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View Full Version : Vicenda Wind Milano



Randolk
18th December 2007, 13:59
Scusate se "uso" il forum come mezzo di diffusione, nel caso non sia cosa gradita cancellate pure il topic.
Senza andare troppo nel dettaglio, vi invito a leggere a pag.18 del CorSera, c'è una pubblicazione a pagamento per la quale hanno contribuito circa 500 persone "minacciate" di trasferimento.
Se non riuscite a procurarvi il CorSera di oggi, qui c'è uno scan:

http://digilander.libero.it/Randolk/windnx2.jpg

Vi pregherei di propagare la voce, è importante che la cosa abbia un riscontro mediatico e numerico il più vasto possibile, non solo per le persone direttamente coinvolte, ma anche perchè è una vertenza che potrebbe fare da apripista per un futuro molto prossimo.

Grazie.

saltaproc
18th December 2007, 14:04
Scusate se "uso" il forum come mezzo di diffusione, nel caso non sia cosa gradita cancellate pure il topic.
Senza andare troppo nel dettaglio, vi invito a leggere a pag.18 del CorSera, c'è una pubblicazione a pagamento per la quale hanno contribuito circa 500 persone "minacciate" di trasferimento.
Se non riuscite a procurarvi il CorSera di oggi, qui c'è uno scan:
http://digilander.libero.it/Randolk/windnx2.jpg
Vi pregherei di propagare la voce, è importante che la cosa abbia un riscontro mediatico e numerico il più vasto possibile, non solo per le persone direttamente coinvolte, ma anche perchè è una vertenza che potrebbe fare da apripista per un futuro molto prossimo.
Grazie.

brutta storia
p.s.ma ci lavori pure tu?

jamino
18th December 2007, 14:05
*

Hador
18th December 2007, 14:08
sfiga per chi non può trasferirsi ma, nel momento in cui la cosa porterebbe un vantaggio effettivo economico all'azienda non mi sento neanche di urlare allo scandalo. Mica si trasferisce in burundi, mi pare una mossa piuttosto comune (mio padre ha rischato la francia prima e la germania poi...).
Poi ignoro le motivazioni specifiche, i vostri (loro?) contratti eccetera.

jamino
18th December 2007, 14:28
sfiga per chi non può trasferirsi ma, nel momento in cui la cosa porterebbe un vantaggio effettivo economico all'azienda non mi sento neanche di urlare allo scandalo. Mica si trasferisce in burundi, mi pare una mossa piuttosto comune (mio padre ha rischato la francia prima e la germania poi...).
Poi ignoro le motivazioni specifiche, i vostri (loro?) contratti eccetera.

Fatto salvo che sono solidale con i lavoratori wind anche per un motivo personale (la sede wind di Roma è accanto alla sede di lavoro di mia moglie... e metti che vado a prenderala e incorcio Randolk che canticchia "inter campione mai stata a Frosinone.. il mio cuore non reggerebbe), il punto è che grazie a dio i lavoratori non sono più schiavi o servi della gleba che devono andare appresso al loro signor e padrone, l'azienda.

Un discorso è quello dei dirigenti o dei quadri (e anche qui bisognerebbe vedere i contratti), ma un impiegato/operaio, non dovrebbe essere trasferibile senza il suo consenso.
La gente ha una vita, ha famiglia, figli. Il trasferimento in alcuni casi o non è proprio sostenibile, oppure ha come esito un danno economico ingentissimo. Se ad esempio uno è sposato con moglie che lavora, se la moglie non può trasferisi le possibilità sono 2:
1) rinunci a uno stipedio
2) rinunci a vivere insieme raddoppiando alcune spese come affito, luce gas telefono etc.

Insomma sinceramente spesso si parla con troppa leggerezza di trasferimenti, esternalizzazioni etc, scaricando i costi delle ristrutturazioni aziendali sempre sulla aprte più debole, i lavoratori.

Estrema
18th December 2007, 14:40
Un discorso è quello dei dirigenti o dei quadri (e anche qui bisognerebbe vedere i contratti), ma un impiegato/operaio, non dovrebbe essere trasferibile senza il suo consenso.
.
quoto tutto tranne questo, mi dispiace ma non la penso cosi il trasferimento può starci ma a condizioni economiche vantaggiose sei disposto a viaggiare fai cariera senno no; un po come succede nelle banche.

Mirera
18th December 2007, 14:45
quoto tutto tranne questo, mi dispiace ma non la penso cosi il trasferimento può starci ma a condizioni economiche vantaggiose sei disposto a viaggiare fai cariera senno no; un po come succede nelle banche.

si ma funziona in modo diverso: ti offrono un trasferimento --> vuoi far carriera lo accetti, non vuoi far carriera non lo accetti, ma ti tieni il lavoro di prima
qui la situazione è un po' diversa

Estrema
18th December 2007, 14:49
si ma funziona in modo diverso: ti offrono un trasferimento --> vuoi far carriera lo accetti, non vuoi far carriera non lo accetti, ma ti tieni il lavoro di prima
qui la situazione è un po' diversa
si qui è diverso percarità io parlavo del trasferimento lavorativo inse stesso in risposta a jamino e come vedrai è un problema della nostra generazione la lontananza del posto lavorativo( io te jamino Randolk se non erro più o meno siamo sulla stessa barca :D) sicuramente ai 20enni del forum frega na sega magari il dover cambiare città per lavoro hanno una mentalità molto più globale.

bakunin
18th December 2007, 14:55
io avrei licenziato tutti per riassumerli a roma, tenendo solo i meritevoli che danno la disponibilità a spostarsi

un'azienda in salute si espande, fa girare l'economia, assume personale a tutti i livelli (in questo caso dal call center al dirigente), è in grado di competere in campo internazionale... la wind non è italiana ma fa lo stesso, paga le tasse in italia, l'esatto contrario di valentino rossi, che paga le tasse in inghilterra essendo italiano

i lavoratori licenziati hanno l'ammortizzatore del sussidio di disoccupazione, hanno 6 mesi con l'80% dello stipendio, il tfr che compensa le necessità extra e in questi 6 mesi si trovano un'altro lavoro... hanno 10 ore al giorno per 6 mesi. se in circa 2000 ore non riescono a trovare un'impiego decente vuol dire che non offrono nulla di utile, non hanno una formazione? non hanno un curriculum? non danno una disponibilità a imparare?

nel frattempo sistemi i disoccupati romani. i disoccupati non hanno diritti, non hanno un sindacato... piu il lavoro è ingessato in categorie e sindacati e piu la disoccupazione diventa cronica

facendo il bene dell'azienda, del profitto, si fa indirettamente il bene di tutti, in questo caso se la wind guadagna di piu grazie a un taglio dei costi si riflette sugli investimenti al 100%

la wind potrebbe benissimo smantellare tutto e trasferirsi in romania, assumere italiani in romania... il lavoro costa meno e ci sono meno tasse, chi glielo impedisce? lo stanno facendo tutti... ok allora costringiamo le aziende a tenere gli occupati a vita fino al KO tecnico dell'azienda, solo quelle che non possono scappare resteranno in italia

Hador
18th December 2007, 15:07
il punto è che grazie a dio i lavoratori non sono più schiavi o servi della gleba che devono andare appresso al loro signor e padrone, l'azienda.
Un discorso è quello dei dirigenti o dei quadri (e anche qui bisognerebbe vedere i contratti), ma un impiegato/operaio, non dovrebbe essere trasferibile senza il suo consenso.
La gente ha una vita, ha famiglia, figli. Il trasferimento in alcuni casi o non è proprio sostenibile, oppure ha come esito un danno economico ingentissimo. Se ad esempio uno è sposato con moglie che lavora, se la moglie non può trasferisi le possibilità sono 2:
1) rinunci a uno stipedio
2) rinunci a vivere insieme raddoppiando alcune spese come affito, luce gas telefono etc.
Insomma sinceramente spesso si parla con troppa leggerezza di trasferimenti, esternalizzazioni etc, scaricando i costi delle ristrutturazioni aziendali sempre sulla aprte più debole, i lavoratori.si ok ma l'alternativa è legare in modo indissolubile l'azienda al luogo in cui sorge cosa che mi pare demenziale. Ci sta che un azienda si trasferisca, ovviamente bisogna vedere come lo fa e cosa offre ai dipendenti.
Dalla lettera in questione emergono ben pochi dettagli quindi non so, ma un azienda che ti dice "noi ci trasferiamo e ti offriamo X per il trasferimento altrimenti licenziati" mi pare una cosa piuttosto normale.

jamino
18th December 2007, 15:11
si qui è diverso percarità io parlavo del trasferimento lavorativo inse stesso in risposta a jamino e come vedrai è un problema della nostra generazione la lontananza del posto lavorativo( io te jamino Randolk se non erro più o meno siamo sulla stessa barca :D) sicuramente ai 20enni del forum frega na sega magari il dover cambiare città per lavoro hanno una mentalità molto più globale.

Ma difatti se vuoi far carriera viaggi.. è sempre stato così nelle aziende.
MA è una scelta, non un obbligo.
per esempio se a me mi trasferissero oggi come oggi vorrebbe dire che per la mia famiglia lo standard di vita dimezzerebbe secco...

Ora è accettabile che questo avvenga senza una qualche forma di contropartita contrattata?

Jarsil
18th December 2007, 15:20
Benvenuti nel terzo millennio.

E' ora che la gente impari a dimenticare certi privilegi acquisiti come appunto il fatto che una azienda sia del tutto legata al territorio, forse può valere per la piccola impresa, non certo per una impresa di dimensioni enormi come wind...

Capisco tutto il disagio, ma se l'azienda spostandosi a roma riduce i propri costi, non ha alternative, questo è un mondo in cui si deve cercare anche la riduzione al massimo possibile dei costi.

Io ho affrontato 2 traslochi insieme all'azienda, nell'ultimo ho dovuto anche cercarmi casa per non essere costretto a fare il pendolare o perdere il lavoro, ma non mi sognerei mai di dire che la mia azienda ha fatto male, visto che l'ultimo cambio di città ha comportato un risparmio del 50% dei costi infrastrutturali, che si sono riflettuti nella possibilità di aumentare i nostri stipendi e investire nell'ampliamento dell'azienda stessa, col risultato che oggi viviamo meglio di prima, con piu' soldi e con una società piu' stabile sotto il culo.

Oggi il mondo del lavoro è incentrato ESCLUSIVAMENTE sulla mobilità dei lavoratori, quindi il discorso "eh ma non puoi sradicare blabla" lascia purtroppo il tempo che trova, non dico che sia sbagliato come discorso, ma non è piu' attuale purtroppo.

Detto questo un consiglio ai dipendenti Wind. Se vi mettete a scioperare per questo, finirà solo che la Wind vi schiafferà in cassa integrazione e poi chiuderà direttamente gli uffici di Milano, riassumerà altra gente con contratti a progetto ad hoc su Roma e avrete ottenuto solo di perdere definitivamente il lavoro, vedete voi...

