View Full Version : Marchionne
Karidi
25th October 2010, 10:34
http://www.repubblica.it/economia/2010/10/24/news/marchionne_senza_l_italia_la_fiat_potrebbe_fare_di _pi-8391829/?ref=HRER1-1
Quando producevano aborti come la Duna/Arna/Stilo facevano comodi i soldi dei contribuenti....
Hador
25th October 2010, 10:37
io lo ho visto a che tempo che fa e sinceramente il suo discorso non faceva una piega. Anche per quanto riguarda la "statalità" della fiat.
Il discorso è che possiamo fare tutti i discorsi di principio che vogliamo ma se non siamo competitivi le fabbriche chiudono (o servono soldi statali per tenerle aperte).
Karidi
25th October 2010, 10:50
io lo ho visto a che tempo che fa e sinceramente il suo discorso non faceva una piega. Anche per quanto riguarda la "statalità" della fiat.
Il discorso è che possiamo fare tutti i discorsi di principio che vogliamo ma se non siamo competitivi le fabbriche chiudono (o servono soldi statali per tenerle aperte).
Si ma fà questo discorso quando ha un prodotto che piace, il rilancio fiat (grazie a Marchionne nulla da dire) è avvenuto con l'uscita della Grande Punto prima ha fatto certe automobili che se le prendevano solo la Polizia Municipale da quanto facevano cagare, quindi in quel frangente il fatto che la FIAT è rimasta in piedi grazie ai soldi dei contribuenti tutto ok allora.
E secondo me è mirata anche a far rimettere gli incentivi campo auto, casualmente subito dopo l'annuncio per quelli moto e elettrodomestici.
Hador
25th October 2010, 11:04
ha anche detto che in italia il mercato automobilistico è dominato da auto straniere, quindi incentivi statali favoriscono il mercato automobilistico non solo la fiat, senza contare che sono soldi che vanno al consumatore non all'azienda.
Il discorso è che quando la fiat faceva cagare ed era in perdita non ci andava bene, mo che fiat è diventata una azienda seria non ci va bene, allora decidiamoci. Se vogliamo una fiat azienda seria, cioè autonoma, bisogna lavorare sulla competitività, in caso contrario dobbiamo compensare con i soldi dei contribuenti. In tutto questo è intollerabile che minoranze sindacali blocchino interi stabilimenti, tutti devono essere ascoltati ma bisogna procedere in maniera democratica.
Alkabar
25th October 2010, 11:11
il personale incide il 3.5% sul costo del prodotto finito. Punto.
Incoma
25th October 2010, 11:28
io lo ho visto a che tempo che fa e sinceramente il suo discorso non faceva una piega. Anche per quanto riguarda la "statalità" della fiat.
Secondo me invece di pieghe il discorso ne faceva parecchie.
La più importante è che senza gli aiuti di stato di ieri e le vendite in italia sostenute dagli incentivi di ieri e di oggi (di cui non ha beneficiato solo Fiat ma che sono stati disegnati per sostenere quest'ultima) Marchionne non avrebbe un'azienda da dirigere. D'accordo che non è un debito da considerare in eterno, ma credo debba avere il suo peso.
Inoltre nel dare i numeri degli utili Marchionne si comporta da uomo di marketing, ovvero li legge in funzione della tesi che vuole sostenere: in Italia il sindacato deve accettare le mie condizioni perchè la produzione in Italia è un ramo improduttivo che a tagliarlo avrei solo vantaggi.
Ma le cose stanno davvero così?
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-10-25/ecco-tutta-verita-quanto-081414.shtml?uuid=AYLScudC
Come minimo le attività in Italia, secondo gli analisti del settore (va stimato perchè Fiat guarda caso non pubblica, a differenza di altri, es WW, questi dati), aggiungendo alla produzione la vendita, sono se non in utile almeno in pareggio.
Marchionne inoltre dimentica, subdolamente, nel fare i conti, che il grosso delle spese di tutta la Fiat mondiale di ingegnerizzazione, ricerca, amministrative, ecc., è sostenuto nel nostro paese; tali spese dovrebbero essere ripartite sui veicoli venduti in tutto il mondo, e non solo in Italia, se si voule fare un conto corretto di redditività.
E facendo questo tipo di conti ho l'impressione che i numeri cambierebbero sensibilmente... ma ovviamente Fazio che più che un giornalista è uno stuoino per pulirsi i piedi si è guardato ben bene dall'approfondire con domande ed ha lasciato Marchionne a fare un comizio per convincere gli italiani che è cosa buona e giusta delegare al contratto nazionale, visto che a tenere in piedi l'azienda in Italia ci smena e quindi dobbiamo ancora essergli grati e metterci a 90°.
Se davvero così fosse, e l'articolo del sole24ore dimostrerebbe il contrario, potete stare sicuri che avrebbero chiuso in Italia già da diverso tempo, visto che "business is business".
Si tratta solo di propaganda fatta con numeri letti in maniera manipolatoria per far digerire all'opinione pubblica le questioni Pomigliano-Termini Imerese e per avere carta bianca su altre misure simili.
Slurpix
25th October 2010, 11:30
il personale incide il 3.5% sul costo del prodotto finito. Punto.
nn ho capito l'affermazione sinceramente :nod:
Alkabar
25th October 2010, 11:35
nn ho capito l'affermazione sinceramente :nod:
Che anche a pagare gli operai un tozzo di pane delocalizzando in Zimbawe, si salverebbe un 3.5%.
Emma
25th October 2010, 11:36
hador discorso perfettamente logico e condivisibile... ma parli per posizioni di principio
la realtà è proprio un'altra cosa
il debito morale che grava sulla fiat per ragioni che riguardano i 90 anni di aiuti statali non ha rilevanza attuale in termini economici
ma abbandonando questa politica assistenziale in fiat si renderanno conto prima o poi che in italia senza lo stato non si mangia.
e che chiudendo tutta l'area produttiva italiana l'80% di quegli acquirenti, che ancora inspiegabilmente scelgono fiat, rinsaviranno e si accorgeranno che sono 30 anni che si parla di rinnovamento e ritorno ai fasti, ma fiat fa sempre più veramente e inesorabilmente cacare.
magari si renderanno conto che venendo meno il profitto che traggono dal mercato italiano i ricavi totali della divisione produttiva europea andranno praticamente a zero, perchè la fiat senza il mercato italia non conta un cazzo. in europa non conta un cazzo, meno di zero.
andassero a fatturare in brasile e negli altri paesi del terzo mondo
voglio vedere poi in italia quanto venderanno la palio braziliana
http://www.blogiseverything.com/files/pics/fiat_palio_2008_01.jpg
Axet
25th October 2010, 11:37
Si ma fà questo discorso quando ha un prodotto che piace, il rilancio fiat (grazie a Marchionne nulla da dire) è avvenuto con l'uscita della Grande Punto prima ha fatto certe automobili che se le prendevano solo la Polizia Municipale da quanto facevano cagare, quindi in quel frangente il fatto che la FIAT è rimasta in piedi grazie ai soldi dei contribuenti tutto ok allora.
E secondo me è mirata anche a far rimettere gli incentivi campo auto, casualmente subito dopo l'annuncio per quelli moto e elettrodomestici.
A parte che il rilancio è partito con la nuova panda, il discorso di marchionne ha senso e pure tanto.
Tempo fa, quando si parlava di termini imerese, avevo postato i dati di produzione in brasile e polonia rispetto a quelli di tutta italia a fronte del numero di indipendenti. Cose IMBARAZZANTI.
Axet
25th October 2010, 11:38
hador discorso perfettamente logico e condivisibile... ma parli per posizioni di principio
la realtà è proprio un'altra cosa
il debito morale che grava sulla fiat per ragioni che riguardano i 90 anni di aiuti statali non ha rilevanza attuale in termini economici
ma abbandonando questa politica assistenziale in fiat si renderanno conto prima o poi che in italia senza lo stato non si mangia.
e che chiudendo tutta l'area produttiva italiana l'80% di quegli acquirenti, che ancora inspiegabilmente scelgono fiat, rinsaviranno e si accorgeranno che sono 30 anni che si parla di rinnovamento e ritorno ai fasti, ma fiat fa sempre più veramente e inesorabilmente cacare.
magari si renderanno conto che venendo meno il profitto che traggono dal mercato italiano i ricavi totali della divisione produttiva europea andranno praticamente a zero, perchè la fiat senza il mercato italia non conta un cazzo. in europa non conta un cazzo, meno di zero.
andassero a fatturare in brasile e negli altri paesi del terzo mondo
voglio vedere poi in italia quanto venderanno la palio braziliana
http://www.blogiseverything.com/files/pics/fiat_palio_2008_01.jpg
Eh si infatti si vede dai dati di vendita. Informarsi prima di parlare non sarebbe una brutta cosa :rolleyes:
Hador
25th October 2010, 11:39
Secondo me invece di pieghe il discorso ne faceva parecchie.
La più importante è che senza gli aiuti di stato di ieri e le vendite in italia sostenute dagli incentivi di ieri e di oggi (di cui non ha beneficiato solo Fiat ma che sono stati disegnati per sostenere quest'ultima) Marchionne non avrebbe un'azienda da dirigere. D'accordo che non è un debito da considerare in eterno, ma credo debba avere il suo peso.
Inoltre nel dare i numeri degli utili Marchionne si comporta da uomo di marketing, ovvero li legge in funzione della tesi che vuole sostenere: in Italia il sindacato deve accettare le mie condizioni perchè la produzione in Italia è un ramo improduttivo che a tagliarlo avrei solo vantaggi.
Ma le cose stanno davvero così?
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-10-25/ecco-tutta-verita-quanto-081414.shtml?uuid=AYLScudC
Come minimo le attività in Italia, secondo gli analisti del settore, aggiungendo alla produzione la vendita, sono se non in utile almeno in pareggio.
Marchionne dimentica, subdolamente, nel fare i conti, che il grosso delle spese di ingegnerizzazione, ricerca, amministrative, ecc., è sostenuto nel nostro paese; tali spese dovrebbero essere ripartite sui veicoli venduti in tutto il mondo, e non solo in Italia, se si voule fare un conto corretto di redditività.
E facendo questo tipo di conti ho l'impressione che i numeri cambierebbero sensibilmente... ma ovviamente Fazio che più che un giornalista è uno stuoino per pulirsi i piedi si è guardato ben bene dall'approfondire con domande ed ha lasciato Marchionne a fare un comizio per convincere gli italiani che è cosa buona e giusta delegare al contratto nazionale, visto che a tenere in piedi l'azienda in Italia ci smena e quindi dobbiamo ancora essergli grati e metterci a 90°.
Se davvero così fosse, e l'articolo del sole24ore dimostrerebbe il contrario, potete stare sicuri che avrebbero chiuso in Italia già da diverso tempo.
Si tratta solo di propaganda fatta con numeri letti in maniera manipolatoria per far digerire all'opinione pubblica le questioni Pomigliano-Termini Imerese e per avere carta bianca su altre misure simili. ma infatti io non ragionerei per proclami, mi pare demenziale ridurre il discorso ad un "marchionne vuole abolire i diritti dei lavoratori" vs "in italia le fabbriche fanno schifo al cazzo".
Io dico che se l'azienda vuole fare dei cambiamenti su pause ed assenze (con compenso di stipendio) al fine di aumentare la produttività e la stragrande maggioranza dei lavoratori è d'accordo mi sembra non democratico che minoranze sindacali blocchino tutto ogni settimana, al di la del colore di tali sigle. Mi pare demenziale continuare a tirare in ballo discorsi astratti su chissà quale discorso di principio sinceramente. E questo vale a prescindere dai dati e dalle classifiche pubblicizzati da marchionne. Non mi pare che ora come ora il problema del lavoro in italia sia la fiat, piuttosto mi paiono tutti gli altri.
ah, a me non sta simpatica la fiat e tantomeno gli industiali, però non sopporto le guerre tipiche di sinistra "operaia" fatte per qualsiasi cosa. Un'altra cosa ha detto marchionne che condivido, è vero che la fiat ha un debito "morale" con l'italia, ma vale anche il contrario. Di fatto è una realtà industriale enorme che da lavoro ad un sacco di gente, lo stato ha contribuito a creare questa realtà non per interesse della fiat ma per i cittadini.
cmq non riduciamo il discorso ah polonia vs italia vs cina che è demenziale.
Emma
25th October 2010, 11:40
A parte che il rilancio è partito con la nuova panda, il discorso di marchionne ha senso e pure tanto.
Tempo fa, quando si parlava di termini imerese, avevo postato i dati di produzione in brasile e polonia rispetto a quelli di tutta italia a fronte del numero di indipendenti. Cose IMBARAZZANTI.
ma guarda un po.
prova a vedere i dati di produzione della nike in indonesia, quei cazzo di bambini di 12 anni sono meglio dei robot e nn devi pagare manco un ingnegnere per costruirli.
Slurpix
25th October 2010, 11:43
Che anche a pagare gli operai un tozzo di pane delocalizzando in Zimbawe, si salverebbe un 3.5%.
non sono d'accordo
cmq nn so dove lo stimi il 3.5% quando non sai quanto incide la mdo sul costo final del prodotto :nod:
Axet
25th October 2010, 11:45
ma guarda un po.
prova a vedere i dati di produzione della nike in indonesia, quei cazzo di bambini di 12 anni sono meglio dei robot e nn devi pagare manco un ingnegnere per costruirli.
Polonia: 6k dipendendi, 700k macchine annue prodotte
Italia: 22k dipendenti, 700k macchine annue prodotte
La polonia non è terzo mondo eh
Hador
25th October 2010, 11:46
La polonia non è terzo mondo eh
bhe oddio, ho parlato con un amico di famiglia che lavora nel campo e hanno appena spostato la produzione la... ha detto che spendono la metà.
Emma
25th October 2010, 11:47
fabbrica polonia automobili varsavia mi sta benissimo.
Polskie fabryki samochodów Warszawa
PFSW
chi non vorrebbe una pfsw panda
Incoma
25th October 2010, 11:49
ma guarda un po.
prova a vedere i dati di produzione della nike in indonesia, quei cazzo di bambini di 12 anni sono meglio dei robot e nn devi pagare manco un ingnegnere per costruirli.
Vediamo se vendite alla mano alla Fiat auto, considerando le auto Fiat (non sommate alle Chrysler), conviene, facendo un conto a spanne, "inimicarsi" il mercato italiano...
Italia 468.364
Francia 67.792
Germania 69.507
Spagna 24.022
UK 49.964
EUROPE 135.244
BRAZIL 441.101
RUSSIA 15.047
INDIA 18.582
ARGENTINA 52.773
JAPAN 5.602
E' evidente che Marchionne ciurla nel manico... non può certo permettersi di mollare l'Italia (dove le vendite non dipendono certo solo dal prodotto) dove, di fronte ad un abbandono per andare all'estero il precario castello di carte del mercato consolidato crollerebbe a tempo zero.
Axet
25th October 2010, 11:49
bhe oddio, ho parlato con un amico di famiglia che lavora nel campo e hanno appena spostato la produzione la... ha detto che spendono la metà.
Ma sicuro spendono meno, è fuori discussione. Ma non è che li fan lavorare 150 ore a settimana.
E cmq a fronte di quanto spendi per il singolo operaio, il dato sulla produzione è già abbastanza (anche a parità di costo).
Btw son d'accordo con praticamente tutto quello che hai detto.
Kappa
25th October 2010, 11:52
L'ho sentito ieri da Fazio non mi è dispiaciuto, di base secondo me i sindacati vivono fuori dal tempo proteggendo anche dei fannulloni cronici.
Axet
25th October 2010, 11:59
Vediamo se vendite alla mano alla Fiat auto, considerando le auto Fiat (non sommate alle Chrysler), conviene, facendo un conto a spanne, "inimicarsi" il mercato italiano...
Italia 468.364
Francia 67.792
Germania 69.507
Spagna 24.022
UK 49.964
EUROPE 135.244
BRAZIL 441.101
RUSSIA 15.047
INDIA 18.582
ARGENTINA 52.773
JAPAN 5.602
E' evidente che Marchionne ciurla nel manico... non può certo permettersi di mollare l'Italia (dove le vendite non dipendono certo solo dal prodotto) dove, di fronte ad un abbandono per andare all'estero il precario castello di carte del mercato consolidato crollerebbe a tempo zero.
Non è proprio così eh, fiat vende un paio di milioni di macchine all'anno. Chiaro che il mercato principale è quello italiano, ma è lo stesso anche per le francesi e per le tedesche. Il mercato casalingo è tradizionalmente quello trainante. Anzi, in francia le percentuali di auto francesi in relazione al totale sono MOLTO più alte.
Senza contare che non è vero come diceva qualcuno prima, forse tu, che i costi in italia devono comprendere anche R&D. O meglio è vero ma in parte.. Fiat PowerTrain ha filiali in tutto il mondo, ad esempio hanno da poco aperto uno stabilimento enorme in brasile
Emma
25th October 2010, 12:09
axet si parla di:
Marchionne: «Senza l'Italia la Fiat andrebbe meglio»
Karidi
25th October 2010, 12:11
A parte che il rilancio è partito con la nuova panda, il discorso di marchionne ha senso e pure tanto.
Tempo fa, quando si parlava di termini imerese, avevo postato i dati di produzione in brasile e polonia rispetto a quelli di tutta italia a fronte del numero di indipendenti. Cose IMBARAZZANTI.
si ma stai vedendo solo gli ultimi anni, ma quando sfornava chiaviche come la DUNA, ARNA, TEMPRA, DEDRA etc.etc. che non si comprava nessuno causa facevano schifo sia tecnicamente che esteticamente, chi ha pagato perchè la fiat non andasse a rotoli, fatti questa domanda e datti una risposta. Chi paga la cassa integrazione quando fai 2 Miliardi di Euro di attivo....
Karidi
25th October 2010, 12:13
Polonia: 6k dipendendi, 700k macchine annue prodotte
Italia: 22k dipendenti, 700k macchine annue prodotte
La polonia non è terzo mondo eh
Si ma la parte Ricerca e Sviluppo, Amministrazione, Test, Cazzi e mazzi sono tutti in Italia.
Cosa c'azzecca, anche in Cina il costo del lavoro è irrisorio ma hai visto come producono e con che standard qualitativi.......
Non dico che FIAT non sta facendo bene o altro, ma che le dichiarazioni di MArchionne hanno la memoria corta, dovrebbe ringraziare ITALIA per aver sostenuto l'azienda anche quando produceva Aborti.
Quotato dall'articolo sopra descritto.
Le stime degli analisti vengono fatte valutando i prezzi di vendita (la cosa più facile), stimando i costi diretti della produzione nei vari stabilimenti e aggiungendo la quota dei costi fissi di ogni prodotto (lo sviluppo e l'ingegnerizzazione), la ricerca, le spese di vendita e così via. Il grosso delle spese generali, amministrative, della ricerca, è sostenuto nel nostro paese - ma tali spese devono essere ripartite sui veicoli venduti in tutto il mondo.
ti faccio un altro esempio PIRELLI
Secondo te dove progettano disegnano e testano le gomme per mercati come la CINA che ha un fabbisogno di auto (e parlo solo di gente ricca) da 250Milioni.... i Sistemi Informativi dove sono......Amministrazione....Marketing....Dirigenz a....Personale....etc.etc.
Axet
25th October 2010, 12:29
axet si parla di:
Marchionne: «Senza l'Italia la Fiat andrebbe meglio»
Ma infatti ha ragione. Se spostasse la produzione fuori dall'italia andrebbe sicuramente meglio. Certo non si riferiva alle vendite, sarebbe insensato.
Si ma la parte Ricerca e Sviluppo, Amministrazione, Test, Cazzi e mazzi sono tutti in Italia.
Come dicevo sopra, non è vero. Certo la maggiorparte è sicuramente in italia, ma ci sono stati investimenti non trascurabili anche all'estero sul fronte R&D
Cosa c'azzecca, anche in Cina il costo del lavoro è irrisorio ma hai visto come producono e con che standard qualitativi.......
Non sono sfruttati a detta degli articoli che avevo letto a riguardo eh. Lavorano 8 ore al giorno e prendono tipo 600 euro al mese (in italia un operaio quanto prende? Fai anche il rapporto con il costo della vita tra polonia e italia). E i livelli qualitativi sono ALTI, le 500 vengono prodotte a tychy tanto per dire.
Non dico che FIAT non sta facendo bene o altro, ma che le dichiarazioni di MArchionne hanno la memoria corta, dovrebbe ringraziare ITALIA per aver sostenuto l'azienda anche quando produceva Aborti.
Ma son d'accordissimo. Ciò non toglie però che la constatazione di marchionne è, semplicemente, vera.
kopl
25th October 2010, 12:58
marchionne ha ragione, però si devon fare conti alla mano quanto realmente incide un operaio sul prodotto finito
poi è ovvio, anche risparmiando solo 2€ a macchina ma contando le macchine prodotte è chiaro che salta fuori una cifra elevata.
E' il mondo industriale di oggi il problema, la mentalità ed i bilanci.
Tanto tutto arriva al termine prima o poi. Taglia, taglia ma alla fine non puoi tagliare per sempre.
Incoma
25th October 2010, 13:02
Aggiungo solo questo: fatti i conti tra le spese ed i guadagni, e sono conti non facili da fare visto che fan fatica a farli anche gli esperti del settore (vedi articolo sole24h), e mi fa sorridere di conseguenza la sicumera con cui qualcuno nei post sopra sputa sentenze a titolo di dogmi a proposito di questo aspetto, andare via dall’Italia migliorerebbe la situazione di Fiat? Forse, e sottolineo forse, si.
Eppure ad aprile lo stesso Marchionne ha presentato il suo maxi-piano di investimenti denominato “Fabbrica Italia”, 20 miliardi di investimenti in cinque anni. Perché programmare uno sforzo di quel tipo su un Paese che non rende e che non renderà? Investire 20 miliardi sapendo che il successo della propria politica industriale del prossimo quadriennio dipende dal fatto che i lavoratori in italia accettino di ridurre di dieci minuti la pausa pranzo o che facciano meno malattie?
L’ultimatum che il manager ha di fatto implicitamente ripetuto o cercato di motivare da Fazio – o i sindacati accettano tutte le richieste entro fine anno, o Fabbrica Italia salta – lascia pensare che il grande piano strategico non sia poi così strategico, se l’azienda può permettersi di cancellarlo da un giorno all’altro se non ottiene ciò che vuole in termini di contratti ed accordi coi sindacati. E che questa cancellazione non solo stia per succedere, visto che è chiaro che la Fiom non ha nessuna intenzione di mollare, ma che fosse già ampiamente messa in conto.
E che quindi sia tutta una strategia di attacco ai diritti sanciti dai contratti nazionali per suscitare le reazioni scomposte dei sindacati e addossare a questi ultimi ed ai lavoratori le responsabilità di un cambiamento di piani, quando invece chi ha preso questo tipo di decisione è l'amministrazione fiat ed ora cerca un modo elegante per giustificarla salvando la faccia in Italia per non compromettere un mercato importante.
Piano che, visto come si sta muovendo la Fiom, mi pare stia riuscendo.
Shub
25th October 2010, 13:04
Facile fare il ganzo col cazzo duro in un mercato dove se vai in paesi "disgraziati" un operaio lo paghi 1/10 di quello italiano, con nessun diritto e nessun problema a lavorare come uno schiavo se l'azienda chiede. Perchè l'alternativa a questo è il nulla, quindi grazie al cazzo che in Italia loro non fanno margine, ma per decenni grazie al mantenimento dell'occupazione lo stato, ossia pure io pirla dei pirla, ho cacato il lesso alla fabbrica degli Agnelli.
Detto questo, fino a quando l'Europa non muoverà il culo per rendere anche un CCNL a livello comunitario, ci saranno sempre aziende che delocalizzeranno e andranno a fare i ganzi a cazzo duro nelle trasmissioni dicendo più o meno velatamente "baciatemi il culo che non chiudo domani e vo in katanga a far macchine, pagando i pezzenti che vivono li 100€ e facendoli contenti".
In sto modo sono buono pure io a fare l'imprenditore, specialmente se per 60 anni ho preso soldi dallo stato che tanto bistratto.
Incoma
25th October 2010, 13:32
In diversi gliele hanno cantate mica male... alcuni più condivisibili, altri meno, ma mi paiono tutti ragionamenti con una loro logica non campata affatto per aria.
Fini: ''Ha detto una cosa - ha aggiunto - che sarebbe normale se detta da uno che non e' un top manager italiano, ma e' un po' paradossale che lo dica l'amministratore delegato della Fiat perche' se e' ancora un grande colosso e' stato perche' c'e' stato il contribuente italiano a garantirlo''
Epifani: ''La verita' e' che Marchionne vorrebbe andarsene dall'Italia''. ''Non a caso - aggiunge Epifani - sostiene di non avere piu' debiti con il nostro Paese. E' come se si sentisse obbligato a stare qui da noi, mentre il gruppo e' sempre piu' americano, forte in Brasile e negli Stati Uniti''. Per il leader della Cgil e' impensabile che possano provenire utili dagli stabilimenti italiani se ''sono praticamente fermi''. ''Si fa cassa integrazione dappertutto - spiega -. E si ricorre alla cassa integrazione perche' il mercato europeo non va bene in particolare per i marchi Fiat. Sulle fasce medio alte, quelle che fanno guadagnare, la Fiat e' praticamente assente, e su quelle medio piccole la concorrenza e' agguerritissima. Non ci sono i modelli: questa e' la realta''
Vendola: ''Marchionne dovrebbe fare l'autocritica della Fiat, che non ha prodotto niente di innovativo. Si puo' immaginare che la cosa piu' innovativa sia la Punto? Ho tutta la dispobinilita' a confrontarmi con il 'guru del turbo-capitalismo' dei tempi nostri, ma ci vuole un po' di rispetto, alcune frasi sono inascoltabili, sono quasi inquinamento acustico''. ''Il nostro Paese ha consentito alla Fiat di essere azienda di stato. E oggi non e' possibile - ha aggiunto Vendola - poter immaginare di trattare l'Italia come una palla al piede. Onestamente mi pare un po' poco patriottico''
Calderoli: ''Marchionne ha la memoria corta sugli aiuti di Stato''. ''Si potrebbe dire - aggiunge - che gli italiani, e in particolare la Padania, senza la Fiat in questi anni sarebbero stati meglio''. ''Un conto e' aver restituito un prestito - prosegue Calderoli -. La verita' e' che in questi anni gli italiani la Fiat se la sono comprata gia' due volte''
Bonanni: ''Lancio la seguente sfida all'amministratore delegato del Lingotto: arriviamo al pieno utilizzo degli impianti in cambio non solo del salario di produttivita', ma anche della ripartizione degli utili e si arrivi ad un livello alto di partecipazione delle decisioni aziendali''
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/10/24/visualizza_new.html_1728896267.html
Hador
25th October 2010, 13:34
l'unico motivo per non delocalizzare è la morale, fin qua siamo tutti d'accordo, ormai con i trasporti che costano un cazzo produrre in paesi poveri è conveniente, figuriamoci in polonia dove hai costo basso ma sei nella UE e per giunta il governo ti da finanziamenti se porti produzione da loro.
la cosa Giusta è cercare di rimanere competitivi non delocalizzando, non si può pretendere di chiudere gli occhi e far finta di non sapere che se produci in polonia spendi il 50% senza svantaggi, avete voluto il capitalismo mo sono cazzacci vostri.
Il debito morale fiat secondo me gli impone di rimanere in italia, MA non gli impone di rimanere in italia con lo standard qualitativo italiano. Mi pare sacrosanto che fiat cerchi un modo per non far pesare eccessivamente il rimanere in italia, cosa che fa ovviamente solo per immagine e debito, non certo per convenienza.
Hardcore
25th October 2010, 13:40
Qualcuno ha un link per i dati relativi alla produzione della Fiat nei vari paesi?
Hador
25th October 2010, 13:42
In diversi gliele hanno cantate mica male... alcuni più condivisibili, altri meno, ma mi paiono tutti ragionamenti con una loro logica non campata affatto per aria.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/10/24/visualizza_new.html_1728896267.htmlsi ma si ritorna al discorso di prima.
Se consideri la fiat quale azienda degli italiani non ti lamenti poi se per esserlo devi finanziarla con soldi pubblici, nel momento in cui invece la fiat prova ad essere competitiva frigni dicendo che non è italianah. Che poi sta fregnaccia dell'italianità è veramente demagogica.
Mi sarebbero piaciuti commenti sul piano fabbrica italia, sulla realtà della delocalizzazione, sulla dipendenza fiat stato e stato dalla fiat eccetera, invece che il solito ammasso di commenti e proclami di aria fritta sul italia si italia no terra dei cachi. Ma mo ci stiamo lamentando della fiat, dei politici lamentiamocene in separata sede va.
adigirolam
25th October 2010, 13:54
l'unico motivo per non delocalizzare è la morale, fin qua siamo tutti d'accordo, ormai con i trasporti che costano un cazzo produrre in paesi poveri è conveniente, figuriamoci in polonia dove hai costo basso ma sei nella UE e per giunta il governo ti da finanziamenti se porti produzione da loro.
la cosa Giusta è cercare di rimanere competitivi non delocalizzando, non si può pretendere di chiudere gli occhi e far finta di non sapere che se produci in polonia spendi il 50% senza svantaggi, avete voluto il capitalismo mo sono cazzacci vostri.
Il debito morale fiat secondo me gli impone di rimanere in italia, MA non gli impone di rimanere in italia con lo standard qualitativo italiano. Mi pare sacrosanto che fiat cerchi un modo per non far pesare eccessivamente il rimanere in italia, cosa che fa ovviamente solo per immagine e debito, non certo per convenienza.
Oltre alla morale io aggiungerei che delocalizzando completamente le vendite in italia diminuirebbero (di molto imo), e l'italia è il mercato piu' grosso
Shub
25th October 2010, 14:05
Vediamo se da domani NESSUN italiano compra la FIAT ma si compra non so una Ford che con 13k ti prendi una signora macchinina, o una macchina francese che con 10k ti prendi. o una skoda, o una seat, o una dacia...che ormai gli italiani prima pensano al portafoglio e poi all'estetica.
Vediamo se il debito di riconoscenza che la FIAT ha con gli italiani pesa o meno...se magari a noi poveri coglioni ci sfruzzicano le palle e si decide di non dare più un cazzo di soldo a Lancia, Fiat e Alfa. Voglio vedere a chi vende le macchinine, sono convinto che un buon 50% del mercato FIAT sia nostrano.
Iniziamo a fargli mancare quel 50% tanto gli stabilimenti li chiude comunque, la cassa integrazione la fa uguale e quindi CHE CAZZO DI RICONOSCENZA GLI DOBBIAMO?
nortis
25th October 2010, 14:16
Facile prendere vagonate di soldi statali per decenni e poi uscirsene che negli ultimi 2 anni ne hanno beneficiato i cittadini e non la Fiat ( chiaro la macchina la comperavano comunque no?) e che solo 3 su 10 di questi han comperato Fiat... E fattela una domanda perche' gli altri 7 non t'han cagato di striscio... Ma in realtà machionne fa un discorso da industriale quale e', mica sta scritto che deve far beneficenza, l'incompetenza e' stata della classe politica tutta che legislatura dopo legislatura gli han riempiti di soldi senza pretendere in cambio un vincolo di qual si voglia genere per far si che quei soldi restino un investimento per l'italia imponendo deteinati paletti per evitare una delocalizzazione piu' che prevedibile negli anni a venire...
Incoma
25th October 2010, 14:22
Se consideri la fiat quale azienda degli italiani non ti lamenti poi se per esserlo devi finanziarla con soldi pubblici, nel momento in cui invece la fiat prova ad essere competitiva frigni dicendo che non è italianah. Che poi sta fregnaccia dell'italianità è veramente demagogica.
Mi sarebbero piaciuti commenti sul piano fabbrica italia, sulla realtà della delocalizzazione, sulla dipendenza fiat stato e stato dalla fiat eccetera, invece che il solito ammasso di commenti e proclami di aria fritta sul italia si italia no terra dei cachi. Ma mo ci stiamo lamentando della fiat, dei politici lamentiamocene in separata sede va.
Ma in realtà machionne fa un discorso da industriale quale e', mica sta scritto che deve far beneficenza, l'incompetenza e' stata della classe politica tutta che legislatura dopo legislatura gli han riempiti di soldi senza pretendere in cambio un vincolo di qual si voglia genere per far si che quei soldi restino un investimento per l'italia imponendo deteinati paletti per evitare una delocalizzazione piu' che prevedibile negli anni a venire...
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Hador
25th October 2010, 14:24
infatti è quello che sto dicendo anche io. Ed è per questo che rido di fronte ad una classe politica che parla di italianità e non di numeri e soldi.
Shub
25th October 2010, 14:58
Basterebbe una cosa, la FIAT delocalizza? Ok nessun problema, per ogni FIAT importata in Italia ci sono il 500% di tasse da pagarci e l'IVA delle macchine FIAT in Italia sarebbe parificata a quelle Giapponesi (non so se ancora esiste sta gabella).
Voglio vedere come fai concorrenza alla Renault o Pegueot in Francia, nazionalisti come sono. Voglio vedere come fai concorrenza a Opel in Germania, sai le risate.
Vedrai come abbassano la cresca, che le vendesse in Brasile le FIAT, gli cacano in faccia!!!
Hador
25th October 2010, 15:21
morale del discorso la fiat deve investire nell'Italia senza garanzie di successo ne possibilità di modificare alcun accordo sindacale (di una estrema minoranza dei suoi dipendenti) perché è italiana. E senza metter mano a soldi statali. Mentre i nostri politici gli rinfacciano di essere italo-canadese, e di doversi redimere per questo.
Mi pare un bel quadro.
A me una situazione normale parrebbe quella in cui marchionne assieme a governo e sindacati trovano un accordo per tenere e potenziare la fiat in italia, guadagnandoci tutti, non quella in cui marchionne dice com'è la situazione, il governo lo sgrida perchè guarda l'hokey invece che il calcio e i sindacati gli buttano le chiavi inglese nei macchinari.
Kadmillos
25th October 2010, 15:28
Boh io sarei per il liberismo , Marchionne da industriale dice che gli conviene delocalizzare, che lo faccia, il discorso però è che se crei disoccupazione e non produci ricchezza , non solo per te ma anche per il tuo vicino , ala lunga rischi di restare senza clienti in grado di acquistare il tuo prodotto.
La fabbrica polacca produce da sola 5 volte più di tutti gli stabilimenti italiani (adesso, magari 10 anni fa era la merda ma adesso è così) , costano meno.... cosa vogliamo fare ?
Secondo me Marchionne sta provando a fare un po di pressing nella speranza che gli tirino fuori un contributino di qualche tipo , magari per ammodernare gli stabilimenti o qualcosa di simile. Il peso politico economico della FIAT in Italia è enorme non ci sarà mai qualcuno che decida in senso contrario alla FIAT il massimo che possono fare è astenersi dalle discussioni (come han fatto finora) e sperar (col culo stretto) che tutto si risolva.
Karidi
25th October 2010, 15:30
[QUOTE=Hador;1657039A me una situazione normale parrebbe quella in cui marchionne assieme a governo e sindacati trovano un accordo per tenere e potenziare la fiat in italia, guadagnandoci tutti, non quella in cui marchionne dice com'è la situazione, il governo lo sgrida perchè guarda l'hokey invece che il calcio e i sindacati gli buttano le chiavi inglese nei macchinari.[/QUOTE]
Hai ragione, ma sai cosa verrebbe fuori.
Governo: si scoprirebberò che da decenni pensano solo a tirare su cortine fumose con accuse tra di loro e mai a cercare il modo di abbassare la pressione fiscale che strangola le aziende.
Sindacati: Qui discorso più complesso a mio avviso hanno una visione non odierna delle cose però non si possono levare perchè in Italia dove vige la legge dell'appoggiarlo nel culo dell'altro visto che io sono figo, quindi è una situazione di Stallo dove nessuno muove un passo verso l'altro
Hador
25th October 2010, 15:36
classico stallo alla messicana, il problemino è che mentre sindacalisti e politici lo stipendione lo hanno e tra l'altro più cianciano più pare che acquistino visibilità, chi in tutto questo se lo prende nel culo sono i lavoratori che vengono perculati; soprattutto quando la maggioranza sarebbe ben contenta di farsi 10 minuti di pausa in meno e avere 100 euro in più.
Eltarion
25th October 2010, 16:20
Ma son d'accordissimo. Ciò non toglie però che la constatazione di marchionne è, semplicemente, vera.
Quindi? Ammettendo pure che la constatazione di Marchionne sia vera, cosa facciamo? Eliminiamo gli ultimi stabilimenti rimasti in Italia? sicuramente FIAT guadagnerebbe di più. Se però ragionassimo così (senza tener conto dell'etica e della morale --> tutte le volte che l'Italia ha salvato il culo alla FIAT), cioè se anteponessimo il ragionamento puramente razionale alle conseguenze etiche, allora potremmo eliminare i bambini poverini e darli da mangiare alle persone che muoiono di fame (risolveremmo razionalmente in un colpo il solo il problema del sovraffo,amento e il problema della fame, che culo)
saltaproc
25th October 2010, 16:21
piccolo ot che non è ot
ma alitalia in questo momento come sta andando?
Hador
25th October 2010, 16:25
Quindi? Ammettendo pure che la constatazione di Marchionne sia vera, cosa facciamo? Eliminiamo gli ultimi stabilimenti rimasti in Italia? sicuramente FIAT guadagnerebbe di più. Se però ragionassimo così (senza tener conto dell'etica e della morale --> tutte le volte che l'Italia ha salvato il culo alla FIAT), cioè se anteponessimo il ragionamento puramente razionale alle conseguenze etiche, allora potremmo eliminare i bambini poverini e darli da mangiare alle persone che muoiono di fame (risolveremmo razionalmente in un colpo il solo il problema del sovraffo,amento e il problema della fame, che culo)la conclusione di marchionne era "lavoriamoci sopra" non "andiamo in polonia".
la risposta che gli è stata data però è "sei canadese".
Eltarion
25th October 2010, 16:28
la conclusione di marchionne era "lavoriamoci sopra" non "andiamo in polonia".
la risposta che gli è stata data però è "sei canadese".
si lo so, infatti sono d'accordo con quanto hai scritto tu. era per chiedere ad axet cosa si dovrebbe fare una volta appurato che quanto detto da marchionne corrisponde a verità.
Kadmillos
25th October 2010, 16:35
la conclusione di marchionne era "lavoriamoci sopra" non "andiamo in polonia".
la risposta che gli è stata data però è "sei canadese".
no spetta , la risposta di Marchionne è stata un escalation , non un lavoriamoci sopra, c'è un cazzo di differenza, ha proposto di fatto un contratto assurdo , andando a levare privilegi e diritti dei lavoratori acquisiti da decenni di lotta sindacale.
Ad uno che ti dice : Lavoriamoci sopra insieme
non si risponde come si sta rispondendo ora, adesso sembra che sia colpa dei sindacati ma il fatto è differente, Marchionne con i soldini che ha fatto la Fiat invece che investirli in Italia li ha investiti in giro per l'Europa , facendo stabilimenti dove gli è stato garantito di avere sgravi fiscali , contributi statali , contributi europei (non dimentichiamoci anche quelli) costi ridotti e manodopera a costo bassissimo.
Dopodichè adesso viene a dire che gli stabilimenti italiani non rendono , non li fa produrre, perchè ovviamente costa meno produrre un auto in Polonia che costruirla qui in Italia , ma finchè la FIAT ha potuto prendere denaro dallo Stato lo ha fatto (epoca Gianni Agnelli docet) adesso sta cercando dove andare a prenderne altro , mettendo sulla bilancia quello che ha.
E' ansata in Serbia , gli hanno proposto praticamente tutto , ha deciso di produrre li, è andata in Polonia , uguale, è andata in brasile , anche ed adesso ha bussato (due o tre volte) alla porta del governo italiano , solo che qui c'è poco da fare, soldi non ne abbiamo, contributi dalla CE non ne abbiamo più (e quelli che abbiamo li perdiamo perchè siamo incapaci di recepire 4 direttive di merda) ...
Incoma
25th October 2010, 16:35
la conclusione di marchionne era "lavoriamoci sopra" non "andiamo in polonia".
la risposta che gli è stata data però è "sei canadese".
Hador il problema è che la conclusione di Marchionne è "lavoriamoci pure sopra, ma se non ottengo quello che voglio è già bell'e pronto il piano B, che non piacerà, ma è profitable per noi"
La risposta è stata quindi "se sventoli di continuo il piano B come arma di ricatto per ottenere quello che vuoi dalla negoziazione allora sei di memoria corta ed un po' canadese..."
Slurpix
25th October 2010, 16:46
marchionne fa gli interessi dell'azienda x cui lavora
d'altronde il governo italiano e sindacati vari al posto di fare QQ blabla QQ blabla dovrebbero preoccuparsi di rilanciare la competitività delle nostre aziende abbassando il costo del lavoro
solo cosi abbiamo la possibilità di essere competitivi e poter tenere da noi le nostre aziende
Hador
25th October 2010, 16:50
quella sui diritti dei lavoratori mi pare una boiata, si son fatti gran proclami ma nessuna analisi approfondita as usual.
per il discorso piano B non sto dicendo marchionne santo subito, sto dicendo che ha fatto una analisi reale della situazione, piuttosto che star qua a menarla sul fatto che ci piaccia o no il suo atteggiamento forse bisognerebbe cercare un punto di incontro invece che piantare i piedi e frignare. Ma come sempre siamo bravissimi a far gran casini ma non a concluder qualcosa, peccato che le aziende non vadano avanti a ciance. Fiat si sta comportando di merda? Fiat si sta comportando da azienda e dato che al governo abbiamo il partito della libertà che vince le elezioni grazie al "gli altri sono comunisti" mo afferrate il capitalismo a 2 mani e ciucciatevelo, un po' di coerenza ogni tanto non farebbe male. Invece cadono tutti dal pero "EEEEH NON E' ITALIANOOOO".
Incoma
25th October 2010, 16:57
forse bisognerebbe cercare un punto di incontro invece che piantare i piedi e frignare
Sono d'accordo con te. Il fatto è che per trovare un punto d'incontro è necessario che i due contendenti siano disposti a spostarsi dall'arrocco della propria posizione.
E la dichiarazione di Marchionne, che fa il pari con tutte quelle delle scorse settimane, e che di fatto recita "o mangiate sta minestra o saltate la finestra" non mi pare un buon presupposto per discutere e mediare.
Idem dicasi per la manifestazione indetta da CGIL - FIOM e le posizioni di Epifani.
E' un braccio di ferro dal quale nessuno uscirà vincitore, perchè anche perdere competitività sul mercato italiano (e se affondi fiat italia continuare a vendere un terzo delle auto che vendi in europa in Italia te lo scordi) non credo sia un lusso che FIAT si possa ancora permettere.
Quindi siamo al gioco delle parti, a chi mostra i muscoli più grossi. Con i precedenti di Pomigliano e Termini che, anche in termini di relazioni azienda/lavoratori certo non fanno ben sperare.
Kadmillos
25th October 2010, 17:17
Ma ... non è che Hudlok ha chiavato l'account di Hador ?
Hador
25th October 2010, 18:03
no è che ho letto i commenti su repubblica e mi è salito un rage anti italiani di sinistra che non puoi capire :sneer:
Emma
25th October 2010, 18:25
comunque questa è la sintesi della grande impresa italiana.
bella merda
Kadmillos
25th October 2010, 18:30
no è che ho letto i commenti su repubblica e mi è salito un rage anti italiani di sinistra che non puoi capire :sneer:
Ah ecco . Domani leggo repubblica oggi temo l'ingastirmento cosmico....
bakunin
25th October 2010, 20:27
è una fottuta guerra, in cui la fiat è dalla parte dell'italia...
se il lavoro non si deprezza ci sara sempre meno lavoro. vi lamentate che l'auto è mezza italiana? dai la grossa distribuzione è quasi tutta francese, gli alimentari vengono da tutto il mondo... ci vestiamo cinese marchiato italiano, quando non cinese 100%. l'hw cos'é? taiwan, usa, cina, anche lì. l'energia è russa/araba con un piccolo sputacchio di italia.
ci vogliono scelte politiche che tagliano fuori i prodotti stranieri e possibilmente danno la possibilità ai prodotti italiani do competere in qualità/prezzo anche all'estero, con l'auto è stato fatto? bene allora non è li che perdiamo, ma in tutti gli altri settori
imo
marlborojack
25th October 2010, 22:42
Uhm....
1) Non possiamo essere competitivi nel produrre un oggetto che può essere prodotto in uno stato dove non ci sono diritti per i lavoratori, o dove il costo della vita non è paragonabile a quello locale. Quindi quando Marchionne dice spostiamo la produzione, verrebbe da chiedersi perchè non l'abbia già fatto.
2) Tanto per cambiare, politica merda. La storia della produzione in cina è vecchia di almeno 22 anni (ne avevo 5 io quando alcune aziende pratesi avevano già iniziato a produrre e a vendere macchinari annualmente), in questi 22 anni gli stabilimenti produttivi andavano ovviamente riconvertiti puntando o sulla qualità del prodotto, o direttamente andavan trasformati in centri di ricerca. E in questo serve lo stato, che invece di tenere in piedi posti destinati a marcire stile imerese e spendere i nostri soldi in incentivi per comprare auto, avrebbe dovuto spendere per costringere le aziende a spendere in ricerca e a delocalizzare la produzione, mentre avrebbe dovuto spendere per formare gli operai e trasformarli in tecnici specializzati.
3) La classe operaia si trova di fronte ad una nuova sfida: non basta più lavorare, bisogna tenersi al passo con la tecnologia. I sindacati dovrebbero lottare sulla formazione, non sulle pause pranzo ( e gli industriali dovrebbero trovare il modo di riconvertire gli stabilimenti, non di lamentarsi di produttività che ovviamente non può che perdere il confronto rispetto a quella di altri paesi)
Detto questo, Marchionne sostanzialmente fornisce dei dati, che veri che siano, non ci servono ad un cazzo di nulla. Vuoi spostare la produzione? Va bene, purchè tu offra delle alternative per l'impiego. Col governo, con i sindacati, con quello che cazzo ti pare, ma non venirmi a dire che dobbiamo tenere il passo con i polacchi, vienimi a dire che, siccome non possiamo tenere il passo con i polacchi, bisogna trovare qualcosa di più intelligente da fare. Insomma, proposte, non ricatti
McLove.
25th October 2010, 22:52
Uhm....
1) Non possiamo essere competitivi nel produrre un oggetto che può essere prodotto in uno stato dove non ci sono diritti per i lavoratori, o dove il costo della vita non è paragonabile a quello locale. Quindi quando Marchionne dice spostiamo la produzione, verrebbe da chiedersi perchè non l'abbia già fatto.
2) Tanto per cambiare, politica merda. La storia della produzione in cina è vecchia di almeno 22 anni (ne avevo 5 io quando alcune aziende pratesi avevano già iniziato a produrre e a vendere macchinari annualmente), in questi 22 anni gli stabilimenti produttivi andavano ovviamente riconvertiti puntando o sulla qualità del prodotto, o direttamente andavan trasformati in centri di ricerca. E in questo serve lo stato, che invece di tenere in piedi posti destinati a marcire stile imerese e spendere i nostri soldi in incentivi per comprare auto, avrebbe dovuto spendere per costringere le aziende a spendere in ricerca e a delocalizzare la produzione, mentre avrebbe dovuto spendere per formare gli operai e trasformarli in tecnici specializzati.
3) La classe operaia si trova di fronte ad una nuova sfida: non basta più lavorare, bisogna tenersi al passo con la tecnologia. I sindacati dovrebbero lottare sulla formazione, non sulle pause pranzo ( e gli industriali dovrebbero trovare il modo di riconvertire gli stabilimenti, non di lamentarsi di produttività che ovviamente non può che perdere il confronto rispetto a quella di altri paesi)
Detto questo, Marchionne sostanzialmente fornisce dei dati, che veri che siano, non ci servono ad un cazzo di nulla. Vuoi spostare la produzione? Va bene, purchè tu offra delle alternative per l'impiego. Col governo, con i sindacati, con quello che cazzo ti pare, ma non venirmi a dire che dobbiamo tenere il passo con i polacchi, vienimi a dire che, siccome non possiamo tenere il passo con i polacchi, bisogna trovare qualcosa di più intelligente da fare. Insomma, proposte, non ricatti
perfettamente d'accordo
bakunin
25th October 2010, 23:30
e sono d'accordo pure io, il punto pero sta nelle ricette che trovi o che non trovi...
apprezzo quindi che marchionne faccia nascere una discussione su questo (ne hanno appena parlato alla BBC), non è, ovviamente, solo un problema dell'italia
ps: sto uscendo dallo slowfood di torino e sono fottutamente felice di essere italiano oggi.
Controller
25th October 2010, 23:35
1) Non possiamo essere competitivi nel produrre un oggetto che può essere prodotto in uno stato dove non ci sono diritti per i lavoratori, o dove il costo della vita non è paragonabile a quello locale. Quindi quando Marchionne dice spostiamo la produzione, verrebbe da chiedersi perchè non l'abbia già fatto.
Allora dovremo rinunciare ai diritti e il costo della vita dovrà abbassarsi, o cosi o scoppieremo (non solo noi Italiani, noi tutti "Occidentali").
Il punto è che la globalizzazione comporta anche questi "piccoli" effetti collaterali.
bakunin
25th October 2010, 23:57
ehh io inizierei dall'alto con la globalizzazione
dai paradisi fiscali, magari non basta ma di sicuro aiuta
Axet
26th October 2010, 01:27
Quindi? Ammettendo pure che la constatazione di Marchionne sia vera, cosa facciamo? Eliminiamo gli ultimi stabilimenti rimasti in Italia? sicuramente FIAT guadagnerebbe di più. Se però ragionassimo così (senza tener conto dell'etica e della morale --> tutte le volte che l'Italia ha salvato il culo alla FIAT), cioè se anteponessimo il ragionamento puramente razionale alle conseguenze etiche, allora potremmo eliminare i bambini poverini e darli da mangiare alle persone che muoiono di fame (risolveremmo razionalmente in un colpo il solo il problema del sovraffo,amento e il problema della fame, che culo)
Accettare le richieste a cui i sindacati (o meglio, la fiom) si stanno opponendo, nonostante la stragrande maggioranza dei lavoratori sia d'accordo (ehhhh ma la democraziaaahhh) sarebbe già un bel passo avanti.
marlborojack
26th October 2010, 01:43
Allora dovremo rinunciare ai diritti e il costo della vita dovrà abbassarsi, o cosi o scoppieremo (non solo noi Italiani, noi tutti "Occidentali").
Il punto è che la globalizzazione comporta anche questi "piccoli" effetti collaterali.
Non puoi, perchè se abbassi il tasso di benessere, abbassi il potere di acquisto dei lavoratori entrando in una spirale che porterà comunque al fallimento di gran parte delle attività produttive.
Io l'unica soluzione che vedo è quella di specializzare al massimo la manodopera e produrre soltanto in quei settori dove non trovi competizione perchè richiedono appunto dei lavoratori più competenti e motivati, merce rara in un posto dove non ci sono diritti. Ma mi fermo qua, perchè non saprei esattamente cosa o come, teoricamente ci dovrebbe pensare il governo
laphroaig
26th October 2010, 01:56
bhe se non altro sta sparata di marchionne aiuta a discutere di cose di cui non si può parlare in questo paese.
già, perchè i problemi coinvolgono tutti: lavoratori, imprenditori e sindacati e poi la politica. possiamo stare qua a discutere per un paio di secoli se sia venuto prima l'uovo o la gallina ma chissenefrega. il fatto è che le responsabilità sono condivise. tutti a difendere il proprio orticello immersi nella miopia e pronti a puntare il dito quando si tratta di decidere di chi è la colpa.
abbiamo in media una produttività poco competitiva e questo è un fatto, cosa che paradossalmente è ancora più controproducente dell'alto costo del lavoro.
abbiamo in media una classe imprenditoriale vecchia come il cucco e che non innova manco se la prendi a cannonate. anche in settori dove siamo secondi esportataori al mondo (e nessuno lo sa) in realtà a tecnologia stiamo al banale.
una banda di conslutanti che è meglio lasciar perdere. dove un consulente di direzione non ha mai magari visto un'azienda dal dentro.
un sindacato trincerato a difendere lo status quo senza rendersi conto (o meglio secondo me lo sa benissimo) che è fuori dal tempo ed è persa in partenza nel medio periodo.
e la politica, bhe ci mette del suo. ci sono dei cazzo di problemi che sono tali da 25 anni ma i governi si sono succeduti tirando a campare più preoccupati di non pestare i piedi piuttosto che di sistemare le cose. salvo poi correre ai ripari quando i buoi sono andati a spasso.
i principali ostacoli all'entrata di imprese straniere in italia sono la in-certezza del diritto (anche fiscale) e dei processi lunghi come la quaresima.
spiegate ad uno straniero che abbiamo una aliquota fiscale x ma che poi la tassazione varia di anno in anno a seconda delle finanziarie e incide sull'utile lordo di x più un tot......
lo stesso straniero che quando ha un cliente italiano che non lo paga non riesce a capire perchè deve stare in causa 3 anni per poi avere la metà quando a casa sua non si sognano nemmeno di non pagare (a meno che non possano ovvio) perchè in capo ad un anno gli fanno sputare i dindi più spese ed interessi.
già abbiamo a che fare con concorrenti tipo cina che se ne sbattono di norme ocse, ue, brevetti e diritti d'autore se poi ci autonerfiamo bhe è fantastico.
perchè uno non deve delocalizzare? magari in cina dove fino a 3 anni fa oltre ai bassi costi di produzione, magari le imposte stavano rasoterra?
poi va bhe se parliamo della fiat, finanziata in lungo e in largo nella sua malagestio per 30 anni ma che negli ultimi anni si scopre aziendalista, viene solo da mandarli a stendere. cioè per che cacchio han messo stabilimenti lì dove li han messi? per mirabolanti produttività o perchè li han coperti di quattrini. ora si può anche sentire l'ultimo amministratore fare discorsi aziendali e giustificarsi che lui non ha preso una lira ma non si può non considerare quello che han preso negli anni.
Shub
26th October 2010, 09:57
Accettare le richieste a cui i sindacati (o meglio, la fiom) si stanno opponendo, nonostante la stragrande maggioranza dei lavoratori sia d'accordo (ehhhh ma la democraziaaahhh) sarebbe già un bel passo avanti.
Se non ricordo male è l'esatto contrario, la maggioranza dei lavoratori che sono iscritti alla FIOM (Maggior sindacato dei metalmeccanici) sono con il sindacato. La minoranza degli altri 2 sindacati invece sono con Confindustria, ecco da qui gli scontri e le contestazioni vs Bonanni e Angeletti.
Va riformato tutto ma non a discapito del lavoratore, non fai migliorare un impianto aumentando le ore di lavoro, diminuendo le pause e tenendo invariati i salari. Investi in produttività migliorando la qualità dell'operaio, del lavoro, della catena produttiva.
L'Italia non potrà MAI competere con le nazioni dei nuovi poveri, si perchè mentre i ricchi si arricchiscono smodatamente i poveracci diventano sempre più poveri e sfruttati. Con Solidarnosh erano i polacchi, poi vennero gli ukraini, poi i moldavi, poi i cinesi poi gli indiani e poi..quando ad Est non potranno più andare, si sposteranno a Sud, dove faranno lavorare gli africani come schiavi un'altra volta a 200€ al mese, con nessun sindacato tra le palle, con zero previdenza, con flessibilità di orari come cazzo vuole il padrone.
Oggi così fa industria il 99% degli imprenditori, in sto modo son buoni tutti, spremono la vacca fino a quando ha latte e finito la rottamano e vanno da un'altra vacca...ma alla fine le vacche finiranno...e poi cazzo mungeranno??
Hador
26th October 2010, 10:09
no shub la fiom è grande solo a far casino :/
Kadmillos
26th October 2010, 15:02
Uhm....
1) Non possiamo essere competitivi nel produrre un oggetto che può essere prodotto in uno stato dove non ci sono diritti per i lavoratori, o dove il costo della vita non è paragonabile a quello locale. Quindi quando Marchionne dice spostiamo la produzione, verrebbe da chiedersi perchè non l'abbia già fatto.
2) Tanto per cambiare, politica merda. La storia della produzione in cina è vecchia di almeno 22 anni (ne avevo 5 io quando alcune aziende pratesi avevano già iniziato a produrre e a vendere macchinari annualmente), in questi 22 anni gli stabilimenti produttivi andavano ovviamente riconvertiti puntando o sulla qualità del prodotto, o direttamente andavan trasformati in centri di ricerca. E in questo serve lo stato, che invece di tenere in piedi posti destinati a marcire stile imerese e spendere i nostri soldi in incentivi per comprare auto, avrebbe dovuto spendere per costringere le aziende a spendere in ricerca e a delocalizzare la produzione, mentre avrebbe dovuto spendere per formare gli operai e trasformarli in tecnici specializzati.
3) La classe operaia si trova di fronte ad una nuova sfida: non basta più lavorare, bisogna tenersi al passo con la tecnologia. I sindacati dovrebbero lottare sulla formazione, non sulle pause pranzo ( e gli industriali dovrebbero trovare il modo di riconvertire gli stabilimenti, non di lamentarsi di produttività che ovviamente non può che perdere il confronto rispetto a quella di altri paesi)
Detto questo, Marchionne sostanzialmente fornisce dei dati, che veri che siano, non ci servono ad un cazzo di nulla. Vuoi spostare la produzione? Va bene, purchè tu offra delle alternative per l'impiego. Col governo, con i sindacati, con quello che cazzo ti pare, ma non venirmi a dire che dobbiamo tenere il passo con i polacchi, vienimi a dire che, siccome non possiamo tenere il passo con i polacchi, bisogna trovare qualcosa di più intelligente da fare. Insomma, proposte, non ricatti
Te lo dico subito , Marchionne , che non è un cretino totale lo sa benissimo , non puoi pensare di produrre senza avere almeno un mercato interno in grado di acettare parte dei tuoi prodotti, quindi non va nel terzo mondo completo perchè il terzo mondo completo non potrebbe assorbire parte del suo prodotto, indipendentemente dai costi della singola operaia.
Lo sanno bene i fenomeni che a suo tempo migrarono nella vecchia Romania (pre-€) per produrre scarpe a basso costo , le aziende la sono rimaste aperte due anni , dopodichè chi ha potuto è rientrato chi non ha potuto ha chiuso.
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