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View Full Version : Viva L'Italia che lavora...



Shub
28th May 2008, 09:40
Fino a quando un lavoro lo ha!

Notizia di ieri, L'elettrolux di Scandicci (FI) chiude a giugno del 2009, 450 famiglie a spasso.

Da mesi ormai la Matec sempre a Firenze ha deciso di spostare la produzione a Brescia, quindi chiude e per adesso tiene 260 operai in cassa integrazione, salvo poi mandarli a casa a chiusura avvenuta.

Sesto Fiorentino, da 2 anni ormai i lavoratori della Richard Ginori non sanno che fine faranno, la società pare sia stata ricapitalizzata da una nuova proprietà ma ad oggi non si sa nulla del nuovo piano industriale, 360 operai rischiano il posto di lavoro.

La mia azienda è stata comprata da un'altra banca in un megapiano di fusione tra la Cassa di Risparmio di Firenze e il colosso Intesa-Sanpaolo, ad oggi non abbiamo un piano industriale, stiamo aspettando lumi e 400 famiglie vivono con il culo stretto.

Il tutto senza considerare l'indotto di ogni azienda.

Firenze è una città di 550-600.000 abitanti circa, sta perdendo pezzi un pò alla volta, ma le istituzioni, i cittadini stessi e in ultimo i lavoratori che rischiano o che hanno perso il posto di lavoro fanno poco o niente.

Non esiste nessuna azione collettiva, nessun "patto" tra istituzioni, cittadinanza e lavoratori che provi a salvaguardare il posto di lavoro in primis e il futuro imprenditoriale di Firenze. Senza contare il fatto poi, che se chiudono tutte queste aziende le future generazioni dovranno sicuramente spostarsi per trovare un posto di lavoro.

Ora io dico...a parte le promesse da politici che sentiamo ogni giorno, a parte l'impunita ingordigia d'imprenditori che considerano ormai "la forza lavoro" una spesa da tagliare, invece che un investimento da migliorare, a parte la cittadinanza che gira la testa dall'altra parte pensando che "tanto tocca a loro" e a parte i lavoratori che solo cortei fanno magari alzando la voce e bloccando qualche strada...che cazzo facciamo di concreto?

Ancora oggi compriamo i cessi Richard Ginori, ancora oggi compriamo prodotti Elettrolux, ancora oggi ci affidiamo alla Matec per la sicurezza e sono sicuro che se mai (tocco ogni cosa possibile ed immaginabile) la mia azienda dovesse chiudere o mandare molti di noi a spasso, la gente terrebbe i propri soldi in quella banca.

Quindi, queste grandi società che paura potranno mai avere da un'azione del genere? Se non le colpisci nel profitto non le scalfisci, pensiamo forse che 2 politici possano fare qualcosa? O che il rimorso colpisca gente che non si perita a mandare in merda il futuro di circa 2000 famiglie?

Iniziamo politici, cittadini, lavoratori a boicottare queste aziende comprando altro, iniziamo a fargli capire che la gente non è un cazzo di numero o una fottuta spesa da dover tagliare, ma sono carne, sangue, speranze e delusioni.

Facciamo sentire a queste "persone" che il mondo non è solamente una cazzo di vacca da mungere per spillarne ogni stilla di denaro!

Indignato....schifato...deluso.

Firmato...

Uno dei tanti bamboccioni.

Slurpix
28th May 2008, 10:20
la mia azienda è da settembre scorso che è in cassa (120 persone a casa) :nod: e le cose nn sembrano andar meglio, tra l atro i prezzi delle materie prime da gennaio a maggio sono aumentate del 50 % (nn è un dato alla cazzo eh).

la vedo griGGIa. :nod:

Mosaik
28th May 2008, 10:24
Shub non ho capito con chi ce l'hai ....
Con le aziende che cercano di ottimizzare i profitti e la produzione?

[Crilin]
28th May 2008, 10:24
Vabbè ma qual'è il problema?

Ci sposiamo tutti con il figlio di Berlusconi e gg! :nod:

Shub
28th May 2008, 10:28
Con un mondo imprenditoriale che ormai ha definitivamente messo davanti a tutto il profitto, a discapito di tutto e tutti.
Con l'indifferenza dei cittadini che fino a quando non vengono colpiti se ne fottono dei problemi degli altri.
Con l'incapacità o la non volontà dei politici di fare qualcosa, quando il qualcosa servirebbe a mantenere posti di lavoro.
Con i sindacati che ormai sono servi del padrone, buoni solo a ululare alla luna e a far niente altro.

Sarò un folle ma...se non mettiamo un freno a tutto questo presto ci ritroveremo molto peggio che in altre nazioni "del terzo mondo".

Io sono schifato da tutto questo, te non so. E' uno spunto su cui discutere, uno sfogo se vuoi dato che, quello che penso non posso effettivamente farlo.

Necker
28th May 2008, 10:29
credo che il Capitalismo sia il perchè di tutto ciò.

Shub
28th May 2008, 10:33
Non è capitalismo questo e semplice menefreghismo.

Vi ricordate il thread a riguardo quando l'ex presidente di confindustria Montezemolo disse che la politica non dev'essere ingerente in questioni di finanza?