Randolk
18th December 2007, 15:31
io avrei licenziato tutti per riassumerli a roma, tenendo solo i meritevoli che danno la disponibilità a spostarsi

un'azienda in salute si espande, fa girare l'economia, assume personale a tutti i livelli (in questo caso dal call center al dirigente), è in grado di competere in campo internazionale... la wind non è italiana ma fa lo stesso, paga le tasse in italia, l'esatto contrario di valentino rossi, che paga le tasse in inghilterra essendo italiano

i lavoratori licenziati hanno l'ammortizzatore del sussidio di disoccupazione, hanno 6 mesi con l'80% dello stipendio, il tfr che compensa le necessità extra e in questi 6 mesi si trovano un'altro lavoro... hanno 10 ore al giorno per 6 mesi. se in circa 2000 ore non riescono a trovare un'impiego decente vuol dire che non offrono nulla di utile, non hanno una formazione? non hanno un curriculum? non danno una disponibilità a imparare?

nel frattempo sistemi i disoccupati romani. i disoccupati non hanno diritti, non hanno un sindacato... piu il lavoro è ingessato in categorie e sindacati e piu la disoccupazione diventa cronica

facendo il bene dell'azienda, del profitto, si fa indirettamente il bene di tutti, in questo caso se la wind guadagna di piu grazie a un taglio dei costi si riflette sugli investimenti al 100%

la wind potrebbe benissimo smantellare tutto e trasferirsi in romania, assumere italiani in romania... il lavoro costa meno e ci sono meno tasse, chi glielo impedisce? lo stanno facendo tutti... ok allora costringiamo le aziende a tenere gli occupati a vita fino al KO tecnico dell'azienda, solo quelle che non possono scappare resteranno in italia

Così, a occhio, tu non hai mai nemmeno dato una lettura veloce al CCNL delle TLC.
Ti dirò di più, a occhio sembra quasi che tu non abbia capito/letto la logica, la meccanica e le modalità dell'operazione. Mi sembra il discorsetto imparato a memoria in facoltà, quella di BISNISS END MANEIGMENT, peccato che con il caso in esame non centri una benemerita minchia.
Per farla breve (c'è anche scritto nel link), l'azienda non ha esportato MAI nessuno straccio di piano industriale. Non esiste un piano industriale, perchè unitamente al trasferimento di massa di centinaia di lavoratori è prevista anche una destrutturazione delle attività. L'azienda Wind non sta trasferendo perchè vuole dimostrarsi snella e dinamica, l'azienda Wind si sta *svuotando* di contenuti per essere venduta a un tozzo di pane dalla proprietà egiziana che pensava di aver trovato un facile recipiente di espansione.
Il discorso sarebbe molto lungo e probabilmente noioso, abbi la decenza di avere rispetto per chi sta svolgendo il proprio lavoro in modo puntuale e con standard di eccellenza altissimi (come confermato dai numeri esportati dall'azienda stessa) e di non venire qui a fare il docente di New Economy sulle spalle altrui.

Edit: dato che sembra nessuno abbia letto il link, cerco di esprimermi con parole semplici. Non che debba giustificarmi con chicchessia, ho semplicemente chiesto di diffondere il pezzo: l'azienda *non intende espandersi*, l'azienda non ha esportato *nessun piano industriale* nemmeno al tavolo ministeriale, l'azienda *non ha fornito nessuna logica organizzativa* per motivare lo spostamento. Questi si chiamano licenziamenti mascherati, l'azienda non intende reinvestire nulla, ma solo entrare in modalità esubero del personale SENZA AVERNE I REQUISITI come previsto dai termini di legge. Quegli stessi termini di legge che permettono una politica del genere. Semplicemente, aggirando la legge, si taglia il personale senza alcuna motivazione ne logica, ne organizzativa, ne economica.

jamino
18th December 2007, 15:37
Benvenuti nel terzo millennio.

E' ora che la gente impari a dimenticare certi privilegi acquisiti come appunto il fatto che una azienda sia del tutto legata al territorio, forse può valere per la piccola impresa, non certo per una impresa di dimensioni enormi come wind...

Capisco tutto il disagio, ma se l'azienda spostandosi a roma riduce i propri costi, non ha alternative, questo è un mondo in cui si deve cercare anche la riduzione al massimo possibile dei costi.

Io ho affrontato 2 traslochi insieme all'azienda, nell'ultimo ho dovuto anche cercarmi casa per non essere costretto a fare il pendolare o perdere il lavoro, ma non mi sognerei mai di dire che la mia azienda ha fatto male, visto che l'ultimo cambio di città ha comportato un risparmio del 50% dei costi infrastrutturali, che si sono riflettuti nella possibilità di aumentare i nostri stipendi e investire nell'ampliamento dell'azienda stessa, col risultato che oggi viviamo meglio di prima, con piu' soldi e con una società piu' stabile sotto il culo.

Oggi il mondo del lavoro è incentrato ESCLUSIVAMENTE sulla mobilità dei lavoratori, quindi il discorso "eh ma non puoi sradicare blabla" lascia purtroppo il tempo che trova, non dico che sia sbagliato come discorso, ma non è piu' attuale purtroppo.

Detto questo un consiglio ai dipendenti Wind. Se vi mettete a scioperare per questo, finirà solo che la Wind vi schiafferà in cassa integrazione e poi chiuderà direttamente gli uffici di Milano, riassumerà altra gente con contratti a progetto ad hoc su Roma e avrete ottenuto solo di perdere definitivamente il lavoro, vedete voi...

E difatti il mondo del lavoro è una merda completa.
Se l'unica varibile su cui si può lavarare è il costo del lavoro e quelli che sono risparmi per l'azienda rappresentano costi per chi ci lavora siamo in un mondo all'incontrario, in cui si chiede di assumersi i rischi di impresa non agli imprenditori, che guadagnano dal rischio, ma ai lavoratori, che essendo salariati se pure guadagni hanno sono guadagni marginali.
Il punto non è lo sradicamento, il punto è meramente economico.
Famiglia in cui 2 lavorano e uno si trasferisce:
Possibilità 1) uno dei 2 si licenzia per seguire l'altro risultato (senza contare costi di trasloco, danno "sociale" da sradicamento e menate varie) la famiglia perde un'entrata in percentuale variabile dal 50 al 40 % (ipotizzando che gli stipendi siano più o meno uguali o che guadagni di più quello che si trasferisce).
Possibilità 2: si vive separati, il che significa (tralasciando il fatto che se magari mi sposo lo faccio perché voglio vivere con la persona che sposo e che magari se faccio figli voglio anche viverci insieme) ma a questo punto raddoppiano le spese fisse.
ora quando si è assunti in un'azienda, non a caso, nella lettera di assunzione è specificata la sede di lavoro, che è uno degli elementi di contrattazione cosi come la retribuzione e altre variabili. A seconda del contratto nazionale a cui si fa riferimento e dell'inquadramento esistono dei vincoli al cambio della sede di lavoro. Fino a un certo inquadramento per essere trasferiti è necessario il consenso del dipendente.
Ora il trucchetto fatto dalle aziende per agirare la normativa è quello di chidere la sede di lavoro... ma di trucchetto per agirare i contratti si tratta.
Qui non è un problema di privilegi, ma di diritti... I privilegi casomai sono quelli di chi vuole scaricare il rischio di impresa sui lavoratori...

Hudlok
18th December 2007, 15:41
la wind non è italiana ma fa lo stesso, paga le tasse in italia, l'esatto contrario di valentino rossi, che paga le tasse in inghilterra essendo italiano

i


ragiona ragiona dai ragiona su dai provaci! :sneer:

cmq pel' resto hai ragione.

bakunin
18th December 2007, 16:06
Così, a occhio, tu non hai mai nemmeno dato una lettura veloce al CCNL delle TLC.
Ti dirò di più, a occhio sembra quasi che tu non abbia capito/letto la logica, la meccanica e le modalità dell'operazione. Mi sembra il discorsetto imparato a memoria in facoltà, quella di BISNISS END MANEIGMENT, peccato che con il caso in esame non centri una benemerita minchia.
Per farla breve (c'è anche scritto nel link), l'azienda non ha esportato MAI nessuno straccio di piano industriale. Non esiste un piano industriale, perchè unitamente al trasferimento di massa di centinaia di lavoratori è prevista anche una destrutturazione delle attività. L'azienda Wind non sta trasferendo perchè vuole dimostrarsi snella e dinamica, l'azienda Wind si sta *svuotando* di contenuti per essere venduta a un tozzo di pane dalla proprietà egiziana che pensava di aver trovato un facile recipiente di espansione.
Il discorso sarebbe molto lungo e probabilmente noioso, abbi la decenza di avere rispetto per chi sta svolgendo il proprio lavoro in modo puntuale e con standard di eccellenza altissimi (come confermato dai numeri esportati dall'azienda stessa) e di non venire qui a fare il docente di New Economy sulle spalle altrui.

Edit: dato che sembra nessuno abbia letto il link, cerco di esprimermi con parole semplici. Non che debba giustificarmi con chicchessia, ho semplicemente chiesto di diffondere il pezzo: l'azienda *non intende espandersi*, l'azienda non ha esportato *nessun piano industriale* nemmeno al tavolo ministeriale, l'azienda *non ha fornito nessuna logica organizzativa* per motivare lo spostamento. Questi si chiamano licenziamenti mascherati, l'azienda non intende reinvestire nulla, ma solo entrare in modalità esubero del personale SENZA AVERNE I REQUISITI come previsto dai termini di legge. Quegli stessi termini di legge che permettono una politica del genere. Semplicemente, aggirando la legge, si taglia il personale senza alcuna motivazione ne logica, ne organizzativa, ne economica.

ho due amiche che lavorano con 3 e tiscali, so bene come sono trattate a livello di stipendio e di contratto. sono laureate ma una lavandaia è trattata meglio. questo è l'ultimo anello della catena, un amico è sistemista tiscali... lo trattano un po meglio... ma vabè non è questo il punto, so bene che per i lavori di questo tipo, a meno che non sei a un certo livello, non ti conviene trasferirti (non tutti possono/vogliono cambiare casa, anche se in generale per la casa milano ha un prezzo piu alto della casa a roma)

in pratica mi vuoi far credere che la wind si trasferisce per fare un dispetto ai propri dipendenti.

ecco cosa leggo io: un'azienda estera rischia i propri capitali in italia, per cercare un profitto, assume 500 persone a milano, le fa lavorare per tot anni...
cosa chiedono i suoi lavoratori? di essere sistemati per la vita! con tutto il rispetto, solo in italia si chiede a un'azienda un vincolo cosi grosso con i propri lavoratori... impariamo da canada, usa, inghilterra... li se un lavoratore non gira è fuori dai coglioni in una settimana... e la disoccupazione è al 6-10%

sapete perche i call center li mettono al sud (in particolare nel cagliaritano sono concentrati quasi tutti, 3, tiscali, vodafone, infostrada)? perche ci sono tanti disoccupati laureati e disperati che si accontentano di quel lavoro

stampatevi in testa questa frase: la protezione del lavoratore è un costo extra per l'azienda, che l'azienda scarica sul consumatore, va a finire che ci perdono tutti (consumatore, lavoratore, azienda)

jamino
18th December 2007, 16:13
ho due amiche che lavorano con 3 e tiscali, so bene come sono trattate a livello di stipendio e di contratto. sono laureate ma una lavandaia è trattata meglio. questo è l'ultimo anello della catena, un amico è sistemista tiscali... lo trattano un po meglio... ma vabè non è questo il punto, so bene che per i lavori di questo tipo, a meno che non sei a un certo livello, non ti conviene trasferirti (non tutti possono/vogliono cambiare casa, anche se in generale per la casa milano ha un prezzo piu alto della casa a roma)

in pratica mi vuoi far credere che la wind si trasferisce per fare un dispetto ai propri dipendenti.

ecco cosa leggo io: un'azienda estera rischia i propri capitali in italia, per cercare un profitto, assume 500 persone a milano, le fa lavorare per tot anni...
cosa chiedono i suoi lavoratori? di essere sistemati per la vita! con tutto il rispetto, solo in italia si chiede a un'azienda un vincolo cosi grosso con i propri lavoratori... impariamo da canada, usa, inghilterra... li se un lavoratore non gira è fuori dai coglioni in una settimana... e la disoccupazione è al 6-10%

sapete perche i call center li mettono al sud (in particolare nel cagliaritano sono concentrati quasi tutti, 3, tiscali, vodafone, infostrada)? perche ci sono tanti disoccupati laureati e disperati che si accontentano di quel lavoro

stampatevi in testa questa frase: la protezione del lavoratore è un costo extra per l'azienda, che l'azienda scarica sul consumatore, va a finire che ci perdono tutti (consumatore, lavoratore, azienda)

No la protezione del lavoratore è una conquista di civiltà e un'investimento per l'azienda, che è cosa ben diversa.
Far credere che la protezione del lavoratore è un costo sociale (quando in realtà è esattamente l'opposto) è quello che un tempo venva chiamata "falsa coscienza" ovverosia mistificare la realtà.
Quello a cui stiamo andando incontro è un imbarbarimento completo dei rapporti di lavoro nel nome del dio profitto (dei pochi a scapito dei molti).
Il vero costo sociale è quello che si determina in una sociatà in cui sempre più persone vivono in condizione di incertezza lavorativa e quindi esistenziale.

Estrema
18th December 2007, 16:19
stampatevi in testa questa frase: la protezione del lavoratore è un costo extra per l'azienda, che l'azienda scarica sul consumatore, va a finire che ci perdono tutti (consumatore, lavoratore, azienda)
finche in italia il lavoratore sarà considerato come un costo non solo nel conto economico le aziende saranno sepre a livello di paese in viadi svilppo; il lavoratore è una risorsa per l'azienda e un uomo chiamato Henry Ford l'aveva capito quai 100 anni fa:nod:

Karidi
18th December 2007, 16:42
ho due amiche che lavorano con 3 e tiscali, so bene come sono trattate a livello di stipendio e di contratto. sono laureate ma una lavandaia è trattata meglio. questo è l'ultimo anello della catena, un amico è sistemista tiscali... lo trattano un po meglio... ma vabè non è questo il punto, so bene che per i lavori di questo tipo, a meno che non sei a un certo livello, non ti conviene trasferirti (non tutti possono/vogliono cambiare casa, anche se in generale per la casa milano ha un prezzo piu alto della casa a roma)

in pratica mi vuoi far credere che la wind si trasferisce per fare un dispetto ai propri dipendenti.

ecco cosa leggo io: un'azienda estera rischia i propri capitali in italia, per cercare un profitto, assume 500 persone a milano, le fa lavorare per tot anni...
cosa chiedono i suoi lavoratori? di essere sistemati per la vita! con tutto il rispetto, solo in italia si chiede a un'azienda un vincolo cosi grosso con i propri lavoratori... impariamo da canada, usa, inghilterra... li se un lavoratore non gira è fuori dai coglioni in una settimana... e la disoccupazione è al 6-10%

sapete perche i call center li mettono al sud (in particolare nel cagliaritano sono concentrati quasi tutti, 3, tiscali, vodafone, infostrada)? perche ci sono tanti disoccupati laureati e disperati che si accontentano di quel lavoro

stampatevi in testa questa frase: la protezione del lavoratore è un costo extra per l'azienda, che l'azienda scarica sul consumatore, va a finire che ci perdono tutti (consumatore, lavoratore, azienda)

Scusami ma stai farneticando.

Wind, non è in fase di sviluppo, ma in fase di accorpazione o vendita con la stessa H3G si vocifera

Poi sui CALLCenter, anche qui vaneggi, i + grossi sono a Milano seguiti da Pisa Bologna, Napoli, Roma, Cagliari quelli generici, gli specialistici, tipo per la MNP e i servizi a valore aggiunto sono a Milano.
Gli IVR sono territorialmente, a Milano, Pisa, Bologna.

Altra frase non è da commentare nemmeno, se i lavoratori non fossero tutelati contrattualmente, si tornerebbe ai servi della Gleba.

Ti racconto un altra cosa, le Società di TLC stanno vendendo i loro IT a grossi carrier esterni e si tengono solo chi ha divisioni di controllo direttamente sotto il proprio cappello, come impone la SARBOX, legge statunitense dopo il crollo WORLDCOM e ELRON.

bakunin
18th December 2007, 17:24
Scusami ma stai farneticando.
Wind, non è in fase di sviluppo, ma in fase di accorpazione o vendita con la stessa H3G si vocifera
Poi sui CALLCenter, anche qui vaneggi, i + grossi sono a Milano seguiti da Pisa Bologna, Napoli, Roma, Cagliari quelli generici, gli specialistici, tipo per la MNP e i servizi a valore aggiunto sono a Milano.
Gli IVR sono territorialmente, a Milano, Pisa, Bologna.
Altra frase non è da commentare nemmeno, se i lavoratori non fossero tutelati contrattualmente, si tornerebbe ai servi della Gleba.
Ti racconto un altra cosa, le Società di TLC stanno vendendo i loro IT a grossi carrier esterni e si tengono solo chi ha divisioni di controllo direttamente sotto il proprio cappello, come impone la SARBOX, legge statunitense dopo il crollo WORLDCOM e ELRON.

non cambia nulla, l'azienda fa delle scelte (che sia in espansione o in taglio del personale) e se un sistema le frena diventa un ostacolo o un costo. che cade sul consumatore o sulla soppravvivenza dell'azienda.

i call center meno referenziati sono al centro sud, e come numero di occupati cagliari è ai primi posti.. ora mi faccio dare i dati da quest'amica che ci lavora e me ne aveva parlato

poi attenzione, non dico che il lavoratore non va tutelato, dico solo che l'azienda deve poter avere le condizioni ideali per sopravvivere o crescere. in canada ad esempio non c'è un freno al licenziamento... da una settimana all'altra sei a spasso, pero la disoccupazione è al 6%, i salari sono tre volte i nostri, il potere d'acquisto medio è di molto superiore... se vieni licenziato hai un sussidio lunghissimo, non sei mai sul lastrico. c'è qualcosa che non va nel NOSTRO sistema, e il modo di risolverlo non è certo proteggere il posto fisso, visto che in tutta europa e nell'occidente liberale non c'è nessun'altra nazione che ha piu dipendenti a tempo indeterminato dell'italia.... e noi li vogliamo pèroteggere e aumentare....

il discorso di jamino mi ricorda giordano o bertinotti. ma per favore io non parlo di lotta di classe... io parlo di aumentare l'efficenza di un sistema ingessato, che guarda al breve periodo (contentin da 100€ al mese sullo stipendio) senza pensare al futuro dei prossimi dieci anni, senza contromisure strutturali

Kuroko
18th December 2007, 17:31
Dai Robè che ci si prende qualche birretta insieme la sera :sneer:

jamino
18th December 2007, 17:38
.
il discorso di jamino mi ricorda giordano o bertinotti. ma per favore io non parlo di lotta di classe... io parlo di aumentare l'efficenza di un sistema ingessato, che guarda al breve periodo (contentin da 100€ al mese sullo stipendio) senza pensare al futuro dei prossimi dieci anni, senza contromisure strutturali

vedi il problema di questo paese (culturlamente povero e succube) è che ormai se si parla di diritti dei lavoratori si è etichettati come comunisti....
L'efficenza del sistema ingessato, come la chiami tu, è un'altro esempio di falsa coscienza..

Perché non si capisce mai il motivo per cui questa efficienza dovrebbe essere sempre ricercata sulle spalle della parte più debole del mercato del lavoro, ossia dei lavoratori.

Questo modello della deregulation totale del mercato del lavoro, che come sempre in maniera provinciale da noi arriva con 15 anni di ritardo, non funziona...
negli stati uniti, paese in cui regna sovrano questo modello, la gente campa sul rifinanziamento dei mutui e sul credito al consumo. La media dei lavoratori americani (cfr rifikn) spende il 120% di quanto guadagnano ogni anno.. Dimmi quanto può durare un modello di sviluppo basato su questi meccanismi?

Per questo sei tu che guardi al breve perido, ossia al riposizionamento nell'immediato della singola azienda e ai potenziali vantaggi per alcuni lavoratori(per altro basati sugli svantaggi per molti altri), senza porsi il problema del lungo periodo, ne in termini economici ne in termini sociali.

Karidi
18th December 2007, 17:44
non cambia nulla, l'azienda fa delle scelte (che sia in espansione o in taglio del personale) e se un sistema le frena diventa un ostacolo o un costo. che cade sul consumatore o sulla soppravvivenza dell'azienda.
i call center meno referenziati sono al centro sud, e come numero di occupati cagliari è ai primi posti.. ora mi faccio dare i dati da quest'amica che ci lavora e me ne aveva parlato
poi attenzione, non dico che il lavoratore non va tutelato, dico solo che l'azienda deve poter avere le condizioni ideali per sopravvivere o crescere. in canada ad esempio non c'è un freno al licenziamento... da una settimana all'altra sei a spasso, pero la disoccupazione è al 6%, i salari sono tre volte i nostri, il potere d'acquisto medio è di molto superiore... se vieni licenziato hai un sussidio lunghissimo, non sei mai sul lastrico. c'è qualcosa che non va nel NOSTRO sistema, e il modo di risolverlo non è certo proteggere il posto fisso, visto che in tutta europa e nell'occidente liberale non c'è nessun'altra nazione che ha piu dipendenti a tempo indeterminato dell'italia.... e noi li vogliamo pèroteggere e aumentare....
il discorso di jamino mi ricorda giordano o bertinotti. ma per favore io non parlo di lotta di classe... io parlo di aumentare l'efficenza di un sistema ingessato, che guarda al breve periodo (contentin da 100€ al mese sullo stipendio) senza pensare al futuro dei prossimi dieci anni, senza contromisure strutturali


Si ma sei in Italia non in Canada, hanno tentato con il modello della Flessibilità del lavoro, a Tempo, solo che si sono dimenticati una cosa....i lavoratori con contratti a tempo dovrebbero essere retruiti maggiormente di un lavoratore a TI, in realtà è successo che non ci sono assunzioni e quelli interinali hanno lo stipendio da fame e nemmeno la sicurezza del lavoro.

