View Full Version : Saviano sul terzo ora .. da non perdere
jamino
25th March 2009, 22:34
Come da oggetto...
Guardatelo ora.. è impressionante
NoeX
25th March 2009, 22:37
sto guardando dall'inizio, ma è quasi finito mi sà.
Agghiacciante veramente, ne parliamo a termine della puntata.
peluche
26th March 2009, 00:11
cavolo ero fuori e me lo sono perso...che programma era che vedo di procurarmelo?
Kali
26th March 2009, 00:13
Riassunto di quello che ha detto/fatto/raccontato?
Hador
26th March 2009, 00:16
cavolo ero fuori e me lo sono perso...che programma era che vedo di procurarmelo?
che temo che fa, tempo 3-4 giorni e lo mettono online sul sito del programma di solito
Emma
26th March 2009, 01:35
ho pianto..
Darkmind
26th March 2009, 09:27
a me ha fatto veramente venire la pelle d'oca sentire persone che invece di denunciare e affiancare l'operato di Saviano non solo ne prendono le distanze ma lo insultano pure ... cioè epocale quando una tipa intervistata dice "Si stava meglio con la camorra" ....
Arthu
26th March 2009, 10:43
Saviano d'un altra categoria proprio.
Pandemonium
26th March 2009, 10:53
purtroppo la camorra è una cosa intrinseca nella loro "cultura". Ed è davvero agghiacciante che una cosa del genere per loro sia normale o addirittura utile... purtroppo fino a quando non si eradica il problema alla base, e si parla di un problema culturale, per ogni arrestato ne spunterà sempre uno nuovo... io sono del sud, vivo in una realtà dove questo problema esiste (si pure di gente che dice che la mafia serve), e mi fa davvero vomitare.
Arthu
26th March 2009, 11:04
Fino a quando la camorra sarà lo stato e lo stato sarà la camorra e ogni impegno verso la risoluzione di questi problemi sarà finto , lo stato a fare il finto carnefice , e la camorra a fare la finta protettrice dei giusti , il sud non troverà mai la pace.
Bortas
26th March 2009, 11:31
Visto a spizzichi e bocconi, secondo me lo fanno fuori entro l'anno ci è andato giù molto pesante...
Twins
26th March 2009, 11:35
http://www.chetempochefa.rai.it/TE_videoteca/1,10916,1087324,00.html
Kappa
26th March 2009, 11:35
Davvero interessante ed intenso...
Emma
26th March 2009, 11:41
non ricominciate con la storia dei ragazzini perchè è un argomento già trattato
qua si parla di saviano
Arthu
26th March 2009, 11:57
Parlare di Saviano , parlare di mafia camorra etc.Saviano è un manifesto contro la criminalità organizzata in italia.Nè più nè meno...parlare di una organizzazione che è il riferimento per chiunque abbia una necessità , che ti fornisce tutto quello che chiedi in cambio del silenzio , che ti taglieggia se non ti prostri ossequiante .Non è un argomento trattabile senza sapere a chi fa capo tutto questo.Il popolo sa di vivere in una bolla di illegalità , l'assenza dello stato è causa e conseguenza della camorra.Troppi traggono benefici da questo sistema.Chi viene arrestato è perchè viene venduto , oppure non serve più , e si taglia come un ramo secco.La radice di tutto il male è nei poteri occulti italiani , bisognerebbe far saltare in aria montecitorio , ma non basterebbe , si ricostruirebbe un altro palazzo , con altri rappresentanti del male.Quelli che comandano davvero sono intorno a noi , ma non li vediamo.Tutto il paese è mafia.Non si sconfiggerà mai una cosa che non si può vedere , per questo persone come Saviano sono importanti , per tentare di mostrare almeno qualche aspetto di questo problema infinito , dove non si capisce chi è la testa e chi è la coda.E' la gente dal basso che deve opporsi.Ma perchè farlo?La verità è che il crimine paga , ha sempre pagato , chi è più furbo e pronto a dormire con qualcuno sulla coscienza vive sempre meglio di chi non lo è.E non è camorra o mafia, è UOMO.Tutti ucciderebbero se avessero garanzie di fare una vita di lusso.L'uomo è invidioso , l'uomo è arrogante , l'uomo non si accontenta mai di quello che ha , l'uomo non accetta l'erba del vicino.L'uomo vuole il potere , vuole le donne , vuole comandare.L'uomo è camorra , è mafia , è P2.Per cambiare le cose dovremmo cambiare quello che siamo diventati.Ma serve la volontà per farlo , siamo pronti???
ulciscar
26th March 2009, 12:06
Parlare di Saviano , parlare di mafia camorra etc.Saviano è un manifesto contro la criminalità organizzata in italia.Nè più nè meno...parlare di una organizzazione che è il riferimento per chiunque abbia una necessità , che ti fornisce tutto quello che chiedi in cambio del silenzio , che ti taglieggia se non ti prostri ossequiante .Non è un argomento trattabile senza sapere a chi fa capo tutto questo.Il popolo sa di vivere in una bolla di illegalità , l'assenza dello stato è causa e conseguenza della camorra.Troppi traggono benefici da questo sistema.Chi viene arrestato è perchè viene venduto , oppure non serve più , e si taglia come un ramo secco.La radice di tutto il male è nei poteri occulti italiani , bisognerebbe far saltare in aria montecitorio , ma non basterebbe , si ricostruirebbe un altro palazzo , con altri rappresentanti del male.Quelli che comandano davvero sono intorno a noi , ma non li vediamo.Tutto il paese è mafia.Non si sconfiggerà mai una cosa che non si può vedere , per questo persone come Saviano sono importanti , per tentare di mostrare almeno qualche aspetto di questo problema infinito , dove non si capisce chi è la testa e chi è la coda.E' la gente dal basso che deve opporsi.Ma perchè farlo?La verità è che il crimine paga , ha sempre pagato , chi è più furbo e pronto a dormire con qualcuno sulla coscienza vive sempre meglio di chi non lo è.E non è camorra o mafia, è UOMO.Tutti ucciderebbero se avessero garanzie di fare una vita di lusso.L'uomo è invidioso , l'uomo è arrogante , l'uomo non si accontenta mai di quello che ha , l'uomo non accetta l'erba del vicino.L'uomo vuole il potere , vuole le donne , vuole comandare.L'uomo è camorra , è mafia , è P2.Per cambiare le cose dovremmo cambiare quello che siamo diventati.Ma serve la volontà per farlo , siamo pronti???
ammazza blade che reply, o tuo padre ti ha rubato il pc ? ahah muori. addio.
Durncrag
26th March 2009, 12:38
Parlare di Saviano , parlare di mafia camorra etc.Saviano è un manifesto contro la criminalità organizzata in italia.Nè più nè meno...parlare di una organizzazione che è il riferimento per chiunque abbia una necessità , che ti fornisce tutto quello che chiedi in cambio del silenzio , che ti taglieggia se non ti prostri ossequiante .Non è un argomento trattabile senza sapere a chi fa capo tutto questo.Il popolo sa di vivere in una bolla di illegalità , l'assenza dello stato è causa e conseguenza della camorra.Troppi traggono benefici da questo sistema.Chi viene arrestato è perchè viene venduto , oppure non serve più , e si taglia come un ramo secco.La radice di tutto il male è nei poteri occulti italiani , bisognerebbe far saltare in aria montecitorio , ma non basterebbe , si ricostruirebbe un altro palazzo , con altri rappresentanti del male.Quelli che comandano davvero sono intorno a noi , ma non li vediamo.Tutto il paese è mafia.Non si sconfiggerà mai una cosa che non si può vedere , per questo persone come Saviano sono importanti , per tentare di mostrare almeno qualche aspetto di questo problema infinito , dove non si capisce chi è la testa e chi è la coda.E' la gente dal basso che deve opporsi.Ma perchè farlo?La verità è che il crimine paga , ha sempre pagato , chi è più furbo e pronto a dormire con qualcuno sulla coscienza vive sempre meglio di chi non lo è.E non è camorra o mafia, è UOMO.Tutti ucciderebbero se avessero garanzie di fare una vita di lusso.L'uomo è invidioso , l'uomo è arrogante , l'uomo non si accontenta mai di quello che ha , l'uomo non accetta l'erba del vicino.L'uomo vuole il potere , vuole le donne , vuole comandare.L'uomo è camorra , è mafia , è P2.Per cambiare le cose dovremmo cambiare quello che siamo diventati.Ma serve la volontà per farlo , siamo pronti???
si ma l'equazione non torna.
perchè il crimine paga pochi e molti pagano IL crimine e PER il crimine.
