Peppin L'allievo del Guru
27th October 2010, 22:50
lo metto in life, dato che non starò tanto a parlare del lato sportivo della manifestazione in sè.
mi capita raramente di postare ma volevo condividere col forum e magari trovare qualche altro appassionato della corsa. :hidenod:
ho iniziato, quasi per scherzo, a correre l'anno scorso a inizio ottobre, avendo smesso con il basket (prima divisione, promozione) per combattere la sedentarietà della vita da ufficio.
uno due tre km a volta facendo una fatica assurda..
ho sempre avuto come desiderio e se vogliamo obbiettivo di riuscire a fare una maratona prima o poi nella vita... 42 km e spiccioli. wow.
non arrivo a 5 e penso di farne addirittura 42..
sembra un sogno di quelli che difficilmente si realizzano in breve tempo.
passato il primo mese di corsa decido di iscrivermi a una 5km, tanto per provare.
positivamente colpito dall'ambiente e dalle sensazioni positive di correre in mezzo a tanta gente inizio ad allenarmi sempre con più costanza e frequenza.
febbraio 2010 la prima 10 km corsa con amici che condividono la stessa passione conclusa e senza particolari patemi.
passo successivo una mezza maratona.
mi iscrivo alla stramilano, conclusa positivamente comodamente sotto le 2 ore.
da qui scatta la pazzia: venice marathon 24 ottobre 2010.
gli allenamenti aumentano e aumentano anche le corse a cui ho partecipato, altre tre mezze maratone in cui il tempo è sempre andato migliorando e svariati allenamenti seguito e consigliato da persone che corrono da molto più tempo di me.
comunque dopo tanti allenamenti arriva il momento tanto atteso.
parto per venezia il venerdi mattina con giro turistico della città fino a sera.
sabato mattina ritiro del pettorale di gara al parco San Giuliano, passando dallo stand asics autografo e foto con Stefano Baldini. :metal:
domenica è il giorno tanto atteso.
non dormo tutta la notte, alla mattina alle 6 prendo il bus che mi porta in stazione a mestre da dove partono le navette per Stà (luogo della partenza)
navette stracolme di gente che si alza all'alba per andare a correre 42 km.. roba da non credere.
il tempo sembra reggere fortunatamente, le previsioni davano pioggia nel pomeriggio.
tutto pronto, mi allineo alla partenza. prima partono gli atleti con le hand bike (tra cui anche Zanardi, risultato poi vincitore) e i top runners.
ovviamente io sono in fondo, essendo alla mia prima esperienza sulla lunga distanza.
9.30 si sente lo sparo, la corsa parte e pian piano ci mettiamo in movimento.. ci vuole un'eternità prima di passare sotto il gonfiabile della vera partenza.
ma non importa.. l'emozione di esserci è già enorme.
i primi 5 km passano relativamente veloci e iniziano a vedersi sempre più persone ai lati delle strade compresa l'ora più consona per due passi fuori porta la domenica mattina.
Gente di tutte le età, tutti che incitano e che applaudono, bambini che chiedono il 5 al passaggio e con che gioia e che sorriso rispondono quando ne ricevono uno..
ci sono sbandieratori e gruppi musicali lungo la strada, che fanno da colonna sonora alla corsa e che carica danno! sarà che suonano la mia musica preferita.. pearl jam, led zeppelin, police, kiss, questi ultimi al parco san giuliano, ed erano pure truccati!
Il passaggio a Mestre in piazza Ferretto è da nodo in gola vero e proprio. Un mare di gente che urla, applaude, riesce a darmi una carica impressionante e per qualche istante sembra di non sentire minimamente la stanchezza della strada percorsa fino a quel punto.
La corsa prosegue relativamente liscia e tranquilla fino al trentaduesimo chilometro circa quando inizio a percorrere il temuto ponte della Libertà, quello che porta alla laguna.
crisi, fatica e anche un po' freddo, per il vento umido che tira.. pubblico qui non ce n'è e infatti si sente la mancanza.
Tuttavia riesco a farmi forza anche grazie a qualche battuta scambiata con i compagni di sventura.. mollare qui sarebbe da pazzi, mancano solo 10 km all'arrivo, ed è la distanza che normalmente corro quando mi alleno la sera, ce la devo fare!
passato il ponte mancano quattro chilometri o poco più, le scarpe compagne di tante avventure che prima mi facevano un po' male iniziano a farsi sentire molto di più.. non le ho volute cambiare prima della corsa perchè non è mai una buona scelta cambiare i materiali con cui si corre prima di una gara ma sono veramente arrivate alla frutta..
oramai comunque è solo una questione di testa e di nervi, finalmente inizia a ricomparire la gente e nuove e fresche energie che non pensavo di avere mi danno nuova carica.
sotto una lieve e fine pioggia incominciano le passerelle messe sui ponti per evitare di farci fare gli scalini. Non sento praticamente più alcun tipo di stanchezza o dolore, le gambe vanno da sole e ho solo l'arrivo come unico pensiero.
i ponti diminuiscono sempre più e alla fine con uno "scatto" (se così si puo' chiamare a questo punto) do sfogo alle ultime energie nervose rimaste.
il fiato mi si strozza in gola.
Il nodo e qualche lacrima che durante tutta la gara ho ricacciato indietro tentando di non pensare a quel che stavo facendo, si sono ripresentati.
Ed è enorme l'emozione e la soddisfazione mentre sto per passare sotto l'arrivo.
ho realizzato un sogno, ho finito la mia prima maratona.
il tempo finale non è da super atleta, ma è addirittura meglio di quello per cui mi ero allenato, missione compiuta.
scusate il wot. :-|
mi capita raramente di postare ma volevo condividere col forum e magari trovare qualche altro appassionato della corsa. :hidenod:
ho iniziato, quasi per scherzo, a correre l'anno scorso a inizio ottobre, avendo smesso con il basket (prima divisione, promozione) per combattere la sedentarietà della vita da ufficio.
uno due tre km a volta facendo una fatica assurda..
ho sempre avuto come desiderio e se vogliamo obbiettivo di riuscire a fare una maratona prima o poi nella vita... 42 km e spiccioli. wow.
non arrivo a 5 e penso di farne addirittura 42..
sembra un sogno di quelli che difficilmente si realizzano in breve tempo.
passato il primo mese di corsa decido di iscrivermi a una 5km, tanto per provare.
positivamente colpito dall'ambiente e dalle sensazioni positive di correre in mezzo a tanta gente inizio ad allenarmi sempre con più costanza e frequenza.
febbraio 2010 la prima 10 km corsa con amici che condividono la stessa passione conclusa e senza particolari patemi.
passo successivo una mezza maratona.
mi iscrivo alla stramilano, conclusa positivamente comodamente sotto le 2 ore.
da qui scatta la pazzia: venice marathon 24 ottobre 2010.
gli allenamenti aumentano e aumentano anche le corse a cui ho partecipato, altre tre mezze maratone in cui il tempo è sempre andato migliorando e svariati allenamenti seguito e consigliato da persone che corrono da molto più tempo di me.
comunque dopo tanti allenamenti arriva il momento tanto atteso.
parto per venezia il venerdi mattina con giro turistico della città fino a sera.
sabato mattina ritiro del pettorale di gara al parco San Giuliano, passando dallo stand asics autografo e foto con Stefano Baldini. :metal:
domenica è il giorno tanto atteso.
non dormo tutta la notte, alla mattina alle 6 prendo il bus che mi porta in stazione a mestre da dove partono le navette per Stà (luogo della partenza)
navette stracolme di gente che si alza all'alba per andare a correre 42 km.. roba da non credere.
il tempo sembra reggere fortunatamente, le previsioni davano pioggia nel pomeriggio.
tutto pronto, mi allineo alla partenza. prima partono gli atleti con le hand bike (tra cui anche Zanardi, risultato poi vincitore) e i top runners.
ovviamente io sono in fondo, essendo alla mia prima esperienza sulla lunga distanza.
9.30 si sente lo sparo, la corsa parte e pian piano ci mettiamo in movimento.. ci vuole un'eternità prima di passare sotto il gonfiabile della vera partenza.
ma non importa.. l'emozione di esserci è già enorme.
i primi 5 km passano relativamente veloci e iniziano a vedersi sempre più persone ai lati delle strade compresa l'ora più consona per due passi fuori porta la domenica mattina.
Gente di tutte le età, tutti che incitano e che applaudono, bambini che chiedono il 5 al passaggio e con che gioia e che sorriso rispondono quando ne ricevono uno..
ci sono sbandieratori e gruppi musicali lungo la strada, che fanno da colonna sonora alla corsa e che carica danno! sarà che suonano la mia musica preferita.. pearl jam, led zeppelin, police, kiss, questi ultimi al parco san giuliano, ed erano pure truccati!
Il passaggio a Mestre in piazza Ferretto è da nodo in gola vero e proprio. Un mare di gente che urla, applaude, riesce a darmi una carica impressionante e per qualche istante sembra di non sentire minimamente la stanchezza della strada percorsa fino a quel punto.
La corsa prosegue relativamente liscia e tranquilla fino al trentaduesimo chilometro circa quando inizio a percorrere il temuto ponte della Libertà, quello che porta alla laguna.
crisi, fatica e anche un po' freddo, per il vento umido che tira.. pubblico qui non ce n'è e infatti si sente la mancanza.
Tuttavia riesco a farmi forza anche grazie a qualche battuta scambiata con i compagni di sventura.. mollare qui sarebbe da pazzi, mancano solo 10 km all'arrivo, ed è la distanza che normalmente corro quando mi alleno la sera, ce la devo fare!
passato il ponte mancano quattro chilometri o poco più, le scarpe compagne di tante avventure che prima mi facevano un po' male iniziano a farsi sentire molto di più.. non le ho volute cambiare prima della corsa perchè non è mai una buona scelta cambiare i materiali con cui si corre prima di una gara ma sono veramente arrivate alla frutta..
oramai comunque è solo una questione di testa e di nervi, finalmente inizia a ricomparire la gente e nuove e fresche energie che non pensavo di avere mi danno nuova carica.
sotto una lieve e fine pioggia incominciano le passerelle messe sui ponti per evitare di farci fare gli scalini. Non sento praticamente più alcun tipo di stanchezza o dolore, le gambe vanno da sole e ho solo l'arrivo come unico pensiero.
i ponti diminuiscono sempre più e alla fine con uno "scatto" (se così si puo' chiamare a questo punto) do sfogo alle ultime energie nervose rimaste.
il fiato mi si strozza in gola.
Il nodo e qualche lacrima che durante tutta la gara ho ricacciato indietro tentando di non pensare a quel che stavo facendo, si sono ripresentati.
Ed è enorme l'emozione e la soddisfazione mentre sto per passare sotto l'arrivo.
ho realizzato un sogno, ho finito la mia prima maratona.
il tempo finale non è da super atleta, ma è addirittura meglio di quello per cui mi ero allenato, missione compiuta.
scusate il wot. :-|