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Dear Wendy
Vintenberg è caduto parecchio in basso. Sinceramente mi aspettavo molto di più da lui, invece viene fuori con un film sui ggiovani americani e le loro ideologie abbastanza sceme di cui ne abbiamo le scatole piene tipo vincente/perdente figo/sfigato ecc... di cui il regista ne fa una sorta di apologia, per poi intessere la solita condanna contro lo stato americano cattivo che non è in grado di capire i poveri ggioveni. Insomma l'unica cosa positiva del film sono le tette della ragazza, che purtroppo si vedono solo per pochi secondi.
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