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View Full Version : Il Messaggio di Gandhi



Aphofis
15th August 2008, 13:18
Oggi si può leggere su qualsiasi giornale l'intero discorso di Gandhi, lo riporto qua:


In questi giorni è stato ritrovato l’audio completo di questo discorso di Gandhi: oggi più che mai, un omaggio alla riflessione di tutti.

Discorso tenuto da Gandhi alla Conferenza delle relazioni interasiatiche, New Delhi, 2 aprile 1947. Traduzione e commento a cura di Tara Gandhi.

Signora Presidente e amici, non credo di dovermi scusare con voi per il fatto che sono costretto a parlare in una lingua straniera. Chissà se questi altoparlanti porteranno la mia voce fino ai confini di questo immenso pubblico. Quelli di voi che sono lontani possono alzare la mano, se sentono quello che dico? Sentite? Bene. Bene, se la mia voce non vi giunge, non è colpa mia, ma colpa degli altoparlanti.
Quello che volevo dirvi è che non devo scusarmi. Non oso, visti tutti i delegati che si sono riuniti qua da tutta l’Asia, e gli osservatori – ho imparato questa parola pronunciata da un amico americano che disse: “Non sono un delegato, sono un osservatore”. Di primo impatto con lui, vi assicuro, pensavo venisse dalla Persia, ma ecco davanti a me un americano e gli dico: “Sono terrorizzato da te, e vorrei che mi lasciassi stare”. Potete immaginare un americano che mi lasci stare? Non lui e, quindi, ho dovuto parlargli.
Quello che volevo dirvi è che il mio idioma per me madrelingua, non lo potete capire, e non voglio insultarvi insistendo su di esso. Il linguaggio nazionale, Hindustani, ci metterà tanto tempo prima di rivaleggiare con un linguaggio internazionale.
Se ci deve essere rivalità, c’è rivalità tra francese e inglese. Per il commercio internazionale, indubbiamente l’inglese occupa il primo posto. Per discorsi e corrispondenza diplomatici, sentivo dire quando studiavo da ragazzo che il francese era la lingua della diplomazia e se volevi andare da una parte all’altra dell’Europa dovevi provare ad imparare un po’ di francese, e quindi ho provato ad imparare qualche parola di francese per riuscire a farmi capire. Comunque, se ci deve essere rivalità, la rivalità potrebbe nascere tra francese e inglese. Quindi, avendo imparato l’inglese, è naturale che faccia ricorso a questa parlata internazionale per rivolgermi a voi.
Mi chiedevo di cosa dovessi parlarvi. Volevo raccogliere i miei pensieri, ma lasciate che sia onesto con voi, non ne ho avuto il tempo.
Però ieri ho comunque promesso che avrei provato a dirvi qualche parola.
Mentre venivo con Badshah Khan, ho chiesto un piccolo pezzo di carta ed una matita. Ho ricevuto una penna invece di una matita. Ho provato a scarabocchiare qualche parola. Vi spiacerà sentirmi dire che quel pezzo di carta non è qui con me. Ma questo non importa, ricordo cosa volevo enunciare, e mi sono detto: “I miei amici non hanno visto la vera India, e non ci stiamo incontrando in una conferenza nel cuore della vera India”.
Delhi, Bombay, Madras, Calcutta, Lahore – queste sono tutte grandi città e quindi, hanno subito l’influenza dell’Occidente, sono state fatte, magari eccetto Delhi ma non New Delhi, sono state fatte dagli inglesi. Poi ho pensato ad un breve saggio – credo che dovrei chiamarlo così – che era in francese. Era stato tradotto per me da un amico anglo-francese, e lui era un filosofo, era anche un uomo altruista e diceva che mi aveva dato la sua amicizia senza che io lo conoscessi, perché lui parteggiava per le minoranze ed io rappresentavo, assieme ai miei connazionali, una minoranza senza speranze, e non solo senza speranze ma una minoranza disprezzata.
Se gli europei del Sudafrica mi perdonano per quello che dico, eravamo tutti “coolies” [lavoratore non qualificato a basso costo]. Io ero un insignificante avvocato “coolie”. A quei tempi non avevamo dottori “coolie”, non avevamo avvocati “coolie”. Ero il primo nel campo. Ma sempre un “coolie”. Magari sapete cosa si intende con la parola “coolie” ma questo mio amico, si chiamava Krof – sua madre era francese, suo padre inglese – disse: “Voglio tradurre per te una storia francese”.
Mi perdonerete, chi di voi sa la storia, se nel ricordarla faccio degli errori qua e là, ma non ci sarà nessun errore nell’avvenimento principale.
C’erano tre scienziati e – ovviamente è una storia inventata – tre scienziati uscirono dalla Francia, uscirono dall’Europa alla ricerca della “Verità”. Questa era la prima lezione che mi aveva insegnato quella storia, che se bisogna cercare la verità, non la si trova su suolo europeo. Quindi, indubbiamente neanche in America.
Questi tre grandi scienziati andarono in parti diverse dell’Asia. Uno trovò la strada per l’India e diede inizio alla sua ricerca. Raggiunse le cosiddette città di quei tempi. Naturalmente, ciò avvenne prima dell’occupazione inglese, prima anche del periodo Mughal, così è come ha illustrato la storia l’autore francese, ma visitò comunque le città, vide la gente delle cosiddette caste alte, uomini e donne, fino a che non si addentrò in un’umile casa, in un umile villaggio, e quella casa era una casa Bhangi, e trovò la verità che stava cercando, in quella casa Bhangi, nella famiglia Bhangi, uomo, donna, forse 2 o 3 bambini (lo dico come me lo ricordo) e poi lui descrive come la trovò. Tralascio tutto questo.
Voglio collegare questa storia a quello che voglio dire a voi, che se volete vedere il meglio dell’India, dovete trovarlo in una casa Bhangi, in un’umile casa Bhangi, o villaggi simili, 700.000 come ci insegnano gli storici inglesi. Un paio di città qua e là, non ospitano neanche qualche crore [unità di misura indiana che equivale a 10 milioni] di persone. Ma i 700.000 villaggi ospitano quasi 40 crore di persone. Ho detto quasi perché potremmo togliere una o due crore che stanno in città, comunque sarebbero 38 crore.
