Come da titolo.
Chi comincia a lavorare adesso andra' in pensione a 74 anni.
https://www.ansa.it/sito/notizie/eco...7f902e810.html
Significa sostanzialmente che i nostri figli moriranno lavorando, in un mondo con sempre meno risorse.
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Come da titolo.
Chi comincia a lavorare adesso andra' in pensione a 74 anni.
https://www.ansa.it/sito/notizie/eco...7f902e810.html
Significa sostanzialmente che i nostri figli moriranno lavorando, in un mondo con sempre meno risorse.
guarda un po i francesi, poi te stai dove in olanda? resta li non torna qua, a meno che non fai im ioloni seri perchè l'italia sempre piu sarà un ottimo posto per ricchi, un po come quei paesi esotici che si raccontavano nei libri di inzio 900.
Da prof. i milioni non li faccio, ma me la cavo fino alla fine dei miei giorni credo, certro, se cominciano imprevisti potrei vedermela brutta pure io.
Prima cosa che m'arriva al riguardo della Francia, c'ho google news settato su UK oggi:
https://indianexpress.com/article/ex...tests-8392332/
62-64 anni, vabbeh alla lunga vanno nella stessa direzione di tutti.
Ma anche qua, e' uguale.
La questione non e' banale, a 70 anni uno potrebbe aver qualche difficolta' a muoversi (di per se, e poi) nel mondo del lavoro, considerando quanto va veloce adesso e quanto andra' veloce nel futuro.
Non mi pare per niente realistico aspettarsi che uno ce la fa e ce la deve fare, se comincia ad avere problemi cognitivi anche lievi (incidenza alta dai 65 in su).
Ma come cazzo è possibile che pensino che la gente, mediamente, sia in grado di lavorare fino a 70 anni, e soprattutto che le imprese abbiano intenzione di tenersi dei 70enni in forza lavoro.
Nei lavori fisici è fantascienza, in quelli da "colletti bianchi" significa avere dei bei limiti alla produttività. Ioo che di anni ne ho 55 già non mi sento "veloce" quanto 10 anni fa, non oso immaginare tra 10 anni.
Ora se fai un lavoro come il mio ad alto contenuto di responsabilità e con una forte componente decisionale, quello che perdi da un lato lo guadagni dall'altro con l'esperienza, ma credo sia un eccezione. Nel resto dei lavori boh, mi sembra una follia.
Capisco il problema del sostenimento dei sistemi pensionistici e della questione del loro impatto sui conti pubblici, ma allora sarà il caso di rivedere il modello...
è per questo ad esempio che una volta in italia per i lavoro deterioranti ti mandavano in pensioni con 5 anni di anticipo( volendo) che all'epoca delle pensioni a 60/62 anni ci stava pure, tipo l'esempio classico erano le forze armate a 60 anni tutti in pensione e senza sgravi te regalavano in pratica 2 anni( o 4 a seconda delle varie riforme) ora col cazzo per un operaio medio significherebbe non arrivare ai 1000 euro di pesnione, e poi ci merabvigliamo di tutti quegli incidenti che capitano in alcuni settori e come sempre diamo la colpa all'imperizia del lavoratore, ma manco per il cazzo non è solo quello è proprio anche una questione fisica e mentale, ripeto in francia si stanno incazzando di brutto perchè vogliono portare l'eta a 64 in italia ci dicono che non va bene dobbiamo arrivare a 70, fate un po voi 2 conti su come funzona l'eu ( che se supera il 2024 unita è una grande vittoria)
Un paio di considerazioni:
- ad oggi queste età di pensione sono meri trucchi contabili per fare tornare le proiezioni di bilancio. La Fornero non è mai entrata in vigore davvero a causa di tutte le varie quote 100 101 centocazzo e l'età pensionabile REALE media in Italia è attorno ai 62 anni, tra le più basse d'Europa, e ben al di sotto di un auspicabile 65 anni
- bisogna partire dal presupposto che con una aspettativa di vita intorno agli 80-85 anni, è impensabile pensare che si possa percepire 20-25 anni di pensione pagata interamente dalle tasse degli altri, quindi qualcosa va cambiato tra cui:
- l'idea che la pensione sia simile all'ultimo stipendio è anacronistica, ad oggi l'operaio paga 4k di pensione al mese al professore universitario, il che non ha un cazzo di senso. Il modello contributivo, che sarà effettivo per tutti solo tra x anni, è stato un passo obbligato ma il passaggio è stato troppo graduale. Inoltre io metterei un cap sopra al quale sono cazzi del lavoratore. La pensione copre una parte pubblica base e poi sopra uno si organizza per cazzi sua/datore di lavoro
- l'idea che uno a 65-70 anni debba comunque guadagnare di più di 15 anni prima, e che debba ricoprire una posizione migliore, è pure anacronistica. Se vogliamo impiegare più la gente dobbiamo ripensare le logiche aziendali (e di potere in generare), pensando a carriere a gaussiana che possano comunque valorizzare i più anziani senza uccidere la produttività. Esempio a cazzo uno che è diventato manager, invece che fare il manager tra i 60 e i 70 si mette a fare formazione.
