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View Full Version : sistemi scolastici-- durata della scuola obbligatoria-- disoccupazione



Hudlok
12th September 2006, 06:21
in molti paesi a 23 anni sei laureato e lavori, a 30 sei dirigente a 40 sei vecchio

in italia a 27 se ti va bene lavori con la laurea . . . a 30 sei dove prima . . .. a 45-50 magari combini qualcosa di serio . . .

in tanti paesei superiori=4 anni

lauera =3 anni e se vuoi ti fai un master

tanto alla fine quando vai a lavorare devi elaborare le tue consocenze teoriche per farne qualcosa . . . cioè devi imparare tutto da capo dai .. e magari tutto altro.




PEro conviene sia cosi ai governi . . . se stai "studiando" [magari il nulla come per gran parte delle superiori ] non vai a togliere posti di lavoro e non sputtani le loro statistiche slla disoccupazione ...

ahzael
12th September 2006, 07:41
si ma devi contare che il sistema anglosassone , usato molto anche in asia, e' molto diverso da quello italiano, per esempio noi facciamo ci dobbiamo fare un pippone grosso come una casa con storia / geografia / lettere, all incirca 6/7 ore la settimana , all estero invece, se si fanno 2 o 3 ore al massimo e' oro che cola, ovviamente all estero non si studiano gli egiziani , romani e compagnia bella ma si punta molto di piu alla pratica.
Se tu chiedi a un americano il giorno della rivoluzione francese ti rispondono picche (tralasciando che l italiano medio anche probabilmente non lo sa :sneer: ) .

Pero' in compenso se non vuoi studiare, sono attrezzati molto meglio dal punto di vista professionale, quello che noi chiamiamo istitutico tecnico, altri non e' che una scuola con un programma obligatorio e con delle varianti, invece all estero se tu vai a fare un TAFE (gli istuti professionali) ti diplomi in quello e fai solo quello 8 ore al giorno.

Le superiori italiane sono una cagata, nella mia classe ero l unico che sapeva risolvere tutti i problemi di fisica sanitaria (il mio corso), alla fine io sono uscito con 73, molti altri con 90+ senza sapere fare un cazzo di quello che si faceva a scuola, e questi dovrebbero essere periti tecnici..............
senza parlare poi delle scuole private, una mia amica si e' diplomata quest anno, una vera capra, ma davvero che non sapeva fare 1+1, e' uscita con 86, davanti a tutta la famiglia a cena l ho detto apertamente
"potevi tira' fuori un altri 200 euro per prende 90 no?"

Secondo te un sistema del genere puo funzionare?

Alkabar
12th September 2006, 07:50
in molti paesi a 23 anni sei laureato e lavori, a 30 sei dirigente a 40 sei vecchio
in italia a 27 se ti va bene lavori con la laurea . . . a 30 sei dove prima . . .. a 45-50 magari combini qualcosa di serio . . .
in tanti paesei superiori=4 anni
lauera =3 anni e se vuoi ti fai un master
tanto alla fine quando vai a lavorare devi elaborare le tue consocenze teoriche per farne qualcosa . . . cioè devi imparare tutto da capo dai .. e magari tutto altro.
PEro conviene sia cosi ai governi . . . se stai "studiando" [magari il nulla come per gran parte delle superiori ] non vai a togliere posti di lavoro e non sputtani le loro statistiche slla disoccupazione ...

Io ho 24 anni laurea specialistica e lavorerò al lavoro che mi sono cercato all'estero, a fine ottobre... se ti sbatti tutto ciò non è necessariamente vero, bisogna che ti metti in gioco, rischi, eccetera.

ahzael
12th September 2006, 07:55
si ma guardate in faccia anche la realta'................l italiano medio esce da casa a trent anni, in altri posti a 20 ti danno un calcio in culo, qui addirittura dai 16 in poi.

Siamo un popolo di mammoni, ovvio che ci piace fare le cose comode.
I miei amici si spaventano quando entrano dentro casa mia e vedono che ho i genitori ....................

E cmq alka, laurea a 24 anni vuol dire anche che non hai esperienza nel settore in prima persona (per pura mancanza di tempo, perche' collaborazioni != esperienza), perche' se hai trovato lavoro a CV bianco hai sculato ma veramente di brutto, perche' il cercare da solo spesso non basta. Niente in contrario, ognuno fa le sue scelte, ce chi esperienza la vuol fare prima, ce chi finite le superiori si vuol fermare un attimo a riflettere, ce chi invece la vuole fare dopo, alla fine il risultato rimane sempre lo stesso, che professionalmente sei pronto intorno ai 28/30 anni. All estero invece sei pronto professionalmente almeno 2 o 3 anni prima, togli un anno di superiori, togli un bel blocco di corsi universitari inutili, tipo chimica e fisica, ma che minchia ci deve fare uno co chimica PD (parlo di informatica e TLC) !!!!.

Alkabar
12th September 2006, 08:03
si ma guardate in faccia anche la realta'................l italiano medio esce da casa a trent anni, in altri posti a 20 ti danno un calcio in culo, qui addirittura dai 16 in poi.

Siamo un popolo di mammoni, ovvio che ci piace fare le cose comode.
I miei amici si spaventano quando entrano dentro casa mia e vedono che ho i genitori ....................

Se studi ingegneria ti appoggi alla famiglia, anche perchè vorrei vedere uno che lavora e si laurea in tempo a ingegneria. Ma non "lavora"
part time, che non ci sopravvivi al giorno d'oggi, lavoro lavoro a 8 ore al giorno.
Si ci sono di sti ragazzi, ma non si laureano mai in tempo, a parte i super fenomeni che però in tutta sincerità io non ho visto da ste parti.

Se mi dai i soldi sono buono anche io ad uscire di casa, guarda DA DOMANI, tu dammi almeno 800 euro al mese per pagarmi l'affitto e mangiare per sopravvivere. E dammi anche i soldi per le tasse universitarie che sono tantissime.

ahzael
12th September 2006, 08:10
Se studi ingegneria ti appoggi alla famiglia, anche perchè vorrei vedere uno che lavora e si laurea in tempo a ingegneria. Ma non "lavora"
part time, che non ci sopravvivi al giorno d'oggi, lavoro lavoro a 8 ore al giorno.
Si ci sono di sti ragazzi, ma non si laureano mai in tempo, a parte i super fenomeni che però in tutta sincerità io non ho visto da ste parti.
Se mi dai i soldi sono buono anche io ad uscire di casa, guarda DA DOMANI, tu dammi almeno 800 euro al mese per pagarmi l'affitto e mangiare per sopravvivere. E dammi anche i soldi per le tasse universitarie che sono tantissime.

le tasse universitarie se non metti il reddito della famiglia sono una miseria, Tor vergata erano 300 mila l anno, si cmq alka, era il sistema in se', e' tutto il sistema italiano che non funziona da questo punto di vista. Il sistema del Welfare (cazzo quanto odio sta parola) italiano che fa cagare che non lo permette, cioe lo studente non e' agevolato in nessun modo, guarda ti dico solo che io ho casa a 2 km da tor vergata, 4 stanze, 250 euro l una con bollette pagate. Dalla mia parte ubba, ma quel poraccio che deve andare a scuola...................brrrrrrrrrrrr

Alkabar
12th September 2006, 08:25
si ma guardate in faccia anche la realta'................l italiano medio esce da casa a trent anni, in altri posti a 20 ti danno un calcio in culo, qui addirittura dai 16 in poi.

Siamo un popolo di mammoni, ovvio che ci piace fare le cose comode.
I miei amici si spaventano quando entrano dentro casa mia e vedono che ho i genitori ....................

E cmq alka, laurea a 24 anni vuol dire anche che non hai esperienza nel settore in prima persona (per pura mancanza di tempo, perche' collaborazioni != esperienza), perche' se hai trovato lavoro a CV bianco hai sculato ma veramente di brutto, perche' il cercare da solo spesso non basta. Niente in contrario, ognuno fa le sue scelte, ce chi esperienza la vuol fare prima, ce chi finite le superiori si vuol fermare un attimo a riflettere, ce chi invece la vuole fare dopo, alla fine il risultato rimane sempre lo stesso, che professionalmente sei pronto intorno ai 28/30 anni. All estero invece sei pronto professionalmente almeno 2 o 3 anni prima.

Non è stata fortuna. Ma immagino che per dire questa frase mi toccherà aspettare fino al PhD.

Alkabar
12th September 2006, 08:57
le tasse universitarie se non metti il reddito della famiglia sono una miseria, Tor vergata erano 300 mila l anno, si cmq alka, era il sistema in se', e' tutto il sistema italiano che non funziona da questo punto di vista. Il sistema del Welfare (cazzo quanto odio sta parola) italiano che fa cagare che non lo permette, cioe lo studente non e' agevolato in nessun modo, guarda ti dico solo che io ho casa a 2 km da tor vergata, 4 stanze, 250 euro l una con bollette pagate. Dalla mia parte ubba, ma quel poraccio che deve andare a scuola...................brrrrrrrrrrrr


cosa vuol dire "se non metti il reddito della famiglia" ?

Io ho casa nella stessa regione e una azienda sempre nella stessa regione, secondo te mi fanno sconti ???

Estrema
12th September 2006, 09:01
Ma in italia c'è una legge che consente di lavorare oltre l'età pensionabile,con una riduzione dello stipendio è vero, ma se smettiamo di lavorare a 70 anni,comprensibilissimo perchè la pensione si ha sempre il dubbio di prenderla, come si pretende che un giovane di 20/24 anni possa essere inserito nel mondo del lavoro, come pretendi di lavorare quando siamo l'unico paese che considera il dipedente un costo per l'azienda,non è il sistema scolastico sbagliato ma il sistema lavorativo.

Cioè se io voglio fa il facchino perchè devo sentirmi dire che costo troppo perchè sono Italiano?

Ps la questione vivere con i genitori; è semplice vai a vedere quanto costano le case e quello che ci vuole per prendere un mutuo in banca, è tutto legato ed una conseguenza, dove li trovi i soldi per comprarne una se hai un lavoro in nero o part-time, qual'è la banca che ti da un mutuo per uno scatinato da 250.000 euro?

ahzael
12th September 2006, 09:53
cosa vuol dire "se non metti il reddito della famiglia" ?
Io ho casa nella stessa regione e una azienda sempre nella stessa regione, secondo te mi fanno sconti ???

-.- vai a cagare alka lol :p

se vivi da solo, non penso che hai un reddito di 100 000 euro, un azienda, una casa di 300mq e cazzi vari.

Se vivi da solo , magari in share con altri, starai si e no sopra la soglia minima di poverta :D

ahzael
12th September 2006, 09:55
Ma in italia c'è una legge che consente di lavorare oltre l'età pensionabile,con una riduzione dello stipendio è vero, ma se smettiamo di lavorare a 70 anni,comprensibilissimo perchè la pensione si ha sempre il dubbio di prenderla, come si pretende che un giovane di 20/24 anni possa essere inserito nel mondo del lavoro, come pretendi di lavorare quando siamo l'unico paese che considera il dipedente un costo per l'azienda,non è il sistema scolastico sbagliato ma il sistema lavorativo.
Cioè se io voglio fa il facchino perchè devo sentirmi dire che costo troppo perchè sono Italiano?
Ps la questione vivere con i genitori; è semplice vai a vedere quanto costano le case e quello che ci vuole per prendere un mutuo in banca, è tutto legato ed una conseguenza, dove li trovi i soldi per comprarne una se hai un lavoro in nero o part-time, qual'è la banca che ti da un mutuo per uno scatinato da 250.000 euro?


Estre si riassume tutto in una frase
"L italia e' un paese di merda sotto ogni ottica da sto punto di vista............."

rehlbe
12th September 2006, 10:11
Se studi ingegneria ti appoggi alla famiglia, anche perchè vorrei vedere uno che lavora e si laurea in tempo a ingegneria. Ma non "lavora"
part time, che non ci sopravvivi al giorno d'oggi, lavoro lavoro a 8 ore al giorno.
Si ci sono di sti ragazzi, ma non si laureano mai in tempo, a parte i super fenomeni che però in tutta sincerità io non ho visto da ste parti.
Se mi dai i soldi sono buono anche io ad uscire di casa, guarda DA DOMANI, tu dammi almeno 800 euro al mese per pagarmi l'affitto e mangiare per sopravvivere. E dammi anche i soldi per le tasse universitarie che sono tantissime.
la mia ragazza prima, e suo fratello ora all'universita' non solo non sganciano una lira, ma vengono pure pagati.... quanto? beh esattamente l'importo delle tasse (lisce, senza riduzioni), piu' tessera per la mensa con pasti completamente gratis, e volendo avrebbero potuto prendere alloggio degli studenti praticamente aggratis a firenze

senza avere una media voti alta e senza essere necessariamente in pari con gli esami

il problema e' che ci sono tantissimi che manco si informano per opportunita' del genere, pure quando ne avrebbero bisogno ç_ç

ahzael
12th September 2006, 10:14
la mia ragazza prima, e suo fratello ora all'universita' non solo non sganciano una lira, ma vengono pure pagati.... quanto? beh esattamente l'importo delle tasse (lisce, senza riduzioni), piu' tessera per la mensa con pasti completamente gratis, e volendo avrebbero potuto prendere alloggio degli studenti praticamente aggratis a firenze
senza avere una media voti alta e senza essere necessariamente in pari con gli esami
il problema e' che ci sono tantissimi che manco si informano per opportunita' del genere, pure quando ne avrebbero bisogno ç_ç

bo rehlbe, mi sa che e' anche una cosa di "non publicizzarla"
perche' quando cominci a cercare l universita', ci metti una settimana solo a decifrare il libretto che ti spiega come calcolare il pagamento ................... e questo escludendo ancora il manuale per scegliere il corso.

rehlbe
12th September 2006, 10:15
si di certo non e' granche' pubblicizzata, ma come l'ha trovata lei (che dai computer e da internet e' meglio che ci stia alla larga :sneer: ), che non aveva manco mezzo aggancio all'universita' che gli potesse dare questo suggerimento, la puo' cercare chiunque sia un minimo sopra il tasso del rincoglionimento (meno male che non legge il forum)

Alkabar
12th September 2006, 16:47
la mia ragazza prima, e suo fratello ora all'universita' non solo non sganciano una lira, ma vengono pure pagati.... quanto? beh esattamente l'importo delle tasse (lisce, senza riduzioni), piu' tessera per la mensa con pasti completamente gratis, e volendo avrebbero potuto prendere alloggio degli studenti praticamente aggratis a firenze
senza avere una media voti alta e senza essere necessariamente in pari con gli esami
il problema e' che ci sono tantissimi che manco si informano per opportunita' del genere, pure quando ne avrebbero bisogno ç_ç

La mia ragazza prende la borsa di studio, ne so di certo più di te e di Ahzablah su come funziona in Emilia Romagna: se abiti a 30 km, e hai l'azienda, a meno di barare (ma io mi rifiuto), la borsa di studio non te la danno nemmeno se hai tutti 30, perchè mettono tutto assieme: conservazione dei beni culturali, Accademia delle belle arti, filosofia, Ingegneria in tutti i campi...

e sti cazzi, a conservazione dei beni culturali se non hai almeno la media del 28 non sei nessuno, a ingegneria c'è anche chi ha la media del 23-24-25-26 toh del 27 e del 28, tipo me.

Io mi informo sempre... è almeno la seconda volta che lo dico...

Il Nando
12th September 2006, 17:00
Sinceramente non rinuncerei all'insegnamento di storia/filosofia/letteratura alle superiori per niente al mondo, non me ne frega una mazza se al giorno d'oggi le materie umanistiche sono considerate merda dai tecnocrati anglofoni, preferisco una società fottutamente imperfetta a una fredda come la loro.

Alkabar
12th September 2006, 17:39
Sinceramente non rinuncerei all'insegnamento di storia/filosofia/letteratura alle superiori per niente al mondo, non me ne frega una mazza se al giorno d'oggi le materie umanistiche sono considerate merda dai tecnocrati anglofoni, preferisco una società fottutamente imperfetta a una fredda come la loro.

