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View Full Version : Sono l unico che non piange per tommy?



ahzael
6th April 2006, 04:33
Ma sono l unico in italia che quando ha saputo che tommy (aka Tommaso, ma si sa alla televisione servono personaggi non persone), ha pensato per un secondo "mi dispiace" e il secondo dopo si e' rimesso a giocare a wow (o qualunque altra cosa uno poss fare).

Sono sbalordito, disgustorama vero e proprio in televisione, politici che piangono a porta a porta...........l ipocrisia regna sovrana, gente che ha gia deciso che quest episodio ci deve toccare tutti.

Crimini che diventano "CRIMINI GRAVISSIMI" solo se passano per la televisione............

Nel mondo muore un bimbo ogni minuto, se facciamo 10 secondi di silenzio l uno ogni minuto diventiamo marionette stile animazione anni 70.

Lo schifo piu' assurdo.

Vabbe tanto tra una settimana ce lo saremo tutti scordati e aspetteremo con ansia la nuova telenovella dei TG.

Un * per quel bimbo, ma la vita continua.

Glasny
6th April 2006, 05:55
Anche a me non interessa molto sta notizia.. infatti ho ignorato semplicemente quello che si diceva a proposito, a parte la prima volta...

Poi lasciamo stare wow che a sto punto era meglio se guardavi la tv :p

Kappa
6th April 2006, 08:09
Penso che chi abbia un figlio di quella età per esempio sia molto più colpito di un pisquano della tua che ha come unica preoccupazione droppare item viola, ma io stesso è ovvio che non mi ci son strappato i capelli, sono quelle sensazioni paradossali perchè terribili ma a cui putroppo anni di brutte notizie in tv mi hanno parzialmente immunizzato, il mio senso civico e la mia sensibilità mi fanno dire mi dispiace e vado oltre, chi invece si dovrebbe occupare per la loro figura del far crescere il senso di responsabilità (e mi viene da dire da che pulpito) e senso civico agli italiani, è ovvio che ne parlino per una settimana, che poi molti lo strumentalizzano per i loro fini è certamente un'ipocrisia che non meritava neanche un post, in questa storia più che i politici, la figura peggiore l'hanno fatta i giornalisti ed a vari livelli dalle accuse al padre all'insistenza con cui facevano domande ai genitori il tutto condito da <esclusivo> sullo schermo.

rehlbe
6th April 2006, 08:11
sul disgusto che quando capitano sempre queste cose mi provocano stampa politica giornalisti etc siamo piu' che d'accordo

e siamo d'accordo pure sul fatto che riescono a disgustarti talmente tanto da farti passare quasi pure l'intenzione di starci male quando capitano cose come questa

e siamo pure d'accordo sul fatto che al mondo ne succedono ogni minuto e pure di peggiori di cose come questa

ma tutte quante queste premesse non tolgono che per quello che e' successo io ci sia stato male, un po' per il fatto in se', un po' perche' non siamo chissa' dove, ma in italia, in casa mia

Vaffaflanders
6th April 2006, 09:22
Vabbe tanto tra una settimana ce lo saremo tutti scordati e aspetteremo con ansia la nuova telenovella dei TG.
Un * per quel bimbo, ma la vita continua.

Speriamo che questa storia dell'orrore serva a chi di dovere a mettere mano alle leggi che regolamentano i crimini sui bambini e le modifichi in modo tale che il prossimo "non so come definirlo" che tocca un bambino ci pensi dieci volte prima di prendere una decisione.

Wolfo
6th April 2006, 09:29
Sarà che abitando per dodici anni a Boretto (paese limitrofo di brescello) e quindi a pochi km dal luogo dei misfatti , mi sia particolarmente sentito preso in causa , credo però che il fatto che ogni giorno muoiono bambini ecc. sia più che altro un modo per sminuire una tragedia che di per sè e gravissima. Così com'è gravissimo che i media non abbiano calcato la mano come avrebbero dovuto , sul fatto che un elemento del cazzo così fosse in circolazione.
Così come a Brescello , paese dei calabresi della bassa reggiana , la delinquenza scorre sovrana per le strade e nessuno fa nulla...

Io sinceramente mi sono commosso e la sera della notizia , che doveva essere per me una serata di festa ,si è trasformata in una tristissima nottata , di silenzio mio e degli amici che erano via con me.
Poi non è uno scandalo che tu non sia rimasto nemmeno sfiorato , è comprensibile , ma non etichettare persone decisamente sensibili (vedi mia madre) che quando sente queste notizie gli vengono gli occhi lucidi.


Concordo con te pienamente per quello che riguarda il ricamo dei giornali e giornalisti , e la strumentalizzazione , purtroppo quello avviene nove volte su dieci.

