sto cax di pc m'ha rotto, non riesco a gioca, martedi porto a controllare, merc o giove dovrei riaverlo, fino ad allora mi vedrete poco e cmq solo col necro a riciclare perche de schiatta o crasha mentre sto in combat ne ho le balle piene :D
Printable View
sto cax di pc m'ha rotto, non riesco a gioca, martedi porto a controllare, merc o giove dovrei riaverlo, fino ad allora mi vedrete poco e cmq solo col necro a riciclare perche de schiatta o crasha mentre sto in combat ne ho le balle piene :D
Ma tu non eri quello che mi doveva contattare in ICQ? :D
si poi ti contatto domani che ora sto tirando giu tutti i santi compersa la madonna per sta cazzo di scheda video :|
me too, ricorda pero che E’ chiamato pacemaker cerebrale. Come quello cardiaco genera impulsi elettrici rivolti, però, a due aree cerebrali il nucleo subtalamico o il globo pallado, bloccando i segnali cerebrali che causano i sintomi della malattia di Parkinson. Funziona, migliorando significativamente le funzioni motorie dei pazienti. La dimostrazione dell’efficacia della terapia, chiamata Deep Brain Stimulation (DBS), è giunta dal team di ricerca dell’Università Joseph Fourier di Grenoble, in Francia dove è stato condotto il primo studio a lungo termine sulla qualità della vita di pazienti con Parkinson trattati con DBS, pubblicato su un recente numero del New England Journal of Medicine.
“A un anno dall’intervento per l’innesto del pacemaker cerebrale, il tremore e la rigidità migliorano notevolmente e le condizioni rimangono stabili nei successivi cinque anni” hanno osservato gli autori dello studio che ha coinvolto 49 pazienti con diagnosi di Parkinson con gravi complicanze motorie, nonostante un’adeguata ottimizzazione della terapia farmacologica. “Al termine dello studio – aggiungono gli autori – la maggior parte dei pazienti risultava indipendente nello svolgimento delle attività quotidiane".
Rispetto alle misurazioni al basale, dopo cinque anni, i punteggi dei pazienti relativi alla funzione motoria hanno migliorato del 54%, e i punteggi relativi alle attività quotidiane del 49%. Inoltre, gli autori indicano di aver "ridotto la dose di farmaci dopaminergici nel corso del primo anno, mantenendola stabile successivamente”.
“Non mi stupisco che il primo studio sulla DBS con un follow up così prolungato nel tempo provenga dal team di Grenoble, gruppo leader a livello mondiale per lo studio della DBS del subtalamo” afferma Gianni Pezzoli Direttore Centro Parkinson degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano. “Lo studio ha dimostrato non solo l’efficacia ma anche il buon profilo di sicurezza, un risultato che ci permette di aggiungere definitivamente la DBS tra le migliori opzioni terapeutiche per i pazienti con Parkinson affetti da gravi discinesie, e senza problemi di ordine cognitivo o psicosi”.
“La risposta motoria al trattamento con la DBS - prosegue Pezzoli - permette al paziente di fare un salto indietro di circa dieci anni. Il paziente in terapia con farmaci dopaminergici, infatti, nell’arco di alcuni anni ha una risposta sempre meno soddisfacente. Le sue funzioni motorie con la DBS, invece, tornano a rispondere al trattamento come dieci anni prima”
Dai primi impianti ad oggi sono stati 114 i pazienti trattati con DBS presso il Centro Parkinson degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano e 25 mila in tutto il mondo, un lavoro che ha migliorato la vita dei pazienti e permesso ai ricercatori di individuare con maggiore precisione i pazienti idonei al trattamento e diminuire progressivamente l’uso dei farmaci.
Nello studio di Grenoble i 49 pazienti sono stati sottoposti a stimolazione bilaterale continua dei “subtalami”, strutture cerebrali coinvolte nel controllo motorio che diventano iperattive nella malattia di Parkinson. La DBS prevede l’impianto di un dispositivo medico simile ad un pacemaker cardiaco, in grado di sopprimere l’attività neuronale errata nel cervello grazie all’erogazione di impulsi elettrici diretti a queste aree cerebrali.
La Stimolazione cerebrale profonda: Il ‘cuore’ del dispositivo è il Neurostimolatore, un piccolo dispositivo in titanio sigillato, simile ad un pacemaker cardiaco, che contiene la batteria ed un microprocessore, impiantato al di sotto della cute del torace, che produce gli impulsi elettrici necessari per la stimolazione. Il neurostimoltore è collegato all’elettrocatetere, un sottile cavo isolato, con quattro elettrodi, impiantato direttamente nelle aree cerebrali target: globo pallido o il nucleo subtalamico.
I componenti esterni del sistema includono un programmatore per il medico e un programmatore per il paziente che consente l’accensione, lo spegnimento, l’eventuale regolazione dei parametri di stimolazione entro limiti fissati dal medico.
La terapia è reversibile, in quanto è possibile interrompere la stimolazione o rimuovere completamente il dispositivo, preservando, in tal modo, le opzioni future del paziente qualora emergessero trattamenti migliori.
La stimolazione cerebrale per il trattamento della malattia di Parkinson è disponibile in Europa dal 1998, e negli Stati Uniti dal 2002.
.
Sta aprendo nuove frontiere dello spamming....:bow:Quote:
Originally Posted by Mez