Ma comprati un cervello al mercato dell'usato, imbecille che il tuo non va !!! Quello che hai scritto non c'entra un cazzo col discorso e i riferimenti sono evidenti alla mia persona, non si sa poi che minchia io ti abbia fatto.
Spalare sempre merda eh, anche se non si sa il perchè.

Torna alle elementari e impara a leggere. Anzi vai a fare la pupa al nuovo reality show di PAPI che vinci di certo dei soldi.

p.s.: caso mai tu non ci arrivi, il discorso verteva su tutt'altro-> tasse e sistema scolastico italiano contro resto del mondo. Ora, le offese te le sei meritate e te le tieni, io non le ritiro di certo, in secondo luogo se vuoi discutere in modo sensato ben venga, altrimenti sai te dove puoi andare.

Kith
12th September 2006, 18:29
Ma comprati un cervello al mercato dell'usato, imbecille che il tuo non va !!! Quello che hai scritto non c'entra un cazzo col discorso e i riferimenti sono evidenti alla mia persona, non si sa poi che minchia io ti abbia fatto.
Spalare sempre merda eh, anche se non si sa il perchè.
Torna alle elementari e impara a leggere. Anzi vai a fare la pupa al nuovo reality show di PAPI che vinci di certo dei soldi.
p.s.: caso mai tu non ci arrivi, il discorso verteva su tutt'altro-> tasse e sistema scolastico italiano contro resto del mondo. Ora, le offese te le sei meritate e te le tieni, io non le ritiro di certo, in secondo luogo se vuoi discutere in modo sensato ben venga, altrimenti sai te dove puoi andare.


:shocked: imho laurearsi nei tempi fa male :shocked:

Alkabar
12th September 2006, 18:50
:shocked: imho laurearsi nei tempi fa male :shocked:


Ero qua a parlare in tranquillità totale, non stavo facendo NIENTE per flammare, e arriva quello che mi da addosso a gratis, così per sport. Considerando che c'hai un indole incazzosa almeno quanto la mia, secondo me te lo sbranavi vivo.

Ma poi che c'entra la filosofia ? Ah mo ho capito, ha proprio preso per fischi e per fiaschi tutto il discorso :gha: :

Siccome ho detto che in Emilia romagna all'alma mater accorpano tutte le facoltà in un unico concorso a seconda della provincia, per un totale di 100 borse di studio che vanno soprattutto a quelli che hanno meno soldi, allora ha pensato che io stessi dando addosso a filosofia, avendola messa in un elenco. Ah beh.

Beh che devo dire, complimenti anche per la comprensione dell'Italiano, Nando.

Aspetta va che me lo metto in firma.

Hudlok
12th September 2006, 18:52
oh mio Dio anche ratzingher c aveva avvisato del arrivo della società fredda e cinicaaahhh:rain:

Drako
12th September 2006, 18:53
Ma secondo vai in un nucleo a 3 con madre statale e padre part time qualcosa me la scalano ?

Alkabar
12th September 2006, 19:02
Ma secondo vai in un nucleo a 3 con madre statale e padre part time qualcosa me la scalano ?


Si è probabile, ma fa attenzione che ci sta gente che dichiara che i genitori non hanno reddito, eppure sono ricchissimi. Quando succede poi sta a te decidere che fare, se protesti è possibile che tolgano a loro la borsa per darla a te, ma la volta dopo. Comunque se il reddito dei tuoi è basso dovresti ottenere almeno l'esonero dalle tasse, completo o parziale.

Se sei molto bravo puoi provare a prenderla per merito.
Un mio amico a conservazione dei beni culturali prende tutti 30L o 30 e un paio di 28, c'ha la media più alta dell'università e gli danno tipo 3000 euro l'anno. E' poco ma piuttosto che niente è meglio piuttosto.

Kith
12th September 2006, 19:08
Ero qua a parlare in tranquillità totale, non stavo facendo NIENTE per flammare, e arriva quello che mi da addosso a gratis, così per sport. Considerando che c'hai un indole incazzosa almeno quanto la mia, secondo me te lo sbranavi vivo.
Ma poi che c'entra la filosofia ? Ah mo ho capito, ha proprio preso per fischi e per fiaschi tutto il discorso :gha: :
Siccome ho detto che in Emilia romagna all'alma mater accorpano tutte le facoltà in un unico concorso a seconda della provincia, per un totale di 100 borse di studio che vanno soprattutto a quelli che hanno meno soldi, allora ha pensato che io stessi dando addosso a filosofia, avendola messa in un elenco. Ah beh.
Beh che devo dire, complimenti anche per la comprensione dell'Italiano, Nando.
Aspetta va che me lo metto in firma.


io toglierei la firma per evitare figure di merda.

Nando stava chiaramente rispondendo in merito a ciò che ha detto Azha riguardo all'insegnamento delle materie classiche nei paesi anglosassoni.
E in parte ha anche ragione.

consiglio personale eh non te la prendere :D

Jarsil
12th September 2006, 19:11
Alka. Stavolta hai veramente sgravato.

Prenditi una fottuta camomilla prima di venire a postare perché uno sbotto del genere non stava ne in cielo ne in terra.

Tanto piu' che non hai ricevuto nessuna offesa.

Giusto per info, stavolta non so se la passi liscia, ne stiamo discutendo. Datti una regolata, nel frattempo.

Alkabar
12th September 2006, 19:11
io toglierei la firma per evitare figure di merda.

Nando stava chiaramente rispondendo in merito a ciò che ha detto Azha riguardo all'insegnamento delle materie classiche nei paesi anglosassoni.
E in parte ha anche ragione.

consiglio personale eh non te la prendere :D

Ma che cazzo !!!

Ecco da questa figura di merda ho ben capito che devo diminuire il caffè.

Amen, me la tengo, tolgo dalla firma e gli mando un pm con scuse.

Alkabar
12th September 2006, 19:12
Alka. Stavolta hai veramente sgravato.

Prenditi una fottuta camomilla prima di venire a postare perché uno sbotto del genere non stava ne in cielo ne in terra.

Tanto piu' che non hai ricevuto nessuna offesa.

Giusto per info, stavolta non so se la passi liscia, ne stiamo discutendo. Datti una regolata, nel frattempo.

O mi sono sbagliato Jarsil, chiedo venia e mi scuso anche col Nando, ammetto che sto molto sotto stress. Amen.

edit: oi se mi bannate c'avete anche ragione, c'è poco da fare, ho sbagliato. Arrivederci. Ma anche no, che di fare come Triagon non se ne parla.

Kith
12th September 2006, 19:33
asddasd povero alka non bannatelo ha fatto penitenza :sneer:

Alkabar
12th September 2006, 20:01
asddasd povero alka non bannatelo ha fatto penitenza :sneer:

Di, sto di fronte alla tesi sono qua che c'ho l'angoscia sulla spalla sinistra e il terrore sulla destra.

Mi saltano i nervi in sto periodo anche per cagate. Se mi bannano capisco, del resto non è che sono proprio uno di "compagnia".

YKK
12th September 2006, 20:04
Si non bannatelo x favore, dove lo si trova un'altro cosi? :sneer:

In ufficio lo troviamo tutti divertente, ci scappa sempre qualche risata, quando esprime le sue opinioni :sneer: (piu' che altro su come le esprime).

Magari una ammonizione xche' attenui le sue interperanze potrebbe essere sufficiente.

Alkabar
12th September 2006, 20:05
Si non bannatelo x favore, dove lo si trova un'altro cosi? :sneer:

In ufficio lo troviamo tutti divertente, ci scappa sempre qualche risata, quando esprime le sue opinioni :sneer: (piu' che altro su come le esprime).

Magari una ammonizione xche' attenui le sue interperanze potrebbe essere sufficiente.

Prima che mi bannino: manda a quel paese l'ufficio :rotfl: :rotfl: :rotfl: .

Kolp
12th September 2006, 20:08
che lol...

Drako
12th September 2006, 20:09
Si è probabile, ma fa attenzione che ci sta gente che dichiara che i genitori non hanno reddito, eppure sono ricchissimi. Quando succede poi sta a te decidere che fare, se protesti è possibile che tolgano a loro la borsa per darla a te, ma la volta dopo. Comunque se il reddito dei tuoi è basso dovresti ottenere almeno l'esonero dalle tasse, completo o parziale.
Se sei molto bravo puoi provare a prenderla per merito.
Un mio amico a conservazione dei beni culturali prende tutti 30L o 30 e un paio di 28, c'ha la media più alta dell'università e gli danno tipo 3000 euro l'anno. E' poco ma piuttosto che niente è meglio piuttosto.
Per meriti non credo, perchè nonostante al momento abbia una media di circa 27, darò 2 esami negli appelli straordinari dopo settembre e quindi fuori dall'anno (teoricamente ti smorzano le tasse già dando tutti gli esami qui da me). Purtroppo dopo i 9 esami dati, mi è preso un attacco di ozio incredibile e non mi sono messo a studiare ad agosto. La data dello scritto è uscita ieri ed è il 19 settembre...il 21 c'è l'orale e quindi non ho tempo per prepararmi ad entrambi. Il 27 darò il decimo esame e poi con calma gli altri 2 quando sarà, probabilmente novembre.


Non me lo bannate che al momento mi serve :sneer:

Alkabar
12th September 2006, 20:12
Per meriti non credo, perchè nonostante al momento abbia una media di circa 27, darò 2 esami negli appelli straordinari dopo settembre e quindi fuori dall'anno (teoricamente ti smorzano le tasse già dando tutti gli esami qui da me). Purtroppo dopo i 9 esami dati, mi è preso un attacco di ozio incredibile e non mi sono messo a studiare ad agosto. La data dello scritto è uscita ieri ed è il 19 settembre...il 21 c'è l'orale e quindi non ho tempo per prepararmi ad entrambi. Il 27 darò il decimo esame e poi con calma gli altri 2 quando sarà, probabilmente novembre.
Non me lo bannate che al momento mi serve :sneer:

O, io vado a dormire Drako sono giorni che dormo poco, se riesco ti dico domani, se mi hanno già bannato per un periodo o per sempre puoi mandarmi una email a bromuri@libero.it, che è una email che do in giro perchè tanto con tutto lo spam che mi ci arriva sopra se a uno gli prendesse di farmi scherzi finirei per non leggerlo..

Slurpix
12th September 2006, 20:13
:nod: Almeno si è reso conto che ha esagerato ed ha chiesto scusa, piò capitare dai.
Cmq x esperienza personale dico solo che, ho fatto ingegneria meccanica a Ferrara, quando ho cominciato mi osno informato ed ho fatto richiesta x l'esonero del pagamento delle tasse, visto che vivo solo con mia madre che al quel tempo aveva un reddito di 800euro al mese, e devo dire che x 3 anni (ovvero fino a quando sono stato in corso) l'uni mi ha pagato tutto, tasse scolstiche e pure l'appartamento a Fe che avevo trovato, mi davano circa 3k euri all'anno avendo una media nn prorpio alta. (24) Poi quando son andato fuori corso un anno, quello nn me l hanno pagato e vabbè mi pare pure giusto.
Cmq a parte questo, il sistema scolastico italiano fa cagare, i programmi sono vecchi, i prof spesso sono degli idioti, e sopratutto fanno riforme a cazzo senza pensarci bene.
La riforma del 3+2 imho è stata un ottima idea, il problema è che è stata fatta di merda, al posto di rifare i programmi e modellare i corsi di studio li hanno solo tagliati, facendo tanta confusione non tenendo conto poi dell'aumento spropositato degli iscritti all'uni senza tener conto che le infrastrutture nn bastavano.
Personalmente nn mi lamento, mi son laureato a giugno (laurea di primo lvl se nn l'avete capito) e ho trovato lavoro al primo colpo come progettista in un'azienda che fa caldaie, devo iniziare a fine mese. Ho un contratto di formazione a tempo determinato di 2 anni e poi me ne fanno uno a tempo indeterminato, tra l'altro mi hanno fatto lo stesso tipo di contratto di un laureato quinquennale, lo stipendio che dovrei percepire nn è esorbitante ma visto che è il mio primo impiego e che cmq mi danno la possibilità di imparare in modo professionale la modellazione 3d, che in futuro mi sarà molto utile, mi sta bene.


Edit: Cmq se avete ancora le idee confuse, lo dico esplicitamente, la media che avete conta poco o nulla, conta solo il reddito che dichiarate x avere rimborsi o sconti all'università. Quindi potete avere pure la media del 30 ma se passate la soglia di reddito nn prendete nulla.

ihc'naib
12th September 2006, 20:29
io piango l'assenza di una via di mezzo fra quello che il nando chiama tecnocratismo e il nostro sofismo inutile.. la filosofia e la storia sono tanto belle e tante palle varie, va bene.. ma c'e' tutto un mondo di cultura (non tecnica) che nella nostra scuola viene trascurato.. geografia, geopolitica, scienze della terra, chimica, biologia, anatomia, fisiologia, medicina, storia della fisica.. sono cose che stanno piu' o meno al pari di italiano storia e filosofia, eppure non hanno dignita'..il fatto e' che l'impostazione dei programmidi scuola secondaria deriva da scuole di estrazione clericale, e quindi molto piu' orientate alla _cultura_ umanistica che scientifica.

Kinson
12th September 2006, 21:15
io piango l'assenza di una via di mezzo fra quello che il nando chiama tecnocratismo e il nostro sofismo inutile.. la filosofia e la storia sono tanto belle e tante palle varie, va bene.. ma c'e' tutto un mondo di cultura (non tecnica) che nella nostra scuola viene trascurato.. geografia, geopolitica, scienze della terra, chimica, biologia, anatomia, fisiologia, medicina, storia della fisica.. sono cose che stanno piu' o meno al pari di italiano storia e filosofia, eppure non hanno dignita'..il fatto e' che l'impostazione dei programmidi scuola secondaria deriva da scuole di estrazione clericale, e quindi molto piu' orientate alla _cultura_ umanistica che scientifica.

ne parlavo con un amica della mia età : eliminerei materie troppo classiche vedi greco , terrei il latino toh . Ma qua appunto serve un integrazioe tra teoria e ppratica : abbiamo un sistema scolastico dove il 90% dei casi non si fa pratica di ciò che si studia : sistemi informatici a far la muffa , nessuno che li sa usare . Teoria teoria e teoria da sola è troppo poco per questi tempi .

Io faccio parte della schiera delle persone che vivono ancora a casa . Me ne sono stato via 2 anni a perugia , ma quando mi hanno letteralmente impedito i essere indipendente perchè : te devi solo pensare a studiare non devi lavorare , a quel punto ho preferito anche tornare a casa visto che stare fuori non risolveva nessun problema anzi pesavo ancora di più sui miei . Esiste anche questa realtà .

tornato a casa poi ho avuto la sorpresona di un bel tumore che a dirla tutta ha avuto anche lati positivi in quanto mi ha cambiato radicalmente il modo di apprezzare la vita :P

Cmq alka tisana ftw , occhio che a breve termine non te ne accorgi ma a forza di andare oltre i limiti di sopportazione poi l'organismo dopo un po te le rimanda tutte indietro , cerca di stare più in relax :P

Hudlok
12th September 2006, 21:26
buh io il mio lavoretto cel ho che di farmi 10 anni di medicina con scenette " mamma mi dai i soldi per uscire il sabato" non ci penso nemmeno -.-U

poi buh pare che mi voglion prendere un appartamento vicin all univ . . .e boh vedro d arrangiarmi un po per le mie . .

cmq quel che volevo dire e che lo stato vuole far studiare la gente a lungo perchè non entri nel mercato del lavoro al fine di non aumentare la disoccupazione . . . ma mi dicono che 23-27 anni sono gli anni in cui una persona puo dare di piu e cosi si perde molto.

