Il no della Francia è stato un potente contraccolpo allo sviluppo europeo, secondo voi cosa succederà ora ?
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Il no della Francia è stato un potente contraccolpo allo sviluppo europeo, secondo voi cosa succederà ora ?
che odio ancora di + la Francia
mi aspettavo il pelatone che si alzasse e disse
"Je sui frosc, mui frosh"
.............................per chi non conoscesse la citazione era Francesco Nuti in Donne con le gonne o CArusco Paskoski, no ricordo E_E
Spero che crollino l'euro e l'Europa. Ma la vedo dura, sfortunatamente.
Quanti bei ballerini pagliacci se ne tornerebbero a far danni nei rispettivi paesi invece di giocare a tentar di emulare gli states quando non ci sono nella maniera più assoluta le basi per farlo. Non esiste un'identità europea e le identità nazionali sono troppo radicate per essere appianate da un drappo blu con le stelline. Se ne riparla tra 50 anni magari.... quando saremo (Europa) noi il terzo mondo.
Boicottare la Francia in ogni modo.
Tranne trombarsi le francesi poi...schifare tutto il resto!
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Originally Posted by Tunnel
Questo è l'unico problema che non ha il nostro paese :)
Un chiaro voto di protesta che a mio modo di vedere ci sta pure tutto, al di là delle solite considerazioni beote dei politici che hanno fatto riferimento alla Costituzione Europea che "non è stata capita", non c'entra una fava questo, probabilmente anzi sicuramente il 90% degli elettori manco l'ha letta, il voto è andato così perchè la gente si è rotta le palle del "uniamoci e volemose bbene, poi chissene se con l'abbattimento delle frontiere e l'unificazione della moneta la roba costa il doppio, l'economia va male e la delinquenza è triplicata".
Se guardate bene il voto francese, vi accorgete che i due elementi determinanti non hanno a che fare con il Trattato. Questo è un altro dei motivi per cui il referendum (anche solo consultivo, com'era questo) non è uno strumento utilizzabile degnamente oggi: i cittadini non conoscono il Trattato, ma sono stati chiamati a giudicarlo.
In Francia, in realtà, si è espresso un voto popolare su due temi: governo in carica (Raffarin) ed Europa su modello anglosassone. Questo dicono gli stessi commentatori francesi. Nessuno di questi due temi era oggetto del referendum.
Io, ovviamente, non saprei dire molto su Raffarin (non quanto un francese, almeno), mentre ho potuto notare che la grossa spinta al "no" è stata data da estrema destra ed estrema sinistra, che hanno fatto leva su argomenti ridicoli, come l'antiliberismo generico e la tradizionale antipatia francese per tutto ciò che francese non è. Per esempio, hanno sottolineato l'allineamento dell'Europa sul modello socio-economico anglosassone, che, naturalmente, per un francese non è accettabile, e hanno paventato l'abbattimento economico nazionale a causa dell'apertura delle frontiere orientali.
Spero che sia abbastanza chiaro a tutti (anche alla massaia che va a comprare l'insalata e si lamenta dell'Europa invece che dell'ortolano e del suo governo) che sono posizioni ridicole, localistiche, e fuori dalla realtà, perchè l'unica prospettiva di sopravvivenza di un'economia europea in salute (e, quindi, dell'economia interna di ogni singolo stato europeo) è l'Unione Europea.
In questo senso è stato utile cominciare dalla moneta e dal mercato, perchè sono interessi comuni, mentre i concetti di "identità" e di "cultura" sono più vaghi, non necessari e potenzialmente molto pericolosi. Un certo senso pragmatico anglosassone si può leggere qui, se si vuole.
Ora il guaio è che il popolo è lo stesso ovunque e temo che la Francia (e l'Olanda in queste ore) possa contagiare altri paesi i cui politici siano abbastanza meschini da sfruttare questa situazione.
Certo è curioso notare come oggi, nell'epoca post-moderna, ci si interessi esclusivamente al proprio minuscolo privato e, contemporaneamente, si aneli agli "spiriti nazionali".
Non me la sento di condannare i francesi.
Se non altro per il fatto che trovo molto pericoloso ratificare quella costituzione. Ci vedo molti possibili disastri dietro, perché è nata per lo piu' con lo spirito demagogico che non con vero spirito pratico.
E poi onestamente non ho mai sentito di avere niente in comune, a livello personale, con un francese, un tedesco o con un inglese. Figuriamoci con un belga.
quando un francese rompe troppo i coglioni basta ricordargli di napoleone e dei nazisti :D
Pensa che invece io mi sento più vicino a loro piuttosto che non a mooolte sub etnie italiane. :DQuote:
Originally Posted by Jarsil
Zurlo
Quote:
Originally Posted by Liam
come non upparti :D
aaaaaaaèèèèèèèè svergognaaaaaaaaaaaaatttttttt'!!!!
per me l'europa è : euro e no frontiere fine.
Proseguire con altre cazzate tipo costituzione e bliblubla, sarebbe solo un disastro...
Anzi non sono più tanto convinto nemmeno con l'euro...
se prima i francesi mi stavano sulle palle ora di meno perchè secondo mè han fatto una scelta "coraggiosa", vediamo come procederanno le cose
E se sono diversi da te che differenza fa? sono pur sempre gente civile con cui collaborare.Quote:
Originally Posted by Jarsil
Il mio rispetto va alla logica di un uomo, non alle sue tradizioni o usanze, a casa sua faccia pure quello che gli pare, se c'è quando si ha in ballo un progetto, per me è un uomo con cui costruire il mondo come tutti gli altri.
X Ghs: sui referendum ho pieno torto e avevi ragione tu, sono troppo ottimista riguardo alla maturità del popolo, internet non è abbastanza per educare alla libera informazione e comunicazione, la dimostrazione sta nel fatto che ci sono ancora ragazzi della mia età o giù di li convinti che le tradizioni e la cultura siano barriere architettoniche insormontabili.
collaborare, si, al 100%.Quote:
Originally Posted by Alkabar
Unirmi con loro, far diventare la mia storia parte della loro (e viceversa) è ben altra cosa da una semplice collaborazione.
Onestamente non vedo nessuna radice comune "recente" che non abbia prodotto disastri, visto che quando l'europa s'è mossa per far qualcosa, per lo piu' ha smontato il mondo con qualche danno enorme.