La locanda del Picchio Nero
<<Mariel..>> urlò l'uomo grasso dietro al bancone <<MARIEL !!! Dove diavolo sei benedetta ragazza>> sbraitò battendo un boccale di birra sul legno rovinato e consumato dal tempo.Dal retro sbucò una ragazzina dai capelli corti, il viso sporco e una tunica macchiata, portando un vassoio troppo grande per lei. <<Vedi di sbrigarti, il nano la in fondo ha sete>> disse l'oste indicando un tavolo poco lontando, dove un nano stava ingurgitando con poca grazia e molta foga un piatto stracolmo di stufato di cervo.
Da che la guerra era finita il piccolo paese di Lunan, poco distante da Bluedeep, stava attraversando un periodo di rinascita senza precedenti. Mercanti, avventurieri, nobili, tutti passavano di li diretti alla capitale del regno, tutti cercavano una nuova occasione di fortuna e successo e niente come la ricostruzione dopo la guerra era più adatto. E Lunan, essendo sulla strada, approfittava di questo enorme traffico, godeva di questa improvvisa ricchezza.
E ovviamente la Locanda del Picchio Nero ne era l'esempio. Da piccola taverna con due tavolacci di legno, dove nei giorni migliori servivano oca al forno, ora era sempre stracolo di avventori, sempre un piatto caldo e pronto, una birra o due e le camere al piano di sopra non erano mai libere. Il tutto con somma gioia di Borm l'oste, un po meno per la piccola Mariel che non sapeva più come fare per non svenire.
Potrò la birra al nano, la zuppa al vecchio nell'angolo, altre due birre ad un gruppo di rumorosi guerrieri, due piatti di stufato di cervo a due paladini di Rimial e altro ancora. Sbuffò, si asciugò il visino grondante sudore e pensando che nemmeno era mezzodì, tornò in cucina a prendere le nuove ordinazioni.
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