E poi mi sono detto, se questi amici sono qui senza trovare la vera India, per cosa saranno venuti? Ho poi pensato che vi pregherò di immaginare quest’India, non dal punto di vista di questo immenso pubblico ma per come potrebbe essere. Vorrei che leggeste una storia come questa storia dei francesi o altre ancora. Magari, qualcuno di voi vada a vedere qualche villaggio dell’India e allora troverà la vera India.
Oggi farò anche questa ammissione: non ne sarete affascinati alla vista. Dovrete raschiare sotto i mucchi di letame che sono oggi i nostri villaggi. Non voglio dire che siano mai stati dei paradisi. Ma oggi sono veramente dei mucchi di letame; non erano così prima, di questo sono abbastanza certo. Non l’ho appreso dalla storia ma da quello che ho visto io stesso dell’India, fisicamente con i miei occhi; e io ho viaggiato da una parte all’altra dell’India, ho visto i villaggi, i miserabili esemplari dell’umanità, gli occhi senza vita, eppure sono l’India, e ciononostante in quelle umili case, nel mezzo dei mucchi di letame troviamo gli umili Bhangis, dove troverete un concentrato di saggezza. Come? Questa è una grande domanda.
Bene, allora voglio illustrarvi un altro scenario. Di nuovo, ho imparato dai libri, libri scritti da storici inglesi, tradotti per me. Tutta questa ricca conoscenza, mi spiace dire, arriva qui da noi in India attraverso i libri inglesi, attraverso gli storici inglesi, non che non ci siano storici indiani ma neanche loro scrivono nella loro madrelingua, o nella loro lingua nazionale, Hindustani, o se preferite chiamarli due idiomi, Hindi e Urdu, due forme della stessa lingua. No, ci riferiscono quello che hanno studiato sui libri inglesi, magari gli originali, ma attraverso gli inglesi in inglese, questa è la conquista culturale dell’India, che l’India ha subito.
Ma ci dicono che la saggezza è arrivata dall’Occidente verso l’Oriente. E chi erano questi saggi? Zoroastro. Lui apparteneva all’Oriente. Fu seguito dal Buddha. Lui apparteneva all’Oriente, apparteneva all’India. Chi ha seguito il Buddha? Gesù, di nuovo dall’Asia. Prima di Gesù ci fu Musa, Mosè, che apparteneva anche lui alla Palestina, ma verificavo con Badshah Khan e Yunus Saheb ed entrambi sostenevano che Mosè appartenesse alla Palestina, sebbene fosse nato in Egitto. Poi venne Gesù, poi Mohammad. Tutti loro li tralascio. Tralascio Krishna, tralascio Mahavir, tralascio le altre luci, non le chiamerò luci minori, ma sconosciute in Occidente, sconosciute al mondo letterario.
In ogni modo, non conosco una singola persona che possa uguagliare questi uomini d’Asia. E poi cosa accadde? Il Cristianesimo, arrivando in Occidente, si è trasfigurato. Mi spiace dire questo, ma questa è la mia lettura. Non dirò altro al riguardo. Vi racconto questa storia per incoraggiarvi e per farvi capire, se il mio povero discorso può farvi capire, che lo splendore che vedete e tutto quello che vi mostrano le città indiane non è la vera India. Certamente, il massacro che avviene sotto i vostri occhi, mi dispiace, vergognoso come dicevo ieri, dovete seppellirlo qui. Il ricordo di questo massacro non deve oltrepassare i confini dell’India, ma quello che voglio voi capiate, se potete, è che il messaggio dell’Oriente, dell’Asia, non deve essere appreso attraverso la lente occidentale, o imitando gli orpelli, la polvere da sparo, la bomba atomica dell’Occidente.
Se volete dare di nuovo un messaggio all’Occidente, deve essere un messaggio di “Amore”, un messaggio di “Verità”.
Ci deve essere una conquista (applausi) per favore, per favore, per favore. Questo interferisce con il mio discorso, e interferisce anche con la vostra comprensione. Voglio catturare i vostri cuori, e non voglio ricevere i vostri applausi. Fate battere i vostri cuori all’unisono con le mie parole, e io credo che il mio lavoro sarà compiuto.Voglio lasciarvi con il pensiero che l’Asia debba conquistare l’Occidente. Poi, la domanda che mi ha fatto un mio amico ieri: “Se credevo in un mondo unico?”. Certo, credo in un mondo unico. Come posso fare diversamente, quando divento erede di un messaggio di amore che questi grandi, inconquistabili maestri ci hanno lasciato? Potete esprimere questo messaggio di nuovo ora, in questa era di democrazia, nell’era del risveglio dei più poveri dei poveri, potete esprimere questo messaggio con maggiore enfasi. Poi completerete la conquista di tutto l’Occidente, non attraverso la vendetta perché siete stati sfruttati, e nello sfruttamento voglio ovviamente includere l’Africa, e spero che quando vi reincontrerete in India la prossima volta ci sarete tutti: spero che voi, nazioni sfruttate della terra, vi incontrerete, se a quell’epoca ci saranno ancora nazioni sfruttate.
Ho forte fiducia che se unite i vostri cuori, non solo le vostre menti, e capite il segreto dei messaggi che i saggi uomini d’Oriente ci hanno lasciato, e che se veramente diventiamo, meritiamo e siamo degni di questo grande messaggio, allora capirete facilmente che la conquista dell’Occidente sarà stata completata e che questa conquista sarà amata anche dall’Occidente stesso.
L’Occidente di oggi desidera la saggezza. L’Occidente di oggi è disperato per la proliferazione della bomba atomica, perché significa una completa distruzione, non solo dell’Occidente, ma la distruzione del mondo, come se la profezia della Bibbia si avverasse e ci fosse un vero e proprio diluvio universale. Voglia il cielo che non ci sia quel diluvio, e non a causa degli errori degli umani contro se stessi. Sta a voi consegnare il messaggio al mondo, non solo all’Asia, e liberare il mondo dalla malvagità, da quel peccato.
Questa è la preziosa eredità che i vostri maestri, i miei maestri, ci hanno lasciato.