Quando la finanza, l'imprenditoria colpisce i lavoratori in modo indiscriminato, i politici in quanto rappresentanti del popolo hanno il DOVERE di fare qualcosa e non starsene zitti.

Mellen
28th May 2008, 10:34
Don't cry for me Argentina...

incoming...

Faramjr
28th May 2008, 10:39
Shub bolscevico!

Il problema sono i lavoratori (e di riflesso i sindacati). Finchè c'è gente che "ehhh la flessibilità!" o "ehhh bisogna sapersi vendere!" i diritti di un operaio/impiegato/lavoratore dipendente continueranno a regredire fino a tornare ai livelli del '700.

Si, la flessibilità, si il diritto dell'azienda di far quattrini, si la meritocrazia... si. Fino a che non te lo infilano nel di dietro e resti senza lavoro con una famiglia a carico. Poi cambiano le opinioni.

delo
28th May 2008, 10:50
ma non dite stronzate.. se non ci fosse la flessibilità molte imprese avrebbero chiuso ben prima, anche dalle mie parte grosse fabbriche stanno per chiudere e il vero problema è che il 90% delle cose che compriamo sono fatte in asia o est europa perche li costa meno produrla.. colpa dell'europa che non ha fatto politiche per disincentivare le importazioni, questi sono gli effetti della gobalizzazione

Oro
28th May 2008, 10:56
credo che il Capitalismo sia il perchè di tutto ciò.


MAGARI avessi il capitalismo come dovrebbe essere qui in Italia.. ma quello che abbiamo non ci si avvicina nemmeno lontanamente :)

Shub
28th May 2008, 11:13
Il lavoratore non ha paura della flessibilità se questa E' VERA FLESSIBILITA'!

La flessibilità in Italia per ora significa cassa integrazione o licenziamento.

In altri paesi la flessibilità non è un problema perchè se è vero che possono licenziarti in 2 balletti è pure vero che hai un piano di reintegro veloce, da noi invece non sussiste tale cosa ed ecco perchè il lavoratore mal volentieri accetta la parola flessibile.

E' utopistico pensare come 30 anni fa di entrare in un'azienda e finire li la tua vita lavorativa? Benissimo.
E' utopistico pensare che un lavoratore possa rimanere a fare la stessa cosa per anni nel solito posto? Benissimo.

Se questo è legato ad un piano di reintegro e a politiche di riassorbimento non credo che NESSUN lavoratore sarebbe contrario a questo, il problema è un'altro.

Dietro la parola flessibilità c'è l'amara realtà della PRECARIETA'. Da noi flessibile vuol dire contratto a progetto, contratto a termine, interinale e tutte queste forme di pattume nuove uscite.

E non è un problema di EST o ASIA, è un problema di politica imprenditoriale italiana e di noi cittadini/lavoratori.
Se una città perde 4 aziende leader e 2000 famiglie sono a mangiar sassi la cittadinanza in primis dovrebbe scendere in piazza, i lavoratori dovrebbero avere un sindacato che chiama a raccolta i metalmeccanici di tutta Italia e organizza pulman che andando in Veneto bloccano l'azienda che vuole licenziare 450 persone!
Ma invece i nostri sindacati si sono politicizzati e i lavoratori si sono rabbuoniti, ce la vedo un'azienda di IT che manda orde di ingegneri con cavi ethernet a far picchetti scudisciando i crumiri che provano ad entrare....

La cittadinanza dovrebbe smettere di usare i loro prodotti o servizi! Invece che fottersene e continuare imperterrita a chiudere gli occhi.

Notizia flash del corriere... REDDITO DEGLI ITALIANI IN CROLLO -13% SULLA MEDIA UE.

E poi perdiamo pure i posti di lavoro...

Questo non è capitalismo è sfruttamento, menefreghismo, arrivismo, chiamatelo come cazzo vi pare ma questo non è. Nemmeno nella patria del capitalismo si arriva a tanto...

Tanek
28th May 2008, 11:18
Il capitalismo si basa principalmente anche sulla meritocrazia (in senso lato), in Italia c'è tutto fuorchè la meritocrazia.

Tutto ciò può essere chiamato al massimo magnamagnaismo.

E sì, anche se non sono propriamente di sinistra, purtroppo a meno di sorprese vedo un futuro davvero poco roseo per i lavoratori.

delo
28th May 2008, 11:22
scusa ma mettiti nei panni dell'imprenditore.. chi glielo fa fare a non essere competitivo per mantere 450 italiani quando importando il prodotto gia fatto dalla cina e rivendendolo puo guadagnarci 10 volte tanto? è quello che sta succedendo con l'occhialeria.. a nessuno conviene produrre in italia. Se fossi un imprenditore sarei il primo a dire ciao ciao europa eccoti il conto della globalizzazione

Shub
28th May 2008, 11:23
Articolo del corriere (http://www.corriere.it/economia/08_maggio_28/ista_rapporto_d874a35e-2c96-11dd-8f6e-00144f02aabc.shtml)

Discutiamo anche su questo. Vorrei vedere quanto il profitto medio di confindustria è diminuito in questi anni, o cmq di confesercenti.

Sai perchè gli conviene Delo? Perchè la politica gli permette di farlo. Imponi dazi, tasse, iva o che cazzo di pare sul prodotto importato dall'estero e rifinito in italia, vedrai che smettono di farlo. E se vogliono delocalizzare allora gli spacchi ancora di più il culo.