Tutto questo in termini generali. Ma dato che i boomer sono delle merde e che comunque la gente è scema non cambierà un cazzo fino a che finiranno i soldi
Già ora chi va con il contributivo o con il misto becca una pensione che e' circa il 70% circa dell'ultima retribuzione, per chi andrà come me tra una quindicina d'anni la previsione è intorno al 66% o meno, quindi è già così. Non a caso è fortemente incentivato l'uso del TFR per costituire fondi pensione integrativi di settore o privati, e una terza gamba (pensione privata) chi se la può permettere già se è previdente la fa, in modo da compensare il gap tra la pensione INPS e l'ultimo stipendio.
Sono invece d'accordo con le carriere a gaussiana, ma il problema non è la retribuzione, è chi ti fa lavorare dopo i 63-65... specie nel privato ed in ruoli non da colletti bianchi.
Il problema vero, e sono d'accordo, è che va ripensato complessivamente il modello, perchè secondo me non ha senso che se ho versato contributivamente a sufficienza per garantirmi 20-25 anni di pensione io non vada a 65 o meno: aspettativa di vita 84, pensione a 60 mi pare ragionevole, magari con qualche penalizzazione, 65 a pensione piena. Invece già ora siamo sui 67,5, tirarla a 70 significa lavorare 45-50 anni, che sono un'esagerazione... non tanto in termini assoluti che ci potrebbe anche stare se l'aumento della vita media è di anni in buona salute psicofisica (siamo sicuri che sia così? a me non sembra tanto, con il proliferare delle malettie croniche della 3za età...) ma per l'appunto perchè non produci più un output decente e nessuno ha convenienza a tenerti in azienda.
Ci vorrebbero enormi agevolazioni al datore di lavoro per mantenere i lavoratori in azienda nella fascia 63-70, non ho idea quale potrebbe essere il modello ma di certo non può essere di lavorare finchè non sei rincoglionito o malato cronico o improduttivo, a prescindere dall'età anagrafica.
Io non faccio un lavoro usurante fisicamente ma mentalmente e che comunque ad oggi ancora non si sa il reale impatto sul corpo umano... lavorando ad un video terminale 8h al giorno, dovendo fare spesso aggiornamenti per non diventare obsoleto in un mondo del lavoro, quello informatico, in continua evoluzione.
Veniamo pagati una merda, abbiamo un peso a livello sindacale di un rutto in un uragano e le nuove leve non ne vogliono sapere di sindacalizzarsi o di scioperare. Grazie a questo gli stipendi sono fermi dal 2009, le tasse sul lavoro sono a livelli da galera e le pensioni a livelli da fame....
Va di per se che io dopo 25 anni di lavoro non ho più la voglia e l'elasticità mentale per aggiornarmi regolarmente, per stare dietro a ragazzi giovani appena usciti dall'università e nemmeno di riciclarmi in posizioni differenti, fare reperibilità notturne e massacranti...