Alkabar
12th September 2006, 21:27
ne parlavo con un amica della mia età : eliminerei materie troppo classiche vedi greco , terrei il latino toh . Ma qua appunto serve un integrazioe tra teoria e ppratica : abbiamo un sistema scolastico dove il 90% dei casi non si fa pratica di ciò che si studia : sistemi informatici a far la muffa , nessuno che li sa usare . Teoria teoria e teoria da sola è troppo poco per questi tempi .
Io faccio parte della schiera delle persone che vivono ancora a casa . Me ne sono stato via 2 anni a perugia , ma quando mi hanno letteralmente impedito i essere indipendente perchè : te devi solo pensare a studiare non devi lavorare , a quel punto ho preferito anche tornare a casa visto che stare fuori non risolveva nessun problema anzi pesavo ancora di più sui miei . Esiste anche questa realtà .
tornato a casa poi ho avuto la sorpresona di un bel tumore che a dirla tutta ha avuto anche lati positivi in quanto mi ha cambiato radicalmente il modo di apprezzare la vita :P
Cmq alka tisana ftw , occhio che a breve termine non te ne accorgi ma a forza di andare oltre i limiti di sopportazione poi l'organismo dopo un po te le rimanda tutte indietro , cerca di stare più in relax :P

Inghilterra, Esame, Tesi, Inghilterra esame tesi, sveglia alle 6.30. O insomma non mi voglio giustificare, assolutamente, ma è così da sempre nei periodi così mi vengono i nervi a mille.


-stralcio di vita personale editato: preferisco tenermela per me. bye. Quelli che l'hanno letto se lo tengano per loro.

Alkabar
12th September 2006, 21:29
buh io il mio lavoretto cel ho che di farmi 10 anni di medicina con scenette " mamma mi dai i soldi per uscire il sabato" non ci penso nemmeno -.-U
poi buh pare che mi voglion prendere un appartamento vicin all univ . . .e boh vedro d arrangiarmi un po per le mie . .
cmq quel che volevo dire e che lo stato vuole far studiare la gente a lungo perchè non entri nel mercato del lavoro al fine di non aumentare la disoccupazione . . . ma mi dicono che 23-27 anni sono gli anni in cui una persona puo dare di piu e cosi si perde molto.

No hudlock, allo stato non conviene, semmai conviene alle università che ci fanno i soldi sopra. E' tutta una roba da baronato, le cose non cambiano perchè non si vuole cambiarle, a chi c'ha il potere in mano non conviene.

ahzael
13th September 2006, 01:23
Bo, le opzioni sono 2 e sono chiare :

la scuola esiste per formare le persone o i professionisti?

perche' se e' la prima, allora la scuola va bene cosi come e' ora.

se invece il fine della scuola e' formare dei professionisti, allora la scuola cosi come e' ora e' totalmente inefficente.
7/8 ore tra storia geografia e religione sono ore completamente inutili, ma se avessi fatto piu matematica e piu' tecnica, ora capirei molte piu cose all universita', io non so se voi avete mai visto che robba fanno i cinesi con la matemica.......

In italia abbiamo anche la scelta di differenziare le scuole superiori in classici e resto del mondo, allora se a uno interessano si butta li dentro, ma cosi come ora arrivare all universita', sopratutto tecnica, sapendo tutte le date una per una dal 900 a oggi e conoscendo a memoria la divina commedia, be, e' una bella cosa, ma inutile. Fa ganzo quando vuoi fare lo sborone con una, ma niente di piu'.

Imho 2 ore a settimana tra italiano e storia bastano e avanzano negli istituti tecnici e scentifici. Altrimenti non ci si puo lamentare che in italia il mercato del lavoro fa cagare, ovvio, un lavoratore prima dei 25 anni non sa fare un cazzo (a livello di lavoro specializzato, non l operaio o il tizio che mette il francobollo).

-=Rho=-
13th September 2006, 02:11
-=cut=-

La scuola serve per fromare le persone ( superiori ) e per indirizzarle verso un campo preciso ( universita' ) ; i professionisti ( credo tu intendo persone specializate in un dato campo ) li vai a formare dopo che hanno gia completato i primi due stadi ,con revisioni , tirocini , master , e cosi' via

E quelle materie che tu vorresti diminuite , ( storia geografia italiano storia dell'arte e cosi' via ) in primis fanno cultura e in secundis a te magari possono non interessare a discapito di altre e visto che indirizzo hai scelto all'universita' , ma per una persona che va a scegliere un indirizzo come lettere , filosofia , conservazione di beni culturali o simili ? Cosa deve ripartire dalle basi ? allungando cosi' ancora di piu' la permanenza all'universita'

Poi devi contare che la scelta delle superiori si fa a 14 anni , e un ragazzino di 14 anni avra' tutto in testa fuorche pianificare il suo iter scolastico , quindi e' giusto che alcune materie vadano comunque fatte a prescindere da che indirizzo si e' scelti

Parlare a postumi e' facile , ma tanto inutile

-=Rho=-
13th September 2006, 02:15
buh io il mio lavoretto cel ho che di farmi 10 anni di medicina con scenette " mamma mi dai i soldi per uscire il sabato" non ci penso nemmeno -.-U

Non ti preoccupare per i soldi , DOPO che ti sarai laureato hai ancora 4/6 anni di tirocinio a seconda di quale specializazione tu scelga dove verrai pagato per ben 980 euri ( al momento e' cosi' magari quando ti laurerai tu saranno di piu' o di meno chi lo sa in 10 ann icambiano tante cose ) al mese esentasse , lavorando 6 giorni su 7 , senza ferie , salvo qualche piccola concessione estiva , ma si parla al massimo di 4-5 giorni consecutivi e una sola volta all'anno

Auguri ^^,

ahzael
13th September 2006, 03:05
La scuola serve per fromare le persone ( superiori ) e per indirizzarle verso un campo preciso ( universita' ) ; i professionisti ( credo tu intendo persone specializate in un dato campo ) li vai a formare dopo che hanno gia completato i primi due stadi ,con revisioni , tirocini , master , e cosi' via
E quelle materie che tu vorresti diminuite , ( storia geografia italiano storia dell'arte e cosi' via ) in primis fanno cultura e in secundis a te magari possono non interessare a discapito di altre e visto che indirizzo hai scelto all'universita' , ma per una persona che va a scegliere un indirizzo come lettere , filosofia , conservazione di beni culturali o simili ? Cosa deve ripartire dalle basi ? allungando cosi' ancora di piu' la permanenza all'universita'
Poi devi contare che la scelta delle superiori si fa a 14 anni , e un ragazzino di 14 anni avra' tutto in testa fuorche pianificare il suo iter scolastico , quindi e' giusto che alcune materie vadano comunque fatte a prescindere da che indirizzo si e' scelti
Parlare a postumi e' facile , ma tanto inutile

Intanto se vai a fare lettere, filosofia e vari , a quel punto vai a fare il classico.Secondo se vuoi competere nel mondo del lavoro globale sono scelte obligatorie, okkey non fai scegliere al ragazzino cosa fare a 14 anni, mi puo anche andare bene, ma poi non ti puoi lamentare se finisci la sucola a 24/25/26 anni e ti trovi cmq in svantaggio perche' il programmatore indiano ha finito l universita a 22 anni ed il resto e' tutta esperienza, perche' a 26 anni uno che esce dall universita' non ha esperienza.

Se uno vuole rimanere con questo livello di crescita okkey, tieniti le tue belle ore di cultura, poi voglio vedere a trent'anni che fai, ti mangi la cultura :thumbup:

questo modo romantico di pensare purtroppo non va d accordo con il resto del mondo, sopratutto in un economia globale che vuole risultati e nient'altro.

Infatti secondo me si dovrebbe fare come si fa in molti altri paesi, si va alle superiori , e le superiori sono un istituto identico per tutti, si arriva all high school (ottavo anno) e da li cominci pian piano a scartare le materie che vuoi fare, quindi ti farai le tue ore di corso "core" + gli quelle a tua scelta all interno della scuola stessa, in modo che il cambiamento non e' drastico, ad esempio io al nono anno ho avuto la scelta tra disegno tecnico o arte, oppure tra IT e bo non ricordo che altro corso a scelta era.
Se a 14 anni non sai, non dico cosa di preciso, ma almeno per cosa sei portato, ciccio sparati, non meriti di arrivare a 20 anni.

Poi vabbe, se la massima aspirazione del ventenne italiano e' di lavorare in un call center..........................si accomodi.

Perche' alla fine , se tu fai 7/8 ore tra italiano, storia e varie, mentre il tizio dall altra parte del mondo ne fa 2, gia parti appena finita la scuola che lui ha il 20% in piu di conoscenze tecniche senza nemmeno dover andare a vedere il CV

-=Rho=-
13th September 2006, 03:46
se finisci la sucola a 24/25/26 anni e ti trovi cmq in svantaggio perche' il programmatore indiano ha finito l universita a 22 anni ed il resto e' tutta esperienza, perche' a 26 anni uno che esce dall universita' non ha esperienza.


Non esistono mica solo i lavori attorno al campo dell'informatica , e ancora di piu' non esistono solo lavori che richiedono anni di esprienza ( sia universitaria che lavorativa ) , e ancora esistono anche lavori che non richiedono laurea alcuna .


Se a 14 anni non sai, non dico cosa di preciso, ma almeno per cosa sei portato, ciccio sparati, non meriti di arrivare a 20 anni.

Non e' che ha 14 anni non sai cosa di preciso vuoi fare , e' che non ne hai proprio la minima idea , scegliere il classico o lo scientifico perche il ragazzino va meglio in italiano o in matematica , non vuol dire nulla a quell'eta , perche stai venendo fuori dalla scuola media , apparte pensare di fare il dottore poerche babbo fa il dottore , o fare l'avvocato perche mamma fa il giudice , piu' in la di cosi' non si va. Forse a 18 / 20 anni inizi ad avere le idee chiare per davvero , lavoro , campo di studi preciso da seguire , non di sicuro a 14


Perche' alla fine , se tu fai 7/8 ore tra italiano, storia e varie, mentre il tizio dall altra parte del mondo ne fa 2, gia parti appena finita la scuola che lui ha il 20% in piu di conoscenze tecniche senza nemmeno dover andare a vedere il CV

Continui a ragionare sempre e solo oreintato verso l'informatica , visto che hai preso a esempio una senior school all'americana , dove vorresti meno ore umanistiche e piu' pratiche , pensa a tutti quei ragazzi che andranno a scegliere un indirizzo diverso dall'informatica , quelli non rimangono indietro veh?

ahzael
13th September 2006, 05:42
Non esistono mica solo i lavori attorno al campo dell'informatica , e ancora di piu' non esistono solo lavori che richiedono anni di esprienza ( sia universitaria che lavorativa ) , e ancora esistono anche lavori che non richiedono laurea alcuna .
Non e' che ha 14 anni non sai cosa di preciso vuoi fare , e' che non ne hai proprio la minima idea , scegliere il classico o lo scientifico perche il ragazzino va meglio in italiano o in matematica , non vuol dire nulla a quell'eta , perche stai venendo fuori dalla scuola media , apparte pensare di fare il dottore poerche babbo fa il dottore , o fare l'avvocato perche mamma fa il giudice , piu' in la di cosi' non si va. Forse a 18 / 20 anni inizi ad avere le idee chiare per davvero , lavoro , campo di studi preciso da seguire , non di sicuro a 14
Continui a ragionare sempre e solo oreintato verso l'informatica , visto che hai preso a esempio una senior school all'americana , dove vorresti meno ore umanistiche e piu' pratiche , pensa a tutti quei ragazzi che andranno a scegliere un indirizzo diverso dall'informatica , quelli non rimangono indietro veh?


Eh ?
Prima di tutto quale e' un lavoro che al giorno d oggi non richiede la laurea a parte l operaio o il publico impiego (tralasciando che anche il publico impiego a meno che non fai il "timbratore" vogliono la laurea)?
Certo se tu punti ai servizi mi sta bene, Economia globale != economia locale.
Se uno punta a migliorare l economia del paese solitamente punta a migliorare i settori specializzati, come e' d esempio qualunque paese del mondo economicamente sviluppato o in grossa crescita, vedi i paesi del sud est asiatico, oppure vedi paesi piu vicini a noi, guarda l esplosione economica di Dubai, che e' diventata una capitale economica.

Ora pure per fare il tour operator ti serve una laurea.

Io ti ho fatto l esempio che ho scelto se fare IT o altro, ma io infatti avevo la scelta, se non mi sentivo portato non l avrei fatto, ma tutto quello che tu dici che uno deve scegliere a 18 anni non fa altro che ritardare la scelta, e alla fine della storia sul piatto della bilancia ci sei te , laureato a 25 anni e dall altra parte X tizio indiano/americano/cinese laureato a 22/23, che a 25 anni a differenza di te ha 3/4 anni di esperienza oppure ha un altra laurea a un master.

Se sei un datore di lavoro chi vai a scegliere?


Ovvio se non vuoi puntare sulla specializzazione, u r welcome, solo che quello lo sanno fare tutti, in base a cosa uno dovrebbe farlo fare a un italiano ?
se vai a vedere le grandi compagnie nel mondo, come la optus , la vodafone o chi che sia, i call center si trovano tutti in india/cina, e tutte le chiamate vengono trasferite li, visto che un operaio gli costa un centesimo che da qualunque altra parte.

Okkey vuoi puntare al lavoro non specializzato ? perfetto, allora tutti quei brividi che corrono lungo le schiene dei magnati italiani riguardo alla "CINA CHE CI INGHIOTTERA TUTTI" sono piu' che veri, e possiamo cominciare a vivere nei frigoriferi o a emigrare negli usa (sperando che la cina rimanga comunistah).

Jarsil
13th September 2006, 06:10
Uno dei grossi problemi della scuola sono gli studenti... nel senso che si percorre tutto l'iter senza voler fare un cazzo il piu' delle volte, salvo arrivare all'università, essere per lo piu' INCAPACI di avere un metodo di apprendimento decente, e l'orgoglio spinge la gente a dire "colpa della scuolahhh"...
Quando il 90% delle volte, la colpa è del fatto che se a scuola uno c'avesse messo un po' di voglia, probabilmente si troverebbe molto ma molto meglio all'università e nel mondo del lavoro.
Piccola nota a margine: Ahza, visto come ancora alla tua età sei incapace di non usare le doppie alla romana quando scrivi, forse se di ore di italiano ne avessi fatte 30 invece di 7/8, ci avresti guadagnato :p

ahzael
13th September 2006, 07:08
So che e' incredibile da credere, ma ho preso 14 su 15 alla prova scritta di italiano, ho il tesserino da publicista' e il mio professore attuale di arte vuole che faccio il critico cinematografico e_e.

cmq jarsil, a parte sto forum, non scrivo ne leggo quasi niente di italiano, in compenso mi devo macinare quintali di robba in inglese -.- , alla fine penso che sia solo naturale che sto perdendo la grammatica , alla fin fine, a parte le elementari, e gli ultimi 3 anni di superiori, ho saltato una gran bella fetta di italiano scritto E_E


cmq concordo, il problema sono gli studenti, ma che scuola dell obbligo, ma che 18 anni, appena finite le elementari gli si fa subito subito l interrogatorio!!

"Sei nato per zappare o per studiare ?"

cosi almeno ci risparmiamo un 10 anni buoni di vita e diamo un po di braccia all agricoltura.

Alkabar
13th September 2006, 08:39
So che e' incredibile da credere, ma ho preso 14 su 15 alla prova scritta di italiano, ho il tesserino da publicista' e il mio professore attuale di arte vuole che faccio il critico cinematografico e_e.

cmq jarsil, a parte sto forum, non scrivo ne leggo quasi niente di italiano, in compenso mi devo macinare quintali di robba in inglese -.- , alla fine penso che sia solo naturale che sto perdendo la grammatica , alla fin fine, a parte le elementari, e gli ultimi 3 anni di superiori, ho saltato una gran bella fetta di italiano scritto E_E


cmq concordo, il problema sono gli studenti, ma che scuola dell obbligo, ma che 18 anni, appena finite le elementari gli si fa subito subito l interrogatorio!!

"Sei nato per zappare o per studiare ?"

cosi almeno ci risparmiamo un 10 anni buoni di vita e diamo un po di braccia all agricoltura.

L'Italiano è come andare in bicicletta, non te lo puoi dimenticare è la tua lingua madre.... Del resto se te lo dimentichi è perchè hai cominciato a pensare in inglese. Dopo li il gioco è fatto, l'inglese strutturalmente è più facile dell'italiano e cominci a perdere pezzi :shrug: .