Oltre a questo, perchè noi consumatori pecoroni continuiamo a comprare tali prodotti, boicottiamoli.

Ci sono i mezzi per farlo ma nessuno vuole apportarli.

Se te abbatti i costi di produzione ma non ci sta più nessuno che può comprarti i prodotti..che cazzo produci a fare?

Hudlok
28th May 2008, 11:30
In america, massimo esponente del capitalismo, non è che sia tutto rosa e fiori eh...

Vi ricordo che c'è una bella differenza tra capitalismo e capitalismo FINANZIARIO..

Faramjr
28th May 2008, 11:31
scusa ma mettiti nei panni dell'imprenditore.. chi glielo fa fare a non essere competitivo per mantere 450 italiani quando importando il prodotto gia fatto dalla cina e rivendendolo puo guadagnarci 10 volte tanto? è quello che sta succedendo con l'occhialeria.. a nessuno conviene produrre in italia. Se fossi un imprenditore sarei il primo a dire ciao ciao europa eccoti il conto della globalizzazione

Ipocrisia allo stato puro. Campiamo per 50 anni mangiando sulle spalle della manodopera dei paesi del terzo mondo, poi quando mettono fuori la testa ci caghiamo in mano. Ehhhhh la globalizzazione! Ehhhh i cinesi cattivi!

delo
28th May 2008, 11:36
Ipocrisia allo stato puro. Campiamo per 50 anni mangiando sulle spalle della manodopera dei paesi del terzo mondo, poi quando mettono fuori la testa ci caghiamo in mano. Ehhhhh la globalizzazione! Ehhhh i cinesi cattivi!

vabbe non continuo a discutore con chi di macroeconomia non capisce un tubo

Shub
28th May 2008, 11:39
Mo tocca avere una laurea in scienze economiche per capire che, se te delocalizzi e reimporti, ma non hai mercato perchè la gente dove reimporti non ha i soldi per arrivare a fine mese, non vendi un cazzo??

No fammi capire quale grande concetto macroeconomico ci sta dietro.

Se te produci un occhiale a 100 in Italia, ma lo produci in Cina. I lavoratori in Italia ne licenzi la metà abbattendo i costi, perchè un lavoratore cinese ti fa costare un occhiale 50, che rivendi a 150 ma quando lo reimporti da noi...che cazzo nessuno lo compra perchè non ha i soldi per mettere in tavola da mangiare.

Quando cazzo è il tuo guadagno? 150 o una bellasega di nulla?

Tanto per intendersi.

Wolfo
28th May 2008, 11:40
ragazzi cercate però di distinguere le speculazioni finanziarie dalle esigenze produttive di un'azienda, son cose diverse spero di essermi spiegato

Wolfo
28th May 2008, 11:41
in quel caso shub il problema è a lungo termine, è la stessa domanda che si stanno facendo i cinesi nei nostri confronti
se affossano troppo l'economia del resto del mondo poi a chi rivendono?

Shub
28th May 2008, 11:42
Non credo che esista alcun lavoratore o sindacato che voglia vietare ad un'azienda di produrre utile, se lo produce da lavoro, se non lo produce chiude e te perdi lavoro. Quindi è normale che un'azienda deve fare del suo meglio per fatturare, ma non sempre e solo a discapito del lavoratore.

Vai a chiedere a chi fa i piani industriali come considera il lavoratore, se una risorsa o una spesa.


in quel caso shub il problema è a lungo termine, è la stessa domanda che si stanno facendo i cinesi nei nostri confronti
se affossano troppo l'economia del resto del mondo poi a chi rivendono?


Non è un problema a lungo termine ma a brevissimo termine, se il 30% delle famiglie italiane non può permettersi una spesa imprevista di 60€, se il 20% non arriva a fine mese e se il 60% non mette via risparmi..è un problema contingente.

E' un problema che in primis se lo devono porre le istituzioni e poi gli imprenditori. Se non crei mercato perchè SPECULI sulle spalle dei lavoratori che fanno il tuo mercato...chi credi che ti darà da mangiare caro imprenditore?

Faramjr
28th May 2008, 11:42
vabbe non continuo a discutore con chi di macroeconomia non capisce un tubo

E' questo il nocciolo della questione caro delo. Non stiamo parlando di economia, parliamo di civiltà. Se i lavoratori lavorano 8 ore invece che 14 non lo fanno certo perchè conviene agli imprenditori...

saltaproc
28th May 2008, 11:43
il problema shub è che l'occhiale da 150 non è destinato a chi non ha la pappa sul tavolo ma chi cmq in questa stracazzo di situazione economica può fottersene di spendere 150 euro per un occhiale 200 per una scarpa 50k per una macchina

quindi il produttore se ne fotte tanto quell'occhiale non lo si comprava amnco con i 1000 euri al mese garantiti o magari lo compravi ma stavi senza scarpa nuova

Estrema
28th May 2008, 11:44
vabbe non continuo a discutore con chi di macroeconomia non capisce un tubo
non è del tutto sbagliato quello che dice fara eh qui in umbria c'è stato l'esempio lampante di come la germania ha tentato di rimediare ad un problema di occupazione, le acciaierie a terni.

