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View Full Version : Furio colombo da l'Unita'



Triagon
17th April 2006, 01:15
personalemente condivido tutto quello che dice

L'UNITA'
16 aprile 2006
L’Italia in pericolo
di Furio Colombo

Una terribile frase italiana, che mi disorientava quando, da bambino, la sentivo dire da adulti che si guardavano prudentemente intorno è: «qui lo dico e qui lo nego». È una espressione intraducibile che rappresenta il peggio dell’opportunismo italiano.
È ciò che sta accadendo adesso, in questo Paese, sotto gli occhi del mondo, dopo la vittoria di Prodi.

In alto e in basso, e persino a sinistra e non solo a destra, si dice o si nega, si afferma e si attende, si contano i numeri giusti ma poi si fa finta di non saperli, si usa l’esiguità del margine (ormai tipico di tutte le democrazie, e consacrato da ben due successive elezioni americane) per dire che la vittoria di Prodi forse è accaduta e forse no, e magari sarebbe meglio trattare.
Trattare che cosa, trattare con chi?

C’è infatti una variazione molto importante al modello nazionale di dire e negare che ha consentito tante decisioni ambigue nella storia italiana.
Berlusconi, il leader battuto (nel voto italiano in casa e nel voto italiano dall’estero) della Casa delle libertà non dice. Nega. In questo unico senso è più moderno. Nega risolutamente di avere perduto, nonostante l’evidenza e cogliendo lo spazio libero che gli viene offerto da un grande silenzio. Come in tanti suoi processi, Berlusconi nega tutto. Esattamente come in tribunale, accusa di broglio chi lo ha battuto. La stampa internazionale nota l’affinità fra processi e politica. La stampa nazionale appare affascinata dalla sua straordinaria capacità di negare. E benché la negazione sia sprezzante e deliberatamente provocatoria, intorno al leader che ha inventato il “sit in” dello sconfitto, una Valle di Susa delle elezioni perdute, si forma un capannello di interlocutori interessati a vedere che cosa si può mediare con lui.

Siamo in presenza di un paradossale abbaglio logico: l’idea che sia bene trattare e progettare scambi con chi ha rifiutato e continua a rifiutare di avere perso le elezioni, persino in presenza della ammissione (purtroppo tardiva) del ministro dell’Interno.

Per avere un resoconto attendibile e definitivo di ciò che è accaduto davvero in Italia, occorre rivolgersi non alla televisione, in cui Berlusconi continua ad apparire come il protagonista, non ai giornali, colmi di retroscena che coprono di cortine fumogene i fatti. Non ai politici, anche del centrosinistra, alcuni dei quali discutono volentieri di scenari di possibile collaborazione saltando il dato: chi ha vinto?

Occorre la voce di un cardinale. Sentite le parole di Mons. Severino Poletto, arcivescovo di Torino, raccolte ieri da La Stampa e dite se non sono l’unica cronaca attendibile di ciò che è appena accaduto in Italia. «C’è stato un evento che ha interessato non soltanto noi, ma l’Italia intera. Una lunga e non serena campagna elettorale, e poi le elezioni politiche di cui già conosciamo i risultati, che in una democrazia matura devono essere accettati e rispettati. I risultati dunque li conosciamo. Attendiamo ora che il nuovo Parlamento si insedi, che il Governo sia formato e si metta all’opera. Ora non è più tempo di parole ma di fatti per dimostrare che governare un Paese significa realizzare il bene comune non con strumentali finalità ma con sincerità di intenti. Bene comune vuol dire soprattutto il bene dei ceti più poveri e svantaggiati della nostra società».

Ciò che consola ma anche tormenta, in queste parole di un cardinale, è la chiarezza con cui la sequenza delle vicende italiane è descritta.
Provate a smentirle. Primo, le elezioni sono finite, sono state vinte, e la democrazia matura le accetta. Secondo, è evidente il messaggio del risultato delle elezioni: governare per il bene di tutti e non con strumentali finalità. Terzo, che cosa si aspetta a dare seguito ai risultati e mettere il Parlamento in condizione di riunirsi e il Governo in condizione di cominciare a governare? Si può essere più chiari?

È un testo (rileggete, vi prego, il virgolettato) che non nasconde l’ansia di un cittadino democratico per lo “stallo” che non esiste. Ma è stato creato con «strumentali finalità» e ci butta in un tempo vuoto e con un pericolo immenso.
Nell’ansia del cardinale c’è una domanda che è anche un ammonimento autorevole: «che cosa aspettate?».

Ma se le parole di Saverio Poletto sono chiare, non prendetele come la controprova che Silvio Berlusconi sia uno stravagante che, per autodifesa interiore, ha scelto di separarsi dalla realtà.
L’uomo è un calcolatore accorto che si muove fuori e lontano dalla «democrazia matura», continuamente mosso da «finalità strumentali».
Questa volta la finalità strumentale è non far finire la campagna elettorale. Se finisce, lui ha perso. Se non finisce, le sue probabilità di rivincita aumentano di giorno in giorno, a mano a mano che si espandono il silenzio istituzionale e il vuoto in cui sono stati lasciati gli italiani.
Ha teso una trappola: discutiamo di possibili accordi.

Deliberatamente butta sul tavolo questioni che hanno mobilitato l’opposizione democratica fino all’ultimo voto. La giustizia, per esempio, e l’umiliante precariato del lavoro.
Cadere nella trappola vuol dire sciogliere le fila di una grande mobilitazione civile, mandare a casa chi si è battuto per vincere anche senza Tv e senza miliardi.

Tutta la gente che non si lascia dire di aver dato l’anima per questa vittoria (senza neppure sapere i nomi di coloro per cui votava, a causa della «porcata» detta nuova legge elettorale) e poi sentirsi annunciare che «si può trattare» prima ancora di sapere che Romano Prodi ha ricevuto l’incarico.
Berlusconi, il candidato battuto, sa fare bene una cosa, con rabbia e dovizia di mezzi: la campagna elettorale. La sta facendo, proprio mentre alla sinistra giungono segnali, (per fortuna solo da parte di alcuni) di benevola smobilitazione. E mentre la vittoria, faticata, rischiata e conseguita, continua a non diventare un incarico di governo.

Berlusconi sta dimostrando di poter continuare a tenere sotto ferreo controllo mediatico la sua metà dell’Italia. Ha perso, ma non gli importa. Lui non è stupido come Al Gore o John Kerry, che hanno pensato prima di tutto alla pace istituzionale del loro Paese. Lui tiene tirata la corda dello scontro, tiene la tensione altissima. Lui stesso, e chi lo rappresenta, rifiutano ogni gesto di accettazione democratica. Fino al punto da fare in modo che manchi al legittimo risultato elettorale del nostro Paese il riconoscimento degli Stati Uniti. È un fatto su cui andrebbe concentrata tutta l’attenzione dei leader della coalizione vittoriosa. Chi sta mentendo all’America, Berlusconi o il suo ministro degli Esteri Fini? Non sarebbe il caso di chiedere un chiarimento all’ambasciatore degli Stati Uniti che è uomo esperto, buon conoscitore del nostro Paese e che certo ha a cuore la profonda amicizia fra i due Paesi, radicata nella storia della nostra libertà, del nostro diritto di decidere col voto?

È vero, la situazione è grottesca, ha venature di ridicolo. Ma una cosa occorre oggi riconoscere, una cosa che su questo giornale abbiamo detto fin dall’inizio. Berlusconi, che adora se stesso ed è davvero convinto di avere sempre ragione, è un pericolo per la democrazia.
In questi lunghi giorni di inspiegabile silenzio istituzionale, lui e i suoi stanno sbarrando la porta al verdetto del voto. Lui vede benissimo il rischio in cui sta buttando l’Italia. Lo calcola. Gli giova che tanti, che dovrebbero essere infaticabili e senza pace come lui, ma in senso opposto, in difesa della democrazia, sembrano non notare il pericolo.