Gli studenti di oggi sono i famosi ragazzini che hanno tutto, cellulare psp p2 wii pc, sono con la testa nelle nuvole più che in altre epoche e quindi non studiano una ceppa.
Il cellulare a 12 anni del resto a me fa molto ridere, seppur abbia l'utilità di sapere dove è il ragazzino, io ritengo che cuocergli la testa non sia un grande scambio.

ahzael
13th September 2006, 09:08
Il cellulare a 12 anni del resto a me fa molto ridere, seppur abbia l'utilità di sapere dove è il ragazzino, io ritengo che cuocergli la testa non sia un grande scambio.
Ba, la CIA stava anni luce avanti con i suoi chip nel cervello e le sonde anali...........

Galandil
13th September 2006, 10:30
Uno dei grossi problemi della scuola sono gli studenti... nel senso che si percorre tutto l'iter senza voler fare un cazzo il piu' delle volte, salvo arrivare all'università, essere per lo piu' INCAPACI di avere un metodo di apprendimento decente, e l'orgoglio spinge la gente a dire "colpa della scuolahhh"...
Quando il 90% delle volte, la colpa è del fatto che se a scuola uno c'avesse messo un po' di voglia, probabilmente si troverebbe molto ma molto meglio all'università e nel mondo del lavoro.

Vero fino a metà. La sQuola odierna ci mette del suo per far odiare ancora di più lo studio agli studenti, in particolare le materie scientifiche.
E te lo dico per esperienza diretta personale, la mia donna ha la figlia che st'anno comincia il 2do superiore, e ho sentito/letto/visto delle cose da far rizzare i capelli ad un calvo.
Esempio: 3za media, matematica. Problemino idiota in cui bisogna sostanzialmente risolvere un sistema di 2 eq. di primo grado. Lei non riusciva a risolverlo, mi chiede come fare. Imposto il sistemino e glielo spiego. Mi dice "Ehi ma così è facile". La mia faccia: :scratch:. Io - "Perché così è facile, tu come lo risolvi?". E lei mi parla di qualcosa chiamato SOMMA PARTI FRAZIONARE, un sistema ALLUCINANTE, ai confini del ridicolo, per risolvere problemi con sistemi a 2 eq. di primo grado, che riempie paginate e paginate di svolgimento contro le 2 righe del sistemino. Io per capirlo ci ho messo 10 minuti buoni, e di matematica ne so qualcosa.
La cosa patetica è che le spiego come funzionano i sistemi di equazione, OVVIAMENTE le è risultato tutto più semplice e chiaro, peccato che il giorno dopo è tornata da scuola semi bastonata perché l'insegnante idiota le aveva detto che o gli esercizi li risolveva con la somma delle parti frazionarie, oppure nisba, perché sennò significava che lei s'era fatta fare gli esercizi da qualcuno a casa. La cosa ridicola è che lei ha anche proposto all'insegnante di fare un esercizio alla lavagna per dimostrare che il metodo l'aveva capito, ma l'insegnante nulla, AVEVA DECISO che i sistemi di eq. erano troppo complessi per dei ragazzini di 12-13 anni. :bored: :bored: :bored:

ihc'naib
13th September 2006, 11:27
za all'universita'
Poi devi contare che la scelta delle superiori si fa a 14 anni , e un ragazzino di 14 anni avra' tutto in testa fuorche pianificare il suo iter scolastico , quindi e' giusto che alcune materie vadano comunque fatte a prescindere da che indirizzo si e' scelti
Parlare a postumi e' facile , ma tanto inutile

mi ripeto.. ma il problema non e' che ci siano scuole dove queste materie esistono .. ma e' che non ci sono alternative fra istinuti tecnici o professionali e licei "classici", perche' anche lo scientifico di scientifico ha ben poco.. insomma.. sei ore di latino, 6 di storia e filosofia.. 2 ore di scienze (in generale.. nel senso di scienze della terra, biologia, chimica..) .. non ha senso.

Io volevo essere formato come Persona.. ma la filosofia per me come Persona e' una materia inutile. Il Latino uguale. Perche' tutta quella cultura che riguarda la vita e la scienza deve essere considerata di secondo piano? Cultura non e' soltanto Hegel o Masaniello, eh!

ihc'naib
13th September 2006, 11:29
Se uno vuole rimanere con questo livello di crescita okkey, tieniti le tue belle ore di cultura, poi voglio vedere a trent'anni che fai, ti mangi la cultura :thumbup:

...

Se a 14 anni non sai, non dico cosa di preciso, ma almeno per cosa sei portato, ciccio sparati, non meriti di arrivare a 20 anni.


..secondo me sei definitivamente partito per la tangente, stavolta..

ihc'naib
13th September 2006, 11:34
L'Italiano è come andare in bicicletta, non te lo puoi dimenticare è la tua lingua madre.... Del resto se te lo dimentichi è perchè hai cominciato a pensare in inglese. Dopo li il gioco è fatto, l'inglese strutturalmente è più facile dell'italiano e cominci a perdere pezzi :shrug: .

Io la grammatica italiana la so ancora bene (anche complessa, intendo.. nel senso che l'altro giorno leggevo il primo canto dell'Orlando Furioso e mi filava quasi tutto liscio senza pause per risistemare le frasi) .. ma l'abbuffata di inglese a cui mi sottopongo mi sta facendo perdere le parole (mi hanno detto che e' normale).. l'altro giorno di fronte all'ingegnere a cui dovevo consegnare la tesina ...
si'.. la parte su.. insomma.. quella cosa.. quando.. insomma.. quando ti becchi la luce coi raggi gamma.

Volevo dire esposizione :gha:

Il Nando
13th September 2006, 11:45
Il fatto e' che a volte dalla storia e dalla letteratura millenaria del proprio paese si imparano cose che hanno almeno lo stesso valore delle conoscenze tecniche, esempio:

Dopo la vittoria di Zama, Scipione si impose con il senato romano per dettare le condizioni di pace a Cartagine e fu estremamente magnanimo, lasciando agli africani tutte le loro terre e chiedendo risarcimenti e tasse più che accettabili.
Questo perchè Scipione era convinto che lo scopo di una guerra fosse quello di aprire un periodo di pace molto più lungo e dettare condizioni insostenibili avrebbe spinto i Cartaginesi sconfitti a combattere ancora fino allo sterminio totale.
Così invece Roma si ritrovò più forte, più ricca e attraversò un periodo di pace lunghissimo che fu l'inizio della massima espansione teritoriale.

Ora pensate alle condizioni che vennero imposte alla Germania dopo la prima guerra mondiale e alla luce di questo ragionamento ditemi se vi sembra così strano che sia scoppiata la seconda, proprio a causa dei crucchi...

Per quanto riguarda Alka, ho formalmente chiesto la sua testa in un cesto di vimini, a casa mia, prima di cena...

Scherso, imho non va bannato :D

jamino
13th September 2006, 11:57
Io volevo essere formato come Persona.. ma la filosofia per me come Persona e' una materia inutile. Il Latino uguale.

Non capisco se dai una valutazione personale su te stesso(nel senso che credi che a te la filosofia non ti formi) o una generale (tu non ritieni che la filosofia formi).
Nel primo caso c'è poco da dire, nel secondo decisamente di più.
Sgombriamo il campo da un malinteso di fondo: di per se non esistono materie che formino come persona e materie che non formino.
Il problema, in linea di massima, per il modo in cui vengono insegnate ed apprese. Lo studio della filosofia, della storia e della letteratura pososno essere estremamente formativi o totalmente inutili (se il docente si limita a richiedere la mera memorizzazione di date, concetti o brani).
Va detto che a mio aprere le discipline umanistiche, se ben approcciate, hanno un ruolo fondamentale nella crescita dell'individuo.
Innanzitutto la filosofia è da considerare (storicamente e concettualmente) come l'humus da cui nasce la stessa scienza. Lo studio delle leggi della natura, ad esempio, nasce innazitutto come problema filosofico e il capire come nel corso della storia l'umanità si sia approcciata a tali problemi è fondamentale per qualsiasi persona che si voglia occupare di scienza (o di tecnica). Il problema è che nella scuola italiana spesso ci si concentra più sulle nozioni che sul metodo. Lo studio delle discipline umanistiche, che per loro natura non sono basate su assiomi, dovrebbe educare la mente a un ragionamento più libero e meno schematico. Se passiamo alla storia mi apre evidente che lo studio serio della storia è una componente fondamentale della crescita della persona. Comprendere, ad esempio, le cause che hanno portato alla prima guerra mondiale (non sapere a memoria le date delle battaglie più importanti) significa capire che la storia (inclusa quella "attuale") è un territorio complesso che va analizzato senza banalizzazioni (se qualcuno in Texas avesse analizzato meglio la storia del medio oriente forse ci saremmo impantanati come siamo in Iraq)

Insomma a mio parere le discipline umanistiche, insegnate nel modo dovuto poddono contribuire alla maturazione dei ragazzi, in modo non migliore o peggiore, ma in modo complementare allo studio delle discipline scientifiche. Per ciò che riguarda le materie tecniche credo che il loro insegnamento andrebbe potenziato per coloro che vogliono affacciarsi velocemente al mercato del lavoro, ma non a discapito delle materie di base (scientifiche ed umanistiche) se no si corre il rischio molto sensibile di avere persone molto valide su competenze estemamente verticalizzate ma privi di quelle competenze trasversali indispensabili alle professionalità attuali, non ultimo per il fatto che l'obsolescenza delle competenze tecniche è talmente rapida che se non si curano le cosiddette soft skill quando le comptenze tecniche divantano obsolete non si hanno gli strumenti per riqyualificarsi

ghs
13th September 2006, 12:17
Io volevo essere formato come Persona.. ma la filosofia per me come Persona e' una materia inutile.

Scusa, ma devo difendere i miei studi, almeno per la bandiera.
Hai ragione se mi dici che non è compito della filosofia rendere migliori le persone e che non ha un grande valore formativo in età adolescenziale, perchè a quell'età e fatta come si fa nei licei non è comprensibile. Ma, in generale, conosco un sacco di persone che, se nel corso dei loro studi avessero capito qualcosa di filosofia, sarebbero decisamente migliori. Forse un po' meno ricche nel portafogli, in effetti, ma migliori.

Per quanto concerne l'insegnamento della filosofia nelle scuole superiori, bisognerebbe cambiarne il senso: in Italia (e questo anche nelle università) si fa troppa "storia della filosofia" e poca Filosofia. Se si insegnasse in modo diverso e più integrato alle altre materie di studio, ti assicuro che, anche per i ragazzini, non sarebbe affatto inutile. E si può fare, eh, anche integrandola con materie tecniche e, soprattutto, scientifiche. Solo che qui siamo abituati a pensare alla filosofia indicizzandola per autori o periodi storici, il che non ha senso.

Kinson
13th September 2006, 12:21
Scusa, ma devo difendere i miei studi, almeno per la bandiera.
Hai ragione se mi dici che non è compito della filosofia rendere migliori le persone e che non ha un grande valore formativo in età adolescenziale, perchè a quell'età e fatta come si fa nei licei non è comprensibile. Ma, in generale, conosco un sacco di persone che, se nel corso dei loro studi avessero capito qualcosa di filosofia, sarebbero decisamente migliori. Forse un po' meno ricche nel portafogli, in effetti, ma migliori.
Per quanto concerne l'insegnamento della filosofia nelle scuole superiori, bisognerebbe cambiarne il senso: in Italia (e questo anche nelle università) si fa troppa "storia della filosofia" e poca Filosofia. Se si insegnasse in modo diverso e più integrato alle altre materie di studio, ti assicuro che, anche per i ragazzini, non sarebbe affatto inutile. E si può fare, eh, anche integrandola con materie tecniche e, soprattutto, scientifiche. Solo che qui siamo abituati a pensare alla filosofia indicizzandola per autori o periodi storici, il che non ha senso.

insegnamento dle mio prof di filosofia al classico : prendeva il libro leggeva il testo o lo decantava a memoria , qualche frasetta per mostrare che lui ne sapeva a pacchi e poi : bene ragazzi studiate da pagina 85 a 135 e la prossima volta interrogo :rain:

forte sto metodo di insegnamento , sfido chiunque ad essere uno studente e a farsi piacere una materia insegnata a sto modo -.- , e ce ne sono N di insegnanti così

Acheron
13th September 2006, 12:22
insegnamento dle mio prof di filosofia al classico : prendeva il libro leggeva il testo o lo decantava a memoria , qualche frasetta per mostrare che lui ne sapeva a pacchi e poi : bene ragazzi studiate da pagina 85 a 135 e la prossima volta interrogo :rain:
forte sto metodo di insegnamento , sfido chiunque ad essere uno studente e a farsi piacere una materia insegnata a sto modo -.- , e ce ne sono N di insegnanti così


diciamo che la maggiorparte e' cosi'

Hudlok
13th September 2006, 12:24
Tratto dalla prefazione di " manuale di semeiotica medica" di G. M. Rasario


"Ma la guida del Maestro serve sopratutto ad inculcare al discente che il metodo dell'osservazione dell'ammalato è anzitutto una disciplina mentale, la quale deve elevarsi dalla pura e semplice manualità tecnica per assurere alla dignità di "metodologia di indagine". procedimento neccessario per un proficuo lavoro scientifico in qualsiasi branca dello scibile, e delle dispiline sperimentali e morali.
Lo sforzo del docente, ove voglia assolvere alla sua alta funzione di educatore, deve essere quello di disincagliare il concetto di tecnica, da quello, altamento formativo, di metodo di indagine: bisogna anzi spingere i giovani al superamento della tecnica, per ovvie ragioni provvisoria, perfettibile, strumento formidabile, ma soltanto strumento della metodologia di indagine scientifica.
[...]
Ricordo con terrore alcuni manuali di semeiotica, i quali anzichè indrizzare il giovane alla metodologia della indagione, che deve essere improntata ad un indirizzo squisitamente naturalistico, acuendo, lo spirito di osservazione alla ricerca di qualsiasi, anche imprevedibile fenomeno, imponevano al discente i paraocchi di un arido elenco di sintomi, che sarebbero s tati per giunta, espressione di questa o quella malattia! Una ripognanza istintiva mi allontanò .. "

Se cercate bene trovate quella che dovrebbe essere la diff tra un tecnico ed un liceo ^_^

Kith
13th September 2006, 12:48
Uno dei grossi problemi della scuola sono gli studenti... nel senso che si percorre tutto l'iter senza voler fare un cazzo il piu' delle volte, salvo arrivare all'università, essere per lo piu' INCAPACI di avere un metodo di apprendimento decente, e l'orgoglio spinge la gente a dire "colpa della scuolahhh"...
Quando il 90% delle volte, la colpa è del fatto che se a scuola uno c'avesse messo un po' di voglia, probabilmente si troverebbe molto ma molto meglio all'università e nel mondo del lavoro.
Piccola nota a margine: Ahza, visto come ancora alla tua età sei incapace di non usare le doppie alla romana quando scrivi, forse se di ore di italiano ne avessi fatte 30 invece di 7/8, ci avresti guadagnato :p


eheh Jarso è il discorso che fa mio padre....

da esterni non potete capire che schifezza è l'università italiana (almeno la pubblica).
Non tanto i professori, ma come son strutturati i corsi, e tutta la burocrazia merdosa che c'è dietro.

Puoi essere il genio della lampada, ma per finire nei tempi giusti, devi essere uno che oltre allo studio non ha interessi.
Poi ovviamente ci son dovuti casi straordinari (prima che qualcuno si offenda).

Non è che gli italiani si laureano tutti tardi (sui 26-27 anni in media) perchè nessuno ha voglia di studiare eh...

ihc'naib
13th September 2006, 13:07
Il fatto e' che a volte dalla storia e dalla letteratura millenaria del proprio paese si imparano cose che hanno almeno lo stesso valore delle conoscenze tecniche, esempio:


credo di non riuscire a spiegarmi. non sto parlando di conoscenze tecniche, ma di conoscenze culturali:
sapere come funziona il corpo umano (sembra stupido, ma se ci pensi non esiste effettivamente chi te lo insegni, a scuola), cosa sono gli ormoni, qual e' la teoria dell'evoluzione, come si forma un uragano, cos'e' un tumore.. e via cosi'.. non sono cose che ti _servono_, nel senso stretto del termine, ma:

a) ti possono dare una migliore capacita' di scegliere cosa "vuoi fare".. come si fa a scegliere di diventare dottori, se non si sa niente di medicina? Come si puo' capire di essere destinati a diventare geologi, o chimici?

b) comunque ti aprono un campo di informazioni che si rimescolano e producono quella base d'appoggio da cui una persona creativa parte per fare altre cose. Mi viene in mente: il signore che ha inventato il velcro non ricordo bene se lo fece guardando le zampe di un insetto o i pollini di alcuni fiori..

ihc'naib
13th September 2006, 13:25
Non capisco se dai una valutazione personale su te stesso(nel senso che credi che a te la filosofia non ti formi) o una generale (tu non ritieni che la filosofia formi).
Nel primo caso c'è poco da dire, nel secondo decisamente di più.