il polo ternano della thissen era il più avanzato d'europa per certe lavorazione, i tedesch avevano il vantaggio del costo della manod'opera minore rispetto che in germania, come hanno dovuto integrare l'occupazione in germania non ci hanno messo un cazzo a chiudere tutto e spostare in germania costruendo impianti ex novo( con laiuto dello stato) la produzione, risultato se non erro decine di famiglie a spasso qui e decine di famiglie occupate la:nod:

Wolfo
28th May 2008, 11:45
E' questo il nocciolo della questione caro delo. Non stiamo parlando di economia, parliamo di civiltà. Se i lavoratori lavorano 8 ore invece che 14 non lo fanno certo perchè conviene agli imprenditori...
con la civitlà alla fine del mese l'operaio non ci paga la bolletta e l'industriale non risana i bilanci, con una buona economia che genera profitti fai l'una e l'altra, se non puoi farle tutte e due ovviamente l'imprenditore mette il maiale all'ombra come si dice.

Faramjr
28th May 2008, 11:53
con la civitlà alla fine del mese l'operaio non ci paga la bolletta e l'industriale non risana i bilanci, con una buona economia che genera profitti fai l'una e l'altra, se non puoi farle tutte e due ovviamente l'imprenditore mette il maiale all'ombra come si dice.

Bada che non dobbiamo ragionare in termini di bianco e nero, come al solito. Civiltà non vuol dire posto fisso, lauto stipendio e poche tasse da pagare. Vuol dire garantire ai lavoratori quel minimo di diritti che si pensavano acquisiti nei paesi occidentali da diverso tempo. Nessuno pretende il posto fisso, ma una flessibilità tutelata si.

Problema cinesi? Cazzi nostri. Lo ripeto, finchè ci abbiamo mangiato sopra: tuttoapposto. Produrre in Cina è la norma da 50 anni, eh, non lo fanno solo gli stilisti o le multinazionali. Adesso che i cinesi si sono "messi in proprio" e minacciano le economie che ne hanno sfruttato le risorse (umane) ci mettiamo a piangere e a battere i piedi per terra. Ma ben ci sta.

Oro
28th May 2008, 11:58
ragazzi cercate però di distinguere le speculazioni finanziarie dalle esigenze produttive di un'azienda, son cose diverse spero di essermi spiegato


il problema wolfo è che da noi solitamente da anni a questa parte, le secondo servono a coprire le prime ;)

Arthu
28th May 2008, 11:59
La realtà è semplice , marx non aveva sbagliato poi di tanto , non aveva pensato che per limitare i costi le aziende avrebbero fatto lavorare neri , albanesi , made in china , taiwan etc.

Avrei voluto vedere un pc assemblato da degli ingegneri italiani quanto sarebbe costato hahaha , più di una ferrari.

La fine che faremo è questa , vi ricordate le teorie secondo cui le industrie e le società si sarebbero tutte mangiate tra di loro fino a creare dei giganteschi monopoli che poi sarebbero implosi sotto il loro stesso peso vero?

Marx non era solo un comunista , andatevelo a rileggere , ci sono cose di una attualità disarmante.

Basta vedere le banche , 15 anni fa in italia ne avevamo minimo minimo 20 diverse , adesso quante sono rimaste dati alla mano... 4?o 3?
-intesa san paolo ( mio padre pure lui è nell'incertezza visto che lavora alla carifi , dopo che la carifi aveva assorbito la caripit è finito dopo 19 anni di pistoia a firenze di punto in bianco e ora non si sa dove rivà a finire )
- unicredit banca
- monte dei paschi
basta?:sneer:

Wolfo
28th May 2008, 12:01
Bada che non dobbiamo ragionare in termini di bianco e nero, come al solito. Civiltà non vuol dire posto fisso, lauto stipendio e poche tasse da pagare. Vuol dire garantire ai lavoratori quel minimo di diritti che si pensavano acquisiti nei paesi occidentali da diverso tempo. Nessuno pretende il posto fisso, ma una flessibilità tutelata si.
Problema cinesi? Cazzi nostri. Lo ripeto, finchè ci abbiamo mangiato sopra: tuttoapposto. Produrre in Cina è la norma da 50 anni, eh, non lo fanno solo gli stilisti o le multinazionali. Adesso che i cinesi si sono "messi in proprio" e minacciano le economie che ne hanno sfruttato le risorse (umane) ci mettiamo a piangere e a battere i piedi per terra. Ma ben ci sta.
chi si mettere a piengere non sono tanto le grosse aziende che spostano la produzione e se ne fregano, ma gli operai. Quando io critico le coop che fanno le corse al ribasso coi prezzi, critico chi cerca sempre il rispermio a discapito della qualità (in questo momento è inevitabiler ma anni fa lo era meno) mi rifaccio proprio a questa situazione, voi volete andare alla coop dove il latte costa meno che nella bottega? np, se poi iproduttori non ci stanno più dentro e mandano a casa la gente vi si ritorce contro...sia chiaro ho fatto un esempio non punto il dito contro te, serviva per far capire il mio pensiero

Faramjr
28th May 2008, 12:08
chi si mettere a piengere non sono tanto le grosse aziende che spostano la produzione e se ne fregano, ma gli operai. Quando io critico le coop che fanno le corse al ribasso coi prezzi, critico chi cerca sempre il rispermio a discapito della qualità (in questo momento è inevitabiler ma anni fa lo era meno) mi rifaccio proprio a questa situazione, voi volete andare alla coop dove il latte costa meno che nella bottega? np, se poi iproduttori non ci stanno più dentro e mandano a casa la gente vi si ritorce contro...sia chiaro ho fatto un esempio non punto il dito contro te, serviva per far capire il mio pensiero

Ah be, ma se io i soldi non ce li ho continuo ad andare a fare la spesa alla coop, anzi, la coop costa troppo, vado al discount :D

Soprattutto se mi accorgo che i prezzi sono IMMOTIVATAMENTE alti. Avendo vissuto per la maggior parte della mia vita al sud il confronto è disarmante. Soprattutto sull'orofrutta, ma in generale su tutti gli alimentari. Il solo trasporto non giustifica prezzi che sono dalle 3 alle 4 volte più alti. Cioè, le ciliegie a 30 euro al chilo? Ahahahhhaha, mettetevele dove dico io ste ciliegie.

E tutto questo perchè? Per colpa del consumatore/lavoratore dipendente? O del produttore/intermediario che fa la cresta su ogni passaggio della filiera (costi di produzione moltiplicati di 400, 500 volte in certi casi...)?

Shub
28th May 2008, 12:11
il problema shub è che l'occhiale da 150 non è destinato a chi non ha la pappa sul tavolo ma chi cmq in questa stracazzo di situazione economica può fottersene di spendere 150 euro per un occhiale 200 per una scarpa 50k per una macchina
quindi il produttore se ne fotte tanto quell'occhiale non lo si comprava amnco con i 1000 euri al mese garantiti o magari lo compravi ma stavi senza scarpa nuova

Il problema non so se l'avete notato ma non è l'occhiale, ma il pane, il latte, i vestiti, la carne, l'olio, la frutta, la verdura. Poi anche occhiali che non è l'occhiale di marca ma uno in genere. E comunque in un mercato dove si spera di poter scegliere un consumatore, o anzi I CONSUMATORI, dovrebbero fare blocco comune e iniziare a boicottare quelle aziende che delocalizzano. In questo modo istruisci anche un imprenditore.

E comunque sia, non credo che l'imprenditore faccia mercato su una nicchia di compratori, almeno che non fai prodotti di fascia alta. Si parla del produttore diciamo di fascia media, la Elettrolux tanto per capirsi chi cazzo la conosce? Eppure da lavoro a 1600 persone in italia, vorrà dire che noi italiani compreremo prodotti della cippadiminchia, gli svedesi lo stesso e magari sta elettrolux o cambia regime o chiude. E vedrai che chiudere un chiude.

Hudlok
28th May 2008, 12:12
Ah be, ma se io i soldi non ce li ho continuo ad andare a fare la spesa alla coop, anzi, la coop costa troppo, vado al discount :D

Soprattutto se mi accorgo che i prezzi sono IMMOTIVATAMENTE alti. Avendo vissuto per la maggior parte della mia vita al sud il confronto è disarmante. Soprattutto sull'orofrutta, ma in generale su tutti gli alimentari. Il solo trasporto non giustifica prezzi che sono dalle 3 alle 4 volte più alti. Cioè, le ciliegie a 30 euro al chilo? Ahahahhhaha, mettetevele dove dico io ste ciliegie.

E tutto questo perchè? Per colpa del consumatore/lavoratore dipendente? O del produttore/intermediario che fa la cresta su ogni passaggio della filiera (costi di produzione moltiplicati di 400, 500 volte in certi casi...)?
Quanti scontrini vedevi?

Kinson
28th May 2008, 12:16
shub mettersi in competizione con la produttività cinese è un suicidio , non si riuscirà mai a far concorrenza su prodotti che all estero costano N di meno . E occhio a pensare che mettendo dazi etc si incentivi la produzione locale , perchè così facendo i produttori italiani alzano il prezzo lo stesso ( visto che tanto non hanno concorrenza esterna e metteranno il prezzo a un livello più alto quanto più simile al prezzo degli importatori )

C'è da passare alla produzione di fattori che non possono fregarci : innovazione idee e quant'altro , dando sempre un occhio attento alla tutela del lavoro ed a evitare che la gente si trovi senza un lavoro e la possibilità di averne un altro.

Se alitalia come azienda non va , deve fallire con tutto quello che ne consegue . Lasciare sopravvivere un azienda improduttiva è solo un danno per tutte le altre aziende ...

@frutta e verdura e prodotti di base : quelli in aumento sono frutto principalmente della globalizzazione intesa come richiesta sempre maggiore di materie prime e maggiori costi dovuti ai biocarburanti , e il prezzo sale alle stelle .

Poi mettiamoci pure le speculazioni ma quelle manco le considero più le do per scontate.

Faramjr
28th May 2008, 12:17
Quanti scontrini vedevi?

Andate a viverci al sud. Scoprirete che ultimamente sono arrivati anche il telefono e l'acqua calda. Adesso aspettiamo solo le fogne, così possiamo smettere di andare a cagare in un casotto in giardino.

