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View Full Version : Brunetta, ciarlatano?



Bortas
25th September 2009, 11:49
Le affermazioni di brunetta, sugli impiegati pubblici, i famosi "fannulloni", la sua battaglia? Che fine han fatto?
Pare che la legge adesso sia stata depauperata delle famose norme antifannullone, quando dicevo che era fiato sprecato?

Articolo: http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/economia/pubblica-amministrazione/legge-fannulloni/legge-fannulloni.html

Dr.Doomed
25th September 2009, 11:52
Che fine han fatto?


sono andate a mori' ammazzate! :nod:

Razj
25th September 2009, 12:11
go demagogia go

Hador
25th September 2009, 12:15
fino a poco tempo fa brunetta non mi dispiaceva, comunque era deciso e toccava dei punti sensibili ma da poco dopo aver visto un po' di sue interviste e interventi ho cambiato completamente idea, pare un fanatico che agisce per rimorso personale con una sua personalissima e brianzolissima idea della realtà.

A tal proposito vi segnalo questo articolo di michele serra che conferma non esser io l'unico che ha fatto quelle considerazioni su brunetta:


DEMAGOGIA AL GOVERNO
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/09/20/demagogia-al-governo.html
Repubblica — 20 settembre 2009 pagina 1 sezione: ALTRO
CI SONO «élite di merda che vivono di rendita» e tramano contro il governo e dunque contro il popolo sovrano. Così, in sintesi, ha detto ieri il ministro Brunetta, entusiasmando una platea amica e disgustando una volta di più l' altra metà degli italiani, si suppone in rappresentanza delle élite di merda. Brunetta è il classico fanatico: uno che quando parla gli saltano uno dopo l' altro i freni inibitori, e gli esce fumo dalle orecchie. In quanto tale, in una fase così aspra dello scontro politico, ascoltarlo aiuta a mettere a fuoco almeno alcuni dei sentimenti profondi che muovono questa maggioranza. A partire dal fascismo, l' odio per le élite (vedi il complotto demo-plutogiudo-massonico) è un classico del populismo autoritario. Ricchi malvagi, gelosi dei loro privilegi, tramano nell' ombra per contrastare l' avvento luminoso di una nuova era. Gli archivi di Libero e del Giornale, quando gli storici vorranno occuparsene, sono da questo punto di vista una illuminante e annosa collazione di tutto o quasi il malanimo che la piccola borghesia di destra, elettrice dei Brunetta e lettrice dei Feltri, nutre per le cosiddette élite: gli Agnelli, la borghesia azionista, De Benedetti e Scalfari, gli intellettuali altezzosi, Miuccia Prada (?!), i professori snob, gli urbanisti, i cineasti, i radical chic, secondo una classificazione biliosa e scriteriata che non discende tanto dal reddito e tantomeno dalle persone, quanto, diciamo, dall' immagine sociale, vera o presunta, dei bersagli via via individuati. In blocco, e un tanto al chilo, essi sarebbero la spina dorsale di una sinistra debosciata, scroccona e classista. (Va da sé che i circa diciotto milioni di elettori di centrosinistra, forse non tutti urbanisti o rettori, per comodità non vengono inclusi nel quadro polemico: non è mai la realtà, è il suo fantasma a favorire le ossessioni politicamente più produttive). Se il ministro Brunetta, piuttosto che un iracondo e un demagogo, fosse una persona ragionevole, e davvero parlasse per conto del popolo italianoe nei suoi interessi, saprebbe che il nostro Paese, nell' ultimo paio di secoli, ha molto patito non giàa causa delle élite, ma della loro gracilità, o mancanza. Se, per esempio, la grande borghesia conservatrice non fosse stata spazzata via (vedi l' affaire Montanelli, vedi la morte di Ambrosoli, vedi eccetera eccetera) dalla piccola borghesia reazionaria e malaffarista che ha schiantato il senso dei diritti e il senso dei doveri, e oggi regge il timone del Paese, magari avremmo ancora ministri come Visentini e non come Brunetta e Bondi, altro fazioso vaniloquente. Destra e sinistra, in tutto questo, sono un criterio piuttosto confuso, quasi un velame. Meglio varrebbe (e in questo, bisogna ammetterlo, il socialista Brunetta ci aiuta parecchio) provarea riclassificare lo scenario socio-politico italiano secondo i vecchi criteri dell' analisi di classe. Il poco che rimane della borghesia antifascista (certamente un' élite) e della classe dirigente repubblicana e costituzionale (un' altra élite) è l' ultimo argine culturale, etico e storico che si frappone al trionfo incontrastato dei Brunetta, del loro adorato leader e della piccola borghesia reazionaria che li vota in massa. Il loro capo, da solo, ha più potere dei fantasmatici «poteri forti» messi assieme, più denaro, più media, più altoparlanti e più balconi, più giornali, più giornalisti, più servitù e più tutto. Ma, effettivamente, nonostante questo potere fortissimo, Berlusconi non è élite, non è classe dirigente, non è statista (gli statisti uniscono i popoli, non li spaccano a metà come una mela). È potere senza rispetto, ricchezza senza status, popolarità senza prestigio. Brunetta, che è animoso e sincero, avverte nel profondo questa inadeguatezza. Ma piuttosto che investirne, con la dovuta umiltà, se stesso e il suo capo, si aggrappa al popolo e indica nelle «élite di merda» il Nemico da combattere. In questo Brunetta (come parecchi ex socialisti, ahimè) è il berlusconiano perfetto: pur di non dubitare di se stesso, attribuisce ogni problema alla malvagità del Nemico. Urgerebbe un analista se anche gli psicanalisti non fossero, come è ovvio, una élite di merda. © RIPRODUZIONE RISERVATA - MICHELE SERRA

Kjoene
25th September 2009, 12:15
B. merda :nod:

Glasny
25th September 2009, 12:41
Br merda direi, con B siamo ambigui.

Kjoene
25th September 2009, 13:04
Br merda direi, con B siamo ambigui.

Ormai hai rovinato la sorpresa :nod:

Oro
26th September 2009, 00:41
fatemi capire.. eravate tutti contro le misure prese da Brunetta? le ritenevate inutili o esagerate?

Glasny
26th September 2009, 06:56
fatemi capire.. eravate tutti contro le misure prese da Brunetta? le ritenevate inutili o esagerate?

Utili magari lo erano, eliminare i fannulloni e controllare meglio gli impiegati pubblici, però fare proclami senza poi darvi seguito ha un nome preciso.. demagogia.

Hardcore
26th September 2009, 07:43
fatemi capire.. eravate tutti contro le misure prese da Brunetta? le ritenevate inutili o esagerate?
Ritenevo fossero demagogiche in quanto miravano a colpire i dipendenti pubblici non toccando gli amichetti

Jarsil
26th September 2009, 08:31
fatemi capire.. eravate tutti contro le misure prese da Brunetta? le ritenevate inutili o esagerate?

No Daniè, il fatto è che la gente si incazza quando si fa un proclama e poi in sordina lo si cancella...

Fare gli annunci con la grancassa e ritirarli sottovoce è una vecchia tattica della demagogia....

Quanto ai provvedimenti in sé, non vedo perché non si possa semplicemente usare lo stesso peso e la stessa misura del privato... che senso ha fare terrorismo e lasciare solo un'ora di possibilità di movimento quando anche nel privato ci sono le fasce orarie? Bastava dire "da domani tutti uguali" e nessuno avrebbe potuto protestare, ma rendere norme più severe per una categoria è a tutti gli effetti una discriminiazione... che poi ognuno di noi che lavora nel privato possa pensare "ben gli sta così finalmente lavorano" è un altro discorso, e non è manco correttissimo considerarli tutti fannulloni...

Rob
26th September 2009, 10:22
No Daniè, il fatto è che la gente si incazza quando si fa un proclama e poi in sordina lo si cancella...
Fare gli annunci con la grancassa e ritirarli sottovoce è una vecchia tattica della demagogia....
Quanto ai provvedimenti in sé, non vedo perché non si possa semplicemente usare lo stesso peso e la stessa misura del privato... che senso ha fare terrorismo e lasciare solo un'ora di possibilità di movimento quando anche nel privato ci sono le fasce orarie? Bastava dire "da domani tutti uguali" e nessuno avrebbe potuto protestare, ma rendere norme più severe per una categoria è a tutti gli effetti una discriminiazione... che poi ognuno di noi che lavora nel privato possa pensare "ben gli sta così finalmente lavorano" è un altro discorso, e non è manco correttissimo considerarli tutti fannulloni...

Jars purtroppo questo non è MAI stato vero: che si vogliano aprire gli occhi o meno, il privato rimane tale ed il pubblico rimane sempre e comunque privilegiato da contratti "ad hoc".

Griffin
26th September 2009, 11:30
non riesco a trovare il vecchio testo della legge ma solamente quello con le modifiche (nel sito del parlamento) qualcuno puo' aiutarmi?

Arthu
26th September 2009, 11:33
L'unica cosa che rimane è che stranamente al solito non ha fatto un cazzo nessuno :rotfl:

Jarsil
26th September 2009, 12:04
Jars purtroppo questo non è MAI stato vero: che si vogliano aprire gli occhi o meno, il privato rimane tale ed il pubblico rimane sempre e comunque privilegiato da contratti "ad hoc".

Onestamente, del "MAI" me ne sbatto... Se si fa un proclama che finisce l'era dei fannulloni, invece di inventarsi una IMPOSSIBILE linea dura (tra l'altro a rischio bocciatiura della Corte Costituzionale), basta fare una legge che applichi gli stessi criteri: è blindata sotto l'aspetto di costituzionalità, e dato che porta uguaglianza, le proteste le si può troncare con poche argomentazioni... invece no, si strepita, si urla, si fa grancassa e orchestra e poi, zitti zitti, non si fa di fatto un cazzo e si torna al caro vecchio sistema... eh si, perché a febbraio ci sono le regionali, e mica puoi far incazzare qualche milione di dipendenti statali no?

disgusto. maggiorato dal fatto che erano state fatte milioni di promesse in senso contrario a quello che sta avvenendo, e che altri fossero peggio non giustifica MINIMAMENTE la merda che sto vedendo ora. A meno che non vogliamo mangiar merda, dire che è cioccolata ed essere contenti dell'appiattimento verso il basso del livello del nostro paese.

Oro
26th September 2009, 12:59
Secondo me il progetto era più che ambizioso e ardito.. probabilmente però mancava, a monte, una base normativa di supporto (tipo come è stato negli ultimi 10 anni per i poteri dei sindaci).. col rischio di una figuraccia tipo annullamento in Corte Costituzionale o similari hanno preferito ritirare i provvedimenti e preparare appunto la base normativa..

Aggiungo però che in un paese civile, come piace dire a molti qui dentro, non si dovrebbe correre il rischio di sommosse popolari se vengono aggiustate le cose (tipo i fannulloni e gli spreconi nel pubblico, che ricordo, è PUBBLICO.. soldi di TUTTI, da destra a sinistra) .. qui da noi invece succede esattamente il contrario.. aveva ragione Mussolini quando diceva che si potrebbe fare molto per l'Italia, ma si può fare ben poco per gli italiani.

jamino
26th September 2009, 13:43
Lo dico da persona che ha sempre lavorato nel privato:

Prima di sparare addosso al pubblico impiego vogliamo renderci conto che nel pubblico impiego a partita di grado e di mansione e anazianità lo stipendio e del 30 - 40 % minore?

Se a questo si aggiunge un atteggiamento puntivo che qualità del servizio avremo?

Vogliamo che il pubblico sia efficente come il privato? iniziamo apagarlo come il privato, poi ne riparliamo.

Bortas
26th September 2009, 18:41
La problematica nel pubblico è che c'è chi non fa un cazzo e chi fa il suo più il lavoro di molti altri, nel pubblico ho trovato gente che spacca i culi, gente che a 26 anni fa il culo a tantissimi, che oltre a lavorare si mantiene una cattedra a Losanna e ci insegna sociologia, (in barba ai parrucconi retrogradi nazionali), altri che arrivano al mattina alle 10 con le buste della spesa si attaccano a facebook e sono al bar ogni 5 minuti, il problema e chi non fa un cazzo se lo può permettere, perchè fa parte di quelli "protetti" quelli che le leggi di Brunetta non toccano e non avrebbero mai toccato, nipoti, pronipoti, amicici & consuleti, gente messa in posti di rilievo con contratti fatti "ad hoc" orari elastici e copertura negli uffici, altrimenti sono cazzi per tutti, sta gente non ha mai fatto un cazzo anche quando Brunetta minacciava.

Certo nel pubblico ne ti spezzi la schiena ne rischi, ha tanti pregi per quanto riguarda la comodità però è anche vero che guadagni il giusto, ha la sua bilancia, il fatto è che per agire seriamente su pubblico impiego, si dovrebbe partire dall'alto, da chi muove leve e spinge bottoni, da chi si ritrova alla dirigenza e lascia interi uffici a 1 o 2 galoppini che si smazzano tutto, quando il direttore mafioso di sti grancazzi è al ricevimento o alla partita a golf del venerdì pomeriggio...

E ve lo dice chi lavora nel pubblico impiego...

Rob
27th September 2009, 13:55
Onestamente, del "MAI" me ne sbatto... Se si fa un proclama che finisce l'era dei fannulloni, invece di inventarsi una IMPOSSIBILE linea dura (tra l'altro a rischio bocciatiura della Corte Costituzionale), basta fare una legge che applichi gli stessi criteri: è blindata sotto l'aspetto di costituzionalità, e dato che porta uguaglianza, le proteste le si può troncare con poche argomentazioni... invece no, si strepita, si urla, si fa grancassa e orchestra e poi, zitti zitti, non si fa di fatto un cazzo e si torna al caro vecchio sistema... eh si, perché a febbraio ci sono le regionali, e mica puoi far incazzare qualche milione di dipendenti statali no?
disgusto. maggiorato dal fatto che erano state fatte milioni di promesse in senso contrario a quello che sta avvenendo, e che altri fossero peggio non giustifica MINIMAMENTE la merda che sto vedendo ora. A meno che non vogliamo mangiar merda, dire che è cioccolata ed essere contenti dell'appiattimento verso il basso del livello del nostro paese.

Il mio "MAI" era riferito alla frase:

<<non vedo perché non si possa semplicemente usare lo stesso peso e la stessa misura del privato>>

e non al resto del discorso: non ho specificato io, sorry

Rob
27th September 2009, 14:15
Lo dico da persona che ha sempre lavorato nel privato:
Prima di sparare addosso al pubblico impiego vogliamo renderci conto che nel pubblico impiego a partita di grado e di mansione e anazianità lo stipendio e del 30 - 40 % minore?
Se a questo si aggiunge un atteggiamento puntivo che qualità del servizio avremo?
Vogliamo che il pubblico sia efficente come il privato? iniziamo apagarlo come il privato, poi ne riparliamo.

Jami cazzolina, ma ti vuoi rendere conto che ci sono N fattori, altro che quello stracazzo di stipendio lordo annuo?? Secondo te chi non fa già un cazzo, se pagato meglio diventerà un convinto assertore della causa???

Nel privato, quantomeno fino alle poche enormi aziende italiane:

1) Il datore di lavoro è colui che rischia in proprio, con l'azienda in qualche modo rischiano, per la loro parte di reddito, anche io dipendenti.

2) Lavorare per una qualsiasi azienda non è come lavorare nel pubblico, non esiste il "lavoro certo".

3) Il rischio mobilità nel privato è altissimo.

4) Il privato può essere meritocratico, il pubblico NO

5) NON siamo tutti uguali, indipendentemente da ciò che dicono i sindacati, e le tabelline con "ruoli e mansioni= stipendio" devono riguardare solo la base del RAL e non certo l'intera cifra.

6) Il pubblico, fino a che non sarà diventato efficiente come qualsiasi altra azienda, non potrà mai dare niente che soddisfi i più esigenti (parlo di lavoro impiegatizio o paragonabile) perchè semplicemente non è possibile: se uno è ambizioso e vuole crescere professionalmente, è bene che passi nel privato con tutti i rischi del caso.

Ricordiamo comunque che lo stipendio nel pubblico lo pagano i cittadini "del privato" per la stragrande maggioranza degli importi, quindi anche se le persone pagano giustamente le tasse queste, come il resto dello stipendio, deriva da quelle persone che poi fanno la fila in comune, in provincia, alla ASL, nei tribunali .. per ANNI a volte, il tutto per ottenere servizi spesso mediocri, ritardatari, errati in toto od in parte per manifesta incompetenza/incapacità/menefreghismo di taluni soggetti.. gli stessi soggetti dovrebbe ricordare quanto sopra ogni volta che vedono al proprio sportello lo stesso signore rompicoglioni della settimana prima che è dovuto ritornare perchè hanno sbagliato loro/erano in pausa caffè/erano in pausa sigaretta/erano assenti anche se con cartellino timbrato.

Per l'inadeguatezza di certi indegni che lavorano per il pubblico, il sistema si è appesantito (oltre ad aver fatto da serbatoio per i voti comodi) e fa letteralmente cagare.

Corsi e ricorsi storici:

SIP (Telecom)
ENEL
ALITALIA
e tutte le altre "partecipate" o "di proprietà" statale cosa hanno fatto?

SIP: appena lo stato ha smesso di vomitarci dentro soldi ad occhi chiusi, raffica di "non assunzioni", servizio crollato, fine investimenti significativi sulla rete, creazione di società satelliti dove infilare dentro il personale eccedente (società lasciate poi in balia di se stesse)

ENEL: evidente cosa sia accaduto

ALITALIA: stendiamo velo pietoso

Ovviamente sto sbagliando su tutta la linea.

Ah scusate, Berlusconi Merda e Brunetta con lui.. così va meglio.

N.B. Brunetta: ci sarebbe altro di cui parlare, come chiedersi con solo un paio di scritti all'attivo ed un CV non particolarmente brillante, come faccia ad essere il gran personaggio che viene dipinto.. invece si discute di come il pubblico sia quasi penalizzato, POFERINI (con il rispetto dovuto a chi vi lavora seriamente e con cognizione di causa).

Necker
27th September 2009, 16:58
un governo che è andato su a suon di slogan populisti e proclami senza un briciolo di sostanza, tenuto insieme dal più grande pubblicitario che c'è, un ciarlatano che si circoda di altri ciarlatani, non mi aspetto che questa accozzaglia sia capace di cagare una legge che abbia un capo, una coda e dei contenuti validi.

Salvo nei casi in cui ci riescono ma poi la corte costituzionale li manda in culo :sneer:
Ennesima italianata, hanno fatto la cagata, la cagata è finita al vaglio, è stata ripulita, peccato che oltre l'involucro non sia rimasto alcunchè... ed eccola servita... Come cercare di riempirsi lo stomaco mangiando aria fritta.

jamino
27th September 2009, 19:03
Rispndo il Bold nel corpo del quote :)



Jami cazzolina, ma ti vuoi rendere conto che ci sono N fattori, altro che quello stracazzo di stipendio lordo annuo?? Secondo te chi non fa già un cazzo, se pagato meglio diventerà un convinto assertore della causa???

Nel privato, quantomeno fino alle poche enormi aziende italiane:

1) Il datore di lavoro è colui che rischia in proprio, con l'azienda in qualche modo rischiano, per la loro parte di reddito, anche io dipendenti.

Solo nelle PMI, le aziende grandi sono SPA in cui nei fatti rischiano i piccoli risparmaitori attraverso i fondi, i grandi azionisti controllano grandi aziende con rischi minimi

2) Lavorare per una qualsiasi azienda non è come lavorare nel pubblico, non esiste il "lavoro certo".
anche qui solo nell PMI, nelle grandi aziende ci sono infiniti meccanismi di protezione del posto di alvoro (ad esempio nei fatti le banche non possono licenziare)

3) Il rischio mobilità nel privato è altissimo.
vedi sopra
4) Il privato può essere meritocratico, il pubblico NO
non c'è differenza tra pubblico e privato in relazione alla meritocrazia. La differenza è che nel privato si ahnno incentivi variabili più alti, ma tali incentivi molto spesso non hanno nulla a che vedere con risultati tangibili, se non per i comemrciali

5) NON siamo tutti uguali, indipendentemente da ciò che dicono i sindacati, e le tabelline con "ruoli e mansioni= stipendio" devono riguardare solo la base del RAL e non certo l'intera cifra.
concordo peinamente, ma questa cosa non può essere ne punitiva per il pubblico in cui nei fatti gli inecentivi sono nei fatti inesistenti, ne basata su aprametri non oggettvi se no diventa il regno del favoruccio italico
6) Il pubblico, fino a che non sarà diventato efficiente come qualsiasi altra azienda, non potrà mai dare niente che soddisfi i più esigenti (parlo di lavoro impiegatizio o paragonabile) perchè semplicemente non è possibile: se uno è ambizioso e vuole crescere professionalmente, è bene che passi nel privato con tutti i rischi del caso.

e questo è esattament eil dramma del pubblico in italia a cui non si pone rimedio criminalizzandolo come fa Brubnetta. C'è una fuga dei cervelli dal pubblico che rende ogni giorno la PA peggiore, emntre invece andrebbero valorizzate le buon eprformance per attrarre le risorse positive nel pubblico. Bisogna innescare un circolo virtuoso, non fomentare un circolo vizioso

Ricordiamo comunque che lo stipendio nel pubblico lo pagano i cittadini "del privato" per la stragrande maggioranza degli importi, quindi anche se le persone pagano giustamente le tasse queste, come il resto dello stipendio, deriva da quelle persone che poi fanno la fila in comune, in provincia, alla ASL, nei tribunali .. per ANNI a volte, il tutto per ottenere servizi spesso mediocri, ritardatari, errati in toto od in parte per manifesta incompetenza/incapacità/menefreghismo di taluni soggetti.. gli stessi soggetti dovrebbe ricordare quanto sopra ogni volta che vedono al proprio sportello lo stesso signore rompicoglioni della settimana prima che è dovuto ritornare perchè hanno sbagliato loro/erano in pausa caffè/erano in pausa sigaretta/erano assenti anche se con cartellino timbrato.

nel privato lo paghiamo allo steso modo perché contribuisce a determinare i costi dei prodotti che compraimo, nonc'è alcuna differenza. Banche,a ssicurazioni, sanità privata, supermercati e quant'altro, il livello dis ervizio è spesso bassissimo pur tattansdosi di privato, ma siccome spesso queste realtà fanno cartello tu come cittadino non hai possibilità

Per l'inadeguatezza di certi indegni che lavorano per il pubblico, il sistema si è appesantito (oltre ad aver fatto da serbatoio per i voti comodi) e fa letteralmente cagare.

Corsi e ricorsi storici:

SIP (Telecom)
ENEL
ALITALIA
e tutte le altre "partecipate" o "di proprietà" statale cosa hanno fatto?

SIP: appena lo stato ha smesso di vomitarci dentro soldi ad occhi chiusi, raffica di "non assunzioni", servizio crollato, fine investimenti significativi sulla rete, creazione di società satelliti dove infilare dentro il personale eccedente (società lasciate poi in balia di se stesse)

Non concordo, Telecom è stata saccheggiata dai vari virtuosi del privato, Colaninno e Tronchetti provera per fare i nomi.

ENEL: evidente cosa sia accaduto

Enel è stata saccheggiata dai boiardi di stato in combutta con i privati, se ci incontereemo un giorno ti racconterò di eprosna la storia del mio primo posto di alvoro in una partecipata ENEL...

ALITALIA: stendiamo velo pietoso

concordo, ma intanto al privatizzazione ha socializzato le eprdite e pricvatizzato i guadagni, uno scandalo ancora maggior

Ovviamente sto sbagliando su tutta la linea.

Ah scusate, Berlusconi Merda e Brunetta con lui.. così va meglio.

N.B. Brunetta: ci sarebbe altro di cui parlare, come chiedersi con solo un paio di scritti all'attivo ed un CV non particolarmente brillante, come faccia ad essere il gran personaggio che viene dipinto.. invece si discute di come il pubblico sia quasi penalizzato, POFERINI (con il rispetto dovuto a chi vi lavora seriamente e con cognizione di causa).

Per concludere concordo su Brunetta, e concordo assolutamente sul fatto che il salario è solo una variabile nel determinare la retribuzione di un lavoro. E' per questo che trovo assurdo che ci si concentri solo sulla parte non monetizzata della retribuzione e non sull'insieme. Troppo facile dire che ad esempio hanno più ferie o maggiori garanzie ma non dire che guadagnano meno. Vogliamo un pubblico a calco del privato? Parliamone, ma in questo caso non solo gli obblighi devonoe ssere quelli del privato, ma anche i vantaggi (leggi reddito e parte variabile)

;)

Hador
27th September 2009, 20:09
bho in ogni caso anche il privato ha la sua gran fetta di problemi, il figlio del capo ha un posto sicuro in azienda, magari anche il figlio del sindaco ma mentre il figlio del sindaco è immorale al figlio del capo che cazzo vuoi dire?
Il problema imo è che i provvedimenti proposti da brunetta, lo avevo detto anche a suo tempo, erano molto scenografici ma poco incisivi, mirando a far restare la gente in ufficio piuttosto che a farla lavorare - se sei stato assunto per far nulla che tu faccia nulla al bar o in ufficio il problema rimane lo stesso.
Su una cosa siamo d'accordo, nel pubblico quel che manca è il dover rendere conto a qualcuno, ma non manca a livello di dipendenti ma manageriale, se un dipendente è nelle condizioni di non lavorare senza essere notato vuol dire che hai assunto una persona per non fare un cazzo/non hai dato abbastanza compiti a quella persona.
Senza prenderci per il culo se domani mi assumono a 1500 euro più incentivi vari per fare inserimento dati di 2 pagine al giorno (tempo effettivo 10 minuti) prima accetto e poi penso se sia morale o no.

saltaproc
27th September 2009, 21:55
:look::look::look:





:sneer: