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View Full Version : E noi regrediamo, regrediamo



ilsagola
8th January 2010, 18:51
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/01/08/visualizza_new.html_1652554040.html

:bored:

Kadmillos
8th January 2010, 18:55
divertente, sono curioso di vedere come sistemano la situazione qui da me al paesello , dove mediamente ci sono 25 alunni figli di stranieri e 5 italiani... cosa fanno ... assumono cinni italiani da metter nelle classi come comparse ?

Mah... mi sembra la solita ennesima triste minchiata....

Rayvaughan
8th January 2010, 19:17
si parla del campionato di calcio? :sneer:

nortis
8th January 2010, 19:23
bello questo clima di libertà e uguaglianza che si respira in italia

Razj
8th January 2010, 19:26
Dove sarebbe la regressione o la discriminazione? E' una domanda genuina non ironica.
A me pare giusto fissare un tetto anche se non capisco il perché del 30%, io l'avrei messo al 50% per ogni classe.

Hador
8th January 2010, 19:42
30% mi sembra infattibile in alcune scuole e concettualmente sbagliato (50 e 50 sarebbe giusto) però a grandi linee sono d'accordo, ma lo avrei messo solo al liceo e forse alle medie.
Nelle scuole di base esistono diversi problemi, prima di tutto non parlano l'italiano quindi non puoi fare una didattica comune per chi sa la lingua e chi no, io so che al trotter a milano infatti ci sono due insegnanti per classe, una che sa l'arabo.
In secondo luogo non puoi ne obbligare gli immigrati a portare i loro figli a scuola lontano da casa perchè spesso fanno lavori a tempo pieno/non hanno mezzi (faccio esempio sempre del trotter, scuola in via padova/viale monza che è arabilandia, TUTTI i bambini li mandano li) ne gli italiani a mandare i propri figli in una scuola che non vogliono. Portando avanti l'esempio una volta al trotter c'erano molti immigrati, per lo più cinesi, ma molti italiani facciamo sul 70 a 30 in favore degli italiani. All'aumentare degli stranieri però ad una certa gli italiani han fatto cambiare scuola ai figli e non tanto per razzismo ma per ambiente e soprattutto didattica, mandare tuo figlio in una classe dove a parlare italiano bene siete in 5 non è sta gran cosa sotto tutti i punti di vista.

Bello sulla carta ma molto difficile da applicare nella maggior parte delle realtà imo.

nortis
8th January 2010, 20:04
ormai gli extracomunitari parlano dialetto-.-

Kinson
9th January 2010, 18:00
30% mi sembra infattibile in alcune scuole e concettualmente sbagliato (50 e 50 sarebbe giusto) però a grandi linee sono d'accordo, ma lo avrei messo solo al liceo e forse alle medie.
Nelle scuole di base esistono diversi problemi, prima di tutto non parlano l'italiano quindi non puoi fare una didattica comune per chi sa la lingua e chi no, io so che al trotter a milano infatti ci sono due insegnanti per classe, una che sa l'arabo.
In secondo luogo non puoi ne obbligare gli immigrati a portare i loro figli a scuola lontano da casa perchè spesso fanno lavori a tempo pieno/non hanno mezzi (faccio esempio sempre del trotter, scuola in via padova/viale monza che è arabilandia, TUTTI i bambini li mandano li) ne gli italiani a mandare i propri figli in una scuola che non vogliono. Portando avanti l'esempio una volta al trotter c'erano molti immigrati, per lo più cinesi, ma molti italiani facciamo sul 70 a 30 in favore degli italiani. All'aumentare degli stranieri però ad una certa gli italiani han fatto cambiare scuola ai figli e non tanto per razzismo ma per ambiente e soprattutto didattica, mandare tuo figlio in una classe dove a parlare italiano bene siete in 5 non è sta gran cosa sotto tutti i punti di vista.
Bello sulla carta ma molto difficile da applicare nella maggior parte delle realtà imo.


Beh il 30% cmq è infattibile proprio perchè come hai detto te , quest cap porterebbe gli stranieri a cambiare paese per avere il diritto di avere un istruzione per i propri figli . E già questo fa capire che sta legge impostata così è una scemenza . Che poi sia da migliorare o spostare questo cap per dare un maggiore senso di integrazione ( anche con insegnanti preposti per l'avviamento alla lingua e integrazione ) unito con 50 e 50 o cmq con proporzioni che non fanno pensare ad una discriminazione razziale , allora ne possiamo parlare :D

Mellen
9th January 2010, 18:32
la trovo piena di crepe e di rischi questa legge.
sono curioso di sapere AI FATTI come la adotteranno.

Per il resto però bisogna ammettere che se ci sono 5-6 bambini dello stesso paese, questi tra di loro parleranno sempre la loro lingua ghettizzandosi da soli o cmq estraniando i compagni.
Ma questa cosa succede anche ai grandi quando si muovono in altre comunità (mi vengono in mente gli spagnoli in erasmus in italia che se volevi inserirti nel loro gruppo era meglio se parlavi spagnolo :gha:)

Sturm
9th January 2010, 18:42
Concordo con hador,sostanzialmente d accordo anche se bisogna vedere come verra' appliccata,non capisco cosa ci sia di regressivo in tutto questo..

Hador
9th January 2010, 18:52
Concordo con hador,sostanzialmente d accordo anche se bisogna vedere come verra' appliccata,non capisco cosa ci sia di regressivo in tutto questo..
di regressivo c'è il fatto che la gelmini ancora una volta prima parla e poi pensa, cioè a fare ste sparate siamo capaci tutti... Vogliamo parlare di integrazione, ok mi sta bene anche il 70 30 e non 50 50 ma dai la cittadinanza dopo 5 anni, o si rischia che lo straniero non lo si vede sui documenti ma dal colore della pelle.
Imporre le cose senza pensare al come, all'applicabilità, e soprattutto ad un disegno complessivo a me pare demenziale, ma vediamo...

Shub
9th January 2010, 21:32
non ci trovo nulla di male in sta proposta, se devi insegnare a persone non madre lingua l'italiano, la storia e il programma scolastico di una nazione che non è la tua mi sembra logico mettere un tetto agli stranieri.

Se fossimo in una classe con 10 stranieri non madrelingua e 3 italiani, mi dite voi quei 3 italiani che cazzo imparano?

Basterebbe fare come fanno in altre scuole, un test d'entrata per valutare le conoscenze di base, quindi se sei straniero ma comunque scrivi e capisci l'italiano bene non dovresti essere considerato nella soglia del 30%.

Quindi, meno demagogia e più concretezza a sto giro il governo non ha detto una cosa sbagliata, bisogna vedere come la attueranno.

Kinson
9th January 2010, 22:09
non ci trovo nulla di male in sta proposta, se devi insegnare a persone non madre lingua l'italiano, la storia e il programma scolastico di una nazione che non è la tua mi sembra logico mettere un tetto agli stranieri.

Se fossimo in una classe con 10 stranieri non madrelingua e 3 italiani, mi dite voi quei 3 italiani che cazzo imparano?

Basterebbe fare come fanno in altre scuole, un test d'entrata per valutare le conoscenze di base, quindi se sei straniero ma comunque scrivi e capisci l'italiano bene non dovresti essere considerato nella soglia del 30%.

Quindi, meno demagogia e più concretezza a sto giro il governo non ha detto una cosa sbagliata, bisogna vedere come la attueranno.


No spetta , il governo al momento non ha detto niente di che , questo è il problema , perchè non evidenzia cosa hanno intenzione di fare per quegli stranieri già integrati che parlano italiano se come hai detto entrano n questa percentuale per esempio .

E se metti il cap , da cosa decidi che studia in quella scuola e chi se ne deve andare da un altra parte ?

Messa cosi sta nota numerica del 30% rimane piena di dubbi appunto.

jamino
9th January 2010, 22:32
Del tema ha parlato (non ricordo dove) un docente in una delle scuole romane a più alto tasso di presenza di immigrati.

Il punto non è prre delle soglie di per se inutili (e che succede se si supera il 30% e non ci sono scuole in un raggio ragionevole? per quale motivo un bambino immigrato dovrebbe subire la discriminazione di essere obbligato a fare, ad esempio 1 ora di pulman ad andare e una a tornare in più di un italiano residente nella stesa via?) ma quella di costruire percorsi di sostegno nell'apprendimento dell'italiano, in modo tale che la presenza degli alunni stranieri non rappresenti un "freno" alla didattica in classe ma sia una risorsa (la differenza di cultura da un punto di vista di crecita della persona è sempre un'opportunità e un vantaggio) che sia a disposizione di docenti e studenti.

Come al solito i provvedimenti sulla scuola di questo governo (ma non è che il precedente dfosse molto meglio, gli ultimi ministri competenti sono stati Berlinguer e De Mauro) sono demagogici ma non hanno un minimo di "retroterra" pedagogico e didattico.

Hardcore
10th January 2010, 13:58
Secondo me è giusto cosi evitano di fare delle classi solo di immigrati -.-

Durncrag
10th January 2010, 15:19
Del tema ha parlato (non ricordo dove) un docente in una delle scuole romane a più alto tasso di presenza di immigrati.

Il punto non è prre delle soglie di per se inutili (e che succede se si supera il 30% e non ci sono scuole in un raggio ragionevole? per quale motivo un bambino immigrato dovrebbe subire la discriminazione di essere obbligato a fare, ad esempio 1 ora di pulman ad andare e una a tornare in più di un italiano residente nella stesa via?) ma quella di costruire percorsi di sostegno nell'apprendimento dell'italiano, in modo tale che la presenza degli alunni stranieri non rappresenti un "freno" alla didattica in classe ma sia una risorsa (la differenza di cultura da un punto di vista di crecita della persona è sempre un'opportunità e un vantaggio) che sia a disposizione di docenti e studenti.

Come al solito i provvedimenti sulla scuola di questo governo (ma non è che il precedente dfosse molto meglio, gli ultimi ministri competenti sono stati Berlinguer e De Mauro) sono demagogici ma non hanno un minimo di "retroterra" pedagogico e didattico.

fare una cosa seria costa, soprattutto se la si fa per gli immigrato-comunisti, meglio fare una cosa altamente inutile ma di forte impatto così rendi contenti i celhoduristi e con i soldi che risparmi rifai l'arredamento di palazzo Chigi.

Ipnotik
10th January 2010, 17:45
anchio sono daccordo con la proposta.

E' ovvio che il tetto del 30% (che non è mica poco eh...10 alunni su 30) sarà applicato dove possibile.

Dove non sia possibile perchè ci sono troppi stranieri si rispetterà il principio generale secondo cui non andranno costituite classi solo di stranieri ma ci dovrà essere comunque una presenza di connazionali in ogni classe.

Per me è una proposta giusta che mira ad evitare che in alcune scuole si creino delle classi solo di stranieri e tutte le altre di connazionali. Questo si che sarebbe un abominio



Il punto non è prre delle soglie di per se inutili (e che succede se si supera il 30% e non ci sono scuole in un raggio ragionevole? per quale motivo un bambino immigrato dovrebbe subire la discriminazione di essere obbligato a fare, ad esempio 1 ora di pulman ad andare e una a tornare in più di un italiano residente nella stesa via?) .

dubito che funzioni così. Secondo me il senso è: limite del 30% dove possibile, dove non sia possibile allora il limite può essere sforato. Non è che si può obbligare gli stranieri a cambiare scuola (almeno spero cazzo)


http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_10/gelmini-tetto-immigrati-scuola-esclusi-nati-italia_a9cf7624-fdf4-11de-b65b-00144f02aabe.shtml

TRASFERITI - Situazione ben diversa per gli altri studenti stranieri: se risulteranno in sovrannumero nelle classi potranno essere trasferiti da un plesso scolastico all'altro. A questo scopo il ministero dell'Istruzione prevede di stipulare convenzioni con gli enti locali che si occuperanno degli spostamenti logistici. La Gelmini assicura che l'eventuale problematica interesserà un numero ridotto di scuole, soprattutto nelle grandi città, e che gli spostamenti saranno brevi, al massimo da quartiere a quartiere. Il tutto «senza pesare sulle famiglie». Gelmini ha ribadito che il provvedimento è stato studiato da tecnici e suggerito da insegnanti e che sarà favorita una «distribuzione equilibrata».

-.-

Hador
10th January 2010, 18:10
ah piccola cosa tirata su giusto dal preside della scuola del sole/trotter di cui parlavo prima... che minchia vuol dire stranieri? negri? Il discorso può filare nel caso in cui si parli di alunni che non parlano l'italiano, ma immigrati nati in italia (e senza cittadinanza ancora) sono oggettivamente italiani.

jamino
10th January 2010, 18:10
a

dubito che funzioni così. Secondo me il senso è: limite del 30% dove possibile, dove non sia possibile allora il limite può essere sforato. Non è che si può obbligare gli stranieri a cambiare scuola (almeno spero cazzo)


http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_10/gelmini-tetto-immigrati-scuola-esclusi-nati-italia_a9cf7624-fdf4-11de-b65b-00144f02aabe.shtml

TRASFERITI - Situazione ben diversa per gli altri studenti stranieri: se risulteranno in sovrannumero nelle classi potranno essere trasferiti da un plesso scolastico all'altro. A questo scopo il ministero dell'Istruzione prevede di stipulare convenzioni con gli enti locali che si occuperanno degli spostamenti logistici. La Gelmini assicura che l'eventuale problematica interesserà un numero ridotto di scuole, soprattutto nelle grandi città, e che gli spostamenti saranno brevi, al massimo da quartiere a quartiere. Il tutto «senza pesare sulle famiglie». Gelmini ha ribadito che il provvedimento è stato studiato da tecnici e suggerito da insegnanti e che sarà favorita una «distribuzione equilibrata».

-.-


A parte che nei fatti ti rispondi da solo (e interpreto così il sorriso finale :D) ma un limite per legge ha senso solo se applicato non se è rispettabile dove possibile. Per il resto delle assicurazioni della Gelimini sinceramente mi fido molto poco visto che è un'incompetente totale (rammento a tutti che è un'avvocato che per entrare nell'albo è dovuta scapapre a fare l'eseame di stato li dove era più facile passare ;) )

A parte che vorrei che tali affermazioni fossero corredate con dei dati (ad esempio sulla abse di serie storiche) vorrei sapere cosa succede quando le situazioni si modificano.

Ripeto non si affronta così il problema della presenza di eprsone con cultura diversa a scuola, si affronta approntando strumenti "attivi" per favorire l'integrazione e valorizzare la situazione di intercultura.

Arthu
10th January 2010, 18:50
Io conosco 10 persone nate dopo il 90 che sappiano le tabelline quindi sarebbe meglio fare classi ghetto di soli stranieri magari imparano qualcosa invece di farli stare con gli italiani :rotfl:

Tacitus
10th January 2010, 19:00
.. Per il resto delle assicurazioni della Gelimini sinceramente mi fido molto poco visto che è un'incompetente totale (rammento a tutti che è un'avvocato che per entrare nell'albo è dovuta scapapre a fare l'eseame di stato li dove era più facile passare ;) ..
.

hai mai fatto un esame di stato?
cioè mo spiego meglio:
ti sei mai fatto giudicare da persone che ne sanno come te , anzi magari ne sanno meno di te in un particolare settore (dato che magari lavorano in settori specifici ), e ti buttano fuori perchè chiaramente non puoi sapere i punti e le virgole di tutti gli aspetti lavorativi della tua materia?
quindi tralascia questa tua affermazione.

Ah non parliamo ovviamente dell'esame di stato per magistrati dove la percentuale di ammissione sfioa il 94 %

Alkabar
10th January 2010, 19:08
A parte che nei fatti ti rispondi da solo (e interpreto così il sorriso finale :D) ma un limite per legge ha senso solo se applicato non se è rispettabile dove possibile. Per il resto delle assicurazioni della Gelimini sinceramente mi fido molto poco visto che è un'incompetente totale (rammento a tutti che è un'avvocato che per entrare nell'albo è dovuta scapapre a fare l'eseame di stato li dove era più facile passare ;) )
A parte che vorrei che tali affermazioni fossero corredate con dei dati (ad esempio sulla abse di serie storiche) vorrei sapere cosa succede quando le situazioni si modificano.
Ripeto non si affronta così il problema della presenza di eprsone con cultura diversa a scuola, si affronta approntando strumenti "attivi" per favorire l'integrazione e valorizzare la situazione di intercultura.

uhm, non giudicherei una persona dall'esame di stato. Nel resto del mondo l'esame di stato nemmeno ce l'hanno (a parte per medicina/giurisprudenza).

jamino
10th January 2010, 19:53
hai mai fatto un esame di stato?
cioè mo spiego meglio:
ti sei mai fatto giudicare da persone che ne sanno come te , anzi magari ne sanno meno di te in un particolare settore (dato che magari lavorano in settori specifici ), e ti buttano fuori perchè chiaramente non puoi sapere i punti e le virgole di tutti gli aspetti lavorativi della tua materia?
quindi tralascia questa tua affermazione.
Ah non parliamo ovviamente dell'esame di stato per magistrati dove la percentuale di ammissione sfioa il 94 %

Sinceramente.. e chi se ne fotte...

Spostarsi per fare l'esame di stato dove è più facile è una scelta che per un ministro della repubblica definirei umiliante...

Cioé la signorina in questione non fa l'impiegata......... è un MINISTRO della repubblica italiana... sinceramente io ritengo che per assumere il ruolo di ministro non si dovrebbe essere bravi ma eccezionali, e un esame di stato dovrebbe essere superato senza nessun patema d'animo....

Non ho fatto esami di stato, ma ho discusso una tesi 8vecchi ordinamento) e un dottorato di ricerca, e in tutti i casi la commisiione (ovviamente) ne sapeva meno di me sull'argomento specifico di discussione... e allora?

PS Alka io la definisco ignorante per le proposte che fa.. quella dell'esame di stato è una semplice costatazione per descrivere la pochezza etica e intellettuale della persona in questione

Alkabar
10th January 2010, 19:57
Sinceramente.. e chi se ne fotte...

Spostarsi per fare l'esame di stato dove è più facile è una scelta che per un ministro della repubblica definirei umiliante...

Cioé la signorina in questione non fa l'impiegata......... è un MINISTRO della repubblica italiana... sinceramente io ritengo che per assumere il ruolo di ministro non si dovrebbe essere bravi ma eccezionali, e un esame di stato dovrebbe essere superato senza nessun patema d'animo....

Non ho fatto esami di stato, ma ho discusso una tesi 8vecchi ordinamento) e un dottorato di ricerca, e in tutti i casi la commisiione (ovviamente) ne sapeva meno di me sull'argomento specifico di discussione... e allora?

PS Alka io la definisco ignorante per le proposte che fa.. quella dell'esame di stato è una semplice costatazione per descrivere la pochezza etica e intellettuale della persona in questione

Beh si, la Gelmini non da l'aria di esserci proprio tutta in effetti...

Tacitus
10th January 2010, 20:25
Sinceramente.. e chi se ne fotte...

Spostarsi per fare l'esame di stato dove è più facile è una scelta che per un ministro della repubblica definirei umiliante...

Cioé la signorina in questione non fa l'impiegata......... è un MINISTRO della repubblica italiana... sinceramente io ritengo che per assumere il ruolo di ministro non si dovrebbe essere bravi ma eccezionali, e un esame di stato dovrebbe essere superato senza nessun patema d'animo....

Non ho fatto esami di stato, ma ho discusso una tesi 8vecchi ordinamento) e un dottorato di ricerca, e in tutti i casi la commisiione (ovviamente) ne sapeva meno di me sull'argomento specifico di discussione... e allora?

PS Alka io la definisco ignorante per le proposte che fa.. quella dell'esame di stato è una semplice costatazione per descrivere la pochezza etica e intellettuale della persona in questione

non hai capito, un contoè una tesi in cui si discute il lavoro che hai svolto , come penso sia uguale per il dottorato..
ma l' esame di stato è diverso:
caso personale: un agronomo deve sapere dalla progettazione di un edificio con tot metri cubi di cemento armato e relativo calcolo strutturale, alla conduzione di una stalla e relativo calcolo foraggiero etc etc, da agronomia a bilancio e contabilità (semplice , doppia etc etc), buste paghe, al plan bussines di un azienda agraria, da ingegneria idraulica (messa in sicurezza di monti, fiumi e mazzi vari) a bonifiche di terreni inquinati, recupero cave dismesse e valutazione impatto ambientale, piani regolatori e urbanistica

Se tu in commissione trovi dei fottutti stronzi (passatemi le parole) e non sai rispondere a delle domande in uno di quei campi ( nella vita poi ci si specializza sempre) ti buttano fuori.
Se tu inizi a ribattere le affermazioni di uno nella commissione perchè sta dicendo delle emerite sciocchezze, ti buttano fuori..

tutto questo per dirti che l'esame di stato è un terno al lotto e di certo non qualifica la professionalità di nessuno!

se poi la gelmini sia ignorante lo stesso , è un affermazione da valutare sulle cose che sta facendo

jamino
10th January 2010, 21:24
non hai capito, un contoè una tesi in cui si discute il lavoro che hai svolto , come penso sia uguale per il dottorato..
ma l' esame di stato è diverso:
caso personale: un agronomo deve sapere dalla progettazione di un edificio con tot metri cubi di cemento armato e relativo calcolo strutturale, alla conduzione di una stalla e relativo calcolo foraggiero etc etc, da agronomia a bilancio e contabilità (semplice , doppia etc etc), buste paghe, al plan bussines di un azienda agraria, da ingegneria idraulica (messa in sicurezza di monti, fiumi e mazzi vari) a bonifiche di terreni inquinati, recupero cave dismesse e valutazione impatto ambientale, piani regolatori e urbanistica
Se tu in commissione trovi dei fottutti stronzi (passatemi le parole) e non sai rispondere a delle domande in uno di quei campi ( nella vita poi ci si specializza sempre) ti buttano fuori.
Se tu inizi a ribattere le affermazioni di uno nella commissione perchè sta dicendo delle emerite sciocchezze, ti buttano fuori..
tutto questo per dirti che l'esame di stato è un terno al lotto e di certo non qualifica la professionalità di nessuno!
se poi la gelmini sia ignorante lo stesso , è un affermazione da valutare sulle cose che sta facendo

L'esame di stato sarà anche un terno al lotto, ma andare da Brescia (dove suppongo che in ogni caso ci sia chi lo supera) a un'altra parte solo perché è più facile qualifica la persona, si tratta di una persona che sceglie scorciatoie...

E ti ripeto, non stiamo parlando di una persona qualsiasi, ma di un ministro della repubblica italiana (per giunta quello dell'istruzione.. pensa che bell'esempio che da agli studenti)...

Ora non voglio dire come diceva Platone che il governo deve essere dei filosofi (intendendo con questo termine coloro che amano la sapienza) ma aleno gradirei che non i nostri ministri non fossero "furbetti" che per superare un esame di stato mischiano le carte in tavola...

Per inciso a qualsiasi esame di università se trovi un professopre stronzo (ti passo il termine) ti boccia... a me è capitato uno che ti chiedeva le sue note di un sui libro ignobile di circa 500 pagine sui rapporti tra Crispi e la borghesia milanese (il tizio era un ex archivista)...

Io personalmente non ho fatto cose tipo cambio canale per fare l'esame con un altro... ho studiato non solo il suo libro ma la storia di italia Einaudi su quel periodo e all'esame gli ho dato rispote così complete, che mi ha chiesto lui "Scusi ma questo dove l'ha letto?" e ho avuto l'immensa soddisfazione di dirgli "l'ha scritto lei in una nota del suo libro nel capitolo x..."

E io non sono un ministro.. sono solo una persona con un po di dignità...

Incoma
10th January 2010, 21:39
L'esame di stato sarà anche un terno al lotto, ma andare da Brescia (dove suppongo che in ogni caso ci sia chi lo supera) a un'altra parte solo perché è più facile qualifica la persona, si tratta di una persona che sceglie scorciatoie...
E ti ripeto, non stiamo parlando di una persona qualsiasi, ma di un ministro della repubblica italiana (per giunta quello dell'istruzione.. pensa che bell'esempio che da agli studenti)...

Per non dimenticare come si svolsero i fatti...


Link all'articolo del CdS (http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_04/stella_dbaef098-7a47-11dd-a3dd-00144f02aabc.shtml)


Poverina lei, i genitori non potevano più mantenerla, doveva lavorare subito, quindi via a far l'esame invece che a Brescia dove passava il 10% dei candidati, a Reggio Calabria dove lo si passava facile facile...

E poi viene a farci la lezione sulla necessità del ripristino della meritocrazia a scuola e nella vita...

Come si dice dalle mie parti mavadavia i ciapp'...


PS: la patetica scusa della Gelmini sul fatto che al nord esistesse un tetto oltre il quale non promuovevano che doveva obbligatoriamente comprendere i figli degli avvocati è aria fritta; ho un amico che proprio in quegli anni aveva lo stesso problema (non riusciva mai a superare l'esame a Torino, ci riuscì dopo 8 tentativi) ed era figlio non di uno ma di ben due avvocati di grido in città.

Tacitus
10th January 2010, 21:56
ma ha fatto benissimo ad andare a Reggio Calabria!
già il fatto che uno possa andare a destra e a sinistra dove può trovare delle facilitazioni o meno su di un esame di stato (quindi valevole sull'intero territorio nazionale) la dice lunga sulla professionalità e la legittimità di un ordine nazionale!

e voi addirittura lo state impugnando come disdicevole comportamento!!

Ragazzi svegliamoci, la laurea ( e il mercato in seguito) è quella che ti abilita a lavorare non di certo un carnevalesco esame di stato..

Incoma
10th January 2010, 22:03
ma ha fatto benissimo ad andare a Reggio Calabria!
già il fatto che uno possa andare a destra e a sinistra dove può trovare delle facilitazioni o meno su di un esame di stato (quindi valevole sull'intero territorio nazionale) la dice lunga sulla professionalità e la legittimità di un ordine nazionale!
e voi addirittura lo state impugnando come disdicevole comportamento!!
Ragazzi svegliamoci, la laurea ( e il mercato in seguito) è quella che ti abilita a lavorare non di certo un carnevalesco esame di stato..

Ha fatto talmente bene che questo scandalo delle migrazioni per gli esami di stato facili è stato abolito...

Ora a correggere gli scritti per l'ammissione all'orale è una sede sorteggiata a caso diversa da quella in cui si realizza l'esame. E infatti magicamente le percentuali di ammissione si sono livellate in tutt'Italia...


Come fai, a prescindere dalla professionalità/utilità o meno dell'ordine o iscrizione all'albo, a trovare non disdicevole un comportamento del genere, mi risulta veramente difficile da comprendere, per i motivi che ben ti ha spiegato Jamino.

Da una persona del genere mi aspetto che di fronte alle difficoltà ed ai problemi cerchi sempre la scorciatoia, anche al limite della legalità, e non è certo ciò che voglio da un ministro della repubblica italiana.

Tacitus
10th January 2010, 22:39
stiamo andando ot, ma veramente , se tu ti riferisci alla riforma dell ordine degli avvocati, non lo sapevo che fosse già stata approvata, non funziona come dici tu, la commissione che ti esamina è sempre la stessa cioè quella della provincia/e in cui tu lo sostieni.
Non lo trovo disdicevole in quanto non è certo l'esame di stato che ti qualifica e ti fa emergere nella tua professione eh.
Non è che se tu passi l'esame , per dire, a milano e non a reggio , avrai successo lavorativo.

Sillybee
10th January 2010, 22:49
Svegliatevi cazzo, è una redistribuzione degli stranieri tra le classi per avere il max 30% in ognuna, non una limitazione degli stranieri:gha:

ANZI... è l'opposto, in questo modo si hanno stranieri in più classi, si arricchisce con la diversità un maggior numero di studenti, e si evitano le classi ghetto fatte di soli stranieri.

Quando dovete fare i buonisti a tutti i costi l'ignoranza la vince eh.

Incoma
10th January 2010, 23:11
stiamo andando ot, ma veramente , se tu ti riferisci alla riforma dell ordine degli avvocati, non lo sapevo che fosse già stata approvata, non funziona come dici tu, la commissione che ti esamina è sempre la stessa cioè quella della provincia/e in cui tu lo sostieni.
Non lo trovo disdicevole in quanto non è certo l'esame di stato che ti qualifica e ti fa emergere nella tua professione eh.
Non è che se tu passi l'esame , per dire, a milano e non a reggio , avrai successo lavorativo.

Continui a non capire che non sto giudicando inferiore il valore professionale della persona per il fatto che abbia passato l'esame di stato da avvocato a Reggio invece che a Brescia, ma sto giudicando assolutamente disdicevole e riprovevole nonchè emblematico in termini di basso profilo personale e professionale il fatto che un laureato del nord italia, nel momento in cui sa che deve, per poter esercitare la professione, obbligatoriamente passare le forche caudine dell'esame di stato, si avvantaggi rispetto ai colleghi del nord italia sostenendolo in una sede a 1500 km da casa sua solo perchè è risaputo che li è enormemente più semplice passarlo; un individuo del genere, a cui piace vincere facile, senza un minimo di amor proprio, dignità personale e senso della sfida di fronte alle avversità, pronta a sacrificare la propria dignità per il proprio personale tornaconto, non solo non lo vorrei come ministro della repubblica, ma manco lo sceglierei come avvocato per difendermi in una causa; è un esempio di comportamento ai miei occhi totalmente dequalificante in termini personali prima ancora che professionali, legale o meno che sia.

Se a te invece il fatto che per superare un esame si sia fatta dare "l'aiutino" non fa ne' caldo ne' freddo, buon per te e amici come prima. A me personalmente fa ribrezzo. A prescindere dal fatto che possa essere o non essere un eccellente avvocato.

Ti faccio l'esempio personale: mi sono laureato in una sede cosiderata la più ostica e qualificata in tutt'Italia per la mia laurea, sputando sangue per riuscirci, quando 30 km più in la la stessa facoltà era quasi una passeggiata di salute, e avrei potuto benissimo cambiare sede risparmiandomi un anno e mezzo lasciato per strada a colpi di esami non superati. Fossi stato della pasta della Gelmini avrei seguito il tuo ragionamento, in fondo siamo sul territorio italiano e una laurea è sempre una laurea... Pirla o con palle ed orgoglio? Questione di punti di vista... nell'italietta della scorciatoia gelminesca probabilmente pirla e questo potrei anche accettarlo, ma che per cortesia la Gelmini non venga a parlarmi di necessità di introdurre maggior meritocrazia nella scuola italiana.




PS OT: se leggi l'articolo che ho precedentemente linkato trovi scritto che oggi la correzione degli scritti, che ammette o meno all'orale e che prima era la fase dove l'80-90% dei candidati veniva bocciato nell'Italia del nord, avviene esattamente nelle modalità che ho descritto nel post, ovvero viene effettuata da una commissione sorteggiata in una qualsiasi delle altre sedi d'esame in italia. Ovvio che poi l'orale si sostenga nella sede d'esame, mica possono spostare tutti i candidati nella sede della commissione che corregge gli scritti.

Tacitus
10th January 2010, 23:18
vabbè discutiamo su due rette parallele, anche io mi sono laureato in una sede in cui è reputata molto se non addirittura la più difficile (parlo dei miei tempi).
Tu dai importanza all esame di stato , cioè nel farti giudicare il tuo corso di laurea, la tua laurea stessa , abile a lavorare.
Io, al giorno d'oggi , la ritengo un incredibile stronzata ( se non per alcune professioni).

Non ci incontreremo mai ^^

Incoma
10th January 2010, 23:21
Svegliatevi cazzo, è una redistribuzione degli stranieri tra le classi per avere il max 30% in ognuna, non una limitazione degli stranieri:gha:
ANZI... è l'opposto, in questo modo si hanno stranieri in più classi, si arricchisce con la diversità un maggior numero di studenti, e si evitano le classi ghetto fatte di soli stranieri.
Quando dovete fare i buonisti a tutti i costi l'ignoranza la vince eh.

Peccato che tale redistribuzione prevederà magari lo spostamento non solo ad altre classi ma ad altri istituti, anche lontani dalla sede originaria...

E dove gli stranieri, come in certe scuole, sono il 70% degli alunni? Link ad articolo con un esempio (http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2415516&title=2415516)

Per evitare la classe "ghetto" io, straniero (che significa semplicemente non avere la cittadinanza italiana, e molti residenti in italia da vent'anni, immigrati di prima generazione hanno figli in età scolare che parlano un perfetto italiano e sono italiani a tutti gli effetti tranne che per la cittadinanza) magari mi devo fare 20 kilometri per andare in un'altra scuola?

E' una porcata.

Se si voleva davvero affrontare il problema delle classi "ghetto" andava prima fatto uno studio della situazione italiana, valutata la prevalenza delle situazioni critiche, affrontato il problema a livello distrettuale o provinciale laddove effettivamente poteva esserci.

Ma fatto così è un provvedimento per dare un contentino ai leghisti e stop, che rischia in molte situazioni di fare molti più danni che benefici.

Incoma
10th January 2010, 23:25
Tu dai importanza all esame di stato, cioè nel farti giudicare il tuo corso di laurea, la tua laurea stessa , abile a lavorare.
Io, al giorno d'oggi , la ritengo un incredibile stronzata ( se non per alcune professioni).
Non ci incontreremo mai ^^

Io do importanza non all'esame di stato in se, ma al fatto che di fronte ad un ostacolo, anche se più formale che sostanziale, si trovi una via di comodo per far meno fatica di altri.

Se a te invece piace chi segue le vie di comodo effettivamente hai ragione, non ci incontreremo mai. :confused:

Tacitus
10th January 2010, 23:58
Io do importanza non all'esame di stato in se, ma al fatto che di fronte ad un ostacolo, anche se più formale che sostanziale, si trovi una via di comodo per far meno fatica di altri.
Se a te invece piace chi segue le vie di comodo effettivamente hai ragione, non ci incontreremo mai. :confused:

io non sono un cavallo che deve saltare un ostacolo finto :nod:

jamino
10th January 2010, 23:58
vabbè discutiamo su due rette parallele, anche io mi sono laureato in una sede in cui è reputata molto se non addirittura la più difficile (parlo dei miei tempi).
Tu dai importanza all esame di stato , cioè nel farti giudicare il tuo corso di laurea, la tua laurea stessa , abile a lavorare.
Io, al giorno d'oggi , la ritengo un incredibile stronzata ( se non per alcune professioni).
Non ci incontreremo mai ^^

Non ci inconteremo mai perché tu credi che noi andiamo per una strada e invece siamo su un'altra ;)


Il problema non è se l'esame di stato sia sinonimo di preparazione o meno... il problema è che cercare mezzucci (tipo andare dove le cose sono facili) è sintomo di scarso senso etico e di predisposizione a cercare scorciatoie piuttosto che impegnarsi (dal mio punto di vista in realtà perfettamente coerente con lo schieramento che rappresenta).

Come tutto questo si concili con il ruolo di ministro, e per di più di ministro dell'istruzione è per me un mistero...

La Gelmini non ha alcuna autorevolezza e questo è un problema se si è un ministro...

Incoma
11th January 2010, 00:38
io non sono un cavallo che deve saltare un ostacolo finto :nod:

Il problema è che l'ostacolo è tutt'altro che finto.

E girarci intorno invece di saltarlo, pur essendo allora legale e fattibile pur se un po' arzigogolato, non è certo dar gran prova di se.

Sillybee
11th January 2010, 00:58
magari mi devo fare 20 kilometri per andare in un'altra scuola?


Wow, 20km, un vero esodo... un viaggio della speranza.

Torno a dire che è un'ottima idea e dovevamo pensarci molto prima.

Qualcuno ricorda Parigi? Contenti gli stranieri ghettizzati eh?
Oppure volete venire in USA a vedere i neri e gli ispanici che sono stati isolati come arricchiscono la cultura della classe media americana?

jamino
11th January 2010, 01:03
Wow, 20km, un vero esodo... un viaggio della speranza.
Torno a dire che è un'ottima idea e dovevamo pensarci molto prima.
Qualcuno ricorda Parigi? Contenti gli stranieri ghettizzati eh?
Oppure volete venire in USA a vedere i neri e gli ispanici che sono stati isolati come arricchiscono la cultura della classe media americana?

Sillo la ghettizzazione dei neri e degli ispanici non ha nulla a che vedere con questo tema.

LA ghettizzazione degli stranieri in italia parte proprio da provvedimenti inutili come questi con affrontano il problema reale (che è quello del sostegno per l'integrazione linguistica) ma fanno solo denmagogica.

Per essere chiari una classe con il 30% degli stranieri se manca il sostegno linguistico per i ragazzi stranieri che ne hanno bisogno, è molto più "ghettizzante"
di una classe con il 45% ma con il sotegno linguistico ;)

Sillybee
11th January 2010, 01:20
Sillo la ghettizzazione dei neri e degli ispanici non ha nulla a che vedere con questo tema.
LA ghettizzazione degli stranieri in italia parte proprio da provvedimenti inutili come questi con affrontano il problema reale (che è quello del sostegno per l'integrazione linguistica) ma fanno solo denmagogica.
Per essere chiari una classe con il 30% degli stranieri se manca il sostegno linguistico per i ragazzi stranieri che ne hanno bisogno, è molto più "ghettizzante"
di una classe con il 45% ma con il sotegno linguistico ;)

Ma sul discorso di fondo siamo d'accordo...

Solo che mi sembra che da un certo verso preferiate non affrontare mai le problematiche legate agli immigrati, in quanto il solo parlarne implica una presa di posizione razzista!!

E questo non è vero... se ne parla perchè di fronte ad un problema si cerca una possibile soluzione o almeno qualcosa che porti ad un miglioramento. Ma miglioramento per tutti, la scuola non è la Caritas, dev'esserci un'imposizione dall'alto che impedisca la formazione di situazioni che col tempo diventano irrecuperabili!

Come qui ad esempio... i genitori bianchi non vogliono che i figli condividano le aule con bambini neri e latini, a meno che non siano bravi a football o provengano da famiglie ricche:gha:
La formazione delle classi "ad-hoc" è tripla rispetto a quella delle classi ghetto, e in quest'ultime per gli insegnanti è impossibile insegnare. Lo vedo anche in palestra dove i ragazzi vengono a fare attività nel doposcuola. Divisione netta fra bianchi e colorati: i bianchi educati e silenziosamente rispettosi da un lato e i + colorati a creare scompiglio con maleducazione, vandalismo etc. E questo perchè ormai sentono che è cio che la gente si aspetta da loro.

Dal mio punto di vista il provvedimento è giustissimo perchè in questo modo si salvaguarda l'italianità dell'istruzione e la cultura italiana.
Anche la % è perfetta... avrei pensato ad un 25%, 30% va più che bene.

Non è razzismo cercare di tenere la situazione "sotto controllo", sarebbe stupido il contrario visto i precedenti all'astero.

DonZaucker
11th January 2010, 05:45
Vi scaldate troppo, tanto poi le scuole faranno le classi come cazzo vogliono e sto provvedimento finira' nel dimenticatoio....

Incoma
11th January 2010, 10:21
Wow, 20km, un vero esodo... un viaggio della speranza.


Ok, che facciano un provvedimento che obblighi al trasferimento di alunni ed insegnanti italiani verso istituti in cui c'è più del 30% di alunni stranieri per fare scendere la media, aumentando il numero delle classi;

dopo un minuto ci sarebbe la rivoluzione per quei 20 km se a farli devono essere gli italiani e non gli stranieri.

Son sempre tutti finocchi col culo degli altri.


Come ti ho già scritto prima è un provvedimento demagogico; senza voler mettere la testa sotto la sabbia facendo finta che in qualche istituto non esista il problema delle "classi ghetto", andava fatto prima uno studio sulla reale situazione italiana nel suo complesso, si ragionava di numeri reali e non sull'onda emotiva e poi si interveniva in maniera mirata con provvedimenti ad hoc solo laddove effettivamente esistessero situazioni meritevoli di intervento.

Così invece si è fatto il solito provvedimento di facciata, accanto alla solita boutade elettorale sulle tasse, per consolidare il gradimento al PdL del popolo leghista in prossimità di elezioni regionali (guarda caso sono in ballo Piemonte Lombardia e Veneto) e non solo partendo dal principio ispiratore razzista che non debbano esistere classi in cui i bambini italiani siano in minoranza, perchè altrimenti si sentirebbero a disagio in mezzo a 'sta moltitudine di bambini stranieri.

Complimenti.



Vi scaldate troppo, tanto poi le scuole faranno le classi come cazzo vogliono e sto provvedimento finira' nel dimenticatoio....

Proprio perchè penso che alla fine andrà come dici tu, e quindi non si risolverà nessun problema dove realmente esiste; ritengo a maggior ragione quanto mai inutile e demagogico il provvedimento, che va a fare il pari con l'assurdo reato di clandestinità, che nella pratica non ha cambiato assolutamente nulla in materia immigrazione clandestina, se non far contenti i legaioli.


Edito per farti un esempio specifico di vita vissuta che mi tocca personalmente.

Abito, per scelta di vita "tranquilla", in un piccolo paese di 3000 abitanti che ha una scuola materna ed una elementare entrambe frequentate dai miei figli. 2 classi da 18 bambini alle elementari in prima, 1 classe da 23 bambini per età alla materna.
In entrambe le scuole la situazione dal punto di vista sia dell'offerta didattica che del "clima sociale" e dell'integrazione con i bambini stranieri (che parlano perfettamente l'italiano e in diversi casi sanno già leggere meglio di mia figlia) è idilliaca, siamo estremamente felici della scelta fatta.
Ora in entrambe le classi il numero dei bambini di cittadinanza straniera è sopra il 30% (circa il 50% sono rumeni, marocchini, algerini, tutti nati in Italia da genitori immigrati da più di un decennio). Ora vorrei capire per quale diamine di ragione il prossimo anno due o tre di questi splendidi bambini "stranieri", in applicazione della legge Gelmini, dovrebbero andare in un altra scuola.

Dovesse toccare ai miei figli mi girerebbero i coglioni visto cosa comporterebbe in termini di organizzazione e qualità della vita (moglie che non ha la macchina e non potrebbe accompagnarli e andarli a prendere a piedi come fa ora, svegliarsi 20' prima al mattino ecc..)

Per questo e per altri motivi sostengo che non si possa buttare il bambino con l'acqua sporca, e sia molto più opportuno intervenire localmente solo dove effettivamente i responsabili della didattica riscontrino fenomeni degni di attenzione sociale ed educativa, e per far questo sono sufficienti i poteri di autonomia già a disposizione degli istituti e dei provveditori, non serve una legge di facciata buona solo per far cassetta elettorale.

marlborojack
11th January 2010, 10:39
Mah, se non dicono esattamente su che basi decidano se un bambino è straniero o no, ha poco senso parlarne. Il criterio per le scuole elementari dovrebbe essere la capacità di parlare italiano, suppongo.

Incoma
11th January 2010, 10:54
Mah, se non dicono esattamente su che basi decidano se un bambino è straniero o no, ha poco senso parlarne. Il criterio per le scuole elementari dovrebbe essere la capacità di parlare italiano, suppongo.

Straniero è per definizione chi non ha la cittadinanza italiana, e a questo fa riferimento il provvedimento. Non ci sono altre basi per decidere, cosa gli fai, il test d'ingresso??

marlborojack
11th January 2010, 11:10
Straniero è per definizione chi non ha la cittadinanza italiana, e a questo fa riferimento il provvedimento. Non ci sono altre basi per decidere, cosa gli fai, il test d'ingresso??

Io avevo capito che il problema era quello di evitare che gli stranieri rallentassero il programma svolto in classe, cosa per la quale si parlava anche di commutare le ore di lingua straniera in lingua italiana e rientri pomeridiani per alcuni. Se il problema principale è quello, allora mi sembra giusto che quel 30% sia scelto non tanto rispetto alla cittadinanza, ma all'effettiva capacità di seguire le lezioni in lingua. Poi io ho fatto la primina e in 2° elementare mi han fatto il test d'ingresso, non ci vedo nulla di strano.

Non ho letto la circolare comunque, per cui boh :climb:

ilsagola
11th January 2010, 11:19
Infatti qui propongono cose ma non sanno nemmeno come applicarle, io non critico la proposta in se, ma qui nessuno ha parlato delle reali problematiche e di modi di risolverle senza introdurne per forza delle nuove.

Incoma
11th January 2010, 11:21
ANSA - ROMA,10 GEN -Gli studenti stranieri che saranno in sovrannumero nelle classi (oltre il tetto del 30%) potranno essere trasferiti in altri plessi scolastici.

A questo scopo, il ministero dell'istruzione sta pensando a convenzioni con gli enti locali che si occuperanno degli spostamenti. Lo ha detto il ministro Mariastella Gelmini, a Mezz'ora su Rai3, assicurando che l'eventuale problematica interessera' un numero ridotto di scuole.Dal tetto del 30% saranno esclusi i nati in Italia e che sono circa il 37%.


Allora se di questo si tratta, se interessa un numero limitato di scuole, se non riguarda gli alunni stranieri nati in Italia, era davvero necessario, se non per fini propagandistici, tutto sto polverone in pompa magna su scala nazionale?

Si faceva una delibera ad hoc per le scuole individuate come problematiche e via.

Ma l'occasione di fare un po' di sana propaganda politica a colpi di provvedimenti era evidentemente troppo ghiotta.

Il Nando
11th January 2010, 12:58
Azz non trovo più l'intervista al relatore della Gelmini, ve la racconto, tanto per inquadrare meglio l'individuo.

Pare lei abbia chiesto una tesi veloce, il prof. le ha dato una roba normalissima tanto aveva capito benissimo che non aveva di fronte uno studente brillante. Durante la discussione le ha fatto la classica domandina, nulla di che eppure lei si è ammutolita, come se non sapesse manco di cosa stessero parlando. Qua si parla di tesi non di esame di stato ;)

Ah vi quoto questa, mi ha fatto piegare dal ridere, se esistesse un'opposizione la farebbe stampare in millemilioni di copie e le farebbe lanciare da un aereo sul popolo :D

1. Con buon senso e attenzione nell'arco di 3-4 anni ridurremo la pressione fiscale dal 47% al 35% (Silvio Berlusconi, Porta a porta, 9 aprile 2001)
2. L'Irpef sarà portata al 33% per i redditi sopra i 200 milioni (Silvio Berlusconi,Corriere della Sera, 22 aprile 2001)
3. Meno tasse dal 2003 (Silvio Berlusconi, Il Messaggero, 5 maggio 2002)
4.Tasse più leggere nel 2004 (Silvio Berlusconi, Forum executive del Tesoro, 25 luglio 2002)
5. Confermo, meno tasse entro il 2005 (Silvio Berlusconi, La Stampa, 3 aprile 2004)
6. ...per garantire entro la legislatura la riduzione delle aliquote del 33% e 23% come promesso nel contratto con gli italiani (Silvio Berlusconi, cronaca Ansa 10 maggio 2004)
7. Conto di ridurre l'aliquota massima delle imposte al dal 45 al 33%(Silvio Berlusconi 30 marzo 2004)
8. Le aliquote saranno tre: 23,33 e 39%(Silvio Berlusconi 11 settembre 2004)
9. La quarta aliquota fiscale sarà cancellata il prossimo anno,ridurremo le tasse del 40% (Silvio Berlusconi, La Repubblica, 16 marzo 2005)
10. Sogno una vera riforma tributaria, con due sole aliquote: 22 e 33% (Silvio Berlusconi,9 gennaio 2010/Peppe Clemente)

Tacitus
11th January 2010, 13:14
Azz non trovo più l'intervista al relatore della Gelmini, ve la racconto, tanto per inquadrare meglio l'individuo.

Pare lei abbia chiesto una tesi veloce, il prof. le ha dato una roba normalissima tanto aveva capito benissimo che non aveva di fronte uno studente brillante. Durante la discussione le ha fatto la classica domandina, nulla di che eppure lei si è ammutolita, come se non sapesse manco di cosa stessero parlando. Qua si parla di tesi non di esame di stato ;)

....)

ecco una altra cazzata...
ora oltre alla differenza di voto tra una tesi compilativa e una sperimentale (parlo nelle lauree scientifiche) aggiungiamo che anche una nota di vergogna, massì ma tanto anche se uno studente non vuole passarci sopra 3 anni (parlo sempre delle lauree scientifiche) ma si vuole laureare prima è uno scanzafatiche e un buono a nulla..
sempre più risate
mi sa che qui si da troppa importanza alla laurea rispetto alle proprie capacità.

marlborojack
11th January 2010, 13:52
ecco una altra cazzata...
ora oltre alla differenza di voto tra una tesi compilativa e una sperimentale (parlo nelle lauree scientifiche) aggiungiamo che anche una nota di vergogna, massì ma tanto anche se uno studente non vuole passarci sopra 3 anni (parlo sempre delle lauree scientifiche) ma si vuole laureare prima è uno scanzafatiche e un buono a nulla..
sempre più risate
mi sa che qui si da troppa importanza alla laurea rispetto alle proprie capacità.

La laurea è come farmare: serve sicuramente per imparare ma non ti fa diventare pro. Detto questo chi ha problemi a farmare probabilmente ha buildato a cazzo e quindi difficilmente lo si mette a capo di una gilda con portafoglio :sneer:

Arthu
11th January 2010, 14:02
Del resto Lunardi era un camionista è giusto facesse il ministro dei trasporti (cit.)

Tacitus
11th January 2010, 14:03
traduzione?
di certo se io voglio lavorare subito e non ho pretese di avere una votazione massima con un tesi sperimentale pubblicata per accedere a concorsi per titoli, finisco nel minor tempo possibile per poi fare master e esperienze lavorative.
ovviamente è una mia opinione eh
mi sto riferendo alla reply di marlborojack

Edeor
11th January 2010, 14:10
ecco una altra cazzata...
ora oltre alla differenza di voto tra una tesi compilativa e una sperimentale (parlo nelle lauree scientifiche) aggiungiamo che anche una nota di vergogna, massì ma tanto anche se uno studente non vuole passarci sopra 3 anni (parlo sempre delle lauree scientifiche) ma si vuole laureare prima è uno scanzafatiche e un buono a nulla..
sempre più risate
mi sa che qui si da troppa importanza alla laurea rispetto alle proprie capacità.

Beh scusa lasciami dire che pure te regali parche risate, forse non c'hai fatto caso ma gli esami di stato per materie scientifiche o le lauree di facoltà scientifiche non sono il metro di giudizio universale.

Tra l'altro per tua informazione l'esame di stato per la magistratura non esiste, ma è un concorso pubblico, se ti riferivi all'esame di abilitazione per diventare avvocato, non so dove tu abbia preso il dato del 93%, ma non è vero perché il dato è 25%.

marlborojack
11th January 2010, 14:12
traduzione?
di certo se io voglio lavorare subito e non ho pretese di avere una votazione massima con un tesi sperimentale pubblicata per accedere a concorsi per titoli, finisco nel minor tempo possibile per poi fare master e esperienze lavorative.
ovviamente è una mia opinione eh
mi sto riferendo alla reply di marlborojack

traduzione: la laurea è un passo formativo necessario per certe professioni, ma non è un giudizio sulla persona, per rispondere al fatto che si tenda a sopravvalutare quello che non è altro che un titolo.

La parte divertente del post di Nello non era che avesse chiesto una tesi breve, ma che su una domanda su un argomento facile che oltretutto hai portato come tesi non sapesse rispondere. Fermo restando che i black-out possono capitare a tutti, ho risposto scherzosamente che la build era fatta male (perchè non ha risposto su una cosa che si suppone di sua competenza) e che quindi IO non gli avrei assegnato il ministero (gilda).

Ma anche sticazzi, so un cavolo io della formazione dei miei compagni di corso, figuriamoci della Gelmini :nod:

Arthu
11th January 2010, 14:13
Quindi siamo alla conclusione che pure il ministro dell'istruzione puo' comprarsi la laurea perchè comunque sia facendo cosi dimostra che ha voglia di lavorare e inizia prima?:point:

Il Nando
11th January 2010, 14:13
ecco una altra cazzata...
ora oltre alla differenza di voto tra una tesi compilativa e una sperimentale (parlo nelle lauree scientifiche) aggiungiamo che anche una nota di vergogna, massì ma tanto anche se uno studente non vuole passarci sopra 3 anni (parlo sempre delle lauree scientifiche) ma si vuole laureare prima è uno scanzafatiche e un buono a nulla..
sempre più risate
mi sa che qui si da troppa importanza alla laurea rispetto alle proprie capacità.

Ok, presentati in una ditta qualsiasi con una laurea in ingegneria 90/110 presa in 5 anni tondi e poi vediamo quanto lavoro trovi.

In ogni caso non c'entra una mazza con il succo di quell'intervista. Rileggi bene.


Quindi siamo alla conclusione che pure il ministro dell'istruzione puo' comprarsi la laurea perchè comunque sia facendo cosi dimostra che ha voglia di lavorare e inizia prima?:point:

Touchè

Tacitus
11th January 2010, 14:30
Quindi siamo alla conclusione che pure il ministro dell'istruzione puo' comprarsi la laurea perchè comunque sia facendo cosi dimostra che ha voglia di lavorare e inizia prima?:point:

si vabbè , allora se mettiamo in discussione tutto perchè io non potrei comprare il 30 e lode di un esame , e l'abilitazione alla professione?

se tutto è discutibile e non abbiamo punti fermi , allora è inutile anche parlarne

cmq per edeor , si mi riferivo al concorso pubblico per magistrati, dove tempo fa lessi un articolo del corriere in cui si denunciava l'assurda percentuale di riuscita (93-94 per cento) , ci fu anche un inchiesta interna, non mi ricordo bene

cmq scusate se sono andato ot , volevo sono sfatare un pò di miti comuni
:hidenod:

Arthu
11th January 2010, 14:49
si vabbè , allora se mettiamo in discussione tutto perchè io non potrei comprare il 30 e lode di un esame , e l'abilitazione alla professione?
se tutto è discutibile e non abbiamo punti fermi , allora è inutile anche parlarne
cmq per edeor , si mi riferivo al concorso pubblico per magistrati, dove tempo fa lessi un articolo del corriere in cui si denunciava l'assurda percentuale di riuscita (93-94 per cento) , ci fu anche un inchiesta interna, non mi ricordo bene
cmq scusate se sono andato ot , volevo sono sfatare un pò di miti comuni
:hidenod:
Infatti nessuno ti impedisce di comprare il 30 e lode e l'abilitazione,ti impedisce in compenso di scrivere scanzafatiche con la z.

Hador
11th January 2010, 14:51
ecco una altra cazzata...
ora oltre alla differenza di voto tra una tesi compilativa e una sperimentale (parlo nelle lauree scientifiche) aggiungiamo che anche una nota di vergogna, massì ma tanto anche se uno studente non vuole passarci sopra 3 anni (parlo sempre delle lauree scientifiche) ma si vuole laureare prima è uno scanzafatiche e un buono a nulla..
sempre più risate
mi sa che qui si da troppa importanza alla laurea rispetto alle proprie capacità.ma che stai a dì? :|
quella delle tesi compilative o sperimentali non la ho capita... tantomeno perchè una o l'altra dovrebbero essere più veloci.
E' la media negli esami che fa la differenza se vuoi andare a lavorare in fretta, la tesi incide pochissimo sul voto finale e sul tempo che ci metti a fare l'università. Compilativa o di ricerca poi quello dura e quella è. Io la triennale, proprio perchè volevo finirla in fretta, la ho presa con 93/110 sbattendomene della media, dato che volevo fare la specialistica ed è quella che conta. Ma la tesi, minchia, è una cosa che decidi tu e fai tu, se non prendi il massimo, o comunque se non sei preparato, in una roba che ti sei scelto da solo per come la vedo io non hai speranze.

per il resto è anche una questione di forma oltre che di sostanza, poi nel senso non c'è bisogno di attaccarsi a questo per dire che la gelmini è un incompetente, non ne ha azzeccata una fino ad ora e quel che tocca fa danno. Come già detto, perchè un figlio di immigrati nato in italia è da considerare straniero e perchè sono i figli di immigrati a doversi spostare, figli i quali genitori non li portano a scuola tutte le mattine in cayenne.

Tacitus
11th January 2010, 16:23
ma che stai a dì? :|
quella delle tesi compilative o sperimentali non la ho capita... tantomeno perchè una o l'altra dovrebbero essere più veloci.
E' la media negli esami che fa la differenza se vuoi andare a lavorare in fretta, la tesi incide pochissimo sul voto finale e sul tempo che ci metti a fare l'università. Compilativa o di ricerca poi quello dura e quella è. Io la triennale, proprio perchè volevo finirla in fretta, la ho presa con 93/110 sbattendomene della media, dato che volevo fare la specialistica ed è quella che conta. Ma la tesi, minchia, è una cosa che decidi tu e fai tu, se non prendi il massimo, o comunque se non sei preparato, in una roba che ti sei scelto da solo per come la vedo io non hai speranze.
.
solo per la precisione
della tesi , parlo della mia facoltà (scienze agrarie), le tesi sperimentali duravano minimo 2 anni (dovevan crescere le piantine eh) mentre le compilative in 5-6 mesi te la cavavi e forse anche prima, parlando sempre del vecchio ordinamento di 5 anni.
Per questo motivo le compilative, anche dai professori stesse non erano viste di buon occhio (almeno che non rientrassero nel ramo economico).
Si ho fatto un esempio troppo restrittivo.

DonZaucker
11th January 2010, 21:39
A parte che 20 km sono tanti se si parla di scuole medie/elementari che di solito sono attaccate a casa, tocca prendere mezzi pubblici o farsi accompagnare perche' non si rientra nel 30%.

C'e' poco da fare, serve il supporto linguistico per chi non parla l'italiano, altrimenti ci si trova in situazioni paradossali del tipo mio padre che insegnava tedesco e aveva un allievo turco che parlava perfettamente tedesco, stava un'ora in classe a girarsi i pollici e poi dopo a lezione di italiano non capiva un cazzo....

Kadmillos
12th January 2010, 12:47
A parte che 20 km sono tanti se si parla di scuole medie/elementari che di solito sono attaccate a casa, tocca prendere mezzi pubblici o farsi accompagnare perche' non si rientra nel 30%.
C'e' poco da fare, serve il supporto linguistico per chi non parla l'italiano, altrimenti ci si trova in situazioni paradossali del tipo mio padre che insegnava tedesco e aveva un allievo turco che parlava perfettamente tedesco, stava un'ora in classe a girarsi i pollici e poi dopo a lezione di italiano non capiva un cazzo....

Ecco piuttosto sarebbe questa l'azione da svolgere, nella mia zona , essendo piena zeppa di stalle con vacche la quantità di Sikh (spero di scriva così) è enorme nelle classi delle scuole locali ci sono molti più stranieri che italiani, personalmente non lo trovo un problema, mio figlio ha un ottima padronanza della sua lingua, i programmi vengono puntualmente rispettati e la lingua italiana è ottimamente compresa e parlata da parte dei bambini stranieri (comprese le inflessioni dialettali). Certo che all'inizio della scuola dell'obbligo i bambini stranieri (intendo bambini che arrivano proprio dall'estero) hanno dei seri problemi , che vengono superati grazie all'impegno delle famiglie , della comunità (la comunità ha bisogno del lavoro di questi stranieri e quindi si muove per integrarli) e della scuola.

Avere un paio di insegnanti preparati appositamente e che si sbattono con impegno per questa integrazione sarebbe magnifico.

ilsagola
12th January 2010, 12:54
Ecco piuttosto sarebbe questa l'azione da svolgere, nella mia zona , essendo piena zeppa di stalle con vacche la quantità di Sikh (spero di scriva così) è enorme nelle classi delle scuole locali ci sono molti più stranieri che italiani, personalmente non lo trovo un problema, mio figlio ha un ottima padronanza della sua lingua, i programmi vengono puntualmente rispettati e la lingua italiana è ottimamente compresa e parlata da parte dei bambini stranieri (comprese le inflessioni dialettali). Certo che all'inizio della scuola dell'obbligo i bambini stranieri (intendo bambini che arrivano proprio dall'estero) hanno dei seri problemi , che vengono superati grazie all'impegno delle famiglie , della comunità (la comunità ha bisogno del lavoro di questi stranieri e quindi si muove per integrarli) e della scuola.
Avere un paio di insegnanti preparati appositamente e che si sbattono con impegno per questa integrazione sarebbe magnifico.
* apparte che non ho un figlio.

Bortas
12th January 2010, 13:20
Bhè mi sono letto il testo della circaolare lavorando in ambito scuola/ministero, che dire la solita demagogia da 4 soldi, han tagliato e massacrato i fondi alle scuole ed adesso sembra che cerchino dei capri espiatori per affibbiare le colpe se la nostra scuola ha perso di qualità...

La stessa rettifica della Gelmini "provvedimento interessa solo gli studenti stranieri non nati in Italia" ne restringe il cerchio inverosibilmente, facendo risultare il provvedimento inefficace, ormai la stragrande maggioranza degli studenti stranieri che si trovano sul suolo italiano sono stranieri di seconda generazione, concepiti dopo che i genitori si sono traferiti per lavoro, le stime "a braccio" emerse dalle scuole interesserebbe il 4% degli studenti stranieri, questo cosa comporta?
Alcune scuole in Italia che rientrano in questi criteri si troveranno a dover articolare calcoli e burocrazia per reimpostare tali classi, stravolgendo quelle attuali che per numero dovranno essere "rimpastate" con cambio di prof e sezioni, lo studente con problemi linguistici (la circolare qui è vaga, visto che richiede una aleatoria conoscenza di italiano, senza indicare il livello, le lingue per livello di conoscenza vengono subbivise in a1, a2, b1 e così via, non specificare sotto che criterio sta il tetto rende sta circolare una vera e propria merdata) che non è detto che sia sempre quello che non è nato in Italia viene mandato in un istituto di zona per migliorarlo, a spese chiaramente della nostra comunità, quindi i comuni colpiti da questa piaga dello studente straniero non nato in Italia deve attrezzarsi con un pulmino, se non ce l'ha, per l'eventuale trasporto dell'infelice, magari un prof di sostegno per migliorare la lingua 2 ore al giorno costa meno...

La considerazione finale è che sembra che si vogliano affibbiare il problemi della scuola a studenti stranieri, distogliendo il problema dai pesanti tagli, andando avanti così direi che il prossimo passo sono gli studenti portatori di handicap il prossimo problema...

Rob
12th January 2010, 13:47
Bhè mi sono letto il testo della circaolare lavorando in ambito scuola/ministero, che dire la solita demagogia da 4 soldi, han tagliato e massacrato i fondi alle scuole ed adesso sembra che cerchino dei capri espiatori per affibbiare le colpe se la nostra scuola ha perso di qualità...
La stessa rettifica della Gelmini "provvedimento interessa solo gli studenti stranieri non nati in Italia" ne restringe il cerchio inverosibilmente, facendo risultare il provvedimento inefficace, ormai la stragrande maggioranza degli studenti stranieri che si trovano sul suolo italiano sono stranieri di seconda generazione, concepiti dopo che i genitori si sono traferiti per lavoro, le stime "a braccio" emerse dalle scuole interesserebbe il 4% degli studenti stranieri, questo cosa comporta?
Alcune scuole in Italia che rientrano in questi criteri si troveranno a dover articolare calcoli e burocrazia per reimpostare tali classi, stravolgendo quelle attuali che per numero dovranno essere "rimpastate" con cambio di prof e sezioni, lo studente con problemi linguistici (la circolare qui è vaga, visto che richiede una aleatoria conoscenza di italiano, senza indicare il livello, le lingue per livello di conoscenza vengono subbivise in a1, a2, b1 e così via, non specificare sotto che criterio sta il tetto rende sta circolare una vera e propria merdata) che non è detto che sia sempre quello che non è nato in Italia viene mandato in un istituto di zona per migliorarlo, a spese chiaramente della nostra comunità, quindi i comuni colpiti da questa piaga dello studente straniero non nato in Italia deve attrezzarsi con un pulmino, se non ce l'ha, per l'eventuale trasporto dell'infelice, magari un prof di sostegno per migliorare la lingua 2 ore al giorno costa meno...
La considerazione finale è che sembra che si vogliano affibbiare il problemi della scuola a studenti stranieri, distogliendo il problema dai pesanti tagli, andando avanti così direi che il prossimo passo sono gli studenti portatori di handicap il prossimo problema...


Bortas, rimane il fatto che piombano nella scuola ragazzi che non parlano nemmeno 1 parola di italiano, e questo che ti piaccia o no rende difficile la prosecuzione del resto della classe. Quelli di "seconda generazione" non hanno questo gap.
Personalmente avrei preferito un test di ammissione alla scuola "ordinaria", altrimenti classi di "avviamento alla lingua italiana" dove il programma scolastico viene affrontato solo marginalmente, con focalizzazione sulla comprensione della ns lingua, per poi andare nelle classi "ordinarie".

Mio pensiero eh, giusto o sbagliato che sia.

Rob

Bortas
12th January 2010, 14:21
Bortas, rimane il fatto che piombano nella scuola ragazzi che non parlano nemmeno 1 parola di italiano, e questo che ti piaccia o no rende difficile la prosecuzione del resto della classe. Quelli di "seconda generazione" non hanno questo gap.
Personalmente avrei preferito un test di ammissione alla scuola "ordinaria", altrimenti classi di "avviamento alla lingua italiana" dove il programma scolastico viene affrontato solo marginalmente, con focalizzazione sulla comprensione della ns lingua, per poi andare nelle classi "ordinarie".
Mio pensiero eh, giusto o sbagliato che sia.
Rob

Questo lo credi te, il gap ce lo hanno anche gli italiani stessi che arrivano a scuola e parlano solo dialetti, dipende anche se ha un genitore accorto, un provvedimento giusto è fare un test ad inizio anno e prendere tutti quelli che non passano che so l'A1 e metterli in una classe con un professore che gli insegna l'Italiano o la prima lingua come succede in tutta Europa, la circolare è un taglio a muzzo generico, si fanno delle classi ghetto perchè si imputa un problema allo studente straniero, senza contare che non ha nessun criterio di giudizio ma semplicemente, basandosi su un metro generico (non è specificato nessun livello di conoscenza lingua). Altro caso, lo studente straniero non nato in Italia non significa un cazzo, non è che si parla di bambini si parla di tutte le scuole primarie e secondarie, lo studente straniero non nato in italia salvo rari casi non è che sta in Italia da 20 minuti e parla solo Ostrogoto, un altissima percentuale parla Italiano senza problemi. Quindi si imputa un problema specifico la difficoltà di parlare e capire l'Italiano cercando una soluzione generica casuale, molti stranieri di seconda generazione hanno comunque problemi con l'Italiano e non saranno toccati dal provvedimento, alcuni italiani che parlano solo dialetto che l'A1 non lo passano manco per il cazzo non sono toccati, si tocca un esigua parte degli studenti di cui nemmeno tutti hanno problemi con l'Italiano, (riporto le prime stime, i non nati intalia sono un 4% degli studenti stranieri, e di questi una minima parte che non sa l'italiano) dire che è un provvedimento inutile nonchè demagogico mi pare solo mero eufemismo...

Rob
12th January 2010, 14:49
Questo lo credi te, il gap ce lo hanno anche gli italiani stessi

Non è una cosa che credo io, è un dato di fatto: mia moglie insegna alle elementari e sono capitati soggetti drammatici, per includere i quali il programma non è stato svolto in modo approfondito.. di fatto per integrarne qualcuno hanno rallentato tutti gli altri.. e non va bene
In effetti ci sono tanti italiani che anche a 40 anni conoscono poco dell'italiano, ma quantomeno le basi a scuola le hanno avute per studiare.. se poi non sono andati avanti la responsabilità non è certo dello "straniero"


.. un provvedimento giusto è fare un test ad inizio anno e prendere tutti quelli che non passano che so l'A1 e metterli in una classe con un professore che gli insegna l'Italiano o la prima lingua come succede in tutta Europa, la circolare è un taglio a muzzo generico, si fanno delle classi ghetto perchè si imputa un problema allo studente straniero, senza contare che non ha nessun criterio di giudizio ma semplicemente, basandosi su un metro generico (non è specificato nessun livello di conoscenza lingua).

Ed allora siamo già d'accordo.

Hador
12th January 2010, 15:24
Bortas, rimane il fatto che piombano nella scuola ragazzi che non parlano nemmeno 1 parola di italiano, e questo che ti piaccia o no rende difficile la prosecuzione del resto della classe. Quelli di "seconda generazione" non hanno questo gap.
Personalmente avrei preferito un test di ammissione alla scuola "ordinaria", altrimenti classi di "avviamento alla lingua italiana" dove il programma scolastico viene affrontato solo marginalmente, con focalizzazione sulla comprensione della ns lingua, per poi andare nelle classi "ordinarie".
Mio pensiero eh, giusto o sbagliato che sia.
Robproblemi che risolvi affiancando insegnanti di sostegno per l'insegnamento della lingua (gli stranieri le pagano le tasse eh), non certo distribuendo il problema di qua e di la

Bortas
12th January 2010, 15:48
Non è una cosa che credo io, è un dato di fatto: mia moglie insegna alle elementari e sono capitati soggetti drammatici, per includere i quali il programma non è stato svolto in modo approfondito.. di fatto per integrarne qualcuno hanno rallentato tutti gli altri.. e non va bene
In effetti ci sono tanti italiani che anche a 40 anni conoscono poco dell'italiano, ma quantomeno le basi a scuola le hanno avute per studiare.. se poi non sono andati avanti la responsabilità non è certo dello "straniero"

Lavoro con gli istituti di un pò tutta Italia (anche se da tecnico) che vengono in contatto col ministero e l'informatizzazione, programmi base e avanzati sulle lingue la matematica e l'italiano, nonochè veri e propri progetti europei sullo sviluppo scolastico, il problema di integrazione esiste e questo non è negato, come avviene in tutte le nazioni che hanno un immigrazione, a fronte della quale un pò tutti questi stati attuano riforme scolastiche per l'integrazione linguistica e per l'integrazione culturale (da noi questo secondo aspetto è del tutto ignorato in Inghilterra, in Francia, Germania e Spagna oltre che all'integrazione linguistica da tempo si opera un integrazione anche culturale, che non forza o impone religioni o modi di vita ma illustra allo straniero che poi lo trasmetterà ai genitori e alla sua comunità quali sono le differenze tra usi e costumi nostri con la loro cultura).
A fronte di ciò noi non riusciamo a mettere mano a riforme serie perchè richiedono soldi e risorse, ma preferiamo accusare a caso lo straniero come un problema della scuola ed invece di aiutarlo ad integrarsi lo stiocchiamo fuori o creiamo disagi a istituti, comuni e comunità creando recinti per studenti non conformi (così come in futuro potrebbero essere quelli disabili). Lo facciamo con un provvedimento che non ci risolve il problema perchè prende una parte esigua del problema ed è pure molto generico quindi le stesse amministrazioni non sanno come comportarsi, il problema nasce qui, ovvero sappiamo che c'è ma non lo risolviamo come si deve perchè "costa", come lo risolviamo? Facendo niente, si alza un pò la polvere per puntare il dito e non si fa un cazzo, anzi si esaspera alcune situazioni, pura demagogia...