M. K. Gandhi

Che ne pensate? è ancora attuale?

NelloDominat
15th August 2008, 13:41
Oggi si può leggere su qualsiasi giornale l'intero discorso di Gandhi, lo riporto qua:
Che ne pensate? è ancora attuale?

Lungo... troppo lungo... NEXT! :confused:

Razj
15th August 2008, 14:15
Non ho mai avuto l'occasione di leggerlo, che dire, emozionante.

Ma può essere un messaggio importante per la gente comune, non di certo per chi tira le fila del mondo

Randolk
15th August 2008, 14:29
Un uomo di grande intelletto e di spropositata saggezza. Nei luoghi di potere non c'è stato posto per lui 50 anni fa e non c'è posto adesso.

Miave
15th August 2008, 14:57
non penso cambi nulla se è un discorso attuale o no.
sono parole, le parole non cambiano il mondo, il potere lo fa.

Slurpix
15th August 2008, 19:54
troppo lungo x leggerlo. :nod:

NelloDominat
15th August 2008, 19:56
Letto e sono d'accordo con Randolk culo... Strano, ma vero.

Hudlok
15th August 2008, 19:56
non penso cambi nulla se è un discorso attuale o no.
sono parole, le parole non cambiano il mondo, il potere lo fa.
Cerrrrrrrrrrto:confused:


Peccato che le parola è ciò che permette l'esistenza della società :sneer:

NelloDominat
15th August 2008, 19:59
Cerrrrrrrrrrto:confused:
Peccato che le parola è ciò che permette l'esistenza della società :sneer:

Pensavo fossero i fatti...

I Greci che parlavano tanto sono rimasti nella loro penisola del cazzo a fare festini eterosessuali sadomaso...
I Romani che "facevano" tanto hanno conquistato e civilizzato tutta Europa.

Va$h
15th August 2008, 20:04
Pensavo fossero i fatti...
I Greci che parlavano tanto sono rimasti nella loro penisola del cazzo a fare festini eterosessuali sadomaso...
I Romani che "facevano" tanto hanno conquistato e civilizzato tutta Europa.
Qualcuno non sa che i Greci non si sono MAI sottomessi ai Romani? :look:

Anzi, se la vogliamo dire tutta, alla fine sono stati i Greci a conquistare Roma :D

Miave
15th August 2008, 20:10
Cerrrrrrrrrrto:confused:
Peccato che le parola è ciò che permette l'esistenza della società :sneer:
ma mi spieghi cosa cazzo vuol dire questa frase?
sicuro di averla letta bene da wikipedia?

Estrema
15th August 2008, 23:27
Qualcuno non sa che i Greci non si sono MAI sottomessi ai Romani? :look:
:D
non è esatto nemmeno questo per 2 motivi;
1) i romani non avevano bisogno d sottomettere le città greche bastava farle scornare tra di loro e ogni volta fornire un aiuto militare piazzando truppe in zona( si lo so gli americani non se so inventati nulla).

2)in realtà la magna grecia( che era grecia) si è arresa ai romani mi pare, anche perchè sbaglio o siracusa è stata una delle città più conquistate della storia:nod:

Shocker
15th August 2008, 23:51
I romani avevano un modo di intendere la conquista rivoluzionario per i tempi: infatti, a differenza dei grandi imperi precedenti, assimilavano la cultura del popolo "sottomesso" (virgolettato, perché per i greci non fu esattamente cosi, ma qui si va in un altro ambito). La frase di Va$h, infatti, si può ritenere quasi accettabile, in verità la cultura greca permeò talmente tanto nella società Romana sino a portarvi un cambiamento radicale: parlo della satira, dei Poetae Novi, della filosofia, etc.

Non stiamo andando troppo ot comunque?

Hudlok
16th August 2008, 01:17
ma mi spieghi cosa cazzo vuol dire questa frase?
sicuro di averla letta bene da wikipedia?

Sei simpatico come un tumore ai testicoli :love:

La parola è il mezzo espressivo per eccellenza che consente la comunicazione tra le persone. Senza comunicazioni tra le persone la società avrebbe qualche piccolo problema ad esistere.

Quindi il disprezzo per la "parola" per evocare il vocabolo "potere" buttato li a caso... E' parecchio fuori luogo..

Stai messo parecchio male se ti devi far spiegare le cose più palesi.

Hudlok
16th August 2008, 01:22
Pensavo fossero i fatti...
I Greci che parlavano tanto sono rimasti nella loro penisola del cazzo a fare festini eterosessuali sadomaso...
I Romani che "facevano" tanto hanno conquistato e civilizzato tutta Europa.


Oh madonna.. Ma devo rispondere a ste uscite?

I greci parlavano e invece i romani facevano .... Ommadonna...

Ma poi l'esempio che tiri fuori...

O madonna ....


Cmq, cerco se possibile, di risponderti seriamente.

Secondo te, i Romani (quelli che facevanohhh), comunicavano a gesti?

Alkabar
16th August 2008, 01:27
Sei simpatico come un tumore ai testicoli :love:
La parola è il mezzo espressivo per eccellenza che consente la comunicazione tra le persone. Senza comunicazioni tra le persone la società avrebbe qualche piccolo problema ad esistere.
Quindi il disprezzo per la "parola" per evocare il vocabolo "potere" buttato li a caso... E' parecchio fuori luogo..
Stai messo parecchio male se ti devi far spiegare le cose più palesi.

Ok, hai ragione da un punto di vista puramente logico. Tuttavia, se vuoi sopravvivere senza essere corcato di botte (virtuali) ti consiglierei di lavorare sul tono del discorso.

Io avrei scritto:

Miave, la parola e' necessaria per la societa', altrimenti si parlerebbe di legge del piu' forte che non porta tanto in la, dato che la coordinazione umana ha dimostrato di essere superiore a qualunque dimostrazione di forza esistente.

Dopo si potrebbe argomentare che chi si coordina meglio ha anche sviluppato un sistema di comunicazione migliore (gerarchia romana, tutti inquadrati e perfetti fino a che ha durato) e quindi e' piu' forte.