E' il primo caso. Io ho capito qual e' il senso dell'insegnamento della filosofia.. ci sono alcuni aspetti di alcune culture e modi di pensare che mi interessano, ma in generale e' un aspetto dei molteplici impegni in cui si puo' imbarcare la mente umana totalmente inutile. Non so come spiegarlo, senza scivolare in stereotipi o errori, ma mi sembra troppo spesso sterile. Non nel modo in cui viene insegnata, ma nel modo in cui viene pensata. C'e' stato un signore, tanti anni fa, che ha pensato alle monadi, uno che ha pensato a tesi-antitesi-sintesi (peraltro, questo stesso signore, se non ricordo male, pensava che tutta la storia del mondo aveva ragione d'essere nel fatto che lui potesse pensarla e organizzarla in terzetti..) .. un altro che ha dimostrato che non si puo' dimostrare che Dio esiste, uno ha dimostrato che Dio esiste e uno ha dimostrato che Dio non esiste. Altri hanno dimostrato che non importa se Dio esiste, un altro ha detto che e' morto. Tutti, in genere, hanno scritto discorsi infarciti di parole complicatissime senza spiegarti a cosa servisse quello a cui stavano pensando. Non dico che debba essere utile, immediato. e' chiaro. Ma se serve solo ad aprire la mente, a insegnarti a rendere elastici gli schemi del pensiero:
a) una filosofia reale ha la stessa dignita' di un mondo inventato, immaginato, o ricevuto per parola divina, perche' tanto conta dove vai a parare ma solo che apri la testa? Potrei scrivere una filosofia di un mondo dove gli umani volano e esiste la telepatia e avrebbe lo stesso senso?

b) come puoi parlarmi di aprire la mente quando ognuno di questi signori pretendeva di avere ragione e non accettava minimamente quello che gli altri pensavano?

c) esistono milioni di altre discipline che aprono la mente. come mai contano di meno?

In tutta sincerita', preferirei sapere come fa il polpo a cambiare colore cosi' velocemente, piuttosto che leggere di un signore che parla di ombre e di grotte..

ihc'naib
13th September 2006, 13:36
Scusa, ma devo difendere i miei studi, almeno per la bandiera.


:)

[QUOTE]
Hai ragione se mi dici che non è compito della filosofia rendere migliori le persone e che non ha un grande valore formativo in età adolescenziale, perchè a quell'età e fatta come si fa nei licei non è comprensibile. [QUOTE]

Il mio manuale e professore di filosofia condividevano la scelta di non fare storia della filosofia ma "temi".. ogni capitolo era un argomento e venivano presentate le opinioni di 5, 6 filosofi, con prima la spiegazione e poi i passi dai testi originali. Rispetto alla classica impostazione della filosofia io ne ho ricevuta una un po' diversa, quindi. Nonostante questo ho capito che non mi dava nulla. Semplicemente, come dici tu, e' vero che se le persone avessero capito la filosofia sarebbero un poco migliori.. ma non e' spiegandola che la capisci (sembra stupido, lo so.. ma che ci vuoi fare).. E' brutto dirlo, ma per me e' un po' come la psicologia.. che in definitiva dovrebbe essere nient'altro che una specie di arte.. di talento nel capire e nel creare empatia con le persone.. ma non e' una cosa che un signore ti insegna, ti dice, "e' cosi'" e allora e' cosi'. o almeno, per me e' assurdo che lo sia. Sono cose che devi arrivare a capire da tutto il resto: dall'esperienza, da te stesso, dagli eventi, e anche, si', da commenti di persone sagge su eventi e concatenazioni di eventi, ma queste persone sagge devono parlare, degli eventi stessi. Leggere un complesso passo di filosofia, quando riuscivo a interpretarlo, mi faceva sentire come in possesso di uno splendido attrezzo pensato per funzionare in 12 dimensioni.. totalmente inutile nelle nostre 4. Ma non solo inutile nel fare le cose, ma anche nel capirle. Tutti gli schemi, gli inquadramenti, il noumeno, e la tesi, e la monade, e l'io, e l'altro da se', e l'animus l'anima e la mente.. sono troppo campate per aria. In realta', mi da' un po' fastidio che psicologi e filosofi abbiano, in fondo, il compito di insegnare alle persone a "pensare", piu' che a capire. Ed e' come se per insegnare a un bimbo a camminare tu gli dici:
bene, ora contrai l'ilio-psoas, applica una rotazione sull'asse trasversale di circa 25 gradi.. etc. etc. .. non so se mi spiego, davvero..


ihc

ghs
13th September 2006, 13:41
Ich, guarda che ti sbagli. E ti sbagli proprio perchè cadi nell'errore generato dall'insegnamento italiano, che fa inevitabilmente guardare alla filosofia come una cosa fuori dalla realtà, astratta, una perdita di tempo, parole a vanvera. Non è così.
Se conoscessi la filosofia, se l'avessi davvero capita, sapresti che è una cosa unica e piuttosto omogenea (e anche bellissima, per me), non una serie di bizzarri personaggi con le parrucche che si divertono a battibeccare sul sesso degli angeli.
Oddio, le parrucche alcuni le avevano davvero...
In ogni caso, adesso non voglio convincerti di nulla e fai bene a pensarla come vuoi, ma, quando ne avrai l'opportunità, concedi una chance alla Filosofia, perchè è molto più che un "modo di vedere le cose".

ihc'naib
13th September 2006, 14:04
ok. :)

cmq, credo che provero' con altre filosofie. Per adesso, ho trovato molto piu' interessanti i due capitoli sullo Yoga (come filosofia, non come esercizi) che 3 anni di liceo

..scherzi a parte.. la filosofia a cui potro' riavvicinarmi e', forse, l'etica.

Il Nando
13th September 2006, 14:06
credo di non riuscire a spiegarmi. non sto parlando di conoscenze tecniche, ma di conoscenze culturali:
sapere come funziona il corpo umano (sembra stupido, ma se ci pensi non esiste effettivamente chi te lo insegni, a scuola), cosa sono gli ormoni, qual e' la teoria dell'evoluzione, come si forma un uragano, cos'e' un tumore.. e via cosi'.. [...]


Ma a me ste cose al liceo me le hanno insegnate, in seconda avevo biologia, in terza anatomia, in quarta chimica e in quinta geografia astronomica, in 4 anni ho toccato tutti gli argomenti che mi porti come esempio e ho frequentato un normalissimo liceo scientifico statale.

Sull'insegnamento delle materie umanistiche sono d'accordo con jami, per avere valore devono essere insegnate in modo metodologico e non nozionistico.
La mia prof di inglese non ci ha insegnato una mazza di letteratura inglese, si limitava a farci leggere il libro e pretendere che lo sapessimo ripetere...
Quella di italiano invece non voleva che sapessimo le date delle poesie ma ci faceva fare un'analisi dei contenuti rapportandoli al periodo storico dell'autore e poi un'analisi stilistica, che mi ha insegnato vari modi per far pesare le mie parole in un testo o in un discorso, forse mancava solo un pizzico di sentimento :D

Al di là di tutto cmq, anche avere a che fare con prof motivati e prof fancazzisti è stata una lezione di vita piuttosto importante :D

Hudlok
13th September 2006, 14:19
ok. :)


..scherzi a parte.. la filosofia a cui potro' riavvicinarmi e', forse, l'etica.

da questo si capisce che di filosofia non hai capito un' merita mazza :point:


spesso dei filosofi resta impressa la base teorica del stitema .. . ma sarebbe come dire che la bibba è una cagata perchè la genesi fa ridere -.- . . .

Alkabar
13th September 2006, 14:22
Il fatto e' che a volte dalla storia e dalla letteratura millenaria del proprio paese si imparano cose che hanno almeno lo stesso valore delle conoscenze tecniche, esempio:
Dopo la vittoria di Zama, Scipione si impose con il senato romano per dettare le condizioni di pace a Cartagine e fu estremamente magnanimo, lasciando agli africani tutte le loro terre e chiedendo risarcimenti e tasse più che accettabili.
Questo perchè Scipione era convinto che lo scopo di una guerra fosse quello di aprire un periodo di pace molto più lungo e dettare condizioni insostenibili avrebbe spinto i Cartaginesi sconfitti a combattere ancora fino allo sterminio totale.
Così invece Roma si ritrovò più forte, più ricca e attraversò un periodo di pace lunghissimo che fu l'inizio della massima espansione teritoriale.
Ora pensate alle condizioni che vennero imposte alla Germania dopo la prima guerra mondiale e alla luce di questo ragionamento ditemi se vi sembra così strano che sia scoppiata la seconda, proprio a causa dei crucchi...
Per quanto riguarda Alka, ho formalmente chiesto la sua testa in un cesto di vimini, a casa mia, prima di cena...
Scherso, imho non va bannato :D

O Nando, guarda mi spiace lo scatto d'ira, oltre tutto contro di te non ho quasi mai avuto nulla a parte le classiche opinioni contrapposte che capitano, è che è proprio un periodo del cazzo, in effetti mi sembrava strano che così dal nulla mi stessi dando addosso :gha:.
Oi m'è venuta su, c'ho un debito con te sulla pazienza ....

Alkabar
13th September 2006, 14:23
ok. :)

cmq, credo che provero' con altre filosofie. Per adesso, ho trovato molto piu' interessanti i due capitoli sullo Yoga (come filosofia, non come esercizi) che 3 anni di liceo

..scherzi a parte.. la filosofia a cui potro' riavvicinarmi e', forse, l'etica.

l'etica è un modo di comportarsi. La mia etica è per esempio quella di essere onesto e cercare di vincere la mia partita senza barare, toh per farti un esempio.

ihc'naib
13th September 2006, 14:27
Ma a me ste cose al liceo me le hanno insegnate, in seconda avevo biologia, in terza anatomia, in quarta chimica e in quinta geografia astronomica, in 4 anni ho toccato tutti gli argomenti che mi porti come esempio e ho frequentato un normalissimo liceo scientifico statale.


Non per essere pedante, ma.. tu quelle cose le sai? Sai cos'e' un tumore, come si forma un uragano, quale ormone e' dipendente dall'illuminazione solare? Cioe', no, ci credo che le sai. Ma te le hanno insegnate a scuola? Sicuramente avrai avuto insegnanti migliori dei miei.. ma considera che se ci sono 35 settimane di lezione, 2 ore a settimana per quattro anni, piu' l'ora di geografia in prima fanno 315 ore per tutte le materie di scienze (scienze della terra, biologoia, chimica, astronomia, anatomia, fisiologia, geografia.. ). E quante ore di storia e filosofia hai fatto? 750 circa. Di latino?

600. Ecco. Il latino, secondo il nostro programma scolastico, vale piu' del doppio di anatomia, fisiologia, chimica, biologia, geologia, astronomia e geografia messe insieme.

A un liceo _scientifico_

Sai quante cose non sappiamo? Ti hanno insegnato che cos'e' l'aurora boreale? Cos'e' un neutrino? Cos'e' la forza di Coriolis? Che cosa regola la pressione sanguigna? Quali sono i componenti alimentari fondamentali? Cos'e' l'arteriosclerosi? Cos'e' un enfisema? Cos'e' un retrovirus? Che differenza c'e' tra HIV e AIDS? Cosa significa quando il maresciallo parla di anticiclone delle azzorre? Cosa significa umidita' dell'aria al 100%?

Io alcune di queste cose non le so, o le ho scordate.. ma ce ne saranno un paio che mi hanno insegnato a scuola.

ihc

PS

il tono accesso non e' ovviamente rivolto a te, ma al mondo della scuola.
Stringendo, io sto iniziando il sesto anno di un'universita' che non mi piace perche' un'altra scuola, dove mi riusciva tutto (quindi non e' che mi grattavo, per intendersi) non e' riuscita a farmi capire che volevo fare il dottore. E ti assicuro che se ci fosse stato un vero liceo scientifico me lo sarei scelto.

ihc'naib
13th September 2006, 14:28
da questo si capisce che di filosofia non hai capito un' merita mazza :point:

e vuoi aggiungere qualcosa di utile, anche, o hai solo davvero tanto tempo da perdere?

hai editato.. ma non e' che adesso sia molto piu' utile. Che cos'e' di cosi' importante e fondamentale che non ho capito se mi interessa l'etica, di tutte le filosofie che sono state pensate? E cosa c'entra far confusione tra forma e contenuto con far confusione fra inizio e totale?

Alkabar
13th September 2006, 14:39
Non capisco se dai una valutazione personale su te stesso(nel senso che credi che a te la filosofia non ti formi) o una generale (tu non ritieni che la filosofia formi).
Nel primo caso c'è poco da dire, nel secondo decisamente di più.
Sgombriamo il campo da un malinteso di fondo: di per se non esistono materie che formino come persona e materie che non formino.
Il problema, in linea di massima, per il modo in cui vengono insegnate ed apprese. Lo studio della filosofia, della storia e della letteratura pososno essere estremamente formativi o totalmente inutili (se il docente si limita a richiedere la mera memorizzazione di date, concetti o brani).
Va detto che a mio aprere le discipline umanistiche, se ben approcciate, hanno un ruolo fondamentale nella crescita dell'individuo.
Innanzitutto la filosofia è da considerare (storicamente e concettualmente) come l'humus da cui nasce la stessa scienza. Lo studio delle leggi della natura, ad esempio, nasce innazitutto come problema filosofico e il capire come nel corso della storia l'umanità si sia approcciata a tali problemi è fondamentale per qualsiasi persona che si voglia occupare di scienza (o di tecnica). Il problema è che nella scuola italiana spesso ci si concentra più sulle nozioni che sul metodo. Lo studio delle discipline umanistiche, che per loro natura non sono basate su assiomi, dovrebbe educare la mente a un ragionamento più libero e meno schematico. Se passiamo alla storia mi apre evidente che lo studio serio della storia è una componente fondamentale della crescita della persona. Comprendere, ad esempio, le cause che hanno portato alla prima guerra mondiale (non sapere a memoria le date delle battaglie più importanti) significa capire che la storia (inclusa quella "attuale") è un territorio complesso che va analizzato senza banalizzazioni (se qualcuno in Texas avesse analizzato meglio la storia del medio oriente forse ci saremmo impantanati come siamo in Iraq)
Insomma a mio parere le discipline umanistiche, insegnate nel modo dovuto poddono contribuire alla maturazione dei ragazzi, in modo non migliore o peggiore, ma in modo complementare allo studio delle discipline scientifiche. Per ciò che riguarda le materie tecniche credo che il loro insegnamento andrebbe potenziato per coloro che vogliono affacciarsi velocemente al mercato del lavoro, ma non a discapito delle materie di base (scientifiche ed umanistiche) se no si corre il rischio molto sensibile di avere persone molto valide su competenze estemamente verticalizzate ma privi di quelle competenze trasversali indispensabili alle professionalità attuali, non ultimo per il fatto che l'obsolescenza delle competenze tecniche è talmente rapida che se non si curano le cosiddette soft skill quando le comptenze tecniche divantano obsolete non si hanno gli strumenti per riqyualificarsi

Competenza tecnica è generico: Il tuo discorso è valido per ragazzi dell'ITI o giù di li, non è valido per gente che esce dall'università, come me, perchè c'è un metodo e una "filosofia" anche dietro a ingegneria del software o delle telecomunicazioni per esempio.
Tanto per dirti esiste un metamodello alla base di quello che facciamo noi a ingegneria, lo scopo dell'ingegnere è individuare un modello, spezzarlo in parti e costruirci sopra applicazioni utili.