Tre sono i risultati che Berlusconi sta incassando con la sua azione eversiva: tiene in ostaggio il Paese affinché, in un modo o nell’altro, la sua sconfitta venga annullata. Pone una minaccia pesante sul futuro italiano. Tiene i suoi mobilitati e pronti a nuove elezioni, che sono il suo vero progetto, contando sulla smobilitazione di chi ha votato per mandarlo a casa e ha vinto.

Non so rispondere, nelle frequenti interviste con le televisioni europee e americane, alla domanda: perché glielo lasciano fare? È vero, è ricco, è potente, controlla i media, possiede molti giornalisti, è senza scrupoli. Ma perché glielo lasciano fare, visto che ha perso? I colleghi della stampa internazionale notano che, a volte la fermezza di Prodi appare isolata. Lo si lascia a patire l’oltraggio del negato riconoscimento della vittoria (che è una offesa a una bella parte degli italiani). Una delle due campagne elettorali continua a svolgersi furiosamente, dopo avere provocato una spaccatura che si vuole a tutti i costi allargare.

Per mettere fine a questa situazione mai accaduta (un Paese ostaggio del premier battuto) alcuni esortano a “mediare”. Dicono per esempio che bisogna “mediare” sulla giustizia. Bene, da dove cominciamo, dai «giudici infami» o dai «giudici malati di mente»? Dal complotto delle toghe rosse con l’attività criminale delle cooperative, o della riforma Castelli che trasforma i magistrati in impiegati dello Stato sotto controllo del governo?
Ma il Cardinale ha detto bene. I risultati ci sono. Adesso gli italiani si aspettano che si formi il legittimo governo del Paese. Potrà chi deve proclamare ufficialmente i risultati continuare a non farlo? Potrà Prodi restare il vincitore senza incarico di formare il governo? Come racconteremo questi giorni, che dovrebbero essere di normale e civile alternanza democratica, nei nostri libri di Storia, fra qualche anno? Diremo che soltanto il Cardinale Poletto ha letto i risultati, ha constatato che il vincitore era Prodi e che era bene per il Paese consentirgli di cominciare subito a governare?

Possiamo continuare a dire e a negare i risultati delle elezioni politiche italiane del 9 e del 10 aprile 2006?


E' di uno squallore tremendo come si stanno comportando al cd.

Wolfo
17th April 2006, 01:31
Prima posto perchè voglio essere il primo a farlo in seguito ad un tuo copiaincolla :p , poi leggo ^_^ e edito per aggiungere qualcosa di serio


Edit:

"Occorre la voce di un cardinale. Sentite le parole di Mons. Severino Poletto, arcivescovo di Torino, raccolte ieri da La Stampa e dite se non sono l’unica cronaca attendibile di ciò che è appena accaduto in Italia. «C’è stato un evento che ha interessato non soltanto noi, ma l’Italia intera. Una lunga e non serena campagna elettorale, e poi le elezioni politiche di cui già conosciamo i risultati, che in una democrazia matura devono essere accettati e rispettati. I risultati dunque li conosciamo. Attendiamo ora che il nuovo Parlamento si insedi, che il Governo sia formato e si metta all’opera. Ora non è più tempo di parole ma di fatti per dimostrare che governare un Paese significa realizzare il bene comune non con strumentali finalità ma con sincerità di intenti. Bene comune vuol dire soprattutto il bene dei ceti più poveri e svantaggiati della nostra società»."


Questa parte la trovo giustissima , sono il primo in questo momento a criticare l'atteggiamento di Berlusconi , perchè come si suol dire , dovrebbe semplicemente sedere sulla sponda del fiome , e aspettare che passi il cadavere dell'avversario , nulla di più.

Ha vinto l'unione , è giusto che governi e si accomodi , per dimostrare quello che è in grado di fare.

Il resto dell'articolo lo trovo commovente , tanto per dire , la parte in cui dice che l'unione ha vinto sia in italia che nei voti all'estero è una travisazione della realtà , e lo sai bene , i dati dei voti "italiani" non sono interpretabili.

Non mi va comunque di fare polemica , è un giornale schierato e per tale lo prendo , giornale che qualche volta mi sono accinto a leggere , scritto molto bene , decisamente troppo fazioso per quelli che sono i miei canoni.
Io trovo che il vero problema dell'unione sia l'assuefazione al Berlusconi-ladro-antidemocratico-padrone di tutto.

Io non vedo l'ora di vedere come l'unione si districherà riguardo certi argomenti:

Pacs
Iran (problema che prima o poi salterà fuori purtroppo , questo preferirei non vederlo...)
Grandi opere
Problema energetico
Legge sul conflitto d'interesse
Legge elettorale (visto che questa che vi ha permesso la vittoria è una cagata )
Legge Biagi

e tante altre belle cose...

Io mi siedo , aspetto e nel caso sapranno affrontare bene questi cinque anni di governo sarò anche pronto ad applaudire.

Va$h
17th April 2006, 01:45
cazzo! secondo!

Wolfo
17th April 2006, 02:09
Sindacati e centrosinistra
scossi dalla legge Biagi

ROMA - Il futuro della legge Biagi agita il centrosinistra. L'ipotesi di una sua completa abrogazione, lanciata dalla Cgil e sostenuta da alcuni partiti dell'Unione come Rifondazione, Verdi e Comunisti italiani non trova l'appoggio degli altri partiti. Contrari alla richiesta della Cgil anche Cisl e Uil: "La legge Biagi non va abrogata - dichiara Luigi Angeletti, segretario della Uil - ma va solo modificata in alcune sue parti" sottolineando come una eventuale abrogazione "porterebbe il mercato del lavoro in condizioni molto peggiori di quelle attuali". D'accordo anche il segretario in pectore della Cisl Raffaele Bonanni.

Marco Rizzo presidente della Delegazione dei Comunisti italiani al Parlamento Europeo insiste: "La legge Biagi viene evocata come una spada di Damocle che spaccherebbe la coalizione di centrosinistra. Sulla questione credo si debba ascoltare l'autorevole voce della Cgil. La legge 30, proprio perché esaspera la competizione sfrenata nel mondo del lavoro, va abrogata, cioè cancellata completamente".
Una posizione lontana da quella dei vertici Ds, con Vincenzo Visco che parla di possibile modifiche ma della necessità di mantenere il lavoro flessibile. Per Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa del Pugno, "la linea della pura e semplice abrogazione è un errore grossolano. Altra cosa, sarebbe dire che non possono essere solo i lavoratori a pagare il prezzo della flessibilità. Siamo stati i primi a parlare di un completamento e di un riequilibrio".


Pezzo di articolo preso da l'espresso.... Vi ha tenuto e vi tiene ancora uniti l'odio verso berlusconi , avete basato tutto su quello , e ora che è battuto (siete fortunati che ancora fa caciara) la vostra solidità comincia a vacillare...
Per me la solidità dev'essere uno delle principali caratteristiche , la base , perchè solo con la buona salute una coalizione può governare , se si sgretola per così poco significa che hanno raccontato cazzate sapendo di raccontarle , solo ed unicamente per fottere berlusconi... non tanto per il bene della nazione , ne più , ne meno di quello che tanto criticate voi della cdl.

Ipnotik
17th April 2006, 09:12
Colombo è un grande, c'è poco da dire.Ha solo riportato i fatti come stanno quindi non si può che essere daccordo con lui, oppure si nega la realtà.