Manfalus
6th April 2006, 09:47
Come uno prende questa notizia, è molto personale.

Il bombardamento mediatico che c'è stato rende normale questo paradosso:

che la gente si preoccupi solo di un Tommaso, che non dei tanti piccoli Tommaso che soffrono ogni giorno, e che sono completamente ignorati nelle notizie che ci arrivano quotidianamente.

D'altronde a chi piacerebbe avere ogni giorno un costante fluire delle tragedie di tutto il mondo? La cina e l'africa, nel nostro immaginario, sono molto lontane, e così la tragedia di una famiglia assume un valore milioni di volte più imponente.

Sia chiaro che con questo non voglio assolutamente ridimensionare la tragedia accaduta: piuttosto, a livello ideale, vorrei che ci fosse una maggiore sensibilità anche per altri casi un po' più in là di casa nostra.. che non sono una singola tragedia, ma una prassi, uno stile di vita.

Riguardo i media che vanno a nozze con queste notizie: è vero, ma è anche vero che lo fanno perchè la gente a queste notizie si attacca morbosamente.
"oppalà, i pornini pedofili sul pc del padre" e tutti a speculare. (che cmq meriterebbero un discorso a parte, sono solo stati messi in secondo piano da questa tragedia).

Starebbe quindi ai media un po' più di discrezione, ma anche alla nostra civile comunità essere meno affamata di notiziole e scandali.. se fossimo un po' più pronti a indignarci per le domande poco rispettose del dolore dei cari: "ma quanto soffre? ma li perdona? ma cosa prova in questo momento? cosa prova quando vede la culla vuota?" anche i media si regolerebbero di conseguenza.

Ged
6th April 2006, 10:05
Forse OT:


le domande poco rispettose del dolore dei cari: "ma quanto soffre? ma li perdona? ma cosa prova in questo momento? cosa prova quando vede la culla vuota?"

Ecco. Quello mi chiedo è: ma non esiste un codice etico/morale/umano che dica a queste teste di cavolo di giornalisti che queste domande NON vanno fatte?
E spero di veder presto qualcuno che prenda il microfono e lo ficchi in bocca ad uno di questi parassiti.
:swear:

Arthu
6th April 2006, 10:23
Posso garantire che non esiste un codice etico tra i giornalisti.

Wolfo
6th April 2006, 10:33
io penso sempre a qui giornalisti (spesso sgaloppini) che mandano a fare quelle domande della verga... io personalmente gli darei una testata in una situazione analoga , però penso anche a volte , che alcuni potrebbero trovare picevole poter sfogare davanti alle telecamere il loro malessere...

MiLLenTeX
6th April 2006, 10:35
...alcuni potrebbero trovare picevole poter sfogare davanti alle telecamere il loro malessere...

molto pochi.

Llaydee
6th April 2006, 11:06
Penso che chi abbia un figlio di quella età per esempio sia molto più colpito di un pisquano della tua che ha come unica preoccupazione droppare item viola, ma io stesso è ovvio che non mi ci son strappato i capelli, sono quelle sensazioni paradossali perchè terribili ma a cui putroppo anni di brutte notizie in tv mi hanno parzialmente immunizzato, il mio senso civico e la mia sensibilità mi fanno dire mi dispiace e vado oltre, chi invece si dovrebbe occupare per la loro figura del far crescere il senso di responsabilità (e mi viene da dire da che pulpito) e senso civico agli italiani, è ovvio che ne parlino per una settimana, che poi molti lo strumentalizzano per i loro fini è certamente un'ipocrisia che non meritava neanche un post, in questa storia più che i politici, la figura peggiore l'hanno fatta i giornalisti ed a vari livelli dalle accuse al padre all'insistenza con cui facevano domande ai genitori il tutto condito da <esclusivo> sullo schermo.


Concordo il pieno con il K ....

San Vegeta
6th April 2006, 11:16
Io sono abbastanza cinico, è difficile farmi rimanere sconvolto per tanto tempo... però mi rendo conto che nei panni di un genitore, sapere che il tuo bambino potrebbe essere preso a badilate perchè piange fa un po' paura... un po' tanto

Galandil
6th April 2006, 11:57
Siete la fiera dell'ipocrisia, e state tutti dando ragione a Stalin quando diceva che "una morte è una tragedia, milioni di morti una statistica".

