Jarsil
26th October 2009, 15:49
Una figura professionale che sono sicuro molti di voi non conoscono assolutamente, né hanno mai sentito parlare di loro. Oggi si sente parlare sempre di "precari", ma nessun giornale, nessun sindacato tranne alcuni "di nicchia" ha mai spiegato con chiarezza alle persone che cosa sono i docenti precari non abilitati, una stortura tutta italiana per cui un insegnante insegna ma non è "abilitato" ovvero non ha fatto la scuola SSIS (che non esiste più) o il concorso abilitante (che non fanno da anni).
Il testo originale di questa lettera si trova su:
http://sites.google.com/site/midanazionale/attivita-svolte/pubblicazioni/lasciate-ogni-speranza-o-voi-che-entrate
***************
Nel mezzo del cammin della nostra vita, ci ritrovammo in una selva di disoccupati che la tanto sudata via era smarrita.
Scusate, non vogliamo riscrivere la Divina Commedia, ma piuttosto l’Infernale tragedia di tanti docenti precari che si ritrovano dopo anni d’insegnamento ancora in terza fascia (per chi non fosse del mestiere quelli di prima fascia hanno l’abilitazione ottenuta tramite concorso nazionale – l’ultimo risale all’anno 2000- o tramite corsi abilitanti troppo costosi e impegnativi per l’obbligo di frequenza sovente in città diverse da quelle di residenza).
Sono circa 44000 (fonte ministero) i docenti non abilitati che, durante l’anno scolastico 2008-2009, hanno lavorato nelle scuole portando la loro pluriennale esperienza e la loro umanità. Sono stati capaci di coinvolgere classi intere d’alunni, appassionandoli alle più svariate materie.
Le conseguenze di questi anni di continue riforme, non adeguate a creare un clima di stabilità e continuità all’interno delle scuole, danneggiano sia i docenti sia gli alunni.
La discontinuità didattica ha favorito la nascita di un clima non sereno nel cammino scolastico, causato dall’alternarsi di più insegnanti anche nel corso dello stesso anno.
Il M. I. D. A. (movimento insegnanti da abilitare) presente su tutto il territorio nazionale propone:
1. Il ripristino della provincia unica con l’eliminazione delle code e dell’inserimento a pettine (infatti il D.M. 42/09 ha concesso ai docenti abilitati di far domanda in coda alle graduatorie ad esaurimento in ulteriori tre province oltre alla propria. Questo ha creato e creerà una continua migrazione da una parte all’altra del territorio nazionale togliendo dignità alla parola “cultura”.
2. L’istituzione dei corsi abilitanti riservati senza test d’ingresso attraverso il riconoscimento del servizio effettuato (cfr. corso abilitante D.M.n 85 del 18/11/05).
3. L’accesso al decreto salvaprecari .
Rimanendo in attualità nel più recente clima “brunettiano” il M.I.D.A. richiede inoltre 4) la tranciabilità dei documenti presentati dai docenti in servizio.
In conclusione rifiutiamo di essere ignorati diventando semplici ombre quando negli anni precedenti avevamo le capacità di sostituire cattedre intere, posti vacanti e insegnanti di ruolo.
Buon lavoro a tutti quelli che ce l’hanno!
*************
Consideratelo uno spunto su cui riflettere, e se conoscete insegnanti che vivono in questa condizione di precari non abilitati, portateli a conoscenza dell'esistenza del MIDA, che è il Movimento dei Docenti da Abilitare.
Affinché oltre 40 mila persone semplicemente trovino riconoscimento della loro attività ed escano non tanto dalla situazione di precariato, che è pari a quella dei docenti abilitati, ma da quella dell'ANONIMATO, che invece è deprimente oltremisura.
Grazie, da parte mia e dei docenti non abilitati.
Il testo originale di questa lettera si trova su:
http://sites.google.com/site/midanazionale/attivita-svolte/pubblicazioni/lasciate-ogni-speranza-o-voi-che-entrate
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Nel mezzo del cammin della nostra vita, ci ritrovammo in una selva di disoccupati che la tanto sudata via era smarrita.
Scusate, non vogliamo riscrivere la Divina Commedia, ma piuttosto l’Infernale tragedia di tanti docenti precari che si ritrovano dopo anni d’insegnamento ancora in terza fascia (per chi non fosse del mestiere quelli di prima fascia hanno l’abilitazione ottenuta tramite concorso nazionale – l’ultimo risale all’anno 2000- o tramite corsi abilitanti troppo costosi e impegnativi per l’obbligo di frequenza sovente in città diverse da quelle di residenza).
Sono circa 44000 (fonte ministero) i docenti non abilitati che, durante l’anno scolastico 2008-2009, hanno lavorato nelle scuole portando la loro pluriennale esperienza e la loro umanità. Sono stati capaci di coinvolgere classi intere d’alunni, appassionandoli alle più svariate materie.
Le conseguenze di questi anni di continue riforme, non adeguate a creare un clima di stabilità e continuità all’interno delle scuole, danneggiano sia i docenti sia gli alunni.
La discontinuità didattica ha favorito la nascita di un clima non sereno nel cammino scolastico, causato dall’alternarsi di più insegnanti anche nel corso dello stesso anno.
Il M. I. D. A. (movimento insegnanti da abilitare) presente su tutto il territorio nazionale propone:
1. Il ripristino della provincia unica con l’eliminazione delle code e dell’inserimento a pettine (infatti il D.M. 42/09 ha concesso ai docenti abilitati di far domanda in coda alle graduatorie ad esaurimento in ulteriori tre province oltre alla propria. Questo ha creato e creerà una continua migrazione da una parte all’altra del territorio nazionale togliendo dignità alla parola “cultura”.
2. L’istituzione dei corsi abilitanti riservati senza test d’ingresso attraverso il riconoscimento del servizio effettuato (cfr. corso abilitante D.M.n 85 del 18/11/05).
3. L’accesso al decreto salvaprecari .
Rimanendo in attualità nel più recente clima “brunettiano” il M.I.D.A. richiede inoltre 4) la tranciabilità dei documenti presentati dai docenti in servizio.
In conclusione rifiutiamo di essere ignorati diventando semplici ombre quando negli anni precedenti avevamo le capacità di sostituire cattedre intere, posti vacanti e insegnanti di ruolo.
Buon lavoro a tutti quelli che ce l’hanno!
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Consideratelo uno spunto su cui riflettere, e se conoscete insegnanti che vivono in questa condizione di precari non abilitati, portateli a conoscenza dell'esistenza del MIDA, che è il Movimento dei Docenti da Abilitare.
Affinché oltre 40 mila persone semplicemente trovino riconoscimento della loro attività ed escano non tanto dalla situazione di precariato, che è pari a quella dei docenti abilitati, ma da quella dell'ANONIMATO, che invece è deprimente oltremisura.
Grazie, da parte mia e dei docenti non abilitati.