Ecco il problema di fondo, le intenzioni ci sono poi in Italia vige la legge del te lo picchio il + profondo possibile.

Se Wind vuole trasferire, deve non licenziare, ma pagare 2 anni di stipendio + una buona uscita a chi non vuole trasferirsi.

Aphofis
18th December 2007, 17:51
Si ma sei in Italia non in Canada, hanno tentato con il modello della Flessibilità del lavoro, a Tempo, solo che si sono dimenticati una cosa....i lavoratori con contratti a tempo dovrebbero essere retruiti maggiormente di un lavoratore a TI, in realtà è successo che non ci sono assunzioni e quelli interinali hanno lo stipendio da fame e nemmeno la sicurezza del lavoro.
Ecco il problema di fondo, le intenzioni ci sono poi in Italia vige la legge del te lo picchio il + profondo possibile.
Se Wind vuole trasferire, deve non licenziare, ma pagare 2 anni di stipendio + una buona uscita a chi non vuole trasferirsi.

scusa ma

http://www.lamarmottacheconfezionavalacioccolata.it/marmotta.gif

Karidi
18th December 2007, 17:53
scusa ma
http://www.lamarmottacheconfezionavalacioccolata.it/marmotta.gif

E' la prassi che usano le grandi aziende (NON in regime FALLIMENTARE) per levare dai maroni la gente,in modo indolore....se si è in esubero.

Il licenziamento di un lavoratore non consenziente sopra i 15 dipendenti ...porterebbe a cause sindacali pagamenti di spese legali, multe, danni stessi alle persone + arretrati e il reintegro immediato di questi, + i danni di immagine.

Quindi un costo di molto maggiore, in questo caso si trova un accordo con i lavoratori, pagandogli un TOT di mensilità 1 o 2 anni, + un eventuale buona uscita, per le loro dimissioni volontarie.

Non è fantascienza o Marmotta che confeziona Cioccolata, è la realtà, utilizzata uno dei metodi per indicarti la porta oltre all'altro ma non adottabile per le masse, che è quello di metterti a fare lavori di merda finche non dai le dimissioni perchè hai trovato un altro lavoro.

Kappa
18th December 2007, 17:56
Mi spiace molto, ma al di là della solidarietà non mi sento di gridare allo scandalo.

BlackCOSO
18th December 2007, 17:58
Leggete l'ultima frase di jarsil , poiche e realta' e non fantasticherie o leggi ipotetiche o cazzate da sindacato...

Se un azienda si trasferisce , o accetti o accetti , non e obblogatorio fornire aumenti salariali o sorte di " rimborsi "

Non per dire sempre le solite cazzate , ma quando c'e stata l'ultima fusione fra 2 colossi bancari , un buon 35-30% fu trasferito da torino a Milano , ci sono stati numerosi scioperi , ma a quanto mi risulta; inutili , la maggior parte per rimanere a torino ha chiesto di andare a lavorare in filiale , ma le richieste erano troppe quando di posti nelle filiali ce n'erano si e no 40 ...., i " pezzi " grossi rimasti fedeli alla vecchia " politica " per essersi ribellati a questo insulso trasferimento , hanno ottenuto trasferimenti " obbligatori " , in posti come Egitto , Slovenia ecc...:rotfl::rotfl: , alcuni si sono anche licenziati visto lo sclero.....
Certo e che nessuno ti dice di piegarti a 90° , ma fare la guerra all'azienda non porta mai giovamento...

edit:

cmq randolko se lavori li mi spiace :/

Karidi
18th December 2007, 18:05
Leggete l'ultima frase di jarsil , poiche e realta' e non fantasticherie o leggi ipotetiche o cazzate da sindacato...
Se un azienda si trasferisce , o accetti o accetti , non e obblogatorio fornire aumenti salariali o sorte di " rimborsi "
Non per dire sempre le solite cazzate , ma quando c'e stata l'ultima fusione fra 2 colossi bancari , un buon 35-30% fu trasferito da torino a Milano , ci sono stati numerosi scioperi , ma a quanto mi risulta; inutili , la maggior parte per rimanere a torino ha chiesto di andare a lavorare in filiale , ma le richieste erano troppe quando di posti nelle filiali ce n'erano si e no 40 ...., i " pezzi " grossi rimasti fedeli alla vecchia " politica " per essersi ribellati a questo insulso trasferimento , hanno ottenuto trasferimenti " obbligatori " , in posti come Egitto , Slovenia ecc...:rotfl::rotfl: , alcuni si sono anche licenziati visto lo sclero.....
Certo e che nessuno ti dice di piegarti a 90° , ma fare la guerra all'azienda non porta mai giovamento...
edit:
cmq randolko se lavori li mi spiace :/
Si ma non può farlo di punto in bianco, così perchè si sveglia di farlo quella mattina, deve avere un piano, e valutare l'adesione e anche un eventuale bonus per chi si trasferisce, i lavoratori non sono le scrivanie che porti da una parte all'altra.
Poi per una azienda TLC, immagino che la gente chiave i possessori di KnowOut verranno unti per bene, gli altri vige la legge "tutti sono utile, nessuno è indispensabile", pertanto ho ti trasferisci o buona uscita e fuori dagli zebedei.

UHM Roma ci andrei subito :D

BlackCOSO
18th December 2007, 18:12
Si ma non può farlo di punto in bianco, così perchè si sveglia di farlo quella mattina, deve avere un piano, e valutare l'adesione e anche un eventuale bonus per chi si trasferisce, i lavoratori non sono le scrivanie che porti da una parte all'altra.
Poi per una azienda TLC, immagino che la gente chiave i possessori di KnowOut verranno unti per bene, gli altri vige la legge "tutti sono utile, nessuno è indispensabile", pertanto ho ti trasferisci o buona uscita e fuori dagli zebedei.

No non puo farlo il giorno dopo direi..:sneer: .ma a quanto ho visto basta 1-2 mesi di avviso , le motivazioni obbligatorie o meno di questo trasferimento non cambiano il cmq disagio provocato..
Ecco l'adesione non esiste karidi , hanno trasferito quasi tutti impiegati di " sede " e una parte dell'IT , non gente nelle filiali , non mettono su una trattativa , ma un avviso di trasferimento che e ben diverso , qualcuno ha ottenuto una buona uscita ed e andato in pensione , altri hanno preso la buona uscita e si sono licenziati ,altri hanno chiesto di andare in filiale , ma come da molte parti :nod: , lavorano realmente in 30 e 400 so dirigenti , un dirigente non e piazzabile in una filiale ne tanto meno declassabile :D, sta di fatto che alla fine il trasferimento o i trasferimenti ci sono stati....2-3 palazzi interi solo in centro adesso sono vuoti , erano in affitto ( a quanto so' )..., chi ha accettato di fare da spoletta Torino-milano , sentendo chi conoscevo , non ha ottenuto ne rimborsi ne aumenti.

questo non vuol dire che io sia d'accordo , mi gira il cazzo ugualmente perche potrebbe capitare a me ed altri , ma sinceramente visto che per vivere ho bisogno di soldi , al posto di scioperare per 3 settimane , mi cerco un altro lavoro..

Karidi
18th December 2007, 18:19
No non puo farlo il giorno dopo direi..:sneer: .ma a quanto ho visto basta 1-2 mesi di avviso , le motivazioni obbligatorie o meno di questo trasferimento non cambiano il cmq disagio provocato..
Ecco l'adesione non esiste karidi , hanno trasferito quasi tutti impiegati di " sede " e una parte dell'IT , non gente nelle filiali , non mettono su una trattativa , ma un avviso di trasferimento che e ben diverso , qualcuno ha ottenuto una buona uscita ed e andato in pensione , altri hanno preso la buona uscita e si sono licenziati ,altri hanno chiesto di andare in filiale , ma come da molte parti :nod: , lavorano realmente in 30 e 400 so dirigenti , un dirigente non e piazzabile in una filiale ne tanto meno declassabile :D, sta di fatto che alla fine il trasferimento o i trasferimenti ci sono stati....2-3 palazzi interi solo in centro adesso sono vuoti , erano in affitto ( a quanto so' )..., chi ha accettato di fare da spoletta Torino-milano , sentendo chi conoscevo , non ha ottenuto ne rimborsi ne aumenti.
questo non vuol dire che io sia d'accordo , mi gira il cazzo ugualmente perche potrebbe capitare a me ed altri , ma sinceramente visto che per vivere ho bisogno di soldi , al posto di scioperare per 3 settimane , mi cerco un altro lavoro..

I Dirigenti sono i primi a saltare, i rischi del contratto.

Vedi che come ho detto io, ti fanno rilasciare le dimissioni se non vuoi dopo una buona uscita e 1 o 2 anni di mensilità........in caso accetti il trasferimento stai tranquillo che non lo fai gratis ma qualcosina porti a casa visto che sono quelli che hanno una certa rilevanza e quindi nei punti chiavi.

E' come una bilancia pareggiano il mio malumore con una trasferta fuori busta, essendo assunto a Milano, per loro non è tassata e a te torna il sorriso in euro..la pecugna muove il mondo e i culi :D

Estrema
18th December 2007, 18:31
il discorso di jamino mi ricorda giordano o bertinotti. ma per favore

bhè è Jamino eh:sneer:

bakunin
18th December 2007, 18:35
...e allora concordano in molti col mio discorso... ok


vedi il problema di questo paese (culturlamente povero e succube) è che ormai se si parla di diritti dei lavoratori si è etichettati come comunisti....
L'efficenza del sistema ingessato, come la chiami tu, è un'altro esempio di falsa coscienza..
Perché non si capisce mai il motivo per cui questa efficienza dovrebbe essere sempre ricercata sulle spalle della parte più debole del mercato del lavoro, ossia dei lavoratori.
Questo modello della deregulation totale del mercato del lavoro, che come sempre in maniera provinciale da noi arriva con 15 anni di ritardo, non funziona...
negli stati uniti, paese in cui regna sovrano questo modello, la gente campa sul rifinanziamento dei mutui e sul credito al consumo. La media dei lavoratori americani (cfr rifikn) spende il 120% di quanto guadagnano ogni anno.. Dimmi quanto può durare un modello di sviluppo basato su questi meccanismi?
Per questo sei tu che guardi al breve perido, ossia al riposizionamento nell'immediato della singola azienda e ai potenziali vantaggi per alcuni lavoratori(per altro basati sugli svantaggi per molti altri), senza porsi il problema del lungo periodo, ne in termini economici ne in termini sociali.

ehhh gli stati uniti, lungi da me considerarlo il sistema perfetto, nel 2006 hanno speso 507 miliardi di dollari in spese militari, la metà delle spese mondiali in armamenti... ma si puo??

il paragone con gli usa non si puo fare su questo piano senza considerare tutto, neanche col canada, noi possiamo rapportarci con le dovute cautele a francia, spagna e germania... pero guarda caso abbiamo il numero di lavoratori a tempo determinato inferiore a loro...

dato 2004. numero di precari:
Germania oltre 6 milioni di precari
Regno Unito ( 5 milioni 814 mila 500),
Francia (quasi 3 milioni),
Italia (2 milioni 486 mila 900)
Spagna (un milione 208 mila 500 lavoratori)

siamo in linea se li consideriamo in valore assoluto, ma non è questo il punto... il punto non sono neanche gli ammortizzatori sociali per il periodo di passaggio da un lavoro all'altro... che in italia ci sono e funzionano (forse sono anche un tantino abusati)
il punto è il potere d'acquisto dei salari
gli interventi possibili sono molti, non è mica vero che ricadono sulle spalle dei poveri... quante volte ho detto su questa board che i notai li eliminerei come categoria? che eliminerei la maggior parte delle funzioni di un avvocato? non parliamo del pubblico impiego... vabe il discorso è troppo lungo e ci porta OT

ps per karidi: lo dissi prima delle elezioni di prodi e qui lo ripeto, uno dei motivi per cui diedi fiducia a prodi è che disse di dover ritoccare la legge 30 a favore dei contratti a tempo determinato, che devono diventare piu svantaggiosi e onerosi per l'impresa a favore di quelli a tempo ind.
è una promessa che ancora non ha mantenuto, ma questo è un'altro discorso

Estrema
18th December 2007, 18:37
Leggete l'ultima frase di jarsil , poiche e realta' e non fantasticherie o leggi ipotetiche o cazzate da sindacato...

Se un azienda si trasferisce , o accetti o accetti , non e obblogatorio fornire aumenti salariali o sorte di " rimborsi "

Non per dire sempre le solite cazzate , ma quando c'e stata l'ultima fusione fra 2 colossi bancari , un buon 35-30% fu trasferito da torino a Milano , ci sono stati numerosi scioperi , ma a quanto mi risulta; inutili , la maggior parte per rimanere a torino ha chiesto di andare a lavorare in filiale , ma le richieste erano troppe quando di posti nelle filiali ce n'erano si e no 40 ...., i " pezzi " grossi rimasti fedeli alla vecchia " politica " per essersi ribellati a questo insulso trasferimento , hanno ottenuto trasferimenti " obbligatori " , in posti come Egitto , Slovenia ecc...:rotfl::rotfl: , alcuni si sono anche licenziati visto lo sclero.....
Certo e che nessuno ti dice di piegarti a 90° , ma fare la guerra all'azienda non porta mai giovamento...

edit:

cmq randolko se lavori li mi spiace :/se parli di Intesa san Paolo però un mio amico da Perugia( era in Intesa) l'han trasferito a Milano ma è passato di livello andando ad occuppare a 36 anni l'ultimo livello di Quadro, e a lui gli avevan dato la scelta o ti vndiamo con la filiale o cambi; cosi pure ad un altro mio amico ( tra Unicredit e banca di roma) solo che lui ha detto no ed è stato venduto insieme alla filiale.:nod:


Con le Banche non ce rimetti mai basta vedere l'ultimo aumento di contratto ben 280 euri in più al mese se pur spalmati su 3 anni.

Karidi
18th December 2007, 18:40
ps per karidi: lo dissi prima delle elezioni di prodi e qui lo ripeto, uno dei motivi per cui diedi fiducia a prodi è che disse di dover ritoccare la legge 30 a favore dei contratti a tempo determinato, che devono diventare piu svantaggiosi e onerosi per l'impresa a favore di quelli a tempo ind.
è una promessa che ancora non ha mantenuto, ma questo è un'altro discorso

Ok, per non metterla in politica, ma cmq è il concetto che ho espresso io.

Randolk
18th December 2007, 18:42
KnowOut

:gha:

"Sapere Fuori"? :gha:

L'azienda sta dando incentivi per andarsene, altro che marmotta e cioccolato. 2, anche 3 anni di stipendio. Ma non è questo il problema, il problema è (come già scritto) che non esistono le motivazioni per il trasferimento. E, se esistono, l'azienda non le esporta al sindacato ma va al braccio di ferro, creando una situazione di conflitto.
Poi ci stanno mille altre disquisizioni, come il progressivo svuotare di contenuti e skill professionali il territorio milanese e lombardo in generale, non solo da parte di Wind. Per questo parlavo di apripista.

Karidi
18th December 2007, 18:46
:gha:
"Sapere Fuori"? :gha:
L'azienda sta dando incentivi per andarsene, altro che marmotta e cioccolato. 2, anche 3 anni di stipendio. Ma non è questo il problema, il problema è (come già scritto) che non esistono le motivazioni per il trasferimento. E, se esistono, l'azienda non le esporta al sindacato ma va al braccio di ferro, creando una situazione di conflitto.
Poi ci stanno mille altre disquisizioni, come il progressivo svuotare di contenuti e skill professionali il territorio milanese e lombardo in generale, non solo da parte di Wind. Per questo parlavo di apripista.

Ops segato è Know How -.-

Cmq t'ho CVD, discorso buona uscita e annualità.

beh l'altra soluzione al trasferimento è la vendità dell'IT ai vari Ericsson, IBM, Accenture etc.etc. come stanno facendo in molti.

bakunin
18th December 2007, 18:55
:gha:
"Sapere Fuori"? :gha:
L'azienda sta dando incentivi per andarsene, altro che marmotta e cioccolato. 2, anche 3 anni di stipendio. Ma non è questo il problema, il problema è (come già scritto) che non esistono le motivazioni per il trasferimento. E, se esistono, l'azienda non le esporta al sindacato ma va al braccio di ferro, creando una situazione di conflitto.
Poi ci stanno mille altre disquisizioni, come il progressivo svuotare di contenuti e skill professionali il territorio milanese e lombardo in generale, non solo da parte di Wind. Per questo parlavo di apripista.


...

permetti allora di fare due conti, mettiamo un lavoratore che sta da 5 anni in wind... e gli offrono 2 anni di stipendio per andarsene...

se era al quinto livello (950€ netti in busta), esce con:
6000€ di tfr
26400€ di buonuscita
5000€ di disoccupazione i sei mesi successivi (80% dello stipendio)

capisco che non è divertente perdere il lavoro, però con 37k non sei sul lastrico, hai il tempo di cercare un lavoro equivalente... non stai 3 anni con le mani in mano dai

Karidi
18th December 2007, 19:01
...

permetti allora di fare due conti, mettiamo un lavoratore che sta da 5 anni in wind... e gli offrono 2 anni di stipendio per andarsene...

se era al quinto livello (950€ netti in busta), esce con:
6000€ di tfr
26400€ di buonuscita
5000€ di disoccupazione i sei mesi successivi (80% dello stipendio)

capisco che non è divertente perdere il lavoro, però con 37k non sei sul lastrico, hai il tempo di cercare un lavoro equivalente... non stai 3 anni con le mani in mano dai

Baku
quando accetti la buona uscita, devi dare le dimissioni volontarie, quindi non so se ti danno anche il sussidio per la disoccupazione.

bakunin
18th December 2007, 19:16
Baku
quando accetti la buona uscita, devi dare le dimissioni volontarie, quindi non so se ti danno anche il sussidio per la disoccupazione.

doh non è licenziamento? e allora nada disoccupazione da subito, però è comunque una formalità, basta farti assumere per due mesi con qualsiasi contratto e farti licenziare per averne diritto, o un lavoro a tempo det di durata minima due mesi

Karidi
18th December 2007, 19:18
doh non è licenziamento? e allora nada disoccupazione

No praticamente con questo metodo ti chiedono di dare le dimissioni volontarie dietro compenso ;)

Mosaik
19th December 2007, 00:04
Temo che la risposta che vi darebbero sui costi possa essere anche una cosa del tipo "La nostra sede di milano ci costa XXX€ di affitto a Roma abbiamo un sede che ha n posti liberi quindi il guadagno sta qui... oppure che a Roma le sedi costano meno"...
Effettivamente mi fa un po' sorridere che un'azienda di telecomunicazione non implementi sistemi di telelavoro...

Purtroppo pero' ci si puo' fare poco :(

P.S.:Rand io ho un'amica che lavora in Wind a Roma se vuoi te la presento :look:

Aphofis
19th December 2007, 10:16
:gha:
"Sapere Fuori"? :gha:
L'azienda sta dando incentivi per andarsene, altro che marmotta e cioccolato. 2, anche 3 anni di stipendio..

:eek:
Porca troia e allora che azzo vi lamentate....
l'azienda vi da 2-3 anni di stipendio in attesa di un altro lavoro...
Sono con l'azienda o ti trasferisci o accetti i soldi e fuori dai coglioni ....
Io mi sono trasferito da Milano a Roma con la mia ragazza e in 10 mesi con praticamente un cazzo in tasca, ho comprato casa, lavoro per una buonissima società (che ho trovato a Roma)


Ma non è questo il problema, il problema è (come già scritto) che non esistono le motivazioni per il trasferimento. E, se esistono, l'azienda non le esporta al sindacato ma va al braccio di ferro, creando una situazione di conflitto.
Poi ci stanno mille altre disquisizioni, come il progressivo svuotare di contenuti e skill professionali il territorio milanese e lombardo in generale, non solo da parte di Wind. Per questo parlavo di apripista

Ma saranno anche cazzi aziendali, se Wind decide cosi saranno anche cazzi suoi, tu sei un dipendente non un azionista, la società decide tu ti adegui o te ne vai ... punto

jamino
19th December 2007, 10:28
:eek:
Porca troia e allora che azzo vi lamentate....
l'azienda vi da 2-3 anni di stipendio in attesa di un altro lavoro...
Sono con l'azienda o ti trasferisci o accetti i soldi e fuori dai coglioni ....
Io mi sono trasferito da Milano a Roma con la mia ragazza e in 10 mesi con praticamente un cazzo in tasca, ho comprato casa, lavoro per una buonissima società (che ho trovato a Roma)
Ma saranno anche cazzi aziendali, se Wind decide cosi saranno anche cazzi suoi, tu sei un dipendente non un azionista, la società decide tu ti adegui o te ne vai ... punto


Medioevo puro....

Guarda che quando un'azienda fa un contratto con te e tenuta a rispettarlo quanto te con l'azienda....

Quindi se tu hai sede Milano e il contratto collettivo nazionale della tua categoria dice che tu non puoi essere trasferito senza il tuo consenso l'azienda deve trattare...

Il fatto che tu ti sia potuto trasferire con la tua ragazza senza problemi mi fa piacere, ma non tutti sono nelle tue condizioni... Magari se la tua azienda si traferisce a Torino tra 7 anni quando hai anche un filgio e la tau donna a un buon alvoro a Roma ti rendi conto di cosa vuol dire il trasferimento di uno dei due...Una splendida opportunità di impoverirti o rischiare la separazione..

Avete una concezione barbara del mondo del lavoro, sembra che secondo voi le aziende fanno lavorare la gente per fargli un favore, mentre in realtà le aziende GUADAGNANO (giustamente per carità) prorpio perché i loro dipendenti lavorano..

Che ognuno faccia il suo mestiere, il lavoratore dia le sue competenze in cambio dello stipendio, l'azionista si gratti la pancia e abbia i dividenti azionari perchè si ASSUME il rischio imprenditoriale...