Triagon
17th April 2006, 09:40
Sindacati e centrosinistra
scossi dalla legge Biagi

ROMA - Il futuro della legge Biagi agita il centrosinistra. L'ipotesi di una sua completa abrogazione, lanciata dalla Cgil e sostenuta da alcuni partiti dell'Unione come Rifondazione, Verdi e Comunisti italiani non trova l'appoggio degli altri partiti. Contrari alla richiesta della Cgil anche Cisl e Uil: "La legge Biagi non va abrogata - dichiara Luigi Angeletti, segretario della Uil - ma va solo modificata in alcune sue parti" sottolineando come una eventuale abrogazione "porterebbe il mercato del lavoro in condizioni molto peggiori di quelle attuali". D'accordo anche il segretario in pectore della Cisl Raffaele Bonanni.

Marco Rizzo presidente della Delegazione dei Comunisti italiani al Parlamento Europeo insiste: "La legge Biagi viene evocata come una spada di Damocle che spaccherebbe la coalizione di centrosinistra. Sulla questione credo si debba ascoltare l'autorevole voce della Cgil. La legge 30, proprio perché esaspera la competizione sfrenata nel mondo del lavoro, va abrogata, cioè cancellata completamente".
Una posizione lontana da quella dei vertici Ds, con Vincenzo Visco che parla di possibile modifiche ma della necessità di mantenere il lavoro flessibile. Per Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa del Pugno, "la linea della pura e semplice abrogazione è un errore grossolano. Altra cosa, sarebbe dire che non possono essere solo i lavoratori a pagare il prezzo della flessibilità. Siamo stati i primi a parlare di un completamento e di un riequilibrio".


Pezzo di articolo preso da l'espresso.... Vi ha tenuto e vi tiene ancora uniti l'odio verso berlusconi , avete basato tutto su quello , e ora che è battuto (siete fortunati che ancora fa caciara) la vostra solidità comincia a vacillare...
Per me la solidità dev'essere uno delle principali caratteristiche , la base , perchè solo con la buona salute una coalizione può governare , se si sgretola per così poco significa che hanno raccontato cazzate sapendo di raccontarle , solo ed unicamente per fottere berlusconi... non tanto per il bene della nazione , ne più , ne meno di quello che tanto criticate voi della cdl.



vedi, potrei farti l'elenco delle innumrrevoli contraddizioni del Cd dove ti ricordo all'interno ci sono 2 partiti che basano la loro esistenza su valori completamente opposti (AN e Lega), ma ormai il cd nn e' piu al governo.
I 5 anni che c'e' stato e' andato avanti tra rimpastini et similia tramite la mediazione del nano che ha concesso le peggio porcherie pur di poter fare quello che interessava a lui.
Ora in politica la mediazione e' praticamente tutto indi non vedo perche su una legge che alcuni vogliono abrogare altri modificare non sia possibile mediare. sarebbe stato peggio se per qualcuno fosse un pilastro non toccabile e per altri da abrogare non credi?
Perfino quando c'era la vacchia dc con il psi non avevano tutte le posizioni in comune, basta mediare e il cs ha scelto Prodi per farlo.

jamino
17th April 2006, 10:14
Wolfo il tema della legge Biagi sollevato dall CGIL ha già avuto una risposta non solo da Prodi ma, sopratutto, da Rifondazione che ha detto: Si noi saremmo per abrogarla ma il punto non è all'ordine del giorno visto che non è in programma.
Ergo il caso è stato smontato immediatamente da chi, a parere degli elettori del cdx doveva crearlo. Gli elettori del cdx continuano a fraintendere un punto fondamentale, dicono che il csx sia una coalizione estremamente disomogenea e sia unita solo dall"odio per berlusconi". Errore ... la prima parte dell'affermazione è corretta, la seconda estremamente sbagliata, oserei dire "plasmata" dalla campagna televisiva che ha cercato di convincere l'elettorato che sia così.
Il csx è unito da alcuni ideali fondamentali, che nulla hanno a che fare con Berlusconi e molto con ilo berlusconismo. Il csx è unito innanzitutto dall'idea che in un paese civile ci debbano essere delle regole che valgono per tutti, dall'idea che una democrazia è una democrazia avanzata solo nel momento in cui allarga il più possibile la fascia di inclusione dei suoi cittadini (che tradotto in termini Berlusconiani è esattamaente "fare il modo che il figlio dell'operaio sia come il figlio del professionista), dall'idea che un paese civile deve avere una politica estera che non sia succube dell'unica potenza mondiale rimasta, anzi debba contribuire a costruire un sistema che equilibri la potenza statuintense attraverso la costruzione di un altro polo politico economico (europa)...
Insomma di odio verso berlusconi c'è poco e nulla... c'è semplicemente una comunanza di valori forti che è tuttavia (questo lo ammetto senza problemi) a volte molto diversa nel modo di declinarli. Su questo si media, sui valori in se no.
Per fare un esempio concreto non è un caso che io, da sempre schierato a sx, anzi ex militante di estrema sx ed ex iscritto al PCI, e mio padre, cattolico e addirittura membro della chiesa di roma in quanto diacono, abbiamo votato lo stesso schieramento. Ciò che ci unisce, a livello di valori, è molto più di ciò che ci divide.

Hudlok
17th April 2006, 10:17
La richiesta di una medizazione non mi pare affatto scandalosa vista la differenza di voti tra le due fazioni, le schede contestate e chi non ha votato . . . direi che le 2 "forchette" s interesecano al dentino di mezzo eh!

Cmq fossi in Berlusconi starei contento d'aver perso, cosi risulta che lui ha abbassava le tasse, ha perso per una legge elettorale infame contestata duramente dalla sinistra ma visto che ora gli fa comodo se ne esce con " c'è la legge e va rispettata " quando sappiamo come la pensavano.

Se ne dovrebbe uscire semplicemetne con " i fatti sono chiari, la gente m ha votato nonostanate lo sputtanamento che subisco da 5 anni a questa parte, volevo cavare l ici, ho mantenuto stabilità in Italia per 5 anni, e per il rincaro dei prezzi con l'euro qua avete il vero responsabile, vado 6 mesi alle chaiman [o coem si scrive lol] , torno per le prox elezioni :sneer: "

jamino
17th April 2006, 11:30
Hudlock sai con che percentuale vinsie il centro destra nel 2001, o detto in altri modi sai se la forchetta, in termini di consenso assoluto, tra maggioranza e opposizione, fu molto diversa da questa?
E ti risulta per caso che dopo le elezioni qualcuno del centro destra, nel 2001, fece qualche riflessione sul paese spaccato?

No sai perché le cose per essere valutate vanno ricordate.

Per inciso la legge quando c'è si rispetta punto... Se il cdx ha fatto a maggioranza una riforma elettorale che gli si è ritorta contro vuol dire che paga i prezzi della sua incompetenza in materia e arroganza istituzionale...

Warbarbie
17th April 2006, 12:24
Hudlock sai con che percentuale vinsie il centro destra nel 2001, o detto in altri modi sai se la forchetta, in termini di consenso assoluto, tra maggioranza e opposizione, fu molto diversa da questa?
E ti risulta per caso che dopo le elezioni qualcuno del centro destra, nel 2001, fece qualche riflessione sul paese spaccato?

No sai perché le cose per essere valutate vanno ricordate.

Per inciso la legge quando c'è si rispetta punto... Se il cdx ha fatto a maggioranza una riforma elettorale che gli si è ritorta contro vuol dire che paga i prezzi della sua incompetenza in materia e arroganza istituzionale...


Boh mi pare che nelle elezioni del 2001 il cdx prese il circa il 60% alla camera e sopra al 40% al senato.
Mi sembra un attimo diversa la "forchetta"

Incoma
17th April 2006, 12:28
Hudlock sai con che percentuale vinsie il centro destra nel 2001, o detto in altri modi sai se la forchetta, in termini di consenso assoluto, tra maggioranza e opposizione, fu molto diversa da questa?

Non credo si possa fare un paragone, Mi spiego.

Ricordo nel 2001 un centinaio di deputati e una cinquantina di senatori in più per il cdx, a fronte di una lieve maggioranza di voti al csx, quindi una vittoria schiacciante pur con un paese che era schierato in% più col csx che col cdx,
ma il sistema era maggioritario uninominale da almeno 2 tornate elettorali se non vado errato, e con il maggioritario per definizione contano le teste in parlamento molto più della percentuale dei voti che hanno portato alla loro elezione (anche se il mattarellum prevedeva un recupero proporzionale con lo scorporo).

Il consenso assoluto in termini di % di votanti a favore di uno schieramento o l'altro in un sistema maggioritario perde di valore e di significato rispetto ad ciò che significa in un sistema proporzionale. In queste condizioni (sistema maggioritario) nessuno guarda alla percentuale di consenso assoluto proprio perchè è insito nel sistema maggioritario che si possa tranquillamente vincere pur avendo la minoranza assoluta in termini di consenso; le elezioni americane sono quasi ogni volta l'esempio lampante di tale situazione.

Ben diversa è la situazione odierna, dove, avendo votato con un sistema maggioritario con premio di maggioranza, non si può non considerare, da un punto di vista puramente politico (non di vittoria elettorale che è indiscutibile) che il paese è praticamente spaccato a metà, e B. gode del consenso di metà degli italiani aventi diritto di voto.

Quest'ultimo, al di la di ogni sterile polemica e faziosità, è un dato che politicamente non si può non tenere in considerazione, e credo sia il motivo per cui nessuno si può permettere di sentenziare che B. possa essere estromesso dai giochi politici italiani, come gran parte della sinistra invece desidererebbe di tutto cuore.

jamino
17th April 2006, 12:29
No prese quei seggi, ma in valore assoluto di voti la differenza era analoga... vi a vederti su un qualsiasi sito il numero assoluto dei voti.
Il paese era spaccato allo stesso modo, ma una legge elettorale diversa dava una maggioranza netta a camera e senato...
Il discorso del paese spaccato è solo un discorso strumentale... non vi fate prendere in giro. Ripeto non lo dicvo io guardate da voi i dati e verificate quale fu la forchetta nel 2001.
Non stiamo aprlandso di seggi (governabilità) ma di valori assoluti (spaccatura del paese)...

jamino
17th April 2006, 12:33
Incomna non confondere anche tu i 2 discorsi per favore.
E' chiaro che la maggioranza al senato è esigua, ma il problema sollevato da Berlusconi e da FI non è un problema fi governabilità, è un problema di spaccatura politica del paese. Visto che tale spaccatura c'è sempre stata il sollevarlo ora è l'ennesimo problema pretestuoso. Per ciò che riguarda Berlusconi lo affermo esplicitamente, va "fatto fuori" nel senso che va eliminata l'anomalia italiana. Fai la legge sul conflitto di interessi e fai tornare l'italia in paese normale... poi vediamo come vanno le cose alle urne...

Hudlok
17th April 2006, 12:34
Per inciso la legge quando c'è si rispetta punto... Se il cdx ha fatto a maggioranza una riforma elettorale che gli si è ritorta contro vuol dire che paga i prezzi della sua incompetenza in materia e arroganza istituzionale...

Berlusca ha fatto sta legge perchè non credeva manco lui che tanti coglioni [che ironia :look: ] lo votassero e quindi sventolavano sta cosa delle tre punte :sneer:

Cmq son daccordo pur io che è un Pirla con la P maiuscola e che dovrebbe levarsi dalle palle ma affermo anche che le obiezioni da lui poste sono piuttosto lecite anche se ripeto fossi in lui mi leverei dalle palle per un po e lascerei la sinistra nella merda per poi tornare a governo caduto a dire "vel avevo detto" . . . . ora su meno tasse per tutti e votateme senza far stornzate gg lol

Incoma
17th April 2006, 13:00
Incomna non confondere anche tu i 2 discorsi per favore.
E' chiaro che la maggioranza al senato è esigua, ma il problema sollevato da Berlusconi e da FI non è un problema fi governabilità, è un problema di spaccatura politica del paese. Visto che tale spaccatura c'è sempre stata il sollevarlo ora è l'ennesimo problema pretestuoso. Per ciò che riguarda Berlusconi lo affermo esplicitamente, va "fatto fuori" nel senso che va eliminata l'anomalia italiana. Fai la legge sul conflitto di interessi e fai tornare l'italia in paese normale... poi vediamo come vanno le cose alle urne...

Non confondo nulla. Ti ribadisco la mia opinione: se il sistema è maggioritario il numero assoluto di cittadini che votano da una parte o dall'altra lascia il tempo che trova, se è proporzionale da un punto di vista politico assume un'importanza notevole, specie se il risultato finale è un sostanziale pareggio. E lo è ASSOSLUTAMENTE a prescindere da chi si aggiudica la maggioranza parlamentare. Sollevare il problema non è affatto pretestuoso, lo sarebbe stato se si fosse votato col maggioritario uninominale.

Edit: ma davvero sei convinto che B. in presenza di una legge seria sul conflitto di interessi non avrebbe il consenso di metà degli italiani? Sei davvero convinto che sia consenso frutto del potere mediatico? Io per nulla. E te lo dice un radicale, non un berlusconista.

jamino
17th April 2006, 13:08
E' pretestuoso nel momento in cui la riforma verso il proporzionale viene fatta (male) a 4 mesi dalle elezioni a colpi di maggioranza.
Il paese è questo, è sempre stato questo e (purtroppo o per fortuna) rimarrà questo. Non si può accorgersi di ciò solo quando fa comodo. Quando sento le dichiarazioni di Cicchitto che dice "nessuno canti vittoria la partita è ancora aperta" mi rendo conto che Berlusconi avevea ragione a strasburgo quando disse che in aula c'erano dei "turisti della democrazia".... Erano lui e i suoi parlamentari...

Incoma
17th April 2006, 13:15
Il paese è questo, è sempre stato questo e (purtroppo o per fortuna) rimarrà questo.

Beh se il paese è questo, ovvero metà di la metà di qua, o si torna al maggioritario (e stavolta ad un maggioritario serio, non il mattarellum) o ci aspettano anni ed anni di ingovernabilità e/o di governi basati sul do ut des stile prima repubblica.


Non si può accorgersi di ciò solo quando fa comodo.

Non si può nemmeno dimenticarlo perchè fa comodo solo perchè si sono vinte le elezioni.

jamino
17th April 2006, 13:41
Scusa Incoma ma ti ripeto qualcuno della maggioranza si pose questo problema alle scorse elezioni?
E poi chi è che ha fatto tutta la campagna elettorale dicendo che questo è un paese diviso in cui va ricostruito un tessuto comune? Mi pare Prodi, mentre mi pare che dall'altra parte ci siano stati una serie di interventi che tutti conosciamo bene in campagna elettorale che abbiano ulteriormente "forzato" questa divisione.
E allora hai fatto una legge elettorale che ha aumentato l'ingovernabilità solo per i tuoi interessi, hai fomentato la divisione del paese alzando il livello dello scontro sempre e comunque (confindustria, cojoni, bambini bolliti etc) e ora DOPO che hai perso prima NON riconosci la sconfitta e urli al broglio pur avendo tu in mano tutti gli strumenti di controllo e poi giochi la carta delle "larghe intese" per garantire la governabilità?
Questo attaggiameto può esseredefinito in un solo modo: Irresponsabile e antidemocratico. Si arriva al punto che un ministro ci da un "parere pro veritate" di una legge dello stato che non sta ne in cielo ne in terra...
Ripeto prima si fomenta costantemente la divisione e si usa ogni tipo di trucchetto per aumentare la tensione nel paese poi ci si alza e si dice "dobbiamo governare insieme perché il paese è diviso"
Tutto questo dovrebbe fare schifo e produrre indignazione non solo a chi ha votato a sinistra, ma anche in chiunque ritenga che la parola democrazia abbia un significato e non sia un termine vuoto.

Incoma
17th April 2006, 13:49
Scusa Incoma ma ti ripeto qualcuno della maggioranza si pose questo problema alle scorse elezioni?

Visto il risultato schiacciante in termini di maggioranza parlamentare e visto il sistema elettorale utilizzato non c'erano problemi da porsi, ti ripeto.

Oggi lo scenario è completamente diverso, sia in termini di risultato, sia per come è maturato, sia per il sistema che lo ha generato.

Ribadisco, non puoi fare un confronto.



E allora hai fatto una legge elettorale che ha aumentato l'ingovernabilità solo per i tuoi interessi

Più che aumentare l'ingovernabilità ha ribaltato quello che sarebbe stata una vittoria in una sconfitta.


PS - OT incoraggiante il giudizio della situazione italiana alla luce della risicata vittoria del csx che da il Financial Times.

http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200604171336238365/200604171336238365.html

Hudlok
17th April 2006, 13:57
Scusa Incoma ma ti ripeto qualcuno della maggioranza si pose questo problema alle scorse elezioni?
E poi chi è che ha fatto tutta la campagna elettorale dicendo che questo è un paese diviso in cui va ricostruito un tessuto comune? Mi pare Prodi, mentre mi pare che dall'altra parte ci siano stati una serie di interventi che tutti conosciamo bene in campagna elettorale che abbiano ulteriormente "forzato" questa divisione.
E allora hai fatto una legge elettorale che ha aumentato l'ingovernabilità solo per i tuoi interessi, hai fomentato la divisione del paese alzando il livello dello scontro sempre e comunque (confindustria, cojoni, bambini bolliti etc) e ora DOPO che hai perso prima NON riconosci la sconfitta e urli al broglio pur avendo tu in mano tutti gli strumenti di controllo e poi giochi la carta delle "larghe intese" per garantire la governabilità?
Questo attaggiameto può esseredefinito in un solo modo: Irresponsabile e antidemocratico. Si arriva al punto che un ministro ci da un "parere pro veritate" di una legge dello stato che non sta ne in cielo ne in terra...
Ripeto prima si fomenta costantemente la divisione e si usa ogni tipo di trucchetto per aumentare la tensione nel paese poi ci si alza e si dice "dobbiamo governare insieme perché il paese è diviso"
Tutto questo dovrebbe fare schifo e produrre indignazione non solo a chi ha votato a sinistra, ma anche in chiunque ritenga che la parola democrazia abbia un significato e non sia un termine vuoto.
Contestualizziamo un po . . . cojoni [era detto alla confcommercio cojoni chi non curano i propi interessei . . . perchè se non lo sapete la democrazia nello stato liberale è il trionfo dell'egoismo dei singoli con il suo interesse personale . . . ognuno vota ciò che gli procura vantaggio e poi vince ciò che procura vantaggio alla maggioranza . . cosi è lo stato democratico liberale]
mangia bambini[ parlava del comunismo in cina di 50 anni fa . . .tutta quest indignazione è solo strumentalizzazione] confindustria [ beh? il modo era un po brusco ma i fatti parlan chiaro] . . . tutti questi episodi sono poi riecheggiati sulle bocche della sinistra e poi sulla destra che difendeva . . se no non c era tutto sto casino che c'è stato . . . quindi chi spacca il paese secondo te?

Tu dici che Prodi voleva riunire il paese spaccato . . . bene ne ha l'occasione e pure una mano tesa verso di lui . . . la mano sara tesa per opportunismo e quel che ti pare . . . ma la mano è li . . . se vuole stare alle propie parole e propositi della campagna ellettorale di riunire il paese spaccato in 2 è da li che deve cominciare.

La legge elettorale di ora GARANTISCE LA GOVERNABILITà con il premio di maggioranza! Come cazzo fai a dire che ha incrementato l ingovernabilità me lo spieghi?

Come dissero motli grandi nobel e letterati e grandi attori in grandi film [:look: ] "preferisco i disonesti agli onesti, gli onesti non sai quando diventeranno disonesti" . . . [ooddio qua c'è da parlare di sedicenti onesti a dir il vero ghgh ]

ahzael
17th April 2006, 14:09
o mio dio, ci sono ancora persone che cercavano il significato nascosto delle parole di berlusconi e ci credono anche

Hudlok
17th April 2006, 14:19
o mio dio, ci sono ancora persone che cercavano il significato nascosto delle parole di berlusconi e ci credono anche

si chiama contestualizzare -.- . . . . anche se bastano le 10 parole prima e le 10 dopo per avere un immagine parecchio diversa da quella proposta dalla stra gran parte della stampa e dei tg -.-

e cmq ripeto che io son contento che prenda calci nel culo e se ne vada . . . però e chi viene al suo posto che non mi va -.-

Prodi ci salverà tutti cmq

http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200604171336238365/200604171336238365.html

jamino
17th April 2006, 14:42
a) Questa legge non ha invertito il risultato, questo non può essere detto per 2 motivi:
1) non sappiamo come sarebbe andato il voto in caso di collegi uninominali.
2) in ogni caso nel magioritario con colleggi uninominale l'elettorato si comporta in maniera diversa perché vota la persona
3) Il risutlato di una legge fatta male è il rischio di maggioranze diverse a camera e senato e quindi di ingoverbabilità. Questo rischio è stato altissimo ovviamente in queste elezioni.

B) Per Hudlok
1) La tua definizione di democrazia è la democrazia berlusconiana.. non quella autentica. In democrazia io non voto chi fa i miei interessi, io voto chi, a mio parere, fa meglio gli interessi generali del paese. Io rifiuto questa concezione da conti della serva della democrazia.
2) non ci prendiamo per il culo per favore. Il richamo alla cina è stato fatto per dire che la sx che csi presentava alle elezioni è formata da rapprentsnti che si richiamano a quei regimi
3) Unire il paese è un discorso, farsi perendere in giro da un pagliaccio il cui unico scopo è quello di evitare la legge sul conflitto di interessi è un altro
4) ho risposto prima sul motivo per cui la legge elettorale è responsabile dell'ingovernabilità )voti pressoché analoghi e possibilità di maggioranze diverse a cmaera e senato).

Incoma
17th April 2006, 14:49
a) Questa legge non ha invertito il risultato

L'analisi fatta da non so quale società e pubblicata ieri sulla Stampa sostiene il contrario.



2) in ogni caso nel magioritario con colleggi uninominale l'elettorato si comporta in maniera diversa perché vota la persona

Ma quando mai... se la persona è di uno schieramento politico opposto secondo te l'elettore vota la persona? non scherziamo dai... tanto è vero che si parlava di collegi sicuri quando c'era il maggioritario...



1) La tua definizione di democrazia è la democrazia berlusconiana.. non quella autentica.

La definizione di democrazia non è univoca... non puoi parlare di definizione "autentica". Limitati a dire che per te democrazia è quello che hai scritto, non oggettivizzare, non e' corretto.

jamino
17th April 2006, 15:11
Per ciò che riguarda lo studio non l'ho letto, credo sia un po troppo presto per poter dare valutazioni di questo tipo. Per ciò che riguarda la seconda annotazione è vero che una persona molto ideologizzata non passerà mai dall'altra parte a seconda di chi si presenta nel colleggio, ma sai meglio di me che chi decide l'elezione sono quelli che sono "borderline". ecco il comportamento di questo elettorato può essere molto diverso in un sistema uninominale. Magari non voteranno mai direttamente uno schieramento, ma guardano a chi è il candidato presentato. Ovvio vhe esistano colleggi sicuri: se in un determinato colleggio la sx ha sempre preso il 70% chi gli presenti gli presenti il 51% lo prende sicuro. La partita si gioca nei colleggi combattuti.
Per ciò che ruguarda la definizione di democrazia, al di là di ciò che penso io, l'idea che deve essere perseguito l'interesse generale e non gli interessi particolari è idea fondante (da un punto di vista storico) di tale concetto.

Alkabar
17th April 2006, 15:17
we, mio babbo pochi giorni fa è stato ad arcore per questioni di lavoro... mi ha detto che c'era un Villone gigantesco coperto di trucciolato .... :look: :look:

Ipnotik
17th April 2006, 15:34
Incollo qui la dichiarazione di voto di Marco Travaglio.E' significativa perchè è stata scritta 1 settimana prima delle elezioni ma prevede dei fatti che realmente stanno accadendo:

“ Bellachioma continua a parlare di brogli della sinistra. Quando attribuisce qualcosa agli altri, secondo il tipico meccanismo psichiatrico della proiezione, è perchè lo sta facendo lui.
Lo scrutinio elettronico in quattro regioni-chiave, il nuovo sistema degli scrutatori scelti in gran parte dal governo, le farraginosità del voto nelle sezioni per gli italiani all'estero gli forniranno il destro di contestare scheda per scheda, seggio per seggio.

Sa che perderà e non ci vuole stare. Denuncerà brogli rossi inesistenti, per ottenere ricalcoli continui delle schede e intanto tenterà di restare asserragliato a Palazzo Chigi il più a lungo possibile, per far scadere Ciampi e gestire il ricambio al Quirinale. Insomma, scasserà tutto. Basta guardarlo in faccia per capire che è capace di tutto. L'unico antidoto a questo golpe annunciato è andare a votare tutti, e di corsa, contro di lui e i suoi alleati. Non si può perdere nemmeno un voto.

Perchè l'unico antidoto allo sfascio organizzato è che il centrosinistra prenda molti più voti di quelli che i berluscones tenteranno di contestare. I partiti dell'opposizione sono tanti, basta votarne uno qualsiasi. Io ho scritto sulla Primavera di MicroMega quel che farò (come tutti gli altri collaboratori della rivista) e, visto che molti amici me l'han chiesto, lo riporto qui di seguito.
Al Senato, per la prima volta, voterò senza turarmi il naso: l'Italia dei Valori mi ha fatto il regalo di candidare una persona che stimo e che mi onora della sua amicizia, Franca Rame. Alla Camera avrei votato una Lista Prodi, "movimentista" e sganciata dai partiti. Ma Prodi non ha avuto il coraggio di imporla. Così andrò per esclusione.
Tolte le liste con inquisiti, prescritti e condannati, restano Italia dei Valori, Verdi e Comunisti Italiani. Ma Diliberto vuole Andreotti ministro degli Esteri. E i Verdi hanno un capogruppo di nome Boato. Resta ancora l'Italia dei Valori: Di Pietro ha fatto molti errori, come allontanarsi da Veltri, Chiesa, Occhetto e altri.
Ma l'idea che vada in Parlamento con Leoluca Orlando (cacciato della Margherita per il sostegno a Rita Borsellino) e una pattuglia di guastatori non mi dispiace: in un'assemblea di yesmen, vorrei almeno qualcuno che parli di legalità e faccia la guardia contro gli inciuci”.

Marco Travaglio.

Ipnotik
17th April 2006, 15:36
we, mio babbo pochi giorni fa è stato ad arcore per questioni di lavoro... mi ha detto che c'era un Villone gigantesco coperto di trucciolato .... :look: :look:

l'ha visto il mausoleo nel giardino della villa dove verrà seppellito il Cavaliere insieme ai suoi leccapiedi? :D

Hudlok
17th April 2006, 16:39
1) La tua definizione di democrazia è la democrazia berlusconiana.. non quella autentica. In democrazia io non voto chi fa i miei interessi, io voto chi, a mio parere, fa meglio gli interessi generali del paese. Io rifiuto questa concezione da conti della serva della democrazia.




è una definizione di democrazia che ho trovato in vari personaggi teorizzatori di governi "alternativi" che m ha molto colpito e condivido largamente . . . Nella società democratica liberale il fine non è il paese ma il singolo individuo!
Nei regegimi è la volonta della nazione che prevale su quella dei cittadini [che poi questa si identifichi col dittatore è un altro discorso]. . . . Per il bene del paese potremmo tutti lavorare 12 ore al giorno ed essere pagati giusto giusto col cibo per manteneric in vita -.-! Vediamo chi la vota una cosa cosi? fa certo meglio questo al paese che la gente che cazzeggia come noi sul forum invece di produrre :sneer:

Per il resto depongo la tastiera che finisce che m incarto piu di quanto non stia gia facendo e magari pensate che abbia votato per FI ..

bello l articolo riportato cmq . . . com è che funziona la nomina del presidente della repubblica e che poteri ha questi di preciso?

Triagon
17th April 2006, 17:42
Confronti con vecchia legge nn si possono fare:
1 - perche le circoscrizioni sarebbero state diverse in uninominale
2- il peso del candidato per circoscrizione avrebbe talvolta influito su parecchia gente
3 - nel caso si fosse andati a votare con vecchia legge le liste i gruppi sarebbero stati leggermente diversi sia a camera che senato.

Incoma
17th April 2006, 17:44
l'idea che deve essere perseguito l'interesse generale e non gli interessi particolari è idea fondante (da un punto di vista storico) di tale concetto.

L'idea fondante da un punto di vista storico è in realtà che a decidere siano tutti e non pochi, indipendentemente dal fine che si persegue, l'importante è che quest'ultimo sia condiviso dalla maggioranza degli aventi diritto ad essere rappresentati. L'idea fondante di democrazia ruota quindi intorno alla rappresentanza non privilegiata ed ai meccanismi di delega di tale rappresentatività, non c'e' traccia di questioni relative agli interessi da perseguire.

Anche perchè chi definisce e come si definisce l'interesse generale?

In democrazia l'interesse generale è diretta espressione degli interessi "particolari" dei singoli coerenti tra loro, che si rendono "generali" nel momento in cui esprimono l'interesse della maggioranza dei cittadini aventi diritto al voto.

Non puoi oggettivizzare l'interesse generale; o vuoi sancirlo per dogma?

Di piuttosto allora che hai un concetto di democrazia più in linea con la visione socialdemocratica di democrazia, ma prendi atto del fatto che in termini di evoluzione storica del concetto di democrazia, pari dignita assume l'altro grosso filone concettuale, quello delle liberaldemocrazie, dove la massima espressione del sistema democratico è la capacità dello stato di porsi al servizio della libertà del singolo.

L'invito che ti rivolgo è di non oggettivizzare ciò che non lo è, dogmatizzando o storicizzando una delle due "vision" da una posizione assolutistica, altrimenti diventi più "berlusconiano" di Berlusconi, che del pontificare posizioni di parte come oggettive è il supremo maestro.

Ma siamo andati OT. E non è nemmeno il mio campo.

jamino
17th April 2006, 18:25
Una annotazione. Il concetto di interesse generale non è oggettivizzabile piu di quanto non lo sia il concetto di bello. Tuttavia il concetto esite ed è concetto che, ripeto è fondante della democrazia. Ciò che varia è la declinazione dell'intersse generale, cosi come quella di bello. L'idea di stato è un'idea che nasce dll'idea di interesse generale, la democrazia, come noti tu, fa si che l'interesse generale non sia un dogma imposto ma una scelta libera. Ciò non toglie, tuttavia, che non sia corretto vedere la democrazia come la teoria della scelta sulla base del proprio mero interesse. Facciamo un esempio, ovviamente facendo un iperbole per rendere l'esempio più evidente: se in uno stato il 51% degli aventi diritto al voto fosse convinto che il restante 49% dovesse essere costretto a lavorare gratis e desse tale mandato a una maggioranza parlamentare di fare una legge in proposito, nessuno direbbe che il 51% ha il diritto di far ciò e uno stato in cui si realizzasse ciò non sarebbe certo definito democratico.
Possiamo dissentire sul fatto che "il bene comune" sia questo o quello, ma non possiamo dissentire sul fatto che compito di uno stato democratico è perseguire il bene comune. Questa, lo ripeto, è la base fondante del moderno stato democratico. L'idea che il voto debba essere collegato al proprio interesse come singolo, e non a un'idea di interesse genrale, è un impoverimento della democrazia.

Incoma
17th April 2006, 18:38
se in uno stato il 51% degli aventi diritto al voto fosse convinto che il restante 49% dovesse essere costretto a lavorare gratis e desse tale mandato a una maggioranza parlamentare di fare una legge in proposito, nessuno direbbe che il 51% ha il diritto di far ciò e uno stato in cui si realizzasse ciò non sarebbe certo definito democratico.


Raccolgo la provocazione.

Ragionando in termini puramente ideali, in una situazione come quella che tu prospetti, irrealizzabile grazie agli strumenti di controllo posti in essere nelle democrazie evolute, lo stato in cui ciò si realizzasse non potrebbe non essere definito democratico





Possiamo dissentire sul fatto che "il bene comune" sia questo o quello, ma non possiamo dissentire sul fatto che compito di uno stato democratico è perseguire il bene comune. Questa, lo ripeto, è la base fondante del moderno stato democratico. L'idea che il voto debba essere collegato al proprio interesse come singolo, e non a un'idea di interesse genrale, è un impoverimento della democrazia.


Non sono d'accordo. Continui a dare per oggettive valutazioni e concetti soggettivi. appena posso approfondisco, ora devo preparare la cena.

jamino
17th April 2006, 18:43
Ecco che giungi al punto :) Parli di strumenti di controllo... gli strumenti di controllo sono posti in essere proprio per questo .. per fare in modo che la democrazia non si trasformi nella cosiddetta "dittatura della maggioranza sulla minoranza", per fare in modo, cioé che lo stato abbia in mente sempre l'interesse generale e non un interesse particolare, per quanto esso sia diffuso.
Comunque guarda che l'esempio che ho fatto è meno peregrino di quanto sembri.
Pensa alla situazione del Kossovo rispetto alla serbia ad esempio....

Incoma
17th April 2006, 19:07
Ecco che giungi al punto :) gli strumenti di controllo sono posti in essere per fare in modo che lo stato abbia in mente sempre l'interesse generale e non un interesse particolare, per quanto esso sia diffuso

Gli strumenti di controllo hanno il fine unico di non permettere lo snaturamento della vita democratica rendendola illiberale.

Non hanno a che fare con la particolarità o la generalità degli interessi.

Ripeto: nel momento in cui un interesse non lesivo della libertà altrui di rappresentanza o espressione è espresso e condiviso dalla maggioranza degli aventi diritto al voto diventa "per definizione" interesse generale.

Non esistono interessi generali "di fatto" se non l'interesse democratico (libertà - rappresentanza per delega), ma questa è ovviamente una tautologia.

la Serbia è diventata un regime illiberale e antidemocratico quando ha promulgato leggi lesive della libertà democratica.


Ciò non toglie, tuttavia, che non sia corretto vedere la democrazia come la teoria della scelta sulla base del proprio mero interesse.

Ammesso e non concesso che non sia cosi', di sicuro è corretto vedere cosi' la politica. O meglio, io vedo cosi' la politica.

Hudlok
17th April 2006, 21:50
Gli strumenti di controllo hanno il fine unico di non permettere lo snaturamento della vita democratica rendendola illiberale.

Non hanno a che fare con la particolarità o la generalità degli interessi.

Ripeto: nel momento in cui un interesse non lesivo della libertà altrui di rappresentanza o espressione è espresso e condiviso dalla maggioranza degli aventi diritto al voto diventa "per definizione" interesse generale.

Non esistono interessi generali "di fatto" se non l'interesse democratico (libertà - rappresentanza per delega), ma questa è ovviamente una tautologia.

la Serbia è diventata un regime illiberale e antidemocratico quando ha promulgato leggi lesive della libertà democratica.



Ammesso e non concesso che non sia cosi', di sicuro è corretto vedere cosi' la politica. O meglio, io vedo cosi' la politica.


Per me quando parlate di interesse generale e comune voi siete ottimisti . . . Il punto è che se quel 49 percento vien trattato troppo male da quel 51 percento . . . il 49 percento comincia a bruciare la casa a quel 51
-.- Come faran gli africani e compagnia bella a noi appena aprono gli occhi :sneer:


Perchè se la gente fosse buona e altruista che pensa al bene comune allora ben vengano le dittature di bravi dittattori che con le loro sagge decisioni dettate dal altruismo taglian tutta la burocrazia!

Io parlo invece con l idea che in italia siam merdosi. . . e qua funziona così . . .

Kinson
18th April 2006, 01:56
Comunicazione di servizio : tria ma dato che devi riportare spesso tutto l'articolo non sarebbe meglio mettere solo il kink così da alleggerire il thread ?

Cmq sia trovo molto problematica questa fase . Aldilà di mr B. ( che a mio parere fa la sua parte da bravo attore/venditore qual'è ) direi che alla fine di tutto dia il caso che una volta che la cassazione farà cessare sta rottura di palle dei voti Prodi faccia sto governo e provi appunto a governare , sta la apposta . Poi chi vivrà vedrà , sperando di vedere un miglioramento aldilà delle tendenze politiche di ognuno di noi :D

Triagon
18th April 2006, 02:33
la cassazione sulle liste si e' espressa prima delle elezioni, il puzzo che stanno facendo e' una cosa completamente antidemocratica e le parole di calderoli " pro veritate" sono un insulto all'intelligenza di chi si mette a leggere la legge.
gente ocme calderoli andrebbe mandata al confino tnaot per usare una frase cara ai destrosi.

Hudlok
18th April 2006, 07:59
Berlusconi in campagna disse " mio cuGGIno è morto nei campi di concentramento!"

E Fini "anche mio Cuggino è morto nei campi di conteramento!!!" . . . . . " è cadut dalla torretta" :sneer:

Wolfo
18th April 2006, 10:27
Domanda stupida... Se berlusconi vendesse il gruppo mediaset ad una persona di destra e fermamente anticomunista , durante il periodo non elettorale potrebbe infangare delle peggio balle la televisione , mentre forse , anche se voi dite di parte , ora come ora un po' di controllo c'è , non sarebbe peggio per tutti così?
O peggio , se esistesse solo la televisione di stato non si avrebbe un'informazione unidirezionale?

P.s. ho scazzato topic

Palur
18th April 2006, 10:34
Domanda stupida... Se berlusconi vendesse il gruppo mediaset ad una persona di destra e fermamente anticomunista , durante il periodo non elettorale potrebbe infangare delle peggio balle la televisione , mentre forse , anche se voi dite di parte , ora come ora un po' di controllo c'è , non sarebbe peggio per tutti così?
O peggio , se esistesse solo la televisione di stato non si avrebbe un'informazione unidirezionale?
P.s. ho scazzato topic
Fuori dai coglioni rai 3 e rete 4 e costruiamo il terzo polo.
Quà la qualita non centra niente è la quantita che manca.

Hudlok
18th April 2006, 11:24
Fuori dai coglioni rai 3 e rete 4 e costruiamo il terzo polo.
Quà la qualita non centra niente è la quantita che manca.


Ma costru IAMO cosa . . . ma tu che cazzo fai spiegami lol? Le tv mica son come le margheritine in primavera . . .


cmq francamente preferisco raitre a raiuno -.-

. . . comincia a guardare altri canali e gg -.- nessuno ti obbliga a guardar ita1 o canale 5 ne tanto meno rete 4 . . . e nessuno ti obbliga a guardar la tv tra l altro.

Ipnotik
18th April 2006, 12:03
Fuori dai coglioni rai 3 e rete 4 e costruiamo il terzo polo.
Quà la qualita non centra niente è la quantita che manca.


Rai 3 è diventato il terzo canale televisivo quest'anno dopo canale 5 e rai 1.Un motivo ci sarà?

Rete 4 è fuori legge, Rai 3 no.

NoeX
18th April 2006, 12:07
Ma costru IAMO cosa . . . ma tu che cazzo fai spiegami lol? Le tv mica son come le margheritine in primavera . . .
cmq francamente preferisco raitre a raiuno -.-
. . . comincia a guardare altri canali e gg -.- nessuno ti obbliga a guardar ita1 o canale 5 ne tanto meno rete 4 . . . e nessuno ti obbliga a guardar la tv tra l altro.

Però sei obbligato a pagare il canone, io lo leverei direttamente se non dovessi guardare Antonello Piroso :D

Kinson
18th April 2006, 12:31
Rai 3 è diventato il terzo canale televisivo quest'anno dopo canale 5 e rai 1.Un motivo ci sarà?
Rete 4 è fuori legge, Rai 3 no.

rete 4 è perfettamente in regola , semplicemente dagli anni 80 è stato sempre in bilico fino al periodo gasparri dove rete 4 si è beatamente salvata . Ergo magari la legge non può essere a modo ma non certo fuori legge

Pazzo
18th April 2006, 13:11
precisazione sui risultati del 2001:
il sistema non era maggioritario puro, si divideva in due parti, una maggioritaria e una proporzionale, nella parte maggioritaria cdx 45.5 csx 43.5, nel proporzionale cdx 49.7, csx 35%, differenza di voti 5.5 milioni a favore del cdx alla camera, al senato maggioritario 42% cdx 40% csx

ahzael
18th April 2006, 13:13
rete 4 è perfettamente in regola , semplicemente dagli anni 80 è stato sempre in bilico fino al periodo gasparri dove rete 4 si è beatamente salvata . Ergo magari la legge non può essere a modo ma non certo fuori legge

veramente fino a poco tempo fa (cioe non so se ancora ma probabilmente si) rete 4 trasmetteva sulle frequenza di Italia 7, voxson o come cazzo si chiama.

jamino
18th April 2006, 14:09
precisazione sui risultati del 2001:
il sistema non era maggioritario puro, si divideva in due parti, una maggioritaria e una proporzionale, nella parte maggioritaria cdx 45.5 csx 43.5, nel proporzionale cdx 49.7, csx 35%, differenza di voti 5.5 milioni a favore del cdx alla camera, al senato maggioritario 42% cdx 40% csx


Vatti a guardare i risultati di camera e senato sui siti istituzionali

Se conti anche le liste che pur non scherandosi con l'ulivo erano alternative a Berlusconi scoprirai che i 5 milioni e mezzo di voti non esitono e il paese era esattamente spaccato come oggi ;) Ovviamente essendo un sistema maggioritario la cosa si vedeva meno.

camera (http://politiche.interno.it/politiche/retro/tab_camera/riep-prop.htm)


Senato (http://www.senato.it/leg/14/Elettorale/riepilogo.htm)

Palur
18th April 2006, 15:46
Ma costru IAMO cosa . . . ma tu che cazzo fai spiegami lol? Le tv mica son come le margheritine in primavera . . .
cmq francamente preferisco raitre a raiuno -.-
. . . comincia a guardare altri canali e gg -.- nessuno ti obbliga a guardar ita1 o canale 5 ne tanto meno rete 4 . . . e nessuno ti obbliga a guardar la tv tra l altro.
gli investitori per 2 canali li trovi ,stai tranquillo.
Ora come ora anche volendo non avrebbero le frequenze.
Da qui tutta quella boiata sul digitale terrestre che nessuno usa.

Palur
18th April 2006, 15:48
rete 4 è perfettamente in regola , semplicemente dagli anni 80 è stato sempre in bilico fino al periodo gasparri dove rete 4 si è beatamente salvata . Ergo magari la legge non può essere a modo ma non certo fuori legge

Rete 4 e stata fuori legge per 20 anni e mai sanzionata.
A qualcuno (il 50% circa) stava pure bene cosi.
Bilico è diverso da fuori legge : non confondiamo la merda con la cioccolata grazie.

NoeX
18th April 2006, 15:50
gli investitori per 2 canali li trovi ,stai tranquillo.
Ora come ora anche volendo non avrebbero le frequenze.
Da qui tutta quella boiata sul digitale terrestre che nessuno usa.

X il digitale terrestre avvertivano che entro xx/xx/200x è obbligatorio avere il decoder, altrimenti non vedi più la televisione.

Palur
18th April 2006, 15:52
X il digitale terrestre avvertivano che entro xx/xx/200x è obbligatorio avere il decoder, altrimenti non vedi più la televisione.
manco ti rispondo :rain:

Triagon
18th April 2006, 18:06
Rete 4 tuttora utilizza frequenze non sue e secondo legge gasparri quest'anno occorre fare verifica se e' aumentata concorrenza......... e non mi sembra proprio.
indi se fanno le cose a modino mandano sul sat rete 4 e fanno verifica di concentrazione di pubblicita' dove publitalia regna sovrana e gli metotno un bello stoppino o fermino (come si dice giocando a 21 dalle mie parti)

NoeX
18th April 2006, 18:08
Se non sono completamente pirla dopo il dpef fanno la legge sul conflitto di interessi (da vedere se Margherita sarà d'accordo eheh) seria

powerdegre
19th April 2006, 02:43
forse dovreste rileggere meglio quell'articolo, tutti.

lo schifo di cui si parla li non e' l'ennesima porcata di Berlusconi che tutti si aspettavano, ma magari se lo pigliasse iddio e ce lo levasse dalle palle...
purtroppo qui rimane e con lui tocca misurarci.
quello che anch'io mi chiedo e': ma perche' la sinistra ha vinto e sta seriamente pensando di mediare con il nano?
ma invece che dargli ancora altra pubblicita' aggratis, iniziare a muovere il culo?
tutto il resto e' solo fuffa che fa comodo a Berlusconi per mantenere instabilita' nel paese, cercare di far cadere alla svelta sto governo, ed una volta che il governo cade prendere quel tanto che gli basta per tornarci lui.