Arthu
6th April 2006, 12:03
Teoria di un mio amico :
"Se muoio non ci sono piu,quindi pazienza , se muoiono gli altri io sono vivo , quindi pazienza".

ihc'naib
6th April 2006, 12:04
non e' che il tuo amico abbia fatto 'sta grande teoria innovativa, eh!

e' dai tempi dei Greci che c'e' chi pensa (e mi ci metto dentro):

Se c'e' la morte, non ci sono io. Se ci sono io, non c'e' la morte.

Arthu
6th April 2006, 12:06
non e' che il tuo amico abbia fatto 'sta grande teoria innovativa, eh!

e' dai tempi dei Greci che c'e' chi pensa (e mi ci metto dentro):

Se c'e' la morte, non ci sono io. Se ci sono io, non c'e' la morte.
Ma il mio amico è troppo stupido per conoscerla quindi ne rivendica la paternità :sneer:
Alla fin fine non è altro che un applicazione filosofica del cronotopo di minkowski.

Sjath
6th April 2006, 12:08
E' vero, effettivamente il divario tra i giornalisti e i cronisti della tv spazzatura come " la vita in diretta " o cose simili, sta diminuendo costantemente.

Il punto è che le " esigenze " delle masse hanno subito un cambiamento radicale negli ultimi anni, ora la gente AGOGNA le tragedie alla tv, perchè inconsciamente alla gente piace star male per il dolore di qualcun'altro, e indirettamente si viene colpiti.

i media attuali altro non fanno che seguire questa tendenza, quel vostro ( nostro ) desiderio di conoscere tutte le molteplici sfaccettature degli stati d'animo che attraversano i genitori di quel bambino.

la vera notizia non è la morte di un bambino in questo caso, ma il modo in cui si è consumato il fatto, e la durata della vicenda ( 1 mese ) hanno consentito ai media di crearne una serie a puntate, quindi sono quasi scontate le domande che qualcuno ha riportato sopra " cosa prova a vedere la culla vuota "
e un glasny, un azhael, un galandil qualunque non fanno testo, perchè 50 milioni di persone vogliono sapere di più, gli esclusivi fanno schifo a tutti, ma tutti li guardano.

ps : ho fatto un analisi, niente di personale.

San Vegeta
6th April 2006, 16:08
secondo me invece è colpa della gestione degli sturmenti d'informazione:
pensano solo ai guadagni e non puntano più alla professionalità; ne consegue che i giornalisti veri son pochi, gli altri sono arrivisti con buone nozioni di linguistica (quando va bene) e non sanno far altro che prendere un caso e farlo diventare il dramma del momento.

Vaffaflanders
6th April 2006, 16:23
non e' che il tuo amico abbia fatto 'sta grande teoria innovativa, eh!

e' dai tempi dei Greci che c'e' chi pensa (e mi ci metto dentro):

Se c'e' la morte, non ci sono io. Se ci sono io, non c'e' la morte.

Io sono molto più incline all'idea di un Cesare Pavese che nelle ultime parole della Casa in collina spiega che i morti (in quel caso sono i morti per la guerra ma secondo me è una legge universale) chiedono sempre ragione ai vivi:


Se un ignoto, un nemico, diventa morendo una cosa simile, se ci si arresta e si ha paura a scavalcarlo, vuol dire che anche vinto il nemico è qualcuno, che dopo averne sparso il sangue bisogna placarlo, dare una voce a questo sangue, giustificare chi l'ha sparso. "Guardare certi morti è umiliante. Non sono più faccende altrui, non ci si sente capitati sul posto per caso. Si ha l'impressione che lo stesso destino che ha messo a terra quei morti tenga noialtri inchiodati a vederli e a riempircene gli occhi.

Assistere ad un crimine gravissimo e fare finta di nulla, non dedicarci neanche un pensiero, a mio parere è un atto di codardia e di stupidità. La televisione forse ci sta abituando ad essere dei codardi.

ihc'naib
6th April 2006, 17:27
vaffa.. e' un discorso nobile, in genere. Ma:

a) non c'entra niente con il discorso degli stoici. Li' si parla della paura per la propria morte, che deve essere eliminata perche' non puo' esistere la morte insieme a chi la subisce.

b) seguo comunque il discorso che hai lanciato: in linea di principio e' esatto, ma ormai credo che non sia adatto agli uomini, che sono molto piu' soggetti al senso della vendetta che a quello della colpa. Se tutti al mondo fossero un po' piu' impassibili forse sarebbero piu' consci di se stessi e capaci di rispettarsi, e rispettare il nucleo di persone importante che li circonda, invece di essere costretti (o volere) a svendere il dolore di fronte a Cucuzza. Se il mondo fosse fatto tutto di persone come dici tu, e come dice Pavese, ho timore che ci sarebbero troppi uomini a pensare che il modo per onorare i morti dovrebbe essere quello di vendicarli.