Arcotemo
25th March 2009, 04:16
Interessante link per chi è interessato al tema
http://www.appuntidigitali.it/3519/ie8-firefox-e-safari-ko-in-pochi-minuti-cose-successo-al-pwn2own/
La parte decisamente più interessante
Alcune riflessioni di Charlie Miller su questa giornata meritano attenzione. Alla domanda perché abbia scelto come obiettivo Safari e non si sia poi dedicato anche ad IE, il ricercatore risponde molto chiaramente: “Safari su Mac è più facile da bucare. Le cose che Windows fa per rendere più difficile il funzionamento di un exploit, Mac OS non le fa. […] Dipende soprattutto dal sistema operativo, più che dal programma attaccato. Anche Firefox su Mac è piuttosto semplice. Il sistema operativo sottostante non ha al suo interno tecniche di anti-exploitation”.
Aggiunge poi Miller: “È chiaro che tutti e tre i browser (Safari, IE e Firefox) hanno dei bug. Le falle che permettono l’esecuzione di codice arbitrario sono ovunque. Ma è solo metà dell’equazione. L’altra metà è sfruttare il bug (exploitarlo). E non c’è praticamente nessun ostacolo nel farlo su Mac OS X.”
Miller continua poi evidenziando come l’exploit di Firefox su Windows operato da Nils sia anche più impressionante di quello di IE: “Tra tutti i browser sui vari sistemi operativi, l’obiettivo più difficile è Firefox su Windows. Con Firefox su Mac OS X puoi fare quello che ti pare”.
Ricordo che parliamo di uno che sa cosa dice, che ha appena pubblicato, insieme a Dino Dai Zovi (vincitore della prima edizione del Pwn2Own grazie ad un exploit per QuickTime), The Mac Hacker’s Handbook.
Con questo non voglio scatenare la solita os war, ma solo far notare che non esiste un sistema sicuro finchè esso non viene preso di mira
http://www.appuntidigitali.it/3519/ie8-firefox-e-safari-ko-in-pochi-minuti-cose-successo-al-pwn2own/
La parte decisamente più interessante
Alcune riflessioni di Charlie Miller su questa giornata meritano attenzione. Alla domanda perché abbia scelto come obiettivo Safari e non si sia poi dedicato anche ad IE, il ricercatore risponde molto chiaramente: “Safari su Mac è più facile da bucare. Le cose che Windows fa per rendere più difficile il funzionamento di un exploit, Mac OS non le fa. […] Dipende soprattutto dal sistema operativo, più che dal programma attaccato. Anche Firefox su Mac è piuttosto semplice. Il sistema operativo sottostante non ha al suo interno tecniche di anti-exploitation”.
Aggiunge poi Miller: “È chiaro che tutti e tre i browser (Safari, IE e Firefox) hanno dei bug. Le falle che permettono l’esecuzione di codice arbitrario sono ovunque. Ma è solo metà dell’equazione. L’altra metà è sfruttare il bug (exploitarlo). E non c’è praticamente nessun ostacolo nel farlo su Mac OS X.”
Miller continua poi evidenziando come l’exploit di Firefox su Windows operato da Nils sia anche più impressionante di quello di IE: “Tra tutti i browser sui vari sistemi operativi, l’obiettivo più difficile è Firefox su Windows. Con Firefox su Mac OS X puoi fare quello che ti pare”.
Ricordo che parliamo di uno che sa cosa dice, che ha appena pubblicato, insieme a Dino Dai Zovi (vincitore della prima edizione del Pwn2Own grazie ad un exploit per QuickTime), The Mac Hacker’s Handbook.
Con questo non voglio scatenare la solita os war, ma solo far notare che non esiste un sistema sicuro finchè esso non viene preso di mira