Così lo faccio anche io l'imprenditore, ci vuole una ceppa... il rischio imprenditoriale lo faccio assumere ai miei dipendenti e pace...

Mosaik
19th December 2007, 10:35
Avete una concezione barbara del mondo del lavoro, sembra che secondo voi le aziende fanno lavorare la gente per fargli un favore, mentre in realtà le aziende GUADAGNANO (giustamente per carità) prorpio perché i loro dipendenti lavorano..



Si Jami hai ragione ma ricorda anche il detto "Tutti sono importanti nessuno indispensabile" ..
Quindi o sei un vero genio (ma ce ne sono pochi) oppure l'azienda puo' guadagnare tranquillamente pure senza di te :)

Karidi
19th December 2007, 10:40
Si Jami hai ragione ma ricorda anche il detto "Tutti sono importanti nessuno indispensabile" ..
Quindi o sei un vero genio (ma ce ne sono pochi) oppure l'azienda puo' guadagnare tranquillamente pure senza di te :)

Poi per una azienda TLC, immagino che la gente chiave i possessori di Knowhow verranno unti per bene, gli altri vige la legge "tutti sono utili, nessuno è indispensabile", pertanto ho ti trasferisci o buona uscita e fuori dagli zebedei.
UHM Roma ci andrei subito :D


gne gne detto prima io :sneer::sneer:

jamino
19th December 2007, 10:42
Si Jami hai ragione ma ricorda anche il detto "Tutti sono importanti nessuno indispensabile" ..
Quindi o sei un vero genio (ma ce ne sono pochi) oppure l'azienda puo' guadagnare tranquillamente pure senza di te :)

Lo so Mosa, figurati, ma il punto è che il contratto (collettivo ed individuale) esiste proprio per tutelare il dipendende dallo strapotere (nello scontro tra un singolo e un'istituzione è evvio che l'istituzione è più potente) dell'azienda.
Quello che a me mi fa imbestialire è che se un'azienda per interessi suoi decide di rompere uno dei punti del contratto (la sede) per alcuni qui dentro è normale e dicono che è un suo diritto...

Ma manco per niente è un suo diritto.. Tanto è vero che offrono delle buone uscite come dice Randolk.

Il punto è che i lavoratori non sono scrivanie (come diceva se non sbaglio karidi) e non possono essere trattati come oggetti.

Karidi
19th December 2007, 10:52
Lo so Mosa, figurati, ma il punto è che il contratto (collettivo ed individuale) esiste proprio per tutelare il dipendende dallo strapotere (nello scontro tra un singolo e un'istituzione è evvio che l'istituzione è più potente) dell'azienda.
Quello che a me mi fa imbestialire è che se un'azienda per interessi suoi decide di rompere uno dei punti del contratto (la sede) per alcuni qui dentro è normale e dicono che è un suo diritto...

Ma manco per niente è un suo diritto.. Tanto è vero che offrono delle buone uscite come dice Randolk.

Il punto è che i lavoratori non sono scrivanie (come diceva se non sbaglio karidi) e non possono essere trattati come oggetti.

Assolutamente non può farlo senza un piano, approvato dai Sindacati interni (LOL, questi sono la farsa del nuovo millenio con quelli come CGIL e company, sono succubi della direzione)

Si sono io che ho detto che non sono scrivanie, come ho anche anticipato che davano indennizzi buoneuscite (supponendo), è una prassi usate da molte grosse aziende in crisi o in procinto di ridimensionamenti spostamenti, vedi Marconi, SistemiInformativi (gruppo IBM), Pharmacia poi diventata Pfizer Italia per citarne alcuni, ma la marmotta confeziona la cioccolata..

Il discorso è semplice secondo me anche il trasferimento non è una cosa così senza bilanciare il broncio dei lavoratori, faranno in modo di eliminare i rami secchi, come, semplice dandogli indenizzi e buone uscite o mettendoli a fare lavori di merda.
Quelli bravi gli daranno una specie di trasferta diaria per controbilanciare il loro scontento di un trasferimento ;)

Randolk
19th December 2007, 13:34
Ma saranno anche cazzi aziendali, se Wind decide cosi saranno anche cazzi suoi, tu sei un dipendente non un azionista, la società decide tu ti adegui o te ne vai ... punto

Ma pensa, io che credevo che la schiavitù fosse abolita da un paio di secoli almeno.
Torno alla mia piantagione di cotone.

Mosaik
19th December 2007, 13:47
Il punto è che i lavoratori non sono scrivanie (come diceva se non sbaglio karidi) e non possono essere trattati come oggetti.

Purtroppo in un mondo ideale sarebbe cosi'...
Ora come ora i dipendenti non sono altro che una voce sul bilancio ed un numero di matricola :rain:

Aphofis
19th December 2007, 13:59
Ma pensa, io che credevo che la schiavitù fosse abolita da un paio di secoli almeno.
Torno alla mia piantagione di cotone.


Non è un discorso di schiavitù, la società deve fare i SUOI interessi, tu sei li non per beneficenza ma perchè la società ha bisogno di te, se la società decide che deve trasferirsi, tu o la segui oppure ti da un buono uscita niente male, che deve dare di più scusa?
Perchè voi fate degli scioperi e v'impuntate deve stare li dove si trova ora? Non credo propio...

jamino
19th December 2007, 14:01
Purtroppo in un mondo ideale sarebbe cosi'...
Ora come ora i dipendenti non sono altro che una voce sul bilancio ed un numero di matricola :rain:

No non in un mondo ideale, in uno stato di diritto come si suppone sia il nostro ;)

jamino
19th December 2007, 14:03
Non è un discorso di schiavitù, la società deve fare i SUOI interessi, tu sei li non per beneficenza ma perchè la società ha bisogno di te, se la società decide che deve trasferirsi, tu o la segui oppure ti da un buono uscita niente male, che deve dare di più scusa?
Perchè voi fate degli scioperi e v'impuntate deve stare li dove si trova ora? Non credo propio...


Anche un rapinatore, un ladro un ricattatore devono fare i propri interessi......
Mica sono lì per benefcenza...

Peccato che esista una cosa che si chima diritto che serve proprio per far si che nella tulea dei propri interessi non si ledano gli interessi degli altri ;)

Aphofis
19th December 2007, 14:07
Anche un rapinatore, un ladro un ricattatore devono fare i propri interessi......
Mica sono lì per benefcenza...
Peccato che esista una cosa che si chima diritto che serve proprio per far si che nella tulea dei propri interessi non si ledano gli interessi degli altri ;)
jami e i 2/3 anni di stipendi + buona uscita cosa è?
capisco li avessero licenziati in tronco o accompagnati alla porta.... ma qua parliamo di un buono per trovare un altro lavoro, se poi come i politici sei legato alla poltrona e non la vuoi mollare è un altro discorso

jamino
19th December 2007, 14:30
jami e i 2/3 anni di stipendi + buona uscita cosa è?
capisco li avessero licenziati in tronco o accompagnati alla porta.... ma qua parliamo di un buono per trovare un altro lavoro, se poi come i politici sei legato alla poltrona e non la vuoi mollare è un altro discorso

Il punto è che 2 o 3 anni di stipendi sono un tempone. Se hai 25- 30 amnni il lavoro lo cerchi e magari lo trovi pure.. Se hai 40, 45 anni rischi di trovarti espulso dal mercato del lavoro, perché sopra una certa età le imprese non assumono più.

A volte ho la netta impressione che molte persone che intervengono su questo forum non riescano ad astrarsi da se stessi quando si aplra di questioni che riguardano la collettività.

Un padre di famiglia (o una madre di famiglia) quando supera i 40 anni o ha una professionalità saldissima e richiestissima dal mercato del lavoro oppure corre dei rischi serissimi di espulsione dal emrcato del lavoro, e a fronte di questi 2 o 3 anni di stipendio sono il nulla.

bakunin
19th December 2007, 16:03
Il punto è che 2 o 3 anni di stipendi sono un tempone. Se hai 25- 30 amnni il lavoro lo cerchi e magari lo trovi pure.. Se hai 40, 45 anni rischi di trovarti espulso dal mercato del lavoro, perché sopra una certa età le imprese non assumono più.
A volte ho la netta impressione che molte persone che intervengono su questo forum non riescano ad astrarsi da se stessi quando si aplra di questioni che riguardano la collettività.
Un padre di famiglia (o una madre di famiglia) quando supera i 40 anni o ha una professionalità saldissima e richiestissima dal mercato del lavoro oppure corre dei rischi serissimi di espulsione dal emrcato del lavoro, e a fronte di questi 2 o 3 anni di stipendio sono il nulla.

a me sembei tu fuori dal mondo....
ho visto padri di famiglia in cassintegrazione per 10 anni, che nel frattempo lavoravano in nero come manovali, ma non uno o due.... 500, se vuoi ti porto la lista

doppio stipendio ftw

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=68323
ecco l'effetto "espulsione" di cui parli, indotto dalla legge 30
non siamo piu al picco di disoccupazione dei primi anni 90

il problema in italia è il lavoro sommerso, l'evasione, lo scarso potere d'acquisto, e una miriade di inefficenze, sprechi, etc... i lavoratori hanno paura di perdere il lavoro perche non si riesce ad avere un margine di sicurezza e non ci si puo permettere un mese senza stipendio... il problema è diverso, va risolto in modo diverso, aggiungendo rigidità al mercato del lavoro diminuisci l'output di valore che crei... e i primi a risentirne sono i piani bassi

jamino
19th December 2007, 16:40
a me sembei tu fuori dal mondo....
ho visto padri di famiglia in cassintegrazione per 10 anni, che nel frattempo lavoravano in nero come manovali, ma non uno o due.... 500, se vuoi ti porto la lista
doppio stipendio ftw
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=68323
ecco l'effetto "espulsione" di cui parli, indotto dalla legge 30
non siamo piu al picco di disoccupazione dei primi anni 90
il problema in italia è il lavoro sommerso, l'evasione, lo scarso potere d'acquisto, e una miriade di inefficenze, sprechi, etc... i lavoratori hanno paura di perdere il lavoro perche non si riesce ad avere un margine di sicurezza e non ci si puo permettere un mese senza stipendio... il problema è diverso, va risolto in modo diverso, aggiungendo rigidità al mercato del lavoro diminuisci l'output di valore che crei... e i primi a risentirne sono i piani bassi

E certo in nero lavori...
MA quando parlo di lavoro parlo di lavoro regolare...

ma evidentemente sono strano io, hai ragione sono fuori dal mondo...

Il ragionamento normale è quello che fai tu:
E' giusto che le imprese facciano come gli pare perché tanto poi il lavoratore si becca 2 anni di stipendio e poi va a lavorare in nero (con relativa evasione fiscale sua e del suo datore di lavoro).

E' vero sono vecchio .. credo nello stato di diritto.