Shub
28th May 2008, 12:18
Cosa centrano gli scontrini?

E cmq Wolfo come ti ha scritto Fara, se un consumatore va alla Coop, Esselunga, Pam o salcazzo cosa a comprare la roba a meno, ma che sa tutta uguale (vedi la frutta e la verdura che fanno schifo al cazzo) e invece non va dal fruttivendolo all'angolo è perchè NON HA I SOLDI PER COMPRARLA! Te credi che la gente gli piace mangiare di merda?

Se avessi i soldi andrei ogni giorno 1 oretta a farmi un giro tra fruttivendolo e macellaio ad avere frutta, verdura e carne fresca ma un posso!

Ho chiesto ieri in una mail a confagricoltori se mi possono dire in quali mercati rionali i contadini vendono direttamente i loro prodotti, dato che, nei mercati in cui lo hanno fatto i costi di TUTTE le bancarelle sono diminuiti del 17% in 1 mese! Ancora attendo risposta.

Il consumatore ha il DOVERE di fare mercato, ma che lo faccia con criterio dico io!

Kinson
28th May 2008, 12:22
Cosa centrano gli scontrini?

....
Il consumatore ha il DOVERE di fare mercato, ma che lo faccia con criterio dico io!

Credo che hud pensi che i prodotti al sud costino meno perchè non fanno scontrini ergo non hanno problemi relativi al rilasciarlo ...


Io ho snetito parlare di spese comunitarie o cmq sia organizzate per pagare meno , c'è niente id simile a te ?

Oro
28th May 2008, 12:24
Cosa centrano gli scontrini?


beh dai, adesso negare proprio che il panorama fiscale sia diverso mi sembra eccessivo..

Hudlok
28th May 2008, 12:24
Andate a viverci al sud. Scoprirete che ultimamente sono arrivati anche il telefono e l'acqua calda. Adesso aspettiamo solo le fogne, così possiamo smettere di andare a cagare in un casotto in giardino.
Rispondi, ricevevi regolarmente lo scontrino o no? Quando sono stato io in sicilia non ne vedevo un gran chè.

Shub
28th May 2008, 12:27
Bhè senza andare al Sud gli scontrini un li fanno manco a Firenze ehhhh.

Si le ho sentite anche io ma non mi voglio legare ad altri, ci sono mercati dove appunto vendono direttamente i contadini ma un so ndo sono.

Cazzo la frutta è buona, la verdura pure la carne anche e costa meno che in un supermercato.

I contadini stessi si sono rotti il cazzo d'ingrassare grossisti, piazzisti e commercianti, a loro le ciliege famose costano 1€ al KG e le rivendono a 6,5€ alla Conad :D Ora...vabbene guadagnarci ma dai...

Sul discorso dazi, il protezionismo lo dovremmo fare a livello comunitario. Non solo l'Italia dovrebbe farlo, siamo un mercato di svariati milioni di persone, siamo industrializzati, tra noi ci sono molte superpotenze economiche mondiali ma ancora oggi non pensiamo a livello di UE ma solo di piccoli stati, ci facciamo la guerra per il latte, le arance, il Tocai e il Parmigiano...

Cmq per tornare a noi, un freno va messo, non esiste la mera speculazione senza alla fine un punto di rottura e non credo che siamo poi tanto distanti da questo.

Hudlok
28th May 2008, 12:27
Bhè senza andare al Sud gli scontrini un li fanno manco a Firenze ehhhh.

Si le ho sentite anche io ma non mi voglio legare ad altri, ci sono mercati dove appunto vendono direttamente i contadini ma un so ndo sono.

Cazzo la frutta è buona, la verdura pure la carne anche e costa meno che in un supermercato.

I contadini stessi si sono rotti il cazzo d'ingrassare grossisti, piazzisti e commercianti, a loro le ciliege famose costano 1€ al KG e le rivendono a 6,5€ alla Conad :D Ora...vabbene guadagnarci ma dai...
Ma io son d'accordissimo ;)

Estrema
28th May 2008, 12:28
Rispondi, ricevevi regolarmente lo scontrino o no? Quando sono stato io in sicilia non ne vedevo un gran chè.
gia perchè mo il problema è lo scontrino secondo te? qui si parla di cifre grosse eh lo scontrino è un palliativo per il piccolo commerciante, io vorrei sapere quanti coltivatori diretti pagano le tasse e sopratutto perchè le aziende agrarie che prendono soldi sia se piove sia se c'è il sole hanno un bilancio in attivo, diciamo che forse se arriviamo al 10% è grasso che cola:nod:

Kinson
28th May 2008, 12:30
ciliege a 7euro da me , quando sono andato dalla fruttivendola al Gs le ho chiesto : per quel prezzo me le lascia su un cofanetto di madreperlae ci mette il fiocco ? :D

Estrema
28th May 2008, 12:36
a guarda io le ho comprate ieri alla coop a 4 euro al kg viva le cooperative rosse, cosi come il diesel a 1.40 fermo a sto prezzo fino a settembre:nod:

Shub
28th May 2008, 12:38
Le ho prese pure io alla cooppe salvo poi dire..."minchia buona st'acqua rossa.." un sapevano di una sega! Cmq...il concetto non è la coop o salcazzo cosa.

Il concetto è che se non produci reddito dando lavoro non hai profitto, perchè la gente non ha soldi per comprare nulla.

Estrema
28th May 2008, 12:40
Le ho prese pure io alla cooppe salvo poi dire..."minchia buona st'acqua rossa.." un sapevano di una sega! Cmq...il concetto non è la coop o salcazzo cosa.

Il concetto è che se non produci reddito dando lavoro non hai profitto, perchè la gente non ha soldi per comprare nulla.
ma io mo non so che dirti le miei erano buone, ma è anche vero che la coop qua di perugia e quella che ha il maggior fatturato del centro italia magari ancora possono mantenere un po di qualità.

Faramjr
28th May 2008, 12:41
Rispondi, ricevevi regolarmente lo scontrino o no? Quando sono stato io in sicilia non ne vedevo un gran chè.

Dio caro, come lo devo scrivere?

SI

Non avete idea di quanto mi fate girare i coglioni con queste stronzate. VIVETECI al sud.

Shub
28th May 2008, 12:44
Lo scontrino sfortunatamente un lo fanno in tutta ItaGlia ma cmq non era questo il problema e anche se aiuterebbe che tutti pagassero le tasse, non era questo il problema di fondo.

P.S.
Fara se ti fanno lo scontrino sono onesti indipendentemente dal fatto che vivi in africa del nord... :sneer:

Glasny
28th May 2008, 12:59
Lo scontrino ai negozi lo fanno anche al sud, in tutti i supermercati non esiste che non lo facciano (eh si ci sono supermercati al sud!!). Ma anche i normali negozi rilasciano lo scontrino di solito, salvo quelli proprio piccoli dove puoi trovare qualche furbo. Ma anche la finanza esiste qui. Cavolo il sud è in Italia!! Che scoperta, vincerò il Nobel ?

Shub i numeri che riporti sembrano molto limitati, e mostrano se non altro la deriva del nostro sistema economico da piccole e medie imprese a sole grandi industrie. I dazi sui prodotti cinesi esistono di già a livello comunitario, ma ovviamente i commercianti cercano di aggirarli.

Per i prodotti non lo so.. vivo in campagna le ciliegie le prendo dal mio albero.. sukate :D

Wolfo
28th May 2008, 13:03
Cosa centrano gli scontrini?

E cmq Wolfo come ti ha scritto Fara, se un consumatore va alla Coop, Esselunga, Pam o salcazzo cosa a comprare la roba a meno, ma che sa tutta uguale (vedi la frutta e la verdura che fanno schifo al cazzo) e invece non va dal fruttivendolo all'angolo è perchè NON HA I SOLDI PER COMPRARLA! Te credi che la gente gli piace mangiare di merda?

Se avessi i soldi andrei ogni giorno 1 oretta a farmi un giro tra fruttivendolo e macellaio ad avere frutta, verdura e carne fresca ma un posso!

Ho chiesto ieri in una mail a confagricoltori se mi possono dire in quali mercati rionali i contadini vendono direttamente i loro prodotti, dato che, nei mercati in cui lo hanno fatto i costi di TUTTE le bancarelle sono diminuiti del 17% in 1 mese! Ancora attendo risposta.



Il consumatore ha il DOVERE di fare mercato, ma che lo faccia con criterio dico io!

non mi sono spiegato bene...

premetto che io servo le aziende che vendono poi a coop e suoi simili.

A=operaio che lavora in una media azienda che fa conserve
B=Coop
C=azienda media che fa le conserve

C produce circa un milione di pezzi e vende a 1€ a pezzo ai NEGOZI , ricaricando rispetto al costo 50 centesimi, generando un utile lordo di 500mila

A andava a fare la spesa e comprava la conserva a 1.5€

Poi arriva la grande distribuzione B

Dice a C, voglio provare i tuoi prodotti, però giustamente io posso pagarti ti pago 1€ però me ne devi fornire 2milioni di pezzi.

C visto che il mercato dei negozianti sta andando sparendo accetta l'offerta, investe in nuove linee di produzione costosissime ma che conta di ripagarsi, aumenta i dipendenti e comincia a vendere a B

A tutto contento va a fare la spesa e paga 1,2 invece di 1,5

B a scadenza contratto dice a C :" facciamo così, io non ti do più 1€ , ti do 0.90€ però me ne devi fornire altro mezzo milione per coprire altre due regioni con il tuo prodotto , oppure non se ne fa nulla"

C in quel momento non ha scelta, aumenta ancora la forza lavoro e continua a vendere più merce con un margine minore.

A sente che in azienda non tira aria buona, ma va da B a fare la spesa perchè nonostante l'inflazione ora la conserva costa solo 1.4 , sempre meno che da negoziante sotto casa 2 anni prima

B finito questo contratto dice a C , 0.90 è troppo, facciamo 0.30 oppure non se ne fa nulla, e inoltre, quel mezzo milione di pezzi in quelle due regioni non hanno riscontrato successo, bisogna lanciare una promozione, fammene150mila che io ti pago 0.20

In quel momento C collassa , gli operai perdono il lavoro , ma cazzo la conserva la pagano una sega e sono felici e contenti.

Shub
28th May 2008, 13:14
...Per i prodotti non lo so.. vivo in campagna le ciliegie le prendo dal mio albero.. sukate :D

Che ti ci venga il verme! :swear: Bastard!!!!!

Rob
28th May 2008, 14:21
Fino a quando un lavoro lo ha!
Notizia di ieri, L'elettrolux di Scandicci (FI) chiude a giugno del 2009, 450 famiglie a spasso.
Da mesi ormai la Matec sempre a Firenze ha deciso di spostare la produzione a Brescia, quindi chiude e per adesso tiene 260 operai in cassa integrazione, salvo poi mandarli a casa a chiusura avvenuta.
Sesto Fiorentino, da 2 anni ormai i lavoratori della Richard Ginori non sanno che fine faranno, la società pare sia stata ricapitalizzata da una nuova proprietà ma ad oggi non si sa nulla del nuovo piano industriale, 360 operai rischiano il posto di lavoro.
La mia azienda è stata comprata da un'altra banca in un megapiano di fusione tra la Cassa di Risparmio di Firenze e il colosso Intesa-Sanpaolo, ad oggi non abbiamo un piano industriale, stiamo aspettando lumi e 400 famiglie vivono con il culo stretto.
Il tutto senza considerare l'indotto di ogni azienda.
Firenze è una città di 550-600.000 abitanti circa, sta perdendo pezzi un pò alla volta, ma le istituzioni, i cittadini stessi e in ultimo i lavoratori che rischiano o che hanno perso il posto di lavoro fanno poco o niente.
Non esiste nessuna azione collettiva, nessun "patto" tra istituzioni, cittadinanza e lavoratori che provi a salvaguardare il posto di lavoro in primis e il futuro imprenditoriale di Firenze. Senza contare il fatto poi, che se chiudono tutte queste aziende le future generazioni dovranno sicuramente spostarsi per trovare un posto di lavoro.
Ora io dico...a parte le promesse da politici che sentiamo ogni giorno, a parte l'impunita ingordigia d'imprenditori che considerano ormai "la forza lavoro" una spesa da tagliare, invece che un investimento da migliorare, a parte la cittadinanza che gira la testa dall'altra parte pensando che "tanto tocca a loro" e a parte i lavoratori che solo cortei fanno magari alzando la voce e bloccando qualche strada...che cazzo facciamo di concreto?
Ancora oggi compriamo i cessi Richard Ginori, ancora oggi compriamo prodotti Elettrolux, ancora oggi ci affidiamo alla Matec per la sicurezza e sono sicuro che se mai (tocco ogni cosa possibile ed immaginabile) la mia azienda dovesse chiudere o mandare molti di noi a spasso, la gente terrebbe i propri soldi in quella banca.
Quindi, queste grandi società che paura potranno mai avere da un'azione del genere? Se non le colpisci nel profitto non le scalfisci, pensiamo forse che 2 politici possano fare qualcosa? O che il rimorso colpisca gente che non si perita a mandare in merda il futuro di circa 2000 famiglie?
Iniziamo politici, cittadini, lavoratori a boicottare queste aziende comprando altro, iniziamo a fargli capire che la gente non è un cazzo di numero o una fottuta spesa da dover tagliare, ma sono carne, sangue, speranze e delusioni.
Facciamo sentire a queste "persone" che il mondo non è solamente una cazzo di vacca da mungere per spillarne ogni stilla di denaro!
Indignato....schifato...deluso.
Firmato...
Uno dei tanti bamboccioni.

Shubbolo, purtroppo Firenze è una città oramai dedita ad artigianato e professionisti, oltre che turismo: le "botteghe" non esistono più in larga parte (soppiantate da Coop), tutto quello che era piccolo mercato si è estinto in favore di una Coop ogni angolo, non c'è più nessun piano industriale perchè in genere non c'è mai stato, le infrastrutture fanno pietà, la circolazione fa pietà, le autostrade fanno pietà, non è nemmeno uno snodo ferroviario di particolare rilevanza ed i costi della vita sono adeguati al turista e non al fiorentino. Te lo dico da fiorentino che, dopo vari tentativi, è "emigrato" dove adesso lavoro ne ho quanto ne voglio e di puro costo della vita spendo la metà. Guarda il polo pratese, e pensa a come si stanno auto-estinguendo.

McLove.
28th May 2008, 14:25
Dio caro, come lo devo scrivere?
SI
Non avete idea di quanto mi fate girare i coglioni con queste stronzate. VIVETECI al sud.

.

Taro Swarosky
28th May 2008, 14:46
..


appunto per questo è sempre considerato un suicidio puntare tutto su un unico cliente.

tra l'altro ci rientra il discorso del mercato del lavoro, nel primo caso l'impresa per aumentare la produzione ha pensato subito a macchinari, e non ha forza lavoro, perchè?
perchè il macchinario metti che va male lo fai lavorare di meno, e col tempo si ripaga comunque, mentre se assumi direttamente qualcuno te lo ritrovi sul culo nel caso non ti serva più.

Oro
28th May 2008, 16:41
Te lo dico da fiorentino che, dopo vari tentativi, è "emigrato" dove adesso lavoro ne ho quanto ne voglio e di puro costo della vita spendo la metà. Guarda il polo pratese, e pensa a come si stanno auto-estinguendo.


dove sei andato a finire Rob?