Al che si potrebbe argomentare che Ghandi, solo a parole, e' riuscito ad ottenere l'indipendenza dell'India.

Al che Miave non ti avrebbe sfanculato come sicuramente fara' in un paio di ore, quando, dopo aver trombato abbondantemente wolfo (:sneer::sneer:), tornera' a leggere il forum.

Miave
16th August 2008, 12:12
no coè hudlok non ce la può fare toglietegli wikipedia vi prego...
ho forse detto che la parola (in generale, quella che si usa appunto per PARLARE) è inutile ai fini dell'esistenza dell'uomo? non credo. ho detto che le parole (zomg allarga la mente, forse intendevo le parole fine a se stesse e cioè la pura teoria/idee/qualsiasi cosa resti detto e/o scritto senza essere supportato dai fatti direttamente o rimandare almeno ad altre idee che presuppongono l'azione in qualche modo) non cambiano il mondo oggi come oggi. indebitati con una banca e vai a saldarlo raccontandogli la storia di cenerentola; scrivi un libro su come la guerra sia ingiusta e vai a darlo a chi ha un cazzo di fucile in mano perchè non sa se oggi toccherà a lui o a quello di fronte che a sua volta gli punta addosso un'arma; vai dai potenti della terra a dire "guardate, il mondo così è un pelino ingiusto, rinunciate a quello che avete e datelo a chi muore di fame, non fate quella guerra per il petrolio perchè altrimenti n persone potrebbero morire, potete semplicemente comprarvi una punto da axet invece di un hummer".

ora dimmi, o piccolo omino ignorante e sgrammaticato, risolveresti qualcosa o ti sfanculerebbero nello stesso modo in cui chiunque fa su questo forum?

Hudlok
16th August 2008, 12:41
no coè hudlok non ce la può fare toglietegli wikipedia vi prego...
ho forse detto che la parola (in generale, quella che si usa appunto per PARLARE) è inutile ai fini dell'esistenza dell'uomo? non credo. ho detto che le parole (zomg allarga la mente, forse intendevo le parole fine a se stesse e cioè la pura teoria/idee/qualsiasi cosa resti detto e/o scritto senza essere supportato dai fatti direttamente o rimandare almeno ad altre idee che presuppongono l'azione in qualche modo) non cambiano il mondo oggi come oggi. indebitati con una banca e vai a saldarlo raccontandogli la storia di cenerentola; scrivi un libro su come la guerra sia ingiusta e vai a darlo a chi ha un cazzo di fucile in mano perchè non sa se oggi toccherà a lui o a quello di fronte che a sua volta gli punta addosso un'arma; vai dai potenti della terra a dire "guardate, il mondo così è un pelino ingiusto, rinunciate a quello che avete e datelo a chi muore di fame, non fate quella guerra per il petrolio perchè altrimenti n persone potrebbero morire, potete semplicemente comprarvi una punto da axet invece di un hummer".

ora dimmi, o piccolo omino ignorante e sgrammaticato, risolveresti qualcosa o ti sfanculerebbero nello stesso modo in cui chiunque fa su questo forum?

Caro Mavie, punto imprescindibile della buona comunicazione, è che il significato dei termini deve essere condiviso dagli interlocutori. Siccome qua il linguaggio è la lingua italiana ed in questo meravoglioso idioma il termine "parola" ha un determinato significato, mi scuserai, se io ho inteso questo corretto significato invece di quello frutto della tua sfrenata fantasia!

Se tu ai termini dai dei significati tutti tuoi, beh, passati qualche pomeriggio su wikipedia... Vedrai che la tua capacità di trasmettere idee dal tuo cervello a quello degli altri, anche al mio (seppur piccolo), ne trarrà ampio giovamento.




Vedrai che la tua capacità di farti comprendere dagli altri ne gioverà.










Ma permettimi di insistere.

Se tu avessi detto parole non fatti, sarebbe stato un conto.

Ma tu hai detto potere. Ma cazzo si parla di politica, di pensiero, di Ghandi per Dio... E in questo contesto screditi così la "parola" che è stato proprio il suo mezzo di potere??

Hai detto una cosa ridicola e fuori luogo. Seriamente.



P.s.


Se vuoi ti quoto McLove da news "quando non si hanno argomenti si scredita la persona".

Menthos
16th August 2008, 13:11
Caro Mavie, punto imprescindibile della buona comunicazione, è che il significato dei termini deve essere condiviso dagli interlocutori. Siccome qua il linguaggio è la lingua italiana ed in questo meravoglioso idioma il termine "parola" ha un determinato significato, mi scuserai, se io ho inteso questo corretto significato invece di quello frutto della tua sfrenata fantasia!