Karidi
19th December 2007, 16:49
a me sembei tu fuori dal mondo....
ho visto padri di famiglia in cassintegrazione per 10 anni, che nel frattempo lavoravano in nero come manovali, ma non uno o due.... 500, se vuoi ti porto la lista
doppio stipendio ftw
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=68323
ecco l'effetto "espulsione" di cui parli, indotto dalla legge 30
non siamo piu al picco di disoccupazione dei primi anni 90
il problema in italia è il lavoro sommerso, l'evasione, lo scarso potere d'acquisto, e una miriade di inefficenze, sprechi, etc... i lavoratori hanno paura di perdere il lavoro perche non si riesce ad avere un margine di sicurezza e non ci si puo permettere un mese senza stipendio... il problema è diverso, va risolto in modo diverso, aggiungendo rigidità al mercato del lavoro diminuisci l'output di valore che crei... e i primi a risentirne sono i piani bassi

Ma parli seriamente?
Non si parla di 10 anni ma di 2 anni di mensilità e la buonauscita, vuole dire che devi metterti sotto a cercare lavoro, e sperare che in 2 anni trovi un T.Indeterminato.
I tempi di assunzione oscillano sull'età di quello che cerca e su quanto Costa....se sei Disoccupato pensi che ti riassumono così, allo stesso salario che ti sei sudato prima? Ti pisciano in faccia dicendoti beh ma lei è senza lavoro, deve ripartire da 900 euro al mese, hanno loro il coltello dalla parte del manico.

Inoltre superati i 40, non sei + apetibile sul mercato come un 30enne.

Poi vabene tutto, ma l'Azienda deve tutelare i propri lavoratori che sono una Risorsa non un costo, scusate ma secondo me nessuno di voi si è trovato in situazioni analoghe o di ritardi di stipendio e cazzi vari....

Poi ci si lamenta della Sicurezza sul Lavoro, ma sentendo gente come voi, è strano che non ti fanno lavorare con sostanze chimiche a mani nude...COSTA la sicurezza l'azienda mica può spendere...

Jami ha ragione il diritto del lavoratore è sacrosanto, ma non ne va abusato quello si con malattie tattiche etc.etc, ma qui si parla di persone non di bestiame o scrivanie....minchia mi tocca dare ragione a quel gobbaccio di Jami :D

Lavoro in Nero......minchia allora a questo punto sempre meglio Interinale...

non è rigidità ma salvaguardare il proprio culo...capisco se il mercato del lavoro è in ribollio allora non c'è il problema, ma invece se perdi un TI...fatichi a ritrovarlo...ma quanti lavori hai cambiato negli ultimi anni? Quanti colloqui hai fatto? Te lo dico io, ormai pochi offrono Tempo Indeterminato solo a figure Specializzate, se no vai con i Tempo Determinato, Partita Iva, Progetto, Collaborazione etc.etc.

La flessibilità va bene sul mercato solo se i contratti a Tempo vengono retribuiti maggiormente di quelli a Tempo Indeterminato, cosi incentivi le aziende alle assunzioni, ma viviamo nel mondo del BodyRENTAL....dove le grosse società prendono consulenti non dipendenti....quindi ha senso fare il FreeLancer se il gioco ne vale la candela che ti pagano molto bene ora come ora NO.

jamino
19th December 2007, 17:05
Ma parli seriamente?
Non si parla di 10 anni ma di 2 anni di mensilità e la buonauscita, vuole dire che devi metterti sotto a cercare lavoro, e sperare che in 2 anni trovi un T.Indeterminato.
I tempi di assunzione oscillano sull'età di quello che cerca e su quanto Costa....se sei Disoccupato pensi che ti riassumono così, allo stesso salario che ti sei sudato prima? Ti pisciano in faccia dicendoti beh ma lei è senza lavoro, deve ripartire da 900 euro al mese, hanno loro il coltello dalla parte del manico.
Inoltre superati i 40, non sei + apetibile sul mercato come un 30enne.
Poi vabene tutto, ma l'Azienda deve tutelare i propri lavoratori che sono una Risorsa non un costo, scusate ma secondo me nessuno di voi si è trovato in situazioni analoghe o di ritardi di stipendio e cazzi vari....
Poi ci si lamenta della Sicurezza sul Lavoro, ma sentendo gente come voi, è strano che non ti fanno lavorare con sostanze chimiche a mani nude...COSTA la sicurezza l'azienda mica può spendere...
Jami ha ragione il diritto del lavoratore è sacrosanto, ma non ne va abusato quello si con malattie tattiche etc.etc, ma qui si parla di persone non di bestiame o scrivanie....minchia mi tocca dare ragione a quel gobbaccio di Jami :D
Lavoro in Nero......minchia allora a questo punto sempre meglio Interinale...

E mi sa che li dove il calcio divide l'esperienza/l'età unisce caro :)
Comunque tanto per fare una digressione sul tema occupazione (in realtà si tratta di un discorso collegato, più che una digressione) tanto per spiegare perché secondo me questa situazione è assurda vi faccio partecipi di una riflessione/evento (non so come definirlo).
2 settimane fa sono andato a cena dalla mia ex.
Eravamo 3 coppie tutte sui 40 anni. Tutti laureati con ottimi punteggi di laurea
La situazione lavorativa era la seguente:
Coppia 1 (la mia) uomo: occupazione stabile a tempo indeterminato; donna con contratto a tempo determinato presso organismo internazionale ( sesto anno consecutivo) con scadenza 31/12/2007 in attesa di rinnovo (e siamo al 19/12/2007)
Coppia 2 Uomo dipendente con contratto a tempo indeterminato presso sindacato; donna contratto co co co 8da 3 anni) presso ABI in scadenza 31/12/2007 ancora non rinnovato
Coppia 3 Uomo formatore free lance senza attuali collaborazioni; donna co co co da 3 anni con Pubblica amministrazione, non riceve lo stipendio da 11 mesi (pur continuando a lavorare) , con la nuova finanziaria i co co co non potranno essere rinnovati nella PA..

Dunque su 6 persone 3 non sapevano se il 2 gennaio torneranno al lavoro.
Con tutto quello che questo comporta in termini economici, di senso di se, di realizzazione e di tutto quello che vi pare.

Su una delle 3 persone non posso dire molto, ma su mia moglie e la mia ex si.
Si tratta di 2 persone estremamente intelligenti, con conoscenza rispettivamente di 4 e 3 lingue, con eleavta skill nel campo specifico di lavoro.

Questa è la situazione delle persone precarie.

A 40 anni secondo voi è sostenibile? Ci lamentiamo che non si fanno figli ma io vi chiedo come cazzo si fanno a fare figli se si arriva a 40 anni e non si sa se da qui a un mese ci saranno i soldi per mantenerli?

A me sembra una situazione di barbarie, la negazione di un secolo di progresso sociale...

Poi magari sono matto io.

Karidi
19th December 2007, 17:09
E mi sa che li dove il calcio divide l'esperienza/l'età unisce caro :)
Comunque tanto per fare una digressione sul tema occupazione (in realtà si tratta di un discorso collegato, più che una digressione) tanto per spiegare perché secondo me questa situazione è assurda vi faccio partecipi di una riflessione/evento (non so come definirlo).
2 settimane fa sono andato a cena dalla mia ex.
Eravamo 3 coppie tutte sui 40 anni. Tutti laureati con ottimi punteggi di laurea
La situazione lavorativa era la seguente:
Coppia 1 (la mia) uomo: occupazione stabile a tempo indeterminato; donna con contratto a tempo determinato presso organismo internazionale ( sesto anno consecutivo) con scadenza 31/12/2007 in attesa di rinnovo (e siamo al 19/12/2007)
Coppia 2 Uomo dipendente con contratto a tempo indeterminato presso sindacato; donna contratto co co co 8da 3 anni) presso ABI in scadenza 31/12/2007 ancora non rinnovato
Coppia 3 Uomo formatore free lance senza attuali collaborazioni; donna co co co da 3 anni con Pubblica amministrazione, non riceve lo stipendio da 11 mesi (pur continuando a lavorare) , con la nuova finanziaria i co co co non potranno essere rinnovati nella PA..
Dunque su 6 persone 3 non sapevano se il 2 gennaio torneranno al lavoro.
Con tutto quello che questo comporta in termini economici, di senso di se, di realizzazione e di tutto quello che vi pare.
Su una delle 3 persone non posso dire molto, ma su mia moglie e la mia ex si.
Si tratta di 2 persone estremamente intelligenti, con conoscenza rispettivamente di 4 e 3 lingue, con eleavta skill nel campo specifico di lavoro.
Questa è la situazione delle persone precarie.
A 40 anni secondo voi è sostenibile? Ci lamentiamo che non si fanno figli ma io vi chiedo come cazzo si fanno a fare figli se si arriva a 40 anni e non si sa se da qui a un mese ci saranno i soldi per mantenerli?
A me sembra una situazione di barbarie, la negazione di un secolo di progresso sociale...
Poi magari sono matto io.

Guarda, ho valutato anche la possibilità di fare il Free Lance, nella mia carriera ma ho desistito, ora come ora non conviene, giusto i primi anni causa sgravi fiscali, poi non becchi un tubazzo.

Quindi fanno bene a impuntarsi ne hanno tutto il diritto, e se poi WIND cmq decide di andare a Roma, almeno caga dei soldi in + :D

Diciamo che in Italia, hanno storpiato a favore dei potenti quello che faceva comodo....vedi interinale e precariato, tenendo tariffe basse e quindi riducendo di fatto i TI.

Se quei merdosi che sono al governo e opposizione, al posto di contendersi il premio RE della Blatera e giocare ai 4 cantoni con le poltrone, si mettessero di lena e iniziassero a:
- Ridurre spesa pubblica partendo a tagliare da politici sindacalisti autopubbliche etc.etc.
- Ridurre la pressiona fiscale sui lavoratori dipendenti
- Andare pesantemente a caccia degli evasori, anche se illustri e qui torno contro Rossi & Co, non esiste che questo evade 100 e paga 20..no ciccio tu paghi 120.
- Spellare VIVE, le società di calcio inadempienti....sono 750ML di euro i debiti con lo stato
- Levarci dai coglioni le aziende parassite, vedi FIAT che entra in tutto solo per il gusto di magnarci

Ops sono andato fuori tema scusate.

Karidi
19th December 2007, 18:08
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/aisooutplacement191207.htm

Leggete questo.

bakunin
19th December 2007, 18:18
eh ma il tema abbraccia tutto perche si sta parlando di scarsità di risorse alla fine, non esistono disuccupati sul lastrico se il sussidio di disoccupazione dura come dura nelle nazioni del nord europa.. per questo io vado nella direzione opposta, ammortizzatore sociale forte ma aziende efficenti, come negli stati liberisti migliori

nel contratto di lavoro voi volete veder scritto:
"finche morte non ci separi"
per me non è concepibile, se un'azienda ha un buon lavoratore fara di tutto per tenerselo, è una risorsa... anche nei lavori meno referenziati ci sono lavoratori che valgono zero e lavoratori che valgono 100. perche devono essere tutti sullo stesso piano?

boh forse abbiamo avuto esperienze diverse

Mosaik
19th December 2007, 18:51
per me non è concepibile, se un'azienda ha un buon lavoratore fara di tutto per tenerselo, è una risorsa... anche nei lavori meno referenziati ci sono lavoratori che valgono zero e lavoratori che valgono 100. perche devono essere tutti sullo stesso piano?


E' una risorsa finche' è giovane...
Quando cominci ad avere 40/50 anni costi per forza di cosa di piu' di uno che ha 20 anni e come produzione (se non e' lavoro specializzato ovviamente) magari sei pure inferiore (anche se ti impegni ) ...

Quindi che facciamo mandiamo a casa tutti ?
Il discorso fara' di tutto per tenerselo puo' valere si e no per un 10% dei lavoratori (quelli veramente bravi ) il restano 90% che sono lavoratori normali (che fanno il loro lavoro ma magari anche per proprio limiti non sono dei geni) che devo fare per campare?

P.S.:Lo so che in quel 90% ci sara' anche una bella fetta di gente che non fa una cippa e se ne approfitta

jamino
19th December 2007, 19:17
eh ma il tema abbraccia tutto perche si sta parlando di scarsità di risorse alla fine, non esistono disuccupati sul lastrico se il sussidio di disoccupazione dura come dura nelle nazioni del nord europa.. per questo io vado nella direzione opposta, ammortizzatore sociale forte ma aziende efficenti, come negli stati liberisti migliori

nel contratto di lavoro voi volete veder scritto:
"finche morte non ci separi"
per me non è concepibile, se un'azienda ha un buon lavoratore fara di tutto per tenerselo, è una risorsa... anche nei lavori meno referenziati ci sono lavoratori che valgono zero e lavoratori che valgono 100. perche devono essere tutti sullo stesso piano?

boh forse abbiamo avuto esperienze diverse

Per cusiosità mi racconti queste tue esperienze di lavoro in azienda?

Sono curioso :)

bakunin
19th December 2007, 20:01
Per cusiosità mi racconti queste tue esperienze di lavoro in azienda?
Sono curioso :)
ehhhhh non sono affatto poche, però ho un caso sotto mano.
lavoro poco referenziato: cameriera ai piani in albergo.

io, da responsabile del personale, quest'estate, dovevo assumerle e seguire i rapporti con loro. circa 30, tra cui facchini, giardinieri, bagnini e altro

per ogni reparto i clienti esprimevano un feedback, che mi permettevano di giudicare l'operato di ogni lavoratrice, e dare un voto alle loro "prestazioni" sia in termini di tempo che di qualità (stiamo parlando di un lavoro semplicissimo, pulire, cambiare lenzuola, etc)
generalmente la governante (la loro responsabile) confermava sempre l'esito dei feedback in anticipo, senza conoscerli.
nell'arco di 6 mesi chi aveva voti alti li manteneva, chi li aveva bassi raramente migliorava anche se era seguita per migliorarli. lo stipendio medio era di circa 1400€ per 6 ore di lavoro al giorno, al lordo di 13a 14a e ass. familiari. c'era chi con una paga base di 950€ prendeva 2000€, per effetto di rimborsi o assegni familiari grossi. tutte quante dopo 6 mesi di lavoro stanno a casa con la disoccupazione e tornano la stagione dopo.

morale: non è affatto detto che l'eta adulta peggiora le prestazioni, anzi sotto i 25 anni erano inaffidabili e lente. le extracomunitarie erano particolarmente inaffidabili. quelle referenziate e riconfermate dagli anni precedenti rendevano il doppio, senza aver bisogno di una settmana di inserimento. etc etc etc

tenevo una statistica del rendimento per poter premiare le migliori ed espellere chi non aveva un rendimento sufficente (aka: aveva sbagliato lavoro), non ho mai licenziato, al max chiesto ragionevoli dimissioni volontarie. ho licenziato solo in un caso: un facchino con la macchina elettrica ha investito un cliente (mentre stava giocando a fare shumy) e il cliente infuriato ha preteso e ottenuto la vacanza gratis, anche se si è fatto solo due graffi
nell'ultima stagione ho avuto scontri col sindacato due volte, finiti a mio favore... l'ispettorato del lavoro dopo l'ispezione mi ha fatto i complimenti per la corretta tenuta dei vari registri e perche era tutto in regola, cosa abbastanza rara.

jamino
19th December 2007, 21:37
Nell'esempio che fai:
1) si parla di lavoro stagionale
2) si parla di lavoro a bassissimo contenuto di know how.

E' evidente che lavorri che hanno queste caratteristiche sono lavori che per loro natura possono essere lavori con alto grado di rotazione dei dipendenti e sono di conseguenza "naturalmente" più flessibili. Ma è proprio questa alta rotazione che fa si che in questi casi si possa parlare di flesibilità e non di precarietà.
Discorso completamente sono i lavori in azienda "classici" che sia da un punto di vista contrattuale sia da un punto di vista di contenuti del lavoro.
Per questi lavori il modello che tu descrivi non si può applicare per molti motivi, sia legati all'azienda che leagti ai lavoratori.
Nelle aziende esiste un know how aziendale non codificato che si acquisice col tempo, che rappresenta una risorsa per l'azienda e per i dipendenti, e rappresneta di fatto molto del valore aggiunto dato dalla forza lavoro.
Questo che è il punto di forza, per certi versi, dei dipendenti, rappresenta anche il punto di debolezza in caso di esigenza di una ricollocazione, in quanto le aziende, tranne che per i ruoli più elevati, normalmente puntano sui giovani in quanto rappresentano un investimento che può rendere più a lungo, e non sulle persone più adulte che hanno maggior difficolta ad apprendere questa parte di know how non dipendente dalla professionalità ma dalla cultura aziendale.
per cui a mio parere l'esempio fatto ha valore solo in aprticolari settori, come possono essee appunto quelli del turismo o della ristorazione, ma non è applicabile alla maggior parte del mercato del lavoro.

Randolk
21st December 2007, 12:25
La protesta si veste di Natale.

http://cgi.ebay.it/Panettone-INFOSTRADA-WIND-Fiorello-e-Mike-da-collezione_W0QQitemZ260195837036QQihZ016QQcategory Z850QQssPageNameZWDVWQQrdZ1QQcmdZViewItem

Idea di un collega, meraviglioso :rotfl:

Mosaik
21st December 2007, 12:45
Non l'ho capita :look:

gallack
22nd December 2007, 23:49
ho due amiche che lavorano con 3 e tiscali, so bene come sono trattate a livello di stipendio e di contratto. sono laureate ma una lavandaia è trattata meglio. questo è l'ultimo anello della catena, un amico è sistemista tiscali... lo trattano un po meglio... ma vabè non è questo il punto, so bene che per i lavori di questo tipo, a meno che non sei a un certo livello, non ti conviene trasferirti (non tutti possono/vogliono cambiare casa, anche se in generale per la casa milano ha un prezzo piu alto della casa a roma)

in pratica mi vuoi far credere che la wind si trasferisce per fare un dispetto ai propri dipendenti.

ecco cosa leggo io: un'azienda estera rischia i propri capitali in italia, per cercare un profitto, assume 500 persone a milano, le fa lavorare per tot anni...
cosa chiedono i suoi lavoratori? di essere sistemati per la vita! con tutto il rispetto, solo in italia si chiede a un'azienda un vincolo cosi grosso con i propri lavoratori... impariamo da canada, usa, inghilterra... li se un lavoratore non gira è fuori dai coglioni in una settimana... e la disoccupazione è al 6-10%

sapete perche i call center li mettono al sud (in particolare nel cagliaritano sono concentrati quasi tutti, 3, tiscali, vodafone, infostrada)? perche ci sono tanti disoccupati laureati e disperati che si accontentano di quel lavoro

stampatevi in testa questa frase: la protezione del lavoratore è un costo extra per l'azienda, che l'azienda scarica sul consumatore, va a finire che ci perdono tutti (consumatore, lavoratore, azienda)

scusa ma con tutto il dovuto rispetto ma stai dicendo un sacco di baggianate...
la sicurezza sul posto del lavoro è un costo? abbassiamola e ci ritroviamo in italia + morti bianche che in iraq o afghanistan
Il dipendente è un costo? da quando? il dipendente fa la ricchezza di una socistà non solo perchè fa fatturato ma perchè si porta dietro un bagaglio culturale e delle conoscenze .. chiamasi knowhow.

La flessibilità nel mondo del lavoro potrebbe essere un bene se usata con certi modi, ma in italia le cose sono sempre fatte alla cazzo di cane:
l'azienda ci guadagana dalla flessibilità, quale è il guadagno per il lavoratore? risposta: NESSUNA. un lavoatore flassibile dovrebbe come minimo guadagnare dal 15 al 20% in più di un suo pari livello questo per non incentivare l'azienda a fare un uso indiscriminato di contratti co.co.co ed affini ma solo in momenti di picchi produttivi elevati (esempio x prodotti/servizi con caratteristiche stagionali).
sottolineo di nuovo quanto detto da altri:
ad oggi il rischio d'impresa è stato spostato verso il lavoratore, senza contare le mille agevolazioni + o - legali.. vedi depenalizzazione del falso in bilancio.

bakunin
23rd December 2007, 11:37
scusa ma con tutto il dovuto rispetto ma stai dicendo un sacco di baggianate...
la sicurezza sul posto del lavoro è un costo? abbassiamola e ci ritroviamo in italia + morti bianche che in iraq o afghanistan
Il dipendente è un costo? da quando? il dipendente fa la ricchezza di una socistà non solo perchè fa fatturato ma perchè si porta dietro un bagaglio culturale e delle conoscenze .. chiamasi knowhow.
La flessibilità nel mondo del lavoro potrebbe essere un bene se usata con certi modi, ma in italia le cose sono sempre fatte alla cazzo di cane:
l'azienda ci guadagana dalla flessibilità, quale è il guadagno per il lavoratore? risposta: NESSUNA. un lavoatore flassibile dovrebbe come minimo guadagnare dal 15 al 20% in più di un suo pari livello questo per non incentivare l'azienda a fare un uso indiscriminato di contratti co.co.co ed affini ma solo in momenti di picchi produttivi elevati (esempio x prodotti/servizi con caratteristiche stagionali).
sottolineo di nuovo quanto detto da altri:
ad oggi il rischio d'impresa è stato spostato verso il lavoratore, senza contare le mille agevolazioni + o - legali.. vedi depenalizzazione del falso in bilancio.

mi quoti dove ho parlato di risparmiare sulla sicurezza? hai presente che sono obblighi di legge e basterebbe fare ei controlli per assicurarsi che tutti adempiano a tali obblighi? parli con uno che organizza i corsi haccp e 626 per i propri dipendenti, forse ti stai confondendo eh... con "protezione" intendevo proteggere il posto fisso a costo di scarsa remunerazione o difficoltà finanziarie dell'azienda... non certo sicurezza

esempio pratico: la bmw sta licenziando 8mila dipendenti, perche è in crisi di redditività. questo nonostante le vendite vadano bene. se nn lo facesse ci sarebbe una perdita di competitività che potrebbe portare al declino (la bmw ha oltre 100mila dipendenti e un indotto enorme)... sembra paradossale ma il licenziamento fa anche gli interessi dei lavoratori che rimangono.

il resto sono banalità o cose di cui abbiamo gia parlato...