Il tuo è un discorso sulla Tecnologia più che sulle competenze tecniche. C'è una certa differenza. Se hai delle competenze tecniche informatiche e dietro a queste competenze tecniche si cela una conoscenza di un metamodello di progettazione (Extreme programming, Model-Driven..o anche uno tuo se è sensato) non conta sostanzialmente quali linguaggi di programmazione conosci, se procedi per astrazioni, o meglio dentro al mondo delle idee, riuscirai a non farti influenzare dalla particolare tecnologia.
Viceversa se conosci solo della tecnologia potresti fare l'errore di progettare a partire da quella e solo da quella.
Una tecnologia abilita, costringe e diventa obsoleta: come il cobol.

La motivazione per cui la crisi del software è considerata risolta è perchè sono arrivati gli oggetti. Gli oggetti sono un modello molto potente per astrarre una applicazione perchè puoi rappresentare, nei limiti, molto di più che quanto riesci a fare andando puramente procedurale. (il concetto di oggetto in letteratura è collegato al mondo delle idee di platone)

Dopo gli oggetti una astrazione ancora più potente è quella degli agenti. Senza entrare nel dettaglio: il mondo del software in questo momento sta andando verso quello che tu chiameresti ANIMISMO ORIENTALE. Non più semplici artefatti inerti, ma bensì entità software con ragionamento e propria iniziativa. Il mio lavoro attuale, sulle reti di sensori wireless, è concentrato per l'appunto sul innestare dentro a un sensore un agente bdi.
Believe Desire Intention, se cerchi il modello è stato definito proprio da un filosofo, il modello è basato su una logica modale multipla. Ma non vado oltre.

Potrei farti discorsi infiniti sul metodo dell'ingegneria del software collegata alla filosofia.

Alkabar
13th September 2006, 14:41
e vuoi aggiungere qualcosa di utile, anche, o hai solo davvero tanto tempo da perdere?

hai editato.. ma non e' che adesso sia molto piu' utile. Che cos'e' di cosi' importante e fondamentale che non ho capito se mi interessa l'etica, di tutte le filosofie che sono state pensate? E cosa c'entra far confusione tra forma e contenuto con far confusione fra inizio e totale?

Non è inutile la filosofia. Nell'informatica è fonte di idee, io certe cose non le avrei capite se non avessi fatto filosofia a liceo. L'etica non ti basta per essere completo, devi anche cercare di capire come e dove quelli prima di te hanno ragionato, quanto vale il loro pensiero, dove può essere riutilizzato e quali sono i suoi limiti.

ihc'naib
13th September 2006, 14:55
Non è inutile la filosofia. Nell'informatica è fonte di idee, io certe cose non le avrei capite se non avessi fatto filosofia a liceo. L'etica non ti basta per essere completo, devi anche cercare di capire come e dove quelli prima di te hanno ragionato, quanto vale il loro pensiero, dove può essere riutilizzato e quali sono i suoi limiti.

si', ma fermo restando che la mia e' una scelta personale, basata su quello che ha suscitato in me la filosofia.. per me rimane la percezione dela fatto che la filosofia costruisca al tempo stesso il pensiero e quello su cui pensare.. che riorganizzi e definisca la realta' come le fa comodo per poter esibire un bel ragionamento. Capire il pensiero degli altri e' una cosa utile in generale, al di la' della disciplina degli altri. A te come software engineer farebbe comodo leggere Hegel, magari, si', ma anche un testo di etologia, un principi di fisiologia, un testo di storia contemporanea, lo zibaldone .. tutto quello che gente piu' intelligente ha pensato e' utile per pensare, su quello siamo d'accordo. Poi bisogna distinguere fra crescita personale e professionale. Per la crescita professionale vale quanto sopra.. per quella personale .. non c'e' una via universale, a ognuno servono discipline diverse per diventare una persona migliore.

Hudlok
13th September 2006, 14:58
e vuoi aggiungere qualcosa di utile, anche, o hai solo davvero tanto tempo da perdere?

hai editato.. ma non e' che adesso sia molto piu' utile. Che cos'e' di cosi' importante e fondamentale che non ho capito se mi interessa l'etica, di tutte le filosofie che sono state pensate? E cosa c'entra far confusione tra forma e contenuto con far confusione fra inizio e totale?


L'etica è generalmente considerata quella branca della filosofia che studia i fondamenti di ciò che viene vissuto come buono, giusto o moralmente corretto(il termine deriva da έθος ,ossia "condotta", "carattere", “consuetudine”).

I filosofi hanno da sempre riservato un notevole spazio ai problemi etici. Tra essi si citano in particolare Socrate, Platone, Aristotele, Niccolò Machiavelli, Ugo Grozio, Jean-Jacques Rousseau.

Inoltre furono interessati pure Giovanbattista Vico, Immanuel Kant, Johann Gottfried Herder, Friedrich Schiller, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Friedrich Nietzsche, Sigmund Freud.


Ordunque dire " mi avvicinerei alla filosofia etica" è una S T Z R A O N TA [angrammati sta parola, se ti serve na mano mandami un pm]

bakunin
13th September 2006, 14:59
io per l'insenamento nutrivo un profondo rispetto, nonostante di pessimi insegnanti ne avessi gia incontrati molti, ero comunque un buon studente alle superiori e nei primi anni di università (questo in basse ai risultati)...

ad un certo punto della mia carriera universitaria, quando gia ero scoraggiato da numerose prese per il culo, vado all'esame scritto di Ricerca Operativa, materia che avevo seguito discretamente alle lezioni e padroneggiavo

un'amica mi chiede di potersi sedere a fianco perche nelle materie ad alto contenuto di matematica è una frana, glielo permetto (di solito odio i copioni, ma per lei faccio un'eccezzione ance perche sapevo che è una brava persona).
ok inizia l'esame, lei non è invadente e mi lascia finire il compito, glielo passo per intero e non cambia una virgola, 24 entrambi

si va all'orale, davanti a me un docente che visibilmente brillo dall'alcool scherza con le studentesse che gli stanno attaccate al culo, silvia (l'amica) è una delle prime, balbetta due cose imprecise e fa anche delle scene mute... riesce però a scherzare col docente, il suo voto diventa 30.. ad assistere eravamo una decina, tutti così -> :ach: a me veniva da vomitare

chiamava lui a sua discrezione e non c'era nessuna fila, ad un certo punto però manda tutti a casa (ne ha interrogato si e no la metà), dicendoci di tornare in orario di ricevimento...

al primo ricevimento non c'è... c'è il suo assistente, che mi dice semplicemente che puo verbalizzarmi il voto dello scritto senza sostenere l'orale, questo su ordine del professore... qualcuno che stava con me ha fatto i salti di gioia, io mi sentivo un po preso per il culo, volevo l'orale...

ricevimento successivo: c'è ma non ne ha voglia, mi fa una sola domanda, mentre inizio a parlare risponde al telefono, si alza e torna dopo 10 minuti, parla con l'assistente (che ogni tanto mi guarda e ha pena di mè), insomma succede di tutto... alla fine mi dice: bravo ti confermo il 24

omg.... lo rifiuto, dicendo che voglio qualcosina in più

mai l'avessi fatto, dopo uno scritto andato malino e uno scritto in cui ho preso 25 (6 mesi dopo il primo esame), mi trovo di nuovo l'assistente all'orale che verbalizza i voti degli scritti senza interrogare, perche lui "stava poco bene".

prendo il 25, esco tutto deluso, passando di fronte al bar sotto l'uni lui è lì, con la faccia rossa, la bavetta bianca e la pancia da ubriacone, che offre l'aperitivo alle studentesse (ma lui se ne sara già calato una 15ina)

ho fatto presente la cosa a un docente con cui avevo un minimo di confidenza, chiedendo se era possibile fare qualcosa per portare la cosa in consiglio, almeno un'ammonizione in modo che gli studenti dopo di me non vengano presi per il culo in questo modo... nada, mi consigliò di pensare ai miei studi che non era possibile toccare un docente con 3 cattedre senza uscirne con le ossa rotte nei prossimi esami, con i suoi amici

gg

un'altro episodio che mi fece cadere le braccia è un docente ci prova con la mia ragazza all'uni di cagliari, lei ha raccontato la cosa ad altri docenti, risultato? dopo 2 anni che non passava piu un esame si è trasferita all'universtà di sassari... li si è laureata in breve tempo senza altri intoppi



fatela durare quanto cazzo vi pare sta scuola ma ci volgiono dei sistemi che tengano conto del merito degli insegnanti, della loro capacità di insegnare... magari con esami ministeriali a crocette, che danno un rating PRECISO a ogni studente... in modo che se la media degli studenti di un docente/professore fa delle prove disastrose perche non è capace di insegnare, vada fuori dai coglioni
esami uguali per tutti, ma non in tutto il corso di quella unica facoltà.. esami uguali in tutta italia per quella materia... questo per dare un minimo di credibilità al voto e all'insegnamento.

ghs
13th September 2006, 15:13
L'etica è generalmente considerata quella branca della filosofia che studia i fondamenti di ciò che viene vissuto come buono, giusto o moralmente corretto(il termine deriva da έθος ,ossia "condotta", "carattere", “consuetudine”).
I filosofi hanno da sempre riservato un notevole spazio ai problemi etici. Tra essi si citano in particolare Socrate, Platone, Aristotele, Niccolò Machiavelli, Ugo Grozio, Jean-Jacques Rousseau.
Inoltre furono interessati pure Giovanbattista Vico, Immanuel Kant, Johann Gottfried Herder, Friedrich Schiller, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Friedrich Nietzsche, Sigmund Freud.
Ordunque dire " mi avvicinerei alla filosofia etica" è una S T Z R A O N TA [angrammati sta parola, se ti serve na mano mandami un pm]

Non dire corbellerie, per favore, perchè ho il sospetto che tu non sappia nulla di queste cose.
Se uno vuole dedicarsi alla filosofia etica, perchè non farlo? A me piace, per esempio.

ihc'naib
13th September 2006, 15:20
L'etica è generalmente considerata quella branca della filosofia che studia i fondamenti di ciò che viene vissuto come buono, giusto o moralmente corretto(il termine deriva da έθος ,ossia "condotta", "carattere", “consuetudine”).
I filosofi hanno da sempre riservato un notevole spazio ai problemi etici. Tra essi si citano in particolare Socrate, Platone, Aristotele, Niccolò Machiavelli, Ugo Grozio, Jean-Jacques Rousseau.
Inoltre furono interessati pure Giovanbattista Vico, Immanuel Kant, Johann Gottfried Herder, Friedrich Schiller, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Friedrich Nietzsche, Sigmund Freud.
Ordunque dire " mi avvicinerei alla filosofia etica" è una S T Z R A O N TA [angrammati sta parola, se ti serve na mano mandami un pm]


sai che continuo a non capire perche' sia una stronzata? mi hai detto tante cose belline che gia' sapevo, ma non hai spiegato il tuo simpaticissimo exploit.

jamino
13th September 2006, 15:23
Alka guarda che (stranamente) stiamo dicendo la stessa cosa (come alla fine hai detto anche a Ich).
Ich solo una annotazione, quelle che tu quasi definisci come favolette o voli pindarici sono le interpretazioni della realtà date sulla base delle conoscenze dell'epoca. In un futuro non è inverosimile pensare che qualcuno parlerà di Einstein come "quello che si è inventato quella storiella dell'energia".
Ciò che è interessante della filosofia (dal mio modesto punto di vista di studente di filosofia anomalo) è proprio lo sforzo fatto, in determinate condizioni storico/culturali, per comprendere il proprio mondo. Da questo sforzo è nata non solo la scienza moderna, ma anche la tecnologia.
E' chiaro che molto di quello che 500 o 100 anni fa era nuovo e rivoluzionario oggi è patrimonio talmente comune di tutti che diventa banale.
Ti faccio un esempio stupido, prima di Marx i concetti di struttura e sovrastruttura erano sconosciuti, oggi fanno parte del nostro linguaggio quotidiano.
Studiare la filosofia significa studiare sistemi di pensiero, il modo in cui l'uomo si è posto dinnanzi ai grandi problemi dell'esistenza e come ha cercato di spiegarli.
Proprio la consapevolezza del fatto che nel corso del tempo si siano succeduti, spesso contrapponendosi radicalmente, sistemi di pensiero radicalmente diversi, tutti a loro modo razionali e autosufficienti, rappresenta il miglior "antidoto" contro i massimalismi e i radicalismi, perché fa capire che NON esiste una spiegazione della realtà ma che ne esistono diverse.
Insomma lo studio dei prodotti della cultura umana. siano essi filosofici, siano essi letteri o più genericamente artistici, siano esse le azioni degli uomini (la storia) rappresenta a mio parere una base indispensabile su cui costruire poi tutte le competenze professionali che poi useremo nel mondo del lavoro.
E' evidente che tale studio non esaurisce la formazione di base, che deve comprendere anche quelle conoscenze di cui tu parli (che per altro io ho, quantomeno in parte, avuto dal liceo).

ihc'naib
13th September 2006, 15:33
Alka guarda che (stranamente) stiamo dicendo la stessa cosa (come alla fine hai detto anche a Ich).
Ich solo una annotazione, quelle che tu quasi definisci come favolette o voli pindarici sono le interpretazioni della realtà date sulla base delle conoscenze dell'epoca. In un futuro non è inverosimile pensare che qualcuno parlerà di Einstein come "quello che si è inventato quella storiella dell'energia".


Non scherziamo. A parte che gia' la teoria di Einstein e' in parte superata, la differenza e' che una teoria fisica si dimostra utile o non utile (perche' la storia della fisica mostra come vero o non vero sia stupido) gia' con le formule correttamente verificate. Questo non significa "ho ragione io".. dico solo che l confronto e' errato.




Ciò che è interessante della filosofia (dal mio modesto punto di vista di studente di filosofia anomalo) è proprio lo sforzo fatto, in determinate condizioni storico/culturali, per comprendere il proprio mondo. Da questo sforzo è nata non solo la scienza moderna, ma anche la tecnologia.
E' chiaro che molto di quello che 500 o 100 anni fa era nuovo e rivoluzionario oggi è patrimonio talmente comune di tutti che diventa banale.
Ti faccio un esempio stupido, prima di Marx i concetti di struttura e sovrastruttura erano sconosciuti, oggi fanno parte del nostro linguaggio quotidiano.
Studiare la filosofia significa studiare sistemi di pensiero, il modo in cui l'uomo si è posto dinnanzi ai grandi problemi dell'esistenza e come ha cercato di spiegarli.

Non so cosa dirti. Per me pero' Marx e' un economista e Freud uno psichiatra. forse e' per questo che quelli che mi rimangono "solo filosofi" mi sembrano inutili. Per spiegarsi.. il sommo obiettivo del mio odio e' Hegel..



Proprio la consapevolezza del fatto che nel corso del tempo si siano succeduti, spesso contrapponendosi radicalmente, sistemi di pensiero radicalmente diversi, tutti a loro modo razionali e autosufficienti, rappresenta il miglior "antidoto" contro i massimalismi e i radicalismi, perché fa capire che NON esiste una spiegazione della realtà ma che ne esistono diverse.


Ma dipende quale realta'. Certi aspetti hanno una spiegazione ed una sola. Ed e' gia' abbastanza affascinante di per se' per poterla accettare in santa pace senza fare ipotesi esageratamente complesse. A me piace il rasoio, per restare in tema.
"come mai in scandinavia il tasso di suicidi e' piu' alto?"
c'e' un motivo biologico, e' bello, e' interessante.. mostra una delle macchine piu' splendide esistenti al mondo in tutta la sua delicatezza..



Insomma lo studio dei prodotti della cultura umana. siano essi filosofici, siano essi letteri o più genericamente artistici, siano esse le azioni degli uomini (la storia) rappresenta a mio parere una base indispensabile su cui costruire poi tutte le competenze professionali che poi useremo nel mondo del lavoro.
E' evidente che tale studio non esaurisce la formazione di base, che deve comprendere anche quelle conoscenze di cui tu parli (che per altro io ho, quantomeno in parte, avuto dal liceo).

non so. e' evidente che il liceo ci prova. ma per me il problema e' la sproporzione. Un favoritismo per l'umanistica troppo smaccato. Se io non voglio fare scienze a modo vado al classico.. perche' non posso andare a uno scientifico dove posso non fare il latino o la filosofia? Credo che sarebbe una scelta rispettabile..

