View Full Version : Eh ma Di Pietro
Warbarbie
25th October 2007, 12:12
"Maggioranza battuta su un emendamento che chiedeva lo scioglimento della società che avrebbe dovuto realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina. Sull'emendamento, respinto per 160 voti contrari, 145 favorevoli e 6 astenuti, aveva espresso parere favorevole del relatore, Natale Ripamonti, mentre il governo si era rimesso all'Aula. Hanno votato contro l'opposizione, i 4 senatori dell'Italia dei Valori e il senatore della Costituente socialista, Barbieri. ll governo non è stato battuto perchè si era rimesso alla votazione dell'Aula"
Volevo sapere come i dipietristi hanno preso questa notizia.
Alkabar
25th October 2007, 12:20
che è un genio...
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/10/ponte-messina.shtml?uuid=f315a590-7f13-11dc-88a0-00000e25108c&DocRulesView=Libero
Sintak
25th October 2007, 12:22
A me di pietro dispiace sempre meno..
Acheron
25th October 2007, 12:23
di pietro dovrebbe stare zitto, è un ottimo tecnico, ma quando apre bocca non si capisce un cazzo
Sintak
25th October 2007, 12:27
di pietro dovrebbe stare zitto, è un ottimo tecnico, ma quando apre bocca non si capisce un cazzo
Già, ed è un bel limite.. Dovrebbe farsi doppiare..
Emma
25th October 2007, 12:28
di pietro dovrebbe stare zitto, è un ottimo tecnico, ma quando apre bocca non si capisce un cazzo
già, imparasse dagli altri collegi come si dice : " Cittadino, te lo metto nel culo."
è tanto semplice .
Warbarbie
25th October 2007, 12:30
che è un genio...
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/10/ponte-messina.shtml?uuid=f315a590-7f13-11dc-88a0-00000e25108c&DocRulesView=Libero
Quindi Di Pietro è un genio, il resto della coalizione è composta da coglioni(:D) che nn avrebbero cmq pensato ad una cosa del genere, e deciso in ogni caso di buttare al cesso 400 milioni di euro.
Mi suona proprio strano che Di Pietro sia un genio.
saltaproc
25th October 2007, 12:30
Già, ed è un bel limite.. Dovrebbe farsi doppiare..
no che poi lo doppia pino insegno :sneer::sneer:
bho fare assimilare la società da anas ( n'altro bel pozzo senza fondo non la vedo una gran genialata)
Alkabar
25th October 2007, 12:49
Quindi Di Pietro è un genio, il resto della coalizione è composta da coglioni(:D) che nn avrebbero cmq pensato ad una cosa del genere, e deciso in ogni caso di buttare al cesso 400 milioni di euro.
Mi suona proprio strano che Di Pietro sia un genio.
Tra Di Pietro e Prodi, lascia stare l'esperienza da politicante e il linguaggio,
chi è più intelligente, dico in valore assoluto, così a pelle ?
Io dico Di Pietro.
E si, sono una manica di coglioni. L'ho detto un anno fa, due anni fa e lo dirò per sempre !
Ora, potrà starvi sulle palle, ma Di Pietro non è esattamente "uno di sinistra".
Diciamocelo: non è a destra perchè ci sta B. e non si trova in linea con il "se te lo metto in culo vinco" che dirige l'ideale della destra, ma in un qualunque altro paese, non dico nemmeno civile, diciamo... in un qualunque altro paese in cui la logica è ancora logica, lui sarebbe centro destra, centro, toh massimo massimo centro centro sinistra.
Arthu
25th October 2007, 12:51
L'anas ... l'anas è_é
Andassero a riasfaltare la strada su per la collina e finissero quei cazzo di finti lavori per andare all'abetone,dio ....
Xangar
25th October 2007, 13:39
l'errore è stato aprire un simile cantiere e cercare di portare avanti un simile progetto, quale il ponte di Messina, senza avere un consenso trasversale che possa essere mantenuto anche con il cambio di legislatura. Le grandi opere non si realizzano con poche risorse e da un anno all'altro ed è per questo che è necessario scendere sempre a patti con l'opposizione.
Forse è per questo che l'Italia non sviluppa nuove grandi infrastrutture che pure sarebbero necessarie. Troppo orgoglio e logiche di partito.
Estrema
25th October 2007, 13:54
l'errore è stato aprire un simile cantiere e cercare di portare avanti un simile progetto, quale il ponte di Messina, senza avere un consenso trasversale che possa essere mantenuto anche con il cambio di legislatura. Le grandi opere non si realizzano con poche risorse e da un anno all'altro ed è per questo che è necessario scendere sempre a patti con l'opposizione.
Forse è per questo che l'Italia non sviluppa nuove grandi infrastrutture che pure sarebbero necessarie. Troppo orgoglio e logiche di partito.
eh ma ma scusa Lunardi:sneer: e le sue nmila aziende di costruzione ristrutturazione e affini:rotfl:
bisogna fare i trafori e le galllerie costano meno e so più facili da farepsss figlio caro ti dico quanto è la busta più bassa tu fai un offerta di un cent inferiore:sneer:
San Vegeta
25th October 2007, 14:17
io rivoglio indietro la mia parte di quei 400 milioni di euro... come faccio a richiederli?
Lestadt Vampire
25th October 2007, 14:24
Che sia o no una buona idea lo diranno i posteri, ma almeno Di Pietro ha un suo filo conduttore ed ha il coraggio di spiegare il perchè delle sue posizioni.
Necker
25th October 2007, 15:18
già, imparasse dagli altri collegi come si dice : " Cittadino, te lo metto nel culo."
è tanto semplice .
sottile e ironica al punto giusto :D
Sono contento che il partito abbia votato secondo coscenza e non da suddito della maggioranza.
Più cerca di fare l'onesto e più voti si porterà a casa, ne sono convinto.
ps: su Di Pietro ormai ne abbiam parlato tutti e tanto, direi che si potrebbe evitare ormai di ripetere per l'ennesima volta che non sa parlare, o ci deve essere sempre qualcuno che lo fa notare? Dopo un come si dice.. "OLD" :sneer:
Kinson
25th October 2007, 15:33
mi pa re che a untervista abbia detto che non aveva intenzione di smantellare la società sullo streto perchè avrebbe significato annullare tutti i centinaia di miliioni di euro spesi fino ad ora in progetti ed affini . che poi quella sia una società che ciuccia soldi siamo d'accordo :D , ma smantellarla avrbbe portato a buttare nel cesso N miliardi spesi ed altri della comunità europea a quanto ho capito.
Karidi
25th October 2007, 15:36
Di Pietro insieme a Fini è stato anche l'unico a dire che come prima cosa va dimezzata la spesa pubblica partendo dai benefict e stipendi dei politici, continuando all'eliminazione di sottosegretari dirigenti senza incarichi etc.etc.
Non saprà parlare ma almeno è onesto, quando hanno indagato lui si è dimesso e rimesso al giudizio della magistratura, il Porco Clementino M.... ha fatto di tutto minacciando il Mortadellone senza minimo di spina dorsale di far cadere il governo e spostando magistrati a suo piacimento....e poi era Mr.B che faceva le leggi a persona...DiPietro ha anche sostenuto che questo atto ancora peggio della legge a Persona.
McLove.
25th October 2007, 15:43
sottile e ironica al punto giusto :D
Sono contento che il partito abbia votato secondo coscenza e non da suddito della maggioranza.
:
se Di Pietro NON fosse il ministro alle infrastrutture la tua frase ci starebbe bene, il problema e' che e' ministro delle infrastrutture e comprendi bene che dato il suo ruolo il voto contrario, suo e dei senatori del suo partito, cambia e di molto le carte in tavola.
sia chiaro parlo solo di questo caso e non voglio generalizzare, ed anche io ritengo di Pietro un mezzo porco rispetto a tutti i porci full che grugniscono e che se non altro prova a motivare il suo pensiero e cerca di essere coerente.
ma da questo a Beatificarlo o puntare sul "meno peggio".... ne passa, chiaramente il mio ideale di politica non e' pescare il meno merda ma trovarne uno che merda non sia, purtroppo al momento non ne vedo :D
edit: ah da notare che in seguito altre 3 volte il governo e' stato "battuto" per altri provvedimenti (emendamento proposto dall'Udeur sui dirigenti della giustizia,l'emendamento della Commissione Bilancio sul digital divide,emendamento che prevede la cancellazione della Scuola superiore di Pubblica Amministrazione, nessuno approvato)
a cui si aggiunge che alla camera:
L'esecutivo è stato battuto alla Camera dove e' stato approvato un emendamento della Lega al testo unificato sulla riqualificazione ed il recupero dei centri storici. L'emendamento, su cui la commissione ed il governo avevano espresso parere contrario, e' stato approvato con 241 si' e 185 no. Quarantaquattro deputati, per la maggior parte del Prc, si sono astenuti
insomma sembra proprio che sto governo non si mangia il Panettone... ma non "eravamo Salvi!??" (cit.) :D
Alkabar
25th October 2007, 15:56
se Di Pietro NON fosse il ministro alle infrastrutture la tua frase ci starebbe bene, il problema e' che e' ministro delle infrastrutture e comprendi bene che dato il suo ruolo il voto contrario, suo e dei senatori del suo partito, cambia e di molto le carte in tavola.
sia chiaro parlo solo di questo caso e non voglio generalizzare, ed anche io ritengo di Pietro un mezzo porco rispetto a tutti i porci full che grugniscono e che se non altro prova a motivare il suo pensiero e cerca di essere coerente.
ma da questo a Beatificarlo o puntare sul "meno peggio".... ne passa, chiaramente il mio ideale di politica non e' pescare il meno merda ma trovarne uno che merda non sia, purtroppo al momento non ne vedo :D
Ma perchè sarebbe un mezzo porco. A me non sembra nemmeno il meno peggio, mi sembra semplicemente una persona normale in mezzo a una landa desolata di ladri e farabutti.