Non per andare contro nessuno, ma io avevo capito subito quello che intendeva Miave.

Miave
16th August 2008, 13:21
1) ho detto le parole, non la parola (singolare, come avrebbe dovuto essere se avessi voluto intendere il senso generale del termine). hanno capito tutti tranne te. strano, non capita mai...

2)

è stato

oggi come oggi.

trova l'errore.

nb: la forza di gandhi non sono state le parole, ma la massa. massa che voleva liberarsi dalla condizione disastrosa in cui era. se invece di gandhi con la ribellione non violenta ci fosse stato un gandhi-cattivo con "prendete tutti un bastone e facciamo una rivoluzione violenta" la stessa massa avrebbe seguito quell'uomo allo stesso modo.
un discorso del genere oggi ha lo stesso valore degli scioperi della fame di pannella, finchè restano lì la gente ti guarda, dice "si beh è giusta come idea" e si gira dall'altra parte (pannella). con un contesto sociale/economico/come ti pare diverso, se la gente inizia a provare a seguirti perchè tanto o così o viviamo di merda allora hai la massa con te e se permetti è un pelino diverso dal fare un discorso e bon, vediamo se chi ha in mano la possiblità di decidere mi ascolta o no.

cosa c'entra il potere? ma l'hai letto (o meglio, te lo sei fatto leggere) quel discorso? si parla di un mondo che cambia secondo le idee da lui espresse, ma è pura utopia perchè non sarebbe un mondo nell'interesse dei potenti, e sono questi ultimi che decidono anche per gente come gandhi.

ah, tanto per confermare le tue capacità espressive, trova l'errore anche qua.

Mavie

Miave
16th August 2008, 13:23
Non per andare contro nessuno, ma io avevo capito subito quello che intendeva Miave.
ma l'avevano capito tutti, e l'aveva capito di sicuro anche lui, ma è stato bastonato talmente tante volte sul suo italiano che ora qualsiasi minimo vetro tenta di scalarlo come ha fatto in quest'occasione, non è la prima volta.
la cosa che mi chiedo è: se è tanto triste così, come sarebbe ridotto senza wikipedia? :rotfl:

Hudlok
16th August 2008, 18:15
ma l'avevano capito tutti,


Ok, hai ragione da un punto di vista puramente logico. Tuttavia, se vuoi sopravvivere senza essere corcato di botte (virtuali) ti consiglierei di lavorare sul tono del discorso.
Io avrei scritto:
Miave, la parola e' necessaria per la societa', altrimenti si parlerebbe di legge del piu' forte che non porta tanto in la, dato che la coordinazione umana ha dimostrato di essere superiore a qualunque dimostrazione di forza esistente.
Dopo si potrebbe argomentare che chi si coordina meglio ha anche sviluppato un sistema di comunicazione migliore (gerarchia romana, tutti inquadrati e perfetti fino a che ha durato) e quindi e' piu' forte.
Al che si potrebbe argomentare che Ghandi, solo a parole, e' riuscito ad ottenere l'indipendenza dell'India.
Al che Miave non ti avrebbe sfanculato come sicuramente fara' in un paio di ore, quando, dopo aver trombato abbondantemente wolfo (:sneer::sneer:), tornera' a leggere il forum.
trova l'errore

Hudlok
16th August 2008, 18:18
1) ho detto le parole, non la parola (singolare, come avrebbe dovuto essere se avessi voluto intendere il senso generale del termine). hanno capito tutti tranne te. strano, non capita mai...
2)
trova l'errore.
nb: la forza di gandhi non sono state le parole, ma la massa. massa che voleva liberarsi dalla condizione disastrosa in cui era. se invece di gandhi con la ribellione non violenta ci fosse stato un gandhi-cattivo con "prendete tutti un bastone e facciamo una rivoluzione violenta" la stessa massa avrebbe seguito quell'uomo allo stesso modo.
un discorso del genere oggi ha lo stesso valore degli scioperi della fame di pannella, finchè restano lì la gente ti guarda, dice "si beh è giusta come idea" e si gira dall'altra parte (pannella). con un contesto sociale/economico/come ti pare diverso, se la gente inizia a provare a seguirti perchè tanto o così o viviamo di merda allora hai la massa con te e se permetti è un pelino diverso dal fare un discorso e bon, vediamo se chi ha in mano la possiblità di decidere mi ascolta o no.
cosa c'entra il potere? ma l'hai letto (o meglio, te lo sei fatto leggere) quel discorso? si parla di un mondo che cambia secondo le idee da lui espresse, ma è pura utopia perchè non sarebbe un mondo nell'interesse dei potenti, e sono questi ultimi che decidono anche per gente come gandhi.
ah, tanto per confermare le tue capacità espressive, trova l'errore anche qua.
senti con la massa parlava telepaticaemente o a parole?

