E` freddo, piove e fuori son io
Ma non la pioggia non il gelo
Rendon ghiaccio il corpo mio
Ma la Dama, e del suo cuor il velo
Invano i miei canti le mie parole
Copiose tentan di richiamar in lei
Passione pel quali mio animo dole
E mai accade quel che forte vorrei
Qui sulla nuda pietra spossato
il mio corpo affranto si riversa
non più volontà o disio alato
tengonlo in piedi, ella è persa
Il suo velo è per me fortezza
che tutti gli attacchi rende vani
nulla l`intacca ormai è certezza
qualunque sian l`armio o i piani
Ma nessuna fortezza v`è me dentro
non mura non guardia nè palizzate
Lei ha colpito e con grande portento
con morse possenti, io l`ho ascoltate
Or esso da tuoi colpi è distrutto
come una lama in petto è entrata.
Colpo mortal, per concluder il tutto,
Il sangue scorre ove lama è levata
Un vuoto ha causato, la di lei assenza
or esso solo reclama, disia brama
passione ardore et benevolenza
da dama che uno, non me, ama
Solo rimedio esiste al dolore
devo trovar dentro il mio petto
col tuo segno parte del cuore
e poi estirparla, con mano di netto
Solo così andrà via l`amore
solo così avrò spirito in pace
Tu che sei per me tumore
Tu che mai sì dolor face
Addio dama or non son più io
d`un finto amore silente schiavo
Dama dannata cadrai nell`oblio
non è in me la donan che amavo
In mano io tengo rossa grondante
a te votata del cuore parte
venga la morte, lo nero fante
sarà morte di uomo, non te amante