McLove.
25th October 2007, 16:04
Ma perchè sarebbe un mezzo porco. A me non sembra nemmeno il meno peggio, mi sembra semplicemente una persona normale in mezzo a una landa desolata di ladri e farabutti.
perche' ha sempre fatto solo ed esclusivamente i suoi interessi, cio non toglie che tra quanto interessa a lui spesso si prodiga di interventi che se compresi sono utili anche alla comunità dei cittadini e se non altro a differenza di altri si prende carico di quello che dice.
anche alla luce di quanto dici spesso la sua politica non e' per nulla di centro sinistra...allora perché si trova a fare il ministro delle infrastrutture in un governo che e' di centro sinistra?
quindi imho mezzo suino, poi e' una mia peculiare opinione, ergo...
Estrema
25th October 2007, 16:04
Ma perchè sarebbe un mezzo porco. A me non sembra nemmeno il meno peggio, mi sembra semplicemente una persona normale in mezzo a una landa desolata di ladri e farabutti.
Il partito di pietro neache dovrebbe esistere in un parlamento serio che cazzo rappresente il tuo 1%? il nulla solo 2 o 3 parlamentari per assicurarsi la poltrona, e per riassicurarsi lo stipndio ed essere rivotato giustamente fa gl'interessi dell' 1% che in realtà son degli alllocchi che votano un parolaio che prende soldi a uffa.
e questo discorso vale per tutti quelli che non superano il 5% che guardacaso poi sono gli stessi che fanno il bello e il cattivo tempo nelle coalizioni.
In Italia parlano sempre di tradizione storica di partiti mi sta bene ma ne bastano 5 o 6 per mantenere sto cazzo di tradizione, sinistra, centro sinistra, centro, centro destra e destra e vanculo a tutti gli altri:nod:
McLove.
25th October 2007, 16:14
ne basterebbero 3 eh se proprio 2 nn ci si riesce :D
Alkabar
25th October 2007, 16:16
Il partito di pietro neache dovrebbe esistere in un parlamento serio che cazzo rappresente il tuo 1%? il nulla solo 2 o 3 parlamentari per assicurarsi la poltrona, e per riassicurarsi lo stipndio ed essere rivotato giustamente fa gl'interessi dell' 1% che in realtà son degli alllocchi che votano un parolaio che prende soldi a uffa.
e questo discorso vale per tutti quelli che non superano il 5% che guardacaso poi sono gli stessi che fanno il bello e il cattivo tempo nelle coalizioni.
In Italia parlano sempre di tradizione storica di partiti mi sta bene ma ne bastano 5 o 6 per mantenere sto cazzo di tradizione, sinistra, centro sinistra, centro, centro destra e destra e vanculo a tutti gli altri:nod:
Non so, io allocco allocco non mi ci sento :awk::awk:.
Questo è uno di quei casi in cui si può avere opinioni differenti, in quanto non c'è nessuna logica sotto, solo sentimenti a pelle.
A pelle, mi sembra una persona onesta, ma forse sbaglio. E comunque in generale la pensa come me: "problema di risolvere -> soluzione più veloce" .
Semplicista e grezzo come la pietra (appunto...), ma funzionale...
Infine, è l'unico che non ciurla nel manico all'infinito e quando parla arriva da qualche parte, non salta le domande rispondendo il vuoto assoluto (come fanno Prodi, Dalema, Berlusconi, Fini, quella caccola sempre più inutile di Fassino...).
Estrema
25th October 2007, 16:16
ne basterebbero 3 eh se proprio 2 nn ci si riesce :D
si ma visto che la dan su co sta tradizione di multipartitismo l'ho allargata a 5 o 6 per me cmq 2 son pochi il bipolarismo non è per l'italia.:nod:
Estrema
25th October 2007, 16:19
Non so, io allocco allocco non mi ci sento :awk::awk:.
Questo è uno di quei casi in cui si può avere opinioni differenti, in quanto non c'è nessuna logica sotto, solo sentimenti a pelle.
A pelle, mi sembra una persona onesta, ma forse sbaglio. E comunque in generale la pensa come me: "problema di risolvere -> soluzione più veloce" .
Semplicista e grezzo come la pietra (appunto...), ma funzionale...
Infine, è l'unico che non ciurla nel manico all'infinito e quando parla arriva da qualche parte, non salta le domande rispondendo il vuoto assoluto (come fanno Prodi, Dalema, Berlusconi, Fini, quella caccola sempre più inutile di Fassino...).
si ma l'1% sai come può cambiare il paese con una dittatur non bastano nemmeno per una rivoluzione, perciò inutilità più completa se non quella di stare con chi gli offre meglio, e l'offerta corrisponde a fare gl'interessi di quei 4 gatti che gli garantiscono il voto ogni 5 anni, non so se mi son spiegato sull'inutilità dei partitucoli ( volutamente dispregiativo):nod:
McLove.
25th October 2007, 16:23
Infine, è l'unico che non ciurla nel manico all'infinito e quando parla arriva da qualche parte, non salta le domande rispondendo il vuoto assoluto (come fanno Prodi, Dalema, Berlusconi, Fini, quella caccola sempre più inutile di Fassino...).
possono non piacerti le idee la politica ed il modo di fare di Fini ma sinceramente e' uno dei piu concreti e che arriva sempre al punto quando discute (ce ne sono anche altri di sinistra che non citi eh) ma Fini in quell indicazione che fai a mio avviso non ci sta per nulla
Alkabar
25th October 2007, 16:24
si ma l'1% sai come può cambiare il paese con una dittatur non bastano nemmeno per una rivoluzione, perciò inutilità più completa se non quella di stare con chi gli offre meglio, e l'offerta corrisponde a fare gl'interessi di quei 4 gatti che gli garantiscono il voto ogni 5 anni, non so se mi son spiegato sull'inutilità dei partitucoli ( volutamente dispregiativo):nod:
Di Pietro ha più visibilità ora, penso che stia andando oltre all'1%.
Tonino convince sempre di più.
Prodi che non ha nemmeno un partito e sta al potere buahahhaha ???? buahahhahahahahaha. buahuauhahuauh.
Però è vero, non sta cambiando il paese. :sneer:.
Alkabar
25th October 2007, 16:46
riavvio il discorso con una domanda:
http://liberoblog.libero.it/attualita/bl7508.phtml
cosa è un governo tecnico ???? E' quello che penso io ? :elfhat:
MnfPna
25th October 2007, 17:15
Il governo tecnico, e' una struttura governativa fatta pelopiu' di esperti nel settore che gli viene affidato e che operando in modo serio e preciso telo butta nel culo senza che nemmeno te ne accorgi e non sapendo nemmeno chi ringraziare.
Estrema
25th October 2007, 17:17
riavvio il discorso con una domanda:
http://liberoblog.libero.it/attualita/bl7508.phtml
cosa è un governo tecnico ???? E' quello che penso io ? :elfhat:
è quello che c'è stato dal 91 al 94 o giu di li se non erro
McLove.
25th October 2007, 17:21
riavvio il discorso con una domanda:
http://liberoblog.libero.it/attualita/bl7508.phtml
cosa è un governo tecnico ???? E' quello che penso io ? :elfhat:
un governo tecnico e' sostanzialmente un governo slegato dalla politica o quanto meno slegato dagli esiti delle elezioni.
In pratica se non erro ne abbiamo avuto solo uno nella storia il governo Dini.
Sui "tecnici" del governo visto la natura transitoria che spesso serve per arrivare fino alle successive elezioni o mettere in atto determinati importanti riforme o atti prima di esse, tendenzialmente ci vuole una larga intesa sui membri che assurgono a ruolo di ministri, spesso si cerca di mettere a capo di determinati dicasteri "esperti" in un determinato settore che attraverso la loro consocenza della materia possono opportunamente vagliare le riforme, tenenzialmente tutto questo dovrebbe avvenire senza troppi legami con la politica, ne alcun legame sull esito delle precedenti elezioni.
poi come ripeto in pratica ce ne e' stato soltanto 1 questa e' mera teoria.
Sante
25th October 2007, 17:21
Per chi dice che Di Pietro è uno onesto, leggetevi l'ultima piccola inchiesta su Panorama:
http://www.panorama.it/edicola numero 43 del 2007
Per chi dice che Di Pietro/Prodi/Fini/salcazzochibastachesiaunleaderpolitico è un coglione, questi ce lo mettono in culo tutti i giorni...non mi sembrano tanto coglioni.
Non se ne salva uno, ma uno che sia uno cazzo non si salva.