Jarsil
13th September 2006, 15:51
Comunque un sassolino dalle scarpe me lo devo togliere su sto thread...

Guardate che le lamentele sull'attuale scuola e sul livello dei professori, le dobbiamo integralmente a gente che oggi sta al governo - non nel senso che OGGI fa i danni, ma nel senso che li ha fatti esattamente... una trentina di anni fa.

OGGI, la maggior parte degli insegnanti di una scuola superiore sono persone diplomatesi nel periodo che fa dal 68 ai primi anni subito dopo. Una intera generazione di insegnanti mandata avanti senza sostenere un solo esame serio, il 6 politico regnava alla grande. Ho visto di persona gente insegnare storia e filosofia in un classico, ed esprimersi peggio del Piotta in Italiano.

Il classico metodo di studio che molti portano a esempio su sto thread "blablabla recito brani a memoria poi voi studiate che vi interrogo su date, vita e morte ma un cazzo di ragionamento sull'autore mai" è figlio esattamente di QUEL modo di studiare.

Io ho avuto la fortuna di avere una insegnante di lettere, al tecnico, diplomatasi prima di sto sfascio. Il 90% della classe s'è presentata alla maturità con ottimi voti in italiano, e ha sostenuto ottimamente la parte orale degli esami, almeno dal punto di vista della capacità di esprimersi e di ragionare.

Quello che oggi vi fa incazzare è figlio di una politica dissennata fatta 30 anni fa, c'è poco da fare. Finché non si svecchiano, son cazzi...

ihc'naib
13th September 2006, 15:55
Comunque un sassolino dalle scarpe me lo devo togliere su sto thread...

Guardate che le lamentele sull'attuale scuola e sul livello dei professori, le dobbiamo integralmente a gente che oggi sta al governo - non nel senso che OGGI fa i danni, ma nel senso che li ha fatti esattamente... una trentina di anni fa.

OGGI, la maggior parte degli insegnanti di una scuola superiore sono persone diplomatesi nel periodo che fa dal 68 ai primi anni subito dopo. Una intera generazione di insegnanti mandata avanti senza sostenere un solo esame serio, il 6 politico regnava alla grande. Ho visto di persona gente insegnare storia e filosofia in un classico, ed esprimersi peggio del Piotta in Italiano.

Il classico metodo di studio che molti portano a esempio su sto thread "blablabla recito brani a memoria poi voi studiate che vi interrogo su date, vita e morte ma un cazzo di ragionamento sull'autore mai" è figlio esattamente di QUEL modo di studiare.

Io ho avuto la fortuna di avere una insegnante di lettere, al tecnico, diplomatasi prima di sto sfascio. Il 90% della classe s'è presentata alla maturità con ottimi voti in italiano, e ha sostenuto ottimamente la parte orale degli esami, almeno dal punto di vista della capacità di esprimersi e di ragionare.

Quello che oggi vi fa incazzare è figlio di una politica dissennata fatta 30 anni fa, c'è poco da fare. Finché non si svecchiano, son cazzi...

Jarsil, io ho avuto esperienza di questi professori, ma credo che percentualmente non siano abbastanza per incidere sullo sfascio dell'intera classe lavorativa.

insomma.. l'eta' di un professore andra' dai 30 (giovane supplente) ai 65 (pensionando) anni.. Se anche consideri 5 generazioni laureatesi nel 68 (per un effetto, diciamo, di intasatura stasata..) fa circa il 14%.. aumentalo e arriva al 20%.. va bene. Ma i professori incompetenti sono molti di piu' del 20% di quelli in cui mi sono imbattuto. E conoscendomi non penso che tu mi marchi come uno che critica il sistema perche' gli pesava il culo imparare....

ihc

ps.
il 68 comunque.. non so quanto fosse necessario per altri motivi, ma didatticamente e' stato una piaga.

jamino
13th September 2006, 16:34
Con ordine:

Non scherziamo. A parte che gia' la teoria di Einstein e' in parte superata, la differenza e' che una teoria fisica si dimostra utile o non utile (perche' la storia della fisica mostra come vero o non vero sia stupido) gia' con le formule correttamente verificate. Questo non significa "ho ragione io".. dico solo che l confronto e' errato.

Il criterio di verità della scienza è figlio della filosofia della scienza nel senso che prima era vero ciò che era verificato sperimentalmente, poi e diventato vero ciò che non era falsificabile e così via.
Già questo dovrebbe essere un ottimo esempio di come ci sia un addentellato concretissimo tra filosofia scienza e vita di tutti i giorni. Verificare che ciò che noi diamo per scontato come naturale è figlio della riflessione umana e non naturale in se mi pare già un valore non indifferente.


Non so cosa dirti. Per me pero' Marx e' un economista e Freud uno psichiatra. forse e' per questo che quelli che mi rimangono "solo filosofi" mi sembrano inutili. Per spiegarsi.. il sommo obiettivo del mio odio e' Hegel..
Marx non è un economista, è un filosofo, e le basi fondamentali del suo pensiero si trovano proprio in quello che tu odi in quanto filosofo puro (e io viceversa ho sempre amatyo) Hegel. Le teorie di Marx e di freud non potrebebro esistere senza il pensiero di chi li ha preceduti.


Ma dipende quale realta'. Certi aspetti hanno una spiegazione ed una sola. Ed e' gia' abbastanza affascinante di per se' per poterla accettare in santa pace senza fare ipotesi esageratamente complesse. A me piace il rasoio, per restare in tema.
"come mai in scandinavia il tasso di suicidi e' piu' alto?"
c'e' un motivo biologico, e' bello, e' interessante.. mostra una delle macchine piu' splendide esistenti al mondo in tutta la sua delicatezza..
L'unicità della spiegazione è illusoria quanto i castelli di carte della filosofia. L'idea dell'unicità della spiegazione non prende in considerazione il fatto che la scienza si basa su paradigmi e una spiegazione è unica all'interno di un paradigma, ma se il paradigma va in crisi, come accade periodicamente, perché non riesce più a spiegare la realtà ecco che con un nuovo paradigma la spiegazione potrebbe cambiare. esempio classico la rivoluzione copernicana. L'obiezione che la scienza ha fatto passi da gigante nel frattempo non è pertinente, c'è ancora talmente tanto da spiegare (che so a livello di fisica sub atomica) che nuove rivoluzioni di paradigmi potranno sempre arrivare a stravolgere le "spigazioni univoche" che oggi ci paiono incontrovertibili.



non so. e' evidente che il liceo ci prova. ma per me il problema e' la sproporzione. Un favoritismo per l'umanistica troppo smaccato. Se io non voglio fare scienze a modo vado al classico.. perche' non posso andare a uno scientifico dove posso non fare il latino o la filosofia? Credo che sarebbe una scelta rispettabile..

Non discuto sul fatto che sarebbe una scelta rispettabile o meno, ma una formazione di base senza discipline umanistiche sarebbe com una formazion di base senza matematica. Monca e inutile


Per Jarsil:
Il problema non è stato il 68 come valori, ma il fatto che nel 68, come tipico della società italiana, ci sono state migliaglia di pesone che hanno approfittato della situazione per prendere la laurea senza sforzo.
Chiedi, se hai la possibilità, a chi ha lavorato nella scuola, e ti risponderà che coloro che hanno realmente portato avanti i valori del 68 sono stati poi negli anni 70 il motore del rinnovamento della scuola. Sono stati quelli che hanno discusso il concetto di insegnamento come mera trasmissione del sapere, che si sono preoccupati del problema del recupero degli studenti meno capaci etc etc etc.

ahzael
13th September 2006, 17:00
Vabbe a 6 anni dall alba del 2000, il mondo e in primis la cina ci stanno dando sempre piu calci in culo, il mondo investe nella tecnologia e nel ristrutturare completamente i loro metodi di insegnamento, hanno imparato quello che gli serviva e ora ovviamente lo fanno da loro, noi come rispondiamo?

Con la filosofia...................................vabbe.

alla fine sono i fatti che parlano, non le chicchiere

ghs
13th September 2006, 17:31
Senza dilungarmi, sull'importanza della filosofia vorrei fare giusto un esempio quasi stupido.
A tutti piace la musica, vero? Bene, la musica occidentale si basa su un sistema convenzionale elaborato, nei secoli, proprio a partire da dibattiti filosofici.
E chi c'è all'origine di questo sistema? Colui che per primo si è definito filosofo: Pitagora.

Ah, e non crediate che i sistemi orientali, che pure sono tanto diversi dal nostro e fra loro, abbiano storie molto diverse.

Kolp
13th September 2006, 17:48
cmq ha ragione ahzael secondo me... magari si spiega male, però ha la ragione dalla sua.

certo che il modello che per ora risulta vincente (io lo definirei anglosassone) porta ad un abbassamento enorme della cultura generale...

Hudlok
13th September 2006, 23:39
Non dire corbellerie, per favore, perchè ho il sospetto che tu non sappia nulla di queste cose.
Se uno vuole dedicarsi alla filosofia etica, perchè non farlo? A me piace, per esempio.
Prima ha detto " sto leggendo libri yoga" poi dice " mi avvicinerei alla filosofia etica" . . .ora . . a cos è che si avvicina allora? A mille mila autori! E questi autori sono gli stessi che prima ha accusato di essere dei bla bla bla e basta! Perchè quasi tutti i filosofi han fatto della filosofia etica . ..

capisci?

Hudlok
13th September 2006, 23:42
sai che continuo a non capire perche' sia una stronzata? mi hai detto tante cose belline che gia' sapevo, ma non hai spiegato il tuo simpaticissimo exploit.
http://it.wikipedia.org/wiki/Exploit sicuro d aver usato la parola giusta invece di un termine francese foneticamente simile?:sneer:

Hudlok
13th September 2006, 23:45
Vabbe a 6 anni dall alba del 2000, il mondo e in primis la cina ci stanno dando sempre piu calci in culo, il mondo investe nella tecnologia e nel ristrutturare completamente i loro metodi di insegnamento, hanno imparato quello che gli serviva e ora ovviamente lo fanno da loro, noi come rispondiamo?

Con la filosofia...................................vabbe.

alla fine sono i fatti che parlano, non le chicchiere
la cina ha una super economia non pagando un cazzo la gente e costruendogli le case attaccate alla fabbrica che si alziono lavorino vadano a dormire e se la gente muore in miniera di carbone chissene sbatte -.-

Pure la urss era guardata come super economia miracolo etc . .poi son venuti fuori i milioni di morti -.-U

rehlbe
13th September 2006, 23:50
minchia hudlock a prescindere da quello che dici, e' come lo dici che fa sembrare ogni tuo post ricolmo di cazzate -.-°

Kinson
13th September 2006, 23:55
io ho avuto anche prof che ne sapevano veramente a pacchi e amavano il loro lavoro , ma se,mplicemente NON SANNO INSEGNARE e fanno solo danno fino al pensionamento -.-

Ma santo cielo ma per essere un qualsiasi insegnante , oltre a vedere se ne sai a pacchi di quello che vuoi insegnare , ma uno dovrà essere anche esaminato per vedere se è in grado di farlo ? -.-

oppure c'è da essere sempre pendenti dal fato in queste occasioni ?

p.s : non è certo per la filosofia che il sistema italiano non va bene eh , è tutto un sistema di insegnamento che è troppo vecchio e male integrato con la società che abbiamo attorno : informatica senza nessuna applicazione pratica , astronomia stile : iomparate a memoria , fisica che sta la allo stesso modo , niente integrazione fra mateie , niente laboratori . e questo è un dramma dalle elementari fino all università .

io so a scienze della comunicazione : ma vuoi fare lezioni di cinema , laboratori di montaggio video , stage di formazioni in aziende ... bohh qua la cosa è per autodidatti , oramai se non alzi il culo per conto tuo nessuno mai verrà a instradarti al lavoro post università -.- .

Hudlok
14th September 2006, 00:04
minchia hudlock a prescindere da quello che dici, e' come lo dici che fa sembrare ogni tuo post ricolmo di cazzate -.-°
rileggilo 5 volte e vedi che ho ragione -.-

ahzael
14th September 2006, 01:57
e si' , infatti bill gates e' diventato quello che e' perche' ha fatto filosofia :sneer: , l unica azienda che usa la filosofia al massimo e' la nintendo, cioe chiariamoci, e' una bella parola da usare in una campagna publicitaria.

Tutto questo andava bene magari 50 anni fa', quando non si sapeva veramente dove andare, ma nel 2000 ai datori di lavoro frega una ceppa a nessuno. Non ho mai visto un azienda cercare un laureato in filosofia , al massimo qualche scuola che cerca insegnanti.

alla fine della giornata, quando torni a casa, non so quanto pane e filosofia aiuti a riempire lo stomaco...........

cioe, una persona che sa pensare meglio di un altra ma non puo fare molto perche' denutrita alla fin fine non e' che giova molto.................

ma il fatto non e' che sto dicendo che vada cancellata e' , sto solo dicendo che la queste materie dovrebbero essere messe in completa disparte dalle materie tecniche, se uno vuole fare filosofia o simili, allora se ne va al suo bel classico e si fa tutte ste belle materie, chi vuole fare il tecnico gli farai fare 2/3 ore a settimana per dargli una cultura di base.

Voi direte ma a 14 anni un ragazzino non puo scegliere e blablablabla

la mia risposta?
"ehy , e' un mondo crudele, prima impari meglio e'."

non e' che ci sono molte alternative.
Le scuole se vogliamo tenerle cosi, devono diventare molto piu specializzate, il classico deve fare solo le materie classiche, tecnico solo materie tecniche, artistico idem.

tralasciando il fatto che nelle sedi di filosofia e lettere di roma, ci farei sopra un lager per selezionare chi si e chi no, dato che di tutte le persone che conosco che ci vanno, lo fanno perche' hanno gia buttato un anno o 2 in qualche altra facolta e devono andare all universita' a riempire il tempo e far vedere ai genitori che fanno qualcosa.

Hudlok
14th September 2006, 06:18
Non ho mai visto un azienda cercare un laureato in filosofia , al massimo qualche scuola che cerca insegnanti.


esempio: ufficio selezione personale.

Un giorno il mio prff di fiso era sbroccato brutalmente per colpa di 2 che non han studiato una ceppa " avevo un lavoro che guadagnavo più del doppioohhh ma sono venuto ad insegnare perchè a me piace insegnare per Diooooooohhhhhh"
Questo lavoro era appunto selezione del personale . . quello che fa i colloqui di lavoro nelle grandi aziende :point:


Cmq è triste vedere l'utilitarismo inculcato nelle zukke di tanti . . Se non produce non serve . . .

ahzael
14th September 2006, 10:05
Cmq è triste vedere l'utilitarismo inculcato nelle zukke di tanti . . Se non produce non serve . . .

Welcome to the real world ?

Pillola rossa o blu'?

E' un mondo crudele ?

IT's a small wooooooooorld after allll (che non c entra un cazzo ma fa fico).

cmq il fatto che il tuo prof facesse quel lavoro prima probabilemente lo ha fatto per esperienza o per botta di culo, cioe che si e' trovato dentro un azienda come dipendente ed e' cresciuto li dentro, io pure da semplice segretario mi son trovato a dover fare i computi metrici per i progetti che andavano alla regione, senza aver mai fatto una scuola da geometra o qualunque cosa sia.
Non penso che abbia ammaliato qualcuno con pitagora platone etc etc e per questo lo hanno messo a fare una cosa del genere.......

ihc'naib
14th September 2006, 11:07
Prima ha detto " sto leggendo libri yoga" poi dice " mi avvicinerei alla filosofia etica" . . .ora . . a cos è che si avvicina allora? A mille mila autori! E questi autori sono gli stessi che prima ha accusato di essere dei bla bla bla e basta! Perchè quasi tutti i filosofi han fatto della filosofia etica . ..
capisci?

due errori nel leggermi. Ho detto che sto leggendo _UN_ libro di yoga

e poi che mi RIavvicinerei alla filosofia etica.

