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View Full Version : Cerco consigli per l'università



Trish
31st July 2007, 00:19
Vi chiedo gentilmente di tralasciare i commenti sul mio lavoro eccetera...
Per vari motivi di carattere personale/aziendale sento la motivazione ad affrontare un percorso di studi universitari...
Ora so che molti di voi sono studenti di varie facoltà e chiedo consiglio a voi,visto che durante tutti questi anni tra un flame per DAoC o altro sono usciti fuori anche molti discorsi costruttivi.
Vi elenco i percorsi formativi che piu' mi intrigano...vorrei avere da parte vostra informazioni sul tipo di esami che comportano e una,anche breve,descrizione di quello che effettivamente fate durante le lezioni se i corsi vanno tutti seguiti...cominciamo...

-Giurisprudenza ---->sono 5 anni e mi sembra intrigante ma ne so poco...

-Ing. Informatica ---->cosa si fa realmente?ci si ammazza dietro ad astruse formule matematiche e Turbo Pascal o si fa roba interessante?Odio la matematica,quanto è presente?

-Ing. Gestionale ---->Mi sembra un ing a tutto tondo che ne pensate?difficoltà?

-Lingue Straniere ---->l'idea di imparare davvero bene altr lingue mi piace molto,e in piu' non sarebbe male associata al mio lavoro.In più in un ottica futura penso dia cmq possibilità di lavorare in giro per il mondo...che ne pensate?Indecisione...non si rischia a finire di fare solo che il traduttore?

-Medicina ----->Qui serve un discorso a parte...abbiamo vai rami:
Fisioterapia:sono un appassionato di massaggi e ho 2 amiche,entrambe fisioterapiste,che sono anni che mi dicono di fare il corso visto che a detta loro sono davvero portato...sarebbero solo 3 anni...che ne pensate?
Radiologia:strano ma vero il mondoi delle lastre e affini mi ha sempre incuriosito...
Medicina:il corso è di 6 anni a ferro e fuoco...ma la possibilità di fare ricerche su malattie infettive/medicina legale/psichiatria mi ingolosisce non poco...

-Scienze della Formazione ---->
Psicologia: sempre avuto una passione sfrenata per Freud e affini e fare psicologia mi darebbe molta soddisfazione...sono solo incerto per gli sbocchi lavorativi...
Scienze della Comunicazione: Nella descrizioni parlano di creazioni di web ecc...mi sapete spiegare per bene cosa si fa e cosa ti porta a fare pls?

-MFN Informatica ----->Da cosi si differenzia dal corso in ing?cosa si fa davvero?

-Scienze Politiche ----->Quando da piccolo mi chiedevano cosa volevo fare rispondevo il Diplomatico...girando un pò il mondo un pò ci sono andato vicino e potrebbe anche essere utile e appoggiata totalmente come scelta dalla mia società...ma ditemi di più...cosa si fa davvero in Scienze Internazionali e Diplomatiche?



Chiedo gentilmente a chi frequenta uno di questi corsi di darmi un pò di info a riguardo,come vi trovate,se lavorate anche,se secondo voi sono affontabili lavorando,se cè della passera...insomma tutte le info a riguardo...

Sintak
31st July 2007, 01:01
-Ing. Informatica ---->cosa si fa realmente?ci si ammazza dietro ad astruse formule matematiche e Turbo Pascal o si fa roba interessante?Odio la matematica,quanto è presente?
-Ing. Gestionale ---->Mi sembra un ing a tutto tondo che ne pensate?difficoltà?

Ti rispondo per esperienza "indiretta" su queste due, io faccio ingegneria delle tlc.. Ingegneria informatica se odi la matematica te la sconsiglio, soprattutto per lo scoglio biennio. Essendo una ingegneria sotto il ramo informazione (insieme a tlc e elettronica) ha praticamente lo stesso biennio delle altre due, con analisi 1, 2, forse 3 se l'hanno spostata, geometria, fisica 1 e 2, complementi di matematica o geometria, analisi e simulazione sistemi dinamici, calcolo numerico, e via dicendo, e comunque a ingegneria la matematica è sempre presente, anche se fai studio di algoritmi la usi comunque per considerare i costi computazioali eccetera..