Prossime elezioni bisogna andare ad annullare il voto, non astenersi, andare ma annullarlo. La classe politica deve cambiare in toto, tra un pò facciamo la fine dell'Argentina dio buono, ma non lo vedete?
laphroaig
25th October 2007, 17:31
il governo tecnico è una presa per il culo.
Prima di tutto bisognerebbe che qualcuno spieghi il termine "tecnico" in modo più significativo di "uno che ne sa a pacchi". alla sanità è un tecnico un medico, un primario, un dirigente sanitario, un farmacista, un chimico o cosa altro? alla giustizia un avvocato, un giudice, un procuratore ecc . Secondo il governo è per definizione politico, un ministro deve contemperare le diverse esigenze, uno che ha fatto l'avvocato per trent'anni ne sa di giustizia più di uno che ha fatto il panettiere certo ma magari ha una percezione tutta sua delle problematiche della procura. In presenza e a parità di materia grigia un politico ha una visione d'insieme dei problemi più ampia di un tecnico.
Terzo uno che fa il ministro in un governo tecnico risponde comunque e sempre a logiche di partito e torniamo a bomba con la politica.
un governo al limite può essere transitorio ma dal momento che suona male e tecnico fa più figo......
McLove.
25th October 2007, 17:31
Per chi dice che Di Pietro è uno onesto, leggetevi l'ultima piccola inchiesta su Panorama:
http://www.panorama.it/edicola numero 43 del 2007
Per chi dice che Di Pietro/Prodi/Fini/salcazzochibastachesiaunleaderpolitico è un coglione, questi ce lo mettono in culo tutti i giorni...non mi sembrano tanto coglioni.
Non se ne salva uno, ma uno che sia uno cazzo non si salva.
Prossime elezioni bisogna andare ad annullare il voto, non astenersi, andare ma annullarlo. La classe politica deve cambiare in toto, tra un pò facciamo la fine dell'Argentina dio buono, ma non lo vedete?
ma esattamente e' per questo e casi analoghi che parlo di merda e meno merda, ma alla fine scegliere lo stronzetto di 400gr rispetto allo stronzo fumante di 2kg non e' una buona scelta ;)
intanto la stampa internazionale come indica un link del times postato da Rob in un altro thread, ci definisce cosi:
By G8 standards, Italy is a strange country. To put it simply, it is a nation of octogenarian lawmakers elected by 70-year-old pensioners. Everyone else is inconsequential.
e come non dire che il giornalista ha ragione?
McLove.
25th October 2007, 17:39
il governo tecnico è una presa per il culo.
Prima di tutto bisognerebbe che qualcuno spieghi il termine "tecnico" in modo più significativo di "uno che ne sa a pacchi". alla sanità è un tecnico un medico, un primario, un dirigente sanitario, un farmacista, un chimico o cosa altro? alla giustizia un avvocato, un giudice, un procuratore ecc . Secondo il governo è per definizione politico, un ministro deve contemperare le diverse esigenze, uno che ha fatto l'avvocato per trent'anni ne sa di giustizia più di uno che ha fatto il panettiere certo ma magari ha una percezione differente delle problematiche della procura. In presenza e a parità di materia grigia ovviamente.
Terzo uno che fa il ministro in un governo tecnico risponde comunque e sempre a logiche di partito e torniamo a bomba con la politica.
un governo al limite può essere transitorio ma dal momento che suona male e tecnico fa più figo......
sebbene l'indicazione di tecnico non indica i parametri come indichi nel tuo primo punto, il secondo ed il terzo non stanno ne in cielo ne in terra, un governo tecnico e' transitorio per definizione: i presupposti infatti sono di portare alle successive elezione o varare importanti atti e riforme prima di esse. Un "tecnico" non deve contemperare molteplici esigenze come affermi ma in genere solo adempiere a determinate mansioni che gli sono richieste e poi atti di ordinaria amministrazione.
Sul terzo punto quello della politica direi un "Ni" (ne si ne no) perché in caso di governo tecnico servono larghe intese gia solo per la definizione dei dicasteri, perde molto il senso di destra sinistra e centro quindi sicuramente e' legato alla politica visto che non ha nemmeno un legame diretto al voto espresso nelle urne, ma alla politica in toto non ad una fazione politica il che cambia radicalmente le cose.
Warbarbie
25th October 2007, 18:38
Il governo tecnico è quello che subentra ad un governo di sinistra quando questo non arriva a fine legislatura.
edotrek
25th October 2007, 18:55
Il governo tecnico, e' una struttura governativa fatta pelopiu' di esperti nel settore che gli viene affidato e che operando in modo serio e preciso telo butta nel culo senza che nemmeno te ne accorgi e non sapendo nemmeno chi ringraziare.
questa definizione andrebbe messa nell'enciclopedia...
Alkabar
25th October 2007, 19:06
Lol.
Non riesco a leggere l'inchiesta su panorama, fate un riassunto ?
NoeX
25th October 2007, 19:38
cut
fai un riepilogo per favore che non ho accesso a Panorama, sono curioso...
Estrema
25th October 2007, 20:48
Il governo tecnico è quello che subentra ad un governo di sinistra quando questo non arriva a fine legislatura.
peccato che l'ultima volta c'era la dc :rotfl:
laphroaig
25th October 2007, 20:49
sebbene l'indicazione di tecnico non indica i parametri come indichi nel tuo primo punto, il secondo ed il terzo non stanno ne in cielo ne in terra, un governo tecnico e' transitorio per definizione: i presupposti infatti sono di portare alle successive elezione o varare importanti atti e riforme prima di esse. Un "tecnico" non deve contemperare molteplici esigenze come affermi ma in genere solo adempiere a determinate mansioni che gli sono richieste e poi atti di ordinaria amministrazione.
Sul terzo punto quello della politica direi un "Ni" (ne si ne no) perché in caso di governo tecnico servono larghe intese gia solo per la definizione dei dicasteri, perde molto il senso di destra sinistra e centro quindi sicuramente e' legato alla politica visto che non ha nemmeno un legame diretto al voto espresso nelle urne, ma alla politica in toto non ad una fazione politica il che cambia radicalmente le cose.
un ministro che sia un tecnico o meno deve comunque contemperare molteplici esigenze che sia ordinaria o straordinaria amministrazione, distinzione questa che tra l'altro parlando di potere esecutivo nel nostro ordinamento non esiste proprio. non parliamo poi se deve varare importanti riforme come dici.
il governo è politico per definizione non esiste che sia tecnico e staccato dalla politica, per il modo in cui viene nominato, perchè senza parlamento non va da nessuna parte, perchè quando tiri su la gente dalla banca d'italia per mandarla all'economia, credi che il tizio in questione non sia bene inserito da qualche parte e nella sua politica non segua determinate logiche.
secondo te il governo dini fu tecnico?
il termine tecnico è un modo per fare digerire agli elettori che una legislatura vada avanti senza più le gambe (ed anche per fare ingoiare magari provvedimenti spiacevoli facendo finta di non averne responsabilità politica), nel nostro sistema è una cosa che non esiste proprio. e parlo di sistema nel complesso, quindi non solo dal punto di vista costituzionale, ma anche per l'assetto dei partiti e per la mentalità diffusa.
laphroaig
25th October 2007, 20:53
peccato che l'ultima volta c'era la dc :rotfl:
veramente il governo tecnico dini è del 95/96 dopo che la lega lasciò a piedi berlusconi.
anche nel 2000 si parlò di governo tecnico con amato dopo che silurarono d'alema. ma questo governo non è mai stato considerato tecnico
McLove.
25th October 2007, 21:03
un ministro che sia un tecnico o meno deve comunque contemperare molteplici esigenze che sia ordinaria o straordinaria amministrazione, distinzione questa che tra l'altro parlando di potere esecutivo nel nostro ordinamento non esiste proprio. non parliamo poi se deve varare importanti riforme come dici.
in un governo tecnico no, sicuramente non puo avere una propulsione di atti attiva,sta la per risondere del "mandato" che gli e' stato conferito e basta. (edit: si parla infatti da parte di più componenti politiche di 60 90 o 120 giorni massimo di governo tecnico prima delle elezioni eh mica 2 anni, basta che confronti le dichiarazioni sulle testate online)
il governo è politico per definizione non esiste che sia tecnico e staccato dalla politica, per il modo in cui viene nominato, perchè senza parlamento non va da nessuna parte, perchè quando tiri su la gente dalla banca d'italia per mandarla all'economia, credi che il tizio in questione non sia bene inserito da qualche parte e nella sua politica non segua determinate logiche.
secondo te il governo dini fu tecnico?
non c'entra nulla che valuti un normale governo con un governo tecnico che ti ripeto e' un governo di transizione, non e' legato alla politica espressa dall elettore nlle ultime elezioni perche i dicasteri sono determinati da tutte le forze politiche che permettono di dargli stabilita' quella che non si e' ottenuta ed ha generato l'esigenza del governo tecnico
E' lapalissiano che un governo tecnico avviene dopo una crisi di governo la quale cosa capita dopo che non ci sono più possibilità per quella maggioranza di governare ergo le intese vengono fatte anche con i partiti cosiddetti di opposizione ergo di politica un governo tecnico ne può fare ben poca visto che deve avere il placit spesso di 2 differenti componenti politiche di norma opposte nel fare politica. Scusa ma quanto affermi non e' solo illogico e' proprio assurdo, anche alla luce della maggioranza arrisicatissima della componente politica attuale tra csx e cdx.
non basta aprire il testo di costituzionale e vedere la definizione data al Governo, eh :)
il termine tecnico è un modo per fare digerire agli elettori che una legislatura vada avanti senza più le gambe (ed anche per fare ingoiare magari provvedimenti spiacevoli facendo finta di non averne responsabilità politica), nel nostro sistema è una cosa che non esiste proprio. e parlo di sistema nel complesso, quindi non solo dal punto di vista costituzionale, ma anche per l'assetto dei partiti e per la mentalità diffusa.
ma nemmeno per nulla quello di cui parli tu sono i vari rimpastoni e merdate varie che si sono viste negli ultimi decenni, ti faccio una domanda: secondo te se non si fa una riforma del sistema elettorale andando a votare domani si avrebbe una componente politica differente da quella attuale intesa come governabilità'? e' inutile fare nuove elezioni subito, inutile e anche molto piu grave un rimpastone molto meglio la terza via.
Warbarbie
25th October 2007, 21:27
peccato che l'ultima volta c'era la dc :rotfl:
Era na battuta-.-
laphroaig
25th October 2007, 21:32
in un governo tecnico no, sicuramente non puo avere una propulsione di atti attiva,sta la per risondere del "mandato" che gli e' stato conferito e basta.
non c'entra nulla che valuti un normale governo con un governo tecnico che ti ripeto e' un governo di transizione, non e' legato alla politica espressa dall elettore nlle ultime elezioni perche i dicasteri sono determinati da tutte le forze politiche che permettono di dargli stabilita' quella che non si e' ottenuta ed ha generato l'esigenza del governo tecnico
E' lapalissiano che un governo tecnico avviene dopo una crisi di governo la quale cosa capita dopo che non ci sono più possibilità per quella maggioranza di governare ergo le intese vengono fatte anche con i partiti cosiddetti di opposizione ergo di politica un governo tecnico ne può fare ben poca visto che deve avere il placit spesso di 2 differenti componenti politiche di norma opposte nel fare politica. Scusa ma quanto affermi non e' solo illogico e' proprio assurdo, anche alla luce della maggioranza arrisicatissima della componente politica attuale tra csx e cdx.
non basta aprire il testo di costituzionale e vedere la definizione data al Governo, eh :)
ma nemmeno per nulla quello di cui parli tu sono i vari rimpastoni e merdate varie che si sono viste negli ultimi decenni, ti faccio una domanda: secondo te se non si fa una riforma del sistema elettorale andando a votare domani si avrebbe una componente politica differente da quella attuale intesa come governabilità'? e' inutile fare nuove elezioni subito, inutile e anche molto piu grave un rimpastone molto meglio la terza via.
non ci siamo, probabilmente non mi spiego bene io. il termine governo tecnico è privo di senso, è una burla che però fa un sacco di scena. l'unico governo tecnico in italia qualificato come tale fu quello dini dopo il cd ribaltone. quello puoi chiamarlo come ti pare ma era un governo politico perchè in Italia non può essere diversamente, per struttura costituzionale e partitica. e politico non significa appartenente a fazioni ma rispondente a logiche politiche e non tecniche.
oltretutto già il fatto che il governo non è espressione della politica espressa dall'elettorato è un filino un sistema antidemocratico, peraltro previsto dal nostro sistema, però venendo a mancare quel legame con gli elettori ci si avvia su un terreno minato
è inutile fare elezioni subito così come è inutile fare una riforma elettorale che non arriverebbe comunque ai risultati sperati. perchè? la risposta è il bicameralismo perfetto ed il senato che è eletto su base regionale. meccanismo per il quale alla camera avendo un premio di maggioranza nazionale posso avere schieramenti stabili, al senato votando su base regionale il risultato complessivo, anche con i premi di maggioranza regionali è un terno al lotto. è un'impasse che va superata costituzionalmente prima che con la legge elettorale e non credo di dovere spiegare perchè.
Shalee
25th October 2007, 21:42
non ci siamo, probabilmente non mi spiego bene io.
....mi son fermato li...non ti ho piu' capito :bow:
McLove.
25th October 2007, 22:10
non ci siamo, probabilmente non mi spiego bene io. il termine governo tecnico è privo di senso, è una burla che però fa un sacco di scena. l'unico governo tecnico in italia qualificato come tale fu quello dini dopo il cd ribaltone. quello puoi chiamarlo come ti pare ma era un governo politico perchè in Italia non può essere diversamente, per struttura costituzionale e partitica. e politico non significa appartenente a fazioni ma rispondente a logiche politiche e non tecniche.
be se prendi come esempio un governo tecnico durato quasi 2 anni :scratch:
si parla come ripeto di un lasso di tempo ristretto dal mese ad i 2 mesi e con un fine: si presume finanziaria che probabilmente non passa e riforma elettorale
oltretutto già il fatto che il governo non è espressione della politica espressa dall'elettorato è un filino un sistema antidemocratico, peraltro previsto dal nostro sistema, però venendo a mancare quel legame con gli elettori ci si avvia su un terreno minato
se cerchi bene il governo tecnico e' previsto anche dalla ns costituzione o meglio ci sono i margini per farlo senza stravolgere la democrazia.
Sempre rimanendo in tema di costituzione poi ti consiglio in un qualunque testo di diritto costituzionale andare a leggere lo status di un governo dimissionario o in attesa di Fiducia, viene spiegato in genere abbastanza egregiamente dove stanno i limiti sugli atti di ordinaria amministrazione (cosa che negavi nel tuo precedente post)
è inutile fare elezioni subito così come è inutile fare una riforma elettorale che non arriverebbe comunque ai risultati sperati. perchè? la risposta è il bicameralismo perfetto ed il senato che è eletto su base regionale. meccanismo per il quale alla camera avendo un premio di maggioranza nazionale posso avere schieramenti stabili, al senato votando su base regionale il risultato complessivo, anche con i premi di maggioranza regionali è un terno al lotto. è un'impasse che va superata costituzionalmente prima che con la legge elettorale e non credo di dovere spiegare perchè.
non serve superarla costituzionalmente basta come affermato sia da fini che da marini correggere il premio di maggioranza al Senato, in modo che da regionale diventi nazionale, e questo senza minimamente toccare la carta costituzionale eh l'art 57 cost parla di "senato eletto su base regionale" (basta che leggi in un qualunque libro sempre di costituzionale la critica all art 57 e noterai come si e' voluto lasciare un generico a base regionale proprio per avere margini di manovra), fermo restando che il modificare il premio di maggioranza da base regionale a nazionale non intaccherebbe in nulla la Costituzione e per questa semplice modifica che probabilmente cambierebbe molto nella sostanza non serve alcuna procedura di revisione.
E' un minimo correttivo che menderebbe immediatamente alle urne ma se si vuole una riforma più degna della legge elettorale allora l'unica e' che venga preposto un tavolo di grandi intese con un governo tecnico.
insomma l'idea può piacere o meno ma la legittimità' di un governo tecnico e' indiscussa
laphroaig
26th October 2007, 00:32
be se prendi come esempio un governo tecnico durato quasi 2 anni :scratch:
si parla come ripeto di un lasso di tempo ristretto dal mese ad i 2 mesi e con un fine: si presume finanziaria che probabilmente non passa e riforma elettorale
se cerchi bene il governo tecnico e' previsto anche dalla ns costituzione o meglio ci sono i margini per farlo senza stravolgere la democrazia.
Sempre rimanendo in tema di costituzione poi ti consiglio in un qualunque testo di diritto costituzionale andare a leggere lo status di un governo dimissionario o in attesa di Fiducia, viene spiegato in genere abbastanza egregiamente dove stanno i limiti sugli atti di ordinaria amministrazione (cosa che negavi nel tuo precedente post)
non serve superarla costituzionalmente basta come affermato sia da fini che da marini correggere il premio di maggioranza al Senato, in modo che da regionale diventi nazionale, e questo senza minimamente toccare la carta costituzionale eh l'art 57 cost parla di "senato eletto su base regionale" (basta che leggi in un qualunque libro sempre di costituzionale la critica all art 57 e noterai come si e' voluto lasciare un generico a base regionale proprio per avere margini di manovra), fermo restando che il modificare il premio di maggioranza da base regionale a nazionale non intaccherebbe in nulla la Costituzione e per questa semplice modifica che probabilmente cambierebbe molto nella sostanza non serve alcuna procedura di revisione.
E' un minimo correttivo che menderebbe immediatamente alle urne ma se si vuole una riforma più degna della legge elettorale allora l'unica e' che venga preposto un tavolo di grandi intese con un governo tecnico.
insomma l'idea può piacere o meno ma la legittimità' di un governo tecnico e' indiscussa
prima di tutto non ho mai detto che un governo tecnico sarebbe incostituzionale o illegittimo
secondo ho preso ad esempio l'unico governo tecnico che ci sia mai stato in Italia proprio a dimostrazione del vuoto o meglio dei significati diversi da quello letterale dietro la parola tecnico.
terzo un governo dimissionario o in attesa di fiducia è in una situazione diversa rispetto ad un governo tecnico perfettamente funzionante e per quest'ultimo non può nè valere l'analogia cone le situazioni citate nè tantomeno sono previsti contenuti di ordinaria o straordinaria.
quarto non so cosa abbiano affermato marini o fini ma incastrare un premio nazionale in senato tenuto conto di tutto l'articolo 57, non solo il primo comma, non è cosa facile.
non è nemmeno poi così assodata la costituzionalità. Ciampi da presidente dimostrò parecchia perplessità sul premio nazionale e fu introdotto il premio regionale nella famosa "porcata". Un ex presidente della corte costituzionale propose anche l'abolizione tout court del premio. infine c'era già stato un dibattito sulla ripartizione nazionale dei resti che aveva suscitato parecchie perplessità sulla compatibilità con il dettato costituzionale.
i costituzionalisti non sono affatto univoci sull'interpretazione della compatibilità di un premio nazionale con l'art 57. intendiamoci se ci riescono meglio però è un campo minato.
Estrema
26th October 2007, 00:40
mah sarebbe bello tornare alla vecchia conta chi piglia di più governa:sneer:
Kith
26th October 2007, 00:48
ennesima cazzata del governo Prodi...
McLove.
26th October 2007, 01:43
prima di tutto non ho mai detto che un governo tecnico sarebbe incostituzionale o illegittimo
guarda se vuoi parlare come me come minimo devi essere onesto con te stesso e con quanto affermi
ti sei riempito la bocca di democrazia anzi antidemocratico e ti sei impelagato in opportunita' politica, mi spiace fare un passo in piu ma nel momento in cui parli di antidemocratico ed organi dello stato, anticostituzionale diviene un mero sinonimo, in tal caso dovevi scegliere piu opportunamente quanto volevi indicare senza scomodare la democrazia.
secondo ho preso ad esempio l'unico governo tecnico che ci sia mai stato in Italia proprio a dimostrazione del vuoto o meglio dei significati diversi da quello letterale dietro la parola tecnico.
si sicuramente una porcata ma non confondiamo lazzi per cazzi una cosa e' un governo presunto tecnico che cela dietro l'inculata del ribaltone che governa per quasi 2 anni manofvrata da un fazioso che sedeva al Quirinale, un altra cosa invece e' un governo a termine, fissano le elezioni e che dura 1 mese o 2
terzo un governo dimissionario o in attesa di fiducia è in una situazione diversa rispetto ad un governo tecnico perfettamente funzionante e per quest'ultimo non può nè valere l'analogia cone le situazioni citate nè tantomeno sono previsti contenuti di ordinaria o straordinaria.
devo riquotarti o da solo riconosci che hai contestato in seno ad un governo compreso quello tecnico gli atti di "ordinaria amministrazione"? anzi ti quoto per fugare ogni dubbio hai scritto cosi
un ministro che sia un tecnico o meno deve comunque contemperare molteplici esigenze che sia ordinaria o straordinaria amministrazione, distinzione questa che tra l'altro parlando di potere esecutivo nel nostro ordinamento non esiste proprio.
e ti ho risposto che non e' cosi ne tantomeno ci sono problemi nel limitare tecnico o no, un governo a comporre solo atti di ordinaria amministrazione nella stessa identica maniera in cui si fa con un governo dimissionario o uno in attesa di fiducia.
infine affermi "ne sono previsti contenuti di ordinaria o straordinaria", frase abbastanza criptica e non capiso a cosa ti riferici se nuovamente affermi che non esiste distinzione tra ordinaria e straordinaria amministrazione del governo, ed in tal caso ti sbagli nuovamente, visto che nei due esempi che ti faccio (dimissionario e in attesa di fiducia) possono solo limitarsi all ordinaria o se parli nello specifico del governo tecnico che e' per definizione un governo che ha uno scopo un "mandato" ed una gestione meramente ordinaria per la sua durata, quindi anche in tal caso nuovamente sbagli. sul serio secondo me ignori del tutto cosa sia un governo tecnico a questo punto
quarto non so cosa abbiano affermato marini o fini ma incastrare un premio nazionale in senato tenuto conto di tutto l'articolo 57, non solo il primo comma, non è cosa facile.
non è nemmeno poi così assodata la costituzionalità. Ciampi da presidente dimostrò parecchia perplessità sul premio nazionale e fu introdotto il premio regionale nella famosa "porcata". Un ex presidente della corte costituzionale propose anche l'abolizione tout court del premio. infine c'era già stato un dibattito sulla ripartizione nazionale dei resti che aveva suscitato parecchie perplessità sulla compatibilità con il dettato costituzionale.
andiamo per ordine indichi "non solo il primo comma" di grazia, questo e' il testo del 57 cost. cosa conterrebbero di "altro" i successivi commi?
Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero.
Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici, sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d'Aosta uno.
La ripartizione dei seggi fra le Regioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, previa applicazione delle disposizioni del precedente comma, si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.
nulla!
ne il numero complessivo dei seggi, ne il proporzionale, ne che la proporzione dei seggi/regioni deriva dal censimento quindi lascia stare i seguenti commi e focalizziamoci sul primo comma e basta, visto che gli altri nonostante indichi "non solo il primo comma" nulla portano di altro all oggetto di cui stiamo discutendo.
ed ora vediamo sto famoso 57 primo comma e relazioniamolo al premio di maggioranza
il premio di maggioranza e' una minima parte del principio di elezioni a base regionale dei senatori ex art 57, non sposta di un nulla il rendere il suddetto premio a base nazionale ad i fini di mantenere salvo il dettato ex 57 cost., siamo parlando solo del premio di maggioranza, che e' cosa ben diversa
tanto per rinfrescarti la memoria te lo metto sotto spoiler perché copio incollo dalla legge e dal commento del sito dello stesso senato della repubblica, puoi facilmente trovarlo:
Premio di maggioranza
Alla coalizione o alla singola lista che ha ottenuto il maggior numero di voti validi in ambito nazionale ma che non raggiunge la quota di 340 seggi (pari a circa il 55 per cento del totale) si applicano le disposizioni relative al premio di maggioranza. L'Ufficio elettorale centrale assegna la differenza tra i seggi ottenuti in base ai voti e quelli necessari per raggiungere la quota 340; per effettuare tale calcolo si considera il risultato elettorale complessivamente conseguito dalla coalizione, comprendendo anche i voti delle liste che ne fanno parte ma che non possono accedere al riparto.
I restanti 277 seggi (risultanti dalla sottrazione ai 630 complessivi dei 340 seggi, dei 12 della circoscrizione Estero e di quello della Regione Val d'Aosta) sono ripartiti proporzionalmente fra le altre coalizioni o le altre singole liste, secondo il metodo dei quozienti naturali e dei più alti resti.
Non essendo prevista una soglia minima di consenso elettorale per l'accesso al premio di maggioranza, salvo il superamento della soglia di sbarramento, l'entità dello stesso può variare in modo consistente in relazione al numero e all'ampiezza delle coalizioni e più in generale alle caratteristiche del quadro politico, con la possibilità di disallineare (come accade con i sistemi maggioritari) il rapporto tra i voti conseguiti e i seggi ottenuti, in ragione del bilanciamento di diversi principi di rango costituzionale, quale la rappresentatività da un lato e la stabilità di governo dall'altro. D'altra parte, sia la dottrina sia la giurisprudenza della Corte costituzionale sono concordi nel ritenere che l'obbligo di assicurare parità di condizione dei cittadini nel momento in cui viene espresso il voto (sancito dall'articolo 48, secondo comma, della Costituzione) non comporta che sia costituzionalmente garantita l'eguale efficienza dei voti nel determinare il risultato elettorale; né l'Assemblea costituente ha inteso irrigidire la materia costituzionalizzando il sistema proporzionale, limitandosi ad approvare un ordine del giorno in tal senso e rinviando la configurazione dei sistemi elettorali alla legge ordinaria.
Specificità per le elezioni del Senato della Repubblica
Ribadito che le modalità di elezione sono analoghe a quelle concernenti la Camera dei deputati, in virtù del rinvio alle relative disposizioni disposto dal T.U. Senato, la principale differenza è riconducibile alla necessità di tener fermo il principio costituzionale secondo cui il Senato è eletto su base regionale (articolo 57, primo comma, della Costituzione). Fatti salvi i seggi spettanti ai sei senatori eletti nella circoscrizione Estero, i seggi elettivi del Senato sono dunque assegnati a liste di candidati concorrenti nelle singole circoscrizioni regionali, mediante riparto proporzionale e attribuzione di un premio di coalizione regionale. Per le Regioni Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige e Molise, sono tuttavia previste discipline differenziate.
Per la presentazione dei contrassegni e delle candidature nonché per l'autenticazione delle sottoscrizioni, opera uno specifico rinvio alla normativa del T.U. della Camera dei deputati, le cui norme in tema di indicazione del capo unico della coalizione o di capo della forza politica agiscono tuttavia in ambito nazionale e non - come per il Senato - su base regionale; resta quindi irrisolta la questione dell'ammissibilità o meno di programmi e leadership su base regionale (e quindi uno per ogni Regione).
Per gli esoneri dalle sottoscrizioni la disciplina è identica a quella per la Camera dei deputati, ma la normativa dà indicazioni quantitative diverse per le forze politiche non esonerate.
Quanto alla ripartizione dei seggi all'interno delle circoscrizioni, viene adottato il sistema dei quozienti naturali e dei più alti resti (con abbandono del metodo d'Hondt) e i seggi spettano ai candidati della lista assegnataria secondo l'ordine di presentazione (lista bloccata). Tuttavia, anche sotto questo profilo, l'attribuzione dei seggi è effettuata non in sede nazionale bensì nell'ambito di ciascuna circoscrizione regionale.
E' previsto un articolato sistema di soglie di sbarramento applicato su base regionale per le coalizioni e le singole liste collegate e per le liste non coalizzate. Sono ammesse al riparto: 1) le coalizioni che abbiano ottenuto a livello regionale almeno il 20 per cento dei voti validi espressi, avendo al loro interno almeno una lista collegata che abbia conseguito il 3 per cento; 2) le singole liste non coalizzate che abbiano ottenuto a livello regionale almeno l'8 per cento dei voti validi espressi; 3) le singole liste facenti parte di coalizioni ''sotto soglia'' ma che abbiano ottenuto sul piano regionale almeno l'8 per cento dei voti espressi.
Nella disciplina degli sbarramenti non sono previste norme specifiche a tutela delle minoranze linguistiche, a differenza del T.U. Camera.
Inoltre, all'interno delle coalizioni sono ammesse al riparto le singole liste collegate che abbiano conseguito a livello regionale almeno il 3 per cento dei voti validi. Il riparto è effettuato con il sistema dei quozienti naturali interi e dei più alti resti.
Il premio di coalizione o di lista regionale è volto a garantire, analogamente a quello previsto per la Camera dei deputati, la formazione di una maggioranza regionale, che disponga almeno del 55 per cento dei seggi assegnati alla Regione. Tuttavia, non essendo previsto il raggiungimento di una soglia minima di consenso elettorale per ottenere il premio, oltre alle considerazioni già esposte relativamente all'altro ramo del Parlamento, il sistema non assicura la maggioranza assoluta dei seggi del Senato alla coalizione che ha conseguito più voti, per l'eventualità che i singoli premi regionali si neutralizzino a vicenda, né assicura che nei due rami del Parlamento si formi la stessa maggioranza. Del resto entrambi questi disallineamenti potevano verificarsi anche con la precedente disciplina elettorale.
Sul delicato bilanciamento tra governabilità e alterazione del criterio proporzionale, con riferimento ad un ente locale, è intervenuta la sentenza n. 107 del 1996 della Corte costituzionale.
se leggi tutto anche qua si pongono dubbi sul premio di maggioranza in sede regionale, dopo avere indicato l'elezione in base alle regioni.
forse confondi il premio di maggioranza con la distinzione/attribuzione dei seggi in base alle regioni cioe' quello che di fatto ed unicamente sancisce l'art 57 cost. e differenzia il senato dalla camera dei deputati, ma ancora continuiamo se invece hai ben presente che una cosa e l'elezione su base regionale tutt'altro e' il premio di maggioranza, e su quest ultimo il 57 cost non fa menzione.
Furono sollevate rimostranze sulla stessa legittimità costituzionale del premio di maggioranza su base regionale e fatte forti critiche non tanto sotto l'aspetto dell 57 cost ma in punta di diritto ad i sensi del divieto di mandato imperativo del 67 cost e la mancanza di previsione di un vincolo di coalizione (impossibile appunto ad i sensi del 67) o una mera sanzione: una coalizione potrebbe sussisterebbe al fine di prendere il premio di maggioranza,poi puo tranquillamente cessare una volta che il premio dopo le elezioni e stato ottenuto... anche questo sotto spoiler onde allungare troppo per chi non vuole leggere
La ratio che ispira tale soluzione è quella di assicurare la governabilità: la formazione di una maggioranza stabile e di legislatura. Confermano questa impostazione le norme che prevedono la presentazione alla Camera di un “programma di coalizione” e l’indicazione di un “Capo unico della coalizione” (art. 14-bis Dpr. 361/57 così come mod.). Proprio in base a tale finalità viene giustificata l’alterazione della rappresentanza e la sottrazione alla minoranza di un certo numero di seggi (cui essa avrebbe diritto in base ad un calcolo meramente proporzionale) i quali vengono attribuiti alla maggioranza.
Tale filosofia normativa è però del tutto irragionevolmente contraddetta dalla circostanza che la legge non prevede (né potrebbe prevedere) alcuna sanzione nel caso in cui – anche immediatamente dopo lo svolgimento delle elezioni - la coalizione beneficiaria del premio si sciolga ed ogni partito vada, in Parlamento, per la sua strada.
Come si può ben comprendere in tale circostanza il premio di maggioranza si trasformerebbe in un premio “senza maggioranza”. Esso si convertirebbe in un immotivato vantaggio a favore di alcuni partiti ed altererebbe così del tutto ingiustificatamente le condizione della competizione parlamentare. Si immagini quali potrebbero essere i rapporti di forza all’interno di un governo sostenuto da un partito beneficiario del premio ed un partito che all’epoca delle elezioni era in un’altra coalizione.
Né d’altra parte un vincolo di permanenza nella coalizione sarebbe ipotizzabile a Costituzione invariata. Una simile previsione violerebbe infatti l’art. 67 Cost. ed il divieto di mandato imperativo per i singoli parlamentari.
quindi addirittura si dubita e si e' dubitato della stessa costituzionalità dello stesso premio di maggioranza sulla base regionale, il che suona sicuramente in contrasto con quanto tu affermi che sarebbe incostituzionale la sua modifica in ambito nazionale, non credi? :D
Ed ancora vogliamo andare ancora più a fondo? ricostruiamo la attuale legge elettorale?
bene, la casa delle liberta' nel progetto iniziale di riforma aveva previsto nel primo disegno di legge un premio di maggioranza su base nazionale (ora lo vogliono quasi tutti sia a destra che a sinistra eh), e' stato il Quirinale a "chiedere" preoccupato di eventuali incostituzionalita' da un interpretazione estremamente restrittiva (e probabilmente da un rincoglionimento senile/faziosita') il premio di maggioranza su base regionale, ha posto veto sul premio di maggioranza su base nazionale,a quel punto c'e' stato il retrofront della casa delle liberta' e la previsione di premi di maggioranza a base regionale. Questa e' storia politica recente puoi trovare miliardi di articoli in merito e sul veto/problematiche poste dal Quirinale.l'archivio dii un giornale online ti può aiutare se vuoi consultare meglio.
ma c'e' di piu,come anche tu stesso citi, un altra soluzione possibile indicata da un costituzionalista eminente , suggerita per primo dall'ex presidente della Corte costituzionale, Gustavo Zagrebelski sarebbe addirittura l'abolizione tout court del premio, ed anche questo senza prevedere per nulla una modifica del 57 cost. o una procedura di revisione costituzionale. L'art 57 cost infatti implica che l'elezione dei senatori e' su base regionale ma non dice nulla sul premio di maggioranza che e' stato introdotto con una legge e con la stessa medesima fonte puo' essere tranquillamente abolito. La costituzione non parla di modalità accessorie ne di premi di maggioranza ne di modalità del voto si limita solo ad un principio base al primo comma che l'elezione dei senatori e' su base regionale e quello avviene sia se il premio di maggioranza e su base regionale sia se e' su base nazionale ed anche se non c'e' per nulla un premio di maggioranza.
Ogni ipotesi di incostituzinalita' sulla modifica o anche rimozione del premio di maggioranza e' infondata o frutto di una scarsa conoscenza.
quindi vorrei sapere da dove provengono questi dubbi di costituzionalita' se non dai politici che mangiano grazie al premio di maggioranza su base regionale e perdonami se alimento più di un dubbio in tal caso.
E questo ultimo punto in particolare, ovvero, lo stesso suggerimento del ex presidente della Corte costituzionale Zagrebelski, ed il suo esprimersi sulla materia va totalmente contro il tua ultima affermazione che quoto come ultima risposta sotto, o gli eventuali dubbi, non reputo il quirinale "costituzionalisti", ne tanto meno i politici e reputo un pelino piu autoritaria il presidente della corte costituzionale.
i costituzionalisti non sono affatto univoci sull'interpretazione della compatibilità di un premio nazionale con l'art 57. intendiamoci se ci riescono meglio però è un campo minato.
in relazione a quanto affermi cioe' dei costituzionalisti avversi o insicuri sulla modifica, sia ben chiaro, non per polemica ma solo per essere cristallini gradirei dei link o quantomeno delle citazioni o qualcosa di differente da opinioni ma qualcosa di piu concreto e facilmente consultabile per non restare al "si dice" "mi sembra" e "possibilità remote" ma per rimanere concreti quanto piu possibile, ripeto, non e' polemica ma il discutere di opinioni porta a nulla ed e' veramente poco stimolante, se vogliamo discutere di fatti invece le fonti servono a definire un fatto rispetto ad una voce.
infine puoi anche essere meno concitato qua si sta solo discutendo con estrema serenita'
Rob
26th October 2007, 08:57
Simone, devi necessariamente partecipare ad un corso di comunicazione, se vuoi relazionarti con qualcuno:
sappi che la soglia di attenzione, pur essendo una cosa squisistamente individuale, è comunque alta nei primi momenti e cala con il dilungarsi. Se in tribunale va bene "intortare la testa" stunnando le meningi, con un platea diversa non funziona.
Io, per quanto interessatissimo ai tuoi post, quest'ultimo ad esempio non sono riuscito a leggerlo...
Sintetizza, amico mio.
laphroaig
26th October 2007, 11:06
guarda se vuoi parlare come me come minimo devi essere onesto con te stesso e con quanto affermi
ti sei riempito la bocca di democrazia anzi antidemocratico e ti sei impelagato in opportunita' politica, mi spiace fare un passo in piu ma nel momento in cui parli di antidemocratico ed organi dello stato, anticostituzionale diviene un mero sinonimo, in tal caso dovevi scegliere piu opportunamente quanto volevi indicare senza scomodare la democrazia.
guarda puoi fare il leguleio quanto ti pare ma ho scritto "oltretutto già il fatto che il governo non è espressione della politica espressa dall'elettorato è un filino un sistema antidemocratico, peraltro previsto dal nostro sistema, però venendo a mancare quel legame con gli elettori ci si avvia su un terreno minato". quindi pochi cazzi, è previsto dal nostro sistema? SI, un governo che non ha nessuna base elettorale è una cosa accettabile? NO (ovviamente non sul piano strettamente legale), il venire meno di quel necessario legame tra volontà dei cittadini-parlamento-governo in una democrazia rappresentativa come la nostra è accettabile? NO. Dove diavolo ho scritto che sarebbe anticostituzionale lo sai solo tu, visto che "anticostituzionale "mi pare abbia un preciso significato.
si sicuramente una porcata ma non confondiamo lazzi per cazzi una cosa e' un governo presunto tecnico che cela dietro l'inculata del ribaltone che governa per quasi 2 anni manofvrata da un fazioso che sedeva al Quirinale, un altra cosa invece e' un governo a termine, fissano le elezioni e che dura 1 mese o 2
scrivi di cose che non esistono, l'unico governo tecnico mai esistito in Italia è stato quello Dini. 400 giorni di governo. quello che tu definisci tecnico, e cioè un governo stampellato per arrivare alle elezioni anticipate che duri uno o due mesi non è mai stato chiamato tecnico in Italia anche perchè in quei casi la scelta dei ministri non fu su base tecnica. Cerchiamo di capirci una volta per tutte, non discuto l'esistenza di governi transitori Chiaro? bene, discuto l'appellativo di governo tecnico e disuto su cose che sono esistite non di cose che potrebbero, forse, no ma dovrebbe essere così ecc ecc
devo riquotarti o da solo riconosci che hai contestato in seno ad un governo compreso quello tecnico gli atti di "ordinaria amministrazione"? anzi ti quoto per fugare ogni dubbio hai scritto cosi
e ti ho risposto che non e' cosi ne tantomeno ci sono problemi nel limitare tecnico o no, un governo a comporre solo atti di ordinaria amministrazione nella stessa identica maniera in cui si fa con un governo dimissionario o uno in attesa di fiducia.
infine affermi "ne sono previsti contenuti di ordinaria o straordinaria", frase abbastanza criptica e non capiso a cosa ti riferici se nuovamente affermi che non esiste distinzione tra ordinaria e straordinaria amministrazione del governo, ed in tal caso ti sbagli nuovamente, visto che nei due esempi che ti faccio (dimissionario e in attesa di fiducia) possono solo limitarsi all ordinaria o se parli nello specifico del governo tecnico che e' per definizione un governo che ha uno scopo un "mandato" ed una gestione meramente ordinaria per la sua durata, quindi anche in tal caso nuovamente sbagli. sul serio secondo me ignori del tutto cosa sia un governo tecnico a questo punto
lo so bene anche io che esistono distinzioni tra ordinaria e straordinaria, ma estrapolare frasi dal contesto e impallinarle non è proprio una cosa sensata visto che non stai cercando di vincere una causa.
Un governo dimissionario o in attesa di fiducia è in una situazione istituzionale determinata e prevista. Tu paragoni questa situazione con quella del governo Dini? seriamente? perchè il dini è stato l'unico governo tecnico nella storia italiana e credo che sia bene ripeterlo.
Un governo Dini su quale base avrebbe dovuto vedere limitati i suoi poteri non essendo dimissionario e essendogli stata accordata fiducia? la fonte può essere solo convenzionale, nessuno vieta ad un governo di autocastrarsi i poteri di direzione politica (presentando ad esempio per la fiducia un programma minimale) ma non è obbligatoria una cosa del genere al di fuori di casi come il dimissionario o in attesa di fiducia.
.........
citiamo d'alimonte
"Come sia nato questo pasticcio non è del tutto chiaro. E cosa nota invece che il progetto originale di riforma della Casa della libertà prevedeva anche al Senato un premio a livello nazionale. Pare che sia stato il Quirinale a chiedere la modifica di quella norma su suggerimento di qualche costituzionalista preoccupato di una possibile violazione dell'articolo 57 della Costituzione che vuole il Senato eletto "su base regionale". Questa preoccupazione è figlia di una interpretazione eccessivamente restrittiva e formalistica della norma costituzionale. Il pasticcio è nato qui. Per evitare problemi con il Quirinale, la Cdl si è inventata i premi regionali mettendo a repentaglio la governabilità del sistema."
io non so dove vivi tu ma se un Presidente della Repubblica rimanda a modifica una norma per dubbi sulla costituzionalità (si si interpretazione restrittiva, rincoglionimento, quello che ti pare) direi che non ci muoviamo proprio proprio su un terreno di unanimità, che ne dici?
McLove.
26th October 2007, 17:05
Simone, devi necessariamente partecipare ad un corso di comunicazione, se vuoi relazionarti con qualcuno:
sappi che la soglia di attenzione, pur essendo una cosa squisistamente individuale, è comunque alta nei primi momenti e cala con il dilungarsi. Se in tribunale va bene "intortare la testa" stunnando le meningi, con un platea diversa non funziona.
Io, per quanto interessatissimo ai tuoi post, quest'ultimo ad esempio non sono riuscito a leggerlo...
Sintetizza, amico mio.
rob mi spiace essere crudo ma il mio intento non e' intrattenere nessuno, sarò noioso per qualcuno, saltato a pie pari da altri, ma se argomento qualcosa il mio scopo e' argomentarla ed in maniera incontrovertibile ed esaustiva o preferisco non scrivere nulla, non intrattenere non pavoneggiarmi ne vincere un "processo" ne tantomeno rincoglionire a parole.
Alkabar
26th October 2007, 17:08
raga, mi fareste il riassunto dell'inchiesta di Panorama ? :blush::blush:
McLove.
26th October 2007, 17:35
guarda puoi fare il leguleio quanto ti pare ma ho scritto "oltretutto già il fatto che il governo non è espressione della politica espressa dall'elettorato è un filino un sistema antidemocratico, peraltro previsto dal nostro sistema, però venendo a mancare quel legame con gli elettori ci si avvia su un terreno minato". quindi pochi cazzi, è previsto dal nostro sistema? SI, un governo che non ha nessuna base elettorale è una cosa accettabile? NO (ovviamente non sul piano strettamente legale), il venire meno di quel necessario legame tra volontà dei cittadini-parlamento-governo in una democrazia rappresentativa come la nostra è accettabile? NO. Dove diavolo ho scritto che sarebbe anticostituzionale lo sai solo tu, visto che "anticostituzionale "mi pare abbia un preciso significato.
Innanzi tutto ripeto non capisco perche ti scaldi tanto come scrivi fa trapelare il tuo nervosismo, rilassati :D
ho cercato di essere il più cordiale possibile ma nonostante tutto ora non sopporto più il tuo modo di relazionarti e cambiare le carte in tavola e correggere post dopo post il tiro sembra quasi che tu vogli avere ragione e basta, ma vedi se non me lo dimostri per me apri soltano la bocca.
Le tue argomentazioni hanno comunque del ridicolo, ed hai dei grossi limiti a scriverle visto che post dopo post devi sempre più specificare o modificare il tiro.
per farla breve quello che ti manca nel ragionamento e' che il parlamento resta esattamente lo stesso a seguito del risultato elettorale, questo ti dovrebbe bastare per farti capire come sei carente di "sostanza" e come la tua frase "un governo che non ha nessuna base elettorale è una cosa accettabile?No" non abbia alcun senso pratico, logico ne legale, in quello di cui discutiamo visto che la base elettorale rimane intatta ed immodificata dal risultato delle elezioni.
oltretutto e' simpatico il tuo modo di pensare per cui appoggi il tuo pensiero sul piano legale solo quando "conviene" e per il resto invece bacchetti chi fa il leguleio, perdona se sono crudo e' incoerente, o affrontiamo un discorso lasciando da parte i ghirigori legali e colloquiamo su opportunita politica ed il resto cosa che volevo fare inzialmente prima che tu tirassi fuori le tue argomentazioni, oppure ci abbandoniamo al diritto in tutto, e questo non tanto per esercizio di conoscenza ma semplicemente per coerenza nel modo di pensare ed argomentare
scrivi di cose che non esistono, l'unico governo tecnico mai esistito in Italia è stato quello Dini. 400 giorni di governo. quello che tu definisci tecnico, e cioè un governo stampellato per arrivare alle elezioni anticipate che duri uno o due mesi non è mai stato chiamato tecnico in Italia anche perchè in quei casi la scelta dei ministri non fu su base tecnica. Cerchiamo di capirci una volta per tutte, non discuto l'esistenza di governi transitori Chiaro? bene, discuto l'appellativo di governo tecnico e disuto su cose che sono esistite non di cose che potrebbero, forse, no ma dovrebbe essere così ecc ecc
lo so bene anche io che esistono distinzioni tra ordinaria e straordinaria, ma estrapolare frasi dal contesto e impallinarle non è proprio una cosa sensata visto che non stai cercando di vincere una causa.
Un governo dimissionario o in attesa di fiducia è in una situazione istituzionale determinata e prevista. Tu paragoni questa situazione con quella del governo Dini? seriamente? perchè il dini è stato l'unico governo tecnico nella storia italiana e credo che sia bene ripeterlo.
allora ora mi incazzo io cicciopasticcio
prima asserisci che un governo non puo' compiere solo di atti di ordinaria amministrazione (leggiti l'hai scritto tu un paio di post fa), poi dinnanzi alla dimostrazione che può essere limitato affermi la possibilita', ma dici che e' diverso, infine continui a citare "l'anomalia" del governo Dini di cui non me ne fotte un cazzo (scusa il francesismoma dinnanzi ad i tuoi "Chiaro?" mi adeguo) perche le premesse erano diverse, ma continui il tuo blatericcio non sapendo nemmeno di quanto parli. Situazione diversa? ma cosa sveglia! pur di darti un aria consapevole non consideri le cose principali e basilari, esattamente come nella prima parte del quote parli di democrazia e rappresentativita' trascurando che il parlamento resta intatto,non vie e' per i politici un mandato imperativo, possiamo parlare di coerenza politica, ma nulla vieta che, come insegna la storia dei governi un partito possa anche allearsi con la coalizione con cui era in conflitto in sede elettorale, ne avra' sicuramente un rebound politico, ma puo farlo e molti l'han sempre fatto ed e' tutto nella norma finche il parlamento nella sua composizione cosi come determinata dal voto non viene alterato.
Un governo Dini su quale base avrebbe dovuto vedere limitati i suoi poteri non essendo dimissionario e essendogli stata accordata fiducia? la fonte può essere solo convenzionale, nessuno vieta ad un governo di autocastrarsi i poteri di direzione politica (presentando ad esempio per la fiducia un programma minimale) ma non è obbligatoria una cosa del genere al di fuori di casi come il dimissionario o in attesa di fiducia.
vedi non c'arrivi forse perche ti mancano le basi, non posso dedurre diversamente da un pensiero simile, ma nonostante tutto vuoi straparlare.. ma chi ha detto che e' il governo ad autocastrarsi e perche dovrebbe farlo?, ti risulta o no che e' il parlamento a far nascere le crisi di governo e permette ad un governo di durare?
sinceramente ho dei seri dubbi che tu sia consapevole di come funzionano le cose anche in maniera terra terra
citiamo d'alimonte
"Come sia nato questo pasticcio non è del tutto chiaro. E cosa nota invece che il progetto originale di riforma della Casa della libertà prevedeva anche al Senato un premio a livello nazionale. Pare che sia stato il Quirinale a chiedere la modifica di quella norma su suggerimento di qualche costituzionalista preoccupato di una possibile violazione dell'articolo 57 della Costituzione che vuole il Senato eletto "su base regionale". Questa preoccupazione è figlia di una interpretazione eccessivamente restrittiva e formalistica della norma costituzionale. Il pasticcio è nato qui. Per evitare problemi con il Quirinale, la Cdl si è inventata i premi regionali mettendo a repentaglio la governabilità del sistema."
io non so dove vivi tu ma se un Presidente della Repubblica rimanda a modifica una norma per dubbi sulla costituzionalità (si si interpretazione restrittiva, rincoglionimento, quello che ti pare) direi che non ci muoviamo proprio proprio su un terreno di unanimità, che ne dici?
fermo restando che d'alimonte e' dottrina (insegna sistema politico a Firenze) e quando finirai gli studi( che da quanto lasci intendere si occupano di giurisprudenza) forse comprenderai che la dottrina al diritto serve nulla se non diviene giurisprudenza ne valgono le varie teorie della dottrina che sono esattamente come le chiacchere da bar, se poi nella pratica non corrispondono a nulla.
ma prendiamo per buona la fonte che oltretutto non discosta molto da quanto affermo, ma se non erro hai troncato giusto quando inziava a parlare della fattibilita' e citava lo stesso Zagrebelsky.
Andiamo nel merito, parli del veto del Quirinale, per cui nuovamente ti esorto a studiare i poteri del PdR e di come siano evanescenti e nulli e servano solo a dare l'appellativo di garante della costituzione, cosa che di fatto non avviene, ti dice nulla che nonostante il veto del PdR possano essere ugualmente emanati nella stessa identica forma i provvedimenti? nulla che mi invento basta un qualunque testo.
Ma al di la anche di questo un articolo del sole 24 ore (perche' di quell articolo si tratta oltretutto facilmente reperibile nella rete) di un professore universitario e' molto diverso da un intervento del ex presidente della corte costituzionale, uno e dottrina l'altro e giurisprudenza (entrambi in senso lato) o di tutti quei costituzionalisti che sono avversi che con forza evocavi nel tuo post precedente.
infine noto che di tutti i discorsi relativi alla sostanza del 57 cost. non ne hai fatto alcuna menzione, strano visto che quelli sono la base su cui si dovrebbe discutere.
e la pochezza di quanto argomenti e dimostrata dalla tua ricerca di unanimita' non c'e' in nulla al mondo unanimita' ma proprio in nulla pero tu la vuoi cercare in una situazione politica/istituzionale
sicuro di un altro tuo post pieno di "chiaro"?, "primo", "secondo", e "terzo" ti lascio crogiulare nell enorme, abominevole confusione mentale che hai e dimostri
Rob
26th October 2007, 20:39
rob mi spiace essere crudo ma il mio intento non e' intrattenere nessuno, sarò noioso per qualcuno, saltato a pie pari da altri, ma se argomento qualcosa il mio scopo e' argomentarla ed in maniera incontrovertibile ed esaustiva o preferisco non scrivere nulla, non intrattenere non pavoneggiarmi ne vincere un "processo" ne tantomeno rincoglionire a parole.
Simo, il problema è che a me interessa leggervi, ma è davvero dura! le stesse cose cercate di renderle un attimo più succinte, o mi si spezza la "cameusa" :elfhat:
ahzael
27th October 2007, 01:47
io rivoglio indietro la mia parte di quei 400 milioni di euro... come faccio a richiederli?
Vai a messina e ti porti a casa i mattoni
kakov
27th October 2007, 02:24
Ritornando it, Dipietro sul suo blog ( http://www.antoniodipietro.it/ ) spiega il perche' del suo no alla scioglimento della società Stretto Messina.
McLove.
27th October 2007, 03:06
Ritornando it, Dipietro sul suo blog ( http://www.antoniodipietro.it/ ) spiega il perche' del suo no alla scioglimento della società Stretto Messina.
permettimi di porre piu di un dubbio per quanto viene affermato sul presunto utilizzo dei fondi per lo stretto su infrastrutture in Sicilia, in particolare sulla metropolitana a Palermo.
E' la città in cui vivo e da sempre si e' sempre parlato di metropolitana e tutti i progetti fatti o proposti (al di la di Johnny Stecchino realmente il traffico e' una grossa piaga) poi sono finiti in una bolla di sapone semplicemente per un fattore naturale.
il sottosuolo di Palermo infatti e' pieno di grotte e cunicoli, molti dei quali usati dai famigerati Beati Paoli secondo la leggenda, una fitta rete di cunicoli e grotte che a pochi metri dal suolo cittadino legano vecchie botteghe del centro storico, palazzi nobiliari, chiese etc.
Opere sotterranee e' molto difficile realizzarle visto che tali interventi rischierebbero nel serio senso della parola di fare crollare mezza citta' e per questo la metropolitana a Palermo, intesa come un circuito metropolitano che colleghi i punti nevralgici della città e non si limiti a fare il giro della periferia,cosi come anche parcheggi sotterranei se non in peculiari zone, non saranno ne verranno mai realizzate.
giusto per rettificare quanto viene esposto nel blog che riguarda la mia citta'.
kakov
27th October 2007, 15:48
cut
Ma infatti tra il dire finanzieremo, realizzeremo, costruiremo ed il dire abbiamo costruito questo questo e quest'altro c'e' una bella differenza.. a parole son tutti bravi i politici, poi sono i fatti che contano ed anche io ho i miei bei dubbi che quelle proposte saranno poi effettivamente seguite da fatti.
E ltu sai meglio di meche in Italia quando si proggetta qualcosa oltre agli inevitabili problemi legati al territorio da dover superare tocca considerare che sul cemento ci mangiano tutti (se gli appalti non vanno direttamente in mano alla malavita organizzata) ed un opera che in un altro paese costerebbe 1 da noi costa 10.
Ipnotik
28th October 2007, 19:45
Questo è il video in cui Di Pietro spiega tutto nel modo più chiaro possibile:
http://it.youtube.com/watch?v=WwPMCBZ9ICo
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