E il significato, non troppo complicato, e' che non mi interessa conoscere il pensiero completo dei "campioni" della filosofia, ma solo - eventualmente, in un futuro - qualcosa di chi si e' occupato prevalentemente di etica.

ihc'naib
14th September 2006, 11:15
http://it.wikipedia.org/wiki/Exploit sicuro d aver usato la parola giusta invece di un termine francese foneticamente simile?:sneer:


Si'. sono sicuro.
Cala la spocchia, perche' poi passi per un pezzo di merda, ed e' brutto quando non c'hai neanche ragione:

ex|ploit
s.m.inv.
ES fr. azione o comportamento particolarmente brillante; impresa di rilievo, spec. sportiva: compiere un e., debuttare nell’atletica con un e. memorabile

Jarsil
14th September 2006, 11:25
http://it.wikipedia.org/wiki/Exploit sicuro d aver usato la parola giusta invece di un termine francese foneticamente simile?:sneer:

Se la smetteste di usare solo Wikipedia, che è scritta da gente che può benissimo dire cagate, e tornaste a imparare a usare un dizionario, evitereste certe figure di merda...

Ich ha usato quel termine in perfetta correttezza.

jamino
14th September 2006, 12:03
Ahza scusa ma stai dicendo un mare di caXXate...
Quello che cercano o non cercano le aziende c'entra poco. Il punto è che nel mondo del lavoro ne trovi molti di più in azienda che a scuola di laureati in filosofia, e ti garantisco che in generale fanno delle buone carriere, spesso molto più veloci di coloro che hanno lauree teoricamente più "attinenti" al core business dell'azienda stessa.
Per dirtene una in una azienda come la mia che appartiene a un gruppo bancario e che si occupa di servizi digitali nella sede di Roma su 10 dipendenti 2 siamo laureati in Filosofia.... Uno è un apprezzatissimo dirigente, l'altro sono io..
Nella mia esperienza personale ti garantisco che il tipo di formazione che abbiamo offre non pochi vantaggi rispetto a persone con formazione più settoriale. La cosa che ti devi mettere in testa è che oggi un'azienda preferisce una persona che dimostra di essere in grado di apprendere le cose piuttosto che una persona che sa le cose, che riserva una grande attenzione alle professionalità "borderline" pittosto che a quelle "pure". Per chiarire meglio ti faccio l'esempio della mia situazione personale:
Sono laureato in filosofia con tesi di indirizzo pedagogico, quindi quella che si può definire la mia competenza "professionale" è di tipo pedagogico, con particolare orientamento sulla formazione degli adulti. Per miei interessi personali mi sono sempre interessato di tecnologia, per cui nel corso del tempo ho acquisito delle competenze, non specialistiche, che in ogni caso mi consentono di relazionarmi tranquillamente con i tecnici che lavorano con me. A questo aggiungi che proprio i miei studi mi hanno abituato ad una estrema attenzione alle sfumature nel ragionamento di chi sta attorno a me e una discreta capacità di astrazione. Unisci tutto questo, sheckeralo bene aggiungendo un pizzico di capacità dialettica, un po di capacità organizzativa, una propensione alla mediazione (che è legata proprio al fatto di aver ben presente che le verità non sono assolute che ti da lo studio della filosofia) e otterrai una figura professionale assolutamente ibrida che ti garantisco trova egregiamente il suo posto in un'azienda proprio per la sua capacità di porsi al confine con le diverse professionalità e dialogare con tutte.
Insomma per chiarire dovete togliervi dalla testa l'idea malsana che tutti i laureti in filosofia siano delle sorte di diogene che girano nudi in una botte alla ricerca dell"UOMO"...
Generalmente chi studia la filosofia lo fa non in quanto idealista sopra le nuvole, ma proprio in quanto persona estremamente interessata al mondo che ha accanto e quindi desiderosa di comprenderlo al meglio in modo critico.

ghs
14th September 2006, 12:11
Prima ha detto " sto leggendo libri yoga" poi dice " mi avvicinerei alla filosofia etica" . . .ora . . a cos è che si avvicina allora? A mille mila autori! E questi autori sono gli stessi che prima ha accusato di essere dei bla bla bla e basta! Perchè quasi tutti i filosofi han fatto della filosofia etica . ..
capisci?

No, non capisco. Continuo a non vedere alcun problema nell'eventuale interesse per l'Etica.
Per esempio, avviandosi all'Etica, uno scoprirà, prima o poi, Levinas. Levinas non ha scritto solo di etica, ma tutto ciò che ha scritto ha a che fare con l'etica; così chi voglia leggerlo leggerà anche le implicazioni esterne all'etica, com'è naturale. E poi magari scoprirà Derrida, Heidegger e Husserl. Perchè la categoria "Etica" è solo un modo comodo per richiamare certi temi, ma nessuno pensa in maniera così quadrata da poter parlare di etica senza implicare naturalmente il resto.
Quindi, se nasce un interesse per l'Etica e solo per quella, è giusto assecondarlo. Escludendo a priori le possibilità, non si entra nella Filosofia.

Aggiungo che, per quanto riguarda le possibilità nel mondo del lavoro, sono perfettamente d'accordo con Ahzael, se ho capito cosa vuole dire. Non è la Filosofia che garantisce i risultati. La Filosofia non dà competenze, non prepara al lavoro e non serve alle aziende, almeno non direttamente.

ahzael
14th September 2006, 12:19
Nella mia esperienza personale ti garantisco che il tipo di formazione che abbiamo offre non pochi vantaggi rispetto a persone con formazione più settoriale. La cosa che ti devi mettere in testa è che oggi un'azienda preferisce una persona che dimostra di essere in grado di apprendere le cose piuttosto che una persona che sa le cose, che riserva una grande attenzione alle professionalità "borderline" pittosto che a quelle "pure".


si ma io ste qualita' le mettevo per sotto inteso a tutti,laureati , operai, dipendenti statali e perditempo che siano, non e' una cosa che ti insegnano a scuola, sono piu convinto che sia una cosa innata delle persone, tranquillamente chi esce da una qualsiasi universita anche con 30 ma non ha queste qualita', va avanti a suon di capocciate (se va avanti), chi invece le ha puo tranquillamente far carriera senza.
Si ritorna al discorso di chi e' nato per zappare e chi per studiare (lavorare o quello che sia), ed e' una cosa che uno deve riuscire a capir da solo.

Cioe io, classe di 14 persone, io sono uscito con 73, sono andato all universita' e i primi 2 anni ho dato 5 esami (in 2 anni ovvio), ma cmq sia ho cambiato lavoro 3 volte, non perche' mi mandassero via eh, ma perche' mi offrivano un lavoro migliore a ogni cambio, alla fine prendevo 800 euro al mese non facendo una sega lavorando dietro casa e divertendomi anche (facevo l operatore TV) , sapevo che potevo dare di piu e quindi ho mandato tutti a cagare e mi sono rimesso full time a studiare, stavolta passato tutto con il massimo dei voti o giu di li', i miei compagni di classe, usciti tutti con voti piu alti, compresi 2 100? call center in telecom, bagnini alla piscina comunale, in attesa della grande occasione, dipendente all atac dopo 4 anni di fancazzismo.

E' la cosa che mi ha sempre distinto dagli altri.

E continuo a pensare che ce l hai o non ce l hai, ce poco da fare.

jamino
14th September 2006, 12:41
si ma io ste qualita' le mettevo per sotto inteso a tutti,laureati , operai, dipendenti statali e perditempo che siano, non e' una cosa che ti insegnano a scuola, sono piu convinto che sia una cosa innata delle persone,
E continuo a pensare che ce l hai o non ce l hai, ce poco da fare.

Non è così, tutti gli studi sullo sviluppo della psiche dell'essere umano sono concordi nel sottolineare come qualsiasi patrimonio genetico (questo è ciò che anticamente si definiva innato) si sviluppo a contatto con l'ambiente... Detto in altro modo queste qualità si formano nelle persone, a partire dall'educazione familiare per proseguire con i diversi gradi di studio.
Quanto più lo studio invece di dare certe suggerisce possibilità e spinge le persone a un atteggiamento critico tanto più queste qualità si sviluppano.

ahzael
14th September 2006, 13:00
Non è così, tutti gli studi sullo sviluppo della psiche dell'essere umano sono concordi nel sottolineare come qualsiasi patrimonio genetico (questo è ciò che anticamente si definiva innato) si sviluppo a contatto con l'ambiente... Detto in altro modo queste qualità si formano nelle persone, a partire dall'educazione familiare per proseguire con i diversi gradi di studio.
Quanto più lo studio invece di dare certe suggerisce possibilità e spinge le persone a un atteggiamento critico tanto più queste qualità si sviluppano.
Be allora mi spieghi come mai, in italia, che siamo il paese per eccellenza per lo studio delle scenze umanistiche, dove anche il peggior cane sa almeno i maggiori filosofi , le correnti di pensiero, i fatti storici piu importanti (perche' veramente un americano su 1000 sa cosa sia la rivoluzione francese, anzi 1 su mille forse e' pure tanto), ci troviamo che siamo li per li sempre a metterci la coda tra le gambe quando si parla di economia globale? cioe siamo fortunati che abbiamo ancora l eredita' del boom economico del dopo guerra e degli anni 60/70, altrimenti ci avrebbero preso a pedate fuori dal g8 .

Cioe chiariamoci, o il g8 diventera' presto un g30 in modo che noi rimaniamo dentro, oppure presto (sempre nel giro di anni e') qualcuno viene e ci rimpiazza, e la' fuori ce ne sono tanti, anzi troppi , di paesi che ieri erano pecorari e oggi son potenze economiche.

Ma cmq alla fine le cose me le tirate fuori a forza di battibecchi e quindi le opinioni vengono un po travisate, quello che voglio dire , e che ho detto dall inizio del 3d e' che l italia, ora come ora, messa cosi, non e' in grado di partecipare al mercato globale sotto forma di "Italia", perche' alla fin fine le menti migliori se ne vanno all estero, ma rimane cmq il fatto che la maggior parte che resta si trova in grosso svantaggio perche' non e' preparato a livello tecnico come gli altri paesi e che dovremmo risistemare e specializzare le scuole secondo l uso che se ne vuol fare, cioe umanistici da una parte, tecnici dall altra, con un minimo di formazione storica/intellettuale anche per i tecnici, ma non certamente 8 ore come son ora.

Il Nando
14th September 2006, 13:03
Le capacità di un buon capo sono diverse da quelle di un buon tecnico e le discipline umanistiche aiutano a formarle, questo e' insintesi il discorso di jamino.

jamino
14th September 2006, 13:35
Be allora mi spieghi come mai, in italia, che siamo il paese per eccellenza per lo studio delle scenze umanistiche, dove anche il peggior cane sa almeno i maggiori filosofi , le correnti di pensiero, i fatti storici piu importanti (perche' veramente un americano su 1000 sa cosa sia la rivoluzione francese, anzi 1 su mille forse e' pure tanto), ci troviamo che siamo li per li sempre a metterci la coda tra le gambe quando si parla di economia globale? cioe siamo fortunati che abbiamo ancora l eredita' del boom economico del dopo guerra e degli anni 60/70, altrimenti ci avrebbero preso a pedate fuori dal g8 .
Cioe chiariamoci, o il g8 diventera' presto un g30 in modo che noi rimaniamo dentro, oppure presto (sempre nel giro di anni e') qualcuno viene e ci rimpiazza, e la' fuori ce ne sono tanti, anzi troppi , di paesi che ieri erano pecorari e oggi son potenze economiche.


Azha mi sfugge completamente il nesso tra il punto di partenza del tuo ragionamento e le conclusioni....
Il motivo per cui l'economia italiana fa acqua poco ha a che vedere col fatto che da noi ci sia una propensione allo studio umanistico.
Il problema, a mio parere, è da addebitare a motivi strutturali e a scelte politiche e imprenditoriali spesso molto miopi.

ahzael
14th September 2006, 13:40
Azha mi sfugge completamente il nesso tra il punto di partenza del tuo ragionamento e le conclusioni....
Il motivo per cui l'economia italiana fa acqua poco ha a che vedere col fatto che da noi ci sia una propensione allo studio umanistico.
Il problema, a mio parere, è da addebitare a motivi strutturali e a scelte politiche e imprenditoriali spesso molto miopi.

Be jami, il 3d era partito dal discorso di perche all estero a 22/23 anni uno e' pronto per la forza lavoro, mentre in italia prima di 25/26 fai poco e niente.

Io ho semplicemnte messo in evidenza il fatto che all estero non si "sprechi" (ocio le virgolette) tempo a fare materie poco rilevanti alla formazione professionale dell individuo, e questi son dati di fatto, non e' che son chiacchiere, in cina, in india, in australia, a 21/22 anni si fa il master o la seconda laurea se uno non ha ancora deciso di lavorare.

jamino
14th September 2006, 13:48
Azha il discorso è semplicissimo: in india e cina c'è lavoro, in Italia no. Per questo il sitema formativo diviene un area di parcheggio. Semplice e banale.
Materie umanistiche o scientifiche c'entrano poco o nulla con tutto questo.

ahzael
14th September 2006, 13:53
Vabbe che risposta e', allora chiudiamo i battenti, mettiamo una bella pietra sopra la scuola e facciamo come fanno gli usa, chi vuole andare all universita' paga 20 mila dollari l anno, perche' tanto non ce ne frega una ceppola di creare forza lavoro, quella specializzata che ci serve la facciamo venire da fuori.

Alkabar
14th September 2006, 13:53
Azha il discorso è semplicissimo: in india e cina c'è lavoro, in Italia no. Per questo il sitema formativo diviene un area di parcheggio. Semplice e banale.
Materie umanistiche o scientifiche c'entrano poco o nulla con tutto questo.

Hai detto una cosa giusta e una sbagliata:

giusto che le scelte imprenditoriali sono miopi, se si investisse in nuove idee si otterrebbero sicuramente dei risultati, i nostri studiosi vanno alla grande in tutto il mondo....

viceversa sempre collegandomi a quanto dici nella cosa giusta, il lavoro ci sarebbe se non ci si preoccupasse di fare il ponte di messina o altri ecomostri che non verranno mai e poi mai finiti.

Alkabar
14th September 2006, 13:54
Vabbe che risposta e', allora chiudiamo i battenti, mettiamo una bella pietra sopra la scuola e facciamo come fanno gli usa, chi vuole andare all universita' paga 20 mila dollari l anno, perche' tanto non ce ne frega una ceppola di creare forza lavoro, quella specializzata che ci serve la facciamo venire da fuori.


?????

jamino
14th September 2006, 14:03
Vabbe che risposta e', allora chiudiamo i battenti, mettiamo una bella pietra sopra la scuola e facciamo come fanno gli usa, chi vuole andare all universita' paga 20 mila dollari l anno, perche' tanto non ce ne frega una ceppola di creare forza lavoro, quella specializzata che ci serve la facciamo venire da fuori.


Mi associo all "????" di alka...

Per Alka guarda in realtà la cosa è ancora più complessa, il lavoro c'è in effetti, ma il problema è che si tratta spesso di lavori mal pagati o poco appetibili.
Esempio tipico è quello dei servizi alla persona. Ormai badanti e infermiere/i sono per la maggior parte stranieri perchè gli italiani non vogliono fare questo tipo di lavoro.
Qui si entra in discorsi culturali ancora più complessi in quanto il problema non è la mancanza di "preparazione", ma i modelli culturali che ci permeano su cosa è la qualità della vita, il successo sul lavoro, il prestigio sociale dei lavori e così via...

ahzael
14th September 2006, 14:14
Mi associo all "????" di alka...
Per Alka guarda in realtà la cosa è ancora più complessa, il lavoro c'è in effetti, ma il problema è che si tratta spesso di lavori mal pagati o poco appetibili.
Esempio tipico è quello dei servizi alla persona. Ormai badanti e infermiere/i sono per la maggior parte stranieri perchè gli italiani non vogliono fare questo tipo di lavoro.
Qui si entra in discorsi culturali ancora più complessi in quanto il problema non è la mancanza di "preparazione", ma i modelli culturali che ci permeano su cosa è la qualità della vita, il successo sul lavoro, il prestigio sociale dei lavori e così via...

ci sono molte principesse sul pisello..............(vale anche per i maschi e_e)

Alkabar
14th September 2006, 20:28
Ragazzi ci si vede.

A presto.