarto va a ricadere in generi, come ciò che mi piace maggiormente ricade in generi, benchè praticamente inspiegabili (ti potrei citare i neurosis o gli isis ma nn vorrei ricadere nel parlare di gruppi conosciuti solo da me).
Per il resto se ti riorganizzi un incontro con Ferretti chiamami che mi autoinvito :nod:

Suppa
24th March 2006, 10:51
Per il resto se ti riorganizzi un incontro con Ferretti chiamami che mi autoinvito :nod:

Te passi di qua in emilia e te lo trovi un po' ovunque se è in libera uscita.
la cosa bella di Lindo è che anche dopo i suoi spettacoli / concerti se lo fermi a fare 2 chiacchere lo fa sempre volentieri senza nessun problema.
il problema è raggiungerlo :p
Mio padre ci militava assieme quando erano giovani ( roba del fatidico '68), ma a me piuttosto che intrattenermi in discussioni fin troppo complicate con Ferretti è sempre piaciuto di piu' essere preso in braccio da Augusto quando ero un bambino... ah che ricordi :( :(

Hador
24th March 2006, 11:01
eh io sono riuscito ad andare solo ad un concerto (avrei voluto andare a sentire Litania qua nei dintorni ma non essendo macchinato non ce la feci, invece vidi BCGLF a teatro) l'estate scorsa, da solo, e non sono stato abbastanza intraprendente.
Ferretti va sentito in qualche concerto in paese, qua a milano è stato bello ma l'atmosfera devessere diversa