http://www.corriere.it/Primo_Piano/E..._to_peer.shtml
:metal:
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mo riva randolk a fare QQ
:sneer:
sacrosanto
va beh raga, era palese, e la sentenza non è a favore dello scaricare a palla dalla rete è perchè è completamente contro al diritto sulla privacy. Ci sono modi e modi di fare giustizia, quello era il modo sbagliato.
Uhm pero' l'articolo comincia con ...
"Le compagnie discografiche non possono costringere le aziende telefoniche a rivelare loro i nomi dei clienti che utilizzano sistemi di peer to peer"
Questo vuol dire che tipo wind puo' decidere se darli oppure no ....
o sbaglio? :look:
Invece di un banale QQ ne faccio uno carpiato.
Ahhhhhhhhhhhh la privacy, meno male che è TUTELATA in questo bel paese!
http://www.repubblica.it/2007/06/sez...deo-bimbi.html
randolk sta notizia era meglio tirarla fuori in un thread a sè cmq eh .
E i lfatto che ci sia tutela della privacy non implica che poi ogno soggetto che abbia a che fare con l'informazione non possa abusarne.
Ma certo, era soltanto un esempio di come il diritto alla privacy possa essere utilizzato o meno a sproposito. Io penso semplicemente che la tutela della privacy venga troppo spesso utilizzata come scudo magnetico per violazioni delle leggi e dei diritti, non è che sperassi che l'affare peppermint sortisse più di un segnale...poi quando c'è di mezzo il diritto internazionale è praticamente impossibile ottenere risarcimenti di alcun genere.
Giustissima scelta del tribunale, il metodo che la peppermint aveva seguito era sbagliato e sopratutto l'aver mandato a + di 4000 persone una raccomandata con scritto " o ci paghi 350 euri o ti facciamo causa" a sto punto potrebbero essere direttamente loro che fanno causa a telecom e la stessa società per violazioni della privacy
scusate aggiungo una cosa nell'articolo non è citato che i nomi erano già stati dati in parte e la peppermint ne voleva altre, e in europa ne aveva ottenuti parecchi alla quale aveva mandato il bel telegramma (l'articolo l'avevo letto propio ieri su winmagazine)