Vorrei cominciare a leggere qualcosa di questo autore. Da dove comincio?
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Vorrei cominciare a leggere qualcosa di questo autore. Da dove comincio?
ci sono storie indimenticabili e storie meno belle.
se conosci un po' d'inglese (livello scolastico va già bene dato che io manco a scuola l'ho studiato) leggi le opere in lingua originale: ti ritroverai a tremare anche se non dovessi capire quello che stai leggendo.
in caso contrario potresti leggerti la storia della sua vita per prima, che fa paura pure quella, poi dopo cominci a leggere le sue opere in ordine cronologico: avrai un'idea ben precisa dell'angoscia che provava lui in quel periodo.
Non me la sento di consigliarti nessun titolo in particolare, come ho già detto, leggere le sue opere sapendo cosa provava in quel periodo è già abbastanza... lui era malato, scriveva per trasformare nella realtà i suoi incubi... aveva gravi problemi psichici e sua madre era uno dei suoi incubi da sveglio... leggerai cose tremende scritte quando lui stava male, opere fantasiose, oniriche e addirittura tranquille, scritte quando lui ha passato quei brevi momenti di felicità che gli sono stati concessi.
Ci sono 2 belle raccolte di tutti i suoi racconti.
Sono 2 libroni....non ricordo autore e titoli ma appena torno a casa gli do un occhio e te lo dico.
:rotfl: :rotfl: :rotfl:Quote:
Originally Posted by Shub
Penso intendessi l'Editore :thumbup:
C'è la raccolta completa in quattro volumi delle sue opere edita da mondadori divise per anni (Tutti i racconti 1897-1922/1923-1926/1927-1930/1931-1936, anno della sua morte). Inoltre, sempre mondadori, ha pubblicato un volume con una cernita dei suoi migliori racconti, a mio avviso non fatta benissimo visto che mancano alcune opere stupende mentre ce ne sono altre rivedibili, ma che ti fanno capire bene sia il suo modo di scrivere che i vari generi che tocca, dalla poesia al racconto gotico al horror puro, e ti fanno calare subito nelle atmosfere che riesce a generare (ecco il LINK)
E' uno scrittore moooolto particolare, non arrenderti subito se non ti piacciono i primi racconti visto che Lovecraft scriveva per le riviste pulp degli anni 30, quindi alterna racconti mediocri scritti tanto per venderli ad altri bellissimi scritti solo per il piacere della storia, magari mai pubblicati e riscoperti postumi, storie allucinanti ma inconcludenti ad altre incredibilmente d'atmosfera.
Lovecraft non ha mai scritto per il piacere di scrivere, scriveva per esorcizzare i suoi incubi. quello che lui mette nelle sue storie lui lo vedeva sia nel sonno che da sveglio
Bisogna vedere quanto c'è di vero e quanto si è voluto creargli intorno per dare allo scrittore un alone di mistero e di follia, accentuato dalla sua prematura morte (anche se, a differenza di altri scrittori suicidi o alcolizzati, per lui si è tarttato di un male incurabile). Dalla sua biografia fondamentalmente si evince che era una persona timida ed insicura, tratti del carattere esasperati da una madre iperprotettiva e cacacazzo, ma nelle lettere con Clark Ashton Smith e Robert Howard, Lovecraft appare una persona normalissima, anzi dotata di un ottimo senso dell'umorismo.Quote:
Originally Posted by San Vegeta
Quote:
Originally Posted by Sakugochi
*
cmq al biografia non è fondamentle per cominciare, magari comincia con le raccolte di racconti dove a poco a poco ti viene svelato il suo pantheon degli dei inframezzato da storie di puro terrore.
Comincia con un bel porno con ambientazione Chtulu, tanto a Yog Sottoth sacrificavano una selva di vergini :P
Ci sarà stato un pornazzo "Il Cazzo strisciante entra nello stretto mondo!"....
:nod:
non ricordo il nome dell'autore della biografia che ho letto io, ma era uno dei suoi amici con cui si scambiava lettere e con cui è stato in compagnia per alcune settimane.Quote:
Originally Posted by Sakugochi
lui raccontava che era trattato a tutti gli effetti come un pazzo furioso e che secondo lui (l'autore) era colpa della mamma (la vera pazza) se la sua malattia s'è aggravata. Poi Lovecraft scappa di casa e si paga da vivere scrivendo, ed è il periodo in cui nascono le storie più carine e meno angoscianti. Le storie più angosciose sono tutte dei periodi in cui viveva da recluso in casa con sua madre.
:bow: "Non è morto cio che in eterno può attendere e in strane ere, in strani eoni anche la morte può morire":bow:
fantastico il racconto:
"Il caso di Charles Dexter Ward"
Il "necronomicon " l'ha scritto Lovercraft se non sbaglio.
Chtulhu e' da paura :)una sere di racconti magnifici.
Consiglio anche E.A.Poe che e' dello stesso genere.
:wave:
Be' no, l'ha scritto un arabo pazzo :)
Comunque i racconti di Lovecraft sono geniali. E' veramente un peccato che le trasposizioni cinematografiche dei suoi racconti si contino sulle punta delle dita.
Di merdate di Stephen King è pieno invece (per carità, nessuno tocca shining, mi riferisco agli orribili film tv e a film immondi come l'acchiappa sogni e secret window).
Tralasciamo le citazioni Cthuliane (da cui anche King ha attinto a piene mani), spesso con risultati che vanno dal ridicolo all'inguardabile, come il film di Alone in the Dark, resta ben poco. Re-animator e L'Orrore di Dunwich e poco altro.
Ci vorrebbero più Sam Raimi in circolazione.
Io partirei appunto dai miti di chtulu
A parte questo, il Necronomicon non esiste :D è una delle burle meglio riuscite nella storia letteraria :P
Ecco da dove tutto partì. L'ho ripreso dal sito di HP Lovecraft in itaGliano. (www.lovecraft.it)
"Ascolta ciò che ti dice Abdul Alhazred:
gli Antichi Dèi han posto i Maledetti
in sonno. E chi manipola i sigilli
e i dormienti ridesta, è maledetto anch'egli.
E dico ancora: qui chiuse son le càbale
in cui s'asconde il torbido potere
d'infrangere i sigilli millenari
che serrarono Cthulhu e la sua orda. Ho perso
tutta la vita per delucidarle.
La notte s'apre sull'orlo dell'abisso.
Le porte dell'inferno sono chiuse:
a tuo rischio le tenti. Al tuo richiamo
si desterà qualcosa per risponderti.
Questo regalo lascio all'umanità:
ecco le chiavi.
Cerca le serrature: sii soddisfatto.
Ma ascolta ciò che dice Abdul Alhazred:
per primo io le ho trovate: e sono matto.
Abdul Alhazred: Prefazione al Necronomicon"