L'abilità di persuadere la gente con le parole è un assoluto potere tanto duemila anni fa quanto oggi. L'uso delle parole ed il potere sono strattamente legati nella società umana da quando esiste il linguaggio.


Quando ti stufi di arrampicarti sugli specchi fammi un fischio.

Tanek
16th August 2008, 18:19
Fate un favore a questa board, bannatelo di nuovo, questa volta per sempre please.

Hudlok
16th August 2008, 18:23
Fate un favore a questa board, bannatelo di nuovo, questa volta per sempre please.
Grazie d'aver partecipato in maniera costruttiva alla discussione :love:


Uno scrive


non penso cambi nulla se è un discorso attuale o no.
sono parole, le parole non cambiano il mondo, il potere lo fa.
(su ghandi poi LOL)

e non si può rispondere così?



Cerrrrrrrrrrto:confused:
Peccato che le parola è ciò che permette l'esistenza della società :sneer:

e rispondere poi a tono a


ma mi spieghi cosa cazzo vuol dire questa frase?
sicuro di averla letta bene da wikipedia?



Tanek, visto il tuo intervento, mi spieghi cos' ho detto di sbagliato?


Si può scrivere n reply dove si rompe i coglioni per una parola scritta male e non si può far notare un concetto sbagliato? Se è così basta dirlo eh

Ma i toni non li ho certo insapriti io, mi pare.

Gramas
16th August 2008, 19:15
hudfail theory~

Miave
16th August 2008, 20:04
hudlok, a parte che sbagli a scrivere pure gandhi, e se leggessi attentamente le parole di alka e poi leggessi le mie capiresti che con l'esempio della rivoluzione violenta ho voluto proprio spiegare quel concetto che tenti di difendere.

ti ho spiegato perchè hai sparato stronzate sul termine quando tutti avevano capito, ti ho risposto prendendo come tua risposta quella di alka (che dovresti ringraziare) e tu continui come il bambino analfabeta che sei... alka HA CAPITO BENISSIMO a differenza tua, per questo ha provato a metterti sulla strada argomentando proprio sul potere della parola, e io ho risposto con il discorso della massa. ma no tu continui... cosa cristo c'entra il linguaggio? ho detto forse che non parlava? o ti ho forse anche esplicato cosa intendevo con il termine parole? ma lo leggi quello che scrivo? per dio NON HAI CAPITO UN CAZZO.
come sempre. come ogni post. come ogni cazzo di giorno.
ti giuro mi prenderei un ban permamente pur di farlo prendere pure a te...

e complimenti per averci messo così tanto a pensare a cosa scrivere visto che non sapevi cosa rispondere - tanto per rivoltarti contro l'arrampicata sugli specchi - (dimostrato dal fatto che dopo che ho postato hai replyato al thread sotto ignorando questo ;) - senza contare che anche lì hai usato la stessa tecnica del "zomg incomprensione", facendo lo stesso errore, sbagliando di nuovo palesemente a scrivere il nick della persona a cui stavi rispondento e rendendoti nuovamente ridicolo davanti a tutto w2k1, tanto per puntualizzare)

Miave
16th August 2008, 20:21
comunque direi basta, tanto è palese quello che ho detto a gramas in msn, chiedo scusa a quelli che avessero voluto fare/leggere una discussione su gandhi per averlo (al 50%) impedito

Hudlok
17th August 2008, 03:59
Senti hai detto una cagata e ti rode che sia io ad avertelo fatto notare. Non uscirtene con "tutti pensanooohh" "non sia scrivere il mio nomeehhH" etc. Qua, forse ti sfugge, io ho commentato la un tuo reply (cosa che su un forum si usa fare).

Tu confermi o non confermi, parola per parola, questo che hai scritto?

"non penso cambi nulla se è un discorso attuale o no.
sono parole, le parole non cambiano il mondo, il potere lo fa."


Io non sono ASSULTAMENTE d'accordo su quel che hai scritto.

"Le parole non cambiano il mondo" è vero o non è vero secondo te?


Hai voluto fare il saggio del piffero? Hai usato la lingua italiana? Tanto ti accanisci sui miei errori di scrittura ma dai alle parole il significato che vuoi tu?



A seconda della ragionevolezza del tuo reply vedrò se meriti ancora attenzione o no.

Ti prego, prima di rispondere, di respirare dieci secondini e guardare bene la dinamica di questa discussione.


Io ho semplicemente quotato quanto tu hai scritto mostrando il mio disappunto dicendo che le parole, ovvero il comunicare, sono alla base della società umana inquanto tale, e che quindi, mi pare, cambino il mondo eccome.

Tu da qui, infastidito perchè qualcuno, l'analfabeta per di più, si è permesso di azzoppare la tua immagine d'eremita della montagna venuto ad illuminre noi tutti, hai risposto sarcasticamente tirando in ballo wikipedia... Rileggiti bene tutto... Pensa e poi se ti sembra il caso rispondi ancora.

Kuroko
17th August 2008, 12:02
xiNinCt6g6U

:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

AlBendi
17th August 2008, 12:17
xiNinCt6g6U
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
Ero convinto alla fine uscisse la scritta "Un mondo migliore" e invece no :cry:

Goram
17th August 2008, 12:33
Da Gandhi siamo già a parlare dei Romani/Greci vedi che tra poco salta fuori Berlusconi :sneer::sneer::sneer: .

Miave
17th August 2008, 13:21
Da Gandhi siamo già a parlare dei Romani/Greci vedi che tra poco salta fuori Berlusconi :sneer::sneer::sneer: .
godwin ha sempre ragione

Mirera
17th August 2008, 23:23
SMETTETELA ... SUBITO !

il discorso di Ghandi merita sicuramente molto di più che sti commenti e battutine dementi.

datevi una regolata tutti e due

per ora non cartellino per evitare un altro ban, ma Hudlok se mi cerchi mi trovi, quindi piantala

edothebest
18th August 2008, 00:01
xiNinCt6g6U
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

Sarebbe un mondo in cui gli sconfitti sarebbe gli Alleati e sarebbero loro ad essere famosi per aver sterminato e ucciso ovunque (come hanno effettivamente fatto). Semplicemente hanno vinto loro e hanno comunicato loro così da 70 anni quasi, stravolgendo per il 50% gli eventi poichè, mai più frase è adatta in questo caso, la storia la scrivono i vincitori.Fine OT.

NelloDominat
19th August 2008, 04:58
-OT- Ultimo.


Ok, hai ragione da un punto di vista puramente logico. Tuttavia, se vuoi sopravvivere senza essere corcato di botte (virtuali) ti consiglierei di lavorare sul tono del discorso.
Io avrei scritto:
Miave, la parola e' necessaria per la societa', altrimenti si parlerebbe di legge del piu' forte che non porta tanto in la, dato che la coordinazione umana ha dimostrato di essere superiore a qualunque dimostrazione di forza esistente.
Dopo si potrebbe argomentare che chi si coordina meglio ha anche sviluppato un sistema di comunicazione migliore (gerarchia romana, tutti inquadrati e perfetti fino a che ha durato) e quindi e' piu' forte.
Al che si potrebbe argomentare che Ghandi, solo a parole, e' riuscito ad ottenere l'indipendenza dell'India.
Al che Miave non ti avrebbe sfanculato come sicuramente fara' in un paio di ore, quando, dopo aver trombato abbondantemente wolfo (:sneer::sneer:), tornera' a leggere il forum.

Abbiamo trovato l'insegnante di sostegno di Hudolk. Grazie Alka :sneer: (si fa per scherzare che altrimenti vien fuori un putiferio.

@Hudolk
Per piacere Hudolk NON quotarmi piu' davvero... Non leggere i miei commenti, da NESSUNA parte su questa board. La mia era una battuta, che non hai capito. Adattata da una barzelletta. Non ho risposto, non ho aggiunto altro, e non ti ho rispondo piu'. Poiche' ho i coglioni straziati nel leggerti. Per piacere riamani nel tuo mondo e io rimango nel mio.
Poiche' per l'ennesima volta da una tua uscita si e' passato a cercare l'errore uscendo fuori topic, e focalizzandoci su cose che non sono IN TOPIC. In aggiunta ti suggerisco un tastino "MULTI QUOTE" che eviterebbe di leggere la tua firma per piu' di 3-4 post di seguito. Lo dico francamente. Non cagarmi, non quotarmi. Che quando mi quoti mi girano solo le palle, per contenuto e sopratutto tono con una continua ricerca del flame. Credo che tu speri che qualcuno finalmente di mandi a fare in culo. Cosi da dire "mi ha offeso! Bannatelo, io sono stato bannato per molto meno!" Mi spiace, con me non attacca. Ma volevo mettere in chiaro il tutto. Pensavo di mandarti un PM, ma voglio che anche gli altri lo sappiano cosi da evitare doppi sensi.

:wave: