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View Full Version : [FILOSOFIA] Il concetto di democrazia



Alkabar
30th September 2009, 11:39
Siccome in news stava diventando una discussione interessante, ho deciso di aprirla in life per non spammare su un topic in cui si parla di bagni di sangue (ahime).

Sbizzarritevi :oldmetal::oldmetal::oldmetal: e che Aristotele sia con voi.

Bortas
30th September 2009, 11:53
Democrazia dal greco démos = popolo e cràtos = potere, letteralmente potere del popolo.

Concettualmente il significato è uno solo, nelle applicazioni sui governi per arrivare vicino al concetto ci sono praticamente infinite sfumature, possiamo dire che la democrazia come assoluto è utopia, per questo si è distinto prima se si tratta di diretta o rappresentativa ed in queste due diramazioni principali si è sviluppato tutte le sfumature del caso...

Direi che il discorso si presta a troppe divagazioni, potenzialmente belle, ma anche inconcludenti, quindi chiuso il mio intervento mi dileguo...

holysmoke
30th September 2009, 12:28
la democrazia nn esiste

Drako
30th September 2009, 12:32
la democrazia è come un dolce in Portal.

Razj
30th September 2009, 12:33
la democrazia nn esiste

dipende che intendi per democrazia

Hador
30th September 2009, 13:41
essere o non essere in democrazia non è decidibile :nod:

Traumar
30th September 2009, 13:48
Io sto studiando 300pag sulla definizione di democrazia e voi volete liquidarla con un topic? :sneer:

Dr.Doomed
30th September 2009, 14:30
La democrazia, per come la vedo io, e` la forma di governo che dovrebbe garantire il maggiore consenso possibile circa le decisioni prese.
Sta poi al modo in cui le decisioni vengono attuate far si` che una democrazia degeneri in una dittatura della maggioranza o si dimostri illuminata e comunque rispettosa (o quantomeno tollerante) nei confronti degli sconfitti nello scontro democratico.

Democrazia diretta o democrazia rappresentativa?
La prima e` quella che garantirebbe l'effettivo maggior consenso, ma e` fortemente limitata da problemi di natura pratica nel suo espletamento (informare tutti della problematica che si vuole discutere, garantire che tutti abbiano capito di cio` che si sta parlando, consentire a tutti di esprimere il proprio parere, individuare l'opinione "vincente" tra la moltitudine di sfumature con cui una risposta puo` essere data).
La rappresentativa, per contro, risolve discretamente la criticita` della democrazia diretta, ma indebolisce parecchio il concetto di "massima condivisione" della decisione intrapresa. Facciamo un esempio: supponiamo che nel paese di Gonzonia il timore di una fantomatica dittatura comunista sia sentito dal 60% della popolazione, che il 20% della popolazione ritenga sia giusto bruciare sulla piazza gli stranieri e che il 10% della popolazione vorrebbe poter frodare in tutti i modi il fisco della Gonzonia.
Se il partito del linciaggio o quello dell'evasione si presentasse alle elezioni promuovendo solo la sua idea fondante, molto probabilmente non avrebbe la maggioranza. Ma se lo stesso partito si presentasse di facciata come il baluardo della democrazia contro la minaccia rossa, glissando in campagna elettorale sugli aspetti meno condivisi, esso potrebbe vincere agevolmente le elezioni, portare avanti una tranquilla risposta all' (inesistente) insidia comunista e perseguire invece obiettivi condivisi solo da una sparuta parte della popolazione della Gonzonia.

In sostanza, utilizzare una credenza popolare/timore collettivo condiviso come vettore per decisioni assolutamente impopolari.

Certo, gli onesti cittadini della Gonzonia poi potrebbero lamentarsi della cosa, ma per assurdo sarebbe la democrazia stessa, in un perverso cortocircuito politico-burocratico, a mettere a tacere chi vorrebbe salvarla. E a quel punto per la Gonzonia e` agra.

Un altro aspetto affascinante e al contempo inquietante della democrazia e` che essa dovrebbe essere comunque aperta a qualsiasi proposta, comprese quelle proposte che vanno contro la democrazia stessa: per farla breve, se la maggioranza fosse stufa della democrazia , sarebbe essa stessa ad avvallare la propria eliminazione. Resta pero` l'inghippo della assenza di garanzie circa la reversibilita` della procedura, ossia della restaurazione della democrazia qualora la maggioranza tornasse ad ambirla. Il mondo reale non e` come "Civilization"...

Ma al di la` di tutto questo, per quanto possa essere fumosa ed inefficiente, e` pur sempre preferibile un'onirica democrazia ad una concreta ferrea dittatura (mono od oligarchica che sia). Questo sempre secondo me. ;)

Alkabar
30th September 2009, 14:39
Teorema di Arrow:

http://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_dell%27impossibilit%C3%A0_di_Arrow

...

Ci si puo' provare, ma il sistema e' instabile e riechiede correzioni continue.

Hador
30th September 2009, 15:26
io btw sono per una oligarchia con a capo le eccellenze scientifiche nei vari ambiti, una roba alla asimov :nod:

Dr.Doomed
30th September 2009, 15:57
io btw sono per una oligarchia con a capo le eccellenze scientifiche nei vari ambiti, una roba alla asimov :nod:

Mah, una tecnocrazia mi fa piu` o meno tanta paura quanto una teocrazia: piuttosto preferirei non rubare tempo prezioso al lavoro di scienziati capaci , magari garantendo loro un effettivo ruolo consultivo. :nod:

Glasny
30th September 2009, 18:49
Io inizierei a sfatare un mito, la nostra forma di governo attuale non è affatto definibile come democrazia, è una forma di rappresentanza (che nei media e nei libri ci vendono come democrazia indiretta per non chiamarla con un nome che non abbia democrazia dentro.. lol). E' anche soggetta a fenomeni di elitismo (quello filosofico/politico non in senso generale) e se analizziamo le realtà odierne è stata travolta dall'elitismo ed è degenerata in demagogia un po' in tutto il mondo. Parlando di sistemi di rappresentanza perfino i Sanniti ne avevano uno migliore del nostro.

La democrazia, anche non fosse diretta, prevede di interpellare i cittadini sulle questioni importanti, di sottomettere i governanti al giudizio dei cittadini di continuo (non serve per forza il mandato imperativo per farlo). I greci avevano le assemblee, cavolo noi abbiamo i sistemi di comunicazione moderni che renderebbero possibile una democrazia diretta o quasi. Non so quanto bene funzionerebbe rispetto all'attuale elitismo plutocratico/massonico/demagogico, ma forse sarebbe meno peggio.

La migliore forma di governo possibile secondo me è il governo delle intelligenze artificiali (programmate bene avendo presente Asimov :D), perchè gli esseri umani non saranno mai in grado di governare facendo il bene comune, in stile Hobbes.