Ingegneria gestionale l'ha fatta un mio amico, o meglio l'ha presa come primo anno di laurea specialistica, dopo essersi laureato al primo livello in informatica, ed è tornato al vecchio corso perchè a detta sua "fanno un monte di chiacchere ma poi non si fa niente", però magari a te potrebbe interessare, sono meno vicino a questo tipo di laurea io

A titolo di esempio esami ti lascio i link ai due corsi di laurea all'università di Firenze

Informatica (http://inginf.dsi.unifi.it/percorso_formativo/common/elenco_insegnamenti.jsp?idprc=4)

Gestionale (http://www.ing.unifi.it/didattica/Guida%2006_07/LT/IGEstionale.pdf)

Darkmind
31st July 2007, 01:16
IMHO coi 22 anni che hai :

- Tralascia medicina "pura" , una cosa era se volevi a tutti i costi fare questo tipo di facolta altra e invece se e un'opzione come un altra dal momento che non sono sei anni ma sei + specializzazzione il che vorrebbe dire che prima di 32-33 anni ( andando tutto anche troppo bene ) non vedi l'ombra di uno stipendio decente .
Se ti piace il settore dirigiti verso i vari corsi di laurea , a tal proposito ti posso parlare di fisioterapia avendo un amico che la sta facendo presso Venezia :
- il test d' ingresso e molto selettivo ( almeno da noi )
- i posti son pochi
- la mole di studio + tirocini e ingente e devi studiare parecchio .


- Lingue : in due parole : corso di lingua privato >>>>>>>>> Universita Pubblica , alla fine le lingue son materia che basta uno o piu corsi di perfezionamento e le impari , senza contare il fatto che , sembrera la solita solfa , pero le apprendi veramente solo quando sei nel luogo dove vengon parlate .


- Scienze della Comunicazione : han dato la stessa laurea a Vasco ed a Vale ... ti ho detto tutto .


Onestamente se fossi in te andrei a vedere una laurea che almeno per l 1% , ovvero quello che vale al giorno d'oggi una laurea in Italia , mi potesse dar l'opportunita o di far il lavoro "dei sogni" o far un lavoro in cui guadagni bene , il che e incredibile quanto quest'ultimo s'avvicini alla prima tipologia ^^

Drako
31st July 2007, 02:25
Per lingue: non sono d'accordo. Lo studio sulle lingue che fai all'uni in un corso specifico è più profondo di quello per un corso di lingua privato. Non impari solo le regole, ma impari a ragionare linguisticamente nelle lingue che studi. Poi dipende dalle specialistiche, perchè la laurea triennale è un po' fine a se stessa come in tutti i corsi. La laurea in lingue ti apre accessi ad erasmus et similia, ma c'è una grossa tendenza all'interpretariato ed alla traduzione più che alla mediazione per le aziende (cosa a cui punto io). Un conto è imparare a parlare ed usare una lingua alla meglio, un conto è sapere come si fa una traduzione realmente.

Ingegneria? Bè, i primi 4 esami sono: Fisica 1, Calcolo 1, Algebra e Laboratorio. Giudica tu ^^

Necker
31st July 2007, 08:48
se state facendo a gara a chi gli trova il corso di laurea con esami + facili e con maggiori prospettive di lavoro potete gentilmente levarvi dai maroni :D

Trish da come hai messo giù la cosa scusami ma mi dai l'idea di quello che comincia e tempo 6 mesi mollerà di sicuro.
Magari mi sbaglio ma da come hai impostato il discorso mi pare tu sia partito col piede sbagliato. Scegliersi l'uni in funzione di quello che farai dopo o di quanto sarà dura o del tipo di esami è nel 95% dei casi un grosso grosso errore.
Ho visto quel piccolo elenco di indirizzi che hai scritto, messo cosi sembra tu abbia le idee molto confuse, non è possibile tu abbia voglia di spararti un triennio/quinquennio di ingegneria o Informatica con tutti i cazzi che comporta e nello stesso tempo avere intenzione di fare Legge o quelle orripilanti insulse tipo S. politiche S. comunicazione. Sono materie e metodi di studio diametralmente opposti secondo me.. e chi le fa ha una testa tarata o per il ragionamento e i numeri, o per la pazienza e la volontà di studiare volumi mostruosi di roba (vedi i vari esami di diritto).
Ovvio che se punti Medicina è chiaro che dopo potrai fare solo quello, ma per tutte le altre facoltà, le opportunità di lavoro possono essere molto diversificate.

L'università non la si sceglie su un catalogo come un set da campeggio, devi capire che cazzo ti piace STUDIARE (non fare eh...), devi avere le idee non chiare, cristalline, su quelle materie che ti intrigano e su cui vuoi informarti e sapere davvero tutto. Questa è l'università, se non hai la passione per le materie, non resisterai più di un annetto, facendolo comunque molto male (= perdita di tempo e soldi).
Quando le avrai trovate potrai informarti sui CdL (=corsi di laurea, non Cosca delle Libertà :sneer:) che più collimano con le tue scelte, o chiedere info qui :)

spero di essere stato utile ;)

Evildark
31st July 2007, 09:25
dissento sulle affermazioni su ingegneria gestionale. sti cazzi che so' solo chiacchere :swear::swear:

è la classica diatriba fine a se stessa creata e alimentata dal complesso mentale di chi ce lo ha + lungo o chi lo sa usare meglio, pullulante tra tutti gli ingegneri :bored:

:D

lo stesso ragionamento che porta a cozzare tra di loro architetti ed ingegneri o architetti e designer...inutili frasine di scherno :gha:

cmq tralasciando questa piccola deviazione ot, trish a me verrebbe di suggerirti di non buttarti a cannone su qualche facoltà super impegnativa in termini di tempo e studio, xkè difficilmente riuscirai a mantenere costante l'impegno, avendo anche un lavoro da seguire (se ho interpretato bene le tue premess, sarebbe cmq una facoltà da seguire anche per scelte aziendali...)

Slurpix
31st July 2007, 10:04
Allora Trishetto, ecco il mio consiglio:

1) se ti serve una laurea x poter far carriera, per fare in modo che ti chiamino Dottor Thish ecc...fai una laurea isi+fast, ovvero prendi un qualsiasi ramo di psicologia, magari uno che ti affascina, (ora va di moda psicologia del lavoro), hai zero sbattimenti, esami facili e anche se è secondario (dipende da quanto xo. .sneer: ), sei immerso nella patata. :nod:

2) ti sei scartavetrato le palle del tuo lavoro e vuoi cambiare e vuoi prendere una laurea, consiglio mio: non farlo, o cmq se nn scegli una laurea di tipo tecnico (ing, architettura ecc..) vedi sempre il punto 1, visto che anche se fai scienze politiche o scienze della formazione, se sei fortunato fai il cassiere in banca (che nn sarebeb male).

Da mia esperienza personale, non rifarei manco morto l'università, tanto tempo perso x un cazzo; si certo, fa figo essere chiamati Ing. ma quando guardo l'attività che svolgo e il conto in banca mi vien da piangere. Se a 19 anni andavo a fare l'idraulico a quest'ora avrei un buon bagaglio di esperienza+un attività mia -------------> un cagame di soldi. (piu andare a trovare le mogli a casa da sole :nod: )

Necker
31st July 2007, 12:47
Allora Trishetto, ecco il mio consiglio:

1) se ti serve una laurea x poter far carriera, per fare in modo che ti chiamino Dottor Thish ecc...fai una laurea isi+fast, ovvero prendi un qualsiasi ramo di psicologia, magari uno che ti affascina, (ora va di moda psicologia del lavoro), hai zero sbattimenti, esami facili e anche se è secondario (dipende da quanto xo. .sneer: ), sei immerso nella patata. :nod:

2) ti sei scartavetrato le palle del tuo lavoro e vuoi cambiare e vuoi prendere una laurea, consiglio mio: non farlo, o cmq se nn scegli una laurea di tipo tecnico (ing, architettura ecc..) vedi sempre il punto 1, visto che anche se fai scienze politiche o scienze della formazione, se sei fortunato fai il cassiere in banca (che nn sarebeb male).

Da mia esperienza personale, non rifarei manco morto l'università, tanto tempo perso x un cazzo; si certo, fa figo essere chiamati Ing. ma quando guardo l'attività che svolgo e il conto in banca mi vien da piangere. Se a 19 anni andavo a fare l'idraulico a quest'ora avrei un buon bagaglio di esperienza+un attività mia -------------> un cagame di soldi. (piu andare a trovare le mogli a casa da sole :nod: )

dalla A alla Z vedo un bel conguaglio di cazzate, scusami eh nulla di personale.

Io non so dove facciate voi l'università ma dalle mie parti non ti regalano nulla.
Tutte le facoltà sono difficili, beh certo Scienze della comunicazione pare sia una passeggiata con esami fuffa ma io tendo a crederci poco niente a queste dicerie.
Se uno deve studiare tanto x avere il titoletto concordo che è meglio astenersi e lavorare che non guasta.
L'università prima di tutto serve a darti una formazione e una cultura che altrimenti non avresti in nessun altro modo, non dimenticatelo, se ragionate solo in termini di risultato finale siete solo paragonabili agli sfigatelli delle ultime generazioni tirati su a suon di GF, de filippi e lucignolo vita demmerda.

Inoltre, dire che l'università è tempo perso.. questa è davvero una bestemmia colossale. Mi sembri tanto il figlio di papà che si è trovato l'iscrizione pagata sotto al culo e l'ha fatta solo per far felice il parentado per l'investimento sostenuto. A spalare merda in un porcile per 10 anni, poi vediamo se l'università non ti lascia un cazzo.

boh proprio nn capisco questo modo di vedere le cose, sarà l'educazione la famiglia.. booooh.

Certo c'è da dire che se avete ambizione e volete salire e fare un briciolo di carriera, il culo volente o nolente dovete farvelo. E non ci sono cazzi che tengano, senza laurea, brutto a dirsi, ma più di un tot non si sale... e di conseguenza i soldi nn arrivano!

Per cui se la vostra ambizione e di arrivare a guadagnare un tot (generalmente uno schifo) e rimanere a quel livello fino alla pensione, ok, sfanculate l'uni e sotto a lavorare, ma se avete le palle per non rimanere in quel brodo e scalare un po la vetta nel mondo del lavoro, l'università è un must.

Troppo facile tirare in ballo le solite professioni assurde come l'idraulico e l'elettricista... i soldi si vedono ma provateci ad entrare.. quella è un alobby tanto quanto quella dei notai. Solo + facile da raggiungere perchè non richiede la laurea.

Sarà ora che chi si fa il culo e merita raggiunga veramente le posizioni di prestigio sul lavoro e i tanto meritati soldi, invece dei soliti scaldasedie del cazzo raccomandati, o quei fenomeni incapaci e ignoranti ma che guadagnano miliardi che solo l'Italia è capace di creare e mantenere.

Zaider
31st July 2007, 13:05
Trish vado lievemente OT, mi permetto di condividere un mio pensiero.
Prima di tutto trovo molto maturo il pensiero di cominciare l'università, anche dopo aver mollato gli studi da diversi anni e ti faccio i miei complimenti ed un grosso in bocca al lupo.
Secondo me non dovresti cercare un corso con gli esami "facili" o "fast", non voglio farmi i cazzi tuoi ma se ti iscrivi all'uni è perchè desideri migliorare la tua posizione lavorativa o perchè cmq hai un sogno che vuoi coronare; secondo me dovresti scegliere il tipo di corso più adatto al tuo sogno, indipendentemente dalla sua difficoltà e/o dalla tua età.
Poi sticazzi se è difficile,la parola facile non rientra nel vocabolario di un adulto imho.

Twins
31st July 2007, 13:25
dalla A alla Z vedo un bel conguaglio di cazzate, scusami eh nulla di personale.
Io non so dove facciate voi l'università ma dalle mie parti non ti regalano nulla.
Tutte le facoltà sono difficili, beh certo Scienze della comunicazione pare sia una passeggiata con esami fuffa ma io tendo a crederci poco niente a queste dicerie.
Se uno deve studiare tanto x avere il titoletto concordo che è meglio astenersi e lavorare che non guasta.
L'università prima di tutto serve a darti una formazione e una cultura che altrimenti non avresti in nessun altro modo, non dimenticatelo, se ragionate solo in termini di risultato finale siete solo paragonabili agli sfigatelli delle ultime generazioni tirati su a suon di GF, de filippi e lucignolo vita demmerda.
Inoltre, dire che l'università è tempo perso.. questa è davvero una bestemmia colossale. Mi sembri tanto il figlio di papà che si è trovato l'iscrizione pagata sotto al culo e l'ha fatta solo per far felice il parentado per l'investimento sostenuto. A spalare merda in un porcile per 10 anni, poi vediamo se l'università non ti lascia un cazzo.
boh proprio nn capisco questo modo di vedere le cose, sarà l'educazione la famiglia.. booooh.
Certo c'è da dire che se avete ambizione e volete salire e fare un briciolo di carriera, il culo volente o nolente dovete farvelo. E non ci sono cazzi che tengano, senza laurea, brutto a dirsi, ma più di un tot non si sale... e di conseguenza i soldi nn arrivano!
Per cui se la vostra ambizione e di arrivare a guadagnare un tot (generalmente uno schifo) e rimanere a quel livello fino alla pensione, ok, sfanculate l'uni e sotto a lavorare, ma se avete le palle per non rimanere in quel brodo e scalare un po la vetta nel mondo del lavoro, l'università è un must.
Troppo facile tirare in ballo le solite professioni assurde come l'idraulico e l'elettricista... i soldi si vedono ma provateci ad entrare.. quella è un alobby tanto quanto quella dei notai. Solo + facile da raggiungere perchè non richiede la laurea.
Sarà ora che chi si fa il culo e merita raggiunga veramente le posizioni di prestigio sul lavoro e i tanto meritati soldi, invece dei soliti scaldasedie del cazzo raccomandati, o quei fenomeni incapaci e ignoranti ma che guadagnano miliardi che solo l'Italia è capace di creare e mantenere.
sono tutte belle parole palacenuzzo (:love:) xò nell'atto pratico il piu delle volte chi ci sa fare con o senza laurea riesce a portare a casa molto più di un laureato finito dietro un bancone di una farmacia o di una cattedra :) Non dico che la laurea sia inutile anzi.. io stesso sto facendo un bell'investimento a farne una in italia + master fuori italia ma nell'ambito lavorativo se dimostri di saperci fare ( sopratutto mettendoti in proprio ) ,molte volte,riesci a cavartela meglio di chi fa 5 anni di università per andare a cercare un lavoro statale.:awk:

San Vegeta
31st July 2007, 13:56
Io posso uppare necker per il discorso sulle idee poco chiare per i corsi universitari che ti attirano... credo che la tua attrazione verso tali corsi sia mal riposta: è più probabile che ti attiri quello che un tale corso dice di voler offrire a un laureato... ma farsi 5 anni di corsi in cui troverai ben poco di attraente è veramente brutto.

per quanto riguarda la differenza tra ingegnieria informatica e informatica, è facile: a ing. fai tantissima matematica e per forza di cose molta meno informatica, se non fosse che ti fanno fare un po' di tutto e alla fine non sai un cazzo... e esci convinto di sapere tutto, che è ancora peggio; a informatica c'è poca matematica, coi corsi nuovi ce n'è ancora meno di prima, e moltissima programmazione (parlo di bologna, a salerno di programmazione ne fanno poca poca...): hai un approccio più pratico e tutte le basi per apprendere in fretta ciò che ti serve. In sostanza, un laureato in ing. informatica e uno in informatica hanno circa le stesse prospettive, ma al primo hanno dato basi totalmente diverse che, a mio avviso, lo rendono molto meno adatto a fare da sviluppatore o project manager, mentre al secondo han dato la possibilità di adattarsi a quella che sarà la sua mansione.

Un corso come fisioterapista lo vedo molto bene, ma è una cosa decisamente diversa dal tuo lavoro e non credo che ti porterà alcun vantaggio a livelli di carriera... però è una cosa sempre utile e ricercata

Arkamir
31st July 2007, 16:18
Per quanto riguard amedicina le differenze sono tra i corsi di diploma professionale da 3 anni come fisioterapia, e il corso di studi da 6 anni + specializzazione e qui abbiamo radiologia, medicina legare, malattie infettive etc.
il corso da 3 anni e' molto facile sia entrarci che seguirlo, il corso si basa principalmente sugli aspetti pratici dei vari rami e la parte teorica e' molto molto semplice. Il lavoro ha ottimi sbocchi e gli infermieri/fisioterapisti etc ( le professioni sanitarie ) sono molto ricercate.
Il corso da 6 anni e' molto diverso, prevede i 3 anni iniziali in cui ti scontri con esami anche molto lontani da medicina come fisica, statistica, economia sanitaria. Il secondo triennio di competenza medica e' molto interessante, ma anche molto impegnativo, sei sempre o in corsia o in aula o sui libri, le vacanze sono un optional, e sopratuttto i primi tempi in cui vedrai alcuni reparti sarai tormentato da incubi e malessere. Finito il corso poi dovrai abilitarti, ed entrare nella specializzazione; a quel punto passerai 5 anni o 6 a seconda del ramo che hai scelto a specializzarti, con una borsa di studio di 11k euro ad annata, di cui 2,5 ti servono per la specializzazione stessa. Oltre a questo non potrai fare altri lavori poiche' le specializzazioni sono fatte in esclusiva e non puoi fare altri lavori insieme.
Finito anche sta parte comincerai a lavorare.
Cosa molto importante e' che medicina al giorno d'oggi funziona come e' sempre stato a baronie. se entri nelle grazie di un professore per qualche motivo ( in genere per meriti ) allora ti farai il culo, ma avrai la vita accademica " tranquilla " una specializzazione e una tesi senza troppi patemi, altrimenti sara' molto dura entrare nelle specializzazioni piuu' richieste e altresi' lavorare in buoni ospedali e o cliniche.

Kuroko
31st July 2007, 17:45
-Lingue Straniere ---->l'idea di imparare davvero bene altr lingue mi piace molto,e in piu' non sarebbe male associata al mio lavoro.In più in un ottica futura penso dia cmq possibilità di lavorare in giro per il mondo...che ne pensate?Indecisione...non si rischia a finire di fare solo che il traduttore?


Io posso dirti la mia riguardo le lingue straniere. Ho finito adesso il primo anno di Studi Orientali, faccio Giapponese come prima lingua e, da quest'anno, Cinese come seconda. Lo studio è quello che è, pesante e soprattutto costante, ma alla fine va giù liscio anche per le varie tipologie di corso, che spaziano dalla lingua in se, fino alla religione, la storia e l'arte. Gli sbocchi lavorativi alla fine sono diversi, sta a te scegliere come e dove muoverti. Per quanto riguarda la topa almeno qui Roma a "La Sapienza" è pieno, in percentuale sarà 80% donne, resto uomini :sneer:

Sjath
31st July 2007, 17:58
scienze politiche evitala...io ho appena finito un corso di laurea in scienze della comunicazione che però è nella facoltà di scienze politiche ( e quindi vi sono molte materie attinenti anche nel mio corso ).

scienze politiche con indirizzo relazioni internazionali va fatto solo se hai conoscenze in ambasciate o simili, altrimenti non serve a un cazzo..o meglio: non serve a un cazzo la laurea triennale, poi come ha detto necker chi vale va avanti....ma sono davvero rarissime eccezioni.

evita anche scienze della comunicazione..quella dell'editoria/giornalismo si che è una lobby.

ora è obbligatorio il tesserino da professionista, per prenderlo devi avere questi requisiti :

- 70 articoli RETRIBUITI
- 2 anni di lavoro continuativi ( non cumulabili nel tempo ).

le testate se ne approfittano, prendono neolaureati senza pagarli dicendo " si si, stando qui potrai accedere all'agognato tesserino ".

poi i neolaureati scoprono che magari l'anno sprecato a correggere bozze o fare il caffè non è servito a niente.

ps : lo dico con cognizione di causa, alcuni amici sn stati fregati a questo modo, io ho solo avuto il culo di avere uno zio giornalista che mi ha spiegato come funziona.

il discorso scienze politiche è piuttosto analogo, te li sconsiglio caldamente.

quasi dimenticavo, in scienze della comunicazione vi sono materie d'insegnamento inerenti al web, sia teorico che pratico...anche se i corsi di laurea in giro per l'italia sono moooooolto differenti tra loro in questo.

ad esempio : da me ci sono 2 corsi di sc. della com. uno più incentrato sulla mera comunicazione e l'altro sulle tecniche della web economy..però ENTRAMBI hanno informatica 1 e informatica 2.

informatica 1 è una puttanata per bambini..word,excel, access, powerpoint.
il 2 nn sarà per bambini ma manco eccessivo...html, javascript, java.

l'università è una scelta seria...non farne un discorso di figa ad ogni modo :)

Necker
1st August 2007, 12:16
kiss twinsolo.. salutami il Gayus avaloniAno :sneer:

Alkabar
1st August 2007, 14:26
Da mia esperienza personale, non rifarei manco morto l'università, tanto tempo perso x un cazzo; si certo, fa figo essere chiamati Ing. ma quando guardo l'attività che svolgo e il conto in banca mi vien da piangere. Se a 19 anni andavo a fare l'idraulico a quest'ora avrei un buon bagaglio di esperienza+un attività mia -------------> un cagame di soldi. (piu andare a trovare le mogli a casa da sole :nod: )

slurpo, eddai su che non fa così schifo, se dovessi fare l'idraulico piangerei in greco con tutti i dolori che mi ritrovo ultimamente lol.

Io trish lo vedo a fare il linguistico comunque.

Se non ti piace matematica trish lascia stare le università a stampo prettamente matematico.

Alkabar
1st August 2007, 14:34
Io posso dirti la mia riguardo le lingue straniere. Ho finito adesso il primo anno di Studi Orientali, faccio Giapponese come prima lingua e, da quest'anno, Cinese come seconda. Lo studio è quello che è, pesante e soprattutto costante, ma alla fine va giù liscio anche per le varie tipologie di corso, che spaziano dalla lingua in se, fino alla religione, la storia e l'arte. Gli sbocchi lavorativi alla fine sono diversi, sta a te scegliere come e dove muoverti. Per quanto riguarda la topa almeno qui Roma a "La Sapienza" è pieno, in percentuale sarà 80% donne, resto uomini :sneer:

ti invidio un po', mi piacerebbe imparare o il giapponese o il cinese perchè li ritengo linguaggi utili, ma non ho il tempo pz.

Kali
1st August 2007, 14:53
Che lol la gente che pensa che una laurea li porti a diventare i nuovi imprenditori colti e milionari :sneer:

Se hai questa voglia io sceglierei qualcosa di utile tipo lingue che quanto meno ti insegna veramente qualcosa che puoi usare anche extra lavoro.

gilda
1st August 2007, 15:00
ma un thread così l avevi gia aperto o sbaglio?
cmq ingegneria se odi la matematica nn la vedo bene per te almeno per i primi 2 anni....
cmq di solito la matematica la si odia quando nn la si capisce ma nel momento in cui la capisci ti innamori e ti accorgi che nn era poi così difficile....

Alkabar
1st August 2007, 15:04
Che lol la gente che pensa che una laurea li porti a diventare i nuovi imprenditori colti e milionari :sneer:
Se hai questa voglia io sceglierei qualcosa di utile tipo lingue che quanto meno ti insegna veramente qualcosa che puoi usare anche extra lavoro.

Senza offesa e niente di personale, ma se hai una laurea in qualcosa di utile (ingegneria, computer science, matematica, interpreti traduttori, medicina, architettura... ce ne sono tante di utili e una infinità di assolutamente inutili), saprai sempre fare una cosa in più rispetto agli altri e la probabilità di fare soldi, e quindi implicitamente sopravvivere, aumenta.

Se non fai un cazzo perchè "tanto non mi va", "tanto non faccio soldi", la probabilità di fare soldi (di certo) diminuisce fino alla probabilità minima -> vincere la lotteria.

Questo senza metterci una morale, con puro pensiero pragmatico e logico.

Mettendoci una morale, e quindi il mio pensiero personale: " se devi vivere come una ameba amorfa, era meglio se venivi fuori ameba amorfa invece che umano, almeno usavi la totalità delle tue capacità" .

darkolo
1st August 2007, 15:28
sull' "inutilità" di scienze della comunicazione (mi sono laureato un paio d'anni fa...): il problema è grosso. fino a qualche anno fa c'erano pochi corsi in italia, a numero chiuso, meno generalisti e fatti su misura per permettere ai laureati di venire assorbiti dal mondo del lavoro locale.
che è successo? le università han visto che tirava un sacco, hanno aperto corsi ad entrata libera e si è iscritto il mondo... abbassando inevitabilmente anche il livello.

Esistono diversi indirizzi, differenti tra loro, e molto legati all'università che li attiva (trovi da comunicazioni di massa, a comunicazione d'impresa, marketing, ecc)... un percorso di laurea in SdC organizzato dalla facoltà di lettere, sarà abissalmente diverso da uno organizzato da scienze politiche. magari non tanto sulla carta, ma materialmente ci sarà un abisso.

detto questo...
è una facoltà facile? si, decisamente...
è una facoltà inutile? direi proprio di no, anzi...
serve a trovare un lavoro? in linea di massima no, ma basta essere furbi e sapersi vendere bene.
è effettivamente utile per andare a fare un lavoro attinente con gli studi? mmm nì... ma più tendente al no.

Rispetto agli esami e alle materie di studioin termini utilitaristici sono molto più importanti gli stage ormai obbligatori e le reti di conoscenze che si possono instaurare in determinati ambienti.

Marphil
1st August 2007, 20:57
Se nel frattempo vuoi continuare a lavorare ti sconsiglio di fare ingegneria (qualsiasi tipologia), è una facoltà dove i corsi anche se non sono a presenza obbligatoria è come se lo fossero, quindi o hai la possibilità di seguirti le lezioni o il tutto si appesantisce in maniera esponenziale.

Necker
1st August 2007, 21:49
esatto, c'è anche da dire che nella quasi totalità delle facoltà scientifiche, del ramo dell'ingegneria o della scienza, se ti giochi le lezioni per via del lavoro, farai il quadruplo della fatica.

Gioca bene le tue carte e fai la scelta più appropriata perchè potresti pentirtene dopo, quando i soldi e magari un anno di tempo passato male se ne sono andati.

bakunin
1st August 2007, 22:55
qualunque sia la scelta, dall'uni bisogna uscire belli motivati. la laurea non è un punto d'arrivo.... lo era 30/40 anni fa, ora ci son troppi laureati, per questo non la si puo affrontare con lo spirito di chi cerca una cosa non troppo faticosa.

altrimenti finisci che:
- quel docente è un bastardo
- quel collega è sicuramente raccomandato
- quella collega usa la scollatura alla prova orale
- quel test è andato male, che sfiga, lo riprovo senza studiare finche non va bene
etc etc

ed esci (SE esci) che hai il voto minimo, che il mondo non ti da nessuna possibilità e ti senti uno dei tanti, bleah

prova a farla bene, che di sicuro non te ne penti

ps: nel frattempo, di sicuro si trova il tempo di uscire a divertirsi, conoscere 2mila persone, avere 2mila esperienze di vita.

Sjath
2nd August 2007, 00:22
la scollatura la usano...almeno in una piccola università ( la mia ) lo fanno eccome..te l'assicuro.

San Vegeta
2nd August 2007, 12:12
metà delle ragazze di farmacia passa gli esami con docenti maschi sfruttando la scollatura per alzare il voto... a bologna e salerno.
ho le prove... :)

bakunin
2nd August 2007, 15:06
si ma non deve essere un alibi per i propri risultati scarsi

Sjath
2nd August 2007, 15:08
si ma non deve essere un alibi per i propri risultati scarsi

e chi lo usa come alibi :)
tra l'altro è molto semplice.....basta fregarsene completamente dei risultati degli altri....migliori o peggiori che siano

Necker
2nd August 2007, 19:08
metà delle ragazze di farmacia passa gli esami con docenti maschi sfruttando la scollatura per alzare il voto... a bologna e salerno.
ho le prove... :)

foto o puoi sokare...

McLove.
2nd August 2007, 23:56
Vi chiedo gentilmente di tralasciare i commenti sul mio lavoro eccetera...

-Giurisprudenza ---->sono 5 anni e mi sembra intrigante ma ne so poco...


guarda posso parlarti di questo visto che e' stato il mio corso di studi, poi chiaramente la facolta' cambia da citta' a citta'.

diciamo che con la laurea in giurisprudenza hai tutto e nulla, tralasciando il fatto generale che con una laurea oggi ci si puo' pulire degnamente il culo se non si ha la botta di culo del posto di lavoro o non si fanno master e specializzazioni, a meno che non e' necessaria per determinate professioni per cui serve una successiva abilitazione

Giurisprudenza e' cmq uno step necessario se si vuole fare l'avvocato/pm/giudice, cioè le professioni forensi, ma dopo la laurea ti aspettano altri 2 anni di studio per l'abilitazione che non sono per nulla facili.

per quanto riguarda la professione di avvocato io posso parlarti della realta' che vivo ed al momento ci sono quasi più avvocati che imputati, certo nel Penale la cosa e' un po differente rispetto al Civile, ma anche li il grosso nome attira di più del nomignolo, e per farsi un grosso nome devi cmq fare anni ed anni di gavetta, sempre se ne hai la possibilità'(ovvero che ti prendono a fare pratica prima e ti trattengono poi) in studi avviati e che presentano, appunto, il grosso nome ch equivale ad imparare bene la professione ed avere un tot di processi.

certo anche li può capitare il colpo di culo, come in ogni cosa della vita e dal nulla farsi il grosso nome in un paio di cause importanti, il problema e' ottenere quelle cause e torniamo punto e da capo.

certo poi la professione e' straordinaria, se piace, al di la di ogni introito economico, e' un lavoro estremamente vario ed edificante, ma anche li dipende dal gusto personale ed anche dal carattere, ma e' anche estremamente stressante e snervante e serve tanto tanto pelo sullo stomaco

BlackCOSO
3rd August 2007, 08:20
Allora Trishetto, ecco il mio consiglio:

1) se ti serve una laurea x poter far carriera, per fare in modo che ti chiamino Dottor Thish ecc...fai una laurea isi+fast, ovvero prendi un qualsiasi ramo di psicologia, magari uno che ti affascina, (ora va di moda psicologia del lavoro), hai zero sbattimenti, esami facili e anche se è secondario (dipende da quanto xo. .sneer: ), sei immerso nella patata. :nod:

2) ti sei scartavetrato le palle del tuo lavoro e vuoi cambiare e vuoi prendere una laurea, consiglio mio: non farlo, o cmq se nn scegli una laurea di tipo tecnico (ing, architettura ecc..) vedi sempre il punto 1, visto che anche se fai scienze politiche o scienze della formazione, se sei fortunato fai il cassiere in banca (che nn sarebeb male).

Da mia esperienza personale, non rifarei manco morto l'università, tanto tempo perso x un cazzo; si certo, fa figo essere chiamati Ing. ma quando guardo l'attività che svolgo e il conto in banca mi vien da piangere. Se a 19 anni andavo a fare l'idraulico a quest'ora avrei un buon bagaglio di esperienza+un attività mia -------------> un cagame di soldi. (piu andare a trovare le mogli a casa da sole :nod: )

Slurpo questi non sono consigli che si danno ;)

Studiare non e mai e mai e mai e mai e mai inutile.......

Io pagherei per poter tornare indietro e fare anche solo il triennio di informatica ( ovviamente non al Poli )....,

Laurea = tutte le porte aperte
Diploma = te lo prendi nel culo , senza vasellina e con bocca tappata

Poi certo non so quanto convenga un " altro " Ing. informatico....ormai li trovi anche a vendere gli accendini :sneer:

( mio sogno!!! laurea in chimica...., lavoro all'estero...barca di soldi in entrata----> e giusto per svangare le palle , Monster nuovo pagato in contanti :sneer: :sneer: )