Io penso che ci sia anche del vero quando si dice che la cultura partenopea è "predisposta" ad accettare socialmente un fenomeno come la mafia. il punto è che esiste una cultura fatta di prevaricazione e strafottenza, e, così come non è estendibile alla popolazione in toto, è altrettanto vero che questa cultura del "passo prima io" offre un suolo fertile per un fenomeno che racchiude in se tutti i possibili tipi di prevaricazione (sociale, economica, politica, legale).
e questa cultura è socialmente, economicamente e politicamente trasversale, taglia tutti i ceti sociali e si estende fino alla Napoli "bene" che tanto bene poi non è, si estende fino agli alternativi anticamorra che si vanno a comprare erba e fumo nei quartieri, passa per le caffetterie miliardarie del centro storico che non fanno gli scontrini, e raggiunge anche l'uomo più onesto, che prima o poi si stancherà di essere uno dei pochi a prenderlo sempre nel sedere. Ho perso il conto di quante volte ho fatto a botte con gente per cose che in altri luoghi sarebbero normali e porterebbero semplicemente ad una scusa e ad una stretta di mano (gente che urla in biblioteca, che ti parcheggia in seconda fila e torna dopo mezz'ora, che non ti da la precedenza e vuole avere ragione). Qui no, qui la gente ti deve stare sopra in tutto, deve stare anche sopra delle legge e delle forze dell'ordine che (ed oggi più che nel periodo medio-recente) sono poco efficienti e lassiste.
Al centro. Perchè in periferia le forze dell'ordine non esistono, qui dove abito io , ed in realtà ovunque, è zona franca, ogn'uno fa quel che vuole (letteralmente).
E' in questo humus fatto di merda che la camorra mette radici. non si nutre solo di questo, certo, ma questo le da sostegno, le da sicuramente forza.
Purtroppo (e per fortuna Saviano l'ha sottolineato ieri più volte) non è solo un problema "nostro". non si tratta di "esplodi vesuvio" e si risolve il problema, perchè è ovunque.
la differenza e che l'anno scorso io lavoravo in un teatro a forcella, alle 8 e 30 entrai a teatro ed alle 9 meno venti spararono ad una persona nel vicolo adiacente. la differenza è che io ho paura di scendere di sera, ma spesso anche di giorno.
allora le soluzioni sono due.
o fuggo, o resto e combatto.
però, quando un giovane di 23 anni decide di fuggire (contro tutti i suoi princìpi) allora credo ci sia davvero da riflettere.
Faramjr
26th March 2009, 12:55
purtroppo la camorra è una cosa intrinseca nella loro "cultura". Ed è davvero agghiacciante che una cosa del genere per loro sia normale o addirittura utile... purtroppo fino a quando non si eradica il problema alla base, e si parla di un problema culturale, per ogni arrestato ne spunterà sempre uno nuovo... io sono del sud, vivo in una realtà dove questo problema esiste (si pure di gente che dice che la mafia serve), e mi fa davvero vomitare.
Questo vuol dire non aver afferrato il nocciolo della questione. E' un problema "loro"? E' un problema "nostro".
Quanti di voi ragazzi borghesi, benestanti e paffuti sono disposti tra le tante cose a smettere di drogarsi anche solo per smettere di finanziare le organizzazioni criminali?
Arthu
26th March 2009, 13:03
si ma l'equazione non torna.
perchè il crimine paga pochi e molti pagano IL crimine e PER il crimine.
Io penso che ci sia anche del vero quando si dice che la cultura partenopea è "predisposta" ad accettare socialmente un fenomeno come la mafia. il punto è che esiste una cultura fatta di prevaricazione e strafottenza, e, così come non è estendibile alla popolazione in toto, è altrettanto vero che questa cultura del "passo prima io" offre un suolo fertile per un fenomeno che racchiude in se tutti i possibili tipi di prevaricazione (sociale, economica, politica, legale).
e questa cultura è socialmente, economicamente e politicamente trasversale, taglia tutti i ceti sociali e si estende fino alla Napoli "bene" che tanto bene poi non è, si estende fino agli alternativi anticamorra che si vanno a comprare erba e fumo nei quartieri, passa per le caffetterie miliardarie del centro storico che non fanno gli scontrini, e raggiunge anche l'uomo più onesto, che prima o poi si stancherà di essere uno dei pochi a prenderlo sempre nel sedere. Ho perso il conto di quante volte ho fatto a botte con gente per cose che in altri luoghi sarebbero normali e porterebbero semplicemente ad una scusa e ad una stretta di mano (gente che urla in biblioteca, che ti parcheggia in seconda fila e torna dopo mezz'ora, che non ti da la precedenza e vuole avere ragione). Qui no, qui la gente ti deve stare sopra in tutto, deve stare anche sopra delle legge e delle forze dell'ordine che (ed oggi più che nel periodo medio-recente) sono poco efficienti e lassiste.
Al centro. Perchè in periferia le forze dell'ordine non esistono, qui dove abito io , ed in realtà ovunque, è zona franca, ogn'uno fa quel che vuole (letteralmente).
E' in questo humus fatto di merda che la camorra mette radici. non si nutre solo di questo, certo, ma questo le da sostegno, le da sicuramente forza.
Purtroppo (e per fortuna Saviano l'ha sottolineato ieri più volte) non è solo un problema "nostro". non si tratta di "esplodi vesuvio" e si risolve il problema, perchè è ovunque.
la differenza e che l'anno scorso io lavoravo in un teatro a forcella, alle 8 e 30 entrai a teatro ed alle 9 meno venti spararono ad una persona nel vicolo adiacente. la differenza è che io ho paura di scendere di sera, ma spesso anche di giorno.
allora le soluzioni sono due.
o fuggo, o resto e combatto.
però, quando un giovane di 23 anni decide di fuggire (contro tutti i suoi princìpi) allora credo ci sia davvero da riflettere.
Il fatto è che il crimine paga pochi , ma moltissimi tentano.E per ogni criminale che riesce ad arrivare in cima , ci sono tantissimi che vorrebbero fare come lui e lo odiano e amano al tempo stesso.In Italia tutti sognano il successo , tutti vogliono essere famosi , tutti vorrebbero avere tanto in cambio di nulla.Il problema come dici tu è ovunque.Il senso di impunità è forte e radicato quasi dappertutto ormai.
Durncrag
26th March 2009, 13:15
Il fatto è che il crimine paga pochi , ma moltissimi tentano.E per ogni criminale che riesce ad arrivare in cima , ci sono tantissimi che vorrebbero fare come lui e lo odiano e amano al tempo stesso.In Italia tutti sognano il successo , tutti vogliono essere famosi , tutti vorrebbero avere tanto in cambio di nulla.Il problema come dici tu è ovunque.Il senso di impunità è forte e radicato quasi dappertutto ormai.
beh ma questo è una costante nella storia dell'umanità, l'uomo vuole il successo e punto.
Qual'è il punto allora? perchè qui si ed altrove no?
io credo che il senso di impunità sia da sempre legato alla presenza\assenza del "punitore", ovvero dello stato, la solita storia del gatto assente e dei topi ballerini. ma (lo noto viaggiando, in Italia e all'estero) qui c'è un modo di "prevaricare" più "scomposto" rispetto ad altri luoghi. ora vado davvero di fretta, stasera cerco di argomentare meglio!
Arthu
26th March 2009, 13:25
beh ma questo è una costante nella storia dell'umanità, l'uomo vuole il successo e punto.
Qual'è il punto allora? perchè qui si ed altrove no?
io credo che il senso di impunità sia da sempre legato alla presenza\assenza del "punitore", ovvero dello stato, la solita storia del gatto assente e dei topi ballerini. ma (lo noto viaggiando, in Italia e all'estero) qui c'è un modo di "prevaricare" più "scomposto" rispetto ad altri luoghi. ora vado davvero di fretta, stasera cerco di argomentare meglio!
Probabilmente è un mondo molto feudale tutt'oggi.Il passaggio evolutivo dai "castelli" all'idea moderna di stato è stato viziato da certe situazioni e sfruttamenti , a partire dai latifondi etc.Le famiglie , i picciotti , fa molto 1700.
Randolk
26th March 2009, 14:22
E' agghiacciante la distinzione tra il dolore di chi ha perso un figlio innocente e chi sa di avere perso un figlio criminale.
Genitori che accettano il rischio di perdere un figlio, di sapere che prima o poi gli spareranno in faccia, pur di non scegliere di vivere ai margini del sistema camorra. Il legame tra genitori e figli è quanto di più forte e indissolubile esista in natura, è insito nella conservazione della specie. E' un qualcosa di imprevaricabile, questa gente riesce a prevaricarlo. Tutta questa cagata leggendaria dell'onore mafioso dov'è? Che onore c'è nel vendere tuo figlio ad una vita sul filo del rasoio?
Dryden
26th March 2009, 14:55
L'intervista fa capire bene come il problema non sia solo del sud, ma dell'Italia intera, e se non fosse che ormai questo morbo lo abbiamo già esportato all'estero suggerirei agli altri stati di incinerirci, unica soluzione possibile per debellare il problema.
Randolk
26th March 2009, 15:19
L'intervista fa capire bene come il problema non sia solo del sud, ma dell'Italia intera, e se non fosse che ormai questo morbo lo abbiamo già esportato all'estero suggerirei agli altri stati di incinerirci, unica soluzione possibile per debellare il problema.
E' un morbo che esiste ovunque ci sia disagio, istruzione scarsa o inesistente e condizioni di vita ai limiti dell'umano.
Solo che prende nomi diversi e parla lingue differenti. Nei sobborghi di LA ha il nome di una gang portoricana, nella jungla della Sierra Leone si chiama RUF, nelle favelas brasiliane si chiama mierda e così via. Solo che noi siamo imba, perchè lo abbiamo anche esportato e ne abbiamo fatto un marchio.
Dryden
26th March 2009, 15:28
E' un morbo che esiste ovunque ci sia disagio, istruzione scarsa o inesistente e condizioni di vita ai limiti dell'umano.
Solo che prende nomi diversi e parla lingue differenti. Nei sobborghi di LA ha il nome di una gang portoricana, nella jungla della Sierra Leone si chiama RUF, nelle favelas brasiliane si chiama mierda e così via. Solo che noi siamo imba, perchè lo abbiamo anche esportato e ne abbiamo fatto un marchio.
Non lo sò Rand, quel che fà la differenza sono i numeri, credo che non ci sia paragone tra una gang di distretto e le nostre Mafie, che come sottolineato nell'intervista, fatturano 3 volte la nostra più grande azienda.
Siamo gli unici che sono riusciti a far diventare questa cosa autosufficente e perfettamente strutturata, trasformandola non più in un fenomeno locale, ma in un fenomeno nazional-culturale.
Mi sembra come se, in un organismo, il parassita abbia così tanto preso spazio che ormai non esista più distinzione tra i due, che sia impossibile esirparlo, pena la morte dell'organismo.
Imo.
marlborojack
26th March 2009, 16:23
ragazzi, se la mafia ha un giro da 150 miliardi di euro, siamo tutti noi la mafia, nel senso che è l'economia dello stato stesso. Non c'entra solo il comprare droga o chiedere lo scontrino, è la benzina che usi per l'auto o il motorino, è la carta e l'inchiostro dello scontrino che ti stampano.
marlborojack
26th March 2009, 16:27
Non lo sò Rand, quel che fà la differenza sono i numeri, credo che non ci sia paragone tra una gang di distretto e le nostre Mafie, che come sottolineato nell'intervista, fatturano 3 volte la nostra più grande azienda.
Siamo gli unici che sono riusciti a far diventare questa cosa autosufficente e perfettamente strutturata, trasformandola non più in un fenomeno locale, ma in un fenomeno nazional-culturale.
Mi sembra come se, in un organismo, il parassita abbia così tanto preso spazio che ormai non esista più distinzione tra i due, che sia impossibile esirparlo, pena la morte dell'organismo.
Imo.
Probabilmente il nostro cervello è nato nel modo in cui descrivi il parassita. Quando Saviano dice che non è un problema solo del Sud, vuol dire anche secondo me che non è un problema solo Italiano, e che non siamo solo noi ad esportare criminalità (per quanto indubbiamente sia il prodotto nostrano di maggior successo, visto il giro d'affari). Dalle triadi cinesi, alla yakuza, la criminalità organizzata è sempre esistita. Il problema si pone quando la criminalità stessa è l'unica organizzazione che regola un territorio, come è accaduto e accade nel sud Italia, perchè lì può crescere e ramificarsi dappertutto, grazie all'economia
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