Mandare la gente in pensione a 70-75 anni è una presa per il culo.... mandarla in pensione con il 70% della retribuzione una maggiore presa di culo perchè se gli stipendi fanno cacare.. le pensioni diventano ancora più indegne...
Guardandola dal lato del datore di lavoro, io non investirei mai e mai mi vorrei tenere una forza lavoro che sta con me da 30 anni e che ormai passa i 70 non è produttivo e con le leggi attuali se non mi fa un cazzo dalla mattina alla sera non posso manco mandarlo via... e magari non fa un cazzo non per volontà ma perché proprio non ce la fa più
Si gente io in azienda ho gente di 64 o addirittura 66 anni che è più in forma di un ventenne, e programmano tutto il giorno manco a dire che fanno i capi pensatori. Ora non è che uno a 60 anni diventa imbecille.
Il discorso di Shub, che non ha cazzi di lavorare in sostanza, non giustifica il diritto a stare a casa a fare una minchia pagato dallo stato. Non hai voglia di aggiornarti? Cazzi tua.
Il punto della questione è che i contributi, ma anche i soldi accumulati nelle pensioni private, NON coprono il modello pensionistico dei nostri genitori. Quindi o si cresce a 2 cifre, oppure si cambia. Non c'è nessun complotto cattivo, semplicemente non ci sono soldi.
Levam I le tasse sul lavoro e investo in previdenza complementare perché un monoreddito a Firenze non campa se ci metti pure un 200e di pensione integrativa. 60-64 non sono 70-75
Morirò prima, bruciandomi tutto. Non lascio niente, ma nemmeno debiti oh.
Lavorare a 70 anni, ceeeeeeeerto.
Boh Shub se non sbaglio pure tu sei nel settore IT e dire che gli stipendi non siano cresciuti non sono del tutto d'accordo, chiaro se ti aspetti che il tuo stipendio salga da solo magicamente è veramente tosta ma se uno si sbatte un po' credo sia uno dei pochi settori dove ci sta un mercato del lavoro bello attivo.
In questi ultimi due anni credo addirittura che siamo quasi in bolla visto che uno sviluppatore con 2/3 anni di esperienza se non gli dai almeno 40k non ti viene neanche a fare il colloquio se invece se un po' più specializzato ciao proprio quella cifra va quasi raddioppiata e fino a pochi anni fa (giusto o sbagliato che sia) ti davano un 5S o 6 livello metalmeccanico e tanti saluti
pensionchè?
Attachment 11730
cioè ho iniziato a 18 e qualcosa e devo lavorare 50 anni in pratica...
E allora alla faccia del cazzo dei diritti acquisiti, con l'accordo della CC si fa una bella revisione delle pensioni sopra i minimi riconducendole al modello retributivo o nei pressi, magari in maniera proporzionale alla distanza dalle minime (più prendi sopra i minimi più ti tagliano) oppure a livello europeo si inetta una qualtità di denaro importante per saltare l'ostacolo che impedisce al sistema di essere autofinanziante.
Io voglio bene ai miei eh, ma da ottentenni andati in pensione a 58-60 percettori di pensione ultima retribuzione (che probabilmente è il doppio di ciò che dovrebbero prendere se andassero in contributivo) vorrà dire che faranno un po' più di attenzione alle spese negli ultimi anni della loro vita. Non esiste che io devo lavorare fino a 70 perchè loro devono intascarsi una pensione che probabilmente è doppia o tripla di quella che hanno maturato coi contributi... Non parliamo dei loro coetanei che sono andati in pensione con 15 anni 6 mesi e 1 giorno di contributi. Porco dio, ho una zia 75enne che è in pensione da quando aveva 40 anni e tra lei ed il marito cubano 4500 euro di pensione mensile (grazie a quella del marito)...
Ha più senso piuttosto che condannare ai lavori forzati fino a 70 e oltre le generazioni attuali e future di lavoratori attivi.