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:bored:
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divertente, sono curioso di vedere come sistemano la situazione qui da me al paesello , dove mediamente ci sono 25 alunni figli di stranieri e 5 italiani... cosa fanno ... assumono cinni italiani da metter nelle classi come comparse ?
Mah... mi sembra la solita ennesima triste minchiata....
si parla del campionato di calcio? :sneer:
bello questo clima di libertà e uguaglianza che si respira in italia
Dove sarebbe la regressione o la discriminazione? E' una domanda genuina non ironica.
A me pare giusto fissare un tetto anche se non capisco il perché del 30%, io l'avrei messo al 50% per ogni classe.
30% mi sembra infattibile in alcune scuole e concettualmente sbagliato (50 e 50 sarebbe giusto) però a grandi linee sono d'accordo, ma lo avrei messo solo al liceo e forse alle medie.
Nelle scuole di base esistono diversi problemi, prima di tutto non parlano l'italiano quindi non puoi fare una didattica comune per chi sa la lingua e chi no, io so che al trotter a milano infatti ci sono due insegnanti per classe, una che sa l'arabo.
In secondo luogo non puoi ne obbligare gli immigrati a portare i loro figli a scuola lontano da casa perchè spesso fanno lavori a tempo pieno/non hanno mezzi (faccio esempio sempre del trotter, scuola in via padova/viale monza che è arabilandia, TUTTI i bambini li mandano li) ne gli italiani a mandare i propri figli in una scuola che non vogliono. Portando avanti l'esempio una volta al trotter c'erano molti immigrati, per lo più cinesi, ma molti italiani facciamo sul 70 a 30 in favore degli italiani. All'aumentare degli stranieri però ad una certa gli italiani han fatto cambiare scuola ai figli e non tanto per razzismo ma per ambiente e soprattutto didattica, mandare tuo figlio in una classe dove a parlare italiano bene siete in 5 non è sta gran cosa sotto tutti i punti di vista.
Bello sulla carta ma molto difficile da applicare nella maggior parte delle realtà imo.
ormai gli extracomunitari parlano dialetto-.-
Beh il 30% cmq è infattibile proprio perchè come hai detto te , quest cap porterebbe gli stranieri a cambiare paese per avere il diritto di avere un istruzione per i propri figli . E già questo fa capire che sta legge impostata così è una scemenza . Che poi sia da migliorare o spostare questo cap per dare un maggiore senso di integrazione ( anche con insegnanti preposti per l'avviamento alla lingua e integrazione ) unito con 50 e 50 o cmq con proporzioni che non fanno pensare ad una discriminazione razziale , allora ne possiamo parlare :D
la trovo piena di crepe e di rischi questa legge.
sono curioso di sapere AI FATTI come la adotteranno.
Per il resto però bisogna ammettere che se ci sono 5-6 bambini dello stesso paese, questi tra di loro parleranno sempre la loro lingua ghettizzandosi da soli o cmq estraniando i compagni.
Ma questa cosa succede anche ai grandi quando si muovono in altre comunità (mi vengono in mente gli spagnoli in erasmus in italia che se volevi inserirti nel loro gruppo era meglio se parlavi spagnolo :gha:)
Concordo con hador,sostanzialmente d accordo anche se bisogna vedere come verra' appliccata,non capisco cosa ci sia di regressivo in tutto questo..
di regressivo c'è il fatto che la gelmini ancora una volta prima parla e poi pensa, cioè a fare ste sparate siamo capaci tutti... Vogliamo parlare di integrazione, ok mi sta bene anche il 70 30 e non 50 50 ma dai la cittadinanza dopo 5 anni, o si rischia che lo straniero non lo si vede sui documenti ma dal colore della pelle.
Imporre le cose senza pensare al come, all'applicabilità, e soprattutto ad un disegno complessivo a me pare demenziale, ma vediamo...
non ci trovo nulla di male in sta proposta, se devi insegnare a persone non madre lingua l'italiano, la storia e il programma scolastico di una nazione che non è la tua mi sembra logico mettere un tetto agli stranieri.
Se fossimo in una classe con 10 stranieri non madrelingua e 3 italiani, mi dite voi quei 3 italiani che cazzo imparano?
Basterebbe fare come fanno in altre scuole, un test d'entrata per valutare le conoscenze di base, quindi se sei straniero ma comunque scrivi e capisci l'italiano bene non dovresti essere considerato nella soglia del 30%.
Quindi, meno demagogia e più concretezza a sto giro il governo non ha detto una cosa sbagliata, bisogna vedere come la attueranno.
No spetta , il governo al momento non ha detto niente di che , questo è il problema , perchè non evidenzia cosa hanno intenzione di fare per quegli stranieri già integrati che parlano italiano se come hai detto entrano n questa percentuale per esempio .
E se metti il cap , da cosa decidi che studia in quella scuola e chi se ne deve andare da un altra parte ?
Messa cosi sta nota numerica del 30% rimane piena di dubbi appunto.
Del tema ha parlato (non ricordo dove) un docente in una delle scuole romane a più alto tasso di presenza di immigrati.
Il punto non è prre delle soglie di per se inutili (e che succede se si supera il 30% e non ci sono scuole in un raggio ragionevole? per quale motivo un bambino immigrato dovrebbe subire la discriminazione di essere obbligato a fare, ad esempio 1 ora di pulman ad andare e una a tornare in più di un italiano residente nella stesa via?) ma quella di costruire percorsi di sostegno nell'apprendimento dell'italiano, in modo tale che la presenza degli alunni stranieri non rappresenti un "freno" alla didattica in classe ma sia una risorsa (la differenza di cultura da un punto di vista di crecita della persona è sempre un'opportunità e un vantaggio) che sia a disposizione di docenti e studenti.
Come al solito i provvedimenti sulla scuola di questo governo (ma non è che il precedente dfosse molto meglio, gli ultimi ministri competenti sono stati Berlinguer e De Mauro) sono demagogici ma non hanno un minimo di "retroterra" pedagogico e didattico.
Secondo me è giusto cosi evitano di fare delle classi solo di immigrati -.-